Dove eravamo rimasti?
La sostanza dell’apparenzaLa sua voce. Almeno quella, l’ho sentita: è diversa da come me l’immaginavo, e anche da quella, filtrata, del suo avatar. È roca e profonda, tipo un gorgoglio sotterraneo, caldo e sensuale, che a basso volume ricorda un potente motore tenuto al minimo, mentre nei toni più alti, pur restando roca, si trasforma in un fastidioso stridio.
Aveva iniziato con il mio nome, che pronunciato con quella voce sembrava più bello.
«Judith».
«Ciao Peter. Allora? Non ti fai vedere?»
Poi il muro bianco era diventato scuro, e soltanto allora, una volta spenta la luce, Peter si era posizionato davanti alla webcam.
«Così non vale».
«Ma tu puoi vedermi».
«Sì, ma solo come ombra».
«A volte le ombre sono l’unica cosa visibile, in un corpo: sono l’apparenza, e il corpo è apparenza».
«E sostanza».
«Dell’apparenza. Sì, sono d’accordo».
Mentre tentavo di rispondere a tono, armeggiavo per regolare la luminosità e vedere qualcosa di più: sembrava un ragazzo magro, si muoveva a scatti. Una volante a sirene spiegate aveva illuminato per un attimo la stanza dalla quale Peter mi stava parlando, lasciandomi intravedere i suoi capelli diritti, castano chiaro credo e, mentre lui si voltava verso la finestra con un moto di apprensione, il naso spigoloso e il collo ben fatto, lungo ma per niente esile, di quelli che si allargano sulle spalle come la base di un albero slanciato ma possente.
«Così non vale. Apparenza o no, io sono più apparente di te».
«Sono punti di vista: il corpo può essere terribilmente sfuggente».
«Senti chi parla».
«Non scherzo, e lo sai. Il corpo è la nostra identità ultima, e la nostra ultima identità».
Nei tre mesi di frequentazione online aveva mostrato una vera e propria ossessione per il corpo, ma non in senso salutistico o edonistico, no, piuttosto ne parlava come se fosse qualcosa di indipendente da sé. Una volta mi aveva detto: «Il corpo è il mio cervello elettronico». Era una delle prime sere in cui chattavamo e io avevo fatto alzare le spalle al mio avatar, concludendo che fosse una frase a effetto per impressionarmi. Invece non me la sono più scordata.
«Peter, che si fa? Andiamo avanti a giocare a nascondino?»
«No, Judith, hai ragione: incontriamoci».
Davanti a quel viso d’ombra che mi proponeva quello che da tempo speravo mi sono irrigidita.
«Dici sul serio?»
«Certo. Sai dov’è l’Habibi Cafe? Dovrebbe essere dalle tue parti».
Era un locale a un paio di isolati da casa mia. Mi sentivo sempre di più in balia di qualcosa.
«Sì».
«Bene. Troviamoci lì fra un’ora. Se non mi vedi, chiama».
«Ok».
Poi aveva staccato. Mi ero sorpresa ad accettare, gli occhi fissi sullo smartphone che avevo usato per mandargli qualche messaggio carino. Lui non aveva mai risposto.
Sono ancora qui, davanti allo schermo. Fondamentalmente sto pensando a come vestirmi. Il locale è a due passi e posso fare con calma.
Una richiesta di chat mi scuote: penso sia Peter, poi vedo che è un nuovo contatto. Senza pensare, accetto la richiesta e attivo l’avatar in modalità provvisoria. Il mio alter ego atterra in una chatroom arredata come il salone delle feste di un castello medievale. In piedi davanti a un enorme camino acceso c’è una figura magra ed elegante, vestita con un completo bianco d’altri tempi. Indossa un cappello.
«Ciao, chi sei?»
«Buonasera. Mi chiamo Jorge Abedo. Scusi l’intrusione: vorrei farle una domanda».
Colpita dal linguaggio formale, rispondo per le rime.
«E per quale motivo, di grazia?»
«Per aiutarla. Ecco la domanda: lei ha un’idea, anche vaga, su chi sia veramente il giovane uomo che sta per incontrare?»
Resto senza parole.
«Non voglio rubarle troppo tempo, signorina Jones. Anche perché non ce n’è. Non esca di casa e si metta in contatto con me al più presto. Meglio subito. Le mando il mio numero in pvt e la prego di consid…»
Mi disconnetto, mi alzo di scatto e inizio a camminare da una stanza all’altra in preda all’agitazione. Afferro il cellulare e chiamo Peter.
Chi risponde a Judith?
- Jorge Abedo (18%)
- Un messaggio registrato (69%)
- Peter (13%)

01/05/2013 at 18:36
Complimenti, bellissima storia 🙂
01/05/2013 at 21:35
Grazie mille. Ho appena letto i tuoi due episodi.
30/04/2013 at 16:41
Eccolo, è arrivato: l’e-book di “Body 2.0” con tutta la storia nata su THe iNCIPIT e, soprattutto, il finale inedito. Cosa succederà a Judith? Scoprilo subito!
09/04/2013 at 14:42
Bravo!
