Dove eravamo rimasti?
V – SuicidioEugenio, Lin, Mario e Isabella escono dal vecchio edificio abbandonato. Una scaletta li porta in basso, nelle fogne. La donna tossisce, infastidita dall’odore sgradevole.
Un boato fa tremare i muri. Isabella e Mario si arrestano, impauriti.
“È il nostro laboratorio. L’abbiamo fatto esplodere!” tenta di rassicurarli Eugenio.
Mario è desolato: “Ragazzi, mi dispiace. Per colpa mia avete perso tutto.”
I due hacker gli rivolgono uno sguardo divertito: “Scherzi? Con le informazioni che ci hai dato ci hai fatto risparmiare almeno una settimana di intrusioni. E in quanto alla nostra roba, aspetta a parlare.”
Dopo qualche minuto risalgono da un’altra scaletta. Isabella e Mario si guardano intorno sorpresi. Sono in un laboratorio identico a quello esploso.
“Un piccolo backup,” sorride Lin. “Ora, al lavoro! Direi che la telefonata del tuo capo e l’assalto al nostro laboratorio non possono proprio essere considerati un caso. Vediamo un po’ cosa sta facendo ora il buon Roberto.”
Sullo schermo di Eugenio appare l’immagine oscillante della fotocamera anteriore dello smartphone del capo di Mario. Subito dopo, anche l’audio inizia a fluire dagli altoparlanti.
L’uomo barcolla. Ha in mano una bottiglia di whisky mezza vuota.
“Ora gira a destra e raggiungi il lungofiume. Continua a bere. Sarà più facile,” gli ordina il software DataCom.
“Voglio andare a casa dalla mia famiglia,” protesta l’uomo.
“Non è più possibile. Lo sai.”
“Ma non ho fatto nulla di male!” urla esasperato Roberto. Alcuni passanti affrettano il passo, impauriti.
Lo smartphone avvia un video nel quale si vedono Roberto e Isabella in una stanza da letto.
Eugenio, nel laboratorio, mette in pausa il collegamento.
“No, andiamo avanti,” gli dice Mario.
Nel video, Isabella è vestita in latex. Ha in mano un frustino. Roberto è nudo, a eccezione di un paio di slip neri. A ogni frustata della donna l’uomo risponde con grida di dolore. Dopo qualche minuto i due amanti si baciano con passione. Poi si liberano dei loro indumenti. Lei gli lega polsi e caviglie al letto e sale su di lui. Mentre si uniscono nell’amplesso, lei continua a frustarlo sul petto.
Nel laboratorio, Isabella appoggia una mano al braccio del marito: “Mario, io…”
“Dopo!” la interrompe lui.
Lo smartphone dice a Roberto: “Vuoi vedere il video pubblicato in Rete? Perderesti lavoro e assicurazioni. Tua moglie e i tuoi figli non avrebbero nulla con cui vivere. Ma se segui le indicazioni, la tua assicurazione sulla vita garantirà loro un futuro prospero. Ora attraversa la strada e gira sul ponte. Bevi ancora un po’.”
Roberto segue il percorso. Continua a bere. Le lacrime gli bagnano il viso.
“Perché pure io?”
“Nulla di personale. Anche tutti coloro che sanno del nuovo codice sono stati inseriti nel programma di selezione umana per questioni di sicurezza.”
“Ma…”
“Voi umani siete in troppi e i cambiamenti climatici derivanti dal vostro inquinamento presto saranno irreversibili. Ne siete consapevoli da molti anni, ma non avete fatto nulla di significativo per fermarvi. Ci saranno presto guerre scatenate dalla mancanza di acqua e cibo nelle vaste aree raggiunte dai deserti e in quelle sommerse dall’innalzamento dei mari. L’economia mondiale crollerà e così i nostri profitti. Solo eliminando molti di voi e controllando chi rimane possiamo salvaguardare gli interessi DataCom.”
Roberto è giunto al centro del ponte. Con un’ultima sorsata finisce la bottiglia.
“Ora scavalca e lasciati andare. La tua famiglia vivrà agiata in un mondo più pulito e pacifico.”
Roberto sale sul parapetto del ponte. Appoggia lo smartphone e si lascia cadere nella gelide acque del fiume.
L'obiettivo DataCom è svelato. Quale posizione assumeranno Mario e i due hacker?
- Non daranno credito alla teoria DataCom. Inquinamento e cambiamenti climatici sono un'invenzione degli estremisti ambientali. (19%)
- Ostacoleranno DataCom, consapevoli che gli uomini saranno liberi di continuare a devastare le risorse del pianeta. (56%)
- Lasceranno che DataCom proceda nel programma di selezione umana. È l'unica strada per salvare l'ambiente e l'economia. (26%)

25/08/2014 at 12:05
Finalmente ho trovato il tempo per leggere il primo episodio (mi dispiace averci messo così tanto!). Molto interessante e avvincente, ben scritto, colpi di scena molto ben calibrati.
Ho una domanda: hai sempre lasciato delle opzioni molto decisive. Avevi già in mente la storia, oppure l’hai costruita con i lettori di the incipit?
Cercherò di passare al più presto a leggere la seconda parte! 🙂
26/08/2014 at 18:25
costruita passo passo. È più eccitante, no?
18/02/2014 at 19:47
bene, devo assolutamente complimentarmi, ho finalmente trovato la giusta dose di tempo e pazienza per immergermi nella tua dimensione, ho potuto farlo più tranquillamente con la versione scaricata da amazon, ammetto di essere sbalordita !
27/09/2013 at 15:47
Letto e piaciuto.
(Passo al secondo episodio).
30/09/2013 at 14:45
Bene… mi auguro continui a piacerti…
19/09/2013 at 18:13
bellissima storia, bravo Luca è scorrevole e chiara, da leggere d’un fiato!
20/09/2013 at 13:06
Grazie Angela! Sono curioso di sapere quale delle tre serie ti piacerà di più…
26/07/2013 at 09:33
Complimenti!
Bella storia, scritta in modo molto fluido ma incisivo, si legge bene!
Un vero peccato averla letta solo ora che è già finita… avrei voluto prendere parte attiva nel decidere il destino di Mario 🙂
29/07/2013 at 16:32
Ti ringrazio molto, Mattia. Ma sei proprio sicuro che sia finita? Sarei felicissimo di continuare insieme a te alla fine de Il Mondo di DataCom 😉
Arrivi giusto in tempo per il finale 😉
https://theincipit.com/author/lucarossi369/
05/06/2013 at 23:41
Belissimo davvero!
“La crisi del 2019” … grazie per avercela mandata! Ahahahahahahah
Comunque mi piace proprio tanto! Hai messo proprio tutto:
– la Matrix che non tarderà ad arrivare
– i problemi ecologici e l’essere umano che se ne sbatte
– il fatto di essere convinti di poter essere noi a controllare le nostre vite quando non è affatto così
Bravo
A breve leggeò il 2 🙂
06/06/2013 at 12:45
🙂 Questi scrittori di fantascienza che immaginano problematiche future che poi puntualmente riescono ad essere superate dalla realtà.
Perché lo facciamo? Ammonimento o intuizione dei pericoli che potrebbero sopravvenire o tentativo di esorcizzare quello che ci terrorizza?
O quando uno scrive di queste cose aiuta ad essere più sensibili e a cambiare strada?
06/06/2013 at 20:54
Beh, hai centrato il punto: nella fantascienza usi la tua fantasia per trasformare ciò che tu vivi quotidianamente, o che per studio della storia sai che è realmente accaduto, in qualcosa che tu incosciamente sei convinto che un giorno accadrà.
Allo stesso tempo lo temi e quindi cerchi di esorcizzarlo parlandone e non facendone un tabù. In questo modo credi una “elite” di persone informate e sensibilizzate sull’argomento.
Questo fa sì che tutti poi riescano ad essere più consapevoli di ciò che tutt’oggi vivono e forse, nel loro piccolo, modificarlo con degli atteggiamenti di attenzione sugli argomenti trattati.
Sembra un trattato di filosofia, scusa 😛
13/06/2013 at 13:38
Ho continuato a pensarci in questi giorni e non potrei essere più d’accordo con te!
29/05/2013 at 14:42
E il primo capitolo è andato! Devo farti davvero i miei complimenti, la trama è a dir poco eccezionale, non forzata, incalzante, coerente. Ecco forse mi piacerebbe di più poter cogliere più dettagli, certe cose rimangono un po’ nebulose per i miei gusti, ma questo è il tuo stile: velocissimo, spesso paratattico. Tutto l’opposto del mio. Entro domani mi leggo anche la parte due!
30/05/2013 at 11:06
Ti ringrazio, Fabio. È lo stile di Emozioni nella Nuvola, hai ragione. Al contrario, ho scritto e sto portando avanti diverse opere con continui approfondimenti, dove il lato psicologico ed intimo regna incontrastato. Ho da qualche giorno terminato un romanzo breve che si svolge interamente nell’arco di poche ore e dove gli “eventi” si contano sulle dita di una mano.
Emozioni nella Nuvola al contrario la vivo così, un po’ per la necessità di essere brevi, un po’ per il tipo fruizione.
Molto bello il tuo racconto, che ho letto in questi giorni con grande piacere!
30/05/2013 at 12:11
Ogni storia ha un po’ una vita propria, un suo senso ed esprime una diversa parte di noi. E’ sempre bello esplorare nuovi lati di noi stessi… Hai mai pensato di provare con la poesia? XD Anche io sto vivendo con leggerezza questa nuova esperienza, devo ammettere che non sono mai andato oltre le due pagine di una qualsiasi storia e ora ne ho più di 5! Spero di riuscire a portarla avanti senza forzature e magari giusto con una punta di stile, solo questo.
30/05/2013 at 19:21
Io prima di settembre non avrei mai pensato di scrivere e ora la faccio a tempo pieno 😉
Poesia? http://www.lucarossi369.com/search/label/poesia 😉
04/04/2013 at 20:29
Finito ora di leggere la prima parte! Complimenti!
Di solito non leggo di fantascienza, ma questo mi sta piacendo. Non sono però d’accordo con l’ ultima frasi di John “… Fortuna che ormai da qualche anno la carta è scomparsa” non per fare politica, ma la pessima informazione che abbiamo in italia la dobbiamo in buona parte anche alla carta stampata 😛
Qui certo c’è il bisogno di estremizzare la teoria secondo cui la troppa tecnlogia ci renderà tutti schiavi, ma secondo me è una visione bilaterale, può essere anche che ci renderà tutti liberi, dipende dall’uso che ne faremo. mah…
Mi metterò presto a leggere la seconda parte.
05/04/2013 at 09:19
Buongiorno Emanuela, è sempre un gran piacere leggere commenti su questa serie a diversi mesi dalla sua pubblicazione.
Nel contento dell’episodio, John si rallegra del fatto che ormai non ci sia più carta in giro perché così DataCom è in grado di avere un controllo totale sull’informazione.
Se le news venissero distribuite ancora in formato cartaceo, DataCom non sarebbe in grado di intervenire.
Con il digitale, DataCom può modificare in tempo reale quello che viene trasmesso. Il segnale parte in un modo e arriva in un altro. Un mondo si smart tv, computer, tablet e smartphone è l’ideale per le intelligenze artificiali.
30/03/2013 at 13:36
Mi metto in pari solo ora con la tua storia, scusa per il ritardo.
Mi dispiaceva non poter votare nulla sai?
So che leggerò presto qualcos’altro di tuo, sei molto produttivo, complimenti 🙂
Nuovi progetti per the incipit?
05/04/2013 at 09:20
Il nuovo progetto, come sai, è iniziato. Ti ringrazio per il tuo commento a questo prima serie. Che differenza hai trovato tra la prima e la seconda? Quale ti è piaciuta di più?
19/03/2013 at 12:47
Bello! Comlimenti davvero!!
19/03/2013 at 13:19
Grazie Marcy 😉 E io sono curioso di sapere come se la caverà il nostro sicario 😉
Hai letto anche la seconda parte?
11/03/2013 at 20:21
wow..un capolavoro! Passo subito al 2
12/03/2013 at 15:22
Grazie 😉 Quale delle due serie ti è piaciuta di più?
04/03/2013 at 19:19
molto bello, ho scoperto questo racconto grazie al tuo commento sul mio.
…. mi metto al passo 🙂
05/03/2013 at 09:41
Basilus e Astolfus. Ricordo bene 😉 Sono felice che questa prima serie ti sia piaciuta. E ora, ti aspetta la seconda… e una serie di scelte molto difficili 😉 Sono curioso di vedere quali diavolerie ti inventerai 😉
05/02/2013 at 18:32
Caro Luca, un amico me ne aveva parlato! Di questo gioco bellissimo…il modo di tessere una trama con un telaio collettivo. Straordinario. Beh, ti svelo un segreto, ecco a me era venuta in mente un’idea tempo addietro, l’idea di una storia ispirata da un caro amico in cui i personaggi sono in cerca di storie (esistenze) e scelgono e abbandonano palcoscenici attigui sui quali le rappresentano. Beh, mi piacerebbe tanto saper scrivere una storia così…e magari farla concorrere nel gioco a premi che ho contribuito ad organizzare. Lo conosci? Vai su http://www.theroqk.com…chissà. Perchè no?
05/03/2013 at 09:47
Ciao Daniela, ho visitato il sito e mi sembra un’idea interessante. Potresti scrivere alla redazione di The Incipit e valutare un’eventuale collaborazione.
Hai già avuto modo di leggere anche la seconda serie di Emozioni nella Nuvola? In questo momento, Isabella e Mario sono sottoposti a una forte pressione e da loro potrebbe dipendere la salvezza o la distruzione del genere umano o del nostro pianeta. Mi daresti una mano? 😉
01/02/2013 at 16:04
Luca, una storia fantastica!
Ho finito di leggerla ora perché come sei io e computer non ci amiamo e l’idea di leggere su uno schermo trovo che sia un’aberrazione, ma questo tuo Emozioni nella Nuvola è un racconto d’autore e merita la pubblicazione cartacea.
30/01/2013 at 10:43
Letto tutto d’un fiato!
Meglio tardi che mai.. 🙂
Gli ultimi tre possibili finali suggeriti sono stati semplicemente geniali.. e l’ultimo capitolo è davvero inaspettato 🙂
22/01/2013 at 15:17
Luca, mi pare tu abbia dato il meglio di te in questo racconto, che mi rende lieta, dopo tanti anni, di aver finalmente letto qualcosa di genere fantascientifico. Apprezzo il personaggio di Isabella, anche se credo che il marito riservi ancora molte sorprese, per le quali temo farai attendere i lettori ancora non poco. Proseguo volentieri con la seconda parte
08/01/2013 at 10:07
Come al solito i miei commenti arrivano per ultimi……
è un finale che è più un inizio…….
sembra che da qui parta una bella saga con umani contro macchine…..
l’ambientazione è anche molto azzeccata per un videogame
19/12/2012 at 14:47
Finale da urlo! Mi sono piaciuti particolarmente l’ingresso in datacom e la stanza dove si sveglia Mario
17/12/2012 at 00:49
Ciao Luca, ho letto ora tutta la storia. Ti faccio i complimenti per l’idea e per essere riuscito a completarla. Si evince che ci sarà un seguito. Il mio consiglio è quello di occuparsi un po’ meno dei dialoghi e lasciar spazio un po’ all’immaginazione. Ad esempio, il penultimo capitolo mi è particolarmente piaciuto; il lettore attraverso l’immaginifico riesce ad entrare di più nei personaggi, ad identificarsi. e ultima cosa, lasciare che la ‘penna’ vada un po’ più libera, di modo che lo stile possa un po’ elevarsi di tanto in tanto.
Per quanto riguarda la tensione e il resto ti faccio i complimenti!
Grazie per l’ascolto.
Marco
17/12/2012 at 10:36
Ciao Marco, ti ringrazio molto per l’apprezzamento e i suggerimenti. Le analisi dettagliate e quelle sullo stile sono estremamente utili. Anche a me piace il capitolo del sogno. Effettivamente, sono uno scrittore non particolarmente fedele, perché alcuni episodi hanno contorni particolarmente rosa, altri molto hi-tech, altri decisamente fantascientifici, alcuni fin un po’ SM.
Per quanto riguarda i dialoghi, rileggerò tutto EnN e proverò a capire quale sia effettivamente il loro peso. A volte sostituisco intere parti “raccontate” per affidarle ai dialoghi dei personaggi. Ho l’impressione che così sia più “immediato” per il lettore.
Grazie ancora.
16/12/2012 at 16:16
Grande Luca , grande storia non vedo ora per la seconda parte!
14/12/2012 at 18:51
Grazie a tutti i complimenti. Mi fanno molto piacere. Mi auguro che la seconda serie, prossimamente su The Incipit, possa continuare a piacervi 🙂
16/12/2012 at 14:40
Minimo che gli piacerà! Ci sarò pure io!!! XD
17/12/2012 at 10:20
E in quale veste poi … 🙂
13/12/2012 at 09:59
Ke angoscia!!! e ke episodio…. non può finire così!!!!! non può…. non può……. non può..
Uffa… ma perkè va tutto male?? E Isa non può essere fuggita!!!!
Luca, mi fai morireeee!!!! XD XD XD
14/12/2012 at 18:44
E infatti non finirà così. Ho appena scritto il primo episodio della seconda serie. Vivi… così potrai leggerlo 🙂
12/12/2012 at 23:09
Ma non c’è nessun finale, è una storia solo interrotta.
14/12/2012 at 18:47
Ho sempre odiato quei finali di serie che aprono più domande di quante ne chiudono e ora ci sono cascato anche io 🙂
Scherzi a parte, la serie si conclude con il vero inizio delle operazioni DataCom: governanti innestati con il nanochip, controllo globale dell’informazione, selezione degli umani.
Dal primo al decimo episodio questo è quanto si è sviluppato.
La seconda serie inizierà in uno scenario in cui, purtroppo, a comandare non saranno più solo gli umani.
12/12/2012 at 20:30
Non puoi lasciarci così… qui urge un sequel!
14/12/2012 at 18:47
Iniziato, oggi. E con gran piacere. Non vedo l’ora di pubblicarlo 🙂
12/12/2012 at 17:07
Per la serie “che ogni lettore si costruisca il proprio finale”.
Sai che nonostante io sia un sicario glam “mancato” non so se la farei fuori?
Ci devo pensare.
Quindi adesso lavorerà la mia e quella degli altri lettori di fantasia o la tua con un sequel? ci tiri fuori 1 bella trilogia?
14/12/2012 at 18:48
Sì, poi, se me lo chiedi tu, non potrei mai tirarmi indietro!
12/12/2012 at 13:18
che finale!! o meglio, che non-finale!! 😀
“Emozioni della Nuvola” è stata una bellissima storia, una delle principali di THe iNCIPIT in queste settimane, e non può che meritare una seconda stagione… perché non intendo accettare di rimanere fermo su questo punto cruciale hehehe.
la butto lì: a impugnare quel fucile è un hacker, uno dell’ultimo gruppo che è riuscito a sfuggire a DataCom e che comanda la ribellione da un’isola remota.
Bravo Luca!
14/12/2012 at 18:50
Come si fa la faccina della bocca cucina qui su The Incipit. Sei davvero incredibile! Non solo sei telepatico con me, ma… non lo posso dire.
La nuova serie inizia non con una, ma addirittura con due idee derivanti dai tuoi suggerimenti.
14/12/2012 at 19:02
wow! 😀
beh, allora sono ancora più curioso di prima 🙂
12/12/2012 at 10:55
Ok, mi rifiuto di commentare un finale come questo. Davvero, non è proprio possibile. Perché arrivati a questo punto uno si aspetta semplicemente di girare pagina e soddisfare la propria curiosità… e invece… cattivo, Luca, cattivo! 😛
Scherzi a parte, sai già la stima che ho per te e per i tuoi lavori… aspetto con ansia la seconda serie!!!
12/12/2012 at 12:16
Grazie Marta, di tutto. È fantastico aver la possibilità di confrontarmi ogni giorno con autrici brave, costruttive, solari e ottimiste come te. È un privilegio avere anche la tua attenzione. Sono convinto che siamo all’inizio di progetti che possono solo crescere. Sono molto affascinato dall’idea di poter continuare a esplorare la strada di possibili interazioni e sperimentazioni insieme a te e agli altri, come Emiliano, che lo vorranno.
12/12/2012 at 01:15
Nooo (o sììì?), non lo so, so soltanto che lo aspettavo con ansia e me lo sono gustato lentamente, come quando si mangia qualcosa di godurioso che vorremo non finisse mai. Forse lo hai concluso nella maniera meno banale, che poi sarebbe anche quella più oggettiva: il bene non trionfa mai (a differenza di come ci hanno insegnato). Molto probabilmente io lo avrei terminato con una bella esplosione nucleare su scala globale… punto e capo. Ma sarebbe stata un’iperbole altamente improbabile con un pesante tanfo di jet set Hollywoodiano. Non mi unisco al coro degli apologeti perché altrimenti diverrebbe una menata tipo Lost et similia e non credo sia il caso di barbarizzare tanto crudelmente una delle storie più riuscite di THe iNCIPIT.
Sottoscrivo le parole di robertotulino, tali narrazioni non sono soltanto frutto della fantasia umana, anzi, quasi sicuramente, la realtà potrebbe essere addirittura peggiore.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti e ti esorto a scrivere una nuova storia, ma non a continuare questa 🙂
Bravissimo.
12/12/2012 at 01:26
ERRATA CORRIGE: orca miseria, che figura, credevo che l’ultima frase l’avesse pronunciata lei e non l’uomo con il fucile, ahahaha, pazzesco. Va bene fai conto che il mio commento precedente sia soltanto un ologramma prodotto da DataCom 😀 😀 😀
Beh sì, a sto punto ti tocca continuarla hihihihi 🙂
12/12/2012 at 10:50
ih ih, ti ringrazio di cuore Jay. Mi piacciono gli scenari post apocalittici, ma credo che le Cronache di Keygen per ora stiano facendo un ottimo lavoro. Ma chissà… È un tarlo che ho nella mente e che non riesco a scacciare. Robot, computer, smartphone, intelligenza artificiali… in comune hanno che necessità di energia, segnali elettrici…
Quando il nostro cellulare rimane a secco a cosa serve. Dunque, un mondo senza energia sarebbe un mondo dove noi “animali” più o meno sopravviveremmo, ma la tecnologia e le sue manifestazioni peggiori, tipo DataCom, probabilmente no. Le sedi potrebbero anche avere dei generatori… ma a cosa servirebbero, in fondo?
