Dove eravamo rimasti?
Fortuna, Fede e Disperazione.– Davvero pensavi che dopo tutto questo trambusto avrei diviso il bottino?
– Non fare pazzie Nick, questo buco schifoso è così pieno di dinamite che nemmeno tu riusciresti a scamparla. Metti giù la cazzo di pistola.
– Hai ragione. Meglio se ti sparo fuori.
Uscirono uno dietro l’altro, quello davanti con le mani in alto.
Il Reverendo li attendeva, le gambe divaricate e il fucile già carico.
Nick Tre Vite ebbe un istante di esitazione e il vicesceriffo zoppo, approfittando dell’occasione, si allontanò di alcuni passi, finché una doppietta fece saltare una zolla di terra da sotto ai suoi piedi: allora si fermò.
– La messa non è ancora finita – lo ammonì il Reverendo, il fucile che ancora fumava.
Nero e terribile si innalzava nella polvere, mentre un fremito invisibile lo scuoteva tutto quanto: il santo aveva lasciato il posto al bandito, e il bandito voleva sangue.
Alla sua destra, a circa venti metri, lo zoppo stava dove s’era fermato e sudava freddo al pensiero di doversi confrontare con avversari di quel calibro: già sentendo in bocca il sapore ferroso della morte, recitava a bassa voce un rosario di suppliche e bestemmie.
Nick Tre Vite, sicuro della sua fortuna, stava ritto davanti all’entrata della grotta.
Lo Sciacallo da parte sua, che con un’arma in mano era pericoloso per sé stesso e per gli altri, s’era seduto sul carro. Dalla tasca posteriore di uno dei minatori aveva sfilato un’armonica e ora suonava aspettando che tutto finisse.
A lungo volarono sguardi appuntiti come aghi: saltavano dalla punta della canna dopo la rincorsa dal fondo dell’occhio.
Il resto fu un attimo.
S’udirono solo due spari, uno dei tre cadde morto senza neppure aver tempo di fare fuoco.
Nick Tre Vite, dopo aver colpito il bersaglio, si volse a guardare quello che era ancora in piedi.
– Il West non sa che farsene di anziane leggende, Reverendo – lo derise, ché stavolta il proiettile non gli era passato neppure vicino – mi hai mancato di nuovo.
Tirò il grilletto e si preparò a far fuoco una seconda volta.
Lo Sciacallo smise di suonare, il Reverendo sorrise.
– Pentiti – gridò – perché sono venuto a portare il fuoco sulla terra.
– Falla finita con questa pagliacciata e sforzati di crepare in modo dignitoso. Cosa diavolo vai farneticando?
– Non è a te, che ho mirato. Chi ha orecchie per intendere, finché le ha, intenda.
Una goccia di terrore scivolò sulla tempia del cacciatore di taglie, ora che il silenzio aveva svelato un sibilo sottile, proveniente da dentro la pancia della collina.
Fece appena in tempo a voltarsi: l’esplosione lo avvolse, inghiottendo il suo grido e disintegrando i suoi tratti in una pioggia d’oro e di fuoco.
L’avvoltoio volava lento, sfruttando il vento caldo del deserto.
Con pazienza e un poco di fortuna avrebbe rimediato un pasto abbondante: più in basso, molto più in basso, cavalcavano fianco a fianco due uomini, e a ogni passo del cavallo faceva eco un tintinnio di monete.
– Dove andiamo? – domandò uno.
– Verso la Terra Promessa.
Sempre la stessa domanda, sempre la stessa risposta.
– Perché?
– Perché il Signore mi ha detto così.
23/09/2016 at 13:14
finito: fantastico, grazie per questa breve pausa nel vecchio selvaggio west!
23/09/2016 at 12:43
Nella la puntata 3, non ho capito se il fatto che i bisonti fossero di appena 300Kg fosse voluto.