E giustamente…questo è solo l’inizio! 😉
10/04/2013 at 21:24
Grazie davvero!
06/04/2013 at 10:46
tensione a mille! e non vedo l’ora di leggere la parte inedita, appena è pronto l’ebook 🙂
bravo Filippo!
06/04/2013 at 14:07
Grazie emme: sto lavorando alla scaletta, e spero che l’ultimo episodio venga pronto a breve.
05/04/2013 at 15:17
“devo avere l’espressione di un peluche finito per sbaglio in una lavatrice”.
Come mi piacciono queste tue colate di classe disseminate per gli episodi.
Bel finale, sono dispiaciuta, ti voglio leggere ancora!
S.
06/04/2013 at 14:05
Ma anch’io ti voglio leggere ancora. Hai deciso se iniziare un’altra storia qui?
05/04/2013 at 14:09
Bell’epilogo..
Mi è piaciuta soprattutto la parte finale..
Ora ho proprio voglia di iniziare Judith.. 🙂
Scriverai ancora su TheIncipit?
06/04/2013 at 14:04
Mi raccomando Giulia, ci tengo ad avere una tua opinione su Judith.
Non so se scriverò ancora qui: è un modo bellissimo di scrivere, ma per me molto impegnativo. Ora mi dedico all’epilogo di Body 2.0, e poi si vedrà.
E grazie!
05/04/2013 at 12:26
Grande storia. Eccezionale. E con un finale d’autore. E, la frase finale, mi fa davvero ben sperare…Continuerai?
06/04/2013 at 14:02
Ti ringrazio Luca.
Sì, come ho scritto sotto ci sarà l’episodio conclusivo (un po’ più lungo, intorno ai 10k caratteri) ambientato a Parigi.
06/04/2013 at 23:58
Dove lo leggeremo?
08/04/2013 at 21:40
Uscirà un ebook (edito da WePub) che raccoglierà i 10 episodi apparsi qui più il finale inedito. Il tutto a 0,99 euro.
09/04/2013 at 09:34
Ottimo. Tienici informati!
04/04/2013 at 23:33
Di sicuro non mi perdo la continuazione parigina! grande storia
06/04/2013 at 14:01
Parigina e ambientata nel quartiere della Bastille: spero piacerà.
04/04/2013 at 22:40
Ottimo, ottimo davvero.
Presumo, e spero che ci delizierai con un seguito, che saprà tenere testa al suo predecessore!
06/04/2013 at 13:56
Grazie mille Andrea.
Il capitolo conclusivo apparirà in un ebook edito da WePub, insieme ai 10 episodi che sono apparsi qui. E così il prequel si concluderà, mentre il seguito c’è già (si intitola Judith, edito sempre da WePub).
04/04/2013 at 22:13
Ecco Pahrump downtown: fino al 1960 non possedeva nessun servizio telefonico, tranne una radio trasmittente in una cabina telefonica vicino a un piccolo supermercato, e in tutta la Pahrump Valley non c’erano strade asfaltate.
29/03/2013 at 12:00
Grande episodio e ottimo ingresso in scena.
È davvero super avvincente, complimenti!
29/03/2013 at 23:53
ggr(ch)azie!
29/03/2013 at 11:53
Judith si fida di Xavier, assolutamente. E gli cede il volante appena in tempo.
Complimenti Filippo, storia che non smette MAI di essere avvincente (e sexy) 🙂
Adesso arriva il decimo, che ci terrà un po’ sulle spine… per poi finalone inedito nell’ebook di WePub: già pregusto!
29/03/2013 at 23:52
Grazie emme.
Il decimo sarà pura azione, qualunque sia la scelta vincente.
Per il finalone, beh, ci sto pensando su…
29/03/2013 at 11:43
Posto di blocco!
Ti pare poco il cambiamento delle tette di una misura secca?! 😉
Mi è piaciuto molto questo episodio, l’incipit poi l’hai formulato alla grande, con precisione raffinata.
Anche tu sei al nono, praticamente finiremo insieme 🙂
S.
29/03/2013 at 23:48
No, hai ragione, non è un cambiamento da poco.
Ho letto da poco il tuo decimo: bello bello.
29/03/2013 at 09:25
Voto per il posto di blocco!!
Ora aspetto il gran finale qui su TheIncipit, poi inizio a leggere Judith 🙂
29/03/2013 at 23:47
Bene, spero che Judith ti piaccia!
PS: il prossimo è il finale, il gran finale verrà dopo.
28/03/2013 at 23:56
Hai capito che colpo di scena il nostro autostoppista figo! Altro che Thelma e Louise!!! 😉 (l’ho immaginato proprio come volevi)
Io voto per un bel posto di blocco, voglio un’azione allucinante e voglio sentire fischiare le gomme sull’asfalto… O si fermano al posto di blocco??? Decidi tu. Mi fido. 😉
29/03/2013 at 23:45
Sì, grazie! E anche della fiducia.
28/03/2013 at 22:35
Che poi non è che hanno viaggiato solo per arrivare: hanno anche avuto il tempo di fermarsi ad ammirare le attrazioni locali
27/03/2013 at 22:03
Autostoppista.
