L’apocalisse di Thomas

Dove eravamo rimasti?

Quale sarà la prossima mossa di Thomas? Incontrare Graziano...? (56%)

Guida in stato apocalittico….Guido. Guido… e dietro di me la mia vita. Una vita in cui forse non ho deciso io chi essere o cosa costruire…Credere in Dio? Credere nell’uomo? Tutto costruito o tutto creduto per quale fine? – questa è la domanda – Quando intorno a me è il buio, il caos, il disordine totale dell’umanità e della mia stessa esistenza. Ester siede vicino a me ad occhi chiusi mentre schivo crateri, raggi dal cielo e persone in balia della pazzia. E io sono lucido. Lucido come una montagna. Aspettavo l’apocalisse io! Io che non volevo alcun futuro per una volta sono stato accontentato dal ‘mio dio’. Vi aspettavo e voi siete venuti a soddisfare la mia brama di distruzione. Con il sistema Haarp avete costruito nel cielo questa meravigliosa croce luminosa nel buio della notte visibile ad ogni essere umano. Avete causato terremoti! Tutti credono sia il 2012, Dio o chi per lui! Oddio il 2012 pensano le persone, e forse anche una parte di me. Ma NOI, noi sappiamo che non è come si può credere. L’avete creata voi amici miei massoni. Non mi incantate. Con le vostre scie chimiche nel cielo e i vostri satelliti e le vostre antenne in Alaska avete intessuto proprio un bel segno apocalittico. E il buio…. fermare un pianeta attraverso l’energia elettromagnetica e gli studi di Tesla, che colpo di genio! Siete proprio dei veri artisti! NOI LO SAPPIAMO che siete stati VOI a fare tutto questo eh. Che bravi! Applausi a scena aperta al disegno sublimemente perverso da voi ricamato. E queste luci che sparano raggi… Chi sono? O meglio cosa sono? Umani…umanoidi o essere alieni. Chi siete voi che intralciate la strada mia e di Ester verso la salvezza. Smettete di sparare, dobbiamo passare!
La mia mente naviga folle dietro questi pensieri mentre le mani e i piedi guidano l’auto e schivano universi lungo la strada….
“Qual’è il piano?” chiede lei.
“Non dire niente” dico io.
Frantumo ossa su ossa per farmi largo. Sono demoni questi che investo con la mia macchina. Sono carcasse d’uomini . Non sono esseri umani. Non più. Ma miseri resti apparenti di homo sapiens senza anima né coscienza. Non si contano più le budella e gli schizzi di sangue sul parabrezza. E ad ogni schianto di corpo Ester rabbrividisce… non urla più, rabbrividisce. Io sono con lo sguardo fisso davanti a me senza colpa… vitreo, con una sigaretta fumante incastonata nella bocca e concentrato a non farci crepare e arrivare vivi squarciando vite su vite insignificanti.
“Thomas?” esclama Ester aprendo gli occhi e fissandomi con uno sguardo angelico….
Mi giro e scruto i suoi occhi per una frazione di secondo mentre il mio copro ci guida in mezzo alla distruzione. Quei suoi occhi azzurri, tiepidi e profondi allo stesso tempo. Mi riconosco nuovamente dentro di lei e respiro aria pura fuori dalla rabbia e dalla follia.
Ritorno in me….
“Tranquilla…” la rassicuro con uno sguardo tornato presente.
Dopo una decina di minuti arriviamo a destinazione.
Fermo l’auto e respiro profondamente. Ester rimane in silenzio in attesa di un mio cenno. Aspiro a pieni polmoni un tiro di tabacco e butto fuori. Spengo la sigaretta. Le prendo la mano. La bacio.
Rimaniamo fermi. Chiudo gli occhi.
“Ok. Scendiamo. Seguimi e non dire nulla” comando con calma.
Usciamo dall’auto.

“Ciao Thomas. Ce ne hai messo di tempo. Aspettavamo solo te….” dice lui.
Osserva al mio fianco Ester.
“Ciao Ester….E’ da tempo che non ci vediamo. Sono contento che ci sei anche tu…” aggiunge.
Nel mentre la sirena dell’allarme antiaereo risuona assordante intorno a noi e i fumi della città che brucia sotto il bombardamento si inalano prepotenti dalle narici.
“Presto venite!” comanda
Entriamo in un portone. Presto ci troviamo a scendere delle scale verso le cantine. Un lungo corridoio dal pavimento di battuto si pone davanti a noi con varie porte sui lati. Dopo una decina di metri ci fermiamo davanti ad una porta di legno marcio dall’odore acre. Rimaniamo fermi per un attimo.

“Graziano sono felice di vederti!” esclamo.
“Anch’io” dice.

Cosa si cela dietro la porta?

  • Un semplice nascondiglio anticapocalittico/riparo (57%)
    57
  • Una trappola? (0%)
    0
  • Una banda antiapocalittica? (43%)
    43
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56 Commenti

  • Forse mi ripeto, ma trovo descritto splendidamente lo scenario apocalittico… E la nuova spiegazione è un vero colpo di scena… Del resto che molti possano sfruttare a proprio vantaggio gli scenari da fine del mondo è un tema tristemente attuale.
    Voto il rifugio per la sensazione affascinante che mi dà… Perché immagino quello che si svolgerà…
    Amo sempre più questo racconto e mi auguro vada avanti per più serie

    • Mi fanno veramente molto piacere le tue parole. Donano benzina per andare avanti a scrivere. Vedremo se andrà avanti per più serie… in ogni caso spero di poter donare ancora emozioni apocalittiche ai miei lettori.
      Sicuramente il rifugio è affascinante in una situazione del genere, sopratutto se vissuto attraverso nuovi personaggi…che magari ci aiuteranno a fare un po’ di chiarezza…chissà..

      Grazie di cuore

      Marco

  • Voto per la banda antiapocalittica.

    Non dimentichiamo che nella narrazione il rovesciamento è un elemento fondamentale. La banda antiapocalittica, inizialmente amica, potrebbe rivelarsi successivamente nemica depistando il lettore e tenendolo incollato alla pagina.

    Insomma cose così.

    Per un momento, con tutte quelle budella sul parabrezza, ho creduto che avessi cambiato genere in Horror….

    Un saluto,

    Bob

  • Letto tuttissimo!

    Bello come scenario… di come potrebbe essere la fine del mondo ne parlavo spesso con un mio amico. La cosa interessante potrebbe essere la profezia che si autoavvera. A furia di dirci che finisce il mondo in una certa data ci sarà qualcuno che, preso dalla psicosi, farà scorte di cibo, acqua… qualcuno cesserà le attività…e si scatena il putiferio per una paura indotta da qualcuno che voleva ottenere proprio quel caos… 😉

    Io comunque ho votato per la persona-sorpresa 😉

    Ale

  • Navigando in rete ho notato diversi spunti interessanti per il tuo racconto. Per esempio ci sono alcuni siti – soprattutto di questi tempi – che trattano di scenari apocalittici, di fine del mondo etc. Molti prendono le mosse dal libro “Impronte degli Dei”. Se fai una ricerca su Google con questo titolo puoi davvero sbizarrirti.

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