Emozioni nella Nuvola 2

Dove eravamo rimasti?

Quando il gioco si fa duro... ...Mario comincia a giocare! Può pensare liberamente, ha il sopporto delle intelligenze secondarie, è in DataCom. Sfrutterà al meglio la situazione per avvicinarsi ai segreti più nascosti della multin (37%)

2/VI – Sensi di colpaMario sente impulsi e ordini non verbali attraversare la sua mente. Ora, però, riesce a estraniarsi. Non agisce più di riflesso, come accadeva in precedenza.

Per la prima volta si rende conto della micidiale potenza dei nanochip DataCom. Che funzionino anche questi in base al mio codice? si chiede.

Il robot è ancora dietro di lui, in attesa. Si volta a guardarlo, dubitando tuttavia che quel display verdognolo possa dargli le risposte che cerca. “E ora? Cosa dovrei fare?” chiede.

I caratteri neri iniziano a scorrere: “Devi alterare il codice, in modo da renderlo meno efficiente e da rallentarne l’azione. Dovrai fare molta attenzione: DataCom metterà in atto ogni genere di controllo ed è fondamentale che non si accorga della tua opera di sabotaggio.”

Mario è perplesso: “Se DataCom rileverà un abbassamento del tasso di suicidi, non potrà non ipotizzare che la causa sia nel codice.”

In risposta, le lettere riprendono a scorrere: “Contemporaneamente alla tua opera di sabotaggio, decine di cellule di hacker inizieranno a diffondere messaggi che mineranno la fiducia della gente nei nostri prodotti. DataCom crederà che gli umani stiano iniziando a sviluppare una resistenza naturale, come un organismo che sotto attacco virale inizi la produzione dei primi anticorpi.”

Mi scopriranno. Ne sono certo. “Ma perché io? Non potreste sabotare voi stessi il codice?”

“Né DataCom né noi siamo in grado di muoverci all’interno della sua complessità. Possiamo comprendere e replicare la maggior parte delle vite umane e delle loro creazioni, ma l’opera di alcuni soggetti va ben oltre la nostra portata. La vastità delle informazioni di un quadro di un pittore come Leonardo da Vinci non può ancora essere processata da noi. E neppure il tuo codice.”

Le dita di Mario sono scosse da un lieve tremolio. Un dubbio atroce inizia a farsi strada nella sua mente. Respira profondamente. Devo sapere.

“Dunque, nessun altro sarebbe in grado di apportare modifiche al codice?”

“No. Occorrerebbero gli sforzi uniti di migliaia di intelligenze artificiali e umane e decenni di lavoro per produrre qualcosa di paragonabile.”

Mario si sente sempre più schiacciato sotto un enorme peso. Il dubbio che lo terrorizza sta diventando ancora più reale. Milioni di vite umane, il destino della specie umana…

Suo malgrado, non può esimersi dal porre la domanda successiva: “E nessun altro sarebbe stato in grado di creare questo codice?”

“No, Mario.”

Dio mio! Neppure sapevo a chi fosse destinato! Né ero a conoscenza dell’uso ne avrebbero fatto… Eppure sono io ad aver reso possibile tutto questo…

“Mario, c’è altro che devi sapere.”

Il piccolo robot lo aggiorna con le informazioni che erano state date a Isabella sul meccanismo di controllo predisposto dalle antiche civiltà.

Com’è possibile che l’attuazione di un piano così antico dipenda dall’opera di un singolo essere umano?

Sa di non essere il primo uomo a cui sia toccato sostenere un simile fardello. Chi studiava l’atomo era consapevole che sarebbe stato usato per creare la bomba atomica? E se non ci fossero stati quegli scienziati, chi avrebbe preso il loro posto?

Ma quanto ha fatto non può essere giustificato. Il codice che sta sterminando gli umani è una mia creazione! Io ho reso possibile tutto questo.

Le lettere hanno smesso di scorrere sul display del robot.

Mario dice, con tono assente: “Devo parlare con mia moglie.”

“Non è consigliabile. In questo momento, aprire un secondo canale di comunicazione sarebbe un rischio inutile.”

“O mi consentite di parlarle o non farò nulla di quanto mi chiedete.” Il suo sguardo è perso nel vuoto, il peso delle sue responsabilità è così forte da sopprimere in lui ogni altra emozione. “Isabella deve sapere. Devo dirglielo. Devo dirle che… sta per morire.”

Mario comunicherà con Isabella? Riuscirà a sabotare il codice?

  • Non riuscirà a comunicare con l'isola. Saboterà il codice, rallenterà DataCom e molte vite saranno risparmiate (39%)
    39
  • Comunicherà con Isabella. Il sabotaggio del codice non sarà possibile (32%)
    32
  • Comunicherà con l'isola, ma Isabella non sarà disponibile. Inizierà ad alterare il codice (29%)
    29
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595 Commenti

  • Recupero effettuato.
    Ho dovuto riprenderlo dall’inizio, poi man mano, leggendo, mi sono reso conto di aver interrotto la lettura intorno al 5° episodio.
    Be’, che dire Luca? Coinvolgente e fluido come sempre, ma senza un finale non c’è possibilità di esprimere un giudizio più dettagliato, ragion per cui mi butto sul nuovo capitolo della saga 🙂
    Complimenti.

  • Eccoci! 😀
    Allora…mi piace moltissimo l’atmosfera un po’ più intimistica e riflessiva della prima parte, dopo tutto quello che è successo è giusto dedicare un po’ di spazio anche alle reazioni psicologiche dei personaggi. Per un attimo, siamo stati tutti in quella stanzetta spoglia, fredda e solitaria. 🙂
    Bello anche il finale, anche se… poco finale, ecco. La terza serie si presenta come il naturale proseguimento di questo flash che ci hai dato sul mondo dopo l’avvento di DataCom.
    Che dire, più giù qualcuno parlava di “universo”, e credo che non ci sia termine più adatto per descrivere ciò che hai creato. Complimenti! 🙂

    • Grazie Marta, ma ora sai che ho bisogno di te. Senza i tuoi consigli, i tuoi suggerimenti, le tue quasi folgoranti anticipazioni, sai che non posso andare avanti. Ormai la nostra è quasi una simbiosi letteraria. Dunque, what do you expect dalla terza serie? Sai che non ti ascolterà del tutto… ma qualcosa di tuo, ci sarà sicuramente!

    • Grazie Maelviri, di tutto. Senza di te non avrei mai potuto scrivere questi venti episodi. In quanto al romanzo, vedremo. Per ora è “serie su The Incipit” e audiobook derivato. In realtà, nuove forme potrebbe affiancarsi. Mi piacerebbe molto in questo momento affiancare un fumetto. L’idea sarebbe quella di trattare vicende diverse su media differenti che si muovano nello stesso mondo. Con il fumetto sarebbe eccitante riprendere tutto quello che è venuto prima, gli albori, quando Isabella lavorava per DataCom e la multinazionale sostituiva i dirigenti umani con quelli virtuali. Mentre, un eventuale romanzo, lo immagino più in stile fantascienza hard, dunque, spostato molto in avanti, in uno scenario estremamente futuristico. Vedremo!

    • No, necessario no, ci mancherebbe. Diciamo che avevo ricevuto molte “pressioni” 😉 È che un bel finale alla Indipendence Day è solitamente quello che molti si aspettano. Il mondo è invaso dagli alieni, ma tu prendi un’astronavina con comandi sconosciuti, ci carichi su un bel virus, vai dall’astronave, il virus senza problema attecchisce e alla fine ti ritrovi fiero a festeggiare davanti alla White House 😉
      Sarò felicissimo di continuare a confrontarmi con te!

  • Complimenti a Luca, che con la seconda stagione di “Emozioni nella Nuvola” è stato a lungo nella classifica delle storie attive più giocate. In premio la copertina che rappresenta la serie viene aggiornata alla stagione 2!

    • Prendendo spunto dalle vicende impossibili e horror di cui tu sei maestro, sono tentato dall’entrare in qualche dettaglio su come DC possa trattare alcuni ribelli. È impossibile che la multinazionali, in determinati ambiti, non utilizzi la paura generata dal terrore per fiaccare la resistenza. Se so che quello che può succedere è orrendo, tendenzialmente sono più portato ad arrendermi. Dunque…un horror incredibilmente hi-tech. Ci starebbe, no?

      • Guarda Luca, leggendolo si ha l’impressione che tu stia raccontando una storia, ma in parallelo ne corrono altre 10. Hai aperto un filone con una varietà di temi che possono essere tutti meritevoli di approfondimento, se non di veri e propri spin off. Per cui, anche la possibilità che hai citato.