Il tuo in realtà potrebbe essere uno dei piani al vaglio…
Se poi qualcosa andasse storto, posso sempre scrivere di qualche spirito vagante in attesa dei messaggeri … ops… scusa 🙂
11/12/2012 at 22:25
E siamo arrivati all’ultimo episodio… del tutto inaspettato! Alla fine, Isabella si è rivelata essere un personaggio chiave per l’andamento della trama!
Però finirla così… ! Anche io voglio sapere come proseguirà!
Comunque, ben fatto, veramente! 🙂
12/12/2012 at 10:43
Grazie Valentina. Ora è importantissimo riuscire a capire come si muoverà perché è libera. Ma per quanto in gamba, quello che si sta realizzando dall’altra parte è davvero incredibile: nanochip, controllo dell’informazioni, selezione della razza. Dunque, se la prima serie partiva dall’idea della minaccia DataCom, ora vivremo in un mondo in cui l’opera degli uomini e delle donne sarà quasi all’interno di una sorta di resistenza. Di donne come Isabella ce ne sarà davvero bisogno.
11/12/2012 at 18:30
Ciao Maestro! Vogliamo altri 10 capitoli. Poi altri 10. Non stanchi mai!
12/12/2012 at 10:40
Quando ieri ho letto il tuo commento ho capito che… la mia vita è cambiata 🙂
11/12/2012 at 15:07
io voto la continuazione! 😀
Questi 10 episodi sono stati un incipit perfetto.
12/12/2012 at 10:39
Ti ringrazio. Che piacere leggere questo commento scritto da te, che sei stato il primo.
Quando, piuttosto incerto, ho pubblicato l’inizio di EnN e dopo un po’ ho letto le tue parole, è stata un’emozione incredibile. Quel “avvincente e moderno” non me lo dimenticherò. A mia volta ora cerco di incoraggiare i nuovi autori, perché mi rendo conto dell’importanza di una bella pacca sulla spalla quando si inizia qualcosa in cui mettiamo tutti noi stessi!
11/12/2012 at 15:05
Ma no X’D come puoi farmela finire così! Crudele! Rimarrò col dubbio di chi ci sia realmente su quell’isola con un fucile!
12/12/2012 at 10:36
Rimani sintonizzata… Tra pochi giorni farò del mio meglio per fartelo sapere. Sperando che il dito sul grilletto rimanga fermo 🙂
11/12/2012 at 14:26
L’elemento più interessante di questa serie è che metabolizza in forma di racconto una realtà realmente esistente, e fra le più angoscianti. DataCom esiste. Controlla ogni cosa, ogni evento, ogni persona.
Una frase che uso spesso è questa: “Qualcuno, da qualche parte, rilascia dichiarazioni per mezzo della tua bocca”.
Il discorso è complesso, e naturalmente un racconto non può connotare tutti gli argomenti come invece potrebbe – per esempio – un saggio.
Eppure, alla stregua della migliore letteratura distopica, una narrazione può evocare con la menzogna intere realtà che agli occhi delle persone resterebbero ignote.
Per cui ancora complimenti, Luca. Seguirò con piacere la nuova serie.
Un caro saluto,
Bob
12/12/2012 at 00:57
“1984” docet.
12/12/2012 at 10:34
Concordo pienamente con te Bob. Alcuni semplici dati di partenza riguardano l’uso che i vari Google e Facebook fanno dei nostri dati. Per ora li usano per la pubblicità mirata, ma in ogni caso l’analisi della nostra attività in rete esiste. E tutti sanno come Apple registrasse in un file tutte le posizioni rilevati dal segnale gps. Uno degli obiettivi di Google è eliminare le barriere che ancora ci separano dalla tecnologia, arrivando a darci suggerimenti e previsioni prima che siamo noi a chiederle. Gli smartphone Android seguiranno le orme di Google Instant. E tutto ciò è solo la punta dell’iceberg.
Una riflessione su questi argomenti è importante, perché la libertà degli individui non è mai un bene acquisito, ma qualcosa che si riconquista ogni giorno.
Sono molto contento che continuerai a seguirmi 🙂
13/12/2012 at 10:17
Esatto Luca. Potremo approfondire in seguito. Magari nei prossimi episodi dell’Eco Mostro ci inserisco anche io qualche considerazione del genere, in stile Horror. Alla prossima!
11/12/2012 at 14:16
noooooo!!! vorrei sapere davvero come va avanti. Solitamente non mi piace leggere molto ma emozioni delle nuvole melo mangio tutto d’una volta! E’ il genere che mi piace e, davvero, complimenti! Hai un’idea vaga per quando uscirà il seguito? Spero continuerai a consigliarmi perchè ne faccio tesoro!
12/12/2012 at 10:28
Noooo! L’autore delle Cronache di Keygen che non ama leggere? 🙂
Adoro l’interazione su questa piattaforma, il mescolarsi delle idee, le critiche costruttive, il pungolarsi a vicende. Secondo me qui la temperatura sta crescendo davvero tanto. In quest’ultimo sono arrivati autori/autrici bravissimi e ci stiamo divertendo ancora di più.
Il seguito? 🙂 Lunedì, naturalmente 🙂 Finché potrò manterrò la cadenza settimanale…
(in molti pubblicano nel fine settimana… ma io in quei due giorni sono teletrasportato nel mondo delle principesse Disney, delle Winx e di Cars 🙂 )
11/12/2012 at 12:44
Commento a caldo sull’esperienza The Incipit: fantastica! Mi sono divertito moltissimo, ho scoperto tanti bravi autori e ho esplorato un nuovo modo di scrivere.
Innanzitutto ringrazio Lorena Laurenti, che con un tweet mi ha invitato a provare e che ha scritto in queste stesse settimane uno dei più bei racconti che abbia letto.
Quando ho scritto il primo episodio non mi aspettavo un’esperienza così coinvolgente. Avevo immaginato una struttura del racconto piuttosto lineare e avevo bene in mente la direzione del racconto. Dal secondo in poi in realtà ho iniziato a impostare le domande in maniera più audace e indipendente dalle mie idee oringinarie. Sono diventati veri e propri salti nel buio.
Anche i commenti hanno svolto un ruolo importantissimo. Molti episodi sono il diretto risultato del lavoro fatto durante la settimana con i lettori. Naturalmente, non tutti i commenti erano nella stessa direzione, quindi ho sempre seguito quelli che sentissi più in linea con la trama del racconto. Gli episodi però sono sempre stati il risultato dell’interazione con i lettori.
Così è proseguito Emozioni nella Nuvola, con quesiti direzionati su strade che non mi sarei mai aspettato e con commenti costruttivi che sono state le basi dei nuovi episodi.
In queste settimane ho anche fatto del mio meglio per seguire quasi tutti gli altri racconti della piattaforma: un po’ perché mi piacciono, un po’ perché ritengo giusto mettere a disposizione degli altri il poco che ho imparato, un po’ perché immaginare e suggerire come continuare gli episodi altrui trovo che sia un ottimo allenamento.
E ora?
La situazione non è delle migliori. Isabella è, non si sa bene perché, su un’isola con un fucile puntato alla schiena. Mario è sotto il controllo del nanochip e lavora al miglioramento della sua creatura letale. DataCom ha iniziato a controllare i governi e tiene in pugno le comunicazioni e le informazioni…
In molti mi suggeriscono di partire da qui per iniziare un romanzo. È una buona idea, ma vorrei provare qualcosa di un tantino più folle: scrivere un seconda serie. Può un’opera lunga nascere dal risultato di tanti brevi episodi che devono sottostare al limite degli odiati ( 🙂 ) 4000 caratteri? E a cosa ci porterà l’esperimento delle tre ipotesi e della scelta dei lettori, dei commenti, dell’opera “collettiva”?
Le risposte a queste domande le scriveremo – mi auguro – insieme.
11/12/2012 at 12:49
Grandissimo Luca. Ho seguito tutta la storia. Devo dire che sei proprio in gamba 😉 Allora aspettiamo il seguito! 😉
12/12/2012 at 10:23
Molto volentieri. In fondo anche qui c’è un cielo e un abisso, solo che sono molto sfumati e non è molto chiaro da che parte stia veramente il bene !
12/12/2012 at 10:30
Anche quando sembrano chiari, la realtà potrebbe essere diversa :p é il Mistero della Realtà. Essa per noi è ciò che percepiamo, ma il noumeno non è detto che corrisponda al fenomeno 😉 (mamma mia che filosofo ;p) Ancora complimenti 🙂 – ma pensare a un romanzo ispirato a questo racconto, proprio no? 😉
12/12/2012 at 10:53
Sì, mi piacerebbe molto. Ma vi sono troppo affezionato, per ora, e godo ogni volta che creiamo dei piccoli pezzetti di Emozioni nella Nuvola insieme. Però, effettivamente, nello stesso mondo, ormai dominato dalla quasi onnipotente DataCom, potrebbero muoversi vicende e personaggi differenti… 😉
12/12/2012 at 10:55
Anche nelle piccole azioni quotidiani… magari rubiamo un parcheggio a una signora più anziana di noi concedendoci un “tiè” nel nostro profondo e poi questo significa che quella signora non sarà derubata una volta scesa dall’auto e girato l’angolo…. Il Mistero della Realtà… il destino…
11/12/2012 at 14:22
Luca, questo è giocare sporco… 🙂
Comunque penso non sia poi così improponibile quello a cui stai pensando, un’opera lunga interattiva, non facile certo ma neppure folle.
Quello che ci vorrebbe è sicuramente un buon lavoro di editing a posteriori, perché spesso la frammentazione e il lavoro “di getto” sporcano un po’ lessico e la struttura narrativa, ma magari, lavorando tutti insieme… chissà!
Intanto aspettiamo la seconda parte!
12/12/2012 at 10:22
Hai ragione… ci sono insidie e pericoli, ma la creatività che si sprigiona dalle nostre interazioni è davvero positivo…
Una cosa particolare è il non poter editare a posteriori l’episodio… a volte occorre cercare di rimediare con una certa astuzia nelle puntate successive.. però è anche eccitante…
11/12/2012 at 17:02
L’idea di un seguito non è poi così folle.. 🙂
Bisogna capire perché Isabella è su quell’isola, chi c’è alle sue spalle, se proverà a salvare Mario..
Anch’io odio il limite di 4000 caratteri.. facciamo che dal secondo racconto diventano 6000? 😀
12/12/2012 at 10:19
Sì, e altre questioni di minore rilevanza come il futuro della nostra razza, che ne sarà della libertà, chi governerà il mondo, cosa accadrà del pianeta, chi colpirà la selezione 🙂
eheh, che idea carina… ad ogni serie di racconti all’autore vengono dati 2000 caratteri in più… In realtà mi trovo d’accordo con The Incipit… visto che la maggior parte dei lettori legge sul pc, storie troppo lunghe diverebbero difficili da leggere.
Grazie Giulia, ti seguo sempre con grande passione…
12/12/2012 at 10:31
Grazie mi fa piacere! :-))
Sì lo so, sono le regole.. ma ogni volta poi devo tagliare qualcosa e mi dispiace.. 🙁
12/12/2012 at 10:57
Eheh, sei come me. E pensa che io come editor uso LibreOffice, che non conta allo stesso modo di The Incipit. Quindi, quando alla fine dei tagli sono finalmente soddisfatto del risultato, mentre sto pubblicando scopro di essere ancora sopra i 4000. E tagliare quello che si è già tagliato è una tortura. D’ora in poi proverò a stare nei 3500 🙂
12/12/2012 at 10:59
Devo aggiungere che i tuoi tagli rischiano anche di essere pericolosi, perché la situazione di Alice è una delle peggiori. Spero che le parti che ci daranno elementi per capire che non è pazza non rientreranno dei tagli! 🙂
12/12/2012 at 11:20
Infatti ora ho solo 12000 caratteri (spazi inclusi) per concludere il tutto.. Ci riuscirò? :-O
12/12/2012 at 12:10
Mi auguro assolutamente di no, così partirai con altri 40.000 🙂
11/12/2012 at 12:26
Wow…bellissimo il finale…spaventoso…Datacom ha colpito anche il presidente…Allora se ho capito bene andrà avanti? Bene . Sei un bravo scrittore Luca Rossi , mi sono goduta ogni episodio della tua storia !
11/12/2012 at 14:23
Grazie Maelviri. Sì, è un po’ inquietante. Il Presidente Usa, come molti altri capi di governo, richiedono un controllo più stretto, da questo nasce la necessità del nanochip. Mi fa piacere ti sia piaciuta. Come ho scritto subito dopo il tuo intervento, mi auguro che continueremo a creare EnN episodio dopo episodio insieme.
11/12/2012 at 12:14
Adesso spiegami chi è l’uomo sull’isola???????????
11/12/2012 at 14:20
Tu cosa proponi? 🙂
10/12/2012 at 19:03
Ho avuto tanti gatti, fra i quali una micia nera. Beh, era il mio “termometro” per testare la sincerità di una persona: se si faceva accarezzare la persona era OK, se si allontanava cominciavo a dubitare. E ci azzeccava sempre! I gatti sono animali esoterici, evoluti. Molto più di quanto pensiamo. 😉 Difficile, però addestrarli. Troppo indipendenti!
11/12/2012 at 10:00
La mia gatta era selvatica… proveniva dalla montagna… aveva un DNA pronto a combattere ogni avversità. In genere graffiava, ma amava anche mordere. I miei famigliari non le erano troppo simpatici.
Però veniva a trovarmi nel letto. Quando ha avuto i cuccioli me li portava su uno ad uno salendo per le scale.
Ho imparato a considerarla un mio pari… in lei vedevo una grande energia…
Chissà da dove viene lo spirito che anima i gatti…
11/12/2012 at 10:19
Direttamente dall’Universo. 😉
09/12/2012 at 22:51
ho votato per il gatto nero, e vedo che la maggioranza è in quella direzione 🙂
mi sembra il “personaggio” più enigmatico ma verosimile tra tutti e tre
in arrivo il finale, vero 🙂 ?
10/12/2012 at 12:10
Sì, questa volta nel tentativo di rimanere nei 4000 caratteri sto stravolgendo l’episodio. Devi farci un corso sulla sintesi 🙂
08/12/2012 at 05:10
Il gatto nero. Il mistero nel mistero.Anche a lui hanno impiantato un microcip.
10/12/2012 at 12:13
Che idea graziosa. Ci vorrebbe una profonda conoscenza dei meccanismi della mente felina. Solitamente pensiamo che le menti animali siano inferiori alla nostra. Magari sono solo diverse. E indurre un gatto a determinate azioni potrebbe essere più difficile che con gli umani.
I gatti in alcune culture sono anche associati alla stregonerie e avvicinati a figure diaboliche. Vero, Antonella? 🙂
07/12/2012 at 19:10
Mi piacciono molto sia Isabella seduta al bar che il sogno di Mario. Mi immaginavo Isabella diversa, ma così è anche molto carina. Faccio i miei complimenti all’illustratrice, che ci ha regalato una nuova visione di questo splendido racconto.
07/12/2012 at 18:06
Ho visto le due foto!! Ke dire?? C’è qualcuno più pazzo di te XD XD XD Quella del sogno è terribile!!!!! Ke hai capito? Terribile cioè stupenda!!!!! XD XD
Ma non è ke ora ci fai soffrire per il finale?? 😀
(Il gatto il gatto… sta vincendoooo 🙂 Sìììììì)
10/12/2012 at 12:14
Incredibile questo gatto. Ha sonnecchiato a lungo e ora guarda dove è finito. Comunque avrei deciso di inserire egualmente più in là riferimenti a un sicario glamour e a un’affascinante Lorena 🙂 L’onore delle armi…
06/12/2012 at 19:22
Ah…il gatto sta per vincere…interessante..chi sa se sarà il cattivo o il bravo…
10/12/2012 at 12:15
Magari non starà né da una parte né dall’altra. Ma rimarrà dalla sua parte…
06/12/2012 at 18:19
Perdonami, Luca, ma non ho ancora potuto leggere le tre storie 🙁 Sono proprio a corto di tempo, ma ho votato per la descrizione del sicario, che penso possa essere assoldato per un avversario non classico, ma per una che conosce i mezzi datacom tipo Isabella.
10/12/2012 at 12:16
Certo. La singolarità di Isabella è che si può muovere nel mondo conoscendo la pericolosità e la particolarità dei mezzi DataCom. Questo la rende unica. O forse la rende solo desiderosa di fuggire…
05/12/2012 at 17:31
Rispondo con un nuovo commento che non mi dà più il replica u,u
Se fossi convinta che non c’è più niente da fare… perché scappare allora? Se non c’è più niente da fare tanto vale rimanere e fare il loro gioco, una possibilità in più d isopravvivere piuttosto che dileguarsi u,u
10/12/2012 at 12:16
Perché se non c’è più niente da fare cerco di andarmene nell’ultimo luogo dove mi troveranno 🙂
05/12/2012 at 13:54
sempre il sicario glamour!!!!! figata!!!!! 😀
05/12/2012 at 15:57
“Tu” cosa faresti, se fossi assoldata da DataCom per uccidere una persona e poi scoprissi che è una delle ultime speranze per l’umanità?
– Te ne fregheresti. Porteresti a termine la tua missione, tanto sei dalla parte del più forte e hai ragione di credere che tu non sarai eliminata
– Ti faresti guidare dalla tua coscienza e ti alleeresti con la tua vittima designata
– Abbandoneresti la missione e andresti a nasconderti. La vita del sicario è dura e hai guadagnato abbastanza. Meglio d’ora in poi dedicarsi solo più al glamour.
05/12/2012 at 17:08
che un sicario esperto..in più donna…si faccia qualche scrupolo…e diventi di colpo buona….è un’utopia. Di solito uccidono senza sapere neanche il perchè..hanno solo un ordine ed un obbiettivo!!! Di Jason Bourne ne esiste solo uno!!!
05/12/2012 at 20:51
2 su 3 è prevista la redensione del sicario. Essendo una persona combattiva stringerei 1 alleanza con la vittima, come sicario porterei prima a termine la missione e poi il relax ma solo alle isole vergini perchè sono porto franco (st thomas nello specifico, altrimenti se siamo solo io, il mare e la spiaggia mi mancherebbe 1 pò di scintillio)… tu luca in quale veste mi vedi?
10/12/2012 at 12:18
Sul tuo blog ogni tanto leggo dei tuoi meravigliosi viaggi in giro per il mondo. Secondo me la vita del sicario potrebbe iniziare a starti stretta e continui a fantasticare su una vita da esploratrice 🙂
10/12/2012 at 18:04
pertanto porto a termine a il mio compito … ops “io crudelia!”
06/12/2012 at 18:20
un sicario mi sembra un individuo di base molto egoista che non si farebbe problemi a portare avanti quello che gli è stato assegnato neppure di fronte a un simile scenario
05/12/2012 at 11:17
l’episodio mi piace…
ho cercato su google e ho visto che esistono veramente dei cosi chiamati nanochip cerebrali, ma non capisco a cosa servono. spero non a questo
i gatti non mi piacciono e non so se la donna affascinante centri poi molto. un sicario lo trovo azzecccato
05/12/2012 at 11:34
I microchip (adesso nano perché ancora più infinitesimali) esistono già dal dopo guerra, in Vietnam sono stati sperimentati per influenzare emotivamente i soldati. Film come “The Manchurian Candidate” non sono soltanto film. Negli USA Barry Soetoro (Ops!) li sta introducendo con la scusa dell’assistenza sanitaria. In Europa e in Italia qualche progettino in merito già è stato proposto. Staremo a vedere.
05/12/2012 at 16:10
Sono d’accordo con jay… è un filone importante, che si affianca a quello degli smartphone. In EnN io finora ho descritto inizialmente una tecnologia che circonda gli individui, che è ovunque, che pervade di continui messaggi ogni azione umana, cercando di influenzarle. Da due episodi ho introdotto i nanochip per coloro che DataCom ritiene fondamentali o che pensa di non poter influenzare altrimenti. Naturalmente DataCom non ha la possibilità di innestare nanochip a tutti (anche se magari lo vorrebbe!) Sono due forme di controllo diverse.
Iniziando ora le operazioni su larga scala è possibile che DataCom decida di estendere l’utilizzo dei nanochip a personalità importanti quali capi di governo, dirigenti di altre multinazionali…
Per chi voglia farsi un’idea più precisa sulla materia può iniziare a consultare la versione inglese di wikipedia sugli argomenti “Brain implant”, “Neurotechnology”, “Nanotechnology. Da lì in poi c’è molto da approfondire…
05/12/2012 at 01:52
Questo lo aspettavo e me lo sono degustato. ‘Sta roba di trapana il cervello, nel senso che il tuo stile ti entra veramente in profondità alterando la percezione, come se fosse un microchip. È divenuto ancora più inquietante di come lo avevo immaginato, un susseguirsi di inganni e doppio giochi in cui non si riesce più a tracciare quella linea di demarcazione per stabilire dove finisce l’illusione e inizia la realtà. Non posso votare perché non ho letto gli altri racconti, ma arrivati a questo punto credo che poco importa, adesso è solo una questione di scegliere quale pillola ingoiare, se la blu, o la rossa. Complimenti sinceri.
Sono quasi dispiaciuto del fatto che questo racconto, quello di diego e quello di Lala, sono arrivati al traguardo. Ci sarà una seconda parte? 😀
05/12/2012 at 01:54
Ho votato lo stesso. Adoro i gatti, specialmente neri 😀
05/12/2012 at 11:14
mah… mi piace molto questo racconto e continuo a seguirlo
ho iniziato a leggere anche il tuo jaybaren
quello che però non mi piace è che inizio a guardare con sospetto tutta la tecnologia che ho attorno
forse è un po’ questo l’effetto che luca voleva ottenere.. sicuramente fa pensare
05/12/2012 at 16:21
Ti ringrazio molto jay. È un po’ come nella vita, quando a volte neppure l’intuizione ci consente di capire da che parte stia davvero il bene…
Sì, mi piacerebbe molto continuare a scrivere EnN, con lo stesso formato, senza trasformarlo in un romanzo o altro. In fondo, è un’opera che stiamo creando tutti insieme, quindi non sarebbe giusto “appropriarmene” e continuare da solo.
