AliceSapore di ferro in bocca.
E’ sangue.
Il mio sangue.
Sgrano gli occhi, dove sono?
Mi fa male la testa. Provo a muovermi ma non ci riesco.
Scott?
Dove sei?
Vorrei urlare, ma dalla mia bocca esce un fievole mormorio.
Aiuto. Vi prego… Aiutatemi.
Cos’è successo?
Cerco di ricordare. Io e Scott stavamo litigando. Pioveva. Un macchina ci ha tagliato la strada.
Non avevo la cintura di sicurezza e sono stata sbalzata fuori dalla macchina.
Stupida.
Stupida, stupida, stupida!
Perché non riesco a muovermi?
Sono paralizzata?
Non m’importa.
Non voglio morire.
Piove, ma sento ugualmente le lacrime che mi scendono sulle guance.
Non voglio morire.
Okay, la mia vita fa schifo, è tutto il giorno che lo ripeto, ma sono troppo giovane per morire, ho solo ventinove anni.
Come mi ripete sempre Scott, il meglio deve ancora venire.
Ed io voglio crederci.
So che ho pensato un po’ troppo spesso di farla finita, soprattutto in quest’ultimo periodo, ma non dicevo sul serio. Tutti si lamentano di tanto in tanto, soprattutto quando capita una giornata “no”.
Ho cambiato idea.
Voglio vivere.
Non ho mai creduto molto in Dio, sono sempre stata cinica, ma prego ugualmente. Non si sa mai. Vorrei solo avere una seconda possibilità. Farò le cose per bene, questa volta. Lo prometto.
Voglio vivere.
Inspiro.
Espiro.
Voglio vivere.
Chiudo gli occhi.
Apro gli occhi.
“Mamma, mamma, svegliati!”
Emily mi guarda con i suoi enormi occhi blu.
Somiglia così tanto a Scott.
“Stavi facendo un brutto sogno?”
Annuisco e mi metto a sedere. Purtroppo non era solo un sogno.
“Papà ha fatto i pancake!” dice mia figlia piena di entusiasmo, mi prende per mano e mi trascina giù dal letto.
“Ehi, piccola.” Scott mi da un bacio dal sapore di sciroppo d’acero, “Oggi è il grande giorno. Sei nervosa?” mi abbraccia pungendomi con la barba di due giorni.
“Un po’.” ammetto appoggiando la testa sulla sua spalla, “Ho sognato l’incidente. Di nuovo. Sembrava tutto così… reale. Guarda, ho ancora le mani che mi tremano.”
“E’ successo tanto tempo fa.” mi accarezza i capelli, “L’abbiamo superato… E’ stato orribile ma ci ha dato la possibilità di capire ciò che realmente conta. Se non fosse stato per l’incidente, non avremmo tutto questo. Non saremmo qui ora… in questa bellissima casa… con nostra figlia…”
Emily mi sorride prima di addentare il suo pancake.
“Andrà tutto bene, vedrai.”mi rassicura mio marito.
Annuisco.
Andrà tutto bene.
Andrà tutto bene. Andrà tutto bene. Andrà tutto bene.
Inspiro profondamente.
“Ed ora Alice Milholland ci leggerà alcuni brani tratti dal suo ultimo libro che, scommetto, sarà un successo… esattamente come gli altri che hanno scalato la classifica dei best sellers del New York Times .” Martha mi sorride passandomi una copia del mio libro.
Sono nervosa, ma non voglio darlo a vedere.
Questo libro non è come gli altri, è personale. Parla dell’incidente, di come le seconde possibilità che ci vengono date possano cambiare tutta la nostra vita.
Scott è in prima fila accanto ad Emily.
Mentre tutti applaudono, mi fa un cenno col capo ed un sorriso di incoraggiamento.
Ricambio il sorriso ed inizio a leggere.
All’inizio balbetto un po’ ma divento più sicura parola dopo parola.
Giro la pagina. Qualcosa cattura la mi attenzione. Un biglietto.
Bugiarda.
Riconoscerei quella calligrafia tra mille.
Trevor Donovan.
Alzo lo sguardo e lo cerco in mezzo alla sala.
Eccolo lì. In piedi, vicino alla porta. Mi sta fissando. Non sorride.
Cosa ci fa in California?
Abbasso lo sguardo e continuo a leggere con la voce che mi trema.
Cosa vuoi da me, Trevor?
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
- Flashback in cui viene spiegato il rapporto tra Alice e Trevor (71%)
- Alice vuole parlare con Trevor ma lui è andato via (12%)
- Alice parla con Trevor (18%)

09/04/2013 at 20:34
Letto tutto d’un fiato. Bellissimo racconto, i miei più sinceri complimenti!
09/04/2013 at 20:36
Grazie mille!!
Sono contenta che ti sia piaciuta 🙂
19/01/2013 at 19:14
Letto gli ultimi capitoli tutti d’un fiato e… beh. Geniale. Posso dire con esplicita invidia che vorrei averla scritta io, questa storia.
Il finale mi ha ricordato molto Inception, mi pare che anche Luca più giù abbia espresso la stessa impressione.
Complimenti, davvero. Forse la miglior storia letta qui.
21/01/2013 at 12:59
Grazie mille Marta!
Mi sono divertita a scrivere Lie e sono contenta che la storia abbia ottenuto riscontri positivi..
Questo commento mi fa davvero piacere :-))
18/01/2013 at 16:22
Arrivo in ritardo, ma meglio tardi che mai. Condivido il pensiero di Luca, è una delle storie più belle e intriganti che ho letto qui su theincipit. La cosa che mi fa strano è che lo hai chiuso esattamente allo stesso modo in cui lo avevo immaginato.
Complimenti vivissimi 😀
18/01/2013 at 16:29
Grazie mille Jay!
Ora ne sto scrivendo una versione ‘integrale’..
Anche se rimarrà comunque un racconto breve..
Attendo il prossimo capitolo di MK 😉
10/01/2013 at 13:41
La vita perfetta nel limbo di Emily si inserisce in un finale perfetto. Una tensione pazzesca. Un capovolgimento di fronti incredibile. Mi ha ricordato quel recente film con Di Caprio in cui diverse realtà influiscono l’una sull’altra. Davvero un finale magistrale, emozionante, bello, intenso. Uno dei più bei racconti brevi che abbia letto.
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Luca, EnN – EnN 2
04/01/2013 at 14:27
Wow, una degna conclusione per un racconto straordinario! Grande Giulia!
04/01/2013 at 14:32
Grazie 😀
Ora sto creando una versione ebook..
Lo sto ampliamdo e cambiando alcune cose..
Poi posterò qui il link 🙂
28/12/2012 at 19:36
Bellissimo !! Mi è piaciuto davvero tanto, scrivo molto bene e la trama e tornata perfettamente !!! Aspetto con ansia la tua prossima storia !!! Sono molto contenta di aver seguito questa storia !
28/12/2012 at 15:01
Gran finale, bravissima Giulia!
Aspetterò con trepidazione il tuo prossimo racconto!!
28/12/2012 at 01:01
Brava Giulia, mi è piaciuto moltissimo questo finale! Hai saputo far quadrare tutte le tessere del puzzle con una maestria eccezionale
28/12/2012 at 09:11
Grazie..
L’idea generale l’avevo in mente sin dall’inizio.. poi ho dovuto inserire all’ultimo vari tasselli.. tipo l’omicidio di Trevor, l’altra bambina rapita, lo psichiatra..
però alla fine sono riuscita a far quadrare tutto.. 🙂