Da wikipedia, sul bisonte americano (dato da prendere con le molle ma piuttosto verosimile): i maschi, più grossi delle femmine, possono raggiungere anche i 190 cm di altezza al garrese e pesano in media 750–900 kg
P.S.
per il resto il racconto continua a piacermi (peccato non poter votare per deciderne l’andamento, in quanto tutto è già stato scritto e terminato da qualche mese).
23/09/2016 at 23:53
Ciao Giacomo, scusa il ritardo ma non passo più di qui da un po’. Per rispondere alla domanda, ammetto che non mi sono documentato sul peso dei bisonti: ho scritto 300 solo perché aveva un suono iperbolico, che rendeva bene. Grazie per aver letto, sono contento che ti sia piaciuto
23/09/2016 at 10:56
meravigliosa l’immagine del sole morente inseguito dalla notte pronta a dargli il colpo di grazia.
13/03/2016 at 20:28
Semplicemente bellissimo.
16/02/2015 at 12:37
Storia fighissima!
17/01/2015 at 15:35
Grande talento.
16/02/2013 at 12:26
Cari amici, in questo sabato mattina di disoccupazione volontaria, ho deciso di ricominciare a scrivere si TheIncipit. Se volete leggere e farmi avere il vostro parere anche sulla mia nuova creatura, siete sempre i benvenuti.
15/02/2013 at 09:33
Anche il mio giudizio è molto positivo. Sono d’accordo sulla faccenda degli incipoints, ma era una storia troppo particolare (a cominciare dal genere) per coinvolgere un pubblico più vasto. Io stesso non l’avrei letto, se non fosse stato per Django al cinema. Ma sto cavillando.
Alla fine è stata una bella storia, una bella lettura. Una delle più belle, qui, è vero. E non importa se non ha raggiunto alti livelli. Conta, appunto, la storia. Complimenti sinceri!
ciao
Marco
11/02/2013 at 09:42
Concordo con tutti quelli che dicono essere stata una grande storia. Anzi è una grande storia, di quelle da rileggere.
Complimenti per il finale, è stato tanto bello quanto tutta la storia.
Se vorrai scrivere altro io sarò qui a leggerti!
11/02/2013 at 14:33
Appena avrò un poco di tempo, credo che mi cimenterò ancora con theincipit, magari cambiando genere.
Fino ad allora, se volessi leggerle, scrivo cose più contenute sul mio blog personale!
09/02/2013 at 18:34
Veramente molto bello! I miei complimenti 🙂
Peccato poter leggere qualche storia solo di tanto in tanto ed essermi deciso ad affrontare la tua soltanto ora.
Bravissimo 😀
08/02/2013 at 18:55
Questa al momento è, a mio avviso, la storia migliore di THe iNCIPIT e, da molto lo dico, purtroppo la valutazione in incipoints non ne rispecchia la qualità.
Bravissimo Ferndinando!
E naturalmente sto con emme, vogliamo un’altra storia!
08/02/2013 at 18:56
…e sai che ti dico? ci metto un altro commento, così hai un punto in più 😉
08/02/2013 at 16:45
BUAAAAA. lo sapevo che questo momento sarebbe arrivato. lo sapevo. e sapevo anche che sarebbe stata durissima. ora che è arrivato confermo tutto: sono disperato! perchè il finale fa onore a una grandissima storia, sei stato fantastico, mi hai avuto in pugno fin dal fino episodio ferdinando 🙂
e poi, diciamocelo, è una storia positiva a lieto fine (non c’avrei mai scommesso). fa pure ben sperare per il futuro, tiè.
ps: lo sai, io ti aspetto al varco. sì, è tipo una minaccia. fanne un altra, quello che vuoi, ma non smettere di scrivere qui su the incipit.
08/02/2013 at 16:46
(fino episodio sarebbe PRIMO episodio…)
08/02/2013 at 16:41
Che ti devo dire… ?
Bello dal primo all’ultimo rigo. Ho voglia di spaghetti e di scrivere un western. E voglio conoscere lo Sciacallo. E voglio pure evitare sempre il Reverendo.