27/03/2013 at 23:34
ok. tnx.
26/03/2013 at 12:01
la mia scelta è impopolare, ma farei andare via Donna e lascerei Judith sola al suo nuovo destino.
questa storia mi piace da matti, credo proprio che comprerò Judith, la tua storia originale! 🙂
27/03/2013 at 23:33
L’autostoppista in effetti stravince.
Grazie mille per l’apprezzamento.
25/03/2013 at 12:48
Grande Filippo! Spettacolare! Mi piacciono in questi momenti dei piccoli momenti di rottura, quindi, vada per l’autostoppista… che sarà un gran cavolo di problema!
27/03/2013 at 23:31
Già, un bel problema. Ma mi sa che dovrò affrontarlo.
Grazie!
22/03/2013 at 12:41
La giovane autostoppista! Non c’è nulla da fare, il personaggio nuovo stuzzica sempre.
Mi piace sempre tanto questo scenario. Anche tu stai per finire, il ciclo si conclude?
22/03/2013 at 14:49
Il giovane autostoppista, è un ometto! Hai presente quello di Thelma e Louise? Ecco, potrebbe essere un tipo così. Forse.
Sì, sono vicino al termine (anche se dopo il decimo scriverò il capitolo finale, più lungo, che, insieme agli altri sarà contenuto in un ebook edito da WePub).
Non so però se continuare la storia. Essendo un prequel, il seguito c’è già.
E tu, finiti i 10 episodi continuerai? (la risposta giusta è “sì”)
22/03/2013 at 15:05
Sì sì, sapevo del prequel e di WePub, mi chiedevo se volessi continuare il finale o il mezzo, insomma dilatare ancora la storia. In ogni caso, ti seguirò.
Io di sicuro non abbandonerò questo mezzo però pensavo di iniziare una storia nuova con un genere nuovo, ho alcune idee. Anche se mi è balenata l’idea di approfondire la vita di Marta e Leo.
Tu cosa mi consiglieresti?
Ho presente l’ometto di Thelma e Louise, i pianti anche con quel film.
Chissà perché il tuo autostoppista me l’ero immaginato donna.
S.
22/03/2013 at 15:24
A me piace molto leggere (e anche scrivere, via) degli stessi personaggi in contesti temporali, e non solo, diversi. Trovo che sia molto stimolante.
Poi Marta e Leo sono due personaggi che, secondo me, vale la pena approfondire.
In quanto al genere, definire La geometria delle cose “rosa” è plausibile solo se si è obbligati a farlo e le alternative sono fantascienza, giallo, ecc.
Comunque, anch’io ti seguirò: mi piace molto come scrivi.
Già, che film fantastico. Anche se all’autostoppista preferivo Jimmy.
22/03/2013 at 09:50
La situazione si fa sempre più complicata..e allora io per aiutarti 🙂 dentro ci infilò anche un giovane autostoppista!
D’altra parte si sa che fare l’autostop in america è altamente sconsigliato..cazzi suoi!
22/03/2013 at 14:37
Massì, complichiamo, altrimenti che gusto c’è?
21/03/2013 at 23:31
Sono curiosa di sapere chi è il giocane autostoppista..
Ho votato per lui..
22/03/2013 at 14:35
Lo devo ancora decidere (chi è, dico). L’ho messo così, senza pensarci. E come al solito andrà a finire che vincerà.
21/03/2013 at 22:33
Eccole, ferme nella loro auto a Baker.
22/03/2013 at 15:06
ohhhh, 🙂
voglio viaggiare!
18/03/2013 at 11:49
Proprio bello questo racconto! Sono contento di averlo trovato prima che fosse finito, così posso ancora far sentire la mia.
Ti seguo.
18/03/2013 at 22:01
Grazie davvero!
E cosa hai scelto delle tre ipotesi di continuazione?
17/03/2013 at 12:43
Ho cominciato ora a leggere questa storia.
è un periodo talmente incasinato che ho a malapena tempo per scrivere la mia.
Ma oggi, domenica, mi voglio rilassare leggendo.
Bravo
17/03/2013 at 22:14
Ti capisco, le mie ultime tre settimane sono state un delirio.
E grazie.
15/03/2013 at 19:39
ehehe povere bionde. Meglio cattive che bionde, eh?
Ma si sa che le vere bionde si fanno la tinta.
Che dire Filippo, questo stile personale che cita Emme mi piace moltissimo. Voto per far tornare in scena Peter.
S.
15/03/2013 at 22:36
Povere, sì. Devono mettersi in testa (ops) che è giunta l’ora di fare outing. Però hai ragione: sfido chiunque a sostenere che Madonna non sia una vera bionda.
Peter stravince: pensa che avevo messo l’opzione solo perché in qualche commento al capitolo precedente era stato tirato in ballo. Io l’avevo già dato per disperso, annientato, desaparecido, esodato. E invece.
15/03/2013 at 16:23
Peter, che vuole parlarle… ci sono delle novità, spiacevoli!
