Dove eravamo rimasti?
A spasso con DeisiNon c’erano dubbi, non potevano essercene.
Poco più di due metri di lunghezza. Tre porte. Altrettante ruote. Un manubrio al posto del volante.
Quello era un Sulky Casalini. Color vomito, per di più.
Giech era incredulo.
– Dai, cazzo. Non posso arrivare in Cadillac e andarmene su un triciclo…
La risata arrivò improvvisa e roca, alle spalle dello strano trio. Il signor Mecchenzi li aveva seguiti ed ora si stava gustando la reazione di Giech, divertito e strafottente.
Troppo strafottente, pensò Deisi. In un unico movimento, la donna estrasse la pistola e sparò il primo colpo da quando era arrivata a Wikiville. Il signor Mecchenzi smise di ridere. Ma anche di respirare, di pensare, di essere. Tipo per sempre.
Messa via l’arma, Deisi si voltò verso gli altri due, sfregando le mani l’una contro l’altra, quasi allegra.
– Bene. Si va?
Così dicendo, si mise al posto di guida, gli altri due ad incastrarsi nel poco spazio che restava dentro al Sulky. La Solfa si mise di fianco alla donna, Dag – piegato come la L del Tetris – dietro.
Forte d’una velocità di punta pari a 45 km/h, il Sulky si trovò ben presto tallonato non solo da diverse macchine della polizia, ma anche dal camion dei gelati e da un tizio in abito da cerimonia a cavallo d’una mucca vestita da sposa.
La fortuna dei fuggitivi la fece la conformazione stessa di Wikiville. Deisi, sfruttando al meglio quelle stesse caratteristiche che facevano del Sulky una delle auto più brutte della storia, lo spinse a tavoletta in un dedalo di vicoli sempre più stretti, con curve a gomito dalle quali solo loro, due metri di ferraglia sotto le terga, potevano uscire indenni. E infatti così fu. Gira e rigira, tra una sgommata ed un muggito, da quel labirinto emerse solo il Sulky, la sua nuance color vomito a brillare sotto gli ultimi raggi del sole.
Lasciata Wikiville, i tre erano ormai certi di non essere più seguiti. La lunga strada, dritta come una Route 66 in miniatura, era deserta.
Seguendo con gli occhi la striscia gialla che correva sull’asfalto, Deisi fu la prima ad accorgersi di quel lontano puntino che sembrava diventare sempre più grande.
Quello che si stava avvicinando era il pullman degli Uriah Heep, senza alcun dubbio. In primis perché si trattava proprio di un pullman, e poi per via di quella gigantesca decalcomania col nome della band, di dubbio gusto ma esplicativa.
Con nonchalance, Deisi portò il Sulky sulla carreggiata sbagliata della strada, in rotta di collisione con il solo altro veicolo nel raggio di chilometri. Che fosse una sfida era chiaro a tutti.
Il sole s’era ormai abbassato sulla linea dell’orizzonte, regalando al cielo colori densi come miele. Deisi sorrideva, sguardo fisso davanti a sé, le dita a tamburellare sul manubrio, il riflesso del pullman sempre più grande sulle lenti dei suoi Ray-Ban.
La donna e il capellone che guidava il pullman potevano ormai guardarsi negli occhi, tanto erano vicini, e fu esattamente quello l’attimo in cui Deisi capì d’aver vinto.
Il piccolo e traballante Sulky continuò infatti ad andare dritto, imperterrito. Il grosso e massiccio pullman degli Uriah Heep sterzò invece bruscamente, sfilando transatlantico di fianco al treruote e finendo nel fosso a lato della strada, poggiato su una fiancata.
Il sorriso di Deisi divenne amaro e la donna parlò a mezza voce, rivolta a nessuno.
– Una volta erano una band cazzuta.
Deisi si accese una sigaretta e offrì il pacchetto a Giech. Questi non aveva mai fumato in vita sua, ma aveva sempre voluto iniziare, credendo che la propria professione lo richiedesse. Dopo un attimo d’esitazione, La Solfa si portò una sigaretta alle labbra e l’accese, aspirando e tossendo un poco.
Dag, svenuto, stava sognando d’una giornata di sole.
– Dove stiamo andando, Deisi?
– A far visita al Capo, Giech.
– Dici che sarà contento di vederci?
I due sorrisero. Il Sulky color vomito continuava, lento, a macinare chilometri su quella strada sempre dritta.
E questa è la storia di come Giech La Solfa iniziò a fumare.
10/10/2016 at 02:04
Mi sono imbattuto, quasi per caso, in questo racconto. Davanti a me avevo due scelte: andare a letto e dormire un’oretta in più o leggermi il racconto. Sono felice di aver scelto di leggere il racconto, davvero stupendo. L’unico rimpianto è non aver avuto l’opportunità di votare le varie opzioni.
P.s. il tuo humour è superlativo.
26/04/2016 at 20:26
Non sono un’oca. Sono una che sa quello che giudica e tu sei bravissimo o non avresti vinto il nostro contest casalingo 🙂 🙂
complimenti. Se ti racconto quanti ne abbiamo letti per arrivare a te…. che sei il migliore.
Continua così… !!!!
26/04/2016 at 20:46
Grazie mille.
Onoratissimo di uscire bene dal contest casalingo.
La curiosità su quanti racconti abbiate letto vedrò di farmela passare a forza di gongolare.
Grazie grazie grazie.
12/05/2016 at 11:10
Ciao Mia.abby.
Perdona la sfacciataggine, ma approfitto dell’incoronazione casalinga per segnalarti che il buon vecchio Giech La Solfa, chiaramente affetto da manie di grandezza, adesso non si accontenta più dello spazio che gli ho dedicato qui e sta provando a convincere un po’ di gente ad aderire alla campagna di crowdfunding che gli consentirebbe di avere il suo romanzo, “L’insolito La Solfa”.
Naturalmente segnalo e basta, senza pretese né da parte mia, né da parte sua. Ci mancherebbe solo quello…
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Ciao ciao,
D.
26/04/2016 at 20:20
Scusaci, è la nostra serata: leggiamo tutte il racconto migliore di The Incipit e hai vinto tu…
radunate come oche, ma consapevoli che sei bravissimo.
Questa storia è bella davvero, niente da eccepire.
26/04/2016 at 20:21
la prossima oca sta arrivando 😉
26/04/2016 at 20:43
Scusarvi?! E di cosa?! Devo invece ringraziarvi.
Questa proprio non me l’aspettavo. E arriva anche in un momento particolarmente adatto. Quindi, nel mio antro da bricoleur, rimango senza parole e sorrido.
Grazie.
12/05/2016 at 11:14
Ciao Giulia.og.
Lo so che non è il massimo dell’eleganza da parte mia, ma colgo l’occasione del recente commento per segnalarti che, in combutta con Giech, ho fatto partire la campagna di crowdfunding per tentare la pubblicazione del mio primo romanzo, “L’insolito La Solfa”, il quale prende appunto le mosse da questo racconto e dagli altri due che ho scritto qui, con l’idea ovviamente di ampliarli, unirli e migliorarli, oltre ad aggiungere altre parti.
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Ciao,
D.
26/04/2016 at 20:07
Racconto bellissimo. Complimenti.
26/04/2016 at 20:15
Ehi, grazie mille.
Mi fanno sempre molto felice i commenti che arrivano inaspettati su questa vecchia storia.
Grazie davvero.
12/05/2016 at 11:19
Ciao AmoMarta.
Parto chiedendo venia anche a te per la spudoratezza di questa mia segnalazione.
Spalleggiato dai ragazzi di THe iNCIPIT e da quelli di bookabook, ho lanciato pochi giorni fa la campagna di crowdfunding per la pubblicazione del romanzo sul buon vecchio e inossidabile Giech La Solfa… e, beh, sto cercando di spargere la voce il più possibile, arrivando a vendere l’anima al diavolo.
A questo link trovi tutto quello che c’è da sapere:
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Scusa ancora e grazie.
Ciao ciao,
D.
12/05/2016 at 11:34
Sì, sì, Davide,
conosco bene tutti i dettagli dell’impresa e naturalmente ti sosterrò! 😉
12/05/2016 at 11:40
Grazie della risposta immediata.
Senza pretese, davvero.
D.
22/11/2014 at 17:10
Racconto eccezionale, letto in questa domenica di Novembre mentre fuori il sole tramonta.
La copertina mi era sempre piaciuta tanto e oggi ho letto anche il contenuto del libro. Che non poteva essere da meno, infatti era da più, molto di più. Talmente di più che la copertina ora mi fa schifo. eh eh eh
Se in assoluto il mio mito.
22/11/2014 at 18:41
Al di là della confusione spazio-temporale che mi hai creato, Alessandra, grazie del commento. Ma soprattutto grazie della lettura. Ormai questo racconto è quasi vintage.
12/05/2016 at 11:24
Ciao Ale.
Come va? è una vita che non…
Potrebbe anche essere che ti sia già giunto alle orecchie, in qualche modo, comunque sto provando a regalare a quel fetente di Giech un romanzo che non sono sicurissimo si meriti, ma tant’è.
A questo link la campagna di crowdfunding:
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Naturalmente si tratta solo di una segnalazione, per non lasciare nulla di intentato, ma zero pretese.
Ciao ciao ciao,
D.
12/03/2014 at 23:49
Molto bella… finalmente ho trovato il tempo di leggerla. Davvero complimenti.
14/03/2014 at 18:42
Grazie Boostwriter.
D.
12/05/2016 at 11:26
Boost!
Entro in modalità “faccia come il culo” e ti segnalo ‘sta cosa qui:
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Ciao bello!
D.
10/12/2013 at 14:50
Bravo. I personaggi sono spassosi e tratteggiati bene, e alcuni paragrafi sono davvero notevoli (la bomba, per esempio).
L’unico inconveniente serio della storia è che adesso so cos’è un Sulky.
10/12/2013 at 16:11
Il Sulky è un abominio. Talmente brutto che non potevo non regalarne uno a Dag.
Grazie Luca. Davvero.
D.
12/05/2016 at 11:28
Ciao Luca.
Perdona l’insolenza e questo mio saltar fuori dal nulla, ma colgo l’occasione di questo spazio per segnalarti che, nel caso il Sulky ti mancasse, è partita la campagna di crowdfunding per trasformare la storia di Giech in un romanzo.
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Senza pretese,
D.
10/12/2013 at 14:49
Bravo. I personaggi sono spassosi e tratteggiati bene, e alcuni paragrafi sonodavvero notevoli (la bomba, per esempio).
L’unico inconveniente serio della storia è che adesso so cos’è un Sulky.
11/10/2013 at 18:30
Ho finito.
M’è piaciuto.
Tanto.
10/12/2013 at 16:09
Richiamato qui da un commento più recente, mi accorgo di non aver risposto a questo. Scusami. La fattanza sa essere una brutta bestia, a volte.
Son contento che tu l’abbia finito, che ti sia piaciuto, che tanto.
Ciao ciao,
D.
06/10/2013 at 16:40
Anche io ho cominciato a leggere ora il tuo primo racconto su THe iNCIPIT. Per ora mi fermo al quarto episodio, non c’è fretta.
07/10/2013 at 00:24
No no, tanto il racconto resta lì, e anche il fast food.
03/10/2013 at 18:59
Wow, che dire… Ho letto ora tutto il racconto e potrebbe essere riassunto con una sola parola: geniale! Hai uno stile unico! Descrittivo, realistico, accattivante, divertente. Leggendolo mi sembrava proprio di essere lì a guardare la scena. Complimenti, davvero! Mi dispiace di non essere arrivata prima e di non aver potuto votare, perché anche la scelta delle domande era fantastica! 🙂
04/10/2013 at 16:53
Claudia,
non sai quanto mi facciano piacere questi commenti postumi al racconto e, naturalmente, i complimenti.
Grazie di aver dedicato alla storia di questo strano trio il tempo necessario a leggerti tutti e dieci gli episodi. Grazie sia da parte mia che da parte loro.
D.
12/05/2016 at 11:43
Ciao Claudia.
Ai limiti dello spam, ti segnalo questa mia campagna di crowdfunding per la pubblicazione del romanzo dedicato a Giech La Solfa. Zero pretese, solo divulgazione e un’infinità di scuse per questa caduta di stile.
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Ciao,
D.
29/09/2013 at 19:49
Ok ok, lo ammetto: continuavo a rimandare pensando che non avrei mai avuto il tempo di leggere l’intero racconto, invece ci ho messo meno di un quarto d’ora a divorare tutti e dieci gli episodi… E ammetto anche di aver tirato un sospiro di sollievo alla comparsa di Deisi dal bagno,se avessi potuto l’avrei votata già dal primo episodio. Peccato solo per la macchia rossa.
Che dire? Geniale, assolutamente geniale e divertentissimo. Ti fa venir voglia di guidare un Sulky, al diavolo la Ferrari, e di farti un bel Triple Big Bang Menù (King Size, ovvio), al diavolo la dieta. Ti trascina fino al decimo episodio, qui ti fa sperare in un sequel, per poi spiazzarti con l’ultimissima frase…
Certo però che uno spin-off sul matrimonio mucchesco potresti anche concedercelo.
😀
29/09/2013 at 20:19
Aspasia!
Che bella sorpresa questo tuo commento, qui. Grazie d’esserti messa a leggere tutti e dieci i capitoli.
Sono contento che questo racconto, un po’ strambo e venuto fuori sull’onda dell’improvvisazione, ti sia piaciuto. Io, a scriverlo, mi sono divertito un sacco e se qualcosina di questo divertimento è arrivata anche a voi che l’avete letto… beh, non posso che ritenermi soddisfatto. Enormemente soddisfatto.
L’ultima frase, lo ammetto, è stata un escamotage, però sembra reggere, quindi non mi lamento.
Lo spin-off lo lascio all’immaginazione, non potrei mai batterla sul tema di un matrimonio con mucca. 🙂
Ciao e grazie davvero.
D.
13/10/2013 at 16:42
😀
Mucca che mi ha ricordato quella di “Cosa piove dal cielo”.
12/05/2016 at 11:47
Ciao Aspasia.
Lo so, ho preso a muovermi ai limiti dello spam e in una zona grigia che mi piace fino a un certo punto, però approfitto di questo spazio per segnalarti la campagna di crowdfunding per la pubblicazione del romanzo su Giech La Solfa. Spargo giusto la voce, poi me ne torno nel mio angolino senza coltivare grandi pretese.
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Ciao,
D.
25/09/2013 at 14:48
Uno strano virus con delle bollicine tipo moetsciandon mi ha detto di rimanere a letto perché se mi alzo potrei avere problemi di erezione. Allora per scacciare via la noia sto leggendo come un leggitore adulto. Ho scaricato l’epub sul mio cellulare e con il rischio concreto di diventare orbo l’ho letto… tutto d’un fiato. Non saprei come definirlo. È divertentissimo (ma veramente troppo davvero), originalissimo, ironico e schizzato al punto giusto. Un linguaggio innovativo, anzi la definirei proprio una prosa 2.0 o 2.5. Per un attimo ho pensato “ma questo l’ha scritto Bill Hicks”, poi mi è venuto in mente che…
Se il Sulky color vomito fosse stato inseguito anche da Pretty Woman a cavallo in abito da sposa sarebbe stato più… Uendi, tesoro, luce della mia vita. Ma va bene anche così.
Peccato non averne seguito gli sviluppi dalla stanza 237.
Complimenti davvero.
25/09/2013 at 19:18
La stanza 237. 😀
Grazie Jay, bellissimo commento e sono contento che ci sia ancora un po’ di vita per questo mio racconto. Tanta roba.
Con la scritta “Prosa 2.5” credo che mi ci farò delle magliette. Spedendotene una, ovviamente. Preferenze sul colore?
Grazie e a presto là sotto al tuo racconto, che ora vado a leggermi.
D.
25/09/2013 at 19:53
Carissimo, color vomito va benissimo.