Grande.
08/02/2013 at 16:40
Beh, che dire, spero di avervi fatto trascorrere qualche minuto piacevole.
Chissà che non possa avere il piacere di farvi leggere qualcos’altro, prima o poi.
Intanto grazie a tutti per aver tenuto duro fino alla fine!
PS: Per amor di cronaca, esiste, in realtà, un fiume nei pressi di Edmond City, Oklahoma, che si chiama Deep Fork.
07/02/2013 at 16:58
farò in tempo a votare per la decima puntata?
04/02/2013 at 17:23
Ci sono cose che non dovrebbero finire tanto facilmente. Tipo questa storia!
E se proprio deve finire allora che finisca con un triello. Spara, spara muori, muori spara, spara spara, muori muori.
04/02/2013 at 15:42
La tua è una delle storie più belle e divertenti: ora largo al triello!
04/02/2013 at 15:38
triello of course, perchè nel triello la Provvidenza cala il suo asso: mentre io sparo a te, tu a chi spari?
;-))))
04/02/2013 at 14:38
Triello!!
04/02/2013 at 07:47
Il duello è un classico, il triello è molto fico, ma io voglio l’esplosione ( con finale aperto che ci conduce alla seconda stagione)
04/02/2013 at 01:06
seguo a ruota gli altri, perché resistere a un triello è impossibile (della serie: ma quando mi ricapita?).
però, PERO’, io pretendo da te una promessa, o caro ferdinando: che continui con una seconda stagione, perché non riuscirei a farmi una ragione che il prossimo sia l’ultimo capitolo 🙁 😀
ps: con la battuta del catechismo mi hai steso! 😀
04/02/2013 at 15:40
Ebbene, stavo già lavorando a qualcosa di grosso, per questo Reverendo.
Più grosso del catechismo.
Ma richiede respiro più ampio di quello che posso ottenere qui: diciamo che The Incipit è stato un eccellente campo di prova, un gioco divertente, una sfida impegnativa.
Insomma un seguito è previsto e auspicato (o un “preguito”, e chi ha orecchie per intendere intenda). Ma devo ancora come organizzarmi…
Intanto spero di non deludervi col finale: mi prenderò un po’ più di tempo per scriverlo, vediamo chi ci resta secco.
Grazie per avermi seguito fin qui, il Reverendo dice che visto che siete stati così fedeli, vi spara per ultimi.
03/02/2013 at 19:42
Al catechismo!
Pensavo di aver votato, invece nisba. Be’, pure io voto il triello 😉
ciao
Marco
03/02/2013 at 13:10
Come si fa, potendo, a stare senza un bel triello?!
02/02/2013 at 17:42
sono un classicista: duello sia!
02/02/2013 at 16:52
E triello sia! 😉
31/01/2013 at 13:42
no davvero, una delle storie migliori in assoluto. quel tuo “Ali di ruggine” corro a comprarlo, perché scrivi divinamente 🙂 !
beh, potrei elencare tutte le chicche lessicali con cui mi hai conquistato ma, lodi a parte, torniamo nella storia: vorrei vedere questa coppia in un film, perché sarebbero perfetti. il vice canta, eccome se canta.
31/01/2013 at 16:27
E meno male che c’è lo schermo a nascondermi, sono rosso fino alla punta delle orecchie…
01/02/2013 at 12:55
sono completamente d’accordo con emme. ti meriti di arrossire!
Ah su una cosa non concordo. Secondo me non parla il vice. Poverino lui vorrebbe anche ma avete presente il dolore di un ginocchio fatto a pezzi da una pallottola?? No? beh, nemmeno io per fortuna. Però per me non ce la fa proprio a parlare, per cui si passa alle maniere forti. 🙂
01/02/2013 at 13:22
Giusto in tempo!
La dimostrazione di come un semplice commento possa aprire porte passate inosservate.