15/03/2013 at 18:11
Sono d’accordo: Peter non può che essere portatore di novità spiacevoli
15/03/2013 at 13:38
Peter, è il momento di farlo rientrare in gioco.
Bellissima l’idea quella del contagio del sangue! E in questo capitolo mi sembra che ti sei anche lasciato più andare nello stile personale, Filippo 😉
15/03/2013 at 18:11
ah, io non c’entro, è Judith che si è messa a pensare troppo forte
15/03/2013 at 12:57
Propongo di far tornare in cena Peter!!
15/03/2013 at 18:10
Ok, a quanto sembra Peter stravince. Devo soltanto decidere come farlo tornare in scena…
15/03/2013 at 01:45
Il titolo è fenomenale..per non parlare dell’incipit. Io avrei pensato le stesse identiche cose!
E ora, grazie a te, voglio prendere una stanza in un motel solo per vedere un road runner.
Ps. Per me a cercarla è Peter…
15/03/2013 at 18:09
I road runner sono fenomenali. Vivono per attraversare come dei fulmini la strada, ma solo quando sta per passare un’auto.
Peter, Peter…
15/03/2013 at 01:01
Voto peter. Per forza!
15/03/2013 at 18:06
Peter spacca
14/03/2013 at 23:18
Qui si può vedere il parcheggio del 29 Palms Inn. E una bionda che corre.
14/03/2013 at 22:52
Capisco il trauma. Amo il titolo. E rivoglio Peter.
Stasera sono sintetica, ma questa Judith mi assomiglia sempre di più!
14/03/2013 at 23:18
Amo la sintesi.
14/03/2013 at 22:32
scontro!
12/03/2013 at 21:49
Donna non fugge, ma affronta l’Abedo (bella la battuta sugli acronimi hahah).
La storia é sempre più intrigante 🙂 ebbravo filippo
12/03/2013 at 23:35
Gli acronimi sono tentatori, l’enigmistica insegna.
11/03/2013 at 19:18
Vedo un abedo scontrarsi con Donna. E intanto Peter che fa?
12/03/2013 at 23:34
Peter sta passando momenti brutti. Non vorrei essere nei suoi panni.
08/03/2013 at 20:32
Vogliamo ancora più azione! vogliamo lo scontro! 🙂
09/03/2013 at 22:04
ok: azione + scontro = episodio 7
08/03/2013 at 15:08
Anche io voto per lo scontro, inseriamo un altro po’ di azione nella storia!
09/03/2013 at 22:03
azz, ho finito le varianti dei commenti per chi vuole lo scontro.
08/03/2013 at 12:48
Mi unisco al coro e voto per lo scontro. Mi piacciono le scene ad alta tensione in una storia.
09/03/2013 at 22:01
Sembra che non ci sia scampo allo scontro. E scontro sia.
08/03/2013 at 11:39
Anch’io ho votato per lo scontro!!
Questo aiuterà Judith a capire con cosa ha a che fare (e con chi)..
09/03/2013 at 22:00
Vero! Un’azione vale più di mille parole.
08/03/2013 at 10:15
Ciao Fillippo, il tuo stile pare evolversi ad ogni episodio!
Direi che lo scontro tra Donna e Abedo sarebbe piuttosto intrigante!
09/03/2013 at 21:59
Ciao Luca, cerco di adattarlo all’episodio, vedremo ora con lo scontro fra i due come cambierà.
08/03/2013 at 08:06
Dopo l’introduzione di Donna, voglio lo scontro! Secondo me dietro la sua dolcezza nasconde tecniche marziali non indifferenti! 😉
Ps. La terra rossa di cannella è proprio una bella immagine…
09/03/2013 at 21:57
Vedremo come se la caverà Donna allora.
Ps. Mi serviva un aggancio per gli stimolatori…
07/03/2013 at 23:12
Judith riparte da sola, perché mi piace questa sua presenza costante con gli altri che partono ma prima o poi torneranno.
La dipartita di Donna non esclude poi l’avvicendarsi dell’azione.
Vai con l’avvio della fine!
S.
07/03/2013 at 23:34
Se verrà deciso così inserirò un sottotitolo: io parto da sola.
06/03/2013 at 15:42
inseguimento…
06/03/2013 at 22:04
e sia.
07/03/2013 at 09:49
Azione, azione, azione
07/03/2013 at 22:50
Ecco l’azione: arriva.
06/03/2013 at 13:09
Ben scritta, complimenti. Adesso, però, un po’ di azione!
06/03/2013 at 22:03
Vedo che i voti sono orientati all’inseguimento, per cui un po’ di azione ci sarà.
E grazie!
04/03/2013 at 21:47
La cosa che mi piace di più nei racconti di fantascienza è trovare, mentre sono immersa in mondo molto diverso dal mio, inaspettatamente qualcosa da riconoscere:
“nemmeno io sono innamorata di Peter, ma nel momento in cui ascolto le sue parole vorrei che lui lo fosse.”
Ah, noi donne siamo tutte uguali in qualunque realtà! xD
04/03/2013 at 21:58
Sì, non credo che le pulsioni e i sentimenti dipendano dal “progresso” (e per fortuna…)
10/03/2013 at 23:54
è vero, non ci avevo mai pensato ma è proprio una delle cose più piacevoli! appigli.
