Dove eravamo rimasti?
IL Lebbra
Il mar dei Caraibi è una creatura onnivora e pazza, che non di rado ingoia un marinaio per risputarlo dai morti molti anni dopo. Come diceva il blasfemo Padre Oojer, col suo accento che sapeva di alcol e di Olanda, Tortuga vede ogni anno più resurrezioni di quante ne possa sognare Gerusalemme.
-“Chi non muore si rivede, Jordie Facciaditeschio. E a volte anche chi muore.”
Nella taverna risuonava la melodia sgarbata di un violinista cieco la cui paga erano una puttana e qualche bicchierino. Nella nebbia di sigari e sudore, nessuno faceva caso al nuovo arrivato e a Jordie Facciaditeschio.
-“Zonzi Seidita, dicevano che avevi la lebbra e stavi finendo i tuoi giorni in una cantina in Messico.”
-“E’ vero, ma ho più vite di un pesce gatto. Ho passato mesi d’inferno, vedendo la mia carne macerarsi poco a poco e la mia anima evaporare, ma un sant’uomo di cattolico si è preso cura di me sino allo stremo e mi ha salvato la vita. Ha pregato notti intere per me, io bestemmiavo e lui pregava. Non so dove sia ora quell’uomo, probabilmente è morto di lebbra, pace all’anima sua. La lebbra mi ha portato via un amico, e altre due dita. Ormai giù al molo tutti mi conoscono come “Il Lebbra”.”
Jordie Facciadisteschio, senza dire una parola, guardava l’uomo dritto in faccia con i suoi occhi neri leggermente fuori dalle orbite. Con uno scatto nevrotico e rapidissimo, come un cane rabido che azzanna il figlio del padrone, sganciò un pugno diretto dritto sullo zigomo di Zonzi.
-“Bastardo! Topi morti, eh? Topi morti? Sei verme indegno, Seidita!” gridò istericamente Facciaditeschio mentre Zonzi finiva scagliato a terra dalla violenza del colpo ricevuto.
Nella taverna calò un attimo di silenzio raggelante; alcuni avventori si voltarono bestemmiando sottovoce. Qualcuno si alzò in piedi. Jordie Facciaditeschio li guardò con aria di sfida, per non mostrare la propria paura. Passarono alcuni istanti in cui la taverna parve una polveriera pronta ad esplodere in un’immensa rissa. Jordie portò istintivamente la mano in basso, cercando la fondina o la spada. Molta gente a fine giornata non chiede di meglio che poter fare a cazzotti con un verme di pirata come lui. Stava per tirare fuori il pugnale, pronto a difendersi… Poi, all’improvviso, il suonatore cieco riprese a suonare, e tutti tornarono a giocare a dadi e bere rum scadente, imprecando contro i Caraibi e contro gli dei. La fortuna, è proprio vero, aiuta i pirati.
Come se nulla fosse successo, Facciaditeschio guadagnò con passo veloce l’uscita della bettola, lasciando Zonzi steso sanguinante sul pavimento lurido del locale e uscendo in un vicolo nella spaventosa bellezza della notte tropicale. Mentre inspirava quel fresco odore di salsedine, sentì comparire dietro di lui qualcuno che si avvicinava tenendosi le mani sul volto.
-“Jordie! Jordie, aspetta!”
Era Zonzi. Si premeva le mani sulla faccia, ma si vedeva che sanguinava copiosamente dal naso e dallo zigomo.
-“Cosa vuoi, Seidita? Per colpa tua sono quasi morto al Saint Patrick. E il problema è quel quasi.”
-“Jordie, io…”
-“Tu cosa, Zonsi? Tu andandotene dalla cella, il giorno che ti rilasciarono, mi dicesti che mangiando quei topi morti mi sarei di certo ammalato fatalmente e avrei posto fine alla mia sofferenza.
Beh sai una cosa, Zonzi? Io li mangiai, quei topi. E mi ammalai. Stetti male, ebbi febbre e allucinazioni, allucinazioni terribili, per settimane. Ma non morii. Quei topi non mi uccisero, Seidita, e tu mi avevi giurato che l’avrebbero fatto. Mi hai dato una speranza di morte che si è rivelata fasulla. E’ questo che non ti perdono.”
Così dicendo, mise mano alla pistola, puntandola verso l’uomo, che stava in ginocchio di fronte a lui.
Zonzi Seidita, o Il Lebbra se preferite, temeva che il motivo della reazione di Jordie fosse quello. Ora se ne stava lì, con una maschera di sangue sul volto a fissare il volto di Jordie sfigurato dalla follia che lo animava. Era colpa sua se Jordie era vivo, se il Saint Patrick aveva restituito al mondo libero un uomo un tempo valoroso e oggi così truce, così nevrotico, così visibilmente pazzo? Corpo di mille sciacalli, in parte sì.