29/01/2013 at 16:17
Concordo con Mister Franzoso qui sotto. Tanto sul podio quanto sul fiume di parole di jalissiana memoria.
Storia strepitosa. Semplicemente strepitosa.
E fu scritto e fu votato.
29/01/2013 at 17:52
Sono contento che sia tornato a dare un’occhiata, ancora di più che ti sia piaciuto.
Come ho già scritto, pochi lettori ma buoni, e mi sento di dire che vale per tutti quelli che seguono ciò che scrivo in questo mio piccolo passatempo.
Essere apprezzati da chi si apprezza è come far cadere due snack dalle macchinette automatiche, usando una sola moneta. Non so se mi spiego.
29/01/2013 at 17:55
Decisamente, mio caro. E in maniera brillante come sempre.
Ci si legge.
29/01/2013 at 19:19
Monsieur Le bricoleur lei mi ruba le parole di bocca (letteralmente!) 🙂
29/01/2013 at 19:24
😀
…è che cerco di tenerne il più possibile per il mio prossimo capitolo (anche se mi si stanno dilatando i tempi in maniera spaventosa) e allora mi affido a chi mi precede, se la direzione è la stessa.
29/01/2013 at 15:22
Beh, non mi pare un cuor di leone ‘sto vicesceriffo…
Ce lo vedo, in un fiume di parole, spifferare anche più del dovuto!
Sempre una delle mie storie preferite, decisamente sul podio tra quelle di THe iNCIPIT.
29/01/2013 at 17:40
Molto gentile, faccio del mio meglio: non vado a caccia di “followers”, ma quei pochi che ho cerco di coccolarmeli. Col piombo.
29/01/2013 at 15:16
Si passa alle maniere cattive, che viste le maniere buone, non oso immaginare come saranno…
La storia della foto che era venuta mossa è una genialata. 🙂
29/01/2013 at 17:46
Quella della foto, nonostante fosse una frase sola, è una delle cose che mi ha preso più tempo: non sapevo come tratteggiare la scena e ho riscritto il periodo almeno sei volte. E anche l’ultima, non ero convinto che rendesse bene l’idea.
Come sempre, grazie per aver seguito quei due balordi fin qui!
(Le maniere fin ora erano buone, nessuno s’è fatto male… eccessivamente)
27/01/2013 at 19:39
Ero rimasto indietro giusto giusto di sette capitoli.
Me li sono letti tutti, ridendo non poco e sperando che nel frattempo diventassero dieci.
Grande storia, grande stile.
Mi hai fatto venir voglia di scrivere un western…
Intanto, comunque, mi tolgo lo sfizio di votare per la rissa (anche se pure il tornado, compagno di mille bevute, mi aveva tentato molto…)
😉
27/01/2013 at 17:57
Be’, scusate, qui la rissa ci vuole proprio!
Come ho scritto l’altra volta, racconto ben orchestrato. Aspetto il prossimo.
Marco
29/01/2013 at 17:53
Servito!
27/01/2013 at 02:04
Spettacolare Ferdi, complimenti!!!
23/01/2013 at 13:31
sei divino, mi fai impazzire ahahaha! 😀 😀 😀 che risate.
per fortuna che sei tornato, ero in astinenza 🙂
tentatissimo dai bis-bisonti, alla fine ho optato per la rissa che secondo me calza a pennello.
fantastica la scenetta con il Padre e il perdono dei peccatti. questo Reverendo ha la risposta sempre pronta: io già ci vedo un film ^_^
adorabile passaggio di stile: “un ciccione in abito chiaro la cui bocca senza labbra sembrava aperta con una coltellata per ovviare a una dimenticanza della natura”
23/01/2013 at 17:03
Detto da uno che scrive come te, mi fa doppiamente piacere.
Magari vedremo come il Reverendo applica la legge biblica: “occhio per occhio…”
23/01/2013 at 09:10
Superbo, come orbai ci hai abituato.