Grazie per il pensiero 🙂
25/09/2013 at 19:55
Se la giocava col vermiglio. Sei ancora in tempo, per qualche giorno, sappilo… 😉
25/09/2013 at 21:03
Allora facciamo arancione, non farti dispiacere 🙂
07/09/2013 at 14:36
Triste è l’uomo che ama le cose solo quando si allontanano…
07/09/2013 at 15:50
Ci riferiamo al Sulky color vomito? 🙂
07/09/2013 at 16:07
Aspetta che mi riprendo dall’attacco isterico di risa…
07/09/2013 at 16:17
La storia non poteva che finire in questo modo con un Sulky che si allontana nostalgicamente ( sulky, tra le altre cose vuol dire imbronciato in inglese… e io non ho ancora la patente ) a coronare il tutto che avanzava verso direzioni ignote…Ammetto di essermi spesso chiesta dove fosse diretto il filo narrativo, scorrevole, sì, ma intriso di interrogativi. Ci voleva davvero un simile twist in the tail. O tuist in de teil, come l’avresti messa tu.
Insomma, mi sono resa conto di amare questo racconto solo dopo aver letto l’ultima frase perché per tutto il tempo impegnata a chiedermi cosa sarebbe successo alla fine. Mi sono servita di una citazione di Stefano Benni perché ne sentivo, non so come, la presenza.
chapeau, bricoleur
Tout simplement
Perla
07/09/2013 at 16:36
Niente, io i tuoi commenti li adoro.
Sul filo narrativo spesso congelato, in questo strambo racconto, non posso che darti ragione: me lo sono chiesto più volte pure io dove diavolo volevo andare a parare. Trovando poi risposta nel non-sense della scena finale e, soprattutto, dell’ultima frase, che è un po’ un “tana libera tutti” (e anche un volano per “Ferocia illuminata”, ma non diciamolo a nessuno). Un “tana libera tutti” che arriva alla fine di quello che era nato come esercizio di stretching e poi si è invece rivelato il mio ricadere in una vecchia dipendenza (non scrivevo da anni, parecchi, prima di “E all’improvviso”)… e, già solo per questo, al racconto non posso che voler molto bene.
Di conseguenza sono entusiasta che ti sia piaciuto, davvero. E la citazione di Benni non può che onorarmi.
Mersì bocù Perla,
D.
12/05/2016 at 13:26
Ciao P.
Sarà almeno una vita che non ci sentiamo.
Come stai?
Ti scrivo perché da qualche giorno è partita la campagna di crowdfunding per pubblicare il romanzo su Giech La Solfa e sto cercando di far girare il più possibile la notizia.
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
16/07/2013 at 20:45
tu sei un mito!
16/07/2013 at 20:47
…è il primo dei venti commenti entusiastici che ti ho chiesto? 🙂
D.
12/05/2016 at 13:36
Ciao Sandra!
Ti segnalo questa cosa, fluttuando al limite della zona spam.
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
05/07/2013 at 17:53
Senti, mi è piaciuto da morire. Rimasto incollato dalla prima all’ultima parola (trascurando il lavoro), ho rivisto sprazzi del miglior Tarantino, unito alla genialità di Welsh e alle ambientazioni torride del far west. Spero di leggerti ancora perchè hai talento, gusto e fantasia. Questa potrebbe essere la buona base di un futuro romanzo cult. In bocca al lupo!
06/07/2013 at 11:56
Vox, grazie!
Bellissimo ricevere un commento così all’improvviso e pensare che qualcuno s’è messo lì e si è letto tutti e 10 i capitoli di questa mia storia stramba…
Grazie, ovviamente, degli accostamenti. Impegnativi ma galvanizzanti.
Dovesse davvero venirti voglia di buttare un’occhiata a qualcos’altro di mio, da queste parti puoi trovare i primi tre capitoli del mio secondo racconto, Ferocia illuminata… lo sto scrivendo lentissimamente, però, ti avviso. Ed è anche parecchio “spostato” rispetto a questo.
Grazie ancora, crepi il lupo e buon weekend,
D.
12/05/2016 at 13:37
Ciao Vox.
L’idea del romanzo comincia a prendere corpo e ti segnalo la campagna di crowdfunding lanciata per arrivare alla pubblicazione. Assolutamente senza pretese (se non quella di spargere la voce il più possibile).
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Ciao,
D.
10/05/2013 at 15:05
Mi stavo chiedendo se si possa commentare un racconto che è già finito!…Lo scoprirò se il pulsante scrivi il tuo commento funzionerà…Mi sono accorta che mi era sfuggito l’ultimo spericolato capitolo! aaarghh 🙂 !!!Comunque ora l’ho letto e posso farti i complimenti sia per quello, sia per l’estrosa e divertente follia con cui ci hai raccontato le vicende di questa improbabile coppia criminale!! E W Dag che finalmente se ne sta andando da Wikiville, (in ottima compagnia devo dire)! Ci si becca dall’altra parte dal tuo nuovo racconto 🙂 a presto!
10/05/2013 at 15:18
Ciao Amaranta.
Non solo il tasto SCRIVI IL TUO COMMENTO ha funzionato, ma sei anche il mio incipoint numero 850!
Grazie della lettura e dell’interazione, io mi sono divertito un sacco a scrivere questo racconto (che, tra l’altro, ha segnato il rinascere del mio amore per la scrittura, visto che ero fermo da qualcosa come 5 anni) e sono contento che sia piaciuto e abbia fatto ridere. L’intrattenimento è tutto e il non-sense s’è rivelato una seconda pelle.
Grazie ancora e a presto,
D.
12/05/2016 at 13:40
Ciao Amaranta.
Mettendo da parte la mia ritrosia all’idea di rompere le scatole alla gente, ti scrivo per segnalarti che questo racconto (assieme agli altri due che compongono la trilogia di Giech) sta provando a diventare romanzo e, per questo, è stata lanciata una campagna di crowdfunding.
Naturalmente te lo faccio presente e basta, per far girare la voce, per il resto… zero pretese.
https://bookabook.it/projects/linsolito-la-solfa/
Ciao ciao,
D.
03/05/2013 at 18:10
fantastico.
ho finito ora di leggerlo..
con sommo e imperdonabile ritardo…
fantastico.
03/05/2013 at 18:13
Grande Joe! 😉
21/04/2013 at 14:43
Gran finale al femminile con tanto di scena demenziale e tragicomica della sfida sulki/autobus..super! mi spiace un po x mecchenzi ma qualcuno doveva morire . giusto cosi!
Caro Bricoleur da voci di corridoio so che stai lavorando ad un nuovo interessantissimo progetto che non vedo l’ora di poter votare…e non mancheranno le sorpresine!
Ciao alla prossima!
27/04/2013 at 19:58
Ciao casotto.
Il nuovo progetto è partito, col suo bel primo capitolo.
Ora che ho pubblicato, posso finalmente tornare a leggere i racconti altrui. Ovviamente il tuo sta al primo posto.
D.
18/04/2013 at 05:47
Bricoleur, mon petit bonbon, me racumandi! Voglio assolutamente essere informata della tua prossima pubblicazione! Non voglio perdere nemmeno una virgola delle tue opere! Ne va della mia salute mentale. 🙂
18/04/2013 at 15:13
Non mancherò, chérie.
E penso anche che, appena mi deciderò a decretare conclusi questi miei 15 minuti di notorietà, mi rimetterò all’opera. Quindi… a presto!
27/04/2013 at 19:59
Mi si dice che ci sia il primo capitolo del mio nuovo racconto. Ma non garantisco nulla.
29/04/2013 at 09:39
Oh, gioia! Oh, gaudio! Oh, tripudio di emozioni contrastanti che vanno dalla sorpresa all’agitazione, dall’ansia all’eccitazione, dalla gioia al giubilo e via discorrendo. Ora non riuscirò a dormire nell’attesa di poter leggere il tuo nuovo rutilante racconto. Quando lo pubblichi? Quanto manca? L’hai già pubblicato e me lo sono perso? Dov’è? 🙂 XD
17/04/2013 at 20:07
Io lo avevo detto che il signor Mecchenzi aveva un gran bel mezzo a disposizione ;P
18/04/2013 at 15:09
Una risata e una pallottola… il mezzo più veloce della storia, in effetti. 😉
Ciao W.
17/04/2013 at 13:58
Adesso si prosegue dal capo…
17/04/2013 at 17:37
Mmmmm… non so mica, sai…
29/04/2013 at 00:49
Intanto è arrivato il nuovo racconto. Anche qui c’è un Capo, ma non credo sia lo stesso…
17/04/2013 at 13:56
Grandee il sulky Casaliniiii ….. mi spiace non aver votato per il nono capitolo, cazzus, ma il finale è stato perfetto:), mi son spanzato.. Bella D.
17/04/2013 at 17:32
Ciao Ceo!
Il Sulky fa sempre la sua porca figura, non c’è che dire.
Se ti sei spanciato tu, l’autore che più mi fa spanciare, sono proprio contento. Il non-sense impera, ed è giusto che sia così.
Lunga vita al non-sense!
16/04/2013 at 21:37
… e se tutti avessero iniziato a fumare così… e pensa un pò… data la mia ignoranza sono anche andata a vedere la Sulky Casalini…
un finale da Bricoleur de Cigarettes…. senza dubbio!
16/04/2013 at 22:46
Ciao Ale.
Grazie e, come già scritto altrove, scusa per il povero Mecchenzi. Mi serviva un coup de théâtre…
Sentiamoci/vediamoci,
D.
19/04/2013 at 08:04
Lo capisco…. povero signor Mecchenzi…
ne approfitto per rinnovare i miei complimenti, sei stato grande!!
Ci sarà un’altra storia vero???
ci sentiremo/vedremo, no te preocupe…
A.
16/04/2013 at 17:25
Adoro come hai trattato i dettagli secondari come gli heep o il fatto del finale con geich che inizia a fumare! grazie mille per il piacevole passatempo che mi hai regalato grazie a questa storia!
16/04/2013 at 22:49
Ciao Cristian.
Grazie a te d’aver letto.
I termini “piacevole” e “passatempo”, nella stessa frase, mi piacciono molto. Vabbè che mi piacciono anche presi singolarmente, ma la combo è molto meglio, è ottimizzare.
Ciao e a presto,
D.
16/04/2013 at 09:15
“Tipo per sempre”. Quanto mi piace questa espressione. Se potessi la utilizzerei in ogni frase.
Spero che NON scriverai un seguito. Non serve.
Ed è stato un piacere leggere i tuoi episodi. Il giallo non c’è, è vero, ed è proprio questo a far funzionare la storia. L’umorismo come genere è sottovalutato. La gente ama prendersi sempre troppo sul serio. Che cavolo. Viva il nonsense!
Be’, allora a presto!
Marco
16/04/2013 at 22:53
Ciao Marco.
Grazie della compagnia. Tipo dall’inizio.
Sul seguito… ti posso garantire che il mio prossimo racconto non sarà né “E all’improvviso… niente – 2”, né un ipotetico “Ed ora… tutto il resto”.
Ciao bello.
Scrivi il tuo racconto!
D.
17/04/2013 at 07:58
Ottimo, ottimo!
Ehm, sì, dovrei/vorrei scrivere il nuovo episodio questo week end. Sto per finire anch’io, chissà che ne uscirà fuori.
A presto
Marco
17/04/2013 at 17:40
Un motivo in più per attendere il weekend, gran cosa. 😉
15/04/2013 at 17:14
“E questa è la storia di come Giech La Solfa iniziò a fumare.”
E con questo mi hai steso. Una chiusa geniale come poche per una delle storie che entra decisamente tra le mie favorite (lo era già più o meno dal capitolo 1 a dire il vero).
Ora non mi resta altro che augurarmi che tu possa tornare quanto prima!
15/04/2013 at 17:18
A volte, quando non si sa dove andare a parare, saltano fuori idee così, talmente bislacche che tu, autore, te ne innamori subito. Poi restano escamotage, chiaramente, però almeno ti ci fai una risata.
Grazie ggrch e, sicuramente, a presto. 😉
15/04/2013 at 15:12
aaaaaaaaaaaaaaa
DISPERAZIONE
è finita T_T
(immaginami piangere sulla scrivania, ora. E SENTITI IN COLPA!)
tra i miei tre racconti preferiti in assoluto qui dentro, e ci sono sin da prima che nascesse 😀 🙂
hai steso Mecchenzi in una riga. poetica, ma una riga. senza pietà tu, come la tua Deisi.
avrei scommesso che il duello con il bus fosse per rubarglielo, e non abbatterlo. ma con la battuta Deisi mette a posto tutto, di nuovo.
e il finale, tu, FURBONE, lascia aperta la strada per il sequel, con il sapore della vendetta di Kill Bill. che poi me lo motivi come il modo con cui Giech ha cominciato a fumare, confermi il tuo gran stile, che ti devo dire.
basta. ti ho fatto fin troppi complimenti.
per almeno una mezz’ora buona non ti dico più niente.
15/04/2013 at 15:26
emme.
Che strana sensazione aver chiuso questo racconto, che – come sai – è il primo che scrivo dopo un sacco di tempo.
Sul sequel, ragazzi, non me la sento di garantire. Però a breve o medio-breve termine vedrò di tornare attivo con un secondo racconto. Già che ho preso la ruzzola…
Per il buon vecchio Mecchenzi… beh, è colpa vostra! Datemi 500 battute in più e gliele regalo tutte, giuro.
Piccola annotazione tecnica: di giallo, a questo mio racconto, non è rimasto nulla se non l’idea, abortita, che avevo in mente iniziando a scrivere. Se volete, d’ufficio, spostarlo nella sezione Humor, dato il non-sense dilagante, per me va bene. Se invece resta tra i gialli, mi va benissimo lo stesso. Forse il giallo potrebbe essere proprio quello della tutina di Uma in Kill Bill, chissà…
Grazie di tutto, emme. Possibilità di scrittura, lettura, voti, commenti e risate. E scusa per le pezze via mail.
D.
15/04/2013 at 12:04
ahahahah semplicemente uanderful!! 😀
è stato un grandissimo piacere leggerla e giocarci 🙂
bravissimo!
15/04/2013 at 14:58
Grazie youarehere.
Il piacere, come da tradizione, è stato tutto mio.
A breve arriverò a romperti le palle sul tuo horror, uomo avvisato…
Ciao core.
D.
15/04/2013 at 11:30
Capolavoro Dave…c’e poco da aggiungere !!! mi hai messo dentro anche gli Uriah Heep…Grandissimo !!!
15/04/2013 at 15:00
Ciao Pippo!
Grazie della pazienza, delle letture e dei commenti.
Ne facciamo un corto? Giriamo il trailer? Ce l’hai una Cadillac? 😉
E per gli Uriah, Heep Heep Urrà!
15/04/2013 at 15:55
possiamo girare…un mio amico ha una corvette !!!
15/04/2013 at 15:58
è disposto a farla saltare in aria o prendiamo un modellino di Cadillac? 🙂
15/04/2013 at 16:58
After Effect !!!
15/04/2013 at 17:01
Te sì che sei un dritto!
Ciao Pippo,
TVB.
D.
15/04/2013 at 10:26
Perfetto, c’è poco altro da dire se non perfetto l’ultimo capitolo e bellissimo tutto (e tu lo sai quanto mi costi farti dei complimenti). E meglio che io mi decida a dedicare un po’ di giorni alla distruzione dei tuoi neuroni (e ovviamente anche dei miei) come si faceva un tempo, che se continui così mi diventi troppo bravo…hehehehe
15/04/2013 at 15:03
Entrambi i miei neuroni sono avvisati. E sono anche entusiasti all’idea, hanno già indossato i loro cappellini con la scritta “Armageddon”… vai te a capirli, quei due!
Grazie John,
per la lettura, i voti, i commenti e, soprattutto, le mail.