        • Ne stavamo scrivendo contemporaneamente, tu qui e io in risposta a Mealviri. Sarebbe anche interessante avere spin-off su media differenti. Oggi il digitale consente libertà espressive molto particolari. L’idea di un fumetto nel quale riprendere gli eventi “prima”, mi attrae molto: come DataCom è arrivata a diventare quella che è. Mentre con un romanzo, mi sposterei in qualcosa di molto più futuristico. A me piacciono le storie… non credo che si siano formati più nobili di altri, ma solo formati che ci emozionano!

  • E si ricomincia…….senza parole, magistrale.
    Se proprio vuoi una pecca sono quei “capelli bruni quasi arruffati”, quasi come???
    O sono arruffati o non lo sono. Ma questo è per romperti le palle all’ultimo episodio…aahahah,,,,grandissimo!!!

    • Ottima osservazione… sono quelle cose sulle quali vorrei fare volentieri l’editing 😉 In realtà, l’impossibilità di non farlo è quasi eccitante. Persino su Amazon, con gli ebook, quando ci segnalano un refuso, si carica un nuovo doc e… problema risolto. Qui invece l’idea che quello che si pubblica sia definitivo genere una tensione creativa molto particolare!

  • “una fine senza fine” è sempre rischiosa per l’autore. The last but not the list è cosa che si vede nella vita, raramente nelle storie. Eppure ci sta, ci sta tutta. Lo so, ci si sente delusi. Eppure s’impara di più da una fine senza fine che da un finale happy ending, impara chi scrive ma soprattutto chi legge, che s’immagina quel che vorrebbe fosse il finale, o la continuazione.
    E poi ci sono anche le storie col finale che lasciano la voglia di sapere di più. Più la storia è bella e più il lettore vuole di più, anche se il finale chiude e dice tutto. E’ la nascita del sequel, o prequel, o come vi pare.
    Credo che l’autore debba leggere attentamente il feedback: ogni delusione è un complimento, ma anche un’idea nuova, una sollecitazione: ehi ragazzo! qui c’è qualcuno che ne vuole di più! ti metti a tavolino please? e mi dici che mario fa questo e poi quello e voglio che …
    Bellissimo!
    Perchè è così che deve funzionare la storia digitale, non c’è più l’autore lassù e i lettori quaggiù, siamo tutti producer, come dicono alcuni, tutti autori E lettori. The incipit è anche questo. Ed è palestra, per tutti.
    Secondo me Luca col finale senza fine ha lanciato il guanto della sfida: chi se la sente di continuare la storia? ah ah, sarebbe divertente!

    • In questi mesi gli esperimenti su The Incipit e sull’improvvisazione letteraria mi hanno preso come non mai. È un continuo fluire di idee, commistioni, influenze. È importante lasciarsi prendere, farsi un po’ trasportare dalla corrente di idee e creatività, esprimendo quello che sentiamo profondamente, la nostro individualità, e mettendola sul piatto senza gelosie o egoismi. Quello che si può fare è davvero bellissimo. Su queste piattaforma si vede proprio come si cresce talora insieme. Io imparo dall’autrice che impara da me e insieme impariamo a scrivere meglio i nostri racconti.
      Per quanto riguarda i finali, concordo in piedi: apertura, così come accade nella vita.
      Muoversi nel mondo creato da un autore secondo me può essere divertentissimo. Oppure portare avanti diversi spin off che trattano vicende che si incrociano… Fantastico! Mi piacerebbe moltissimo!

  • Ero rimasta un po’ spiazzata dal tuo annuncio di stoppare gli episodi, Luca, da lettrice ci ero rimasta molto male! Ma, eh già ma, un po’ ho capito la tua scelta, a volte quando si scrive si devono prendere delle decisioni che possono non piacere, perfino allo stesso autore!! Quindi sono rimasta stupita da questo finale inaspettato!
    Mi è piaciuto molto. Anche se non dice proprio cos’è successo all’isola, lascia un po’ in sospeso il discorso, questo episodio è azzeccato come un epilogo di un libro, ti fa immaginare cosa sia potuto succedere e ti lascia con quel senso di aspettativa che ti fa sperare in un seguito! E io spero proprio di poter leggere un giorno le vicende complete di Mario e Isabella e della guerra contro DataCom!!
    Complimenti Luca, per il tuo racconto e per il tuo coraggio! 🙂

    • Grazie Valentina, tutto questo è croce e delizia del nostro lavoro: viviamo le vicende dei nostri personaggi e dei mondi che creiamo. Sono espressione della nostra sensibilità, di ciò che ci esalta, di quello che terrorizza… delle nostre speranze. Siamo un po’ tutti loro messi insieme. Ed è impossibile rimanerne estranei, scrivere impassibili come … scegli tu. Però è anche ciò che fa sì che, come autori, ci rende vivi.
      Esaudirò tutto quello che mi chiedi! Riprenderò con dei flashback la fuga, il ritrovamento. Mi addentrerò in questo nuovo mondo. Sarà dura per loro. Ma, finché anche un solo umano sopravviverà, le macchine non l’avranno vinta!

    • Alcune tu storie, Giulia, mi hanno colpito molto. In un certo senso, noi non siamo autori di sceneggiature hollywoodiane. Non cerchiamo il lieto fine a tutti i costi. Portiamo avanti quello che sentiamo come lo viviamo davvero. Trasformiamo le scelte dei lettori in un qualcosa che prende vita e non è forzato. Da questo punto di vista, questo gioco talora è molto realistico. Tu, poi, nel descrivere pezzo dopo pezzo quelli che sono gli stati d’animo dei tuoi personaggi, sei insuperabile!

  • Sono davvero dispiaciuto nell’annunciare che il mondo di Isabella e Mario è arrivato a conclusione. Termina così, al diciannovesimo episodio (neppure al ventesimo, così stato sarebbe giusto…)
    Ringrazio tutti i lettori che hanno partecipato con commenti, idee, ipotesi, controipotesi, spunti, tweet, post su Facebook e Google+, all’evoluzione della storia. Dopo millesessantatre commenti su The Incipit, ho tratto le conclusioni che mi sono sembrate più appropriate.
    Emozioni nella Nuvola è stato sì un racconto, ma anche un esperimento sociale. Spesso ho posto quesiti dove ho opposto il bene dei singoli a quello di molti, dove la lungimiranza si è scontrata con l’impulsività. È stato tutto molto istruttivo, oltre che appassionante e divertente.
    Ne ho tratto tuttavia le conclusioni che, in coscienza, mi è sembrato più giusto trarre.
    In ogni caso, grazie a tutti!

  • Avevo letto da tempo, ma non ancora votato. Mumble mumble. Mi pare evidente che siamo alle soglie di una terza serie… Luca Luca!! PEr quanto ci terrai sulle spine?? 😀
    Comunque ho votato per Lorena e Isabella in fuga…sono curiosa di vedere che faranno le due donne a contatto! 🙂

    • Marta, i tuoi commenti hanno sempre qualcosa di speciale. A volte, anche involontariamente. In questo caso, è il numero cinquecento. Lorena e Isabella fuggitive? Da donna e da autrice, come immagini il loro rapporto? Lorena non si è dimostrata particolarmente gentile con Isa… e lei ha un carattere piuttosto tosto. Dovessero fuggire insieme, viste le condizioni di Lorena, non si può non immaginare che Isabella debba assisterla. Lo farà? Quale potrebbe essere la sua motivazione?

  • Io penso che questa storia non finirà ancora..il prossimo non sarà l’ultimo episodio . Ho votato la prima…Mario e Isabella sono in grado di salvare Lorena…più tardi , molto più tardi..La battaglia inizia ora , vincerà non il potere, non la intelligenza e neppure la forza…rimane solo l’umanità !

    • Innanzitutto non ho parole per esprimerti la felicità per la pubblicazione del tuo nuovo racconto. Quando Lorena mi suggerì, lo scorso autunno, di prendere parte all’avventura di The Incipit, la storia di Sarah, Pleased to meet you, fu il primo racconto che lessi e non me lo dimenticherò mai! Ora sono eccitatissimo all’idea di tornare a seguirti.
      Il tuo, come al solito, è uno dei commenti più intriganti. Inizio quasi a pensare che tu lo faccia apposta a stuzzicarmi. Indubbiamente conosci le mie debolezze 😉
      Chi? Chi dovrebbe essere a fuggire, secondo te? 🙂

      • Grazie per i complimenti; io sono convinta che per stimolare la creatività e la fantasia di uno scrittore bisogna anche commentare lasciando qualcosa in sospeso, in modo tale da mettere l’autore nelle condizioni di porsi delle domande in più 🙂
        Comunque ogni tuo episodio mi da modo di riflettere riguardo la tecnologia e il suo impatto sulla nostra vita. Complimenti!
        DataCom sembra controllare l’umanità in modo talmente perfetto, ogni sua mossa; che accadrebbe se ci fosse qualcuno, in qualche modo, tanto in gamba a tal punto da riuscire ad ingannare questo “sistema”? Se si riuscisse a far passare Isabella per Lorena agli occhi di DataCom, con l’intento preciso di destabilizzarla e distruggerla? Alla fine, questo sistema perfetto verrebbe annientato dalla predominante volontà dell’uomo di essere totalmente e completamente indipendente. Quindi DataCom si autodistruggerà da sola.
        Altra alternativa: Isabella è proprio lei e fugge mentre Lorena viene catturata. Dove fugge Isabella? Bella domanda! In un’isola, dove potrebbe nascondersi? Isabella potrebbe far credere di essere fuggita mentre in realtà si nasconde proprio nella stanza dove era rinchiusa. Verrebbe cercata al di fuori di quella stanza, non dentro.