Con un filo di voce, sempre tenendosi le mani sulla faccia, prese a dire:
-“Facciaditeschio, non credevo che saresti sopravvissuto. Se ne fossi stato capace ti avrei ucciso con le mie stesse mani per risparmiarti quella sofferenza. Ma in realtà ho sempre creduto che in fondo tu volessi vivere, Jordie. Vivere per vendicarti di tuo padre, di Butcher il Maledetto. Non è questo che brami, Facciaditeschio?”
-“E’ l’unico pensiero che mi fa muovere le gambe e guardare ancora verso il mare.”
Lontano, un gabbiano gracchiò mentre volava in alto verso il mare, un po’ più in alto degli uomini e delle loro maledizioni.
-“Puoi uccidermi, se vuoi, Jordie. Ma forse ti conviene avermi come timoniere in questa impresa, non credi?”
Jordie rimase immobile, meditabondo.
E ora portatemi un altro bicchierino di rum e vi racconterò il resto. Su, su, un altro bicchierino…
Cosa ne sarà del Lebbra?
- Riesce a fuggire approfittando di una distrazione di Facciaditeschio. (15%)
- Facciaditeschio lo risparmia ma gli fa giurare che lo aiuterà nell'orchestrare la propria vendetta (78%)
- Facciaditeschio lo uccide senza pietà nel vicolo (7%)

15/03/2017 at 13:24
siamo nel 2017 quando riprendi?
15/12/2016 at 19:11
siamo nel 2016 quando riprendi?
24/06/2015 at 07:54
Mi unisco a Dixie, quando riprendiamo?
20/06/2015 at 19:51
siamo nel 2015….a quando lo sblocco? 🙁
02/04/2014 at 13:16
… naturalmente Lebbra aiuterà Facciaditeschio a mettere in atto la sua vendetta e magari diventeranni anche grandi amici… chissà!
27/03/2014 at 16:39
Io dico che lo risparmia in cambio di aiuto.
D.
27/03/2014 at 14:39
E via di nuovo in mare!
27/03/2014 at 14:07
si componga, l’ equipaggio per la barba di Nettuno ! 😀
ti seguo marinaio ! 😀
27/03/2014 at 13:47
Fede, porco cane.
Era anche ora, eh.
19/01/2013 at 12:25
Salve cari,
purtroppo sono affetto da blocco dello scrittore acuto. Speriamo non sia irreversibile! Prometto, ne verrò capo. Continuate a seguire, ciurmaglia!
A presto.
PS: se avete consigli su come potrebbe procedere la storia, visto che brancolo nel buio, fatevi avanti!
23/01/2015 at 12:00
fai una cosa del genere
gli da la mano, testata, ma gli salva la vita e lo prende con sé
Gli dice ora abbiamo bisogno di una nave
il Lebbra dmostra la sua lealtà portandolo a vedere dei legni al porto e scelgono una piccola e veloce, equipaggio minimo da reclutare e poi ti giochi il reclutamento e l’imprevisto…
16/01/2013 at 19:32
amo tremendamente le storie sui pirati… finalmente ne ho trovata una qui su theincipit! ho votato Jonathan il Mercante ma va benissimo anche Annamaria… vai Federico, buon lavoro!!!!
28/12/2012 at 20:07
Grazie di cuore per l’attenzione, sono lusingato!
Vox populi vox dei, quindi vada per la messicana, mi ci metto subito!
A presto, grazie ancora, buona navigazione a tutti 🙂
PS: attenti ai pirati
29/12/2012 at 18:15
anche se non ha vinto l’opzione che ho votato, ben venga la donnaccia messicana 😀
sempre attento ai pirati 😉
15/01/2013 at 00:32
hey, dove si è rifugiata la ciurma? 🙂 aspetto con ansia il secondo episodio
28/12/2012 at 17:55
Complimenti per la scrittura. Scorrevole, ma dettagliata al punto giusto. Considerando poi che in una vita precedente sono stato un pirata mai saturo di rum, ti seguo.
27/12/2012 at 21:04
Voto per la donnaccia messicana. La immagino vecchia fiamma del protagonista, mai veramente spenta, anche se inacidita dal tempo e dalla vita.
Complimenti per come hai creato l’atmosfera!
27/12/2012 at 20:28
Adoro questo genere di storie e quelle ben scritte. Avendo questa tutte le caratteristiche giuste non posso che seguirla. Bravo!
Punto subito sull’azione per cui opto per il compagno di cella. Potrebbe venirne fuori una scazzottata, per esempio 🙂
27/12/2012 at 18:15
mi piace il tuo stile!
gli occhi come scarabei, tutta quella gentaglia come la melma del mare… e poi chiudi l’episodio in maniera perfetta per farci decidere il personaggio: bravo! ti seguo sicuro 🙂 (anche perché avevo proprio bisogno di una storia di pirati)
ho votato per il suo primo compagno di cella, è così verosimile
al prossimo episodio!
26/12/2012 at 21:56
E te la sei cercata! Vogliamo la messicana baffuta. E il seguito.
Bravò!
26/12/2012 at 17:52
in effetti ci mancava una bella storia di pirati, proprio così, dall’atmosfera cupa e raccontata al lume di candela in una taverna piena di brutti ceffi