15/04/2013 at 10:13
Ho letto tutti i commenti precedenti… ecco, fondili insieme, appiccicali con un po’ di chewing-gum, aggiungici un bell’ “Accidenti a te!” dei miei – o forse una quindicina – e otterrai il grado di sollucchero che in questo momento ha preso possesso delle mie papille gustative.
Credo che renda bene. O forse devo paragonarti a una fornitura annuale di cannoli siciliani?
Fai tu. Io ora mi limiterò a scoprire dove abiti e assoldare un sicario per farti scrivere sotto minaccia il sequel. 😉
15/04/2013 at 15:06
Ciao Marta!
Lo sai che i paragoni coi cannoli m’inorgogliscono sempre.
Per il sequel non posso garantire, per un altro racconto invece sì. Vedi ben di far due chiacchiere con quel sicario, va là.
Ciao Marta,
a presto.
D.
27/04/2013 at 20:03
Non è il sequel, ma ho ricominciato con un nuovo racconto. 😉
15/04/2013 at 09:20
.. ma questo è jazz!!! (cit.)
Grazie per il racconto ed anche per i tuoi commenti 🙂 credo che la bellezza di THE INCIPIT stia proprio in questo, la possibilità di mantenere viva la fantasia di un racconto attraverso la persona che si nasconde dietro la tastiera.
Adesso mi vado a preparare per il matrimonio anche io: sarò quella seduta davanti a Steven Seagal con il cappellino rosso con il fiore masticato dalla mia capra di accompagnamento.
Claudia
15/04/2013 at 15:20
Chissà se è stata veramente la capra, a masticare quel fiore, o il buon vecchio Steve…
Grazie Claudia, il jazz m’ha sempre stregato.
Ci si legge presto. E tu vedi di scrivere!
D.
29/04/2013 at 00:43
Ho deciso d’essere sfacciato, cara Claudia, e quindi ti avviso, qui, che ho iniziato un altro racconto. 🙂
Ciao ciao,
D.
29/04/2013 at 09:16
Finalmente!
Ciao
Cippy
15/04/2013 at 08:42
*_* ma quanto mi piace leggerti!
Maaaaa.. non si può avere ora il racconto della gita dal capo?
Daiiiii daiiii daiiiii
15/04/2013 at 15:30
Ciao pamnoire, grazie. Davvero.
Sorrido come un cretino a leggere ‘sti commenti. Che cretino, per l’appunto!
Sulla gita dal capo… mmm, mi sa che un pochino da aspettare ci sarà, la tentazione di adesso è quella di cambiar genere, registro e storia. Poi magari torno sui miei passi, non sono mai stato uno particolarmente costante. 🙂
Grazie di nuovo. Di nuovo davvero, anche.
D.
29/04/2013 at 00:46
Ciao pamnoire.
Senza ritegno, ti avviso che ho iniziato un nuovo raconto. Ma ti avviso anche che non si tratta della gita dal capo.
D.
15/04/2013 at 08:37
Magico e magistrale.
Adesso ci vuole il sequel!
15/04/2013 at 15:35
Grazie Massimiliano.
Un po’ mi mancano già quei tre mattacchioni, ma sul sequel puro conservo qualche dubbio, ora. Facile, però, che cambi idea già tra un quarto d’ora, chissà…
Al momento, insomma, sto un po’ come il vecchio Dag, indolente ai massimi e in ritardo su tutto.
A presto,
D.
15/04/2013 at 15:38
Fai finta che abbia premuto il pulsante “Like”.
15/04/2013 at 15:45
Più pollicioni per tutti.
29/04/2013 at 00:51
AGGIORNAMENTO ANSA: Non sembra essere il sequel, ma intanto son partito con un altro racconto.
15/04/2013 at 08:28
Oh – mio – Dio!
Ora spiegami, per favore, come farò a proseguire la mia inutile ed insensata esistenza ora che il racconto è terminato. Quando esce il film? E la serie TV? E la premiazione agli Oscar quando? I Grammy? (Lo so, i Grammy sono un’altra cosa, ma vuoi che un racconto simile non vinca anche un Grammy, il nobel per la letteratura e una gigantografia della Fatina dei dentini con un baloon che recita “Io lo conosco?”) Eh? Me lo spieghi?
XD
15/04/2013 at 15:43
Sulla gigantografia della Fatina sono morto.
Grazie Gloria, dei commenti esageratamente esagerati e dell’ilarità. Sei stata una delle mie lettrici preferite… d’altronde, com’era possibile resisterti?!
Ora penso che riposerò un pochino i polpastrelli (visti i miei standard, puoi immaginare quanta fatica mi sia costato pubblicare questi ultimi due capitoli a distanza di soli quattro giorni), ma a breve ti salterò fuori tra capo e collo con un nuovo mirabolante racconto… appena decido il genere da non rispettare, i nomi da storpiare, l’assurda location e quale personaggio secondario ma amato far morire all’improvviso.
Un bacio.
Tuo,
Bricoleur
15/04/2013 at 16:25
Ah, quanto romanticismo in questa tua missiva! Mi sto sdilinquendo come un panetto di burro lasciato sotto il sole d’agosto (ok, è il mio modo di stemperare l’imbarazzo per un post così carino e dolce). 🙂
Attenderò con 3 P d’azione il tuo prossimo racconto. So che dovrò sdilinquirmi di nuovo perché non mi deluderai. Io, nel frat-time, sto scrivendo il mio nuovo capitolo. 🙂 Sono certa che ti piacerà! 😛
15/04/2013 at 16:31
Ok, allora inizio ad aspettare, va bene?
Hai fatto?
E adesso?
Mmmm… mi sto spazientendo.
15/04/2013 at 16:35
Sono a metà dell’opra. 🙂
15/04/2013 at 16:55
Molto bene.
14/04/2013 at 23:04
Ti dico solo che il mio cervello ha smesso di funzionare alla 4 riga. Per il resto del racconto, la prima volta che l’ho letto, ha solo pensato “oddio… un sulky casalini. Un sulky.”
Per il resto, davvero, strette di mano un sacco, tanto sono gratis, e un buono di trecento euro per il posto Gusto, se mai s’aprirà.
Il titolo del tuo racconto mi si palesa solo ora, nel più completo non-senso di questo capitolo, di questo finale, di questo tutto.
“Forte d’una velocità di punta pari a 45 km/h, il Sulky si trovò ben presto tallonato non solo da diverse macchine della polizia, ma anche dal camion dei gelati e da un tizio in abito da cerimonia a cavallo d’una mucca vestita da sposa.” per quanto mi riguarda, questa è la scena madre. Da oscar per l’idiozia.
E il fatto che finisca così, mi fa ben sperare che ci sia un seguito. Daje!
14/04/2013 at 23:53
Col tuo primo commento mi avevi fatto preoccupare, un po’. E un po’ avevo anche iniziato a sentirmi in colpa. Poi, per fortuna, mi hai tolto dalla graticola.
Il bonus da 300 euro fa di me il più grande tifoso de “Il Posto Gusto”, sappilo. Sono anche disposto a fare l’uomo-sandwich per portare clienti.
Sul racconto… non so nemmeno io che dire, la storia mi si è liquefatta in mano e il risultato è questo. Di certo mi son divertito, mettiamola così. Se poi è piaciuto, tanto meglio. Comincio a pensare che scoprire d’aver dentro tutto questo non-sense possa essere la spiegazione a molti dei miei triboli. Chissà…
Intanto, grazie della lettura, dei commenti e delle risate.
Ciao ferdinandode,
D.
29/04/2013 at 00:47
Un altro racconto è arrivato, ma ha tutta l’aria di non essere un seguito… bah!
14/04/2013 at 23:00
Boh. Senza parole.
14/04/2013 at 22:48
Perchè la genialità, che comincia già in un titolo così, poi non si smentisce. Un finale da tenere gli occhi incollati e il sorriso a paresi. Io non osso fare altro che complimentarmi con il creatore di un racconto magistrale. E poi gli Uriah Heep…
🙂
grazie mille per questo bel viaggio
14/04/2013 at 23:43
Vorrei tranquillizzare i fans, gli Uriah Heep si sono salvati (anche se nella prima stesura il pullman prendeva fuoco, devo ammetterlo).
Grazie a te, Gianmarco, per il tempo dedicato alla lettura di questa storia buttata lì così, o non-storia che sia. Il non-sense ha preso il sopravvento, spero almeno d’aver divertito voi quanto mi son divertito io.
Grazie ancora,
D.
14/04/2013 at 23:46
che ti sei divertito tu si è sentito in ogni riga. Credimi, passa tutto, è la chiave per far divertire anche chi ti legge.
14/04/2013 at 23:54
Tanta roba, allora.
Bene così. 🙂
14/04/2013 at 22:47
Lo sapevo che Deisi sarebbe stata la scelta giusta!
Bellissimo capitolo, uno di quelli che mi è piaciuto di più.
I miei complimenti Davide.. Sei uno degli scrittori più talentuosi di The incipit. Spero di leggere presto qualcos’altro di tuo 🙂
14/04/2013 at 23:37
Grazie Giulia, anche per lo sprone a non farmi doppiare. 😀
Son contento che questo capitolo sia uno di quelli che preferisci, ci sta per un episodio finale. E poi Deisi se lo meritava, dai.
Grazie, di nuovo, per il bellissimo complimento, adesso gongolo per un po’, ok? Poi, giuro, mi rimetto a scrivere.
Ciao Giulia,
a prestissimo.
D.
27/04/2013 at 20:23
Primo capitolo del nuovo racconto pubblicato, adesso mi rimetterò in pari col tuo racconto (e coi mille altri che, mannaggia, ho dovuto lasciare indietro).
14/04/2013 at 21:55
Bravo bravo bravo!
É una storia bellissima, scritta benissimo, e adesso voglio altre cose tue, altrimenti vado in pappa 😀
Aspetto fiduciosa!
14/04/2013 at 22:05
Grazie grazie grazie Laura!
Son contento, oggi un po’ più del solito visto che si tratta di “gran finale”, che ti sia piaciuto.
Prometto che non farò passare troppo prima del prossimo racconto, ma un po’ di decompressione mi ci vuole. Non che sia così fatico, ma io sono molto più pigro di quel che potrebbe sembrare. 😉
Ciao ciao,
D.
14/04/2013 at 22:18
la decompressione è cosa sana e giusta. In effetti contavo sulla tua pigrizia per non aver subito il decimo capitolo e quindi la conclusione tanto agognata (per la curiosità) quanto temuta (perché sapevo che poi sarei entrata in crisi d’astinenza :P)
Però sono buona e addolcita dal finale splendido, quindi terrò il frustino nel cassetto e non ti assillerò per almeno un giorno intero 😀
14/04/2013 at 23:33
Che ragazzino fortunato…
Ci si sente dopodomani, allora, cara Laura. 😉
27/04/2013 at 20:23
Nuovo racconto online!
14/04/2013 at 21:47
Bello quando il narratore la chiama la donna, se lo merita una che percorre la carreggiata sbagliata così.
Te lo meriti tu tutto questo successo, per come hai affrontato il gioco, la scrittura e ovviamente per il racconto che ha un finale bellissimo.
A rileggersi presto caro D.
S.
14/04/2013 at 22:02
Ciao S.,
grazie per le belle parole. Quelle di questo commento e tutte quelle che son venute prima, qui e altrove.
A rileggerci presto, sì. Reciprocamente.
D.
27/04/2013 at 20:24
Ehi, io son ripartito. Ti aspetto.
14/04/2013 at 21:08
“Smise di ridere, di respirare, di essere. Tipo per sempre.” è una cosa di una qualità che capiranno in pochi secondo me! 🙂
E poi, la mucca vestita da sposa dove cavolo l’hai pescata???
Anche io da svenuta voglio sognare di una giornata di sole…
Frase finale epica.
14/04/2013 at 21:13
Il secondo capitolo si chiudeva con questa notizia letta dal giornale “Contadino scoperto ad amoreggiare con una mucca, in una fattoria a sud della città, viene costretto dai proprietari a sposare l’animale”. Ho pensato che meritavano di tornar fuori, i due sposini.
Tu di giornate di sole ne scrivi, Sara. Direi che hai il bonus, svieni pure tranquillamente.
Grazie per tutte le letture e gli scambi, mi sono divertito molto. 😉
D.
PS. Aspetto il tuo prossimo racconto, lo sai.
27/04/2013 at 20:25
Ti butto lì l’indiscrezione che ho iniziato un nuovo racconto. Poi vedi tu…
14/04/2013 at 20:31
Capolavoro, questo racconto è davvero un capolavoro e mi piace molto il finale inaspettato: Tutta questa storia, i dieci capitoli, solo per dire come lui abbia iniziato a fumare. Colpo di fulmine per me 🙂
Ti dirò, quando ho letto il titolo del decimo capitolo, mi sono messo a ridere da solo, il ché, dopo FarmTown, è almeno sospetto (il ridere da solo) 😀
Vorrei riempirti la bacheca di commenti solo per darti meritati voti e farti arrivare a mille, ma penso che basti così, aspetto un’altra storia, questa me la tengo nel cuore tra le mie preferite su The incipit.
Ciao, D. (e stavolta ti frego la firma, ahahaha)
14/04/2013 at 20:34
ps. Ora hai tolto la testa al toro, Mecchenzi, Grinch o non Grinch, non potrà più raccontare cosa successe nel Natale dell’83…
ps2. ma dimmi, avevi già pensato alla morte di Mecchenzi, o ti è venuto in mente dopo la nostra conversazione sul fatto che lui sapesse del Natale ’83 e andava eliminato? dammi questa piccola soddisfazione 🙂
14/04/2013 at 20:45
La morte di Mecchenzi, così come il finale del racconto, sono nati quando ho iniziato a pensare a questo capitolo. Quindi è molto probabile che la triste fine del vecchietto sia merito tuo, sì. 😉
14/04/2013 at 20:43
Grazie D., davvero.
Sono un po’ stranito dall’aver concluso il racconto, ma anche felice.
Non è andato esattamente dove pensavo che andasse, ma così è stato molto più divertente del previsto. Sono solo contento che il risultato sia piaciuto a voi, è poi per quello che si scrive… sfogarsi e intrattenere.
Grazie del supporto e dell’attenzione, anche nei commenti.
A presto,
D.
14/04/2013 at 20:46
Avvisami su facebook se scrivi qualcosa di nuovo, che ti seguirò sicuramente! Ancora tanto di cappello, tanto più se la storia ha preso una piega diversa, hai improvvisato bene!
14/04/2013 at 20:50
Non mancherò. 😉
Grazie di nuovo.
14/04/2013 at 20:09
Sono il solo che stasera si farà un cicchetto alla memoria di Mecchenzi?
Direi, comunque, che questo capitolo risponde decorosissimamente a tutti i quesiti aperti prima, ponendone finalmente di nuovi e più rovellosi (che non se se si possa dire in internet) tipo che ne è degli Uraiah Heep? Sul loro bus c’era anche Remy Shand? Dag sognava la giornata di sole al mare, in montagna o all’Ikea?
Insomma, i presupposti per un sequel, o forse un prequel, o forse ancora un remake in cui La Solfa ha le tette, Dag è un latin lover, Deisi un cesso e Mecchenzi è già morto ci sono tutti!
Voto: *****
14/04/2013 at 20:49
Grazie bestia.
Un brindisi alla memoria di Mecchenzi ci sta tutto, magari una di ‘ste sere provvediamo.
Gli Heep credo siano sopravvissuti… ma per Remy Shand non c’è stato scampo, mi dispiace dovertelo dire così.
Tutto il resto… boh!
Ciao core,
grazie del supporto.
D.
14/04/2013 at 20:53
Comunque dico che un Sulky è ben peggio di un Fiorino, no?
22/04/2013 at 09:44
Direi proprio di sì, mai avrei pensato a quel coso lì…
14/04/2013 at 18:19
Stavo pensando… Ma se recuperassi i tuoi vecchi scritti (che di sicuro ho da qualche parte tra i miei backup) e li vendessi sottobanco ai tuoi millemila fan di THe iNCIPIT??? 😀
Dai, prometto di girarti metà del ricavato… 😉
Aspetto con curiosità l’inizio del tuo nuovo progetto!