        • Lunghezza del commento: è quello che cerco! 😉 Riflessioni, idee, spunti, confronto, spunti… È quello per cui adoro questo questo gioco 😉
          Tecnologia: sì, l’intento di EnN è proprio una riflessione sulla tecnologia. La tua vita è su Twitter, Gmail, Facebook. Cosa accadrebbe se un giorno questi soggetti decidessero di usare le informazioni pazientemente raccolte con di te?
          DataCom: è una multinazionale, ha come logica il profitto. Le intelligenze virtuali sono state programmate per mantenere e incrementare questo profitto. Vogliono controllare l’uomo per evitare che si autodistrugga, perché la sua autodistruzione farebbe crollare l’economia e quindi il loro scopo. L’uomo totalmente indipendente ha un grosso problema: tende all’autodistruzione. Possiamo negare che in questo momento stiamo distruggendo il pianeta? Perché DataCom dovrebbe autodistruggersi?
          Isabella: anche io pensavo a un’ipotesi di questo tipo. Deve ingannare. Perché in un’ipotesi di fuga classica, coloro che controllano satelliti e quant’altro la scoverebbero facilmente.
          Terza serie: tu che dici? 😉
          Isabella – Lorena: Isa lavorava per DataCom. Possibile che non riesca a riconoscerla 😉

          • Decisamente sì; una terza serie io la leggerei molto più che volentieri 🙂

            DataCom si autodistruggerà perchè alla fine dei giochi fallirà; non riuscirà a controllare l’uomo e per questo tutto il sistema andrà in tilt, in una sorta di cortocircuito.
            E’ vero che l’uomo sta distruggendo il pianeta, la situazione è differente (in peggio) rispetto a 20 anni fa; essere controllati, anche con le migliori delle intenzioni, può essere più distruttivo perchè non si avrebbe più autonomia.

            Eh, Lorena… in qualche modo potrebbe ingannare DataCom; non so come ma sarebbe grandioso! 😀

            • 🙂 Sì, gli umani devono trovare quella debolezza alla quale un’intelligenza artificiale, per quanto infinitamente evoluta, non sia in grado di porre rimedio.

              Sono molto incuriosito tuttavia dalla tua idea dell’autodistruzione. Come può una macchina programmata per funzionare ed evolversi entrare in una spirale autodistruttiva?

            • Il mio è un ragionamento complicato e forse non molto realistico, me ne rendo conto… una macchina programmata in in certo modo lega la sua vita a quella programmazione, non c’è dubbio.
              Ma se l’uomo riuscisse a liberarsi dal controllo, non si potrebbe creare una “frattura” nel funzionamento della macchina? Fino a che punto la macchina è programmata per evolversi? Potrebbe accadere che questo processo di evoluzione implichi anche una certa autonomia della macchina che andrà fuori controllo.
              Luca, come ti ho detto prima il mio è un ragionamento complicato e forse ragiono per assurdo… ma a me piace immaginare uno scenario così, nel quale la macchina, nonostante sia stata programmata con certi scopi, in qualche modo verrà sconfitto dall’intelligenza umana.

            • In realtà mi piace moltissimo. Sono profondamente sedotto e affascinato dalla tua intuizione, perché mi sembra di intravedere, su scala diverso, quello che spesso accade alle macchine che abbiamo sempre usato finora. Pensa ai flipper in tilt, a Bill Gates che mostra il nuovo Windows e quello va in crash, ai surriscaldamenti, ai PC che smettono di funzionare. Ora, se ho ben capito, tu stai immaginando una DataCom che arriva così a diventare così complessa da ingarbugliarsi irrimediabilmente. Non è così? Se ci pensi, è uno scenario iperaffascinante!

            • Al di là del fatto che oggi fatico davvero a pensare, DataCom potrebbe collassare su sé stessa a causa della sua stessa complessità. Ma il meccanismo di controllo delle antiche civiltà potrebbe scegliere un nuovo strumento per salvare il pianeta a danno degli umani. O potrebbe riparare DataCom. E se le antiche civiltà avessero origine aliena? E se gli ET non interferissero sulle vicende di una pianeta fino a quando una specie non mette a rischio la sopravvivenza del pianeta stesso?

    • L’interrogatorio con un’entità virtuale che è convinta di comandarmi tramite un nanochip… e che per questo motivo mi porta a tradire la persona a cui più tengo al mondo. Non hai idea di quanto abbia “sentito” nello “stomaco” quella parte 😉 Mi fa piacere che ti sia piaciuta.
      Come ti immagineresti la fuga di isabella? In fondo, è su un’isola. Non farsi beccare non dev’essere molto facile…

    • le intelligenze secondarie, che tuttavia sembrano essere quelle che la sanno più lunga di tutte. però, se queste hanno dato un chip a Isabella, probabilmente sapevano che lei forse si sarebbe fatta beccare. Potrebbero aver inserito un meccanismo di autodistruzione. In questo caso, il “tradimento di Florentio” non sortirebbe granché… Non possono non aver previsto questa possibilità, giusto?

  • Io ho votato perché Isabella e Lorena si mettano in salvo, mentre Florentio tradisce le intelligenze secondarie… non mi è mai piaciuto come personaggio!

    Episodio sorprendente, che svela un pochino ancora qualcosa, ma nello stesso tempo complica la situazione… tutti i fili si riuniranno nell’ultimo episodio o si annoderanno ancora di più?! Aspetto di leggere con tanta, tanta curiosità!

  • A quanto ho capito, il mio voto non è stato particolarmente risolutivo! 😛
    Ripeto le mie scuse a Mario per l’assenza, purtroppo anche se non sono una geniale creatrice di codici killer, anche la mia vita è piuttosto turbolenta!
    Ho votato la terza semplicemente perché mi intrigava la possibilità di una diversa identità di John. 🙂

    • E un’idea su chi abbia scoperto la posizione dell’isola? I più dicono DataCom, questo implicherebbe o che le nostre eroine si diano a una bella fuga o che siano catturate. Nel caso Isabella è Mario si ritroverebbero… In DataCom… E magari Mario assisterebbe alla vendetta delle macchine nei confronti della traditrice….

      • Un po’ speravo mi chiedessi “chi ha individuato l’isola”. Ieri commentando l’ho scritto, poi cancellato perchè mi sembrava andasse al di là del commento.
        A me piace tanto l’idea che a individuare l’isola siano gli alieni, in particolare i nordici ( i miei preferiti 🙂 ).
        In un mondo controllato anche troppo dalle tecnologie create ad arte dall’uomo, saranno proprio gli alieni, non a caso le cosìdette entità intelligenti, a salvare la situazione, in qualche modo; salveranno la razza umana da se stessa!
        Nell’immaginario collettivo gli alieni sono spesso visti come qualcosa di cui aver paura, mentre invece penso sia tutto il contrario.
        Per quanto riguarda John onestamente non saprei.

        • Per me gli alieni sono un’idea quasi “scontata”. Ritengo impossibile che non ci siano altre entità intelligenti nell’Universo e proprio in virtù della loro evoluzione, sia tecnologica sia spirituale, credo che generalmente non intervengano nelle vicende dei mondi… Aspettano che una specie arrivi ad un certo livello, prima di comunicare con essa.
          Ma perché in questo caso dovrebbero essere a favore degli umani? In fondo gli umani sono quelli che stanno devastando il pianeta e DataCom è l’entità che sta cercando di salvarlo.
          Cosa sono gli alieni nordici?