04/03/2013 at 08:29
Mettiamoci un bell’inseguimento!
Virus sulle auto, prossimo reale futuro. Temo
04/03/2013 at 21:55
E inseguimento sia! (mi sa)
03/03/2013 at 21:57
Votato la due. Bello il link.
02/03/2013 at 00:24
La fuga sta per iniziare: per sbirciare sulla stessa cartina che usa Judith, cliccare qui
03/03/2013 at 22:09
geniale :D!
01/03/2013 at 13:50
Mi piace come mi presenti Judith dal punto di vista psicologico…la trama si sta infittendo ed era giusto fare una sorta di “punto della situazione”.
Bella la parte in cui lei scopre che vorrebbe essere amata da lui, proprio quando lui le dichiara il contrario. E’ una cosa che accade spesso nella realtà e, questi indizi reali avvicinano al personaggio. Ci riconosciamo in lui.
Bravo!
Ps. Ieri ho votato per il pedinamento in auto e poi non sono riuscita a dire la mia 🙂
01/03/2013 at 22:38
Grazie davvero: che il personaggio femminile sia aderente alla realtà (psicologica) è un traguardo che mi sono posto, ma che soltanto commenti come il tuo rendono più vicino.
01/03/2013 at 13:42
Io vorrei aiutarla a cercare un motel ora. Dopo questo perfetto midpoint, che è in ottimo equilibrio tra l’essenzialità e l’azione, sento il bisogno di un rallentamento.
Bravissimo!
S.
01/03/2013 at 22:36
Non dirlo a me: sono innamorato dei motel americani (specie di quelli nel deserto)
01/03/2013 at 12:29
molto bello il flusso di coscienza a intermittenza con le parole di Peter. lui, così distaccato, che tenta di spiegare una cosa così assurda. e lei, che nemmeno si riconosce al tatto: deve essere una sensazione agghiacciante.
a tutta velocità verso la meta!
01/03/2013 at 13:35
sì! potrebbe diventare una road story.
01/03/2013 at 10:37
L’idea del motel mi piace. Si nasconde. Poi ci sarà l’attesa… La paura… I passi che si avvicinano, una mano sulla maniglia 😉
01/03/2013 at 13:34
L’idea del motel dovrebbe sempre esserci, tra le possibilità. Anche nella vita, dico.
01/03/2013 at 13:57
Ah sì… senza dubbio!
01/03/2013 at 09:44
Prova a seguire l’itinerario.. ma è seguita da qualcuno..
E la trama d’infittisce..
01/03/2013 at 13:32
e infittiamola!
01/03/2013 at 14:04
Oggi ho preso l’ebook 🙂
01/03/2013 at 14:08
wow!
Spero che ti piaccia – poi se ti va mi dici le tue impressioni (e grazie!)
28/02/2013 at 23:12
Diavolo, mi appassiona sempre di più, tuttavia mi confondo un po’ le idee. Bella l’idea dei BitCoin per l’anonimato.
Continuo a seguirti, in attesa del prossimo capitolo!
01/03/2013 at 13:31
Che questa storia appassioni è un gran bel complimento, grazie!
PS: pensa Judith come le ha confuse…
28/02/2013 at 18:24
Ci chiarirai tutto in questo racconto o dobbiamo aspettare il continuo di Judith?
Mi piace molto 🙂
28/02/2013 at 22:04
Tutto è una parola grossa, Paola, ma qualcosa di più si saprà. Dipende anche (anzi, soprattutto) da voi.
E grazie!
26/02/2013 at 21:00
Appena scoperto questo sito, e la tua storia mi piace! Ho subito votato, aspetto per il prossimo episodio!
27/02/2013 at 13:39
Grazie mille: il prossimo episodio ci sarà giovedì, in serata.
PS: questo sito è una vera e propria miniera di storie che, episodio dopo episodio, appassionano sempre di più.
24/02/2013 at 12:17
Letto e votato per Judith ferma l’auto e ascolta subito il messaggio.
Quando ho finito di leggere il prequel, mi procuro anche l’ebook. Troppo curiosa.
24/02/2013 at 17:50
Bene, grazie mille!
23/02/2013 at 15:37
Curioso di vedere un iMacDonald, anche se non ci mangerei mai. Per me prosegue tralasciando il messaggio, la situazione è troppo strana e critica perché possa pensare di fermarsi.
23/02/2013 at 22:21
No, nemmeno io, al massimo ci andrei per navigare un po’…
23/02/2013 at 12:31
Ferma la macchina e ascolta il messaggio..
Non appena finirai di scrivere questo racconto, inizierò a leggere l’ebook originale da cui è tratto 🙂
23/02/2013 at 22:20
Dai, questa sì che è una notizia: grazie!
22/02/2013 at 07:18
Non c’è l’opzione prosegue e ascolta il messaggio?
Comunque, mi piace tanto l’ambientazione. Imacdonald la dice lunga, non c’è neanche bisogno di spiegare cosa è successo. Ottimo finale, lei sale in macchina e la macchina parla.