14/04/2013 at 18:21
😀
Fossi in loro, pur sapendo che quegli scritti sono miei, non ci crederei nemmeno per un secondo. Ho fatto l’errore di riguardarci poco tempo fa e… mamma mia!!!
Se riesci a farci dei soldi, meriti di tenerteli tutti.
14/04/2013 at 18:33
L’hai detto eh, sia messo agli atti! 😀
Venghino sìori, venghino! Abbiamo romanzi, racconti, poesie…
(No, scherzo, me li tengo tutti quanti io! Gne gne gne 😛 )
14/04/2013 at 18:36
😉
14/04/2013 at 18:54
Peccato, io li avrei presi, che poi quando uno diventa famoso anche un suo monosillabo su un pezzo di carta igienica è buono di cambiarti la vita… 😉
14/04/2013 at 18:55
Sciocchi. 😛
14/04/2013 at 18:06
Ma è finito.
E finita una delle storie più geniali che abbia mai letto.
E comunque Deisi è stata una buona scelta alla guida (scelta che ero convinta di aver commentato, e invece no, disgrazia).
Aspetto altro, sia chiaro.
14/04/2013 at 18:15
Ciao Marta.
Grazie delle letture cicliche e dei commenti. Sono contento che questo mio racconto sghembo ti sia piaciuto. Anzi, no… sono entusiasta! Dopo tanto che non scrivevo, mi ci sono rimesso e questo è il risultato. Ora faccio un po’ di decompressione e poi parto col prossimo, direi.
Grazie ancora. Davvero.
D.
15/04/2013 at 14:08
Ma si figuri, signor D!
27/04/2013 at 20:26
L’altro che era atteso è arrivato. Ma non diciamolo a nessuno!
14/04/2013 at 17:55
Bon, grazie a tutti.
Che altro vi posso dire?
Io mi son divertito, spero anche voi e… ma sì, dai, ci si rivede presto da ‘ste parti.
Vostro,
D.
14/04/2013 at 17:50
Primoooo..
Clap Clap Clap
14/04/2013 at 17:53
Direi prima del primo, mio caro Slash.
14/04/2013 at 17:54
Ahaha, vero. E’ stato un piacere 😉
14/04/2013 at 17:57
Grazie mille, Slash.
Vado a dar da mangiare ai piccioni.
14/04/2013 at 16:11
Tu sai che amo le citazioni e anche che amo l’arte di buttare lì dettagli per ampliare il background di una storia e lasciare intendere al lettore che ci sia dietro un intero universo da scoprire (vedi la sparatoria di quel lontano Natale ’83).
Sono queste le chicche che piacciono a me… 😉
Ho votato Deisi, ma credo che mi divertirei anche con Giech alla guida. Più che altro non credo che ormai il racconto possa finire al decimo capitolo…e tuttavia confesso anche di non amare molto l’idea di scrivere “E all’improvviso niente 2”. Piuttosto scrivi un romanzo con questi personaggi ma non una serie di racconti concatenati. La tua prossima fatica su THe iNCIPIT (se ci sarà, ma penso di sì) a mio avviso deve cambiare storia, ambientazione e stile. E sorprendere tutti, tié! 🙂
P.S: Ovviamente poi il romanzo su Giech, Dag e Deisi a me lo farai leggere in privata sede! 😛
13/04/2013 at 15:47
Voto per il sempre sul pezzo Dag.
13/04/2013 at 00:10
Sono indeciso tra Dag e Deisi. Giech deve pensare a sparare per coprire la fuga, Dag lo immagino lento alla guida, invece Deisi “femme fatale” al volante la immagino tipo il film Fuori in 60 secondi. Voglio che succedano dei casini, quindi voto Dag.
ps Bravo Dave.
13/04/2013 at 11:40
Ciao Francé!
Dag mi sa tanto che dovrà accontentarsi del posto per il passeggero… peccato, al volante poteva finalmente far vedere di che pasta è fatto… e radere al suolo mezza Wikiville anche solo nel tentativo di uscire dal parcheggio vuoto!
D.
29/04/2013 at 00:54
Francé.
Già non so se ti sei letto l’ultimo capitolo di questo racconto, comunque sappi che mo ce ne sta pure un altro…
12/04/2013 at 23:20
Ovviamente Dag.. che tirerà fuori doti da guidatore provetto molto molto ben nascoste 😛
13/04/2013 at 11:35
Eh, mi sa tanto che Dag sta perdendo la sua grande occasione. E dire che si è allenato per anni sui circuiti di Wikiville e dintorni…
Ciao pamnoire,
D.
12/04/2013 at 17:44
Non lo so, guarda… insomma… Dag sa guidare!? Vado a votare Deisi, per forza, e mi preparo psicologicamente per l’ultimo capitolo.
ciao
Marco
12/04/2013 at 17:52
Ciao Marco.
Sulla guida di Dag non me la sento di poter garantire, onestamente. Forse è bravo, forse no, forse non ha ancora tolto le rotelline laterali…
12/04/2013 at 14:27
Io ho votato per Giech, è l’unico che ci può salvare da questa situazione di empasse!
Ma alla fine al matrimonio del contadino con la mucca, chi ha fatto da testimone?
😉
C.
12/04/2013 at 15:50
Matrimonio strano, quello. Pensa solo alla divisione degli invitati… “Allora, tutti quelli con la coda vadano nei recinti di destra. Quelli che riescono a stare più o meno eretti si possono accomodare sulle panche a sinistra. Tu, Steven Seagal, vai in fondo, là in mezzo, anello di congiunzione”. Sui testimoni hanno voluto mantenere il riserbo, però… non so che dirti.
Grazie per aver votato Giech… anche se mi sa che in un capitolo o scoppia una bomba nucleare (mmm… ) oppure sarà difficile risolvere l’empasse. Poi boh…
Ciao Claudia,
D.
12/04/2013 at 17:27
Ma la mucca per caso si chiamava mica Carolina o Carolina II?
12/04/2013 at 17:31
Perché no?! 😀
12/04/2013 at 11:52
Se Giech guida, Deisi e Dag avranno finalmente modo di “quagliare”, dico io.. Ma qualunque cosa facciano, non vedo l’ora di leggerlo, questo finale! 🙂
12/04/2013 at 15:54
Grazie piemme. 😉
11/04/2013 at 20:58
Dag! Il cugino wikivillese dello Stig!
11/04/2013 at 21:01
Sei un genio. Cazzo, un genio.
11/04/2013 at 18:04
DEVONO GUIDARE LE DONNE.
11/04/2013 at 18:10
Tutto in maiuscolo ha un che di minaccia…
11/04/2013 at 17:43
Donne e motori, gioie e dolori…
Chissà se più gioie o più dolori.
Questo è il capitolo che mi è piaciuto di più: col finale ti devi superare, o niente sconto a “Il Posto Gusto”.
11/04/2013 at 17:55
Per lo sconto nel mio ristorante preferito farei di tutto.
Son contento che ‘sto capitolo ti sia piaciuto, perché è quello che più mi ha messo in difficoltà e che meno mi soddisfa… ma forse è solo perché nella sua stesura originale era di 7000 battute, 3000 delle quali sono state immolate sull’altare di THe iNCIPIT. Tra l’altro ho come il vago sospetto che il prossimo… come dire?… sarà veramente un gatto attaccato ai maroni, per via della mia scarsa affinità col dono della sintesi.
Mi consolerò leggendo la carta dei vini de “Il Posto Gusto”.
11/04/2013 at 17:09
Eeeee mi raccomando….fagli fare bella figura a Deisi al volante!!!!
^_^ magari non prender spunto da chi ti chiude la testa nel finestrino…….
11/04/2013 at 17:10
😀 😀 😀
Aaaahhh… i bei tempi!
11/04/2013 at 16:40
Se vogliono avere un vago barlume di speranza di non infrangersi contro il primo spartitraffico, leave it to the lady. Cioè, scusa, liv it tu de ledi.
E io già sono in gramaglie con un capitolo di anticipo. Mi mancheranno.
Tu no, perchè ricomincerai subito.
Vero?
11/04/2013 at 16:51
Vedi, D.? Te lo dice anche Paola che Deisi è la scelta migliore. (E l’opzione in risposta alla sua domanda finale può esser solo sì :D)
11/04/2013 at 17:09
Non vi deluderò. O, quanto meno, farò di tutto pur di non farlo. (Ho un attimo abbassato il tiro per un’improvvisa crisi d’ansia)
11/04/2013 at 17:05
Ciao Paola!
Incomincio dal fondo. Passo poi all’inizio. E mi tengo il centro come conclusione. Tutto chiaro?
Vero! Il secondo racconto è già lì che ribolle.
Deisi al volante pare ormai una certezza. Chissà cosa ne pensa il secondo spartitraffico…
Le gramaglie mi paiono eccessive, ma d’altronde adoro le lusinghe, quindi… grazie ma chère.
A presto,
D.
PS: Complimenti per l'”In primo piano”!
11/04/2013 at 17:17
Complimenti a me che non mi ero accorta del “In Primo Piano”! Dovresti mettere me al volante nel prossimo capitolo, sicuramente farei fondere il motore ancor prima dello spartitraffico 😉
11/04/2013 at 17:29
Dai, non mi spoilerare tutto il finale! Proprio adesso che avevo deciso di ignorare il voto popolare e farti fare da chauffeur per la grande fuga…
28/04/2013 at 23:57
Ciao Paola.
Giusto per avvisarti che, nel caso, io ho ricominciato davvero. 🙂
29/04/2013 at 00:13
Oh cielo. Fatto bene a dirlo. Grazie.
Io devo uscire dalla mia impasse, chiudere e ripartire.
La tua ripartenza è un buono stimolo 🙂
Neanche a dirlo, la amo già.
29/04/2013 at 00:41
🙂
Grazie a te.
Per quanto riguarda il tuo racconto… beh, dai, fai arrivare questa cavalleria politically uncorrect , che son curioso. Che diamine!
D.
11/04/2013 at 13:49
Mi aspettavo un giallo e mi sono trovato davanti un humor. Avrei voluto proprio vedere l’ultimo capitolo con uno scapestrato giech alla guida.Ma confido nel fatto che renderai spassoso anche una deisi alla guida!
11/04/2013 at 15:10
In effetti la cosa più gialla di questo giallo è perché sia un giallo… dove poi tutto è rosso!
Diciamo che la storia mi si è un filino scartavetrata in mano, diventando non-storia e perdendo le sfumature paglierine… ma non raccontiamolo a nessuno, dai!
Su Giech al volante… ehm, pure io ci speravo. Vedremo che fare…
Ciao ciao,
D.
11/04/2013 at 13:49
Mi aspettavo un giallo e mi sono trovato davanti un humor. Avrei voluto proprio vedere l’ultimo capitolo con uno scapestrato giech alla guida.Ma confido nel fatto che renderai spassoso anche una deisi alla guida!
11/04/2013 at 12:49
Strano ma bel racconto. Bruno
11/04/2013 at 15:19
Grazie Bruno.
Ammetto che i tuoi commenti (non sai quanto li apprezzi, in mezzo a tutto questo rosa) m’incuriosiscono sempre. Mi è ancora rimasto il dubbio su quello dell’altra volta, ad esempio.
Saluti,
D.
11/04/2013 at 11:20
Grandissimo capitolo!!! Ogni volta vorrei farti delle critiche tremende ma non ci riesco mannaggia…sul voto come sempre ci penso un po’…
Nei commenti ho visto che qualcuno ha citato la Laverda Paguro ammetto di essermi quasi commosso!!!
11/04/2013 at 15:23
Ciao perditempo.
Grazie del solito entusiasmo, son soddisfazioni (prima o poi ti pago anche una birra, giuro!).
Sul voto, prenditi pure tutto il tempo che vuoi, ma fai il bravo e vota secondo (mia) coscienza.
Ciao core,
D.
11/04/2013 at 10:15
Ma Deisi, ovviamente. Donna al volante, pericolo costante
11/04/2013 at 15:31
Tentazione troppo forte, eh? Dovevo mettere tre opzioni tipo: Giech, Giech o Giech.
11/04/2013 at 15:40
Eh sì, per forza 😀 oppure pagarci sottobanco per votare quello che vuoi tu
11/04/2013 at 15:42
Ah, s’è intuito quale scelta avrei fatto io? 🙂
11/04/2013 at 16:07
noooooooooooo no, per nulla. >_>
11/04/2013 at 16:10
Meno male… non vorrei viziare il voto.
11/04/2013 at 16:51
Certo, i tuoi lettori sono *così tanto* influenzabili, in effetti… 😀
11/04/2013 at 17:11
Siete troppo scafati, voi altri. Non ci gioco più!
12/04/2013 at 17:31
Oppure la busta uno, la due o la tre 😛
12/04/2013 at 17:33
No no, il notaio qui è severissimo! Vietato sgarrare… persino se non lo fai apposta.
12/04/2013 at 17:38
Capito, ti sei imbattuto nel mitico Ludovico Peregrini, anche conosciuto come Il signor No… allora non puoi barare, devi accettare il decreto popolare…
11/04/2013 at 08:37
Un altro bel più per il racconto!
Ottimo il modo di scrivere, coinvolgente e divertente.
11/04/2013 at 08:38
PS. Deisi.
11/04/2013 at 15:40
Grazie Massimiliano. Prendo il bel più e me lo metto in saccoccia, che non si sa mai quando possano servire, i più. 😀
Il commento sullo stile lo apprezzo più di quel che si possa pensare, perché questo non è in toto il mio modo di scrivere, solo che mi ci son ritrovato in mezzo e non sapevo come venirne fuori, se non chiudendo il racconto. Quindi faccio un po’ di fatica, ogni tanto, ma lo prendo pure come allenamento, dai.
Grazie della lettura,
D.
10/04/2013 at 23:26
Grande LaSolfa versione Bruce Willis! Io dico che la carta finale la gioca quella gnoccolona di Deisi
11/04/2013 at 15:48
casotto, mortacci tua, quand’è che scrivi il nuovo capitolo, eh?!
La Solfa è più o meno un incrocio tra Bruce Willis, il Charlie Sheen di “Due uomini e mezzo” e Prince (per l’altezza). Deisi, invece, è gnoccolona punto e basta, sì.
11/04/2013 at 16:18
Purtroppo il mio racconto è in stallo causa due possibili sviluppi al 50% e 50% ..forse i gestori del sito potrebbero mettere un piccolo pop da qualche parte in evidenza ma non in classifica per le storie in stallo ..
Cmq LaSolfa ripensandoci fa molto Steven Segal ai tempi d`oro:-)
11/04/2013 at 17:19
Interessante la finestrella per le storie in stallo, secondo me potresti anche avanzarla come proposta, tipo mandando loro una mail… a meno che non ci stiano spiando, certo (ciao ragazzi!).
Adesso non riesco più ad immaginare Giech senza il codino, grazie eh!
11/04/2013 at 18:15
Ragazzi nello stallo ci sto anche io… ç_ç
Per una volta che volevo tener fede alle mie promesse di aggiornamento settimanale!
11/04/2013 at 18:17
Scriviamolo a gran voce, allora, che vogliamo questa finestrella per i racconti in stallo.
– Chi siamo noi?!
– GLI AUTORI!
– Cosa vogliamo noi?!
– LA FINESTRELLA DELLO STALLO!!!!
11/04/2013 at 18:19
Casotto, a che capitolo stai? Ci leggiamo i rispettivi capitoli e ci togliamo reciprocamente dallo stallo? 😛
11/04/2013 at 18:27
E se uno dei due, non sapendo le percentuali dell’altro, vota la terza opzione… ?