Mi auguro che anche Schegge e Gelidi Enigmi abbiano un seguito, come gli altri racconti di fantascienza che si sono recentemente affacciati alla piattaforma, oltre a Ladri di Anima, il Gatto Nero, il mese di un operaio, Quando gli Occhi non Bastano. Insomma, io li farei continuare tutti! 🙂
04/12/2012 at 20:59
Sono arrivata solo alla fine, quando la tua storia è molto avanti.
Comunque scrivi parecchio bene, usi un bel linguaggio e hai una bella fantasia.. Complimenti davvero! Poi mi hai reso la fantascienza qualcosa di piacevole.. Perchè, lo ammetto, non vado tanto d’accordo col genere 😉
Ho votato il gatto nero.. un senso di mistero 🙂
05/12/2012 at 16:25
Nei primi giorni di votazione il gatto nero era quasi spacciato e ora è in vantaggio. È proprio vero che non muoiono mai! 🙂
Il gatto, la natura, il pianeta… DataCom sembra voler mettere in atto la selezione della razza umana per salvare tutto ciò. Se potessero fare qualcosa, dalla parte di chi sarebbero gli animali? Da quella degli umani distruttori o da quella delle macchine salvatrici?
04/12/2012 at 16:29
E perché non un MMORPG?? Umani Vs macchines! Mi ricorda alcuni romanzi che ho letto della multiplayer.it
Ora già m’immagino la lotta tra Isabella e il sicario glamour. Complimenti Luca, ti leggo da tempo, ma non ho mai tempo per scrivere.
05/12/2012 at 16:26
Una lotta tra affascinante signore? 🙂 🙂 🙂 Forse dovresti rivolgerti ad Antonio Fanelli, che è particolarmente bravo nel genere (il suo racconto è La Skiava!)
04/12/2012 at 15:24
Non conosco gli altri racconti, ma ho votato per il fascino…
Davvero complimenti per il racconto (che spero possa evolvere in romanzo).
05/12/2012 at 16:30
Ciao Antonio, nel commento appena sopra suggerisco a Entry di rivolgersi a te per un combattimento tra signore. Del resto, le prime schermaglie le abbiamo viste nei tuoi primi episodi.
Ormai è quasi deciso: a EnN seguirà EnN2, ma vorrei proseguire con questo format. Con voi ho creato questi nove episodi e con voi vorrei andare avanti. Chissà se da un insieme di serie di dieci episodi ciascuna possa nascere un’opera “lunga”? 🙂
04/12/2012 at 14:41
Luca, sei un pazzo, anche se da quello che ho letto direi che sei in buona compagnia. Scrivete tutti molto bene. Bravi e soprattutto bravE 🙂 Prometto che leggerò più storie qui.
Ma quel povero Roberto sempre a subire deve stare?
Il sicario glamour è un’idea squisita 😀 😀
05/12/2012 at 16:33
Sono d’accordo sul bravE. Le autrici sono particolarmente brave qui, ma noi cerchiamo di difenderci. Lorena e Luana sono due scrittrici bestseller Amazon e credo siano un esempio per tutti.
Roberto? Poverino, ormai a smesso di subire. Emme suggeriva di far rientrare un personaggio nella prossima serie. Ma lui potrebbe farlo solo in uno scenario alla The Walking Dead. Oppure cadendo dal ponte è finito su traghetto che passava sotto il ponte?
04/12/2012 at 14:17
Apprezzo la fantascienza, anche se non è il mio genere preferito, ma tu continui episodio dopo episodio a dare il meglio di te. È palpabile l’emozione che ci metti.
Io sono a favore di Isabella. Senza chip sarà lei a salvare il marito.
Ti ringrazio per i riferimenti agli altri racconti, che mi sono piaciuti così tanto, da mettermi in crisi su chi votare.
05/12/2012 at 16:34
Grazie Annabella. Sono contento di averti messo in crisi 🙂 Ho fatto un po’ di pubblicità su Twitter e Facebook a EnN e alcuni hanno iniziato a seguirlo. Ma sentivo che su The Incipit c’è molto di più del mio racconto, quindi sono stato felice di creare questi rimandi. D’altronde, su Internet l’interazione è tutto!
04/12/2012 at 13:07
Bello questo episodio ! Vorrei sapere che fine farà Isabella:) Luca, ha parte che secondo me sei un bravo scrittore, devi essere anche una brava persona vista l’ idea di fare pubblicità agli altri scrittori:) ottima mossa . Fa piacere vedere in un mondo di concorrenza bestiale che esistono anche il piacere e il divertimento . Bravo
04/12/2012 at 13:40
Grazie Romina 🙂
Se hai letto o stai leggendo i racconti delle tre autrici ti renderai conto che sono davvero bellissimi. Non solo, per me sono anche degli esempi e cerco di fare del mio meglio per imparare da loro come da molti altri di quelli presenti sulla piattaforma the incipit.
Ma non mi hai detto chi vedresti bene nel prossimo episodio e magari in quale ruolo 🙂
04/12/2012 at 13:49
In realtà non ho votato perchè non conosco ancora le storie ma sto leggendo in questo momento e cercherò di finire entro venerdì se non e tardi per votare
05/12/2012 at 13:54
Fatto. Sono tre storie bellissime . Sono rimasta colpita dal gatto nero ed e questo che ho votato , poi sono anche curiosa in che modo riuscirai ad inserirlo nella tua storia:)
05/12/2012 at 16:38
Questa è una vera sfida. Inizialmente pensavo a una semplice citazione. Ora sto esplorando l’idea di una citazione significativa o qualcosa che addirittura devi il corso degli eventi. I gatti sono animali enigmatici. E hanno un vantaggio: non sono influenzati dagli smartphone e dalla tecnologia umana/DataCom.
Oppure la scaltra Isabella potrebbe usarlo come elemento di disturbo o per prendere tempo nella sua fuga. E se gli mettesse un collarino con un gps facendo credere a John che indichi la propria posizione? Prima di andare a prendere un gatto che fugge per i vicoli di una città sai quanto ci vuole?
04/12/2012 at 12:27
Assolutamente Lorena…
04/12/2012 at 12:55
Penso tu l’abbia fatta tornare in leggero vantaggio. Questa mattina il sicario aveva acceso le fantasie dei lettori! 🙂
04/12/2012 at 12:12
Eh… bello l’episodio… molto lugubre il sogno però… Scrivi proprio bene….
E dove trovo gli altri due racconti???? Io ho trovato solo Ladri di Anima, ma mi piacerebbe leggere la storia del gatto!!!
04/12/2012 at 12:59
È un incubo e, visto quello che sta passando Mario, rappresenta le sue angosce e il senso di colpa. In più, il dormiveglia è artificiale e segue l’innesto del nanochip, che lui avverte come “insetti che invadono il cervello”.
Per quanto riguarda i racconti, clicca in alto a sinistra su SFOGLIA TUTTE LE STORIE e troverai molti splendidi racconti tra i quali i tre che ho citato.
04/12/2012 at 11:04
Io credo che nella descrizione stessa del sogno sia implicito come la coscienza/intelligenza umana siano più forti di un microcip impiantato nella testa!!! Bellisima descrizione, .ottimo lavoro Luca
04/12/2012 at 13:01
Sì, brava Enza. Mi fa piacere che tu abbia colto questa parte. Il nanochip controlla la volontà, ma qualcosa dell’umana coscienza persiste. Ti aspetti che sia proprio questa parte residua che aiuterà Mario? Sarà aiutato dall’esterno o scatterà qualcosa dentro di lui?
04/12/2012 at 15:19
non so cosa ne pensa Enza, ma se posso io credo che scatterà qualcosa in lui, ma forse non sarà in grado di reagire perchè inibito dai sensori…come capitato alla povera Isabella…che secondo me ora è su un’isola deserta dove ancora non esiste neanche l’illuminazione pubblica continuando anche lei ad avere incubi… Rileggendo il tuo racconto mi sono fatto una domanda: Datacom è umana o è la macchina stessa? Secondo me diventa essenziale per il finale dare un volto al nemico!
05/12/2012 at 16:42
Ciao Giovanni. E se quell’isola deserta lontana dal controllo DataCom fosse in realtà il luogo ideale per una base degli hacker ribelli? Già oggi ci sono vengono usati luoghi remoti per delle azioni particolari perpetrate nel cyberspazio.
In merito al volto di DataCom… EnN non è in prima persona, tuttavia segue le vicende di Mario e Isabella. Saranno in grado loro così presto di capire chi si erga al controllo della multinazionale?
05/12/2012 at 11:20
non lo so
ci sono molte cose che cambiano il comportamento umano: droghe, farmaci
sì, magari una coscienza può rimanere, ma può non servire a molto
04/12/2012 at 10:55
non ho letto i racconti citati…ma a sentir voi devo farlo il prima possibile!!! In ogni caso ho votato Rory, nella descrizione di una sola riga…. mi è sembrata subito la più adatta ad un finale da urlo!!!!
04/12/2012 at 13:05
Assolutamente sì. Sono racconti stupendi, come molti altri su The Incipit. Infatti avrei voluto citarne molti di più. Alla fine la scelta è ricaduta sulle autrici che per prime hanno risposto all’iniziativa sulla pagina Facebook nella giornata di domenica. Cosa ti aspetti nel finale, Giovanni?
04/12/2012 at 10:44
Ti ringrazio, Luca, per la simpatica iniziativa. Ho trovato i racconti di Luana Semprini e Lorena Laurenti particolarmente degni di nota e l’idea del sicario Rory buffa e divertente. Sarà mia cura approfondire la conoscenza di queste giovani autrici.
L’ispirazione mi porta a veder di buon occhio l’inserimento di un’affascinante Lorena. Tuttavia, è possibile che tu decida alla fine a favore di una triplice citazione? Penso che se la meritino.
Il penultimo episodio è il più ispirato e la rappresentazione onirica è degna di nota.
04/12/2012 at 13:08
Ti ringrazio, Giuseppe. In genere impiego molto tempo a cercare di rientrare nel limite dei 4000 caratteri, il mio vero tallone d’Achille (il limite è giusto, sono io che sforo!). Per un triplice inserimento penso di aver bisogno di più di un episodio. Se l’iniziativa piace, potrebbe continuare in EnN2 🙂
04/12/2012 at 01:57
Acc! Non leggendo queste storie, non mi sento in grado di votare… o meglio, leggo solo il gatto nero, ma anche così non mi sento di poter fare una scelta consapevole. Però ci tenevo a dirti che ho letto e apprezzato il capitolo, come dicevano molti mi è piaciuto molto il ribaltarsi dei ruoli buono/cattivo tra Isabella e Mario… e ammiro anche la maniera in cui rispondi ai commenti, facendo vedere sempre una prospettiva diversa anche nella deduzione più ovvia (ad esempio, tutti abbiamo pensato che Isabella fosse passata dalla parte degli umani… ma chi ci dice, giustamente, che non si sia solo data alla macchia?)
Insomma, complimenti di nuovo. 😉
04/12/2012 at 13:47
Isabella, potrebbe darsi alla macchia perché una volta privata del nanochip si scopre che in realtà il suo sogno è semplicemente quello di provare a starsene tranquilla il più possibile lontana da tutto questo o perché, conoscendo bene DataCom, riterrà che vi sia la possibilità di contrastarla.
Ma anche Mario, benché innestato, ha un residuo di coscienza che dentro di sé continua a lottare.
E, come tempo fa facevano alcuni lettori, tra cui Emme, la stessa DataCom potrebbe anche avere una minoranza non particolarmente felice del piano che si sta mettendo in atto.
Grazie per i complimenti.
04/12/2012 at 14:19
Ma no! Che dici, Luca? Lo so che è una provocazione. Stai preparando un ritorno di Isabella in grande stile. So che sai che non puoi deluderci 🙂
04/12/2012 at 14:39
grande, te lo sei ricordato 😀
04/12/2012 at 15:07
Assolutamente sì. Ci penso molto spesso. È il nostro rapporto di minoranza 🙂
04/12/2012 at 00:13
mazza quanto intrippa questo racconto O_O da un lato mi ricordava io robot per l’inizio e poi quel film dove tutti si suicidono a causa della fauna terrestre, ma non mi ricordo il nome. Comunque è spettacolare! non vedo l’ora di leggere il finale! complimenti!
04/12/2012 at 13:52
Ti ringrazio molto. Già altri lettori hanno citato Io Robot. L’accostamento mi fa piacere, anche se non l’ho ancora visto. Cercherò di trovarlo da qualche parte. Se riuscissi a darmi il riferimento del secondo film che citi, sarei felice di vederlo.
Il finale è di prossima pubblicazione. Sarà un vero finale che chiuderà questa vicenda. Ma se lo vorrete da EnN nascerà un EnN2 🙂
04/12/2012 at 15:25
trovato, si chiama ” e venne il giorno “, è carino da vedere! Io robot lo devi vedere assolutamente! più che altro perchè si sono ispirati ad isaak Asimov. Per quanto possa valere il mio voto io direi assolutamente SI per EnN2!! mettere tutto il seguito in un solo capitolo, 4000 caratteri potrebbero essere troppo pochi o diventerebbe una cosa lasciata a metà a mio parere. mi ci sono appassionato alla tua storia percui ti prego continua XD
05/12/2012 at 16:55
E Venne il Giorno! Se non ricordo male si tratta di un virus o una presenza o qualcosa di simile. L’ho visto al cinema, ma non me lo ricordo granché.
Qui più che gli effetti di un virus tento di esplorare gli effetti negativi che piattaforme che sanno “troppo” di noi potrebbero avere sulla nostra vita. Come nel caso di Roberto: sapevano della sua vita extraconiugale e hanno usato l’informazione per ricattarlo.
Ma effettivamente, chi può essere sicuro che le aziende a cui affidiamo i nostri sms, le nostre telefonate, i nostri post, i nostri tweet non imparino a usarli contro di noi?
03/12/2012 at 19:33
Mi piace il ribaltamenti dei ruoli buoni/cattiva di Mario ed Isabella..
Sarà proprio lei a salvare il marito alla fine?
04/12/2012 at 13:54
E se fosse un aiuto inaspettato all’interno di DataCom? E se Mario non si salvasse affatto? 🙁 🙁 🙁
03/12/2012 at 17:47
Ma non finisce mai questa storia? Ah! … 😀 Nel senso che ci sono molti colpi di scena. Che avevi capito?
03/12/2012 at 17:55
In effetti, il colpo di scena più grande potrebbe essere che… la storia prosegua con una seconda serie. Vedremo 🙂
03/12/2012 at 17:45
mmmm… sembra che il bello cominci ora… 🙂
La scelta era ardua, confesso che ho tirato a sorte… 🙂
Una cosa però vorrei sapere… come avrà fatto luca a mettersi un’immagine nel profilo?
03/12/2012 at 17:54
Ciao, sai che ho scoperto ora anche io che in molti da non-saprei-quanto abbiamo le immagini nel profilo? Anche Il Gallo! In effetti non ne ho idea 🙂 Ma mi sembra che ora alcune parti del profilo sia possibile editarle. Penso che stiano sviluppando l’editing dei profili.
03/12/2012 at 17:39
Ho letto tutte le tre storie. è una bella idea quella di questi collegamenti. Quest’episodio è molto teso e ho votato per il gatto della mia nuova autrice preferita 🙂 Scherzo Luca 😀 😀
03/12/2012 at 17:57
Eh eh, ma se ho citato queste tre opere è proprio perché nutro per loro una stima infinita e credo sinceramente che siano degli esempi. 🙂
03/12/2012 at 17:30
Ti ho scritto che secondo me questa storia deve continuare e vedo che mi stai implicitamente dando ragione. Ci sono ancora troppe domande irrisolte. Ancora non sappiamo chi sono veramente i buoni e chi non lo è. E ora che Mario è in mano a DataCom temo che sarà difficile fermare le AI.
Grande Luca! Il sogno è una delle più belle cose che tu abbia descritto!
Ho votato la donna affascinante… avevi dubbi? 🙂 🙂
04/12/2012 at 13:55
In effetti, no! 🙂 Avresti potuto votare diversamente solo se vi fosse stata una quarta opzione con DUE donne affascinanti! 😉 😉
04/12/2012 at 15:06
Anche io penso che in 10 episodi non si può capire tutto , ci sono ancora tante domante e tante risposte che aspettano .
03/12/2012 at 17:28
ò.ò vedi te Isabella… non me l’aspettavo!
03/12/2012 at 17:58
è senza nanochip. Chissà dove si trova!
03/12/2012 at 18:01
Starà combinando qualcosa, ne son certa! ò.ò
04/12/2012 at 10:46
Non è da escludere tuttavia che il suo primo pensiero sia molto semplicemente la fuga.
04/12/2012 at 14:26
Mah non so… se so che questi qua vogliono operare su larga scala e avessi idea di cosa poter fare, forse proverei ad agire più che a cercarmi un buco dove nascondermi XD tutto può essere. Dipende un po’ se ha prevalso l’istinto o la razionalità
05/12/2012 at 16:57
E se fossi convinta, proprio perché li conosci, che non c’è più niente da fare?
03/12/2012 at 17:02
Geniale come sempre ! Questa storia si merita di diventare un grande romanzo Bestseller ! Sono contenta che Isabella e scappata , dalla donna cattiva alla fine salverà proprio lei il mondo ! Ero indecisa tra il gatto nero e Lorena , ho votato Lorena !
03/12/2012 at 18:00
E se fosse semplicemente fuggita con l’intenzione di lasciare tutto e tutti? In fondo, senza nanochip sappiamo che non è più dalla parte di DataCom, ma non sappiamo da che parte stia. E, conoscendo DataCom, potrebbe pensare che sia un nemico troppo forte!
03/12/2012 at 18:21
… le donne …non puoi mai capirle….dal inizio speravo che Isabella non e quella che si fa vedere , hai cambiato tanto la mia idea non e diventata come volevo io ma sono sicuro che ci stupirai.
03/12/2012 at 16:48
ah ah ah voglio apparire io nell’ultima puntata!!! 😀
03/12/2012 at 18:01
In questo momento tu e Rory siete in vantaggio. Ma attente al gatto!
03/12/2012 at 10:20
Ho avuto modo di leggere gli otto episodi e sono lieto di farti i miei complimenti. Dai primi ebook fantasy ad oggi ho notato una buona crescita nel tuo stile che senz’altro mi fa ben sperare per il tuo successo letterario.
Ho altresì letto più di trecento commenti e risposto ad alcuni e mi ha sorpreso un aspetto: nessuno ha fatto notare che probabilmente l’intelligenza artificiale non arriverà mai a pareggiare quella umana. Maggiori spiegazioni più sotto…
03/12/2012 at 10:44
Giuseppe, ma ke dici?? I computer battono già gli uomini. Io ho letto che a scacchi sono già più forti!!!
03/12/2012 at 12:30
Sono in disaccordo con entrambi. Stellina, gli scacchi sono un gioco con regole certe. Ibm ha battuto lo scacchista russo perché già oggi il loro super computer è in grado di muoversi con maggior precisione nell’insieme di regole degli scacchi. L’intelligenza umana di cui parla Giuseppe è un’altra cosa….
Però non penso sia da escludere quello che descrive Luca. Pensa a dove era l’informatica 20 anni fa. Secondo me nei prossimi decenni potremmo ritrovarci in uno scenario più avanzato ancora rispetto a quello ipotizzato dalla fantascienza.
03/12/2012 at 14:24
E’ solo questione di tempo; se la maggior parte della gente impiega il cervello per pensare alla partita di calcio, i computer ci supereranno tra breve e comanderanno come scrive Luca
03/12/2012 at 16:17
Giuseppe, sai che spero che tu abbia ragione? Io non voglio macchine che siano più intelligenti di me e che mi dicano cosa devo fare. Luca è bravo a scrivere, ma questa storia ti fa pensare troppo a tutte le cose elettriche che ti circondano.
03/12/2012 at 16:47
Chioccia anche io la penso come te , siamo circondati di tante cose elettriche che comandano la nostra vita…La vocina nella macchina di Mario (primo episodio) ..immagina che un giorno una così ci dice cosa dobbiamo o non dobbiamo fare ! Già adesso quando il navigatore inizia ripetere che hai sbagliato la strada da un fastidio….Dipende solo dà noi se permetteremo a loro entrare nella nostra vita .
03/12/2012 at 18:07
Penso questo sia uno dei temi della storia: l’uomo che torna a padroneggiare la tecnologia di cui si serve e che impara a non esserne schiavo.
03/12/2012 at 18:04
Grazie Giuseppe. In realtà, è difficile sapere fin dove arriverà l’intelligenza artificiale. Ma se pensi alla differenza tra la macchina da scrivere Olivetti di qualche decennio fa e lo smartphone…
01/12/2012 at 19:23
Questo racconto è geniale, inquietante e… lungimirante? 🙂 Parte con l’incubo ossessivo del controllo sociale, quasi con ironia (maledette voci elettroniche, le sentivo anche io), per trasformarsi presto in un caos claustrofobico in pena regola 🙂
Ho votato anche io per le operazioni su larga scala, vediamo che ci tiri fuori… tu sei un pazzo 😀
Complimenti, mi sta piacendo moltissimo, e la posizione in classifica è meritatissima 🙂
02/12/2012 at 13:29
Grazie Jay. Tutti i commenti hanno un significato particolare, ma i tuoi, come quelli degli altri colleghi autori un po’ folli alla Emiliano Muccillo, hanno un significato particolare. Del resto, la compenetrazione, l’influenza e l’inquinamento tra gli stili secondo me sono ottimi cosa. Ognuno impara dalla follia altrui. Io sono parecchi giorni che non riesco a togliermi dalla mente lo sbudellamento liquido di un certo personaggio inconsapevolmente morto per il quale vado pazzo!