Bravo!
22/02/2013 at 11:36
L’opzione più vicina sarebbe la due, ma forse non sono stato abbastanza chiaro: il fatto che non ascolti subito il messaggio non esclude che lo faccia in seguito.
Ho tentato di descrivere un futuro prossimo, e sono felice che risulti convincente.
In generale mi sembra che ambientare le storie venti, trent’anni nel futuro moltiplichi le possibilità senza “obbligare” a sottostare a un genere (l’esempio che mi viene automatico è l’ultimo capitolo di “Il tempo è un bastardo”, per non parlare di “Infinite Jest”)
Ehi, io aspetto il seguito della tua storia! A presto.
22/02/2013 at 13:17
Ho votato per la due infatti, ma solo perché mi piacerebbe che ascoltasse il messaggio mentre è ancora alla guida!
Jennifer Egan ha ispirato molto anche me, per non parlare dell’eccelso, ovvio!
Arriverà a breve! 😉
22/02/2013 at 15:12
anche io ho pensato la stessa cosa di Serena 😀 ascoltare il messaggio mentre continua a guidare. visto che per me è davvero impellente sentirlo, ho votato l’opzione anche se sarà costretta a fermare la macchina.
bellissima questa cosa delle mutazioni, la storia è davvero avvincente! bravo Filippo
23/02/2013 at 00:57
Questo messaggio s’ha da sentirsi quindi. ok, basta dirlo.
E grazie.
21/02/2013 at 23:58
Non ci credo che resista ad ascoltare il messaggio! Troppe cose strane stanno succedendo, spererà di capirci qualcosa! Diamine però, l’immagine del crème caramel al posto della faccia è pazzesca! Complimenti!
22/02/2013 at 00:19
Grazie! Mi sembrava rendesse bene l’idea.
21/02/2013 at 23:16
Beh, ascolta il messaggio. Io ascolterei il messaggio….
22/02/2013 at 00:17
In effetti per ora è al 100%.
Le altre due scelte, soprattutto quella in cui lei decide di cancellare il messaggio, sono sicuramente meno verosimili, ma aprono possibilità più ampie. Per questo le ho messe.
Grazie per il voto!
21/02/2013 at 22:47
Un altro capitolo meraviglioso.
Ora c’ho la fissa di cosa sia accaduto alla faccia di Judith 😉
Certo che si ferma e ascolta il messaggio, dopo tutto quello che è successo! Sarebbe una pazza!
21/02/2013 at 23:13
E a quella di Peter no?
Vedremo se deciderà di ascoltare il messaggio…
E grazie.
19/02/2013 at 11:24
Mi stavo perdendo questo racconto, menomale che ho recuperato! Ho letto tutti gli episodi d’un fiato: un racconto attuale, accattivante nella scrittura… lo seguo! Ho votato perché Judith si svegli da sola senza nessuno nel letto…!
19/02/2013 at 13:10
Grazie davvero! Per il commento e per il voto.
19/02/2013 at 01:30
un paio di frasi topiche (che bello essere un copy!)
metto alla prova Peter: stupisci, anche da addormentato
19/02/2013 at 13:09
Peter sarebbe in grado, di stupire, dico, anche addormentato.
Che sarebbe anche la mia ipotesi preferita. Ma mi sa che non acchiappa.
PS: è vero, il copy è un bel lavoro.
18/02/2013 at 09:21
Mi piace.
19/02/2013 at 13:06
Mi piace che ti piace.
16/02/2013 at 17:18
Cioè…non so se hai visto la copertina figa che ti hanno fatto! 😉
E poi col pezzo che è piaciuto a me 🙂 🙂 🙂
16/02/2013 at 22:14
ho visto: bellissima davvero! Eh, ci avevi visto giusto…
15/02/2013 at 17:57
… e se un giorno Judith esploderà?
15/02/2013 at 21:39
Le donne sono forti. Judith è una donna. Judith è forte.
Non esploderà.
15/02/2013 at 16:12
Qualcuno o qualcosa interrompe il loro idillio amoroso..
15/02/2013 at 13:33
Io direi che si sveglia sola. E a quel punto lo stimolatore alla cannella secondo me torna buono… 😉
15/02/2013 at 21:37
eheheh, è un prodotto che non delude. Sarà un best seller, altroché.
19/02/2013 at 01:31
mmm… stimolatori alla cannella… posso usarlo anche nella mia storia? 😉
15/02/2013 at 13:05
ah come ce la vedo bene un’irruzione! magari mentre Judith tenta di capire se fosse solo un’elucubrazione o davvero qualcosa stesse cambiando in Peter.
La storia fila che è un piacere, complimenti!
15/02/2013 at 21:34
Grazie! Sì, un’irruzione in piena regola (magari non proprio in piena regola)
15/02/2013 at 12:46
«Peter e Judith vengono svegliati da qualcuno o qualcosa che irrompe nell’appartamento.»
Mi piace questo genere di colpo di scena. 😉
15/02/2013 at 21:33
vedo che sta rimontando, anche a me non dispiace.