11/04/2013 at 18:30
Sarebbe terribile. Ma divertente. In perfetto stile “E all’improvviso…niente!”, insomma! xD
11/04/2013 at 18:30
Uao! Allora propongo petizione x pop su schermata principale x le storie in stallo,credo gli autori saranno tutti ok …come si fa? ?
Io sono al quarto capitolo ma considerarmi”autore” mi sembra troppo..dilettante allo sbaraglio (tipo corrida del compianto Corrado)è più realistico:-)
Cara Marta leggerò volentieri la tua storia stasera in viaggio x Riccione:-)
11/04/2013 at 18:32
Allora il patto è fatto? Io voto te e tu voti me. E fu così che davvero prendemmo la terza opzione, ahaha! 😀
Io leggo subito, mentre mi bevo il tè.
…e ora annunciamo al mondo che BRICOLEUR CI HA PAGATO PER ALZARE GLI INCIPOINTSSSSSSSSSS!!! :p :p :p
11/04/2013 at 18:34
Vai a fidarti degli amici…
11/04/2013 at 18:51
Ma si chi se ne frega tanto è primo da un sacco e la sua pagina è diventata un Social network! Kissena degli incpoints, dovrebbero fare che vale solo il primo commento e il voto del proseguo! Va bè, tanto a me importa solo dar sfogo alla mia fantasia;-)
E Son curioso di conoscere la tua e quella degli altri..ti consiglio di leggere paranoie pasquali che fa spanzare!! Dave se ti va uso la tua pagina x lanciare l`iniziativa “aperitivo in via del Pratello per autori” questo sabato;-)
11/04/2013 at 19:00
Lanciamola da qualche altra parte, questa lodevole iniziativa, dai. Che m’ero fatto paladino della lotta agli incipoints truffaldini e adesso ne sono diventato portatore (in)sano.
Mortacci vostra.
11/04/2013 at 18:57
Sotto non mi fanno più rispondere. Il sistema si deve essere accorto della bolla di inchpoints truffaldini messa su da Bricoleur. 😛
11/04/2013 at 18:58
Siete i peggiori.
Con affetto,
D.
10/04/2013 at 23:03
Accidenti a te. Ma accidenti davvero.
Credo che non ci sia un solo autore qui sotto che non vorrebbe potersi vantare della paternità non dico del racconto, ma anche di una sola sua frase. Ripeto, accidenti a te!!
Voto Giech alla guida, così intanto Deisi valuta se arruolare Dag nella banda e scuoterlo così dal suo torpore esistenziale!
E ora… ah, il decimo. Preparo le papille gustative!! 😀
11/04/2013 at 15:50
Io ti voglio molto bene, lo posso dire?
Soprattutto perché adoro come esageri. Ma anche perché hai votato per Giech.
Comunque faccio a cambio di penna molto volentieri, sappilo.
D.
PS: Non mettermi l’ansia per il decimo, ccitua! 😉
11/04/2013 at 16:46
Allora dovremmo provare questa muta letteraria e scambiarci le vesti anche solo per un giorno! Sai cosa potrebbe uscirne fuori? 😀
E poi anche io ti voglio bene…anche se ti mando a quel paese praticamente in ogni commento! 😛 Ma quella è solo un po’ di sana invidia/competizione tra scrittori che si stimano 🙂
Ps: ma hai un contatto facebook o una qualche identità virtuale con cui confrontarsi fuori da TheIncipit? (Sono impegnata e non ci sto provando, tranquillo 😛 )
11/04/2013 at 17:23
😀
facebook.com/david.lipsticks
Vogliamoci agonisticamente bene.
11/04/2013 at 17:36
“Vogliamoci agonisticamente bene” è perfetto. 😀
11/04/2013 at 18:12
Credo ne farò il mio mantra.
10/04/2013 at 22:03
Me lo vedo Giec, con gli occhi alla “Giec Nicolson” (o Giec Torrens), favoloso passaggio 🙂
Vorrei tanto sapere cosa è successo nel Natale dell’83…
Ho votato per Dag perché la macchina è sua e solo lui sa come guidarla per bene!! Fino all’ultimo era in ballottaggio con Giec che di prepotenza poteva togliergli la guida. Mai e poi mai avrei pensato che la gente votasse Desi alla guida…
Grande D.!!
10/04/2013 at 22:07
Scusami se ti ho storpiato i nomi 🙂 Giech, Deisi (non come erroneamente ho scritto Giec e Desi) 😉
11/04/2013 at 15:58
Tranquillo.
Anzi, son più carini come li hai scritti tu.
11/04/2013 at 15:57
Purtroppo non è rimasto nessun testimone, di quel lontano Natale. Ormai è leggenda. Si narra, tra l’altro, che Santa Claus non passi più per Wikiville, da allora, perché Rudolph c’ha paura…
Dag che guida per bene è quasi un ossimoro, ma d’altronde a Wikiville di ossimori ci campano tipo da 9 capitoli…
Ciao Diego!
12/04/2013 at 13:00
Nemmeno Mecchenzi??? 🙂 Eppure è vecchio!! E’ da lì che a Rudolph è venuto il naso rosso probabilmente… Quanto vorrei sentirtela narrare questa storia…
Dag lo abbiamo visto dentro il fast food, potrebbe anche essere un novello Tazio Nuvolari al volante, come potrebbe far più danni di Steve Wonder!!
12/04/2013 at 15:57
Mecchenzi, in realtà, è il Grinch. A Natale si nasconde e non ne vuol sapere mezza, quindi non era presente. Purtroppo.
12/04/2013 at 17:34
Ah, ecco il suo colorito verde… ed io che pensavo a qualche travaso di bile 😉 e tutte quelle rughe…
12/04/2013 at 17:36
ahahah 😀
10/04/2013 at 21:13
desiderio già espresso in precedenza…voglio che DAG diventi un eroe!! guida lui e svolta il finale! DAAAAAI!
“…informando una certa Uendi, tesoro, luce della sua vita, che era il lupo cattivo e che era tornato a casa”: COLPO DI GENIO.
11/04/2013 at 15:59
Grazie Ila!
Anche da parte di Dag, l’eroe della porta accanto.
10/04/2013 at 21:08
Deisi, guida lei, e Giech copra la fuga con le pistole. Dag, nel mentre, si pente di avergli detto di avere una macchina, steso sul sedile posteriore. no? vedremo. ma intanto rinnovo i miei complimenti: spaziale questa storia, una frase dietro l’altra tutte da citare!
ce ne hai messo di tempo, ma quando arrivi ti fai perdonare tutto 🙂
11/04/2013 at 16:01
Ci vorrebbe un malus per i lentoni come me! Tipo una due giorni legati ad una sedia, una roba così.
Grazie emme,
ciao ciao.
D.
11/04/2013 at 16:39
vero. Ma occhio a non dare strane idee. Su THe iNCIPIT l’abbiamo visto come finiscono le persone quando le leghi a La sedia, vero Emme? 🙂
Comunque una cosa è certa. Adesso il decimo lo vogliamo in tempi brevi!
(così poi inizi un nuovo racconto)
11/04/2013 at 16:43
Vedrò d’essere più bravo.
E vedrò anche di ripartire in tempi brevi col racconto successivo, che è già in cantiere, ma del quale non esiste ancora una sola parola scritta.
10/04/2013 at 20:59
Donne al volante pericolo costante..
Voto quindi per Deisi, secondo me ne vedremo delle belle!!
11/04/2013 at 16:02
Raderà al suolo tutto… e io che c’avevo messo tanto ad immaginarmelo, quel tutto!
11/04/2013 at 16:08
Uomo di poca fede..
Le donne hanno mille risorse nascoste 😛
Per me Deisi salverà tutti!!
11/04/2013 at 16:13
🙂
Tanto poi gli abitanti di Wikiville sono una popolazione unita e operosa, ricostruirebbero tutto in tempi brevi
11/04/2013 at 16:18
Ahah
Meno male che non è ambientato in Italia allora 😛
11/04/2013 at 17:31
Eggià! 😉
Poi non si sa COME ricostruirebbero tutto, magari al contrario, però almeno s’impegnerebbero un sacco.
10/04/2013 at 20:48
Dag, obviously. Anche perché Deisi in un certo senso mi ha davvero stancato. O gliela da o muore. :O
(Bellissimo capitolo, as usual. E ottime trovate. Non so dove le scovi… dovresti darmi il numero del tuo pusher di battute. :D)
11/04/2013 at 16:06
Povera Deisi. Fossi in lei sceglierei quasi la morte.
Sulle trovate e le battute… beh, detto dalla mia scrittrice pseudo-demenziale preferita vale doppio, credo. Però tu mi esageri sempre!
11/04/2013 at 17:13
Io non ti esagero. Sei TU che sei esagerato. 😀
11/04/2013 at 17:32
Vogliamo litigare? 😀
12/04/2013 at 04:23
Se dopo si fa la pace sì! 😀 😛
12/04/2013 at 16:00
Ahahahah.
Sei tremenda.
Ti adoro.
10/04/2013 at 20:11
Ci vedrei proprio bene Dag alla guida….. 🙂
11/04/2013 at 16:16
Non so perché, ma la vedo dura…
10/04/2013 at 19:17
eccomi qua sempre sul pezzo!
11/04/2013 at 16:16
Eccellente!
10/04/2013 at 19:14
Quando allenti le briglie e ammorbidisci le linee in questo modo, il tuo potenziale emerge ancora di più. Questa cosa mi piace.
Nel decimo magari, con Deisi alla guida, le lasciamo andare fuori controllo 🙂
Bravo D.
S.
11/04/2013 at 16:20
Ciao S.
Sulle briglie lente e le linee ammorbidite… mi fido. Io ormai non capisco quasi più niente di quello che scrivo.
Deisi al volante… andare fuori controllo… tutto torna.
D.
10/04/2013 at 18:41
non può che essere Deisi!
Gran bell’episodio! 😀
11/04/2013 at 16:26
Grazie caro. 😉
10/04/2013 at 18:17
Stavo per scrivere un entusiastico DAG ma ho visto la situazione e mi sono smontato…
informando una certa Uendi, tesoro, luce della sua vita, che era il lupo cattivo e che era tornato a casa. … lei è un genio… 😀
11/04/2013 at 16:29
Mister Franzoso!
Deisi ha preso da subito il sopravvento, in effetti. E sembra proprio non voler mollare quel volante! Poveri noi…
10/04/2013 at 18:07
Incredibile! Per una volta la mia preferenza non è andata alla minoranza… non so’ più er Porcellum de ‘na vorta!
11/04/2013 at 16:32
Eh, non te l’ho voluto dire prima, ma in effetti…
10/04/2013 at 18:06
Ma che domande, Daisi ovviamente. 🙂
Fantastica la sparatoria e altrettanto belle la descrizione della scena dal dentro. Complimenti!
Mi spiace che il prossimo sia già il decimo! Ma godiamoci la fuga. Perché di fuga si tratterà, vero
Per me Dag si accompagna alla banda. In fondo aveva solo di una scossa nella vita, di un pessimo modello da seguire e di una bandita stronza di cui innamorarsi.
11/04/2013 at 16:34
Deisi spadroneggia, ormai.
“già il decimo”… penso di essere l’autore più lento di THe iNCIPIT! 🙂
10/04/2013 at 18:05
Ma “il veicolo in questione” è la Laverda Paguro?
10/04/2013 at 18:06
Quasi. Ma peggio.
11/04/2013 at 17:39
Se li fai scappare su un Fiorino anni ’80 diventi il mio mito letterario di tutti i tempi.
11/04/2013 at 18:08
Peggio.
12/04/2013 at 07:51
“Impossibile!” disse lui coprendosi il volto con le mani, senza però riuscire a resistere alla tentazione di continuare a guardare attraverso i piccoli spiragli che aveva appositamente creato tra un dito e l’altro.
12/04/2013 at 15:58
(Intra)vedrai.
10/04/2013 at 18:04
Misterioso resti solo tu.
E sai a cosa mi riferisco 😉
Deisi continua a comportarsi come farei io, il che inizia a preoccuparmi seriamente.
Ho immaginato una pioggia di schegge e mi è piaciuto.
Per il prossimo non farmi aspettare così tanto eh…
Donne al volante? Troppo pericolo.
Dag al volante? Troppo lento.
Resta solo lui…il mitico. 😉
11/04/2013 at 16:44
Amo il fatto che tu abbia votato per Giech. Davvero. Grazie Sara!
La pioggia di schegge… ecco da dove m’è venuta! 😉
Misterioso… io… beh, magara! Mi si dice che tenda a funzionare.
14/04/2013 at 18:23
Che dici, abbastanza lesto?
10/04/2013 at 18:03
Cosa chiedere di più di una donna al volante? Anche se forse facendo guidare LaSolfa Dag avrebbe potuto dedicarsi a corteggiare colei che fa andare tutto a rallentatore…(naah..) 🙂
11/04/2013 at 16:53
Più di una donna al volante, c’è solo QUESTA donna al volante, mi sa. Nel bene e nel male.
Dag al rallentatore ci andrebbe anche da solo, mi sa. Ma certo Deisi non aiuta, povero ragazzo.
Ciao amaranta,
grazie per la lettura, il voto e il commento.
D.
10/04/2013 at 17:51
Uendiiii,..
Bellissimo ‘sto capitolo, è valso l’attesa.
Guida Giech, figuriamoci se lascia il volante a qualcun altro durante una fuga 🙂
11/04/2013 at 16:57
Quanto sono d’accordo!
Con Uendi ho riso anch’io. Poi però ho pensato che, a parte il fatto che è inelegante dirsi da soli d’esser spiritosi, mi sa che sto proprio iniziando a perder colpi…
07/04/2013 at 10:55
Direi che Dag si rifiuta di andare (proprio per quel “sorriso che non aveva nulla di quello che si era immaginato”)
Ma se resta lì, mi piacerebbe sapere anche cosa succede di lui e lì dentro
09/04/2013 at 15:21
Sarebbe stata senza dubbio l’opzione che avrei scelto anch’io. Mannaggia…
05/04/2013 at 16:44
Ehi, sono in astinenza da Wikiville!!!
05/04/2013 at 16:52
Stiamo (lentamente e in maniera molto poco proficua) lavorando per voi.
05/04/2013 at 17:01
Ho scritto le prime due righe. Sono bellissime. Forse le cambio.
05/04/2013 at 18:37
Mi sa che son belle davvero. Le prime due son sempre belle. 🙂
06/04/2013 at 23:26
non toccare l’incipit, buona la prima!
in realtà ho capito la battuta, e lo sai che ti adoriamo. ma, diamine, fai presto: qui siamo in piena astinenza!!! 😀
09/04/2013 at 15:09
Emme, c’hai ragione!
Non sull’astinenza che mi pare esagerata, ma sulla lentezza di questa mia pubblicazione. Veramente inqualificabile. Quando la vita si mette in mezo e ti toglie il tempo necessario anche solo per mettere giù 4000 battute… beh, è un vero strazio. Non vorrei fare promesse ballerine, ma in settimana DEVO pubblicare!
05/04/2013 at 00:35
Non mi ricordavo di non aver votato/commentato… l’ho letto alla prima uscita!
Caro Bricoleur, stavolta mi trovi in overdose di dolci pasquali (altro che dieta), quindi il paragone mangereccio non lo posso far più, ma il succo è quello!
Ho votato anche io come la maggioranza, ormai ho imparato che a lasciarti fare ci guadagniamo e basta! :))
Ci si avvicina al finale… come faremo senza di te??
ps: ho iniziato una nuova storia… stavolta mi cimento nell’horror! Se ti capita di fare un salto, averti come lettore sarebbe un onore! 😀
05/04/2013 at 15:13
Ciao Marta.
A furia di lasciarmi fare, state creando un mostro. Ma è proprio per questo che vi voglio molto bene… anche se ad un certo punto non so più dove andare a parare e, toh!, siamo proprio a quel certo punto.
Naturalmente non mancherò di leggere il tuo horror, puoi contarci.
Ciao ciao,
D.