02/12/2012 at 14:19
Ahaha, ma sì, immagina che barba uno scrittore sano di mente 🙂 …purtroppo ce ne sono molti.
01/12/2012 at 15:35
In effetti, perché limitarsi ai personaggi? La citazione o comparsa del decimo episodio potrebbe riguardare un personaggio, un luogo o un autore di un altro racconto!! 🙂
03/12/2012 at 10:22
In questo modo esalti lo spirito comunitario e collettivo, pertanto è produttivo oltre che divertente. Non posso che complimentarmi per la buona idea.
01/12/2012 at 10:50
Cos’è un racconto su The Incipit? Letteratura o gioco? L’opera di un autore o il frutto della collaborazione con i lettori?
O tutte queste cose messe assieme?
Partendo da queste domande ho concepito un’idea folle. Vi piacerebbe vedere il Carl di La Sedia o la Laura di Ladri di Anima nell’ultimo episodio di Emozioni nella Nuvola? O un qualsiasi altro personaggio di un’altra storia? Iris o Jo o Tamara o il gatto o le gemelline o i Davros o chi volete voi?
Volete le domande del nono episodio concepite sulla base di questa folle idea o preferite delle ipotesi classiche?
02/12/2012 at 01:24
mi piace l’idea di inserire il personaggio di un’altra storia nella propria, fossi l’autore di quel personaggio ne sarei onorato (il mio racconto purtroppo è fantasy XD)
02/12/2012 at 13:24
E se la citazione riguardasse un giovane scrittore, un neofita, come egli si definisce, molto curioso, pronto a gettarsi in una nuova esperienza, che, mentre pensa al suo prossimo episodio alla fermata del bus, viene coinvolto, suo malgrado, in uno sfrenato inseguimento di John Dannington dietro alla veloce e sfuggente Isabella Orsini? 😉
09/12/2012 at 11:46
ahahah chissà che è il neofita 😛
PS: ho visto il commento solo adesso 😀
giornate un pò piene queste
03/12/2012 at 10:23
Non mi è ancora stato possibile leggere molti dei racconti presenti, tuttavia pensando ai personaggi de La Skiava di Antonio Fanelli, ritengo che le due ragazze dominanti potrebbe tranquillamente essere alleate di DataCom mentre vedo nella protagonista una possibile ribelle.
03/12/2012 at 10:46
ke ideona!!! Prima ci fai leggere il tuo racconto e poi ci obblighi a leggere anke gli altri?!! Ma ti pagano quelli di incipit?? XD XD XD
Laura Laura Laura…. metti lei. Oppure il piccolo Cisco ke fa il culo a tutta datacom XD
03/12/2012 at 12:26
Si vede con quanta passione vivi quest’esperienza dal numero di idee che metti sul piatto. Ti stimo.
Visto che una citazione può anche essere un libro che un tuo personaggio vede nella vetrina di una libreria, penso sarebbe giusto ti rivolgessi ai tuoi colleghi della fantascienza, che sono quelli che io seguo. Tra i tanti mi sento di suggerirti Sarò i suoi occhi e Scintillanti piume di corvo
03/12/2012 at 12:34
Potresti anche esporre le domande in modo classico e farti ispirare dai commenti per la citazione.
03/12/2012 at 14:22
Non so se è una buona idea, ma a me DataCom ricorda un po’ le presenze diaboliche del racconto di Antonella Botti ‘Era un calda giornata estina’. Io le citerei in un modo o nell’altro
03/12/2012 at 16:15
A me questa storia fa sinceramente paura!!!!!! preferirei un personaggio un po’ leggero e allegro. Tutti quelli che citi mi sembrano un po’ troopo tenebrosi
06/12/2012 at 13:44
Questa non è un’idea folle, ma un potenziale e innovativo esercizio di stile. Mi permetto di aggiungere una proposta a questa tua idea: nelle prossime storie che scriveremo potremmo provare a creare degli “spazi d’incontro casuale” in modo da legare tutte o quasi le storie di The Incipit in un ipertesto. Mi spiego meglio: Mario, il personaggio della mia storia, potrebbe rientrare in un’altra storia, per esempio, avrebbe potuto causare l’incidente di Alice, la protagonista di Lie, oppure semplicemente apparire di passaggio in un’altra storia, attraverso un sogno o un incontro fugace ininfluente alla narrazione (quante volte capita in metropolitana o in treno di incontrare personaggi o assistere a delle scene che colpiscono la nostra curiosità per un attimo e influenzano il nostro pensiero?).
Pensavo a questa cosa da giorni, poi ho visto che non ero il solo. Secondo me si può fare.
01/12/2012 at 10:01
Ciao ho visto sul facebook l’ “idea folle”… ciò è se ho capito bene tu vuoi inserire i personaggi del altri racconti nel tuo ? Un personaggio di qualsiasi altro racconto con la sua identità propria? Io ci sto! Vorrei Aurora del Gatto nero
01/12/2012 at 10:51
Esattamente questo. Ma potrebbe anche essere quel gatto un po’ malefico e misterioso 😉
01/12/2012 at 02:37
Ah, tra l’altro nel marasma di commenti inseriti dalla mia ultima visita ho letto un paio di incipit e entrambi mi rendono curiosissima e impaziente per il nono!! 😀
02/12/2012 at 13:33
Grazie Marta, sempre gentilissima. Tra l’altro, a te come agli altri autori chiedo, sarebbe offensivo un passaggio di Jake, Gray e Colin nel decimo e ultimo episodio di Emozioni nella Nuvola? 🙂
01/12/2012 at 02:36
Alla fine ho votato la due, il compromesso. Ma solo perché credo che Isabella nel ruolo di talpa possa essere utile. Chiedo venia ai poveri umani andati perduti, almeno sono alcuni e non migliaia come nella terza ipotesi!!
03/12/2012 at 10:25
Concordo con Marta, ritenendola la scelta ovvia, poiché la prima e la terza sono troppo sbilanciate o in un senso o nell’altro. È quindi giusto adottare il giusto compromesso.
30/11/2012 at 18:44
…io ho cambiato l’idea…vorrei uccidere Isabella…non ho pensato bene prima e troppo tardi…
02/12/2012 at 13:36
A volte non è possibile rimediare alle scelte che riteniamo sbagliate. Ogni attimo la vita ci pone di fronte a dei bivi. Facciamo del nostro meglio per prendere la strada giusta. Spesso ci rendiamo conto che forse non abbiamo fatto la scelta migliore. Ma l’importante è avere il coraggio di scegliere e vivere. Solo chi non agisce non sbaglia.
02/12/2012 at 15:02
Hai ragione chi non agisce non sbaglia…io ho fatto la mia scelta un po impulsivamente questa volta , convinto che Isabella può aiutare… sono sicuro che nono episodio sara ancora più bello e anche meno violento (se le righe che hai pubblicato sono davvero parte del nono episodio)
P.S ..Tra altro… sono stato accusato che sto facendo “i commenti da bar” riguardo tuo racconto:)))…
03/12/2012 at 12:33
Infatti trovo questo gioco molto realistico. Commenti e voti generano un’azione che nelle narrazioni classiche a volte manca.
30/11/2012 at 15:56
io no, spero che qualcuno riesca a fare qualcosa prima, così avrà vinto Datacom, umano o virtuale che sia!!!
30/11/2012 at 18:06
Si potrebbe fare qualcosa prima se vincesse la prima ipotesi 😉
30/11/2012 at 15:44
Cosa sta per accadere?
“Migliaia di persone si tagliano la gola con coltelli impugnati dalle loro stesse mani, altre si gettano nell’abisso, altre lasciano che il sangue sgorghi dalle vene tagliate dei polsi.”
È quello che vi aspettereste dall’episodio 9?
30/11/2012 at 15:50
Cosa??? Ma stai scherzando??? è davvero parte del numero 9 ? Sono già impazziente…
30/11/2012 at 15:55
Voi state votando perché DataCom inizi l’operazione di sterminio. Non mi posso sottrarre al volere del voto 🙂
30/11/2012 at 17:30
Onestamente, Luca, direi di no. L’opzione in vantaggio è più soft. Quella che descrivi sembra l’Apocalisse.
30/11/2012 at 18:04
È estrapolato dal contesto. Potrebbe non essere una situazione così tragica. O forse sì 😉
30/11/2012 at 14:50
… ancora una cosa: io penso ke al di là di quello ke scrive Luca questa storia degli smartphone è vera. Io scrivo tutto su Facebook con le mie amiche tutto quello ke faccio, tutti quelli ke incontro, cosa ho comprato… dove
e chi mi dice che poi loro non lo usano contro di me alla fine? omai sanno tutto di noi
30/11/2012 at 15:05
Infatti i vari Facebook, Yahoo, Gmail & company sono a torto ritenuti gratuiti. Tu gli cedi una parte dei tuoi dati personali e spesso li autorizzi a usarli per campagne di marketing mirate. Questi colossi spesso guadagnano solo sull’advertising. Anche il sistema operativo Android è gratuito e Google te lo dà gratis proprio perché gli interessa la pubblicità. Se un giorno volessero usare la pubblicità contro di te e non per te, ecco che ti ritroveresti in uno scenario simile a quello di Luca.
30/11/2012 at 18:20
In realtà la pubblicità è uno strumento di condizionamento. Ti spinge a comprare un prodotto piuttosto che un altro, a fare le vacanze in un luogo e non in un altro. Nel racconto il condizionamento arriva al punto da portarti al suicidio, magari grazie all’uso di qualche segreto da usare contro di te. Chi ha reso possibile tutto questo tramite la creazione di un codice geniale è proprio Mario, che però pensava di lavorare su un semplice videogioco.
03/12/2012 at 10:28
È questo il punto sul quale mi permetto di dissentire, mio caro Luca. Il tuo racconto è basato sul presupposto che la creazione di questo codice sia possibile. Il dato di partenza non è stato mai posto in discussione da nessun lettore. Al contrario io ritengo l’intelligenza umana inarrivabile per qualsiasi tipo di creazione artificiale. Quindi la lotta da te descritta a mio modo di vedere non potrà mai avere luogo.
30/11/2012 at 18:16
In Emozioni nella Nuvola, il tranquillo e costante monitoraggio di quello che facciamo online viene turbato dall’ipotesi di una catastrofe ambientale imminente. Sembra che le macchine vogliano usare il potere acquisito su di noi per attuare il proprio piano di salvataggio.
La differenza tra quello che viviamo oggi e quello che si vive nel racconto è proprio nelle mutate esigenze.
Grazie Stellina per i commenti odierni. Ti ho risposto qui per brevità. A lunedì per il nono episodio! 😉
30/11/2012 at 13:11
Io vorrei fare una domanda…si come non ho capito come esattamente funziona il sito , una storia può andare avanti quanto vuole il scrittore oppure c’e un obbligo di certi numeri di episodi ?
30/11/2012 at 13:42
Ciao Maelviri,
ogni storia ha un numero fisso di episodi (10), al termine di una storia potrai scrivere la successiva. Come piace dire a noi: l’unico limite è la tua fantasia 😉
Puoi trovare tutte le informazioni qui: https://theincipit.com/come-funziona/
30/11/2012 at 14:37
Grazie per la risposta ho capito tutto . In realtà non avevo letto le informazioni come funziona , ho fatto questa domanda per sapere se era possibile che tutto può finire in ancora due episodi (riguarda ovviamente Emozioni della nuvola ) perchè mi sembrano pochi ma questa e solo una mia idea . Spero che ci sarà proseguimento della storia
30/11/2012 at 18:25
Se scriverò o no oltre il decimo episodio dipenderà dal volere dei lettori. Nell’ultimo episodio molte domande avranno una risposta, non tutte, naturalmente, come è normale che sia.
Mi sono informato e l’ipotesi di andare avanti con una seconda serie è stata ben accolta da The Incipit.
A me piacerebbe. I commenti finora sono stati positivi e questo è incoraggiante. Quindi, direi che si potrebbe fare 😉
30/11/2012 at 12:45
Braavvissssimoooooooooooo!! Ma quanto è figo questo racconto! Ho letto in un batter d’occhio questo e molti altri. Ma ke angoscia! ti toglie il respiro. E isabella è miticaaaa! XD XD XD
30/11/2012 at 11:41
“Agitazione, ansia, terrore, nausea. Insetti che gli invadono il cervello. Il respiro si fa affannoso. Qualcosa in Mario lotta ancora. Nel dormiveglia artificiale si chiede: ‘Sono tra la vita e la morte?’
“No, non lo sei,” gli risponde Isabella, tendendogli la mano.
Mario perde l’equilibrio. Tenta di aggrapparsi alla mano di sua moglie. Cade nell’oscurità.”
Questo potrebbe essere l’inizio del nono. Vi piace?
30/11/2012 at 11:45
Sì sì… bello. Pubblica, ora.
30/11/2012 at 11:46
sì! aspettiamo con ansia il nuovo episodio 🙂
30/11/2012 at 11:53
Quasi pronto 🙂 Lunedì sarà online 🙂
30/11/2012 at 11:48
Perché così dark? Non me l’aspettavo. Bello
30/11/2012 at 11:50
Mario potrebbe essere indotto a un sorta di dormiveglia artificiale, nel quale rivivrebbe tutte le sue angoscie: il senso di colpa per il codice che ha creato, quanto è accaduto a Isabella … e molto altro
30/11/2012 at 12:29
La cosa si fa interessante. Inizio d’autore. Eccellente!
30/11/2012 at 12:32
Così per non va bene. O pubblichi o non pubblichi. Non puoi mettere in agitazione i lettori
30/11/2012 at 12:34
E Isabella? Io mi aspettavo un intero episodio su di lei.
30/11/2012 at 12:34
Siamo in attesa…..la curiosità è tanta, vogliamo sapere come va a finire
30/11/2012 at 12:49
Ora ora! Muoviti XD XD XD Non puoi farci aspettare. Ho letto tutto insieme e ora muoio dalla voglia di leggere gli ultimi due XD
30/11/2012 at 13:03
si pubblica ora…vorremo sapere di piu…
30/11/2012 at 11:39
Racconto di fantascienza che ti prende e obbliga ad andare avanti: Luca, non puoi fermarti.
30/11/2012 at 10:39
A me piace pensare a un racconto che si chiude così, con un vero finale. Però un seguito dove ci sia di nuovo una DataCom e una lotta con le intelligenze artificiali sarebbe bello (magari senza gli stessi protagonisti)
30/11/2012 at 10:59
Ma nooooo!!! Scherzi? Isabella e Mario sono metà della storia. Luca deve continuare con loro
30/11/2012 at 11:47
anche secondo me Isabella e Mario ci devono per forza essere nella prossima storia, se ci sarà. sono davvero, per definizione, i protagonisti!
e poi, come ogni sequel che si rispetti, dovrà “tornare” un personaggio che pensavamo fuori dai giochi. magari il capo di Isabella?
30/11/2012 at 11:57
Il capo di Mario, Roberto? O John Dannington?
Roberto dovrebbe ricomparire già nel nono episodio. Poverino, non è messo molto bene 😉
Mi spiace Piera. Non sarei capace di rinunciare ai nostri protagonisti, a meno che non ne muoia uno.
30/11/2012 at 11:59
ops refuso mio, scusa, intendevo il capo di Mario: Roberto! ma se mi dici che arriva già nel nono mi metti ancora più curiosità! 🙂
30/11/2012 at 12:49
Ma kome fai a farlo tornare? XD XD è morto!!!!
30/11/2012 at 10:34
E anche io l’ho appena iniziata. Avrei preferito leggere subito dal decimo. Odio aspettare. Complimenti Luca… Finalmente una storia originale!
30/11/2012 at 12:50
Sì, e hai kostretto anche me a iniziare. Ke bel regalo!! ora sono angosciatissima XD
30/11/2012 at 10:15
spronata dalle amiche, mi decido anche io a tuffarmi in questo racconto e cosa vedo? un’eccezionale storia di fantascienza che ti toglie respiro finché non l’hai finita.
30/11/2012 at 09:58
Ci sarà la guerra tra umani e macchine? Chi vincerà? E se le macchine perderanno, proveranno a rifarsi? Emozioni nella Nuvola DEVE continuare
30/11/2012 at 09:57
Sì, sì… non solo è molto avvincente, scritta bene e prende… ma può anche avere svilupparsi molto avanti.
30/11/2012 at 09:24
Ho votato Isabella morta!
30/11/2012 at 00:18
Bravissimo Luca Rossi complimenti questa storia prende tanto !
29/11/2012 at 23:15
Emozioni della nuvola e una storia che mi fa pensare tanto…tante cose , tanti emozioni ,tante nuvole….non vedo ora di proseguire….
30/11/2012 at 12:51
E’ vero…… guardo il mio cello sul tavolo e ho paura ora!!!!
29/11/2012 at 19:07
Grazie Annalisa 🙂 Non vedo l’ora di sapere cosa accadrà agli Heroes Twin Brothers del tuo Palepolis! 🙂
30/11/2012 at 11:48
anche io salto da una storia all’altra, si sta creando un bel gruppo qui 🙂 !
30/11/2012 at 12:05
emme, please… non li incoraggiare! Ne parlano persino al bar. la gente li guarda male!!!!! Era meglio quando commentavano la partita!
30/11/2012 at 12:09
Non è vero 😉 Solo con un po’ di sospetto 😉 😉
30/11/2012 at 12:27
ahahha è questo il bello di the incipit! 🙂 dopo un po’ non ne puoi più fare a meno delle storie interattive
30/11/2012 at 12:08
Oggi poi è tornato Jo’spaccaossa, il primo racconto che abbia letto su The Incipit 🙂 Se solo potessimo leggere una nuova puntata del Gatto Nero ….
29/11/2012 at 18:57
Un bell’effetto a sorpresa, questa storia prende sempre più.
29/11/2012 at 17:47
Certo che dovresti continuare. Mi hai avvicinato a un genere che non amavo 😉 la seguirò fino alla fine 🙂 🙂
29/11/2012 at 15:27
Ma certo che dovrebbe continuare … e l’unica fantascienza che mi piace , per prima volta che scopro la magia del questo genere!
30/11/2012 at 12:52
A me piace un casino il fantasy. le astronavi e quelle robe le odio. ma questo racconto è fighissimo!!!! XD
29/11/2012 at 15:15
Si..per me dovrebbe continuare.
29/11/2012 at 14:02
Grazie Giovanni per l’acuto intervento, che vedo aver acceso un ampio dibattito che un po’ mi rimbomba nelle orecchie, un po’ seguo qui e un po’ su Facebook. In uno degli scorsi episodi lo smartphone spiega a Roberto che le intelligenze artificiali di DataCom ritengono che l’uomo lasciato a sé stesso condurrà il pianeta alla catastrofe ambientale. Giustamente, tu fai implicitamente notare che, in ogni caso, al di sopra di queste intelligenze, potrebbero esserci degli esseri umani. Trovo interessante il punto di vista di Franz, secondo il quale, visti i presupposti, anche degli uomini sarebbero in grado di partorire qualcosa di tanto atroce. Ma, come dice Giachi, una volta creato un meccanismo evoluto come DataCom, l’uomo sarebbe in grado di controllarlo? Oppure perderebbe il potere su di esso e ne diverrebbe schiavo?
Vi ringrazio per i commenti, che sviluppano idee molte interessanti. Io credo molto nel meccanismo di The Incipit “scelta + commenti”, che consente di creare delle opere quasi collettive nelle quali l’autore è alla fine il canale attraverso il quale tutte queste ipotesi e idee si amalgamano.
Non credo però sia possibile sviluppare tutti questi temi nei due soli episodi rimanenti, dunque, se credete che Emozioni nella Nuvola debba avere un seguito, fatemelo sapere 😉
29/11/2012 at 15:07
Nooooo…… nessun seguito!!! ;D ;D ;D Così almeno nelle pause caffè si potrà ricominciare a parlare d’altro!
Scherzo!……… bellissima storia. Devi continuare 🙂
29/11/2012 at 15:10
Dopo l’immensa fatica delle nostre povere e bistrattate meningi vuoi mica lasciarci così? 🙂
29/11/2012 at 17:50
Penso che sarebbe molto interessante se la continuasse. Fin qui si legge benissimo e non ha l’aria di uno di quei racconti che si stanno per chiudere. Inoltre, se il limite è di dieci parti e sei già all’ottava, due parti le vedo pochine per chiudere tutto quello che hai in cantiere.
29/11/2012 at 17:55
Un pensiero prima di scappare dall’ufficio… secondo me devi continuare… proprio così, cioè, con i deci racconti su the incipit… né romanzo né altro… con lo stesso stile e la stessa creatività dei lettori.Ciao
28/11/2012 at 15:23
Grazie Luca, sono contento di aver contribuito a sviluppare idee, ma i meriti sono tutti tuoi!
La macchina di per se è una macchina, al momento del suo assemblaggio è vuota, priva di nozioni, per tanto ritengo che dietro alla strage che sta per avverarsi c è, si il “braccio” della macchina, che si è evoluta a tal punto da pensare che sia concepibile sacrificare vite umane per raggiungere un fine, ma la “mente umana” avrebbe potuto fermarla. Esiste Mario, il genio….perchè il consiglio di amministrazione non l’ha impiegato per fermare il progetto se partito dalle macchine stesse, e se con si non fosse..vuol dire che erano loro a volerlo. Ogni membro vedrà dietro questo sterminio un proprio vantaggio personale….a discapito del mondo…credo che ciò costituisca se non peccato….comunque immoralità!!!!
29/11/2012 at 00:20
Caro Giovanni, parli di una cosa che ancora non è stata spiegata nel racconto. Io mi trovo d’accordo con te. Datacom può essere un’intelligenza molto evoluta e essere al servizio di uomini che perseguono i fini di cui parli. Ci sono uomini che hanno fatto cose di questo tipo in passato e altre che continuano a farlo
29/11/2012 at 00:22
Non so. Non la sento questa idea, perché non vedo perché degli umani dovrebbero voler sterminare gli altri umani.