Ora però una bella scazzottata non può mancare! E al diavolo la provvidenza
23/01/2013 at 17:01
Beh, lungi da me il deludere tanta stima! Se sarà rissa, sarà rissa coi fiocchi.
23/01/2013 at 17:14
Per ora è in vantaggio, speriamo 🙂
Ah dimenticavo, l’idea della campagna elettorale è geniale, lasciatelo dire.
23/01/2013 at 17:43
credo di essere stato condizionato in questo…
23/01/2013 at 08:42
Cari vecchi bisonti…
Io però poi sposterei la città… 🙂
23/01/2013 at 17:00
O magari ci costruirei un parco a tema! “Bisontilandia, prima tema la terra, poi tu”.
23/01/2013 at 08:06
Una bella rissa!!!!
Non sarà certo facile legare lo sciacallo in modo che non riesca s liberarsi.
23/01/2013 at 17:00
Hai l’occhio lungo 😉
23/01/2013 at 00:01
No, nessun segno divino. Il reverendo ci deve restare terreno!
Di certo c’è che ora ci vuole una rissa divina!!! 🙂
Sempre stupendo.
22/01/2013 at 17:50
che bello, l’ho visto più che letto.
20/01/2013 at 19:27
Stavo per perdermi un bel racconto solo perché il titolo non mi diceva nulla; troppo… spudorato, non accattivante. Ma ho fatto click.
Proprio ieri ho visto Django, quindi cavalcando l’onda dell’entusiasmo ho letto il racconto. Bello, davvero bello. Ben scritto, ben orchestrato. Se non fosse stato per Quentin credo che me lo sarei perso.
Voto per la galera e ti seguo!
21/01/2013 at 22:53
Beh, felice di non averti rovinato… l’appetito!
In effetti il titolo è la cosa cui ho pensato meno: l’incipit stava lì nell’hard disk da un po’ e il nome del file era quello, perché nella mia testa era un western all’italiana quello che volevo.
Accetto suggerimenti per una eventuale futura versione, si sa che il titolo non è tutto ma, come hai dimostrato, aiuta.
Grazie per aver letto
F.
22/01/2013 at 12:18
Sì, aiuta. Però, ripeto, sono contento di non essermi bloccato al titolo. Non sono un amante del genere, ma quando una cosa è ben scritta leggere diventa facile e gustoso a prescindere.
A presto
20/01/2013 at 15:20
Ennò, muore no eh…
Mi è così simpatico.
Infatti l’ho messo in galera, vediamo lì dentro la sua intraprendenza come si muove 🙂
Pingback:
20/01/2013 at 14:50
In galera! Tanto credo proprio che il Reverendo vi sia abituato…
Sempre molto bravo, meriteresti molti più incipoints!
15/01/2013 at 19:17
Bello bello bello!
Sembra davvero di essere in mezzo al deserto con la sete e le pistole.
14/01/2013 at 21:20
bello! ti stai sciogliendo e la cosa si fa divertente, bravo.
11/01/2013 at 20:41
Io che odiavo mio padre che riusciva a restare tre ore a vedere un western in cui, apparentemente, non accadeva nulla, sono rimasta incastrata tra le tue parole, ho schivato la pallottola del reverendo e sono sopravvissuta ai bisonti. La tua storia è davvero bella e te lo dice una che di avventuroso ha letto solo due libri nella sua non lunghissima, ma considerevole vita di lettrice/divoratrice di libri.. 🙂 Bravo!!!
20/01/2013 at 14:29
Anche io la pensavo così prima di vedere “lo chiamavano Trinità”.
Poi crescendo, ho cominciato ad apprezzare anche quelli un po’ più seri… e l’idea di scriverne uno non se n’è più andata.
Grazie per i complimenti, spero di meritarli!
05/01/2013 at 15:26
sono pienamente d’accordo con ggrch….
04/01/2013 at 13:15
Lo sconosciuto del ponte, che altri non era che lo sceriffo Alvarez in combutta con tre vite.