04/04/2013 at 21:12
Ho votato che prendono Dag e lasciano Wikiville, anche se non credo andrà così.
Vorrei leggere tutta questa storia in un fumetto.
05/04/2013 at 15:10
Ciao Marco!
Conosci qualcuno bravo a disegnare? 🙂
E un drago? Un drago lo conosci? Daaaaaaai.
Ciao bello,
D.
03/04/2013 at 09:30
Bagarreeeeeeeeeeeeeeee !!! Bella Dave !!!
03/04/2013 at 17:14
Ciao Pippo!
Che tu votassi bagarre era poco ma sicuro.
Però son sono sicuro, ti avviso, di voler radere al suolo Wikiville… 😉
D.
02/04/2013 at 15:01
E la tensione cresce a più non posso!!!!!
02/04/2013 at 22:15
Ciao Gaia.
Cresce la tensione, crescono (forse) le aspettative e cresce anche l’ansia da prestazione… Deisi, Giech, Dag ed io vedremo di non darle troppo ascolto, ma per il signor Mecchenzi non mi sento di garantire. 😉
D.
02/04/2013 at 12:11
Schiena contro schiena, Giech e Deisi, impugnano le pistole e sparano all’impazzata. Pulp, molto pulp, pure troppo!
02/04/2013 at 12:30
In effetti non sarebbe nemmeno una brutta scena, ti dirò.
Adesso ci penso su.
Grazie della lettura, Vito.
D.
29/03/2013 at 19:38
Ammetto che la bagarre mi attira, ma non posso non votare che par l’auto (o la bicicletta) 🙂
L’immagine di Deisi / La Solfa che si avvicina è magnifica! Complimenti
29/03/2013 at 19:47
Grazie ggrch. Davvero.
Anche per aver resistito alla bagarre-temptation.
D.
31/03/2013 at 22:36
…io invece non ho resistito
:p
31/03/2013 at 23:21
😀
Il concetto stesso di bagarre temo sia quasi irresistibile, in effetti.
D.
29/03/2013 at 17:57
Ho votato per la bagarre perché voglio soddisfare una mia curiosità. Voglio vedere se quando Dag si rivolge a Jack dicendogli “Ehi, amico, ci sono un sacco di sbirri qua fuori”, questo inizia a grugnire e si lancia di petto sul bancone, fratturandosi l’anca sullo spigolo, per sparargli un piede 😆 🙄
29/03/2013 at 18:00
Te sì che sei fico, con gli emoticons!
Comunque non è detto che le due frasi compaiano proprio così nel prossimo racconto, è più un’indicazione di mood, diciamo. O, almeno, voleva esserlo.
Però la scena che mi suggerisci non è mica male, sai… 🙂
29/03/2013 at 18:06
Oddio, l’ho chiamato Jack. Chissà cosa combinerà a me adesso 🙁
29/03/2013 at 18:14
Tranquillo, vedrò di metterci una buona parola io.
Ciao ciao giovannidepau.
28/03/2013 at 17:00
Io voto per Mecchenzi. Il vero protagonista di questo racconto.
29/03/2013 at 12:20
Bravo, vedo che te ne sei accorto!
Comunque hai sprecato il voto, purtroppo.
D.
28/03/2013 at 14:31
bagarre a tuttaaaaa!
dai che alla fine Dag tira fuori le palle e svolta il finale!!
28/03/2013 at 14:41
Secondo me Dag, arrivati al finale, svicola, più che svoltare. Però vedremo…
Grazie Ila!
🙂
28/03/2013 at 00:20
Dag mi spacca, è proprio un nerd! Ma sento che ha in serbo delle sorprese!! Dico che parte ostaggio con Giech / Deisi!
28/03/2013 at 00:24
Ciao casotto!
Chissà cosa combineranno (o combinerebbero) quei tre mattacchioni… Un po’ mi spaventa andarlo a scoprire.
😉
27/03/2013 at 21:01
ma poi si gira?
27/03/2013 at 23:52
Sì, se troviamo un fast food da devastare e una cadillac vermiglio da far esplodere. O anche solo uno molto bravo con gli effetti speciali. Molto bravo.
27/03/2013 at 20:08
Salve, sono il signor Mecchenzi e mi ritengo profondamente offeso per essere stato relegato a fanalino di coda con quel 10%. Se l’autore non porrà rimedio mi vedrò costretto a prendere seri provvedimenti.
E sarà bagarre.
😉
27/03/2013 at 20:11
😀
Se non sapessi cosa hai votato, andrei quasi in confusione.
Povero Mecchenzi, patato.
27/03/2013 at 19:41
Azz mi ero persa il capitolo, per un pelo! ho votato per la bagarre: se non si può restare nel fast food, allora scatenate l’inferno!
27/03/2013 at 20:08
Un po’ ti capisco.
Direi che la bagarre va verso il plebiscito…
Grazie Laura,
appena trovo un altro fast food per veri intenditori ti dico qualcosa. Poi però non lo diciamo a nessuno, che se no ci fanno uscire al nono.
D.
27/03/2013 at 20:11
Ecco.
Io me lo stavo già arredando, dannazione
27/03/2013 at 20:14
Non me ne parlare, guarda. Io stavo già pensando ad un grande braciere per conservare in eterno il fuoco della friggitrice, tipo fiamma olimpica.
27/03/2013 at 20:23
E l’arredamento in stile harleysti (viola, perché il viola è il mio colore)? Eh? sigh, dovrò tenere tutto in cantina in attesa …
27/03/2013 at 20:37
Che spreco.
CHE SPRECO!
27/03/2013 at 18:58
Come si può rifiutare la bagarre?!
27/03/2013 at 19:13
🙂
Potremmo chiederlo al signor Mecchenzi, ma in effetti quello è uno che in gioventù se ne andava in giro col coltello a serramanico in tasca… rischia d’essere un po’ di parte. E c’è pure il rischio che pensi d’essere ancora in gioventù… chissà.
Ciao youarehere,
grazie.
D.
27/03/2013 at 12:07
E’ bagarre!!!!
E hai ragione. mai fidarsi del pulviscolo u.u
27/03/2013 at 16:25
E’ decisamente bagarre.
27/03/2013 at 16:38
La bagarre, ormai, la fa da padrona. Toccherà inventarsi qualcosa… mi sa che me le son giocate tutte le mie possibilità per tergiversare. 😀
Ciao Paola,
D.
27/03/2013 at 18:49
Come dicevano gli indiani, chi semina vento raccoglie tempesta 😉
27/03/2013 at 18:52
Tra un pochino, per non saper né leggere né scrivere (ironia della sorte il mio bazzicare da ‘ste parti, insomma), mi sa che vado a raccogliere dei funghi saltati.
E intanto maledico il sindacato dei seminatori di vento.
Ecco.
27/03/2013 at 16:37
Il pulviscolo ti frega sempre, non ce n’è. Con quel suo fare ipnotico, quel suo maledetto fare ipnotico.
Grazie per la lettura, pamnoire. 🙂
Aspetto il tuo prossimo.
D.
27/03/2013 at 09:27
Non scherziamo, quello che succede dentro Wikiville deve restare dentro Wikiville.
Come si fa a non votare per l’opzione dove coesistono la parola sbirri e il nono?
Belli i riferimenti e le riflessioni sul sorriso. Mi ripeto ancora dicendoti che hai scritto un gran bel capitolo.
S.
27/03/2013 at 16:41
Grazie S. Anche da parte di Wikiville tutta… che non è Stars Hollow, ma fa del suo meglio.
Aspetto quindi giovedì per il tuo decimo, mi sembra d’aver capito facendomi gli affari di due delle mie scrittrici preferite… 😀
Mi mancherà sentirmi accerchiato dai vostri racconti.
Un trepidante D.
26/03/2013 at 20:59
vabbhe un altro capitolo fantastico, sei fantastico, deisi é fantastica e dag… dag é noi nella storia, occhi sbarrati, testimoni di un film fantastico
27/03/2013 at 00:44
Sì, ma nessuno s’è accorto dell’intervallo, in ‘sto film, che tanto l’azione non ne è stata minimamente rallentata…
Grazie emme, anche dell’aggiustamento sulla punteggiatura, ormai sai quanto vicino alla follia possa portarmi una virgola in meno!
Ho il vago sospetto di dover tirare un po’ di somme, in questi ultimi due capitoli… se solo sapessi far le addizioni!
Saluti,
D.
27/03/2013 at 08:14
Tirare le somme va bene, l’importante è non far male a qualcuno.
Ok questa me la potevo decisamente risparmiare.
27/03/2013 at 16:42
Ho avuto un brividino. Forse era un conato. TVB.
26/03/2013 at 17:51
Ecco, il solito voto sprecato del cazzo…
26/03/2013 at 17:56
Grande! Hai votato per il signor Mecchenzi! Sei ufficialmente il mio idolo (ma forse lo eri già).
26/03/2013 at 18:02
Ti giuro, cazzo, che sei il mio eroe. Non so come si possa resistere alla tentazione di votare per il signor Mecchenzi… tanto che mi sa che lo metterò su un tosaerba e gli dirò di andare anche lui.
26/03/2013 at 20:55
magari il povero Dag non possiede una macchina ed al lavoro ci va in skate… l’unico a possedere un mezzo dotato di gomme è il signor Mecchenzi, che da bravo mandriano in pensione, utilizza, per i suoi spostamenti, una sorta di vecchia apecar americana… ed eccoli i nostri 3 (pardon… 4 a contarli bene) eroi, capelli al vento e sedere sul cassone, allontanarsi dall’ameno fast-fud di Wikiville…
27/03/2013 at 00:38
Ciao hauschinka!
Dag in skate mi da come l’idea di uno che si fa parecchio male, però tutto è possibile, specie a Wikiville, specie in questo racconto work in progress, specie su THe iNCIPIT.
Stiamo a vedere che fine faranno i nostri, che ormai verso la fine ci stanno decisamente andando…
L’apecar ha senza dubbio un suo fascino.
Bacio,
D.
27/03/2013 at 08:15
Non vedo l’ora!
26/03/2013 at 17:48
una decisione difficilissima!
26/03/2013 at 17:52
Sei salito anche tu sulla bagarremobile?
26/03/2013 at 15:43
Ma scusa fuori gli sbirri non erano stati spazzati via dall’esplosione?
Sono indeciso tra la bagarre e la fuga con l’ostaggio…
26/03/2013 at 16:07
Quegli sbirri sì.
Ma a Wikiville, e specie nel mio racconto, il concetto di tempo è abbastanza vago. I poliziotti cui fa riferimento la frase sono ALTRI rispetto a quelli di prima, pace all’anima loro.
Tra l’altro non è nemmeno detto che quella frase sia l’inizio del prossimo capitolo, è quasi più un’indicazione di metodo.
Comunque è arrivata, sta arrivando o arriverà la SWAT, quelli lì stanno facendo un bel casino… o, almeno almeno, il commissario Winchester, dai.
perditempo e cacacazzi. :*
27/03/2013 at 11:34
Finalmente son riuscito a farti sbroccare…almeno un pochino…hehehehehe.
Non l’avevo detto ma è anche questo un gran capitolo!!! Dai ho deciso che voto per la fuga con l’ostaggio…
27/03/2013 at 16:44
Dai, non potevo continuare a non darti nemmeno quel pochino di soddisfazione… che amico sarei stato?
Mannaggia, perditempo, avrei scommesso che votavi per il signor Mecchenzi, e invece… Però, dai, è bello che tu riesca ancora a sorprendermi, caro.
26/03/2013 at 15:23
hahaha Formidabile la scena al rallenty con tacchi alti e vento tra i capelli da chissà dove:)
anche se è molto allettante l’opzione “fa nulla, al nono dobbiamo uscire” ho votato per abbandonare Wikiville col buon Dag!
26/03/2013 at 16:12
Ciao Grande Ceo!
Ho visto che anche tu hai pubblicato, a breve vedrò che hai combinato in quel di Valecoro… anche perché mi sa che devo abituarmi all’idea di abbandonare Wikiville. Dici che distano molto, tra di loro, Wikiville e Valecoro? 😀
28/03/2013 at 09:29
Cavolo, Wikiville potrebbe essere il comune e Valecoro la frazione…
28/03/2013 at 12:49
Un mondo nel quale non so se vorrei vivere… però che spettacolo che sarebbe!
26/03/2013 at 13:13
Strepitoso!
Per un attimo ho sognato anch’io insieme al povero Dag.
E adesso via, in fuga con l’ostaggio!
26/03/2013 at 16:15
Cazzo, mister, hai finito il racconto! E adesso come faccio? ‘ccitua!
Qui la fuga, l’ostaggio e Wikiville perdono un attimino d’interesse, è finito http://www.weblove.com... saudade.
26/03/2013 at 12:34
Innanzitutto perchè mi ero persa questo capitolo???
Poi…il titolo è pressapoco geniale. Ecco. Anche io non è che mi fidi troppo del pulviscolo..perchè dovrei??? E’ così inconsistente!
Sto ridendo da dieci minuti buoni per “Dag vuoto pneumatico in testa”, credo che quest’espressione mi tornerà più volte utile nella mia vita reale!
E poi, sempre temere tacchi, alti, in avvicinamento. Dovrebbero aggiungerlo ai comandamenti, secondo me.
Ps. Prendono Dag e l’auto e abbandonano Wikiville.
26/03/2013 at 16:22
Dai, non te l’eri perso, l’ho messo su solo ieri… lo sai che i miei tempi di scrittura non sono propriamente fulminei.
Sul titolo… grazie. Mi mettono sempre in grossa difficoltà, questi maledetti titoli… anche perché la volta che ne trovi uno che ti piace, tutti i successivi tendono a farti schifo (almeno questo vale per me) e diventa un bel casino.
Wikiville si sta trasformando in un puntino su una mappa, mi sa. Magari un puntino di partenza, sì… però che tristezza lasciare questa ridente cittadina (senza nemmeno portarsi dietro il signor Mecchenzi, per di più!). Che il vuoto pneumatico ci protegga tutti!
PS: Non faccio cenni al fatto che sunny sia finito perché ancora non sono disposto ad accettarlo. Appena scenderò a patti con la mia parte intollerante (e romantica), leggerò il decimo capitolo. E piangerò un po’.
26/03/2013 at 16:42
Tutto ti è concesso tesoro, lo sai… 😉
26/03/2013 at 16:45
Grazie darlin’. 🙂
26/03/2013 at 11:45
vai con la bagarre!! a quando il prossimo?
26/03/2013 at 16:31
🙂
Eh, per il prossimo capitolo mi sa tanto che un pochino da aspettare ci sarà… già non sono una scheggia di mio, in più adesso ho la vena creativa leggermente ostruita. E anche le papille gustative interrotte. Forse il caffè è la causa di entrambi questi mali. Forse sono solo ipocondriaco. Chissà. Ciao.
31/03/2013 at 23:07
beh, guarisci presto, per favore eh!
31/03/2013 at 23:23
Le abbuffate pasquali non aiutano… In settimana, comunque, farò finta d’essere guarito.
26/03/2013 at 10:40
Pulviscolo sospeso nell’aria attraversato da fasci di luce, oscillazioni e dondolii, tacchi alti in avvicinamento al rallenty.. Colpi da maestro, talento a profusione!
Visto che la legge di THE INCIPIT è implacabile ed al nono devono uscire, un po’ di bagarre ci sta a pennello!
26/03/2013 at 16:34
Dai piemme, non esagerare così tanto, che poi magari qualcuno inizia a pensare che ci conosciamo! 🙂
Bagarre, comunque, ha un bellissimo suono. Anche se un po’ mi spiace per il povero signor Mecchenzi, abbandonato al suo triste e solitario destino…
26/03/2013 at 01:19
Si lascia Wikiville.