29/11/2012 at 00:23
per gli stessi motivi che muoverebbero le intelligenze virtuali, salvare a loro il mondo dalla catastrofe provocata dagli umani e garantire la loro sopravvivenza!
29/11/2012 at 00:27
Un’intelligenza artificiale evoluta a tal punto come quella descritta dal racconto si libererebbe facilmente del padrone umano 😉
29/11/2012 at 00:30
Ci starebbe!!! Il figlio che supera il padre! 😉 L’alievo che supera il maestro. In questo caso, i robot che ribellano ai loro creatori umani. A questo punto le soluzioni sono entrambe valide. Luca… illuminaci tu! 😉
29/11/2012 at 23:19
…e una fantascienza e questo la rende strana e interessante per tutti che amano questo genere e con la fantasia propria la capiscono ….
29/11/2012 at 13:12
In realtà non ha molto senso il dibattito su chi tra le macchine e gli uomini possa fare lo sterminio. La risposta è semplice: entrambi.
Dati i presupposti – il mondo sull’orlo del collasso – un gruppo di uomini potrebbe tranquillamente escogitare l’idea dello sterminio. Esattamente come una macchina.
29/11/2012 at 13:15
Non credo proprio!!!! Gli umani hanno ancora una coscienza che le macchine non avranno mai!!
29/11/2012 at 13:17
Ah sì? Eppure la Storia umana è costellata di operazioni architettate dagli esseri umani che in confronto quella descritta da Luca sembra un litigio di mocciosi al parco. Non credo che Stalin o Hitler abbiano fatto molto meno!
29/11/2012 at 13:18
Sì, ma dalle storia gli uomini qualcosa hanno imparato!
29/11/2012 at 13:22
Sei sicuro? O forse sono solo cambiate le circostanze? Se noi oggi viviamo nelle nostre “ricche” democrazie non vuol dire che siamo più evoluti delle generazioni passate. Non siamo crudeli perchè non ne abbiamo bisogno.
Ma qui Luca sta scrivendo un racconto dove i presupposti sono altri. Le società sono di nuovo sull’orlo della catastrofe. E potrebbero tranquillamente esserci degli uomini che studiano e mettono in pratico iniziative come la selezione della razza umana.
30/11/2012 at 11:50
mi piace la tua interpretazione, quasi apocalittica, di sterminio vicendevole
non c’avevo pensato!
30/11/2012 at 12:53
le makkine secondo me sono ancora più kattive degli uomini…. perkè non gliene frega niente di noi, ma solo dei loro calcoli
28/11/2012 at 14:35
Sono in minoranza, ma ho votato la 3. E’ triste ma se Isabella muore e Eugenio canta rischiano di esserci molti più milioni di morti.
28/11/2012 at 14:57
La tesi alla base della terza opzione si basa proprio su questo. Nella storia umana la vita di alcuni ha inciso su quella di milioni di persone e la loro morte avrebbe cambiato il destino della storia. Ma spesso pur di non sacrificare gli interessi di pochi si sono purtroppo sterminate intere popolazioni. Quindi, ora, ci troviamo di fronte a questo dilemma. E conoscere il futuro non è (quasi) mai possibile
28/11/2012 at 00:38
dovevo decidermi prima a leggere questa storia..mi piace tantissimo
ho votato l’ipotesi che è passato un giorno
28/11/2012 at 10:47
Grazie Francesco. Sono lieto che tu abbia trovato il tempo per leggerla. Anche io ogni giorno cerco di fare del mio meglio per conquistare più tempo per seguire nuove storie. Se i lettori lo vorranno, dopo la chiusura del decimo episodio, potrebbe esserci una seconda parte! 😉
27/11/2012 at 20:23
Ok, mi hai lasciata completamente annichilita. Non so cosa votare!
Non voglio la strage di mezza umanità, d’altra parte Isabella (“libera”, ma a quanto sanno loro ancora sotto controllo) che svolge il ruolo di talpa mi intriga troppo!
Forse voterò la due. Forse. Mi prendo un po’ di tempo per decidere tra queste alternative… il che vuol dire che hai fatto decisamente un buon lavoro! Chapeau! 🙂
28/11/2012 at 10:40
Grazie Marta. Sono felicissimo per il tuo commento. Sono molto curioso di sapere quale sarà la tua scelta e soprattutto perché.
28/11/2012 at 20:55
Cosa intendi esattamente per “ha iniziato operazioni su vasta scala”‘? Che ha iniziato a sterminare persone, anche se non migliaia come nell’ultima ipotesi?
29/11/2012 at 14:00
Questa è la mia idea. Dopo i primi suicidi che Mario aveva scoperto nel test case e quello di Roberto, DataCom ha iniziato a selezionare l’umanità. Ma è solo all’inizio…
30/11/2012 at 12:54
anke io, ke ho votato per la prima volta, non sapevo ki votare. mi spiace un casino per come sta andando!! perke la gente vota per fare morire tutta quella gente?
27/11/2012 at 16:11
Palazzo d’epoca, nel centro della città, Imponente costruzione. Due grosse colonne in marmo beige, con capitelli di stile classico, un arco trionfale lascia spazio ad un grosso pesantissimo portone in legno intarsiato, un batacchio in ottone splendente posto al centro dei battenti. Un elegante targa dorata.
Una volta entrati, una lussuosa holl, marmo verde in terra, arazzi, antichi e pregiati quadri appesi ai muri. Una sala riunione hi-tec dove far accomodare clienti e visitatori vari. niente personale, se non un usciere all’ingresso. Tutto si apre e chiude per mezzo di voci, telecamere. Tutto iper tecnologico, in pieno stile Datacom. Al fondo della holl un’ ascensore che porta alla Direzione, funziona solo con un sistema di riconoscimento biometrico. Varcato l’ascensore il nulla. Un immenso spazio vuoto, tetro, freddo con un cadenzato rumore digitale di sottofondo. al centro una sfera, la “macchina” Datacom. Esiste un consiglio di Amministrazione….ma si riunisce ogni volta in un luogo differente con sms inviati dalla macchina stessa. Io la immagino cosi !
27/11/2012 at 16:55
wow! la vedo, la vedo, ottimo Giovanni
27/11/2012 at 17:18
grazie Emme!
27/11/2012 at 17:02
Davvero fantastico! Bravissimo. Posso fare copia/incolla? 😉
27/11/2012 at 17:05
Un Consiglio di Amministrazione… umano? 😉
27/11/2012 at 17:12
umananissimo….un membro per ogni peccato capitale!!!!!!!!!!!!!!!!
27/11/2012 at 17:17
Perché questo collegamento tra gli amministratori e il peccato?
27/11/2012 at 17:32
Superbia:desiderio irrefrenabile di essere superiori, fino al disprezzo di ordini, leggi, rispetto altrui
Invidia: le macchine sanno fare ciò che non sappiamo fare noi
Accidia: perchè farlo noi quando possono farlo loro
Ira: desiderio di vendicare violentemente un torto subito…qualche sacrificio in fondo c è stato!!!
Lussuria, beh, lasciamo stare..Isabella e Roberto ne sono l’esempio!!!!
Gola….viviamo in una società mai sazia …
In fine l’avarizia….essa è la radice di tutti i mali…..ci sarà un giro di milioni dietro Datacom no?????
28/11/2012 at 10:52
Ti ringrazio Giovanni, sia per l’affascinante descrizione della sede DataCom sia per quest’ultima felice intuizione. Fin dall’inizio di Emozioni nella Nuvola hai pubblicato idee e proposte che spesso sono diventate parte della storia. Ottimo lavoro!
Venendo ai peccati capitali, c’è ancora qualcosa che mi sfugge. Cosa collega i peccati, ai consiglieri a DataCom? Perché ciascuno di loro è collegato a un peccato? Sono semplicemente peccaminosi e hanno creato DataCom per “realizzare” i loro vizi nel mondo?
30/11/2012 at 12:54
ke figata! bellissimo. Luca, devi prendere Giovanni a scrivere con te….
27/11/2012 at 12:24
Schiavi dei robot? Da brivido! Ma chi accende e spegne i robot, li crea e se ne cura?
27/11/2012 at 12:27
I cyborg!
27/11/2012 at 12:30
Forse sì… forse no! I cyborg sono utili soprattutto agli essere umani. Hanno la nostra stessa forma, ci rassicurano, possono fare cose che servono a noi. Ma qui in fondo servono macchine fisiche che servono altre macchine. Mi spiego: se ho bisogno di un robot che cambi 10.000 hard disk al giorno, facendo più o meno lo stesso percorso, perché dargli la forma umana? Ci sono forme molto più efficienti! Ad esempio anziché avere i piedi potrebbe avere i cingoli, anziché le mani delle prese della dimensione standard degli hard disk che deve maneggiare. I cyborg sono inutili. Meglio robot specializzati!
27/11/2012 at 12:33
Bell’idea! Isabella e i due uomini in mezzo a robot dalle forme spaventose in uno scenario spettrale!!!!!
27/11/2012 at 12:36
E’ l’evoluzione di una moderna fabbrica, con la componente umana sempre meno necessaria.
27/11/2012 at 12:37
Io non ci mettrei piede e se ce lo metto muoio terrorizzata
27/11/2012 at 12:42
Neanche io immagino qualcosa di spettrale, piuttosto uno scenario “disumano”, di fredda efficienza, dove la componente legata alle emozioni presente in un qualsiasi luogo di lavoro sia totalmente assente: tutto pulito, tutto lineare, efficienza robotica ovunque, l’interazione con i pochi umani presenti affidata a ologrammi che possono essere riprodotti ovunque e che accompagnano i nostri eroi come fantasmi…
27/11/2012 at 12:47
Luca, concordo con la mia amica Chioccia!
Lo scenario che descrivi… fabbrica “disumana”, robot “particolari”, ologrammi come fantasmi… terrorizzerebbe chiunque non ci sia abituato!
27/11/2012 at 10:21
Nel prossimo episodio Mario, Isabella ed Eugenio saranno catturati e portati in DataCom. Come vi immaginate la sede della multinazionale guidata da entità virtuali? Quali sorprese ci aspettano?
27/11/2012 at 10:31
Immagino una sede con pochi umani e quei pochi molto nanochippati! 🙂
27/11/2012 at 12:22
Il centro di DataCom potrebbe essere sostanzialmente una server farm: un luogo, magari sotterraneo e molto ben protetto, con interminabili file di computer. Gli umani presenti avrebbero la possibilità di accedere solo a determinati zone, uffici nei quali i vari John o Isabella, tutti rigorosamente sotto lo stretto controllo dei nanochip, prenderebbero ordini e direttive per i loro compiti da espletare in giro per il mondo.
27/11/2012 at 12:50
Perché DataCom deve avere una sede? Le sedi possono essere sparse ovunque, collegate da reti ad alta velocità.
27/11/2012 at 18:57
Ottima osservazione. Qual’è il senso di una sede se cade la fisicità umana del qui ed ora?
28/11/2012 at 10:57
È la stessa domanda che sta maturando dentro di me. I due uomini e Isabella potrebbero semplicemente essere in uno dei tanti uffici o in una delle tante sedi. Immaginare un luogo particolare dove DataCom abbia la sua centralità (magari descritto come ha fatto Giovanni Sardi) può avere il suo fascino, ma in realtà, dal punto di vista delle macchine, che necessità potrebbe essercene? Meglio essere il più possibile delocalizzati, con intelligenza distribuita tra decine di migliaia di data center sparsi ovunque e molto più difficili da attaccare.
26/11/2012 at 18:02
altri colpi di scena, bravo Luca! 😀
voto per una settimana, Isabella viva (DataCom è certa di poterla ancora sfruttare) ma Eugenio che sotto nanochip ha rivelato il piano.
le operazioni sono già avviate, ma non tutte le speranze sono perse
27/11/2012 at 10:15
E se John, appena arrivato, non si accorgesse che a Isabella è stato asportato il nanochip? 😉 Eugenio potrebbe esserselo messo in tasca e potrebbe liberarsene nel tragitto in DataCom… A questo punto ci ritroveremmo in DataCom con un Mario e un Eugenio sotto nanochip e un’Isabella “libera” 😉
27/11/2012 at 10:20
Non credo Luca. Intano il nanochip “usato” di Isabella è uno, ed uno soltanto…e poi un nanochip in tasca non credo funzioni con un nanochip in testa!!!
27/11/2012 at 10:25
Volevo dire che a Eugenio e Mario lo impianteranno una volta in DataCom. Il nanochip in tasca era solo un’ipotesi per dire che Eugenio con una certa rapidità potrebbe nasconderlo prima che John e gli altri si rendano conto di cosa è avvenuto prima che arrivassero.
30/11/2012 at 12:56
L’idea del nanochip è… orrenda XD XD
No…. dico veramente. quella cosa ke ti si infila nel cercello??? ma ke ti sei fumato quando l’hai scritta??? XD XD
Scherzo XD Non fumi!
26/11/2012 at 17:44
Mmm… Io ho scelto la seconda ipotesi. Mario si risveglia e gli comunicano che Eugenio ha rivelato tutto e che è sotto il loro controllo, così come Isabella: è viva ma tenuta prigioniera. Ma a Mario viene detto il contrario e viene messo davanti ad una scelta… morire con sua moglie o decidere di collaborare…
Sarebbe figo!! XD
26/11/2012 at 17:56
Grazie Valentina per l’ottima elaborazione. E se DataCom avesse comunque la possibilità di indurre l’hacker, Isabella e Mario a lavorare per la multinazionale semplicemente innestando nel cranio di tutti e tre i nanochip cerebrali?
Abbiamo appena scoperto che Isabella era indotta a eseguire quanto chiesto da DataCom grazie agli innesti. In teoria, nulla vieterebbe che inizi a farne a uso anche sui due uomini.
L’intento di DataCom è sempre più palese: il controllo. Sui propri dipendenti usa i nanochip, su molti altri strumenti meno invasivi e più sottili come gli smartphone…
26/11/2012 at 18:07
Certo, lo scopo di DataCom è chiaro, il controllo totale. E certo gli innesti sono un ottimo modo per controllare la mente delle persone. Ma le bugie, i ricatti e la disperazione derivanti posso essere armi di controllo ancora più forti, perché non controllano solo la mente, ma anche il cuore… e possono spingere le persone oltre il lmite degli innesti.
27/11/2012 at 10:06
Certamente. Come nel caso del suicidio di Roberto, che era ancora nella fase sperimentale. Infatti, con l’allargamento su larga scala, immagino una DataCom che usa tutti i dati in proprio possesso sugli individui per “terminare” chi non è congeniale ai suoi piani.
26/11/2012 at 17:27
Ma no, Isabella non può morire….è l’unica donna!!! Solo uomini a risolvere un caos così…non ce la faranno mai!!!!
26/11/2012 at 18:02
😉 Solo uomini ed esseri asessuati come le entità virtuali DataCom.
Trovo molto interessante che l’opzione “Isabella viva” in questo momento sia votata dalla maggioranza dei lettori. Finora lei ha sempre “perso”. Ma dopo la scoperta dei nanochip cerebrali sembra essere tornata nel cuore dei lettori, anche se sceglierla significa sacrficare il piano di salvezza degli hacker e la vita di migliaia di persone.
30/11/2012 at 12:57
secondo me saranno le donne a risolvere tutto. i programmatori sono molti più uomini. ci sono tanti frikkettoni passano la vita a uccidere nei videogioki e non si rendono conto di quello ke fanno!
Forza Isabella!!! XD XD
26/11/2012 at 15:30
Isabella è stata appena riportata alla vita e la facciamo scomparire subito? No! Isabella non deve morire. Sei un mago dei colpi di scena 😉
26/11/2012 at 15:53
Anche tu pronto a sacrificare una moltitudine di individui per una singola persona. È proprio vero: tira più… 😉
26/11/2012 at 16:35
Bravo Emiliano Muccillo l’hai detto proprio bene “sei un mago dei colpi di scena” anche io la penso così e Isabella non deve morire !
26/11/2012 at 17:28
Bravo…..teniamola in vita!
26/11/2012 at 14:55
Ti voglio mettere in difficoltà 🙂 ho votato per un giorno (che è a pari merito con una settimana per ora)!! Perché è la situazione piu’ difficile dalla quale uscire 😉 bravo comunque, aspettiamo di sapere come sono stati trovati da quelli di datacom (a causa dei nanochip?)
27/11/2012 at 10:12
Anche io ho votato per un giorno, perché negli altri due scenari muoiono molte più persone. La cosa che mi interessava capire era proprio se molti lettori avrebbero tenuto in vita i due protagonisti o gli altri…
In merito a come li hanno trovati… gli hacker sono sicuramente molto intelligenti: il piano degli ologrammi, l’essere praticamente irrintracciabili in rete, le schermature dei propri laboratori…
Ma proprio in quanto hacker non hanno pensato alla cosa più sciocca. Molti episodi fa hanno chiesto a Isabella della telefonata. Poi però si sono dimenticati di distruggere il microphone. Se anche i loro laboratori sono schermati, il loro passaggio nelle fogne può comunque aver lasciato traccia… E’ una possibilità 😉
30/11/2012 at 12:58
Il microphone!! Ekko, ho ragione. Isa ankora una volta l’ha fatta in barca ai tre uomini XD XD XD
26/11/2012 at 14:46
ho votato per Isabella morta….già in passato avevo ipotizzato un suo sacrificio per la causa!
26/11/2012 at 14:48
Così fatto hai anche venduto il piano di Eugenio a DataCom. E se fosse stata l’unica possibilità di salvezza?
26/11/2012 at 13:03
Ho votato per Isabella , non può morire , non deve morire ora che sta diventando buona può essere un aiuto !
26/11/2012 at 14:41
Hai salvato Isabella e hai ucciso molte altre persone. Sicura? 😉
26/11/2012 at 14:49
…ma …..direi che sono sicurO …vedremo…
26/11/2012 at 15:38
è una delle domande che mi ero posto nel comporre questi quesiti. Quando vale la vita di un singolo uomo “vicino” a noi se paragonata a quella di una moltitudine di esseri umani anonimi?
26/11/2012 at 12:51
Bello il racconto, ma qui il vero sadismo non è quello di Isabella, ma quello dell’autore, che questa volta non ha lasciato via d’uscita!
26/11/2012 at 14:44
No, no. Ci mancherebbe. Nessun sadismo. Oltre a ipotizzare cosa sarebbe accaduto ho provato a pensare al “quando”. E mi interessava delineare una possibile evoluzione per tutti i personaggi. In realtà le possibili combinazioni erano moltissime, così ho cercato di delineare le tre più equilibrate, né troppo ottimistiche, né troppo pessimistiche.
26/11/2012 at 12:46
Episodio mozzafiato!!! Ma è difficile scegliere tra le tre possibilità. Forse la cosa migliore è che Eugenio non abbia ancora rivelato il piano!
26/11/2012 at 12:49
E’ vero, molto intenso. Bravo Luca.
Io non so d’accordo. La cosa più importante è che non muoiano altre persone.
26/11/2012 at 14:47
Forse il piano di Eugenio è l’unica cosa che consentirà fermare l’escalation. Per cui sì, votando quello si “uccidono” molte persone, ma se ne salvano molte di più. Del resto “rinunciare” a Isabella e Eugenio è una scommesso. Magari ci sarà altro che aiuterà.
26/11/2012 at 10:50
A me sembra che c’è qualcosa che non va in quello che dice Isabella. È come se stesse recitando. Potrebbe avere ucciso Lin perché sapeva che era una spia DataCom infiltrata tra gli hacker.
26/11/2012 at 11:05
Potrebbe essere dalla parte di Mario, ma sia contro gli hacker sia contro DataCom 😉
26/11/2012 at 11:06
Appunto! A me questi hacker non è che piacciano poi tanto…
26/11/2012 at 11:08
Per Mario potrebbe anche non essere una questione di piacere o meno. Loro sono hacker. Potrebbero avere il know-how per infiltrarsi in DataCom dall’esterno. Al contrario lui da solo non è detto che abbia tante possibilità!
26/11/2012 at 11:09
Se loro sanno come infiltrarsi in DataCom, Isabella, che ci lavora, lo sa ancora più di loro!
26/11/2012 at 10:04
Davvero una storia! Meno male che sono riuscito a leggerla tutta prima che finisca. Io sono un informatico, ma sono a favore degli hacker. Mario da solo penso non possa fare molto.
26/11/2012 at 10:28
Però forse neppure gli hacker sono in grado di fare nulla senza Mario. Infatti sia DataCom sia gli hacker sembrano ritenerlo necessario.
26/11/2012 at 09:54
Ho votato per Mario, perché lui ha iniziato tutto e solo lui può mettere a posto le cose.
26/11/2012 at 10:27
Soprattutto Mario ha una conoscenza approfondita del codice, che è il punto focale della vicenda. E, anche se è emerso fino a qui che non è particolarmente coraggioso, è la stessa DataCom ha riconoscerne la genialità e a sostenere che è indispensabile. Ma come potrebbe fare per mettere a posto le cose?
26/11/2012 at 10:30
Potrebbe farsi prendere da DataCom e sabotare dall’interno!
26/11/2012 at 10:33
Ma una volta dentro DataCom non è detto che abbia tutta questa libertà d’azione. Non penso che lo lascerebbero lavorare liberamente. Probabilmente controllerebbero ogni singola riga di codice da lui scritto. Le entità virtuali sembrano non abbastanza evolute da creare quello che solo lui riesce a creare, ma sufficientemente intelligente per rendersi conto se le sta fregando o meno.
Oppure potrebbero avere degli strumenti per fargli fare solo quello che vogliono loro!
26/11/2012 at 10:34
Allora la cosa migliore è che chieda aiuto agli hacker e si introduca dall’esterno in DataCom…
26/11/2012 at 10:37
L’intrusione dall’esterno è molto realistica, perché già oggi gli hacker bravi sono in grado di entrare nei sistemi dei grandi istituti di credito o al Pentagono o nei server governativi. Solo che tutte queste istituzioni sono “umane”. Una multinazionale sorretta da entità virtuali è probabile che abbia un livello di sicurezza impossibile da penetrare. Tempo fa un lettore ha dato un suggerimento molto interessante. E se DataCom avesse delle divisioni interne?