          • Gli alieni sono un’idea scontata, ma a me piace tanto pensare che siano loro a salvarci da noi stessi; i nordici? Beh, li ho citati perchè sono i miei preferiti.
            DataCom è l’entità che sta cercando di salvare il pianeta però con i microchip e il troppo controllo, secondo me l’umanità andrà “allo sballo”.
            Ora non vedo l’ora di leggere il seguito 🙂

            • Scusami Schiningstar, non parlavo in senso letterario… Intendevo dire che io credo che così fermamente nell’esistenza della vita extraterrestre da dare quasi per scontata la loro esistenza. Dal punto di vista letterario invece lo trovo un bellissimo spunto e credo che potrebbe essere uno sviluppo molto fertile. Come scrittore di fantascienza non smetterei mai di scrivere di vita oltre il nostro pianeta.
              Per quanto riguarda DataCom e gli umani hai anche qui ragione: il controllo di DataCom da una parte e l’istinto pianeticida dell’uomo. Forse la soluzione è solo oltre questo pianeta.
              Ma cosa sono gli alieni nordici?

  • Mi pare si stia lavorando per eliminare il tasso di suicidi, aumentare quello degli omicidi significherebbe annullare gli sforzi 😉

    Non amo il genere, ma contando che ho appena finito di leggere i primi otto episodi senza difficoltà alcuna, vuol dire che c’è sempre un buon motivo per ricredersi 😀

    Continua così!

  • Premesso che ho scoperto questo sito dopo aver letto l’ebook “energie della galassia”, premesso anche che leggere l’ultimo racconto e poi scoprire che il finale non c’era mi ha lasciata con una faccia tipo questa o.O … 🙂 Ho votato “comunichera’ con Isabella ma il sabotaggio non sarà possibile”. Perchè? … Non saprei 🙂 ma se il racconto lo stessi scrivendo io… Se il protagonista fossi io, ci vorrei parlare, con Isabella, non sarei in grado di sabotare un bel niente senza prima chiarirmi con lei 🙂

  • Come programmatore e sviluppatore mi sembra in realtà poco incline ai sentimentalismi. Può anche essere interessato ad avvertire la moglie del pericolo imminente, ma sicuramente capisce quelle che sono le priorità in questo momento… che non sono la vita di una singola donna.

  • Secondo me l’aspetto umano prevarrà 😉 Cercherà di fare di tutto per comunicare con la moglie e ci riuscirà. Forse non saboterà il codice, ma troverà sicuramente un modo per combattere DC, magari scoprendo il collegamento con le civiltà antiche e interrompendolo. (e se scoprisse che qualcuno di quelle civiltà è ancora vivo? delle sorte di immortali? 🙂 )

  • NON ci sono dubbi sul fatto che Mario NON riuscirà a comunicare con Isabella, che è tenuta sotto chiave in una sorta di cella. Perché mai i due hacker, che hanno il controllo della situazione, dovrebbero liberarla?

  • Che triste quest’episodio. L’ho sentito nello stomaco. Perchè si è dovuto trovare in una simile situazione??? Capisco tutto l’orrore della situazione datacome, ma la scoperta di tutte le sue responsabilità. Non so, io mi sento in colpa se pesto una formica. Deve essere un peso IMPOSSIBILE da portare! Spero che salvi le persone…

    • Però c’è il discorso dello scienziato, che effettivamente è calzante. Se ci pensi, tanti scienziati o ricercatori si sono trovati nella sua situazione. Scoprivano qualcosa di magari bellissimo e poi questo veniva usato per scopi nefasti.

    • Brava , anche io volevo proporre una cosa simile , vediamo cosa succederà ? Luca ha accennato che può cominciare una storia d’amore con Lorena , poi Mario e ancora innamorato di lei …alla fine Luca , come sorprende sempre , la farà morire 🙂

  • Episodio stupendo, che mi è piaciuto moltissimo perché hai continuato a scavare nella psicologia del personaggio Mario, rendendolo più veritiero e credibile. Penso che i dubbi che lo quasi sembrerebbero travolgerlo siano realistici e hai avuto la capacità di renderlo molto più umano, laddove finora i colpi di scena, l’azione e la tensione erano stati gli elementi principali.

      • Un meccanismo di backup mi pare più che credibile e anche l’ipotesi delle nanoparticelle non è male, perché sarebbe strano che un sofisticato sistema come quello dei nanochip possa essere eliminato da un organismo semplicemente con un’estrazione. A questo punto però non solo Isabella, ma anche Mario sarebbe a rischio e questo non farebbe che aumentare le sue angustie!

        • In effetti però se uno è sotto nanochip mica può toglierselo da solo…
          Quindi DataCom potrebbe non aver pensato a nulla di così diabolico……
          L’idea che però abbiano tenuto sotto controllo i cugini secondari e abbiano capito dove si trova Isa mi risuona famigliare..
          ma in quel caso, mario che può fare? anche se la avvisa non serve a molto

      • Oppure semplicemente Isabella deve morire perché Mario, ora che ha i due nanochip, sa che una delle prossime “vittime” del suo codice è lei e ne è consapevole. Non mi piace però come ipotesi perché preferirei che Isabella proseguisse nella storia in modo da potersi riscattare dopo tutti quegli anni sotto il controllo di Datacom e distruggerla.!

        • Però per essere una delle potenziali vittime DataCom dovrebbe conoscerne la posizione…
          Credo che la storia nella storia che riguarda Isabella potrebbe essere una riscoperta della sua umanità. Anni di nanochip possono lasciare il segno anche a livello psicologico, creando persone non particolarmente emotive. Una volta libere, ci vorrebbe un po’ per “sciogliersi”. In fondo, quando sei a lungo prigioniero e ti ridanno la libertà, ne hai quasi paura e continui a sentire delle manette invisibili ai polsi. Ti sembra un buono spunto?

          • Sì, potrebbe essere un ottimo spunto! Però ciò non risponde alla domanda, perché Isabella deve morire? Magari invece DataCom ha scoperto la sua posizione… non lo so, potrebbero essere molte le soluzioni e so che tu sceglierai la migliore per l’andamento della storia! 😉

  • Io ho dato il mio voto per “comunicherà con Isabella, il sabotaggio non sarà possibile”.
    Da una parte vorrei che Mario e Isabella almeno si chiarissero; quanto meno mi piacerebbe dar loro la possibilità di mettere fine alla loro storia parlandone, senza altre bugie.
    Il sabotaggio invece non sarà possibile perchè così sarebbe troppo facile; qualche inconveniente o problema in più (come se Mario già non ne avesse abbastanza) non guasterebbe.

    • Potremmo chiedere l’autorizzazione a The Incipit e, avuto il loro assenso, Noemi o Giovanni potrebbero pubblicare il primo episodio. In seguito, potremmo adottare una politica molto semplice: se un autore è assente, il suo personaggio è assente all’interno dell’episodio. Se un autore decide di non voler continuare, il personaggio muore o parte per una località lontana. In questo modo non avremmo la necessità né di essere sempre contemporaneamente presenti né che uno si impegni per la vita.
      Viste le nostre “tendenze” potremmo etichettare gli episodi come adatti ad un pubblico adulto. Ed è tutto! 😉
      Di volta in volta il “pubblicatore” pubblicherebbe e, lette le altrui scelte, andremmo avanti.
      Nella scheda autore, per trasparenza, indicheremmo che si tratta di una storia scritta a più mani, il nome degli autori e un piccola presentazione!
      Se scriviamo la storia con le idee condivise oggi sarà davvero molto carina!

  • Ok, forse mi sono persa qualcosa? Perché Isabella sta per morire??
    No, beh, dai. Stavolta ho votato che si salvano milioni di persone. La scorsa serie di fronte alla scelta di morte Isabella/morte Umanità ho votato per salvare Isabella, ma se si tratta solo di non poterci parlare… lei è tosta, se la caverà. E poi anche fosse, voto quell’opzione per par condicio rispetto all’ultima volta! xD

  • Trovo davvero interessante il fatto che da un uomo dipenda il destino dell’umanità. Il peso della responsabilità unito al desiderio di comunicare con la moglie fanno di questo personaggio un uomo vero, un personaggio vero. Hai uno stile asciutto che va diritto al sodo e nonostante questo è emozionante. Così come Nefels, che con poche parole riesce a commuovermi, tu riesci a dare un sacco di sfumature al tuo stile asciutto. 🙂 Bravo. Ho votato.

  • Non sono riuscita a resistere all’opzione in cui i due riuscivano a comunicare.
    Ultimamente sono stranamente romantica..saranno le influenze di questa giornata???? 🙂

    E non c’ho pensato due volte a sabotare la riuscita del piano…spietata! 😉

    • ATTENZIONE…
      Questo racconto è in realtà un ricerca sociologica di un pool di scienziati che vuole riuscire a capire perché tra la disperazione di un uomo che vuol comunicare con la moglie e il salvataggio di milioni di vite umane la maggior parte della gente opti per la seconda ipotesi.
      Perchìé, Giulia, perché? 😉

      • Perché:
        1)Mario è il classico antieroe (stile Winston in 1984)
        2)Gli esseri umani spesso agiscono in maniera irrazionale. Mario era reso “razionale” dal nanochip.. Ora che non ce l’ha i sentimenti prendono il sopravvento.. Potrebbe essere anche un effetto collaterale del nanochip danneggiato..
        3)Confidiamo che non tutto sia perduto..
        4)Ci piace credere che, alla fine, l’amore trionfi sempre..