15/02/2013 at 02:24
La bastarda che è in me vuole che Judith si rilassi un po’, in modo che la batosta successiva sia più incisiva. 😛
Ah, e voglio uno stimolatore alla cannella! Ne ho bisogno!
15/02/2013 at 13:59
ma con uno stimolatore alla cannella, mi chiedo, a che livelli di sadismo tramesco arriveresti?
15/02/2013 at 00:10
La storia dei letti che necessitano di un’eguaglianza e poi tutto il pezzo che viene dopo, sono, insieme, una delle cose più belle che abbia mai letto.
E io ho letto davvero tanto.
Per cui, questo, è un complimento.
Un po’ diverso dagli altri.
Ora che ti ho fatto la sviolinata 🙂 ti faccio restare lei sola al risveglio.
Mistero. Rabbia.
Il genere femminile è imprevedibile.
😉
15/02/2013 at 13:56
Beh, che dire? Il tuo commento mi ha davvero reso confuso (e felice): il plot a me pare più che un fine una scusa. Una scusa per arrivare a certe piccole scoperte ( e lo sono prima di tutto per me) che a volte si riescono a trasmettere così come le si scoprono. Per cui grazie.
Judtih da sola, ok. S’incazzerà, ma vedo che lo sai già.
15/02/2013 at 16:08
ha ragione serrenett, quel passaggio è davvero sublime… complimenti!
mi è piaciuto come con poche domande e nessuna risposta Judith sia nelle sue braccia. del resto, di parole ne avevano già scambiate a profusione nei mesi prima.
altro bel capitolo, e qualcosa mi dice che il mistero aumenta, almeno per me che ho votato una mattina senza Peter al fianco 😉
14/02/2013 at 22:26
Ti aspettavo!
La faccenda si fa sempre più interessante,
come sono interessanti gli stimolatori alla cannella e, in generale, questo immaginario, preciso, costituito da una serie di elementi per nulla casuali.
Penso che i due dovrebbero passar la notte tranquilli, ma al risveglio Judith è sola 😉
14/02/2013 at 22:33
Eccoti!
Che bello avere un lettore di riferimento (quando si scrive, dico).
Povera Judith, fortuna che ha con sé qualche stimolatore alla cannella.
11/02/2013 at 17:08
Messaggio registrato..
Che nervoso quando hai urgente bisogno di metterti in contatto con qualcuno e non risponde..
E l’agitazione di Judith aumenta!
11/02/2013 at 22:00
E aumenterà sempre di più.
Almeno credo.
10/02/2013 at 17:44
Complimenti per la storia, sembra interessante e ben scritta! continuero` a seguirla 🙂
11/02/2013 at 01:04
Grazie mille!
08/02/2013 at 12:37
La zia di Peter! ( o non è l’Uomoragno?!?)
08/02/2013 at 14:10
nooooooooo, hai svelato il mistero!
08/02/2013 at 11:09
un messaggio registrato per dire che quel numero… non esiste?
Credo ci sarà del panico nel prossimo episodio! Questa storia si fa sempre più interessante
08/02/2013 at 14:10
panico e azione, ecco un’accoppiata che non mi dispiacerebbe
08/02/2013 at 07:55
Ma certo che è un messaggio registrato, se c’è qualcosa da dire è ora che i nostri se la dicano in faccia. Speriamo almeno. Bellissimo questo secondo episodio fatto di dettagli sfuggenti. 🙂
08/02/2013 at 14:09
sì, speriamo. grazie ali
08/02/2013 at 00:08
Mi unisco all’unanimità. Molto intrigante la storia, complimenti. 😉
08/02/2013 at 00:12
azz, un plebiscito.
(grazie)
07/02/2013 at 23:28
Grande entrata in scena di Abedo!
Colpisce a tal punto che non sento il bisogno della frase “resto senza parole”.
Bravo. Ho votato per: un messaggio registrato 🙂
07/02/2013 at 23:38
Sai che hai ragione? Il limite di caratteri non è bastato all’essenzialità. Grazie per l’appunto.
07/02/2013 at 23:47
Hai conquistato molti lettori con questo capitolo, secondo me.
Al posto di quella frase, potrebbe esserci un gesto di lei. O anche niente.
Figurati, The Incipit permette il confronto, ed è una cosa ottima.
07/02/2013 at 23:27
bello questo secondo episodio, il racconto si fa già interessante.
il dettaglio delle sirene che illuminano la stanza, che le fanno intravedere almeno qualche dettaglio… immagino Judith che spalanca gli occhi in quel momento, in cerca di un particolare!
mi ha spiazzato la chat imprevista sul finale, e capisco il panico di lei.
ma al telefono risponderà… un messaggio registrato 😉
07/02/2013 at 23:36
sono contento che funzioni: sì, Abedo fa paura anche a me…
07/02/2013 at 23:12
Hai capito il secondo capitolo!!?
Davvero bello e inaspettato.
Beh, al cell risponde un messaggio registrato. Senza dubbio. 😉
07/02/2013 at 23:35
un messaggio. registrato. al 100% (finora). Grazie!
