[Ep. 1] Una piccola biblioteca in mezzo al nulla

Episodio 1. ( [prevEp] – [nextEp] )

Il silenzio della stanza è intenso, il buio anche. C’è solo la luce di una lampada e un ragazzino assorto nella lettura. Il tempo è passato anche stavolta in fretta, ma Daniele non se n’è accorto, gli sembra sia entrato da quella porta solo pochi minuti prima. Ha preso in prestito sempre lo stesso volume.
Non ha dovuto nemmeno parlare.
«Buona sera» ha appena detto e il signor Alfredo, uomo vispo e magro di circa settant’anni, subito gli ha passato il volume. Oramai non lo ripone nemmeno più negli scaffali. Lo tiene sul bancone sotto una busta con scritto “Daniele”.
Il volume è infinitamente grande e pesante, ma il piccolo Daniele ne ha sempre la massima accortezza. Da quelle pagine vengono fuori le voci dei personaggi, c’è il respiro dell’autore, c’è una storia che ti incolla pagina dopo pagina. Ti trattiene, a lungo, ti rende partecipe violando la dimensione spazio temporale del mondo narrato che sembra appena appena una deformazione di quello reale che è al di là di quelle pagine.
Daniele conosce i nomi e cognomi di tutti i personaggi. Sa per filo e per segno cosa fanno nella loro vita, cosa pensano, ma è sempre emozionato quando ogni sera, seduto su quella poltrona, li incontra. Il sentimento è identico. È come se ogni volta fosse la prima.
Il volume è antico, ma le pagine sono stranamente limpide e resistenti, profumano ancora di fresco, pulsano e ansimano assieme al ragazzino.
Quando Daniele solleva lo sguardo dal libro, sbarra gli occhi e resta sconvolto, una piccola lacrima gli cade lungo il viso. Tira dentro la cordicina rossa che usa come segnalibro e si osserva tutto intorno. Dalla finestra principale si notano le stelle e la luna piena.
C’è un raggio bianco che si avvicina al tavolino. Sembra quasi immaginare il freddo di fuori. La piccola biblioteca è aperta fino a notte fonda, anche se lui non ha mai incontrato nessuno. È grande appena quanto la sua piccola stanza da letto. C’è posto per non più di otto persone lì dentro.
«Sono le undici» lo informa il signor Alfredo. «Vuoi mangiare qualcosa?»
«Ha delle fragole?» chiede il ragazzo.
Si affaccia alla finestra e nota la neve ovunque.
«Posso coglierne dall’orticello qui dietro.»
«L’accompagno se vuole» si offre in ragazzo andandogli incontro con il volume richiuso.
«Va bene, Daniele.»
Alfredo sistema il libro dietro il bancone, indossa il cappotto ed esce fuori.

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