  • Da quanto leggo, sono la più accanita fan di Mario. Sono certa che se anche il nanochip riprende il suo controllo, lui riuscirà a superare le intelligenze artificiali proprio in intelligenza. Non arriveranno mai al nostro livello!

  • Trovo naturale che Mario pensi alla moglie prima di tutto. Nei momenti più difficili tutti noi abbiamo bisogno di aggrapparci alle persone che ci sono più vicine, anche se ci hanno ferito!

  • A differenza del pubblico femminile sono meno affascinato dagli aspetti sentimentali della vicenda, mentre trovo più affascinante la parte fantascientifica. Mi aspetto pertanto un vero confronto Mario – DataCom, dove l’uomo, in apparente posizione di inferiorità, farà valere caratteristiche umane delle quali le macchine proprio non possono avvalersi!

  • Sviluppo magistrale, ma la cosa più preoccupante è che sia da una parte sia dall’altra il pallino sembrano averlo le intelligenze artificiale, datacom da un parte, le AI secondarie dall’altro. E gli umani? Speriamo che la riscossa venga proprio da Mario!

  • Ho votato per l’opzione del cuore, ma confesso che lo spunto che ho trovato più interessante e che mi piacerebbe veder maggiormente sviluppato è l’intrigo temporale e il collegamento con le antiche civiltà.

  • Mario è profondamente innamorato di Isabella. Ci sono tante parti della storia dove lo si capisce. Penserà a lei, prima di tutto. E se anche lei non lo ama, spero che lui faccia qualcosa per conquistarla. Forza Mario ^_^

  • E proprio quando iniziavo a pensare che volessi puntare tutto sull’azione frenetica mi sorprendi piacevolmente con un episodio più riflessivo, che ha il merito di creare una pausa evidenziando alcuni aspetti importanti della storia.
    Sono fermamente convinto, e ho votato di conseguenza, che sia il momento di far assurgere Mario a vero “eroe” della storia: un eroe alquanto incontrastato, ma non per questo meno vero.

  • Secondo me se Mario si rende conto della situazione può aver molta difficoltà ad agire. Voglio dire che prima era sotto l’effetto delle droghe e poi del nanochip, ma se ora si rende conto di quello che ha fatto può non essere automatico che si riprenda facilmente.

  • Che cambio di rotta inaspettato! Io ho votato, però, per la terza opzione, per il ritorno a Lorena e Isabella! Secondo me è stato troppo facile… possibile che Datacom non tenga sotto strettissimo controllo la sua risorsa? Secondo me sì, è andato storto qualcosa e sono intervenuti nell’installazione del secondo nanochip!

    Bravo come sempre, Luca. Sto cercando, piano piano, di imparare da te! 😉

    • Che siano intervenuti nell’installazione del nanochip è un’ipotesi assolutamente affascinante. Tuttavia, il piano è stato messo in pratica con l’ausilio delle intelligenze secondarie, che conoscono quasi tutto di DataCom perché ne sono parte, anche se sono quella parte favorevole agli umani.
      Mi sembra di capire che in questa storia tu prediliga i personaggi femminili, non è così?

  • Emozioni nella Nuvola è la dimostrazione del mutamento dei rapporti di forza tra editoria tradizionale e rivoluzione digitale. Sono sedici episodi bellissimi, che non sfigurerebbero su qualsiasi altro supporto (riviste, libri…), ma che si sono avvalsi dell’attivo contributo dei lettori. Continua cosa Luca: avrai (avremo…) un capolavoro!

  • Ciao Luca sono riuscita leggere tutto e direi che Emozioni nella nuvola 2 mi ha colpito ancora di più , bravo scrivi molto bene ! Posso finalmente votare e penso che Mario deve cominciare a giocare e vedremo dove arriverà

  • Ok, ho votato anche io per la moglie… eheheh! Ma vabè, a parte un po’ di sano sentimentalismo che non guasta mai, ho anche pensato che ‘sto poro cristo praticamente non ha fatto altro che agire sotto il comando di qualcuno, per una volta, anche se magari con tempismo fuori luogo e esiti imprevedibili, facciamogli seguire la sua volontà! 🙂

    (sì, come puoi ben vedere è il commento spontaneo che mi è uscito senza alcun tipo di filtro né per stile né per contenuto! xD )

      • Mmmh… dovrei rileggere tutte e due le serie per trovare indizi nel suo comportamento per l’una o per l’altra ipotesi… quello che credo, è che di sicuro l’ha sposato per “dovere” (Mario sembra sì una persona intelligente, ma non molto interessante o attraente). Eppure credo anche che col tempo abbia finito per affezionarsi un po’ a lui. E magari se ne sta rendendo conto lei stessa solo adesso… di quei piccoli, rari momenti autentici che ci sono stati tra loro e che ora possono fungere da base per ricostruire un rapporto completamente vero, stavolta.

  • Ma si…un po’ di sano sentimentalismo ci sta sempre secondo me. Voglio proprio sentire questo dialogo tra “marito e moglie”, il dolore, l’orgoglio, la mancanza, la paura.
    E poi, ovviamente, capire cosa si DEVE fare 😉

  • Anche io ho votato per “Mario non farà nulla se non gli daranno occasione di parlare con la moglie”. A questo punto io credo voglia, anzi, pretenda delle risposte da lei, capire se ci sia stato anche un minimo 1% di sincerità nella loro vita; oppure ogni singolo momento era creato “ad arte” sotto il controllo del nanochip?

  • Eccellente e marcato stile come sempre, caro Luca. Hai una scrittura che indubbiamente tiene il lettore incollato allo scherma e generi abilmente aspettativa per gli episodi a venire. A mio parere a questo punto il vero colpo di scena sarebbe l’ingresso di un Mario finalmente padrone del proprio destino.

  • Letti le ultime parti della prima parte e le prime cinque della seconda non posso che rinnovarti i miei più sinceri complimenti.
    È un racconto molto moderno, scritto con uno stile impeccabile e grande puntualità e precisione nella descrizione della trama e delle scene.
    Apprezzo oltremodo il tuo stile asciutto e diretto che fa dello svolgersi degli eventi il vero punto di forza e non si perde in frivolezze inutili.
    Quando lo finirai mi augura tu voglia pubblicarlo in forma più tradizionale.

  • Io ho votato per la terza opzione: Lorena, prima di essere colpita, è riuscita ad avviare il comando e Mario è morto e Datacom avrà delle belle gatte da pelare… non so perché, ma ormai Mario era un personaggio… scaduto! XD Voglio vedere come se la caveranno ora Isabella e Lorena!

    • Ci avrei scommesso 😉 La tua spudorata preferenza per i personaggi femminili si è abbattuta su Mario! Da un lato lui potrebbe essere un ottimo alleato, se in qualche modo libero di operare dentro DataCom. Dall’altro è vero: per la multinazionale sembra essere una pedina essenziale. Perderlo sarebbe un grosso problema.
      Ma Lorena sembra continuare a non fidarsi di Isabella. Cosa potrebbe fare quest’ultima per conquistare la sua fiducia?

    • Sarebbe bello, vero? Dopo quindici episodi (15!!!) sarebbe la prima volta in cui “forse” lo vedremmo agire senza essere sotto l’effetto di droghe o nanochip. Che stia per venire fuori un eroe, seppure a scoppio ritardato?
      Ogni volta che leggo un tuo commento mi chiedo quando riprenderai Pleased to meet you. Ti ricordo che Sarah ha sei mesi di tempo per portare a termine la missione!

  • No, nonostante tutto Mario mi sta simpatico. Disattivare il nonochip in una mossa esageratamente repentina mi suona alquanto improbabile. Voto quindi per riprendere pacatamente il controllo del nanochip di Mario e autorizzo Antonio a dare un paio di pizze a Lorena. Lo so, nemmeno con i fiori, ma quando ce vò, ce vò, e poi è a fin di bene.