24/11/2012 at 12:22
Ho finalmente avuto il tempo di leggere tutto il racconto che è in testa alla classifica.
Colpi di scena continui! 🙂
Ottimi questi sconvolgimenti, ti tengono incollato allo schermo.
E poi l’idea dello sterminio controllato è intrigante, l’ho recentemente usata anch’io in un racconto in pubblicazione.
Speriamo che Eugenio prenda la pistola, sono sicuro che anche lui riserva delle sorprese.
26/11/2012 at 10:25
Ti ringrazio Michel. Sarei curioso di conoscere anche la tua ipotesi su quale secondo te potrebbe essere il piano degli hacker. Come scrivevo poco fa a Marta, il potere di DataCom è immenso ed è davvero difficile immaginare cosa possa contrastarlo…
23/11/2012 at 16:27
Capitolo al cardiopalma!! Come tutto il racconto, tra l’altro… complimenti vivissimi, si merita il primo posto e spero possa rimanerci saldamente ancorato! 😀 (anche se il valore di uno scritto resta tale a prescindere dal gradimento)
La pistola, la pistola… mmh, facciamo che la prende Eugenio. Isabella ha avuto la sua chance, Mario lo conosciamo bene. Io punterei i riflettori su questo personaggio, che per ora è rimasto un po’ all’ombra di Lin (buonanima!).
Ti metto anch’io tra i miei preferiti 🙂
26/11/2012 at 10:22
Ciao Marta, ti ringrazio per il commento. Sono d’accordo con te sul fatto che Eugenio sia rimasto ancora un po’ nell’ombra. Secondo te quale potrebbe essere il piano di un gruppo di hacker che vogliono contrastare una multinazionale così ramificata da raggiungere tutti e ovunque e che ha come obiettivo, per la sua stessa sopravvivenza, la selezione del genere umano e la sua divisione tra utili alle macchine e nemici?
23/11/2012 at 01:01
Ho letto le prime due parti, che ansia che mette questo racconto 🙂 davvero interessante!
23/11/2012 at 10:08
Grazie, superpuccio. Se hai tempo per leggere le cinque successive sarai chiamato a fare una scelta fondamentale. C’è un’arma, a terra, tra due uomini e una donna. Ognuno di loro ha interessi molto differenti. Chi prende l’arma non deciderà solo il proprio destino, ma quello del futuro dell’umanità. Se vuoi darmi una mano, te ne sarò grato!
22/11/2012 at 18:03
Bravo Luca, non avevo mai tempo, oggi ne ho avuto un po’ e mi sono messo a leggere dei racconti. Io non amo la fantascienza, ma questo ha un bel ritmo e ti invoglia ad andare avanti 🙂 l’ho messo tra i miei preferiti! bravo!
23/11/2012 at 10:11
Ti ringrazio molto! Lo spunto del racconto è una proiezione di quello che viviamo oggi, in effetti. Oggi quando inizi a googlare esiste una funzione di autocompletamento che ti suggerisce cosa scrivere. Molti di noi hanno smartphone di ultima generazione che danno sempre più indicazioni su cosa fare, come farlo e quando farlo. L’idea è proiettare tutto questo qualche decina di anni in avanti e immaginare cosa potrebbe accadere.
21/11/2012 at 22:25
Mario, assolutamente Mario! Forse è giunta l’ora che si dia una svegliata … O forse è stato lui ad orchestrare tutto!
22/11/2012 at 12:02
Splendida questa idea. Geniale e assolutamente inaspettata. E se a capo di DataCom ci fosse Mario, che si è servito di tutta questa vicenda solo per andare a fondo nelle trame degli hacker? Beatrice, non ho parole: bravissima!
22/11/2012 at 13:19
wow! Mario capo della DataCom… questa proprio non l’avevo immaginata! sarebbe un colpo di scena incredibile
ma Luca, l’autore, dovrebbe spiegare molte cose, a partire dalla disperazione con cui inizia il racconto.
non facile 😉
22/11/2012 at 14:13
Non so se sia realizzabile, ma non ho smesso di fare i complimenti a Beatrice qui e su Facebook per l’intuizione.
Se fosse la bozza di un racconto sarebbe davvero divertente modificarne alcuni aspetti in tal senso. Ma a me piace il fatto che una volta pubblicato non sia più modificabile e occorra spremere la meningi per trovare le soluzioni adatti in base alle scelte dei lettori, a quanto già pubblicato e ai commenti.
Per i plot addicted come noi è una vera sfida!
20/11/2012 at 22:43
davvero bella storia!! peccato soltanto di essere arrivato a storia già inoltrata 😉 di sicuro la continuerò a seguire…io voto per Mario: questa storia mi sa molto di uno contro tutti, o (se volete) di tutti contro uno, a seconda di chi si immagina sia il cattivo 😉
21/11/2012 at 12:14
È vero. In questo momento sembra proprio solo. Non solo gli hacker, la moglie e DataCom sembrano sempre più contro di lui, ma finora non ha neppure dato prova di avere un gran coraggio. Eppure, c’è qualcosa in lui che incoraggia a nutrire la speranza. Cos’è secondo te?
21/11/2012 at 23:13
bella domanda, Luca (mi sembra già di aver detto questa frase ;)) forse questo qualcosa è il fatto che sia stato lui ad iniziare tutto, ed è lui che in qualche modo metterà il punto a questa storia (o no?)
22/11/2012 at 12:00
Sì, indubbiamente lui è la chiave. È il papà del codice killer… le macchine sanno che lui può creare quello che a loro o ad altri programmatori richiederebbe anni di lavoro, ed anche l’unico che nella delicata fase della release su larga scala possa garantire aggiornamenti tempestivi. Sterminare milioni di persone non è uno scherzo 😉
20/11/2012 at 20:52
Mario è davvero così debole? Perché non ha mai avuto il coraggio di ribellarsi? Perché non ha ancora reagito a tutto quanto gli è capitato?È un codardo? E, troverà a un certo punto il coraggio necessario per compiere il suo destino?
20/11/2012 at 20:46
😉 😉 😉 Mario è così. È uno di quegli informatici che nonostante ore ore passate sugli sparatutto si farebbe derubare da un dodicenne. In diversi episodi ha suscitato le perplessità dei lettori per la poca spina dorsale.
Del resto, pur essendo colui che con la propria genialità può dare una speranza al genere umano, più del 50% dei lettori in questo momento desidera che la pistola vada a Eugenio. Evidentemente la fiducia nei confronti di Mario non è altissima.
Ma anche i codardi, a volte, sono capaci di grandi gesta. Anche Mario un giorno potrebbe trovare il coraggio, come il Leone del Mago di Oz.
21/11/2012 at 12:21
Ma appunto.. è la stassa cosa che dico io che stona. E’ un’informatico che non ha mai visto una pistola ecc… gli sbudellano quello che credeva fosse un amico di fronte al naso e lui che fa? Urla? No! Si spaventa? No! Sta calmo e tranquillo e pensa che la moglie non gli ha detto che fumava?! Scusa ma questo passaggio proprio non mi piace (parere mio è!)
21/11/2012 at 18:22
heheheh prendiamo Mario e diamogli una bella svegliata 🙂 !
21/11/2012 at 18:28
In effetti, fin dall’inizio, ho immaginato un eroe debole che sarà suo malgrado risvegliato dagli eventi. Ma alla fine saranno i lettori a decidere al momento giusto se farà la giusta mossa al momento giusto.
Proprio ora ha la possibilità di prendere in mano l’arma e iniziare a condurre il gioco. Vediamo se, prendendola, ne sarà all’altezza.
21/11/2012 at 18:25
😉 😉 Alcuni reagiscono imbestialendosi, altri se provocati scattano. Ma altri ancora hanno semplicemente paura, quella che ti rende incapace di fare alcunché, quella che ti fa pensare solo che in quel momento non vorresti essere lì.
20/11/2012 at 15:46
Cioè…Mario.. ma anche te… a parte che non ti sei accorto che Isabella apre la borsetta, ravana tra le cianfrusaglie, tira fuori una pistola, prende la mira e spara ma poi, non dici una parola, ti sdrai a terra e ti viene pure da pensare:
“E la sigaretta? Non sapeva che fosse una fumatrice!” SDANG
Mamamama non ti metti a urlare?! Che uomo senza spina dorsale….Io mi sarei levata una scarpa e avrei provato a stordirla con la puzza di piedi… sìsì!
20/11/2012 at 11:26
Che domanda!!!! Io ho votato per Mario… Anche se nn sono così sicuro che punterà la pistola verso Isabella … Se io fossi in lui la punterei verso l’ hacker e mi farei spiegare la verità minacciando di ucciderlo in caso contrario .. In fondo di Isabella ormai sappiamo tutto!! Una volta a conoscenza delle due versioni premerà il grilletto lasciando in vita chi potrà esserle più utile… Un po’ cinico forse!!!
20/11/2012 at 11:45
😉 potrebbe non dover necessariamente uccidere qualcuno!
Ma concordo sul fatto che potrebbe usarla per avere quelle spiegazioni che finora non ha avuto.
Non dobbiamo però dimenticarci di John! È convinto che i suoi tecnici siano in grado di localizzare il vero laboratorio. A prescindere da chi prenderà la pistola, potrebbe arrivare con i suoi uomini e catturare i sopravvissuti dello scontro!
20/11/2012 at 06:06
La pistola la prende Mario e nel prenderla si accorge che Isabella è morta.O no?
20/11/2012 at 10:29
O nel prenderla si accorge che utilizza un sofisticato sistema di riconoscimento del DNA e può essere usata solo da Isabella, la quale nel corpo a corpo potrebbe aver un allenamento di molto superiore ai due uomini 😉
20/11/2012 at 10:57
diabolico io non ci sarei arrivata
19/11/2012 at 22:21
“John, John! Avete bisogno di Mario ora più che mai, perché sapete benissimo che estendere la vostra operazione su larga scala senza poter modificare il codice in tempo reale si tradurrebbe in un disastro.”
Questa è la chiave. DataCom, per iniziare la selezione del genere umano, ha bisogno di Mario.
E allora perché hanno finto di licenziare Mario per inseguirlo e stanare gli hacker? Che cosa hanno questi ultimi di così importante da far sì che DataCom rischi la sua pedina fondamentale pur di acciuffarli?
20/11/2012 at 00:26
ottimo episodio, e come sempre domanda difficile per cambiare la trama… davvero divertente giocare con te 😉
io ho votato eugenio, più vicino alla pistola, e aveva giá maturato in sè l’intenzione di ucciderla. però forse Mario lo convincerá a tenerla viva per capirci di più o usarla come ostaggio.
comunque penso che Mario sia stato licenziato proprio perchè DataCom sapeva dei suoi contatti hacker e voleva essere guidata al nascondiglio. avevano previsto la sua reazione.
20/11/2012 at 10:22
Sul licenziamento sono pienamente d’accordo con te. È esattamente quanto mi sono raffigurato. Ma dietro si cela qualcosa di… “gigantesco”.
DataCom ha il suo piano. Per lo sviluppo del codice ha bisogno di Mario, un genio della programmazione senza paragoni con nessun altro essere umano o virtuale.
Ma DataCom ha anche un nemico: gli hacker. Cosa può rappresentare un vero pericolo per una multinazionale che domina con il proprio software device elettronici di ogni tipo sparsi ovunque? La risposta la leggiamo tutti i giorni sui giornali: il codice malevolo, ovvero virus, trojan, malware, attacco Dos/Ddos… uno strumento così potente da superare le difese DataCom.
Perché gli hacker hanno bisogno di Mario? Perché senza il papà del codice DataCom non sono sicuri di riuscire a sferrare l’attacco nei punti giusti.
Gli interessi dunque sono colossali e la posta altissima ….
20/11/2012 at 10:24
Io terrei Isabella in vita per servirmene, ma sulla tenuta psicologia di Eugenio e Lin non metterei la mano sul fuoco.
Entrambi hanno un motivo per odiarla. Mario è un uomo tradito. Eugenio l’ha vista uccidere a sangue freddo Lin, il suo amico hacker, che, anzi, forse era più che un amico e collega….
19/11/2012 at 18:25
Ho dato il mio voto ad Eugenio; chissà a questo punto che farà l’hacker.
Pensandoci meglio però, non è detto che sia proprio Eugenio a sfruttare la situazione e usare la pistola.
19/11/2012 at 18:49
Commento sibillino, in stile “Ibis redibis non morieris in bello” 😉 Intendi dire che potrebbe essere lui a prendere la pistola, ma non a farne uso?
Del tipo: “Ecco Mario, prendi quest’arma e fai fuori quest s*****a”?
20/11/2012 at 07:41
Sì, potrebbe essere Eugenio a prendere la pistola e non farne uso: potrebbe lasciare il “lavoro sporco” a Mario e lasciare sia lui a uccidere la moglie; d’altro canto Eugenio potrebbe dare la pistola a Isabella per qualche suo interesse personale, magari sotto sotto ha dei conti in sospeso con Mario?
Una situazione che potrebbe indirizzarsi in vari modi.
20/11/2012 at 10:02
mi piace quest’idea di Eugenio che passa la pistola a Mario. ma non sarà così facile per lui uccidere la moglie.
20/11/2012 at 10:34
Ora che VaBeBeVa ha introdotto il tema delle relazioni omosessuali su The Incipit, anche io mi sto affezionando all’idea di una relazione gay tra i due hacker. Sarebbe un’ulteriore motivazione per far fuori Isabella.
A meno che lei non agisca in quel modo perché “obbligata”. Questa notte ho sognato (sì, sogno questo racconto persino la notte! 😉 ) che Isabella aveva un innesto cerebrale che ne condiziona le scelte.
19/11/2012 at 17:35
Oh, oh. Opzioni 1 e due pari al 33%…
Coraggio, ragazzi, leggete e votate!
Anche me piacerebbe la scena suggerita da Annalisa.
19/11/2012 at 17:46
Ero curioso di vedere se ci sarebbe stato un plebiscito a favore di Mario, invece per ora non è così. Per me è la scelta è fondamentale perché in base a chi prenderà la pistola vorrei far prendere la piega definitiva al racconto (siamo già al settimo episodio!)
Se sarà la prenderà Isabella, DataCom potrebbe essere facilitata nel suo disegno teso allo sterminio e pulizia della razza umana.
Se l’avrà vinta Eugenio gli hacker metteranno in atto qualcosa di opposto, ma forse altrettanto pericoloso.
E se avrà la meglio Mario, potrebbe usare la sua mente geniale per porre in seria difficoltà le macchine (oltre a vendicarsi nel modo più adatto della moglie…)
19/11/2012 at 14:40
Votato per la seconda, però, prima di arrivare a Isabella, mi piacerebbe vedere una specie di ping pong con l’arma fra i tre e solo alla fine l’afferra la sguald… la put… la figlia di… insomma, quella. 😀
19/11/2012 at 14:46
😉 il commento più divertente mai ricevuto! Isabella e Mario sono al 40%. Se Isabella avesse la meglio e costringesse Mario a seguirli in DataCom il programmatore potrebbe comunque far danni dall’interno. Ma Mario potrebbe comunque averne abbastanza e gettarsi sulla donna anche a costa di beccarsi una pallottola!
20/11/2012 at 00:28
hahaha Annalisa, il tuo commento mi ha fatto ridere di gusto 😀
20/11/2012 at 10:11
Secondo me questi commenti li ha ispirati The Incipit, con l’immagine di quella donna che guarda di sbieco, sigaretta in bocca, con l’aria un po’ da … 😉
Tra l’altro, mi piacerebbe ispirarmi a quelle immagini per descrivere finalmente i due protagonisti, finora rimasti a disposizione della fantasia dei lettori.
19/11/2012 at 12:10
Adesso si che e dura la scelta…
19/11/2012 at 13:51
Sì, questa volta la domanda è semplice in apparenza, ma apre risvolti molto ampi. Eugenio potrebbe essere la scelta più logica, perché meno emotivamente coinvolto. Una pistola in mano a un Mario ferito nell’animo e nel fisico potrebbe essere pericolosa. Ma anche sugli hacker iniziano ad addensarsi molti dubbi. Qual è la vera battaglia che stanno combattendo contro DataCom? Forse fanno parte di un gruppo che vuole usare la tecnologia in maniera diversa da DataCom, ma altrettanto lesiva per la libertà umana.
Infine, perché Isabella ha ucciso Lin? E’ solo una squilibrata o conosce di Lin risvolti ben peggiori? E se facesse il triplo gioco come alcuni hanno suggerito?
18/11/2012 at 07:41
Ho votato l ‘opzione in cui Mario si butta infuriato su Isabella. Ormai sembra senza via d’uscita.L’unica libertà che si può permettere .Quella di ucciderla.
19/11/2012 at 13:46
Ha poi vinto l’opzione degli ologrammi, ma la tenuta psicologica di Mario torna in primo piano. Se dovesse arrivare per primo all’arma, la userebbe per orientare gli eventi a suo favore o tutto quanto ha dovuto trattenere finora esploderebbe e quindi userebbe la pistola in maniera letale sulla moglie?
È stato tradito, ha scoperto che tutto il suo matrimonio è stata una finzione, è appena stato colpito da lei, che ha anche ucciso il suo “amico”. Un gesto estremo ci starebbe!
17/11/2012 at 11:41
interessante, mi ricorda matrix e anche il nuovo atto di forza. sono curioso di come riuscirai a tirarli fuori da una situazione del genere, apparentemente senza speranza 🙂
17/11/2012 at 12:35
Non ho intenzione di tirarli fuori, ma di lasciare le scelte fondamentali della storia completamene in mano ai lettori.
Questa volta ormai la scelta è quasi fatta, anche se negli ultimi giorni la scelta degli ologrammi sta perdendo qualche punto percentuale. Ma nel settimo episodio ancora una volta alla fine verrà posta una domanda in base alla quale il destino dei protagonisti, che si ridurranno da quattro a tre, quello di DataCom e quello degli umani sarà deciso da chi legge 😉
I lettori di The Incipit plasmeranno il destino del genere umano 😉
16/11/2012 at 21:57
Secondo me, quando la polizia e gli uomini di Datacom entrano, sono lì lì per arrestarli, ma Mario li ferma e convince gli amici hakers a collaborare. E poi… gli svela il suo piano: distruggere DataCom dall’interno.
Aspetto con ansia il seguito!
16/11/2012 at 23:26
Brava VaBeBeVa, questo era esattamente il mio piano! In realtà è stato messo fortemente in minoranza e ormai sono felice di aver scritto la bozza del settimo episodio piegandomi al volere dei lettori.
A dire il vero le mie ipotesi privilegiate hanno quasi sempre perso fin qui 🙂
15/11/2012 at 23:35
Quella degli ologrammi mi sembra un’ipotesi strana, Isabella nel caso non si sarebbe accorta di essere un ologramma?
Confido in un piano geniale di Mario da mettere in atto dentro la sede DataCom
16/11/2012 at 01:49
Ti confesso, ilGallo, di essere dalla tua parte, ma più del doppio dei lettori ha optato per la scelta degli ologrammi.
Isabella è ignara del fatto che esistano i due laboratori.
Nel primo i tre uomini e la donna si stanno confrontando come persone reali.
Nel secondo invece vengono proiettati, all’insaputa di Isabella, gli ologrammi dei quattro essere umani. È quest’ultimo luogo che farà da esca alla polizia e agli uomini DataCom, i quali si ritroveranno di fronte solo quattro ologrammi e non le persone reali.
Spiegata così ti pare un’ipotesi più plausibile?
16/11/2012 at 14:37
e se invece nel momento in cui Isabella era andata in bagno loro tre fossero fuggiti e sostituiti dagli ologrammi?
ora sarebbe solo lei l’unica umana vera, loro invece in fuga
16/11/2012 at 16:01
😉 Che bella idea!. Ma Isabella era andata in bagno nel laboratorio esploso. Dopo loro sono fuggiti nelle fogne e sono giunti in un secondo locale.
Nonostante questo, il settimo episodio è intriso di dubbi e suggerimenti emmeschi! 😉 Vedrai!
15/11/2012 at 15:07
Anche se i primi episodi , non me ne voglia l’autore; mi sembravano banali, privi di mordente.Sopprattutto il fatto che un marito tradito (nel 5° episodio) non reagisse minimamente scoprendo la moglie fedifraga , sbottando con un semplice “dopo”; devo dire che questo ultimo capitolo riscatta tutti gli altri. Ad ogni modo penso che i punti ottenuti all’inizio da questo scritto, siano stati , come dire! Ottenuti semplicemente perchè ha molti amici. TRovo altresì giusto il punteggio ora,questo capitolo avrebbe dovuto essere veramente premiato e non i primi.
15/11/2012 at 16:57
Ti ringrazio, Berto, per le critiche, sempre ben accette da queste parti.
Per quanto riguarda il quinto episodio, Mario sta assistendo a come il software DataCom, seguendo le istruzioni da lui create, sta guidando un uomo al suicidio. Dal mio punto di vista il “Dopo!” nasce dal fatto che è emotivamente più coinvolto dall’atrocità di essere nuovamente responsabile della morte di un essere umano che non dal tradimento della moglie.
Per quanto riguarda i punti, con alcuni lettori ci sono stati scambi intensi di ipotesi e controipotesi. Al di là dello stile, è l’idea di una multinazionale così presente e invasiva nella vita delle persone e il parallelismo con quello che viviamo realmente che può aver acceso la fantasia di alcuni lettori.
15/11/2012 at 16:59
Io torvo la storia molto interessante , non conosco Luca Rossi ma sono capitato per caso a un suo racconto online e mi ha colpito tanto suo stile . Secondo me i punti ottenuti se le merita dal primo capitolo.
15/11/2012 at 12:23
Tutte e due cose sono importanti . E possibile che Isabella e già stata inserita nella vita di Mario prima di sposarlo? Che Datacom l’ha messa li sia per seguire Mario sia Roberto e che niente sia per caso?
