Era una calda giornata estiva

Dove eravamo rimasti?

Chi è Giacomo? Uno ,che come Andrea si è trovato nella medesima situazione. (67%)

Ghunter ed Alexander
Giacomo le prese una mano :« Questo non è un libro, è una porta che si apre sulla tua anima. Di più non ti posso dire». Lei fu colpita da quelle parole. Finirono la cena ridendo e scherzando,
Lui la riaccompagnò all’hotel. Quando arrivò in camera si addormentò subito.
Fu svegliata dal telefonino che squillava. Doveva vedere un antiquario che aveva la possibilità di procurarle uno spartito autentico di un famoso musicista.
Chiamò un taxi che la depositò davanti al negozio di Ghunter. Lei entrò e lo scorse.
Sempre un bell’uomo. Aveva quel fascino torbido che l’aveva sempre piuttosto attratta.
L’esatto opposto di Giacomo.
« Ciao mia fata ‒ disse ironico ‒ o sarebbe meglio dire mia strega. Riponi quello sguardo. Sei sempre affascinante te lo assicuro. E tu come mi trovi.?»
Lei lo soppesò poi disse:« Mi induci ancora in tentazione. Cercherò di resistere».
Ghunter la prese per un gomito e con lei si diresse verso il suo ufficio. Si accomodarono lui alla scrivania e lei di fronte. « Che mi puoi dire riguardo a quello spartito? ― disse lei ― Ce lo hai per caso?».
« No, non ce l’ho ‒ rispose lui guardandola di sottecchi ‒ ma so chi lo possiede. Costui è un vecchio nobile bizzarro che vive nel suo castello non lontano da qui».
« Dai, andiamo dal tipo. Anche se non se ne facesse nulla mi hai incuriosito».
« Bene Andrea ‒ disse lui ‒ andiamo. Vedrai è una persona interessante, anche se talvolta un poco inquietante».
Uscirono insieme e si misero in macchina. Andrea sentì il libro nella borsa e le venne voglia di aprirlo. Così fece.
Ghunter la stava osservando in silenzio. Gli occhi fissi su di lei
La ragazza arrivò al villaggio con il suo amico. Era un antico borgo medioevale posto sul crinale di una collina. Entrarono da una antica porta. Non c’era nessuno in giro a quell’ora. Solo una vecchia stava seduta su una sedia sulla porta di casa. Girò il capo quando li sentì avvicinare. Nel vederli i suoi vecchi occhi si dilatarono. Non capiva. Chi stava arrivando? Una ragazza e vicino a lei…
Andrea chiuse il libro sconvolta. Lei conosceva Ghunter. Erano anni che lo conosceva. Arrivarono e Ghunter parcheggiò.
« Dobbiamo proseguire a piedi. ». Si incamminarono.
Ma dove era la vecchia? Eccola! E come ci guarda!
Arrivarono di fronte alla sagoma del castello. Ghunter suonò. In risposta un latrato di cani. Arrivò una donna ad aprire e fece a loro cenno di seguirli. Lei prese un sentiero che scendeva nell’antico fossato.
« Ma dove andiamo Ghunter?» disse lei all’erta.
« Non lo so ‒ rispose lui ‒ ma da Alexander c’è da aspettarsi di tutto».
La donna continuava a scendere e loro dietro. Continuarono a camminare sul fondo erboso del fossato. In fondo si vedeva luce rossastra che proveniva da stanze ricavate nella pareti del fossato stesso. La donna fece loro cenno di entrare in una di quelle stanze. Andrea lo fece con il cuore in gola.
Quando fu dentro vide un uomo accovacciato presso un enorme cesta dove c’era una cagna con dei cuccioli appena nati attaccati ai capezzoli. Delle lampade catalitiche tenevano al caldo lei ed i cuccioli.
L’uomo di spalle la accarezzava e lei lo guardava come solo un cane amato guarda il padrone. Andrea commossa a vedere quella scena.
Lei amava molto i cani e sopratutto quella razza l’aveva sempre affascinata.
I levrieri russi. I cani degli zar.
«Ciao Alexander ‒ disse Ghunter ‒ che meraviglia di cucciolata».
L’uomo al sentire la voce si alzò e si voltò.
«Benvenuta mia cara, spero che la vostra anima sia interessante quanto il vostro viso » disse.
Andrea era quasi refrattaria a dargli la mano. Una forza straordinaria si sprigionava dagli occhi di quell’uomo. Una forza mai vista. Non si notava neppure l’aspetto fisico, si restava subito incatenati da quello sguardo. L’età indefinibile, anche se non si poteva dire giovane, il viso abbronzato.
Il tocco della mano delicato.
Strinse la mano anche a Ghunter. Gli occhi di entrambi si accesero della medesima luce.

Chi sono Ghunter ed Alexander?

  • Due persone normali. (9%)
    9
  • Il Diavolo ed un suo schiavo (73%)
    73
  • Due impersonificazioni del Diavolo (18%)
    18
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23 Commenti

  • Il tuo stile letterario ben si adatterebbe a quello cinematografico.

    Essenziale, movimentato, paratattico.

    Aspetto il nuovo episodio!

    PS: Non ho saputo resistere. Andrea che diventa assassina…

  • Innanzitutto complimenti Antonella per aver iniziato da poco più di un anno l’avventura della scrittura. È sempre il momento di stravolgere la propria vita. Anche io ho iniziato in maniera rocambolesca e repentina.

    L’idea della protagonista che legge la propria storia è proprio graziosa!

    L’ipotesi che anche Giacomo sia vittima del gioco del libro mi sembra eccezionale!

    E se a un certo punto, andando avanti, leggessero della propria morte, in quella stessa sera?

  • anche a me piace l’idea dell’imprenditore/tentatore/diavolo
    e capisco l’angoscia della protagonista… mi immedesimo in lei e non saprei proprio come reagire al libro.
    la prima cosa che farei è raggiungere il punto che coincide al “presente” in cui leggo e vedere come va avanti dopo: prevederà il futuro?

  • Mi piace questa storia! In realtà mi piace molto anche il soggetto della storia nella storia 😀
    E poi é bella l’idea che tutto inizia con un acquisto d’impulso, casuale.

    E se provasse a bruciarlo? Si addormenta pensa di aver risolto la situazione ma la mattina ritrova il libro integro sul comodino

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