Dialoghi e descrizioni sono stupendi, complimenti!
20/01/2013 at 14:28
Quasi…
Il voto s’è manifestato in maniera diversa, ma la proposta era troppo accattivante per non approfittarne!
20/01/2013 at 17:51
Mi fa piacere che il suggerimento ti sia piaciuto. Sei riuscito anche ad usarlo in modo esemplare! Rispettato il volere dei votanti, non mancano certo colpi di scena! Direi che ora il (vice) sceriffo non ha timori a sbatterlo in gattabuia. Poi decideranno che farne… sempre che non riesca ad evadere.
Ma del resto le vie del Signore sono infinite!
03/01/2013 at 16:30
altro fantastico episodio 🙂
bella l’espressione della voce così roca che le parole sembravano raschiate dalla gola, rende perfettamente!
ho votato per lo sceriffo Alvarez, giusto per complicare un po’ la vita ai nostri amati protagonisti 🙂
30/12/2012 at 17:00
Ho votato per il biglietto… “ora e luogo” sono maledettamente Western!
Complimenti per il bellissimo racconto. Ironico, ben scritto, una successione costante di personaggi divertenti e ben caratterizzati in pochissime righe. Bravo!
24/12/2012 at 12:28
Voto la chiave. Chissà dove li porterà…
Sei sempre più bravo.
Ma quando l’hai pubblicato?
24/12/2012 at 16:06
Hola! Un paio di giorni fa, non è comparso tra i nuovi?
(Tra i suggerimenti che darei ai gestori, ci sarebbe quello di ottimizzare le notifiche per i nuovi episodi delle storie seguite, in effetti).
Tutta la storia risulta già molto differente da come l’avevo pensata al principio, è una bella sfida! Cosa può aprire la chiave di un mercenario, secondo la tua mente diabolica?
24/12/2012 at 16:38
Mah, io son strano… io la butterei sull’esoterico: le chiavi schiudono una porta d’accesso al regnod’Agharta. Tra zingari e pistoleri…
24/12/2012 at 18:24
E comunque sono d’accordo con te. Anche io avevo proposto la possibilità di aggiornamenti diretti via mail sulla pubblicazione di nuovi episodi. Ma mi hanno assicurato che arriverà.
Nel frattempo, il nuovo di Eco Mostro è on line…
Ciao bro,
Bob
24/12/2012 at 12:24
Bellissimo. Voto la mappa!
22/12/2012 at 18:58
ma tu sei fantastico! altro bellissimo capitolo 😀
il duello poi, e Tre Vite di nome e di fatto. ah, e le lunghe mani dello Sciacallo. hai costruito perfettamente questi personaggi 🙂
comunque ho votato per il pezzo di carta con ora e luogo. sarà lì che il Reverendo e lo Sciacallo si faranno trovare, nascondendosi, per capire le prossime mosse del cacciatore di teste: meglio anticiparlo, che prendersi un proiettile quando meno te lo aspetti.
22/12/2012 at 12:15
questa storia è bellissima, la seguo con piacere, e poi i personaggi sono troppo forti! sei stato molto bravo a caratterizzarli 😉 voto per il biglietto (anche io sono un po’ fissato con i biglietti), chissà se il Reverendo e lo Sciacallo accetteranno la sfida di Nick Tre Vite
21/12/2012 at 19:22
Un grandissimo episodio! Punto tutto sul biglietto, vediamo chi ci sarà in quel luogo a quell’ora!
22/12/2012 at 15:10
Adoro gli appuntamenti al buio!
Grazie per aver seguito i miei due balordi fin qua, se non ci lasciano le penne prima ti faccio offrire un whisky.
21/12/2012 at 18:48
Semplicemente fantastico. Adoro il genere, la storia, i personaggi, i dialoghi. Insomma questa storia mi fa impazzire! complimenti vivissimi
Ora voglio proprio vedere cosa aprirà quella chiave! Sì, ho votato la chiave
22/12/2012 at 15:09
Grazie, cerco di meritarmi l’attenzione che mi prestate 😀
Quanto alle chiavi, sono oggetti interessanti. Ma se una cosa è chiusa a chiave, ci sarà un motivo, no?