Oh, sarà che subisco il fascino dei nomi corti femminili che iniziano con la “D”, ma io sono cotto di Deisi almeno quanto Dag 😀
26/03/2013 at 16:55
Secondo me la Daisy Duke c’ha rovinato a tutti… doppia D, nome e cognome corti, esponente di spicco di quella leggenda che riguarda le cugine… Non avevamo scampo.
26/03/2013 at 17:01
Non ci avevo mai pensato che potesse essere quella la radice del problema…però mi suona terribilmente plausibile adesso 😀
26/03/2013 at 17:09
Io adesso vado a comprarmi i cofanetti di Hazzard, te lo dico.
26/03/2013 at 17:11
Fermati, non farlo! E se poi te ne penti?
26/03/2013 at 17:14
Divento cieco.
25/03/2013 at 23:52
Bagarre! Sarà perché suona come Barabba.
E ora, tanto per cambiare, devo farti i complimenti – spoiler: non c’è ironia in quello che sto per dirti.
In 4000 caratteri non è successo assolutamente niente, niente di niente, niente di degno di nota. Hai temporeggiato, diciamolo: dopotutto, non ci si può sempre far prendere dagli impulsi, Giech.
Eppure – e qui sta il valore del pezzo – non mi spiace proprio per niente.
Descrizioni semplici, visive, efficaci.
Dialoghi col contagocce ma al punto giusto.
La tua solita ironia.
Ammè, me piace.
F.
26/03/2013 at 16:59
La storia di bagarre/Barabba m’era balenata in testa pure a me, strappandomi un lungo sorriso.
Temporeggiare ho temporeggiato, non c’è dubbio. Ad un certo punto, mentre scrivevo, è anche saltato su uno che s’è messo a gridare: “Allora?! Chi è stato a temporeggiare?”, poi ha aperto la finestra… che tipo.
Sempre lieto che attè te piaccia, son davvero soddisfazioni.
D.
25/03/2013 at 23:43
Bel capitolo!!
Mi e’ piaciuta la scena della camminata di Dei si.. me la sono immaginata stile Charlize Theron nella pubblicità del Martini 🙂
Ho votato che Dagli e la sua macchina vengono presi in ostaggio.. Bye bye Wikiville!
26/03/2013 at 17:04
Aaaahhh, Charlize…
Grazie Giulia, anche per la bella immagine che mi hai fatto tornare in mente. 🙂
Bye bye Wikiville!
25/03/2013 at 23:02
è un signor mecchenzi obbiettivamente consumato dalla pensione….
26/03/2013 at 17:04
Arrivarci con quel telaio alla sua età, va là.
25/03/2013 at 22:08
Ottimo capitolo, mi è piaciuto molto 🙂 il pulviscolo può essere terribile. Che tentazione, non ho saputo resistere ad una frase come “dobbiamo uscire al nono” 🙂 tanto di cappello, complimenti davvero…
26/03/2013 at 17:06
Grazie Diego. Troppo generoso, ma grazie… farò finta d’essere uno a cui piacciono i complimenti (che bugiardo… io li adoro i complimenti!).
26/03/2013 at 19:21
Chi non li adora? 🙂
26/03/2013 at 19:34
Aaah, proprio non saprei.
25/03/2013 at 21:34
È bagarre. Indubbiamente. 😀 Adorabile capitolo, ragazzo. Sempre più cotta di te! (dove diamine è l’emoticon a forma di cuore frecciato?) 😛
25/03/2013 at 21:41
Gloria Gloria Gloria, così mi fai arrossire… poi lo so che va a finire che passo una ventina di minuti davanti allo specchio per decidere di che tono di rosso sono diventato!
26/03/2013 at 05:56
Io arrossisco ogni volta che leggo un tuo capitolo. Arrossisco di imbarazzo perché SO che non riuscirò MAI a scrivere come TE! 🙂
26/03/2013 at 17:08
Ecco, ora stai di nuovo esagerando, my dear.
Anche perché (resti tra noi) io invidio enormemente la tua fantasia, meraviglia della quale mi son sempre sentito un filino privo.
26/03/2013 at 17:34
(*.*) WOW!
26/03/2013 at 17:39
Progenie gemellare degli Uomini Lettera?
26/03/2013 at 17:41
😀 Ostia, sì! (spetta che cerco l’icona del bisonte…)
26/03/2013 at 17:48
Rispondo qui perché sotto non ho più repliche.
Comunque se qualcuno leggesse questi scambi, temo che finiremmo per indossare simpatiche camicie di forza a fiorelloni (col bisontino al posto del coccodrillo, magari).
26/03/2013 at 17:52
Beh, ho sempre pensato che gli artisti non fossero del tutto a posto, eh? Così come lo penso degli improvvisattori (e Lollo ben lo sa!) Piuttosto… che fine ha fatto? Nel frattempo mi sto scervellando per elaborare qualche trovatella per il mio nuovo capitolo… mumble mumble… 😉
26/03/2013 at 17:57
Sono fiducioso. Sia sul ritorno in azione del Lollo che sulle tue trovatelle spazio-temporali. Daje!
25/03/2013 at 09:57
Che colpo di scena esplosivo!
A questo punto dentro fino al fine, tutto nel fast food.
Potranno uscire nella seconda stagione.
25/03/2013 at 21:37
La seconda stagione… che tentazione!
Ciao ilGallo, quand’è che ci regali un ninja-capitolo?
24/03/2013 at 12:09
Ma perché ho letto questo racconto solo adesso? Mi è toccato leggermelo tutto d’un fiato. 🙂
Ho optato per il capitolo 9: sono convinto che il fast food possa riservare ancora un’ultima sorpresa.
24/03/2013 at 17:24
Ciao ResN91. E grazie d’aver trovato la forza di leggere tutti e sette i capitoli di fila, che, in modalità THe iNCIPIT, 4001 battute da leggere sembrano già troppe (almeno per me).
Il nono capitolo direi che ormai ha vinto… ora basta trovare cosa scrivere nell’ottavo e poi ci arriveremo.
Ciao ciao,
D.
21/03/2013 at 23:35
Secondo me è giusto che escano ora, l’auto è esplosa magari ci sono agenti feriti, nuove pattuglie in arrivo….. la cosa si fa grossa.Lì dentro non avrebbero scampo. Poi quello che succederà….. solo Dave lo sà.
23/03/2013 at 02:21
Ciao Francè!
Grazie di voto e commento. Mo vediamo che succede… la situazione rimane abbastanza precaria.
Ciao bello,
D.
21/03/2013 at 17:19
Sotto non mi fa più rispondere. Ho votato per il nono capitolo. Giusto una boccata d’aria.
23/03/2013 at 18:58
Hai fatto bene, ti dirò.
24/03/2013 at 15:17
Grazie d’avermelo detto.
21/03/2013 at 11:49
mannaggia gesù falli mò uscire da sto minchia de fast food!!!! una boccata d’aria, de proiettili.. chessò io,, e daje cazzo!!!! ottavo
21/03/2013 at 16:32
Anche senza arrivare in fondo al commento, l’avevo quasi intuito che eri per l’ottavo, ti dirò! Mannaggia li pescetti.
Ciao core.
21/03/2013 at 10:07
Sto un po’ arrancando e non riesco a seguire The Incipit. Ammetto di aprirlo solo per controllare avidamente i miei incipoints. Che cosa orribile da ammettere.
Cercherò di leggere il tuo settimo il prima possibile.
un saluto
Marco
21/03/2013 at 16:30
Più che leggere il mio settimo, scrivi il tuo sesto!!!
21/03/2013 at 20:58
Se tutto va bene, è una delle cose che farò per Pasqua.
Letto, comunque, e votato assolutamente per il decimo!
Marco
21/03/2013 at 10:06
a questo punto lasciamoli dentro fino alla fine!
capitolo svolta questo, ottimo colpo di scena! dai Dave che quando finisce questo incipit vogliamo un “e all’improvviso…di nuovo niente!”
21/03/2013 at 16:27
Pensavo più a qualcosa tipo “E ora… tutto il resto”, però siamo ancora lontani, quindi faremo le dovute valutazioni. Mangiando culurgiones.
Grazie Ila! 😉
20/03/2013 at 13:24
Il fast-food rimane l’ambiente ideale per il riscatto di Dag, se arriverà.. Quindi, anche per me dentro fino alla fine!
21/03/2013 at 16:25
Ciao piemme.
Io ormai non so più cosa preferirei. Quindi ogni voto mi sembra sempre una grande idea!
Vediamo se è la volta buona per Dag, ormai sempre meno sul pezzo…
Ciao ciao,
D.
19/03/2013 at 17:42
Ho votato decimo perché voglio suspance fino alla fine!
19/03/2013 at 17:51
🙂
Mai location fu più appropriata, allora. Sia mai che dal bagno esca un altro personaggio… in fondo, è risaputa la tendenza femminile ad andare alla toilette due alla volta.
Grazie giovannidepau!
D.
18/03/2013 at 20:01
Scrivere ‘geniale’ mi sembrava stupido, così farò finta di non averlo scritto mettendolo tra virgolette e dicendo che scriverlo mi sembrava stupido.
Sei uno dei primi che ho letto nonché uno di quelli che ho lasciato per ultimo da commentare.
Beh, sì, è geniale. Già solo i nomi sono geniali. Tutto il resto anche meglio.
E comunque io li farei uscire al nono, giusto per ricollegarci al discorso del prolisso!
18/03/2013 at 20:12
Grazie Marta, lieto d’essere stato uno dei primi letti e uno degli ultimi commentati. Ma lieto, soprattutto, che questa mia storiella ti stia piacendo… son soddisfazioni! 😉
Il nono capitolo sta andando in fuga… se possiamo considerare fuga un 9%.
18/03/2013 at 19:37
Mi ci vedo ancora un capitolo nel fast food. questa uscita va pensata per bene per poi poter far andare tutti i piani in frantumi!
che dici: nell’ottavo convincono Dag a andare con loro (ossia gli rubano la macchina) e nel nono…
18/03/2013 at 20:08
🙂
Spero tanto che Dag non abbia una macchina ma una mongolfiera a righe…
18/03/2013 at 20:19
Più un tipo da bicicletta, di quelle coi freni a bacchetta. L’auto è quella della madre, e sta parcheggiata sul vialetto di casa.
Te lo vedi La Solfa in sella alla bici mentre pedala per Wikiville con Dag sulla canna per andare a recuperare un mezzo a 4 ruote?
O ancora meglio, Dag sempre sulla canna della bici condotta da Daisi che gli ha mollato in mano le scarpe col tacco.
Diamine però ormai ho detto che l’ottavo episodio è ancora nel fast food…
18/03/2013 at 20:28
Ahahah… 😀 micidiale. Questa della bici è veramente un’immagine strepitosa. Anche perché adesso me le immagino proprio tutte le villette a schiera, con le siepi e i viali alberati… e due matti su una bici, d’un rosso talmente sbiadito da esser diventato rosa direi, una bici di quelle coi nastrini che pendono dal manubrio, pronti a svolazzare al minimo refolo. Credo che non riuscirò a non pensare ad una scena simile quando inizierò a scrivere… e la colpa è tutta tua!
18/03/2013 at 10:53
Ci ho messo un pò a leggere tutto.
Avvincente e divertente.. davvero tanto!
Ho votato per il nono.. voglio avere la possibilità di vedere nel decimo la faccia di Dag con un posto di lavoro mezzo distrutto e l’idea che.. tutto è tornato come prima.
O magari no!
18/03/2013 at 16:49
Ciao pamnoire.
Grazie della lettura (lo so, ha un che di scoraggiante ritrovarsi ad iniziare racconti già così avanti… almeno, per me è stato così quando sono arrivato da ‘ste parti), del voto e del commento. Ma soprattutto della lettura.
Il nono capitolo sta prendendo il sopravvento, ma ho come la sensazione che un paio di voti basterebbero per far ribaltare la situazione. Staremo a vedere… anche perché ormai inizio ad abituarmi all’idea di lavorare su questa versione qui.
Ciao ciao,
D.
18/03/2013 at 10:15
Direi anch’io il nono…
18/03/2013 at 18:47
Grazie della lettura, del voto e del commento Elena.
D.
16/03/2013 at 15:59
…..e vai vez!
16/03/2013 at 16:14
Grazie vez!
16/03/2013 at 15:09
Complimenti per il colpo di scena, ci voleva proprio! Speriamo adesso che Dag ci faccia vedere di che pasta è fatto! … Ecstasy d` amor??daje david
16/03/2013 at 15:25
Dag mi sta un po’ sparendo tra le mani, in effetti. Bisognerà intervenire, in questi ultimi capitoli. Già già già.
16/03/2013 at 01:20
Non si capisce sempre, purtroppo, ma mi piace.
Bruno
16/03/2013 at 13:01
Ciao Bruno. 😉
Intendi a livello di storia (sviluppo o non-sviluppo che sia) o a livello di linguaggio, quando dici che non si capisce proprio sempre sempre?
D.
15/03/2013 at 22:23
Ci sono quei racconti che, ogni qual volta esce il nuovo capitolo, sai già che non resterai deluso. In effetti Giech, Daisi e Dag potrebbero star bene in un romanzo, di cui “E all’improvviso niente” è solo il prologo. Io te la butto lì, poi vedi tu… 😉
Nel dubbio però, visto che non so se darai seguito a queste vicende, ho votato per farli uscire subito dal fast food! (Per mandarli a prendere a calci nel culo il boss che ha tentato di farli saltare per aria…)
16/03/2013 at 13:09
In effetti sto accarezzando un po’ l’idea di non abbandonarli qui, questi personaggi. Però è un’idea che, sì, si lascia accarezzare, solo che ogni tanto caccia un morsetto o un graffio. Dobbiamo un po’ guardarci nelle palle degli occhi, insomma.
Grazie Lo’!
22/03/2013 at 05:33
E sia All’improvviso niente che il tuo Bad Karma fanno parte di questa schiera, esce il capitolo e so già che mi divertirò un sacco!!
ps. a quando il nuovo capitolo Rorshark?
22/03/2013 at 12:52
Eh, lo so, sono un po’ pigro in questo periodo… 🙂
Ho sempre tante cose da fare e quando ho un po’ di tempo libero sento più forte la voglia di leggere che quella di scrivere. Ma un po’ per volta gli ultimi capitoli arriveranno, non temete! 😉
15/03/2013 at 20:56
L’inizio è spettacolare……io però speravo di averti influenzato almeno un po’, ma nulla….nessuna scena di rotolamenti nel fango :-/ peccato….
……maaaa in tutto questo Dag ha ancora le mani alzate a mezz’aria??
15/03/2013 at 21:35
Secondo me si starà massaggiando la fronte. L’impatto con una buona idea lascia decisamente il segno, specie su uno come lui. 🙂
Hai votato per il nono anche tu, vero Eli?
15/03/2013 at 19:55
Mi hai messo in crisi con questa domanda, comunque dico di farli uscire prima della coda, quindi facciamo nove. Che poi osservo ora e se la gioca con il decimo.
Concordo sulla faccenda del cannolo siciliano 🙂
Verso la fine anche per te, i tuoi sono personaggi dai quali mi distaccherò con difficoltà.
S.
15/03/2013 at 21:33
Ciao S.
Grazie della conferma “cannolesca”, so’ cose importanti.
Sui personaggi e il distacco… che dire? Non è poi così sicuro che – indiscrezione – uno se ne debba staccare per forza. Al momento direi che è qualcosa di molto vicino al 50 e 50. Dipende da come andranno questi ultimi capitoli, direi. O da che fetta di culo mi tirerà quando sarà il momento. Chissà.
Scelta interessante il nono capitolo, a quanto pare.
Attendo il tuo prossimo, lo sai.
D.
15/03/2013 at 18:37
Bricoleur… detto fatto. Puoi leggere il primo capitolo della mia nuova impresa. 🙂
15/03/2013 at 18:42
Corro!
15/03/2013 at 13:57
Leggere i tuoi capitoli è come mangiare un cannolo siciliano in piena dieta, ma senza sensi di colpa. Solo sollucchero e estasi delle papille!
