Dove eravamo rimasti?
Sì, sono proprio ioAlzò gli occhi dal libro, allibita.
Forse era la stanchezza che le giocava qualche brutto scherzo.
« Andrò a farmi una doccia e poi cercherò di dormire».
Così fece.
Cercava di indirizzare il pensiero altrove, ma non ci riuscì.
Quello tornava sempre lì.
Chissà se c’era scritto anche di Giacomo incontrato durante il viaggio. Una frenesia si stava impossessando di lei. Una ridda di pensieri giostrava nella sua testa.
« Sto impazzendo, troppo stress ultimamente. È un incubo. No! È un caso. Adesso ne leggo ancora un pezzo, non posso stare nell’incertezza, devo sapere!».
Uscì in fretta dalla doccia e si buttò sul letto prendendo il libro in mano.
Cercò con ansia il punto in cui aveva interrotto la lettura.
Ma ecco ci siamo! Il telefonino squillò. Era Giacomo.
Fu tentata di non rispondere.
« Sì? Giacomo? Dimmi».
« Ciao Andrea, ti disturbo? No? Non usciresti con me a mangiare qualcosa? In questa città mi sento sperso. Passerei io a prenderti».
Andrea stette un momento in silenzio.
« Gone?» disse lui.
« No, scusa ‒ disse lei ‒ ma mi è successa una cosa strana, sono un poco stranita. Ma va bene. Accetto volentieri».
Chiuse la chiamata ed ancora piu decisa prese in mano il libro.
Il vicino di posto sbirciava sul libro mentre lei leggeva.
Sempre più frastornata. Le sembrava di vivere un incubo.
L’aereo atterrò ed essi uscirono insieme. Ormai tutti i suoi punti di riferimento erano saltati.
Come un automa si vestì, il pensiero inchiodato là.
Sempre più frastornata si apprestò a scendere.
Mise il libro in borsa ed uscì. Prese l’ascensore e si trovò nella hall. Si sedette aspettando Giacomo.
Quasi sapeva cosa sarebbe successo, cosa le avrebbe detto. Aveva letto oltre.
Lui arrivò, ma lei persa nei suoi pensieri non lo vide finchè lui le prese delicatamente una mano per le dita e le disse con un sorriso:« Non sei ancora atterrata?».
Andrea si riscosse:
« No, non ci riesco ‒ rispose cercando di focalizzare l’attenzione su di lui ‒ mi sento come se avessi fatto un lungo viaggio e stessi cercando di smaltire un lungo fuso orario».
« Devo ammettere ‒ disse lui ‒ hai l’aria un poco persa, ma andiamo a berci un aperitivo. Forse dopo tornerai fra noi».
Andrea si alzò e lo seguì volentieri.
In quella giornata pazzesca lui iniziava ad essere l’unico appiglio alla realtà. Comunque una persona solare e positiva.
Uscirono e lui la indirizzò verso la sua macchina.
« Ho chiesto informazioni alla reception e mi hanno consigliato un posto non molto lontano».
Si avviarono ed Andrea focalizzò la sua attenzione su Giacomo per distrarsi un poco. Era un uomo non giovane, ma interessante.
Colpiva di lui sopratutto il modo di fare. Esprimeva l’ entusiasmo tipico dei giovani quando parlava di ciò che gli piaceva. Chi lo ascoltava veniva coinvolto. Quella sera, in quelle particolari circostanze lei vide Giacomo come un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi.
Arrivarono al ristorante, si sedettero al loro tavolo e presero un aperitivo. Andrea iniziò a rilassarsi un poco. Forse l’effetto dell’alcool.
«Ecco, allacciate le cinture! Iniziamo ad atterrare» disse Giacomo dopo che lei si era messa a ridere per una sua battuta.
« Sì, hai ragione. Volavo alto ed avevo le vertigini.Mi è accaduto un fatto strano .»
«Posso aiutarti?» disse lui.
«Forse ‒ rispose lei ‒ ma dimmi tu che hai letto questo libro, cosa ne pensi veramente? » aggiunse togliendolo dalla borsa e mettendolo sul tavolo tra di loro.
Giacomo fissò per un momento la copertina poi con gli occhi improvvisamente seri disse:
« L’avevo comprato solo perché era conosciuto. Man mano procedevo mi rendevo conto che tante domande si era posto chi l’aveva scritto erano le stesse che mi ero posto io. Io non avevo ancora trovato una risposta, lui sì. Leggendolo mi sono rifatto quelle domande, ho nuovamente cercato una mia risposta».
« E l’hai trovata?» chiese lei.
Chi è Giacomo?
- Il Diavolo che cerca di carpirle l'anima. (33%)
- Uno ,che come Andrea si è trovato nella medesima situazione. (67%)
- L'autore del libro. (0%)

18/12/2012 at 00:24
Il tuo stile letterario ben si adatterebbe a quello cinematografico.