Pingback:
21/12/2012 at 17:33
Il tuo racconto file via sempre meglio… io sto con il biglietto!
19/12/2012 at 09:02
Un elegantone del genere è sicuramente il Sanchez. Uno che conserva quell’aplombe non Pio essere che lui.
Bellissima la scena dei bisonti. Quando ho votato “bisonti, tanti bisonti” ho votato pensando esattamente a questo.
@federico fornari: ormai non puoi sottratti alla sfida, devi farci leggere qualcosa.
26/12/2012 at 20:21
Voilà! Si chiama “La leggenda del pirata Jordie Faccaiditeschio”, è in avventura!
PS voglio il quinto episodio!!
17/12/2012 at 12:40
A me ispira Juan Pedro!
17/12/2012 at 15:54
Eccoti qua! Non pensare di cavartela così, voglio che inizi a scrivere.
E per costringerti, alimenterò la curiosità altrui:
“Signore e signori, questo ragazzo giovanissimo ha una penna che fa spavento.
Fate pressione perché la usi, per favore!”
17/12/2012 at 22:48
Federico vieni a scrivere qui…
abbiamo bisogno di penne fresche.
(e ciao anche a te, spaghetti writer)
17/12/2012 at 11:04
ma questa storia è sempre più bella!! 😀
sei geniale, sono davvero contento di poterti leggere qui su the incipit 🙂 !
domanda enigmatica, tutti e tre i personaggi sono un’incognita.
ma soprattutto… dov’è lo Sciacallo??
17/12/2012 at 15:52
Grazie, mi sto impegnando 😀
Quanto allo Sciacallo… Accidenti, dove diavolo…?!
17/12/2012 at 16:19
tanto sono sicuro tornerà 🙂 !!
Pingback:
14/12/2012 at 21:09
Bravo, questo episodio è scritto meglio degli altri. Continua così…
Ed ora Nicholas “Tre Vite” Kowalsky!
Ciao
Marco
14/12/2012 at 19:16
Non avrei mai immaginato un’entrata del genere dei bisonti! bellissimo episodio e bellissimo modo per far entrare in scena il nuovo personaggio!
Quel “tre vite” affianco al Reverendo ce lo vedrei bene
14/12/2012 at 19:13
Posso affermare senza ombra di dubbio che sei la miglior penna in circolazione su THe iNCIPIT.
E chi osa smentirmi lo sfido a duello.
14/12/2012 at 19:20
Lusingato 😀
Ma in verità, in verità ti dico, c’è chi scrive meglio di me, gente a cui non son degno di allacciare i sandali.
E ora facciamo che la smetto con le citazioni bibliche, eh!
14/12/2012 at 17:59
Meraviglioso episodio. Scritto bene e immaginato meglio.
Divertente, raffinato, ben descritto.
Bravissimo.
Un caro saluto,
Bob
13/12/2012 at 18:23
Divertente, veramente divertente. Fa piacere leggere racconti così ogni tanto. Grazie per avermi donato un po’ leggerezza. I western ci stanno!
Cmq, ho votato il cacciatori di taglie, immancabile!
Grazie, MARCO
13/12/2012 at 18:28
Grazie, sono felice che ti piaccia. L’idea giaceva lì da un po’ come una vecchia Colt. The Incipit è il bersaglio ideale per vedere quanti colpi ha in canna!
13/12/2012 at 01:01
Ma questa storia é proprio favolosa :D!
Ero indeciso ma voto per i bisonti… Hahah. Li sto immaginando sfondare le porticine del saloon.
13/12/2012 at 18:27
O forse, piovere dal cielo?