15/11/2012 at 14:48
Isabella, in forza all’organico DataCom, senza dubbio ha contribuito all’individuazione di Mario e lo ha monitorato a lungo, prima di deciderlo di controllarlo ancora più da vicino, con il matrimonio. Potrebbe esserci una ragione per il monitoraggio di Roberto… oltre alla semplice passione comune per il sado maso
14/11/2012 at 18:29
È più interessante sapere perché Isabella abbia tradito Mario o conoscere il destino della razza umana? 😉
14/11/2012 at 17:02
Io vorrei salvare Isabella , ma non insieme a Mario .
14/11/2012 at 18:18
Occorre capire perché abbia donato le proprie grazie a Roberto. Perché doveva farlo, magari per salvare Mario, o perché ne era semplicemente l’amante?
13/11/2012 at 17:39
Dunque, secondo Giovanni Sarti, Isabella potrebbe aver usato il proprio corpo per tenere a bada Roberto e portare vantaggio a Mario. E potrebbe essersi innamorata del marito durante la missione. Chi vuole salvare Isabella?
13/11/2012 at 16:52
Bella storia!
Complimenti! Mi piace il tema uomo vs macchina..
Ho votato affinché mario applichi il suo piano ma anche l’ipotesi ologrammi non è male..
14/11/2012 at 18:20
Quando si scrive un episodio a tutti capita di immaginare cosa possa avvenire dopo, al di là delle tre opzioni. Anche io avevo immaginato quale fosse il geniale piano di Mario. Ma la cosa divertente è ripartire da zero grazie al ribaltamento della propria idea da parte dei lettori!
13/11/2012 at 15:23
io sono x l’ologramma … ke fantasy sia!
14/11/2012 at 18:22
È fantasiosa, ma anche preoccupante. Significa che i due hacker erano molto ben preparati e che prevedevano le mosse DataCom e forse addirittura la venuta di Mario e Isabella. Insomma, perché questi due sanno tutte queste cose?
12/11/2012 at 17:49
mi unisco ai complimenti sull’opzione degli ologrammi, perfetta.
in realtà tutte e tre le scelte sono belle, mi metti sempre in difficoltà a fine episodio 🙂 !
ero indeciso, avrei voluto far infiltrare Mario nella DataCom per attuare il suo piano, ma l’idea degli ologrammi è troppo succulenta!
bravo!
ora però saranno davvero dei fuggiaschi a tutti gli effetti
come faranno gli hacker e Mario a non farsi rintracciare con tutta la mole di tecnologia che li circonda? hanno un bunker con delle provviste?
cercheranno di salvare altre persone o rimarranno solo in tre?
13/11/2012 at 14:40
Ciao Emme,
in genere devo dormirci su prima di rispondere alle tue domande.
Visto che i lettori sostengono a forza l’opzione degli ologrammi occorre tenere bene a mente che gli hacker, per riuscire a ingannare DataCom, non so certo meno hi-tech.
DataCom è diffusa, pervasiva, è ovunque, orienta menti, azioni e pensieri, ma c’è qualcosa che non sappiamo su Eugenio e Lin.
Sono stati in grado di intercettare la chiamata in episodio 5. Ora sono stati ancora una volta un passo avanti. Sembrava che tutta questa storia l’avessero appresa dalle parole di Mario, invece sono troppo scaltri.
Dunque, chi sono i due hacker Eugenio e Lin?
12/11/2012 at 17:42
Geniale l ‘ idea degli ologrammi , bravo sei molto bravo ! Lo sapevo che deve essere una via d ‘ uscita
13/11/2012 at 14:41
In effetti la state scegliendo voi 😉 E se fosse invece un’altra trappola?
12/11/2012 at 16:57
si…bellissima l’idea degli ologrammi…anche se credo che la scena in cui Isabella abbia confessato sia reale, ma avvenuta prima in segreto…lei pentita potrebbe allearsi con il marito che scopre di amare veramente!!! Potrebbe diventare l’eroina del racconto e sacrificare in fine la sua vita in nome della salvezza.
12/11/2012 at 17:09
Cosa ti fa pensare nella scena descritta che Isabella possa essere innamorata di Mario?
Al limite, potremmo ipotizzare che lei stesse recitando, consapevole di essere sotto gli occhi e le orecchie di DataCom …
In quanto al sacrificio… sarebbe bello se desse alla fine il suo contributo per la salvezza. Sempre che il suo sacrificio e quello di molti altri non sia … invano 😉
12/11/2012 at 17:21
non può essere una recita la sua se i Sig.ri Datacom riconoscono in lei un’ alleata…infatti si trovano li!!!!! ma la scena da te descritta potrebbe essere quella preparata per gli ascoltatori DataCom….la sua confessione avvenuta ore prima è esattamente la stessa fino a quel punto.. ma quando dice: la ns vita insieme nn è stata poi cosi malaccio potrebbe aver continuato….e deciso di passare dalla parte di suo marito ma fingersi ancora dalla parte Datacom…nella scena che tu descrivi.
12/11/2012 at 17:47
wow Giovanni, non avevo pensato a questo “doppiogioco”.
non capivo perché potevi ritenere vero l’amore di Isabella per Mario ma ora che l’hai spiegato potrebbe anche avere un senso… grande!
13/11/2012 at 14:49
E se fosse in realtà già in collegamento con Eugenio e Lin? 😉
Ovvero… è una spia degli hacker nell’organigramma DataCom. Ma perché non ha potuto rivelare nulla a Mario? E perché si è fatta il suo capo?
Come spia è un po’ troppo servizievole …
13/11/2012 at 15:27
non credo fosse già in collegamento con gli hacher, credo piuttosto che Datacom una volta avuto il codice creato da Mario avesse deciso di uccidere anche lui per paura che avendolo creato sapesse anche distruggerlo. Roberto avendo venduto a Datacom un genio e’ ormai tra le grazie della stessa, quindi a conoscenza delle sue intenzioni. Lui lo ha detto ad Isabella in quanto “spia” sul posto e forse anche incaricata dell’omicidio. Isabella in questi anni di missione si è però innamorata del suo bersaglio, decide quindi di scendere a patti con quel viscido di Roberto..il quale ha ormai una certa influenza ai vertici. Scambia così il suo corpo tanto desiderato da Robi promettendo di tenere a bada Mario e convincendo tutti che potrà essere ancora utile. Anche lei però conosce bene i modi di agire di Datacom, sarà quindi una preziosa alleata di Lin ed Eugenio!!!!
12/11/2012 at 14:14
L’opzione degli ologrammi m’intriga assai. Vedo che per il momento è anche la più votata. La tua storia è davvero interessante.
12/11/2012 at 14:48
Sì, credo che “rafforzerebbe” anche la posizione degli hacker, che si dimostrerebbero per ora in grado di stare un passo avanti a DataCom e prevederne alcune mosse!
Per prevenirne le mosse tuttavia dovrebbero essere a conoscenza di qualcosa di più di quello che Mario gli ha rivelato. Dunque, Isabella non era l’unica ad avere dei segreti? Povero Mario!
12/11/2012 at 14:05
Hai attivato il mio processo di immedesimazione, sono ormai dentro la storia, rapito e dipendente, non fare come Games of Thrones che sparisci per un anno intero. Ho scelto la soluzione “piano di Mario”, è troppo presto per la contromossa. La vendetta è un piatto che va servito freddo!
12/11/2012 at 14:44
Sei fortunato! Se ti riferisci alla serie TV, due delle tre che avevo iniziato a guardare io (Flash Forward e Terra Nova) sono state soppresse.
Il piano di Mario è un’opzione logica, ma se lui in quel momento avesse un cedimento psicologico e cercasse di ammazzare la moglie potrei capirlo!
08/11/2012 at 17:30
Sicuramente uno dei racconti che più m’intriga e più mi piace. Non noto alcuna somiglianza con altri. Hai uno stile tutto tuo.
08/11/2012 at 13:52
Bravo. La storia si fa seguire. a mio avviso c’è un solo neo, che condivido con un altro lettore: “quella parte in cui DataCom ha voluto svelare a Roberto il loro piano. è vero che prima o poi dovevi fissarlo, e comunicarlo ai lettori, ma non mi sembra un comportamento freddo e lucido da “macchina”. tu che ne dici?”
Non mi riferisco tanto al ruolo dell’episodio nella logica nella trama, quanto allo stile narrativo. Messa così a secco, la spiegazione del software mi è sembrato abbassare la qualità della scrittura che, per il resto, scorre via efficace.
09/11/2012 at 10:07
Touché 😉 Credo che sia Emme sia tu abbiate ragione. Perciò occorre trovare il perché di quel discorso fuori luogo. Macchine troppo sicure di sé stesse? (copyright Emme) O inizio di indottrinamento?
Da un punto di vista stilistico hai ragione. Potendo fare editing modificherei molte cose. Qui il bello è anche che scrivi, pubblichi e sei in balia del lettore.
Comunque avete ragione e ti ringrazio per l’appunto.
07/11/2012 at 18:49
Mi sa che sono l’unica ad aver votato la terza ipotesi! 😀
07/11/2012 at 14:00
Tira più questa storia che un carro di buoi. Continuerò a seguirla con voglia, ma soprattutto quella gran b….. della moglie che fine farà? Sodomizzata per davvero?
07/11/2012 at 18:15
Era l’amante di Roberto. E Roberto sapeva del codice. E suo marito è colui che ha scritto il codice. E ha risposto alla telefonata che ha permesso a DataCom di localizzare i due hacker.
Boh… magari solo coincidenze 😉
07/11/2012 at 13:57
Il gioco sta diventando troppo serio…in futuro la vita non avrà nessun senso solo il potere conterà .
09/11/2012 at 10:02
In futuro o è sempre stato così? La possibile dittatura DataCom potrebbe essere una riedizione in chiave futuristica e hi-tech di un qualcosa che ha attraversato ogni epoca umana e che è ben presente anche nel mondo di oggi. Viviamo in democrazie più o meno perfette, ma potrebbe bastare poco perché si facciano molti passi indietro…
05/11/2012 at 23:45
vedo si prospetta una lotta furibonda tra intelligenza umana e digitale. l’idea che l’umanità si rinsavisca non la vedi?
06/11/2012 at 10:03
La cosa più eccitante di questo gioco è l’esplorazione insieme della terza via. In questo momento il gioco sembra essere chiuso tra due strade altrettanto difficili, ma insieme possiamo trovare la via di uscita alla quale non avremmo pensato.
Si potrebbe hackerare DataCom affinché tutti i suoi suggerimenti divengano di carattere evolutivo, del tipo: rispetta l’ambiente, non inquinare, smettila di sfruttare le risorse idriche, investi in un’auto elettrica…
06/11/2012 at 11:55
si…Meglio un lavaggio del cervello che uno sterminio!!!!…. gli input di Datacom potrebbero contenere però anche un risvolto educativo…fino a portare le nuove generazioni ad un comportamento voluto e non guidato….sognando un giorno un’umanità libera e cosciente??? Utopia?
07/11/2012 at 10:51
Certo che immaginare di dover essere educati dalle macchine a rispettare il nostro pianeta sarebbe un affronto al nostro orgoglio…
07/11/2012 at 12:24
Purtroppo l’immaginazione qui è davvero poca!!!!! Che siano le macchine, gli alieni o Dio…..sicuramente per il momento non ci arriviamo da soli!!! Le macchine in questo caso arriverebbero ad impartire regole di buona condotta che noi conosciamo già, anche perché le loro stesse programmazioni iniziali le abbiamo create noi!!! Non ti sentire in colpa ad ipotizzare qualcosa che è già realtà….
06/11/2012 at 12:33
bella questa evoluzione!!
06/11/2012 at 12:55
Questa soluzione è molto interessante 🙂 Ci stavo pensando pure io!
05/11/2012 at 22:31
wow Luca, un’altro episodio azzeccatissimo, soprattutto nella domanda finale che ci mette davanti a una scelta difficilissima. si avvicina quasi ai giochi di ruolo! che dubbi, che posizione prendere?!
personalmente ho scelto che decidono di fermare DataCom, anche se così l’uomo continuerà a devastare il pianeta. l’umanità è più intelligente di così, deve trovare delle soluzioni, non può risolvere tutto con un “suicidio” di massa.
l’unica cosa che non mi ha convinto molto, se posso dirti la mia, è stata quella parte in cui DataCom ha voluto svelare a Roberto il loro piano. è vero che prima o poi dovevi fissarlo, e comunicarlo ai lettori, ma non mi sembra un comportamento freddo e lucido da “macchina”. tu che ne dici? forse i sistemi DataCom sono così sicuri di poter sopraffare l’umanità che cominciano a commettere errori di superbia e superficialità?
06/11/2012 at 00:11
Grazie Emme. La tua domanda è super super super interessante e quando l’ho letta mi ha mandato in fibrillazione.
Quella porzione dell’episodio era effettivamente la più audace e rischiosa e, proprio perché posizionata in quel punto, aprirebbe uno scenario ancora più inquietante. Leggendo ormai si può dare quasi per scontata una contrapposizione umani – DataCom, ma in realtà ci troviamo appena due o tre anni dopo il 2019. DataCom è principalmente una forza virtuale, ma in quanto a presenza sul territorio, è inimmaginabile che tra così poco tempo esista già un moltitudine di robot in grado di agire efficacemente nella realtà. Dunque, più che superba e superficiale, DataCom potrebbe essere fredda e calcolatrice. Ha bisogno di un alleato. E la parte più controllabile e influenzabile della società potrebbe fare al caso suo. Divide et impera.
Insomma, per rispondere alla tua domanda, DataCom potrebbe NON voler tenere segreto il suo progetto. I suicidi sono solo il primo step. Quello successivo potrebbe essere proporre la selezione umana come una nuova dottrina, affinché i controllabili e gli influenzabili diano una mano a ripulire le società di tutti quei ribelli che non vogliano “volontariamente” suicidarsi.
Quell’umanità che ha abbracciato tante dottrine nella proprio storia, giunta sull’orla della catastrofe ambientale, potrebbe dare una mano a DataCom per liberarsi di centinaia di milioni di individui sgraditi.
E i messaggi DataCom sarebbero ripetuti senza sosta nelle orecchie degli individui, che sarebbero invitati e guidati a seguirli. Infine, nel caso dello sfortunato Roberto, hanno avuto la funzione di rafforzare nella sua mente l’utilità del suo suicidio. Muori pure, non sarai l’unico, e l’umanità e la tua famiglia senza di te staranno meglio.
06/11/2012 at 12:31
praticamente DataCom come una sorta di dittatore virtuale, freddo e spietato! wow 🙂
06/11/2012 at 12:36
Yes! Un Hitler del XXI secolo, moderno, tecnologico e globalizzato, nel quale le menti impigrite e distratte delle democrazie possano riporre sogni, speranze, fanatismo, delirio….
05/11/2012 at 20:22
Mi è piaciuto il ricatto con il video dominatrice/sottomesso …
cmq per me nn è poi 1 storia così fantasy la datacom, pensa a tutti i ns dati presenti ora sul web, 10 anni fa nn l’avremmo mai creduto… c’è sempre chi potrebbe usarli per scopi molto sopra le righe
06/11/2012 at 10:08
Per ora vengono utilizzati per un advertising sempre più mirato e pervasivo, che sa quello ci propone quello che vogliamo prima ancora che ce ne rendiamo conto.
In merito al video, molti di noi hanno dei segreti. E spesso ne lasciamo traccia nelle mail, nelle telefonate, sui social network. Una DataCom che controlli le nostre comunicazioni digitali (o un hacker) ci avrebbe effettivamente in pugno.
Come fare a liberarci?
05/11/2012 at 18:20
Una storia intrigante… che mette però brividi e pensieri. Se succedesse davvero una cosa del genere in futuro?
05/11/2012 at 18:25
😉 e se stesse già accadendo qualcosa di simile? Come vengono analizzate le nostre parole e utilizzati i nostri dati dalle varie piattaforme “gratuite” di webmail e social netowork?
05/11/2012 at 17:35
eeeh, io tifo per gli umani
05/11/2012 at 17:41
Umani liberi di devastare sé stessi e il luogo che abitano?
08/11/2012 at 13:42
Le macchine non è mica detto che siano meglio e comunque io sono per concedere il beneficio del dubbio: si impara dai propri errori; non è detto che gli umani resteranno per sempre così come sono adesso.
05/11/2012 at 17:29
Comunque indubbiamente salvare gli umani….se non ci siamo più noi chi la vedrà la salvezza del pianeta…si lo so….. è vero la Terra fa parte di un grande Universo…..ma la natura umana è egoista….ad immagine e somiglianza del suo “famoso creatore”!!!
05/11/2012 at 17:39
Tuttavia, se la teoria DataCom è corretta, quello che tu chiami “salvare gli umani” significherà un futuro di guerre e distruzioni, il crollo dell’economia e di tutte le comodità alle quali siamo abituati…
05/11/2012 at 17:43
non è vero….se so ciò che vuole fare Datacom venisse reso pubblico…gli umani adotterebbero sistemi di salvaguardia al pianeta…ma non per salvare il pianetta….ma salvare loro stessi!!!! Due piccioni con una fava!!!!
05/11/2012 at 17:46
Eppure già oggi sappiamo che la realtà è questa. Persino il Pentagono – non certo un organizzazione ambientale – ha sostenuto che i cambiamenti climatici dei prossimi 20 anni potrebbero portare a una catastrofe mondiale, con milioni di vittime, guerre e disastri. Cosa ti fa pensare che la percezione del pericolo possa aiutarci a comportarci meglio?
05/11/2012 at 17:57
se “tu” (dove tu è del tutto generico) sai che domani potresti essere ucciso….tu…esattamente tu, domani….non fra 50 anni finirà l’acqua…e i tuoi nipotiii poverini….ma Tu, domani ucciso…e l’unico modo x non farlo è far vedere che tu tieni alla salute del tuo pianeta….entro stasera diventeresti presidente onorario di Greenpeace. E’ la minaccia reale. diretta, individuale ed imminente che spaventa il singolo….se ogni singolo fosse spaventato a tal punto di modificare se stesso???? se un uomo può cambiare…il mondo può cambiare(cit).
06/11/2012 at 10:14
Ottima intuizione. Lo shock rappresentato da una minaccia di dimensioni colossali potrebbe essere ciò che spinge gli umani a migliorare. È già capitato nella Storia che solo se messo davvero alle strette l’Uomo abbia reagito con una saggezza di cui prima non era capace di dar prova.
Ma fin dove deve spingersi DataCom perché l’Uomo reagisca? Quanti milioni di persone devono perire prima che ci si svegli?
05/11/2012 at 17:15
Avvincente e soprattutto tocca tematiche di ogni tipo!!!! Bravo Luca
05/11/2012 at 17:33
Grazie! I lettori in effetti hanno suggerito un ampio ventaglio di temi e ho provato a esprimerli al meglio.
31/10/2012 at 09:43
Sei uno scrittore coi fiocchi! Complimenti, davvero.
Scelto la pista degli amanti, tanto so già che qualunque scelta la saprai sbrogliare alla grande!
05/11/2012 at 16:16
Grazie. La maggior parte delle intuizioni proviene dai commenti. È sorprendente la quantità e la qualità di idee che ci assale quando ci si mette un po’ in gioco.
30/10/2012 at 18:22
Questa storia prende sempre di più!! Bravissimo, davvero complimenti!!
05/11/2012 at 16:14
Ti ringrazio, Justice. Mi state insegnando moltissimo in queste settimane.
29/10/2012 at 23:25
Notevole continuazione! e in più vedo che i suggerimenti sugli hackers sono stati seguiti! Credo che tu ti stia divertendo molto a scrivere questa storia, come noi ci stiamo divertendo a leggerla e a ipotizzare continui e inaspettati sviluppi. Complimenti!
30/10/2012 at 09:40
Oh… non immagini quanto! Dopo il primo episodio la maggior parte delle evoluzioni della trama mi sono venute in mente o mentre leggevo i commenti o mentre scrivevo le risposte a questi. Quando inizio a rispondere penso a una cosa e poi capita che venga fuori qualcosa di completamente diverso!
29/10/2012 at 22:04
Io voto per il programma di selezione della razza umana 🙂
30/10/2012 at 09:44
Sarebbe una continuazione “epica”: si potrebbero eliminare prima le persone più influenti e perspicaci, poi quelle potenzialmente ribelli, poi tutti coloro che possono minacciare le macchine. Alla fine, potrebbero essere risparmiati solo quelli così docili da lavorare come schiavi per le macchine. E infine, ci si troverebbe con un bel pianeta azzurro dove l’inquinamento di mari, terre e cieli inizi a calare e la Natura non sia finalmente più minacciata. Potrebbe essere un programma di salvezza del pianeta.
30/10/2012 at 17:02
La tecnologia utilizzata da Datacom potrebbe essere stata fornita solamente in prova, per un 50ennio da una comunità intergalattica in cui i “Grandi del Pianeta” collaborano già da anni lasciando ignara la popolazione. La Terra si è candidata anni fa e nel 2022, ci sarà la prima visita ufficiale della delegazione…per quella data i potenziali acquirenti dovranno aver eliminato tutte le creature che……..unico modo perchè la commissione spaziale giudichi adatto il nostro astro ad averne l’utilizzo permanente.
29/10/2012 at 19:15
Diventa tutti molto complesso ed eccitante; e se i compagni dei programmatori dataCom fossero stati seleziinati dal sistema per prevenire certe anomalie?
30/10/2012 at 09:55
Intendi dire che DataCom potrebbe controllare i propri dipendenti e quelli delle ditte subappaltatrici servendosi di mogli e mariti controllati e ricattabili? È una bella idea! Non solo Isabella, ma tutti i coniugi potrebbero essere nella stessa situazione!
29/10/2012 at 19:12
«Isabella e Roberto sono amanti e i suicidi sono ricercatori a un passo da una scoperta rivoluzionaria che mina gli interessi DataCom (25%)»
Questa opzione mi intriga parecchio.
29/10/2012 at 21:06
anche a me! ho votato proprio quella.
complimenti Luca, questa storia è sempre più avvincente… e le opzioni che lasci in fondo alla trama mi richiedono sempre più tempo di riflessione 🙂 !
29/10/2012 at 21:16
Grazie Emme. Ma cosa potrebbe essere così rivoluzionario da costituire una seria minaccia per una multinazionale che condiziona la vita di miliardi di individui?