Essenziale, movimentato, paratattico.
Aspetto il nuovo episodio!
PS: Non ho saputo resistere. Andrea che diventa assassina…
10/12/2012 at 14:03
Che domande Antonella! Sarei tentato di farla uccidere da Andrea… cambierebbe il corso della vicenda e tutto assumerebbe un nuovo significato. Però ho votato per la cattura. Sono interessato a vedere cosa le accadrà una volta nelle grinfie del diavolo!
05/12/2012 at 09:09
Bella idea. Brava.
Ti seguo.
08/12/2012 at 04:43
grazie per i complimenti ,fanno sempre piacere.
26/11/2012 at 15:05
Due persone normali proprio non direi! 😉
Le due impersonificazioni del Diavolo sono difficili da immaginare, è più seducente pensare al Diavolo e a un suo servitore, visto che nel Male c’è sempre una forte gerarchia.
08/12/2012 at 04:48
Vedo che sei esperto di gerarchie maligne.Ma il maligno è intelligente ed immenso e si adatta alle situazioni. Spesso si nasconde proprio dove uno non pensa sia.Argomento affascinante.
08/12/2012 at 12:36
Molto. Soprattutto si nasconde alla perfezione nell’apparente sommo bene, come in quei monaci santissimi che per l’Alto volere mandavano a morte povere guaritrici sospettate di stregoneria…
24/11/2012 at 10:28
e se Giacomo fosse invece arrivato per salvare Andrea? lui ha vissuto già la stessa situazione, conosce il finale e la potrà aiutare ad uscire dai guai
25/11/2012 at 05:49
Hai ragione in parte .Lui conosce il finale .A presto
08/12/2012 at 04:49
O forse essere lui stesso sacrificato
19/11/2012 at 11:50
Innanzitutto complimenti Antonella per aver iniziato da poco più di un anno l’avventura della scrittura. È sempre il momento di stravolgere la propria vita. Anche io ho iniziato in maniera rocambolesca e repentina.
L’idea della protagonista che legge la propria storia è proprio graziosa!
L’ipotesi che anche Giacomo sia vittima del gioco del libro mi sembra eccezionale!
E se a un certo punto, andando avanti, leggessero della propria morte, in quella stessa sera?
20/11/2012 at 05:56
Bello il suggerimento, anche se all’inizio mi ha spiazzato un poco.Che faccio li ammazzo tutti e due e poi? Però…
Ci sto pensando .Vedremo.
Grazie per i complimenti a presto
20/11/2012 at 10:39
Entrambi leggono della propria morte, entrambi sono vittime del gioco e entrambi devono trovare il modo sganciarsi dal racconto delle pagine.
Mi piacerebbe che lui non fosse il compagno che ella crede che sia, ma vorrei lo scoprisse molto molto molto avanti, una sorta di tradimento finale.
In quanto al come sganciarsi dal libro… eh, questa è dura!
18/11/2012 at 20:04
anche a me piace l’idea dell’imprenditore/tentatore/diavolo
e capisco l’angoscia della protagonista… mi immedesimo in lei e non saprei proprio come reagire al libro.
la prima cosa che farei è raggiungere il punto che coincide al “presente” in cui leggo e vedere come va avanti dopo: prevederà il futuro?
17/11/2012 at 09:40
l’ho letto e mi è piaciuto, brava Antonella….mi piace soprattutto il personaggio dell’imprenditore-tentatore-diavolo, credo che avrà un ruolo importante nella continuazione della storia (o forse no?)…comunque secondo me Andrea non può bruciare il libro, lo deve leggere e scoprire cosa succede
12/11/2012 at 15:23
ho votato che lo legge poco per volta, immagino con gli occhi sempre più sbarrati!
11/11/2012 at 14:40
Mi piace questa storia! In realtà mi piace molto anche il soggetto della storia nella storia 😀
E poi é bella l’idea che tutto inizia con un acquisto d’impulso, casuale.
E se provasse a bruciarlo? Si addormenta pensa di aver risolto la situazione ma la mattina ritrova il libro integro sul comodino
18/11/2012 at 04:38
Il diavolo è uno dei personaggi chiave e come diavolo non si sa mai dove si nasconde.
Se devo essere sincera non ho ancora deciso che fare con questo personaggio.
Grazie per i complimenti.A presto
18/11/2012 at 04:40
Bella questa possibilità di ritrovare il libro integro,sai non ci avevo pensato.
11/11/2012 at 13:31
Bello, bello, Antonella. Ottimo.
18/11/2012 at 04:41
Grazie per i complimenti,sempre graditi
11/11/2012 at 09:14
Uh uh… mi intriga. Secondo me lo legge poco per volta!
18/11/2012 at 04:42
Sì ,è quello che farà,penso .A presto