14/12/2012 at 11:02
ahahah questa non me l’aspettavo :D! va bene
12/12/2012 at 17:49
Il vecchio ciarlone, senza dubbio 🙂 Mi domando cos’è che avrà da dire
12/12/2012 at 12:48
Bravo. Stile e descrizioni ben realizzati. Un tocco di cliché e un’imburrata di ironia.
Aspetto il prossimo.
Bob
12/12/2012 at 11:52
Per quanto i bisonti siano sicuramente un’inattesa comparsa non posso credere di non vedere una sparatoria! Voglio il cacciatore di taglie!!
Complimenti, è un racconto spassosissimo e ottimamente scritto. Son felice ti lo abbia tenuto per THe iNCIPIT!
12/12/2012 at 11:27
Bisonti! Sono un animalista convinto…. 😀
11/12/2012 at 21:59
Ehi, e le scelte? 🙁
11/12/2012 at 22:03
Ci dev’essere qualche problema col programma, non solo non mostra le scelte ma… mi propone di iniziare a scrivere un nuovo racconto!
11/12/2012 at 23:42
Ciao Ferdinando,
si é verificato un piccolo problema durante il caricamento del nuovo episodio. Ripristiniamo le domande al più presto. Grazie della pazienza!
12/12/2012 at 01:30
Grazie a voi per provvedere così in fretta!
(a proposito, sulla bacheca il mio racconto non appare, come se non ne avessi mai scritto uno: c’è il tasto di scelta per scriverne uno nuovo! Non è che si può fare qualcosa anche per quello?)
12/12/2012 at 10:03
Ciao Ferdinando,
ora è tutto a posto.
Grazie per la pazienza 🙂 ! Buon divertimento
12/12/2012 at 12:11
Laura, ecco le scelte!
12/12/2012 at 12:20
yeppaaaa!
11/12/2012 at 18:03
In Brasile? Grande Ferdinando. Difficile non invidiarti … 🙂
Scrivi benissimo. Si sentono il sole, la polvere, l’avvoltoio. E lo Sciacallo e il Reverendo sono caratterizzati benissimo.
Dopo tanta solitudine ho voglia di buttarmi tra alcool, brutti ceffi e cortigiane… 🙂
11/12/2012 at 18:39
“Dopo tanta solitudine ho voglia di buttarmi tra alcool, brutti ceffi e cortigiane…”
Sì, ma occhio a non fare confusione! 😉
Grazie per aver letto,
F.
11/12/2012 at 15:23
Complimenti Ferdinando, ci mancava un western e questo incipit è davvero grandioso! Bravissimo 🙂
11/12/2012 at 13:57
quest’incipit è bellissimo, aspettavo un western ed eccolo arrivato… e ben scritto! 🙂
mi piacciono già i due personaggi
ti seguo, e non vedo l’ora di leggere il prossimo episodio 😛
11/12/2012 at 11:56
Da un altro Torinese d’importazione, complimenti. Il pulp Western è spassoso, come al solito.
Ti seguo.
11/12/2012 at 12:07
Il Reverendo direbbe ” Se uno vuol venire dietro me, rinunzi a se stesso, prenda la sua Colt e mi segua”.
Grazie per aver letto!
11/12/2012 at 11:10
Complimenti, questo inizio western è davvero bellissimo! Ambientazione, dialoghi, personaggi: fantastico! aspetto il seguito!
Non posso resistere all’idea di una scena da saloon 😀
11/12/2012 at 12:03
Felice che ti piaccia!
E come disse una volta un uomo saggio: “è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un pistolero esca da un saloon sulle sue gambe”.
11/12/2012 at 12:09
ahaha, bellissima
Beh, un Reverendo e uno Sciacallo però potrebbero anche farcela 🙂
11/12/2012 at 02:51
Un altro torinese fra noi 🙂 Benvenuto. E complimenti per l’incipit 🙂
11/12/2012 at 12:01
Grazie, ho sempre creduto che Torino fosse la culla delle arti!
Purtroppo dalla culla ci sono caduto da piccolo, e questi sono i risultati.