06/02/2013 at 00:21
lasciala li’ davanti ancora un po’.
anche se Incontrarsi sarebbe tanto romantico
L’amore è un tema troppo sicuro.
07/02/2013 at 23:34
ramona flowers: il nome sì che è romantico (bello Incontrarsi con la “I” maiuscola)
04/02/2013 at 18:44
Mi ricorda un po’ il mio racconto, solo in versione 2.0 …. 😀
ho votato per farsi vedere in video (del resto l’ha chiesto lui) ma vedo che la maggioranza odia i preliminari… 🙂
04/02/2013 at 13:22
Ehi, sembra che l’incontro vis-à-vis stia prendendo il largo… vediamo se fra oggi e domani si consolida, che il secondo episodio preme.
04/02/2013 at 11:29
Voto per incontrarsi subito senza videochat!
04/02/2013 at 01:14
Interessante!! Bellissima l’idea del mascara, se esistesse andrebbe a ruba!
04/02/2013 at 13:12
eheheh, mi sa che fra una ventina d’anni sarà in commercio.
03/02/2013 at 22:03
Fantastico!
Ho votato per l’incontro subito, senza vedersi prima. Inquietante, come quando esisteva C6. A chi non è capitato? Di rimanere delusi, al primo incontro?
p.s.
Concordo, è una cosa naturale amare David Foster.
Alla prossima,
S.
03/02/2013 at 23:13
Naturale e inevitabile.
Alla prossima
03/02/2013 at 18:05
Decidono di incontrarsi nella vita reale. Uno dei due personaggi ha un contrattempo e non può presentarsi all’appuntamento.
02/02/2013 at 19:50
Opto per l’incontro nella vita reale.
Mi sembra lo sviluppo più interessante.
La tua storia mi ha catturata. Non vedo l’ora di leggere il seguito.
04/02/2013 at 13:16
Grazie mille: spero di essere all’altezza delle tue aspettative
02/02/2013 at 14:45
niente mezze misure: vediamo questo matto virtuale come se la cava di persona!
02/02/2013 at 09:26
Ehi, anche nella mia storia ci sono i mutanti… ma io sono quasi agli sgoccioli. 🙂
04/02/2013 at 13:15
Ho visto: viva le mutazioni (nella sci fi io sono un fan dei mutanti da sempre)
04/02/2013 at 18:52
Sì, infatti! 🙂 Complimenti per il tuo lavoro, molto ben scritto. Bravo!
02/02/2013 at 03:24
Un ripensamento dell’ultimo minuto? Magari non si fa vedere, non trova il coraggio finale. Mi piace che ci hai lasciato questa possibilità 😛
Pingback:
01/02/2013 at 12:24
Ciao Filippo, sono lieto di fare la tua conoscenza “virtuale” 😉
Bell’inizio e bella tematica. Mi intriga moltissimo e sono curioso di vedere come la svilupperai.
Sono favorevole all’incontro.
01/02/2013 at 13:39
Piacere mio, Luca, e grazie per le tue parole.
In effetti sono curioso anch’io di vedere come la svilupperò…
01/02/2013 at 11:22
No …. non si deve far vedere in video, la storia sarebbe già finita, c’è altro ….ci deve essere altro!
01/02/2013 at 13:37
ah, ma ci sarà dell’altro (sia che si faccia vedere, sia che cambi idea e rimanga nell’ombra).
01/02/2013 at 10:52
direi che si fa vedere in video, non si può tirare indietro ora che lui stesso l’ha proposto 🙂
e, dopo un imbarazzo iniziale, secondo me Judith sarà contento: temeva peggio 😀
bell’incipit, il soggetto della trama mi intriga: mutazioni sono sinonimo di sorprese 😛
01/02/2013 at 13:36
grazie dell’apprezzamento emme: vedremo se Peter terrà fede alla parola data.
01/02/2013 at 10:03
Dopo averlo proposto, dopo 3 mesi non credo si tirerà indietro. Si farà vedere!
Bella storia, buon inizio! Interessante sapere che le università saranno ancora vissute fisicamente e che faranno ancora serate e balli 🙂
01/02/2013 at 13:31
eh, guarda che Peter è strano forte: chissà cosa deciderà di fare.
io non lo so mica, aspetto che me lo suggeriate voi (e questo è il bello)
01/02/2013 at 00:05
Il tuo Incipit è la dimostrazione che non bisogna mai fermarsi alla copertina o alla quarta. Leggendo la trama non mi aveva entusiasmata, ma poi, sono bastate le prime due o tre righe e sono scivolata nel tuo mondo.
Bravissimo! 🙂 Anche se magari non faccio molto testo, ma na botta d’autostima (meritata) ci sta sempre! 🙂
Ti seguo con convinzione..
Ps. Lui si fa vedere.
01/02/2013 at 13:27
Grazie davvero: un primo commento come il tuo non può che spronare e incoraggiare.
La trama in effetti è soltanto un accenno all’argomento, un po’ troppo asettica mi sa.
Felice che ti sia piaciuto l’episodio (ho iniziato a leggere sunny e le prime due frasi del primo episodio sono un incipit splendido)