      • Ma io non credo che DataCom sia stata tanto sprovveduta (insomma stanno per prendere il controllo totale dell’umanità, beoti certamente non sembrano), tuttavia suppongo che il nanochip si possa disattivare o mediante estrazione (ma con le nanotecnologie niente è sicuro al 100%, vedi smart dust), oppure tramite sequenza di codice binario (criptatissimo oltretutto) iniettato da remoto.
        A meno che non hai qualche idea sibillina che sto tralasciando, mi sembra un lavoro alquanto improbo interfacciarsi con un microchip sottocutaneo posizionato in una zona del corpo difficile da raggiungere senza un aiuto esterno.
        Sono proprio curioso di scoprire cosa ti inventerai 😀

        • Jay, è meraviglioso confrontarsi con te e a volte davvero mi commuovo (sì, non solo Marta, anche io provo queste sensazioni su The Incipit…)
          Stavo riflettendo sul fatto che il chip contenente virus, trojan, codici, algoritmi, software e quant’altro è stato fornito a Isabella e dunque a Lorena dalle intelligenze artificiali secondarie. Dunque, DataCom stessa ha fornito la chiave per disabilitare il controllo remoto. Quello che Mario dovrebbe essere in grado di fare è non consentire più la riabilitazione di questo stesso controllo remoto.
          Ci sono una certa quantità di cose che sotto l’influenza del nanochip non poteva fare, ma senza la sua influenza effettivamente potrebbe farlo.
          Ad esempio, perché ne si riprende il controllo occorre comunicare con esso. Ora, se uno è sotto nanochip non può impedire che questo accada, ma se è libero…
          Il chip deve comunicare sicuramente in modalità wireless. Ci sono dei luoghi dove non sia assolutamente possibile essere disturbati da nessun segnale wireless… come quando noi scendiamo in cantina…

          • Wireless? Oibò, io credevo fosse controllato via satellite. Tuttavia penso che anche nel caso di quest’ultima ipotesi ci siano modi per eluderlo. Tipo scendere di un bel po’ al di sotto della superficie terrestre. A mio avviso adesso che Mario non è più sotto il controllo del chip sa esattamente cosa fare, dove e da chi dirigersi, per uscire dal campo di azione del controllo a distanza e per permettere un intervento sul nanochip.
            Ho avuto delle soffiate, dice che gli Hacker con la scusa dei rave clandestini hanno installato un centro operativo al di sotto del sistema fognario.
            Lusingato per i tuoi occhi lucidi. Lo sai no? È sempre è un piacere scambiare due chiacchiare con te, anche peché noi ‘ste cose le prendiamo seriamente hihihihi 😀

  • Capitolo densissimo come sempre!
    Ho votato per la morte di Mario, intesa come la morte dell’organismo biologico che contiene il chip… e se DataCom avesse previsto una simile opzione inserendo il chip con la “mente” di Mario in un’altro corpo, più sacrificabile? Potrebbe Mario essere morto eppure vivo?
    L’interrogativo lo lascio a te! 😀
    Unico consiglio: qui vige la schiavitù dei 4000 caratteri, ma se a fine dei giochi provvederai a una stesura più ampia, ti consiglierei di “inspessire” un po’ la narrazione, che in alcuni punti risulta un po’ scarna. 😉
    Per il resto, inutile dire, sei una fucina letteraria! Vorrei avere la tua testa 🙂

    • Fantastico Marta! Dopo aver praticamente scritto l’episodio 3 con l’idea del salto temporale, ancora una volta introduci un elemento di pura fantascienza. Sembra che i racconti di The Incipit si stiano impadronendoti di te cambiando il tuo modo di pensare. Idea davvero da hard scifi e molto interessante.
      Grazie per il consiglio sullo stile. Hai senz’altro ragione. È che quando mi ritrovo con “molti” caratteri in eccesso tolgo le parti non essenziali e quindi rimane… l’essenziale!
      Però mi dispiacerebbe se Mario morisse. È sempre stato drogato o sotto nanochip. Ora addirittura senza corpo… ;(

  • Mario lasciarsi convincere da una vocina nella testa? 🙂 Direi proprio di no 🙂 Fin qui la storia è molto bella ed ora mi aspetto che diventerà ancora più eccitante quando “entreremo” in datacom 🙂

  • Ho votato per l’utilizzo del chip… Anche se a Lorena non piace e non piacerà ‘ mai Isabella, e’ abbastanza esperta da sapere che la versione da lei raccontata e’ reale! Credo anche che riuscirà a convincere Mario…. Sarà dura… Ma lui fa parte dei buoni! Alla tua domanda sul perché si sono estinti i dinosauri e noi no… Sorrido!!! Dopo milioni di anni pare che la scienza, come tu saprai, abbia attribuito la loro scomparsa ad una meteora che ha colpito la terra, devastandone l’equilibrio… Ma qualche mammifero si è salvato… Ed evoluto…Diventando miracolosamente noi…. Cosa farà datacom? Sterminerà gli umani… Poi le scimmie e i definì e i ragni… E tutte le specie dotate di intelligenza che si evolveranno nei secoli dei secoli??? Amen!!!!

    • Cosa dovrebbe rendere credibile agli occhi di Lorena La narrazione made in Isabella? Potrebbe essere l’ennesimo inganno….
      Dinosauri… Quella del meteorite se ben ricordo è solo una delle teorie, ancora non dimostrate. In ogni caso qui si parla di selezionare una razza che potrebbe essere la causa dello sterminio di tutte le altre.
      Il discorso non vale per i lombrichi che difficilmente potrebbero condurre il globo nella sua totalità alla catastrofe ambientale

    • mah… non mi sembra che la scienza abbia decretato cosa ha fatto scomparire i dinosauri….
      ci sono teorie come l’inclinazione dell’asse terrestre, un aumento dell’attività vulcanica e quella del meteorite… ma ovviamente sono solo teorie.

    • Non trovi che The Incipit sia talora come una bella donna alla quale vorremmo opporre resistenza con tutto il nostro essere, ma il suo fascino è più forte di noi. Non possiamo… oh no… proprio non possiamo resisterle. Le idee dei lettori… la donna…
      In questo caso, vendetta, Lorena, Mario, nanochip! Oh.. quale tentazione! So cosa sarebbe meglio scegliere… ma se anche che seguirò il mio istinto e che la bellissima donna l’avrà vinta ancora una volta!

  • Grande Luca!
    Questa seconda serie è ancora meglio della prima: mi sembra vi siano più particolari, la sento più vicina e ho l’impressione che tu stia lasciando ancora più spazio ai risvolti umani. Infatti, benché Lorena sia apparsa da poco, ha già una sua definizione, mentre ad esempio nella prima serie i due hacker e Roberto sembravano più relegati al ruolo di comparse. Ma forse il mio giudizio deriva anche dal fatto che mi sono ancora più calato nella storia.
    Detto questo, credo che Lorena avesse da tempo un suo piano e aspettasse il momento in cui l’avrebbe messo in atto.
    Complimenti! Attendo fiducioso i prossimi episodi.

  • io luca mi immagino un attacco informatico in piena regola. forse il piano di Lorena è migliore, ma in ogni caso Mario serve perché è quello che ha scritto il codice e quindi dovrebbe essere anche il più adatto a modificarlo per scopi più “umani”. magari questa volta non gli crederà ma in seguito sì.
    ciao

  • Io penso che da questa puntata inizia veramente la storia , tuttora era molto interessante ma da ora in poi, Luca devi dare tante risposte molto complicate e spiegarci dove vuoi arrivare con questa idea di mischiare cattivi e i bravi , veri ed artificiali , cervello e nanocip…alla fine saremo noi a distruggere noi stessi ???

    • Raramente nella vita arriva un momento in cui si riescono ad avere tutte le risposte. E non è neppure così facile capire chi stia dalla parte dei buoni e chi dei cattivi. Faccio io una domanda a te: gli uomini vogliono salvare sé stessi mettendo a rischio la sopravvivenza delle altre specie viventi. DataCom vuole sterminare gli umani per preservare l’ecosistema naturale. Da che parte sta il bene?

  • A me piacerebbe che Lorena usi il chip per entrare in DataCom, ma metterà in atto un proprio piano alternativo. Che abbia un piano di riserva in caso non vada tutto come dovrebbe? Oppure Lorena è una doppiogiochista e voglia fare andare le cose a suo esclusivo vantaggio (ad es., per il potere o per poter essere lei a controllare tutti?)

    • Fantastico! Che idea… complimenti 😉 Già al tempo di Eugenio e Lin non era chiaro quali fossero le intenzioni degli hacker.
      Questo gruppetto sull’isola capitanato da Lorena potrebbe non essere interessato a un semplice “salvataggio” degli umani, ma a un ipotetico uso di DataCom per i propri scopi personali. Potrebbero aver ipotizzato di poterne sfruttare le potenzialità prendendone il controllo. Oppure le posizioni potrebbero essere diverse: Lorena da un parte e i suoi due amici da un’altra. Cosa ne dici?
      Se seguiremo questa strada ti citerò nei ringraziamenti sull’ebook 😉 Ho deciso di riportare tutti quelli che hanno contribuito allo sviluppo della storia !