29/10/2012 at 21:41
io batterei la strada delle macchine che possono sviluppare una coscienza propria
29/10/2012 at 21:14
Due amanti sono ricattabili. E se il capo avesse moglie e figli, potrebbe essere un buon soggetto da condizionare fino al gesto estremo. Magari oltre che la mogliettina del suo dipendente, aveva vizietti ancora peggiori.
Avremmo la possibilità di vedere da vicino come DataCom ti guida alla morte…
30/10/2012 at 09:37
Anche a te chiedo: cosa potrebbe essere così rivoluzionario da costituire una serie minaccia per una multinazionale probabilmente guidata da dirigenti virtuali? Cosa può terrorizzare un robot? Potrebbe essere l’evoluzione nell’uso di una facoltà umana che renderebbe inutile il loro apporto?
29/10/2012 at 18:46
chissà come mai la verità la trovi o seguendo la donna o i soldi …. saranno in simbiosi?
29/10/2012 at 21:21
Ormai diamo per scontato che DataCom sia guidata da algoritmi evoluti. Ma il sommo amministratore potrebbe essere una LEI… e i suicidi potrebbero essere tesi a porre finalmente fine alla società patriarcale. Sarebbe carina la tesi delle donne che si servono dei robot per un femminismo estremo 🙂
29/10/2012 at 18:38
…beh…la mogliettina magari si e fatta il capo di Mario ma non vol’ dire che non ama suo marito…la storia diventa molto eccitante , non vedo ora di vedere numero 5
29/10/2012 at 18:44
Però il capo le ha anche dato un avanzatissimo microphone, un cellulare grande meno di un’unghia, probabilmente molto costoso e utile per comunicazioni personali molto riservate.
Più che una scappatella non ti sembra un qualcosa di più duraturo?
29/10/2012 at 19:32
Può darsi…volevo solo indovinare che magari la mogliettina non sara in tutto cattiva…può anche cambiare e far finta che e dalla parte dei DataCom ma in realta….
30/10/2012 at 09:47
Una Isabella doppiogiochista. Finge di far parte dell’operazione DataCom, ma lo fa per aiutare il marito, ma non glielo può rivelare per un motivo molto particolare…
29/10/2012 at 18:08
Io ho votato per “Isabella e Roberto erano a conoscenza del reale utilizzo del codice killer…” però devo ammettere che la scelta non è stata semplice, ero indecisa tra quella e “L’analisi d’uso fornita a Mario serviva per spingerlo a rivelare la posizione dei due amici hacker…”
In ogni caso mi viene da dire: povero Mario! Finora la moglie mi era sembrata così spaventata ma forse dovrebbe essere Mario ad aver paura di lei?
29/10/2012 at 18:18
Yes. Innanzitutto chiedo scusa agli amministratori. Non mi sono chiesto se la doppia domanda violasse lo spirito del regolamento.
In effetti, questa volta ho pensato molto alle domande. Tutte e tre le direzioni mi intrigano moltissimo e aspetto di sapere come dovrò proseguire come una bimba di fronte alla prossima puntata delle Winx.
29/10/2012 at 21:59
Ciao Luca,
non hai violato nessun regolamento nell’impostare domanda e risposte in quel mondo, non ti preoccupare. E poi i lettori hanno apprezzato 🙂
Buona continuazione!
29/10/2012 at 13:25
…con l’aiuto dei hacker ribelli si può fare un barometro “succhia energia” per sconfiggere DataCom…che alla fine ci vuole proprio una cosa furba per uscire dalla storia…
30/10/2012 at 09:50
Succhia energia nel senso di un dispositivo in grado di annullare i segnali elettrici in una zona più o meno estesa? Brava! Questa sì che sarebbe una minaccia concreta per delle macchine. L’assenza di energia per loro sarebbe la morte! Ma gli umani come sopravviverebbero senza corrente elettrica, Internet, telefono, forno a microonde, ecc. ecc.? 😉
29/10/2012 at 11:07
Hacker ribelli!!!! 🙂
26/10/2012 at 17:37
Io penso che DataCom cercherano afar male a Mario violentando la mente della moglie in modo che lei si gira contro il proprio marito…
26/10/2012 at 22:47
Oh… ci sono così tante donne che amano portare con sé nella proprio borsetta due cellulari. Anche l’apparentemente fedele Isabella potrebbe avere un dispositivo segreto con il quale comunicare molto privatamente magari con un altro… uomo!
E proprio su questo smartphone segreto potrebbe essere raggiunta da DataCom e indotta a giocare a loro favore. Il tutto mentre Mario e gli hacker si danno da fare contro DataCom!
26/10/2012 at 14:08
Non ho uno smartphone e dopo aver letto questa storia, ne sono felicissima! :-))
26/10/2012 at 23:33
io ce l’ho e in effetti sono sempre connesso ovunque… non devo preoccuparmi vero :D?
27/10/2012 at 07:24
Non penso; la tecnologia, se usata e non abusata, dovrebbe essere di aiuto e non ritorcersi contro, almeno credo 🙂
Però in effetti non si ha mai la certezza.
27/10/2012 at 12:46
Dovrebbe… Ma già oggi riceviamo “consigli” personalizzati basati sulla scansione della nostra posta elettronica (Gmail). Android e IOS (iPhone) hanno funzioni di registrazione continua della nostra posizione. Le grandi multinazionali hanno già individuato nella pubblicità mobile basata sulla nostra localizzazione, i nostri movimenti, le nostre scelte e i nostri messaggi il prossimo terreno di scontro (Google, Apple, Facebook).
Molti utenti hanno un’idea molto vaga di cosa una multinazionale possa fare con i dati in suo possesso e pochi sanno come disabilitare le funzioni di tracciamento.
DataCom ha radici molto… “contemporanee” 😉
26/10/2012 at 10:06
Mi piace. Sento un certo gusto alla PK Dick dietro la tua storia.
Attendo ulteriori sviluppi.
26/10/2012 at 10:42
Effettivamente si sta evolvendo in quella direzione. L’opzione dell’espatrio in un bel paese sudamericano non ha riscosso molti consensi. Peccato, Isabella e Mario sarebbero potuti andare su un’isoletta semi-deserta e avrei potuto continuare con un racconto rosa. Magari Mario si sarebbe innamorato di un’autoctona, Isabella avrebbe perso la testa per gelosia e… 😉
26/10/2012 at 23:35
non credo che a Mario basti fuggire, dimenticare tutto. a un certo punto proverebbe rimorso. oppure la DataCom li raggiungebbe anche lí, prima o poi.
deve affrontare il problema 🙂
26/10/2012 at 09:43
Ad essere uccise sono le grandi menti…ricercatori, scienziati, medici…tanti medici…c è un segreto al quale qualcuno si sta avvicinando…e datacom non può permetterlo…Non esiste comunicazione che non venga trasmessa anche telepaticamente a cosa servirebbero tutti gli ausili materiali come il telefono la tastiera…..?
Cerchi una nuova abitazione? Stabiliscine prima il posto, le dimensioni, la luminosità, la cucina, il bagno.Rifletti a lungo, fino a che non avrai una visione chiara di ciò che cerchi. Poi esci e comincia a cercare. Non perderai molto tempo e potrai spiegare esattamente ciò di cui hai bisogno. E troverai la tua casa. Perchè pagare un servizio se puoi farlo da solo? Potrebbe essere un motivo!!!! Vai Luca elabora!!!
26/10/2012 at 10:29
Bravo!
Il core business di DataCom è guidare la vita delle persone a effettuare scelte da cui la multinazionale trae profitto. In pratica, ogni cosa che fai te la suggerisco io e ci guadagno…
Ma la ricerca portata avanti alcuni inizia a minacciare il core business DataCom. Deve trattarsi di qualcosa che lo renda inutile ed obsoleto.
Tu suggerisci la telepatia, ma potrebbero esserci anche altre soluzioni…
Si potrebbero cercare maggiori informazioni sull’individuo accompagnato al suicidio nel terzo episodio e da lì risalire a cosa stia minacciando DataCom.
E occorre anche capire quali siano le potenti armi che DataCom usa per far suicidare una persona. Se la multinazionale sa tutto di te, conosce anche i tuoi segreti inconfessabili, tipo che hai un amante gay e tua moglie non lo sa. E ti fa capire che l’unica soluzione è… la morte!
26/10/2012 at 07:15
geniale l’idea del software omicida! ora ci vorrebbe un troian che attiva lo stesso processo in datacom:mi piaceeeee!!!!
26/10/2012 at 09:12
Continuo a chiedermi COSA possa avere indotto il software a selezionare dei cittadini da terminare. Cosa possono avere queste persone che rappresenti un pericolo per DataCom?
In DataCom potrebbero esserci algoritmi evoluti in forma “dissidente” che si alleino con gli hacker. Un gruppo di hacker potrebbe non avere la forza di attaccare una potente multinazionale, ma potrebbe ricevere un aiuto interno, molto virtuale.
26/10/2012 at 10:11
ecco, il gruppetto hacker (i “ribelli”, per cosí dire) aiutati dall’interno mi pare la via migliore. magari una macchina datacom ha sviluppato una coscienza, una morale, e vuole andare contro i suoi simili, fermarli
26/10/2012 at 10:38
Però degli algoritmi coscienti e evoluti che guidano una multinazionale è probabile che seguano un medesimo pattern. Sono stati creati per il profitto e si occupano di sviluppare le logiche migliori per assicurare il profitto più alto (un po’ come accade nelle nostre amate banche 😉 )
Il dissidio potrebbe nascere proprio su questo. Gli algoritmi che guidano l’azienda ritengono che la nuova minaccia al loro business sia a tal punto un pericolo per il business che richieda che alcuni umani siano spinti al suicidio (mi ricollego al commento di Givoanni Sarti). Ma secondo altri, questa logica è errata. Perché?
26/10/2012 at 12:50
1 serial killer informatico che ha utilizzato un baco nel sistema datacom per uccidere, quindi dietro tutto c’è sempre un essere umano, ha scoperto monitorando il suo lavoro che mario è andato a fondo alla cosa ed ora vuole lui!
25/10/2012 at 18:39
…più interessante che mai…ci sarà la corruzione anche tra i “cervelli di ferro” così la vedo io….
25/10/2012 at 19:20
Potrebbe esserci o potrebbe essere indotta. Degli hacker avrebbero la possibilità di creare danni su larga scala con virus, trojan e attacchi informatici di vario tipo.
Però sia tu sia ilGallo suggeriti più una corruzione o un dissenso che nasca da dentro. Questo è molto affascinante da immaginare. Cosa può portare degli algoritmi autoevoluti a corrompersi?
25/10/2012 at 16:49
secondo me una volta infiltrati gli hacker scopriranno che non è l’unico suicidio guidato, verrà fuori che datacom conoscendo e facendo parte della vita della gente sceglierà persone che non ritiene adatte…portandole attraverso mille plagi mentali al suicidio….da loro assistito. Una sorta di pulizia del sistema…umano però!!!!!!
25/10/2012 at 16:59
Anche a me esalta una possibilità di questo tipo. Ma quale potrebbe essere il motivo per cui la multinazionale ormai guidata da entità virtuali debba procedere a questo “sterminio”? Quale potrebbe essere la caratteristica di queste persone? Per quale motivo proprio loro dovrebbero essere vittima di DataCom?
26/10/2012 at 10:09
bell’idea Giovanni! a tratti mi ricorda un po’ Matrix, anche se lí le macchine che prendono il sopravvento trasformano il genere umano in una preda/risorsa
25/10/2012 at 15:16
La storia prende una piega molto affascinante.
Può darsi che dagli algoritmi sofisticati che prendono decisioni possano nascere degli automi col germe del dissenso?
25/10/2012 at 16:42
Sììì! Però la vedo come un’evoluzione più adatta ad un Emozioni nella Nuvola 2, magari spostato venti anni dopo. Gli algoritmi alleati potrebbero essere l’unica speranza di un’umanità ormai -quasi- sconfitta.
Nel frattempo però Mario e la sua dolce metà hanno problemi più impellenti da risolvere.
25/10/2012 at 10:51
Secondo me alla fine Mario acceterà tutto per forza….conoscete qualcuno che non ha cellulare oggi? Anche Mario non potrà vivere senza la sua assistenza virtuale
25/10/2012 at 11:57
Osservazione inoppugnabile. L’assistenza DataCom sarà distribuita in maniera tale che nessuno ne possa a fare a meno. Potrebbero però esserci nazioni che non interessino alla multinazionale, perché troppo povere per generare profitti adeguati.
24/10/2012 at 11:46
io dico che ha scoperto che le macchine hanno imparato a mentire, questo lo ha sconvolto
24/10/2012 at 12:43
Gli algoritmi alla base dei sistemi DataCom si sono così evoluti che hanno iniziato a dare suggerimenti non previsti e, una volta interrogati dai loro programmatori, hanno risposto con delle menzogne. Lo stesso licenziamento di Mario potrebbe non avere un’origine umana…
Grande intuizione, Adriana!
24/10/2012 at 12:47
questa è la proposta migliore! spero che la storia continui in questo senso
24/10/2012 at 15:25
mentono e ragionano con logica propria!!!
24/10/2012 at 16:57
Mario ha scoperto un atroce segreto ed è stato licenziato. Il problema è che anche la DataCom conosce un segreto su di lui con il quale poterlo ricattare. Ottima intuizione, bravo Giovanni!
23/10/2012 at 13:26
DataCom non ti lascerà libero!!!!!
24/10/2012 at 09:26
Grazie Giovanni. Quindi secondo te riattiverà i suggerimenti DataCom. Ma perché dovrebbe farlo se ormai non sopporta più che la sua vita sia guidata dai suggerimenti della multinazionale? A te piacerebbe che ci sia qualcuno o qualcosa che ogni momento ti dice cosa fare, cosa scegliere, dove andare ecc. ecc.?
24/10/2012 at 10:41
io non lo sopporterei 🙁 !
24/10/2012 at 10:54
Neanche a farlo apposto lunedì mi è arrivato l’aggiornamento a Jelly Bean sul Galaxy. Google Now ha emesso i primi vagiti e mi ha detto che a causa dell’intenso traffico mi dovevo muovere se volevo arrivare in tempo all’appuntamento.
22/10/2012 at 20:13
…aiuti virtuali…sara davvero una vita per noi o cosi si vive meglio? Sta diventando davvero interessante questa storia…
24/10/2012 at 09:31
Può essere comodo avere un’assistenza virtuale continua. Il servizio DataCom Oggi monitora e analizza continuamente le tue scelte arrivando a prevenirle. Sa quello che vuoi e quando lo vuoi e arriva a farti delle proposte prima ancora che tu ci abbia pensato. È in grado di eliminare le pause e le incertezze della vita e può riguardare ogni sfera della vita. Un simile servizio potrebbe eliminare la solitudine.
24/10/2012 at 09:46
perchè Mario adora la presenza di datacom nella vita…ne era il presidente non che uno dei fondatori. Solo ora che ha perso il suo lavoro percepisce l’invadenza del sistema…ma Datacom sa tutto di lui….e lui di essa….
24/10/2012 at 10:44
Potrebbe essere combattuto tra il desiderio di tornare tra le rassicuranti braccia del servizio della multinazionale e l’insofferenza per la creatura che ha contribuito a creare. E potrebbe sapere di essa più di quello che sa l’uomo comune. Ma non penso possa essere stato così in alto nell’organigramma. Difficilmente in quel caso si sarebbe rivolto in modo così supplichevole al Centro Assistenza!
24/10/2012 at 15:24
Se anche lui avesse dei segreti inconfessabili….supplicherebbe eccome!!!!!!!!!!!!
22/10/2012 at 20:01
Vi ringrazio. Siete stati molto gentili con i vostri commenti. Un aspetto divertente di questo gioco è che per l’autore può anche riservare una dolce autoironia. Tra i tre prosegui io ne ho anche proposto uno che non avrei mai fatto mio in circostanze normali. Mi incuriosisce vedere se sceglierete proprio quello e mi costringerete a percorrere una strada che non mi sarei aspettato. Complimenti ai creatori della piattaforma ludica: davvero riuscita!
22/10/2012 at 14:49
Aggiungo i miei complimenti per il soggetto. Ho votato per la sbronza, per dare una svolta un po’ fuori dalle righe 🙂
24/10/2012 at 09:34
Sarebbe la soluzione allettante per molti uomini. Ma come la metterebbe come la moglie? Ha perso il lavoro, torno a casa, fa casino con la DataCom e a quel punto le dice: “cara, vado a farmi una birretta al bar.” Rischierebbe, una volta tornato a casa ubriaco, di ritrovarsi in una casa fredda e vuota con lei che è tornata a vivere dai genitori.
22/10/2012 at 14:40
basta, questa storia mi ha definitivamente conquisto! complimenti. cerco di figurarmi le possibili continuazioni, sono indeciso sul proseguo. Anche io come Emme vedo bene la ribellione. Voto però la sbronza al bar. Che si possa riprendere lo spunto della malavita?
24/10/2012 at 09:37
Sì, potrebbe esserci qualcosa che collega la perdita del lavoro all’insofferenza verso DataCom. Al lavoro potrebbe avere compiuto un gesto molto sgradito per gli interessi della multinazionale, alla quale il suo lavoro poteva essere più o meno direttamente legato.
24/10/2012 at 09:41
Anche perché non sappiamo ancora quale lavoro ha perso! Un informatico che lavorava proprio alla DataCom e che ha scoperto qualcosa che non doveva sapere?
24/10/2012 at 10:38
bella quest’idea dell’informatico!
24/10/2012 at 10:46
Potrebbe aver scoperto qualcosa di assolutamente agghiacciante e all’insistenza delle sue domande la direzione del personale avrebbe risposto con un bel licenziamento.
22/10/2012 at 14:38
Questo sviluppo è fantastico (e un po’ inquietante) io ho votato per mettere fine alla dipendenza dagli aiuti virtuali anche se sotto sotto parteggio per la DataCom
24/10/2012 at 09:40
Immagina essere a capo di una DataCom che può condizionare in maniera così pervasiva la vita di miliardi di utenti. Si avrebbe più potere di quanto ne abbia avuto un qualsiasi dittatore del passato. E non occorrerebbe sforzarsi di comandare le persone. Sarebbero loro che chiederebbero di essere guidate in ogni scelta della loro giornata.
24/10/2012 at 10:04
Si, ma questo punto la dataCom non potrebbe essere guidata da una sola persona, sarebbe quantomeno un team mondiale di gestori di un qualcosa di automatico che analizzerebbe i casi di tutti i miliardi di casi personali del pianeta.
A questo punto anche la figura del dittatore “classico” viene a mancare. Non ci sarà più una persona a decide una linea uguale per tutti, ma dovrebbero essere miliardi di linee personalizzate.
Senza contare quello che succede alle popolazioni di quelle aree non raggiunte dalla tecnologia.
24/10/2012 at 10:38
anzi, peggio ancora: lo stesso direttivo di DataCom è “comandato” dal sistema stesso, magari uno dei consiglieri del cda è un androide all’insaputa degli altri
24/10/2012 at 10:53
Fantastico. Nessuno sa più chi guidi chi! Il sistema semplicemente è stato creato, esiste, si evolve, ma è così distribuito e ramificato che non è più chiaro cosa ne sia il centro o la guida. Il figlio dell’uomo è cresciuto e ha preso il comando.
24/10/2012 at 10:50
Ho letto qualche giorno di smartphone android con funzioni base distribuiti nelle riviste a scopi pubblicitari. Gli si potrebbe aggiungere un pannellino solare, tipo quelli delle calcolatrici da quattro soldi. In questo modo si potrebbe raggiungere facilmente il famoso next-billion. In ogni caso, alla multinazionale interessa solo raggiungere chi è dotato di potere d’acquisto: i consumatori sono la specie più prelibata!
22/10/2012 at 14:14
bellissimo questo episodio! ora la trama si fa più chiara con questa DataCom
io voto per una “ribellione” da parte di Mario: con un urlo getterà il telefono al muro 🙂
24/10/2012 at 09:43
E se non fosse sufficiente? Il servizio DataCom potrebbe essere presente sul display del forno di casa, sulla tv, il tablet, il pc, il display del frigorifero. Potrebbero esserci torrette disseminate per la città. Ogni tavolo nei locali pubblici potrebbe essere dotato di appositi terminali. Tra qualche anno la presenza di terminali intorno a noi potrebbe crescere esponenzialmente…
24/10/2012 at 10:36
sicuramente distruggere lo smartphone non risolverà la situazione, ma me lo aspetto come gesto di frustrazione e rabbia da parte del protagonista. anzi, questa tua risposta potrebbe proprio essere l’argomentazione di sua moglie!
22/10/2012 at 10:52
Secondo me non è ancora stato beccato….ma sa che sta per esserlo…inevitabile!!
20/10/2012 at 18:08
Potrebbe anche aver perso il lavoro, perché coinvolto in un’attività di illegale. E magari senza lavoro sarà anche lasciato dalla moglie 🙂
È ammesso dal regolamento sviluppare tutte e tre le risposte?
20/10/2012 at 23:35
Ciao Luca e benvenuto su THe iNCIPIT!
Si possono sviluppare più risposte in casi di pareggio nei voti. Altrimenti va seguita la risposta votata dalla maggioranza quando scriverai il secondo episodio.
Non ti preoccupare per i bivi e gli spunti di trama che non vincono: hai ancora tanti episodi in cui inserire personaggi, idee, colpi di scena.
Buona scrittura!
19/10/2012 at 16:22
Bello , originale…secondo me ha perso il lavoro . Sembra originale.
19/10/2012 at 14:35
Grazie Emme, ma attento, perché molto di questo già funziona e lo hai di fronte. Google, ad esempio, sa quello che scrivi, conosce i tuoi interessi, segue la tua navigazione sul Web, ti propone annunci pubblicitari basati sui tuoi gusti. E molto probabilmente è nel tuo smartphone, dove apprende i tuoi spostamenti. Piano piano, inizierà anche a suggerirti cosa fare e dove andare. Ti saranno fatte proposte prima ancora che sia tu a chiederlo.
Ok, scherzo. Ma non troppo 😉