[Ep. 6] Esterno

Episodio 6. ( [prevEp] – [nextEp] )

Daniele è sempre più impaziente. Sa che deve riprovare. Ogni volta, nei libri, i personaggi provano un’azione che coi primi due tentativi fallisce, ma poi al terzo va in porto. È sempre così. Certe volte trova la cosa irritante proprio perché deve sicuramente trattarsi di una stupida regola di narrativa.
– Se voglio uscire da quella porta mi restano ancora due possibilità, no? – pensa quasi rassegnato, ma non ci crede per davvero.
Ode ancora una volta il suono del sonaglio e cerca di farsi un’idea… E immagina.
Si avvicina alla porta. È lì per lì che sta per appoggiare la mano sul pomello, ma si ferma, la ritira e la porta si apre da sola, lentamente. Daniele allarga le labbra in un leggero sorriso.
«Alfredo, sei tu?»
Nessuna risposta. Un raggio di luce bianco si affaccia sul pavimento sovrapponendosi alla sua ombra, cancellando parte della stessa. Alle spalle la piccola luce che lo aiutava a leggere si muove leggermente.
Il freddo inizia a farsi sentire: sul viso, dentro le ossa. Allunga lo sguardo verso l’esterno e vede la strada tutta innevata, anche le orme che Alfredo avrebbe dovuto lasciare non ci sono più.
Afferra il legno e apre completamente la porta e sente la sua testa girare forte, ma viene attratto dal cielo. Una luna piena di gran dimensione illumina tutto il paesaggio. Resta a fissarla a lungo, senza accorgersi dello scorrere dei minuti, poi si ricopre la testa con il cappuccio della sua felpa verde.
Ode di nuovo il sonaglio e vede accanto a sé un cucciolo di lupo. Cerca di spostare il piede, ma non lo fa. Continua a osservarlo. È fermo, ma è lì che lo fissa. Il suo cuore inizia a galoppargli in petto con forza.
Prova a spostarsi di lato e il cucciolo resta lì a guardarlo con i suoi occhi grigi. Daniele chiude i suoi pensando che forse il sogno in cui sembra trovarsi si è fatto decisamente intenso, ma, quando li riapre, vede il lupetto ancora lì accanto a sé e prova un gran sollievo.
Il cucciolo piega la testa di lato e Daniele ode ancora il sonaglio. È dorato ed è intorno al suo piccolo collo.

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