  • Originalità e fantasia “per te” sono come caffè e sigaretta “per me” la mattina appena sveglio. La trama diventa sempre più avvincente. Ho votato per entrare nella testa di Mario, e non importa se non si lascerà convincere, è sempre affascinante rovistare nella testa altrui 🙂
    Ps: e se Mario fosse un alieno? Insomma prima o poi un E.T. devi tirarcelo fuori in questa distopia, che poi tanto lontana non sembra… magari è semplicemente dietro l’angolo 😉

    • Questo spiegherebbe alcuni suoi comportamenti 😉
      Ricordo ancora qualche lettore lamentarsi per la sua poca reattività di fronte alla scoperta del tradimento della moglie, anche se poi si è scoperto che era stato drogato.
      Il link con la testa di Mario ci è stato offerto dal nanochip, che DataCom pensa di aver introdotto per farlo controllarlo per i propri scopi. Ma se Lorena & co riuscissero davvero a superare i vari firewall e ad accedere al nanochip, se ne vedrebbero delle belle.
      Per lui non sarà senz’altro una situazione piacevole: il nanochip, le comunicazioni esterne, i propri ricordi, l’influsso DataCom…
      Al di là dell’alieno ho scritto che DataCom sta introducendo alcune trasformazioni. Cosa ti immagini? Trasformazioni genetiche? Robotiche? e nel caso di quelle genetiche, da dove proverrebbe il DNA?
      (ieri ho postato su FB la news di uno scienziato britannico che cerca una madre per far nascere un neanderthal 😉 )

    • È molto probabile che Lorena e gli altri siano degli hacker. Il loro fine ultimo potrebbe senz’altro essere fortemente distruttivo. Le intelligenze artificiali, come tutti i sistemi informatici, hanno anche i loro punti deboli. Proprio come gli essere umani possono subire gli effetti di epidemie e pandemie varie, le AI possono subire vari tipo di effetti informatici, dal semplice virus a qualcosa di molto più complesso e mortale (per loro…)

      • Ciao Luca,
        credo anche io che il più grande limite di un sistema come datacom è la vulnerabilità contro attacchi di questo tipo, che vediamo che negli ultimi riescono a tirare giù strutture super protette contro quelle del pentagono. in uno scenario dove datacom è così forte probabilmente hanno anche delle protezioni pazzesche, ma per quanto siano forti è difficile immaginare qualcosa di così ben protetto da essere impenetrabile

  • Ooooooooooooooh sono così contenta di essere riuscita io – io! – a suggerire uno spunto di trama a te!! 😀
    Anche se ovviamente poi l’hai fatto tuo e sfruttato nel migliore dei modi!
    Bel capitolo, tensione sempre più alta, voto per Lorena che prende il chip ma una volta in DataCom mette in atto un suo piano, probabilmente distruggere tutto (sembra una che non si fida di nessuna intelligenza artificiale, buona o cattiva che sia!)
    Ma sul ritorno di Colin non mi dici nulla? Aspetto il tuo parere come il condannato la sentenza! 😉

    • Ritorno di Colin gradito e commentato 😉 Ovunque ti legga, sei sempre bravissima!
      Dal momento in cui ho letto più in basso il tuo commento un tarlo si è introdotto nella mia mente e non è più riuscito ad uscirne. Mi sono sentito combattuto fino all’ultimo. Era troppo carina la tua intuizione. Quando poi ho iniziato a scrivere l’episodio ha preso vita praticamente da solo.
      Nell’esplorare queste nuove strade mi chiedo sempre quale sarà il commento di Emme, che vedo essere particolarmente attento all’omogeneità stilistica e narrativa 😉
      In merito a Lorena, secondo me lei HA un proprio piano. Insomma, non stanno su quell’isola per prendere il sole in bikini. Quindi, non appena avrà la possibilità di far uso del chip, la prima cosa alla quale penserà sarà farne uso per i propri scopi.
      In più, secondo me, Isabella non è che le sia molto simpatica, Mario ancora di meno (è pur sempre l’autore del codice killer ed è probabile che lei lo sappia) e le intelligenze artificiali (di qualsiasi genere e grado) le danno l’orticaria!!!

  • Le mie frequentazioni da queste parti sono inversamente proporzionali al mio gradimento, che è molto alto. La storia cresce bene, con risvolti particolarmente interessanti, e di certo non si può dire che sia una di quelle vicende che si sa già come andranno a finire.
    Arrivati a questo punto mi sembra coerente con quanto letto finora la scelta umana. Tornerò volentieri a leggere i prossimi episodi.

    • Non hai idea di quanto io abbia “sperato” in un’origine aliena vincente. Ma è raro che le mie ipotesi vincano. Forse dovrei dubitare delle mie capacità di creare trame convincenti 😉
      In ogni caso, una volta rassegnato all’ipotesi umana, l’idea che ho avuto è ancora più aliena che non se avesse vinto l’origine alinea. È un rebus lo so. È che sono molto tentato e combattuto e il germe irrequieto questa volta è colpa di Marta!

      P.s.: oggi pranzo con “Pioggia”

        • Ti ringrazio molto Shiningstar. L’episodio ora è online. Come scrivevo a Jay più sotto, benché obbligato dalla scelta dei lettori, ho comunque introdotto l’elemento che mi tentava tanto. E in merito all’origine aliena a te e a tanti lettori così cara… chissà! In fondo, se qualcosa ha un’origine umana, occorrerebbe chiedersi l’intelligenza umana che origine abbia.
          Gli alieni potrebbero aver donato un certo grado di sviluppo intelligente alla specie umana per vedere dove questo l’avrebbe condotta. Però potrebbero anche aver fatto in modo che gli umani impostassero il meccanismo di controllo del nuovo episodio, che sarebbe poi scattato nel momento in cui l’esperimento “intelligenza umana” sembra esser fallito.

    • Ciao Marta, al corsivo ti ho risposto su Twitter. Sei crudele, perché conosci o percepisci le mie debolezze, la mia tendenza ad introdurre elementi diversi . Come scrivevo più sotto, l’origine umana può essere intessa in senso molto molto molto lato. E se andassimo in una direzione diametralmente opposta a quella che suggerisci? 😉 😉 😉

    • Da un insider DataCom? Dai… aiutaci a decifrare gli scopi delle intelligenze artificiali. Chi meglio di te? 😉
      Per questo occorrerebbe dare sempre largo spazio al software libero. Pensa se i vari Facebook, Google e Windows fossero “obbligati” a mostrare il codice sorgente! Pensa se gli utenti utilizzassero solo sistemi di cui possono conoscere il codice, in modo da sapere che cosa accadrà esattamente con i loro dati!

      • Carissimo ci penso da sempre, per questo sono anni che utilizzo solo software open source e sistemi operativi Gnu/Linux. La consapevolezza che qualcuno più esperto di me abbia già potuto verificare che utilizzo fa Firefox dei dati della mia carta di credito, a differenza di internet explorer, mi fa stare più sereno, e mi tiene momentaneamente al riparo dalle insidie di DataCom 😀

        Se ricordi bene l’elaborazione del cervellone positronico Skynet fu possibile soltanto attraverso un microchip di provenienza aliena. L’insider dice che più o meno con DataCom si è verificata una situazione analoga. Dice anche che DataCom è un mega-virus di proporzioni cosmiche che presto riuscirà a prendere il controllo del sistema nervoso centrale dell’individuo senza l’ausilio dell’impianto del microchip, perché verrà assimilato attraverso le onde elettromagnetiche. L’insider dice ancora che effettivamente esiste una guerra intestina all’interno di DataCom, ma che per elaborare un anti-virus bisogna entrare in possesso di quel residuo di microchip dal quale DataCom è stata creata, ma proprio qui casca l’asino, si sospetta che sia stato distrutto da DataCom stessa. Bella gatta da pelare!
        Sto dando i numeri? 😀

        • Ti ringrazio Jay, davvero. Sarebbe stato uno sviluppo molto interessante e non lontano da quelle che avevo immaginato. Tuttavia, al di là di tutte le fantasie notturne, al mattino quando ci si appresta a scrivere si deve seguire il volere della maggioranza, che in questo caso ha votato per l’origine umana.
          Io avevo pensato a forze extraterrestre responsabili e stanche dell’abuso che l’uomo fa del proprio pianeta. Ma, tentato anche parole di Marta, alla fine sono egualmente riuscito ad inserire elementi di questo tipo.
          Inoltre, se ci pensi, origine umana può voler dire molte cose. E poi, ehy, qual è l’origine della razza umana? 😉

          In merito al free software, mi trovo pienamente d’accordo con te. Per fortuna ora almeno molte pubbliche amministrazioni iniziano a usarlo. Che il pubblico utilizzi software commerciale è un controsenso, oltre che antieconomico!

