Era una calda giornata estiva

Dove eravamo rimasti?

Che farà andrea con il libro? Lo legge poco per volta.Ha paura di scoprire ciò che dice. (67%)

Sì, sono proprio ioAlzò gli occhi dal libro, allibita.
Forse era la stanchezza che le giocava qualche brutto scherzo.
« Andrò a farmi una doccia e poi cercherò di dormire».
Così fece.
Cercava di indirizzare il pensiero altrove, ma non ci riuscì.
Quello tornava sempre lì.
Chissà se c’era scritto anche di Giacomo incontrato durante il viaggio. Una frenesia si stava impossessando di lei. Una ridda di pensieri giostrava nella sua testa.
« Sto impazzendo, troppo stress ultimamente. È un incubo. No! È un caso. Adesso ne leggo ancora un pezzo, non posso stare nell’incertezza, devo sapere!».
Uscì in fretta dalla doccia e si buttò sul letto prendendo il libro in mano.
Cercò con ansia il punto in cui aveva interrotto la lettura.
Ma ecco ci siamo! Il telefonino squillò. Era Giacomo.
Fu tentata di non rispondere.
« Sì? Giacomo? Dimmi».
« Ciao Andrea, ti disturbo? No? Non usciresti con me a mangiare qualcosa? In questa città mi sento sperso. Passerei io a prenderti».
Andrea stette un momento in silenzio.
« Gone?» disse lui.
« No, scusa ‒ disse lei ‒ ma mi è successa una cosa strana, sono un poco stranita. Ma va bene. Accetto volentieri».
Chiuse la chiamata ed ancora piu decisa prese in mano il libro.
Il vicino di posto sbirciava sul libro mentre lei leggeva.
Sempre più frastornata. Le sembrava di vivere un incubo.
L’aereo atterrò ed essi uscirono insieme. Ormai tutti i suoi punti di riferimento erano saltati.
Come un automa si vestì, il pensiero inchiodato là.
Sempre più frastornata si apprestò a scendere.
Mise il libro in borsa ed uscì. Prese l’ascensore e si trovò nella hall. Si sedette aspettando Giacomo.
Quasi sapeva cosa sarebbe successo, cosa le avrebbe detto. Aveva letto oltre.
Lui arrivò, ma lei persa nei suoi pensieri non lo vide finchè lui le prese delicatamente una mano per le dita e le disse con un sorriso:« Non sei ancora atterrata?».
Andrea si riscosse:
« No, non ci riesco‌ ‒ rispose cercando di focalizzare l’attenzione su di lui ‒ mi sento come se avessi fatto un lungo viaggio e stessi cercando di smaltire un lungo fuso orario».
« Devo ammettere ‒ disse lui ‒ hai l’aria un poco persa, ma andiamo a berci un aperitivo. Forse dopo tornerai fra noi».
Andrea si alzò e lo seguì volentieri.
In quella giornata pazzesca lui iniziava ad essere l’unico appiglio alla realtà. Comunque una persona solare e positiva.
Uscirono e lui la indirizzò verso la sua macchina.
« Ho chiesto informazioni alla reception e mi hanno consigliato un posto non molto lontano».
Si avviarono ed Andrea focalizzò la sua attenzione su Giacomo per distrarsi un poco. Era un uomo non giovane, ma interessante.
Colpiva di lui sopratutto il modo di fare. Esprimeva l’ entusiasmo tipico dei giovani quando parlava di ciò che gli piaceva. Chi lo ascoltava veniva coinvolto. Quella sera, in quelle particolari circostanze lei vide Giacomo come un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi.
Arrivarono al ristorante, si sedettero al loro tavolo e presero un aperitivo. Andrea iniziò a rilassarsi un poco. Forse l’effetto dell’alcool.
«Ecco, allacciate le cinture! Iniziamo ad atterrare» disse Giacomo dopo che lei si era messa a ridere per una sua battuta.
« Sì, hai ragione. Volavo alto ed avevo le vertigini.Mi è accaduto un fatto strano .»
«Posso aiutarti?» disse lui.
«Forse ‒ rispose lei ‒ ma dimmi tu che hai letto questo libro, cosa ne pensi veramente? » aggiunse togliendolo dalla borsa e mettendolo sul tavolo tra di loro.
Giacomo fissò per un momento la copertina poi con gli occhi improvvisamente seri disse:
« L’avevo comprato solo perché era conosciuto. Man mano procedevo mi rendevo conto che tante domande si era posto chi l’aveva scritto erano le stesse che mi ero posto io. Io non avevo ancora trovato una risposta, lui sì. Leggendolo mi sono rifatto quelle domande, ho nuovamente cercato una mia risposta».
« E l’hai trovata?» chiese lei.

Chi è Giacomo?

  • Il Diavolo che cerca di carpirle l'anima. (33%)
    33
  • Uno ,che come Andrea si è trovato nella medesima situazione. (67%)
    67
  • L'autore del libro. (0%)
    0
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23 Commenti

  • Il tuo stile letterario ben si adatterebbe a quello cinematografico.

    Essenziale, movimentato, paratattico.

    Aspetto il nuovo episodio!

    PS: Non ho saputo resistere. Andrea che diventa assassina…

  • Innanzitutto complimenti Antonella per aver iniziato da poco più di un anno l’avventura della scrittura. È sempre il momento di stravolgere la propria vita. Anche io ho iniziato in maniera rocambolesca e repentina.

    L’idea della protagonista che legge la propria storia è proprio graziosa!

    L’ipotesi che anche Giacomo sia vittima del gioco del libro mi sembra eccezionale!

    E se a un certo punto, andando avanti, leggessero della propria morte, in quella stessa sera?

  • anche a me piace l’idea dell’imprenditore/tentatore/diavolo
    e capisco l’angoscia della protagonista… mi immedesimo in lei e non saprei proprio come reagire al libro.
    la prima cosa che farei è raggiungere il punto che coincide al “presente” in cui leggo e vedere come va avanti dopo: prevederà il futuro?

  • Mi piace questa storia! In realtà mi piace molto anche il soggetto della storia nella storia 😀
    E poi é bella l’idea che tutto inizia con un acquisto d’impulso, casuale.

    E se provasse a bruciarlo? Si addormenta pensa di aver risolto la situazione ma la mattina ritrova il libro integro sul comodino

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