  • Grande Luca, un domandone! vuoi giocare davvero fino in fondo!
    Io credo che l’origine sia umana e che pian piano col proseguire dell’avanzamento tecnologico si sia arrivati a costruire un’intelligenza artificiale in grado di autogestirsi in tutto e per tutto. I sistemi di sicurezza creati per evitare attacchi o intrusioni si sono rivoltati contro gli stessi creatori visto che Datacom lì ha potuti usare come scudo contro i stessi suoi creatori. Forse però un programmatore che sappia come e cosa fare c’è ancora, nascosto in qualche angolo del mondo. Chi lo troverà prima?

    Ops… forse sono andato un po’ troppo avanti con la fantasia. 🙂

    • No, assolutamente. O forse quel programmatore è il tanto bistrattato Mario che nonostante la sua perenne svampitezza ha in sé qualcosa che lo renderà davvero in grado di costituire una minaccia per DataCom. Però… occorrerà prima recuperarlo.
      Gli umani che perdono il controllo delle proprie creazioni è un’ipotesi più che plausibile… A noi piace giocare con la genetica, il nucleare e molto altro, ma non sempre siamo in grado di contenerne gli effetti.

  • Io ho votato per un’origine artificiale… le macchine, dopo anni che sono state usate dagli umani per scopi distruttivi, si sono evolute e hanno deciso di prendere il controllo e sterminare l’umanità e prendere il controllo della Terra….

    Wow, questo risvolto mi affascina… una “seconda Datacom”.. figo! Vai così, Luca!

    • Il racconto di Isabella si interrompe in un punto particolare. Colpa di The Incipit che mi limita a 4000 caratteri! 😉
      Potranno accordarle fiducia solo in base agli elementi che lei darà loro e di cui loro potranno fare uso…
      In quanto all’origine aliena: potrebbero esserci degli osservatori che fino al momento in cui l’uomo non ha rappresentato una seria minaccia per il pianeta sono rimasti cautamente in disparte, ma nel momento nel quale siamo andati troppo oltre, hanno deciso di porre un freno e cercano di servirsi di DataCom per riportarci sulla retta via!

  • sono già in difficoltà con le domande, Luca 😀
    io ho optato per curarla e cercare di collaborare, ma qui su the incipit sono tutti più diretti e brutali… vedo che sono in minoranza haah.
    sono davvero contento che hai continuato la saga! c’è un sacco di potenziale in questa storia

    • Allora vuol dire che le domande funzionano.
      Un giorno The Incipit dovrà sbattermi fuori, perché potrei prenderci gusto a proseguire serie dopo serie 🙂
      Detto tra me e te, anche io sarei per la collaborazione. Spesso il mio sentire è stato in disaccordo con le scelte a grande maggioranza dei lettori, ma trovo che questo metterci in difficoltà sia un grande stimolo.
      Ciao, Luca

    • Sono d’accordo con te. Un po’ per vendetta… un po’ perché non si fidano… un po’ perché per fidarsi hanno bisogno di qualcosa di concreto in mano… qualcosa da usare per i loro fini… Potrebbe essere molto dura per lei… ma se ha scelto di andare da quelle parti, probabilmente se lo aspettava e probabilmente pensa di poter gestire la situazione. A meno che non sia stata una scelta dettata semplicemente dalla disperazione.

      Luca, EnNEnN 2

  • La faranno soffrire a lungo. Lorena ha della rabbia repressa per i risvolti nella sua vita privata. Ora ha davanti a sé l’occasione per sfogare parte di quella rabbia.
    Complimenti. Scrivi in modo accattivante e scorrevole, e da svariati dettagli si capisce che lo fai da tempo e con costanza.

    • Gli dei hanno il senso dell’umorismo 🙂 Ti ringrazio molto per il tuo commento e ti chiedo scusa per la lunga attesa.
      Sono d’accordo con te su Lorena. Tutto sembra indicare un certo malessere nei confronti di Isabella. Eppure… tempus fugit, se Isabella riuscirà finalmente a spiegarsi, potrebbe dir loro qualcosa che gli faccia comprendere la necessità di una collaborazione immediata. Ogni secondo che passa, migliaia di persone perdono la vita e altre migliaia vengono poste sotto il controllo DataCom.
      Luca – EnN 2

  • Non ho letto il tuo stesso articolo……ma se così fosse non mi sembra una notizia di cui essere felici! Possiamo ipotizzare ogni futuro…ma all’interno di questo racconto solamente…..nella realtà non credo sia auspicabile uno scenario del genere. Ciò che distingue un’emozione pura da tutto il resto è la sua stessa irrazionalità….non credo che una macchina per quanto evoluta possa mai provare quello che anima un umano. Se ti serve per il racconto…fai bene ad individuare questa possibiltà…ma spero tanto che tutto ciò possa non avverarsi mai…altrimenti spero che domani arrivi la tanto nominata fine del mondo Maya!!!!

    • Provare le emozioni umane no, ma comprenderle sì. Infatti noi le comunichiamo in vari modi, attraverso i movimenti del corpo o attraverso le espressioni artistiche. Come un altro umano può capirle, può farlo anche un’intelligenza artificiale. E se può capirle, può riprodurle… Dunque, all’occorrenza, a cosa potrebbe servire a un’intelligenza artificiale riprodurre un’emozione umana?

  • Grande Antonio. In realtà credo che la forza centripeta della nostra discussione si sia rivelata una forza centrifuga. Dopo aver letto il tuo commento sono uscito a passeggiare, continuando a pensarci. In realtà, le “emozioni” non ci portano lontano, ma al cuore del racconto. “Emozioni nella Nuvola”… Abbiamo sempre dato per scontato che le emozioni fossero quelle umane, ormai nella nuvola perché comunicate e controllate online. Inizialmente leggendo le tue parole sulle emozioni ho pensato a scenari misti, stile fantascienza un po’ retro, di materiale cerebrale usato per la grande potenza di calcolo che potesse contaminare le intelligenze virtuali. Ma non ne abbiamo bisogno! Proprio a metà passeggiata mi fermo a bere un té e leggo un articolo su Tutto Scienze sul fatto che un computer e un algoritmo oggi sono in grado di comprendere 8 volte su 10 i sentimenti suscitati dall’arte astratta. SBAM! Non c’è bisogno di nessuna cellula cerebrale, di nessun inquinamento! Possiamo benissimo ipotizzare un’intelligenza artificiale che sia davvero in grado di comprendere le emozioni umane, che sia in grado di riprodurle e servirsene, se serve. Dunque, le emozioni nelle nuvole potrebbero non essere quelle degli uomini, ma quelle delle intelligenze artificiali. EnN = Emozioni delle intelligenze artificiali?

  • Si ricomincia! Bravo Luca, ottimo inizio. Per esperienza diretta posso confermare che non c’è nulla di più probabile di una multinazionale con correnti diverse. Spesso sono posti dove la mano destra non sa cosa fa quella sinistra. Le “intelligenze” possono essere il frutto di sviluppi autonomi, proprio come succede nella realtà. E Mario?

  • voto per la situazione di mezzo: non le credono (il che non vuol dire che non stia dicendo la verità, però!) ma non la uccidono.
    aspettavo la seconda stagione di “Emozioni nella Nuvola” ed eccola arrivata! 😀 bravo Luca

    • Ribelli? E chi ha detto che sono ribelli? 🙂 Per ora non sappiamo ancora con certezza se sono ribelli, hacker, terroristi o altro… Potrebbero conoscere Lin solo perché appartenenti al suo stesso gay club. Magari, consigliati dall’hacker, hanno deciso di fuggire su un’isola per salvarsi! E Isabella su quest’isola potrebbe a sua volta non cercare altro che un rifugio…
      Potremmo fermarci un attimo e fare un tuffo nel passato di uno di loro….

  • Ah, eccolo qui finalmente. Seee, non possono ucciderla, ucciderebbero gran parte della storia. Non la uccidono, ma nemmeno le credono. D’altronde, non le crederei nemmeno io 🙂

      • Bella domanda… farsi credere da chi ti crede spia, lì per farli fuori tutti… oh beh, riesco difficilmente a immaginare qualcosa che possa convincerli tutti e completamente. Soprattutto il tutti…
        Non so cosa possa tirare fuori, ma spero per lei che trovi qualcosa e alla svelta >,> sennò mi sa che gli aprono una presa d’aria nella testa…

        • Potrebbe dar loro una prova… Se (SE) sono anche loro degli hacker, potrebbe rivelar loro dei segreti che diano un accesso senza precedenti sui server DataCom. O qualcosa che gli hanno rivelato le intelligenze secondarie. Una prova schiacciante. Un qualcosa che consenta di accedere ai software degli smartphone in uso agli umani per controbilanciare l’azione del codice killer….