Ti odio/adoro, sappilo! 😀
Votato per il decimo, il fastfood nelle tue mani può ancora dare moltissimo! 🙂
ps: ho iniziato a scrivere il decimo capitolo… della serie, meglio tardi che mai! 😛
15/03/2013 at 17:51
Prima cosa, brava per aver iniziato il decimo. Hai dei fans da coccolare un po’. 😉
Seconda cosa… ahahahah, che commento meraviglioso! Mi sento molto orgoglioso di ‘sta cosa del cannolo siciliano in piena dieta, sappilo a tua volta.
Il fast food può dare tanto, sì, sempre che riesca a rimanere in piedi…
Grazie del voto (prezioso!) e del commento (delizioso!).
Aspetto il decimo,
D.
15/03/2013 at 18:38
Marta… vero che Bricoleur è semplicemente A-DO-RA-BI-LE? 🙂
15/03/2013 at 18:54
Sciocca…
15/03/2013 at 11:10
Nah, io li voglio fuori (anche se non in 60 secondi 😉 )
15/03/2013 at 17:46
E se, dopo sette capitoli di calduccio, prendono il raffreddore?
15/03/2013 at 09:21
Hai ragionissima! L’11 è già passato da un pezzo (voto 30) e non ho ancora cominciato il nuovo racconto. Il problema è che sono oberata d’impegni, fortunatamente, e rischierei di far passare troppo tempo fra un capitolo e l’altro. Mi do, però, una scadenza sacrosanta e fissa: entro lunedì lo pubblico, giurin giuretta! Nel frattempo sappi che ho adorato questo nuovo capitolo e che ho votato per farli restare lì dentro fino alla fine. Daltronde… (d’altronde – daltr’onde… boh?) il titolo la dice tutta, no? E facciamo che sia così! XD
15/03/2013 at 17:42
Ah, guarda, il titolo è il mio salvagente. Ringrazio la mia buona stella che, sette capitoli fa, mi ha fatto optare per un titolo che, lì per lì, manco mi convinceva più di tanto. Grazie stella!
E grazie a te per il voto (continuare dentro il fast food sarebbe sicuramente la soluzione meno stancante, per me), complimenti per il 30 e faccio partire il countdown per lunedì (mo, scusa il francesismo, so’ cazzi tua).
Baci,
D.
15/03/2013 at 17:49
Adoro i francesismi. Mi metto subito al lavoro. 🙂
15/03/2013 at 17:52
Che bella notizia!
15/03/2013 at 17:54
Sono già a 200 battute. Mi manca pochissimo! XD
15/03/2013 at 17:58
Con questa son 201.
15/03/2013 at 02:03
Ma quanto è figa Deisi che lancia la pallina di carta e colpisce Dag in fronte? Tra l’altro per sbaglio! Troppo figa.
E quell’altro??! Che ha la macarena come suoneria??!! Cioè, troppo bello…
Ma la cosa che mi è piaciuta di più in assoluto è lei che si accende una sigaretta e con calma gli chiede come diavolo ha fatto a sopravvivere fino a quel momento. 😉
Ps. Escono all’ottavo 🙂
15/03/2013 at 17:34
Aaahhh, serrenett, mi mettono sempre allegria i tuoi commenti! E manco ti saprei dire il perché… il quale poi ha un’importanza molto limitata, per come la vedo io.
Questo capitolo è stato un parto (e in effetti c’ho messo veramente tanto a pubblicare), però quando ho preso la ruzzola mi sono proprio divertito a scriverlo. E tu hai tirato fuori tre dei momenti che più mi hanno fatto sorridere (non è autoerotismo sorridere di quello che si scrive, vero?).
Sul farli uscire all’ottavo… è forse la scelta che mi preoccupa un po’ di più, ma ci può stare, basta inventarsi qualcosa. Magari li faccio scappare con la mongolfiera che aveva disegnato Giech, chissà.
15/03/2013 at 00:24
Personalmente preferirei il nono, sono sicuro che così facendo riuscirai a scrivere un decimo episodio più spettacolare che nelle altre opzioni.
15/03/2013 at 17:19
Ragionamento che mi stuzzica, non lo nego.
Un decimo capitolo interamente on the road mi piacerebbe… anche se il fast food mi mancherebbe moltissimo dalla prima alla quattromillesima battuta.
Però mi piace questa cosa che hai ben ponderato la tua scelta e sei andato su quella di mezzo, grande. Davvero.
E grazie.
D.
18/03/2013 at 00:53
Figurati, l’elucubrazione è il mio forte 😛
14/03/2013 at 22:00
ho votato per il decimo, voglio che duri il più possibile questa situazione 🙂
15/03/2013 at 17:16
Lo apprezzo moltissimo, credimi!
Ormai c’ho messo radici, in ‘sto benedetto fast food. L’agorafobia bussa alla porta. 😉
Ciao Laura,
D.
15/03/2013 at 17:23
“Dove passerai le tue vacanze?” “mah, in un fastfood. Dicono che ci si stia alla grande”
15/03/2013 at 17:36
Ahahahah, grande! Credo che potremmo lanciare una nuova moda vacanziera… ma solo per gente tanto pigra quanto temeraria (che è un po’ un controsenso e, proprio per questo, ci piace tanto).
15/03/2013 at 17:41
Nessun problema. In fondo, nell’animo ( e per studi) sono una tour operator 😀
15/03/2013 at 17:46
Allora è andata. Inizio a pensare alle brochure.
14/03/2013 at 20:02
Questo sì che si chiama “colpo” di scena!
Grande come sempre Monsieur Le bricoleur.
Io voto il 10 (ma solo perché il 7 è questo…) 🙂
15/03/2013 at 17:15
In effetti questo “colpo” di scena ha preso alla sprovvista persino me, non era molto preventivato. Tanto che poi mi sono andato ad impelagare nel darvi una scelta, a ben vedere, un tantinino determinante. Speriamo in bene… in fondo il gioco sta proprio in questo.
Grazie Mister Franzoso,
ci si legge.
D.
14/03/2013 at 19:46
questo è veramente bellissimo Dave !! ho votato l’ottavo cosi hai due capitoli per far radere al suolo Wikiville !!!
15/03/2013 at 17:09
😀
C’avrei scommesso due long island, Pippo! Sia sul voto che sulla motivazione, disgraziato che non sei altro…
Questo capitolo è stato un parto, però sono abbastanza soddisfatto, in effetti. Ora sta tutto nel voto della giuria popolare, che fin qui sta sfarfallando parecchio.
Attendiamo fiduciosi.
14/03/2013 at 18:26
Decimo, è normale!
Qualcuno una volta mi disse che un buon racconto si svolge il più possibile in un luogo e in un tempo limitati (a differenza del romanzo, che ci apre più possibilità). Fin ora scorre che è un piacere, vediamo come va a finire.
15/03/2013 at 17:04
ferdinandode!
D’accordissimo sul limitare spazio e tempo (e direi che da questo mio racconto lo si poteva intuire, un pochino… ), ma vedo che i “miei” lettori votanti si stanno spaccando assai… chissà quale delle tre opzioni avrà la meglio, alla fine della rumba. Io, di indole, sarei per andar lungo, però anche le altre mi stuzzicano, giusto per dare un po’ di verve (o almeno provarci, che fino a qui ho dimostrato tutto tranne la verve, decisamente).
Lieto della scorrevolezza, comunque, che è – per come intendo io lo scrivere e il leggere – tanta roba. Grazie.
D.
14/03/2013 at 17:59
Hai visto, nel tempo che hai scritto un capitolo io mi sono proiettato al quinto capitolo 🙂 Gran bel capitolo Bricoleur, l’ironia esce da ogni parola dosata come sempre con grande maestria.
Ho votato il nono, facciamoli stare ancora un capitolo nel fast food e poi l’ultimo facciamogli vedere la luce 😉 bravissimo
15/03/2013 at 16:49
Grazie Diego.
E bravo e complimenti per come sta andando FarmTown. Io sono stato particolarmente lento, su questo capitolo, ma te sei lanciatissimo.
Un po’ in ombra ma continuo a seguirti e a leggerti con piacere. Ultimamente mi son fatto un po’ di nebbia, ma i miei voti (spesso e volentieri da smartphone mentre mi sposto da una parte all’altra della città, ad orari improbabili) li hai sempre avuti.
Questo weekend mi rileggo tutto con un filino di calma e ti scrivo qualcosa che vada oltre il “Grande Diego!” (che è tutto quello che avrei potuto fare fino ad ora).
Per quanto riguarda i miei matti dispersi in quel di Wikiville… per ora il voto è molto frammentato, vediamo un po’ che sorte toccherà loro.
Ciao ciao,
D.
15/03/2013 at 18:05
Grazie Bricoleur (D. sta per? Non ti chiami anche tu Diego?)!
Ogni tanto vedo molti che votano senza commentare e questo vuol dire che una persona mi sta leggendo, ed è sempre tanta soddisfazione (unita al mistero del “chi sarà?” 🙂
Questo weekend a regola ce ne trovi un altro, penso domenica mattina di mettere il sesto 🙂
Mi sto divertendo un sacco a scriverlo ed ora si entra nella fase calda. Vediamo per te a che capitolo faranno uscire i nostri dal fast food, oppure se non li faranno mai uscire ahah
a presto
15/03/2013 at 18:10
D. di Davide.
Vedrò di fare il bravo e anticipare il tuo sesto con una rilettura più attenta, seduta e serena dei primi cinque, che ci starebbe proprio.
15/03/2013 at 18:21
e non scordare di scrivere anche il tuo, che pendiamo dalle tue labbra 🙂
15/03/2013 at 18:27
Eh, per il mio prossimo capitolo un pochino aspetto, che mi serve una sorta di decompressione… questo settimo mi ha messo in grossa difficoltà (manco si stesse parlando dell’Ulisse, ma vabbè… ), almeno finché non ho deciso di far saltare la Caddy.
Nel weekend mi sa tanto che mi darò solo alla lettura del milione e mezzo di capitoli che ho lasciato indietro. E di quelli che, gioco forza, si aggiungeranno (ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale, sia chiaro 😛 ).
14/03/2013 at 15:17
Ero indeciso , e stavo quasi per votare per restare fino alla fine nel fast food…poi però ho sentito che fosse proprio giunto il momento di darsela a gambe per i nostri.
Gran bel capitolo, come al solito 😉
14/03/2013 at 15:20
Grazie Slash.
Io ormai non riesco più ad immaginare un mondo al di fuori del fast food… tanto che quelli che stanno lì, all’Esterno, tendo a farli esplodere, pensa un po’. 😉
14/03/2013 at 15:30
Ma tu lo sai che mi piace metterti alla prova 😀
14/03/2013 at 15:39
Spero solo non passi troppa gente, ecco.
14/03/2013 at 14:49
Restano lì fino alla fine..
In realtà ero un po’ indecisa..
14/03/2013 at 15:01
Ormai il mio sogno è quello di aprire un fast food… 😉
14/03/2013 at 14:44
Fino alla fine!!!!!!!
14/03/2013 at 14:56
Buono.
Grazie Allie.
D.
14/03/2013 at 12:27
Nell’esplosione la testa di uno dei poliziotti è stata catapultata su Dag rimbalzando allo stesso modo della pallina di carta per poi prenderne il posto sullo sgabello?
14/03/2013 at 12:30
Ovviamente sì.
14/03/2013 at 12:15
Vecchio mio questo capitolo è oltre.punto.oltre.
14/03/2013 at 12:19
Piaciuto? C’ho messo un tot… non son più il ghepardo d’una volta.
14/03/2013 at 12:22
Piaciuto molto anzi moltissimo. Non è che non sei più il ghepardo di una volta è che non frequenti più così spesso le cattive compagnie di una volta, che tanto ti facevano bene allo spirito e male al fegato 🙂
14/03/2013 at 12:24
Ecco cos’è che mi frega!
11/03/2013 at 14:43
dag NON si rivela idoneo, non subito almeno.
Sono forse vittima dell’idea romantica dell’eterno sfigato che viene salvato dalla bella?
😀
14/03/2013 at 12:07
Ciao u-r-here!
Le idee romantiche sembrano non attecchire troppo sui “miei” lettori. Al che ho pensato bene di mettere cinque morti nello stesso capitolo, ma senza darlo troppo a vedere.
08/03/2013 at 20:24
Dag è tremendamente idoneo!!!!
09/03/2013 at 17:31
Ciao Allie!
Grazie del commento. Dag ne sarà lieto.
Appena riesco, cioè domani, mi rimetto in pari col tuo racconto… che son rimasto al palo del primo capitolo.
Buon weekend!
D.
10/03/2013 at 11:54
Ecco, bravo! Vai che sono ferma al palo! 😛
07/03/2013 at 20:43
mi ripeto. mi piace.
09/03/2013 at 17:25
Daje Ro’!
07/03/2013 at 20:37
Bro..ma scherzi?!? è un a figata pazzesca..spacca di brutto e mi piace un casino. Davvero. Yooopz
09/03/2013 at 17:16
joe_joe! Non m’era arrivata la notifica del tuo commento! Infatti continuavo ad essere mediamente risentito della tua assenza… 🙂
Grazie core. E benvenuto!
06/03/2013 at 12:42
Non per fare il guastafeste, e per sottrarre la pizza dalle fauci già pronte ad addentarla, ma a me pare che le potenzialità di Dag siano sottostimate.. Sospetto che sia dannatamente, strabiliantemente, stupefacentemente idoneo all’attività criminale al fianco di Deisi!
Quanto all’apprezzamento, è ormai praticamente sottinteso: altro bel capitolo!
06/03/2013 at 19:36
Ciao piemme.
Anch’io credo che Dag possa avere grandi qualità… va detto, però, che proprio non si sa vendere.
Chissà che, finalmente, non ci stupisca un po’… anche se senza Dapper Dan.
Grazie, come sempre, della lettura, del voto e del commento.
Ciao ciao,
D.
05/03/2013 at 17:53
Sei così bravo che quasi mi stai antipatico. Quasi. xD
Torno dopo una lunga assenza su TheIncipit è la tua è una storia a cui mi riappassiono con piacere. Così tanto piacere che non esito a scegliere una bella pizza a sorpresa, so che del cuoco mi posso fidare! 😉
05/03/2013 at 18:03
Grazie Marta! Soprattutto del “quasi”. 😉
La pizza sta spopolando, mi toccherà rimettermi in pari con Gordon Ramsay per non fare brutta figura…
Dopo la tua lunga assenza, adesso posso ricominciare ad aspettare il tuo decimo capitolo? 😀
Ciao ciao,
D
05/03/2013 at 18:10
Eh, hai ragione, hai ragione!! Sono stata letteralmente travolta dalla pubblicazione del mio primo libro ( 😀 😀 :D) nonché, ahimè, dalle ultime propaggini di una sessione universitaria massacrante!
Ma mi metto al lavoro al più presto, anche perché ho altre idee che sono curiosa di condividere con tutti voi. 🙂
05/03/2013 at 18:13
WOW!
Pubblicazione. Libro. Tuo. Bellissime parole.
GRANDE!
Potresti anche raccontarci di più, ovunque ti vada. O sono il solo che non lo sapeva? Sai, qui a Wikiville arrivano solo le notizie strane, le altre non riescono ad entrare…
05/03/2013 at 18:31
Ahah, lo avevo detto sotto la pagina di Flash per scusarmi del ritardo nei tempi di aggiornamento!
Eh, so che Wikiville al momento è alle prese con un attacco criminale, un delinquente con poco stile e una che di stile ne ha fin troppo, ha altre gatte da pelare!
Sì, sono stata “scovata” sul web da un editore che ha deciso di pubblicare una mia raccolta, “L’istante tra due battiti”. Inutile dire che mi riempio di pizzichi ogni mattina per essere sicura di non aver sognato tutto… 🙂
05/03/2013 at 19:04
Cazzo! Grandissima!
Complimentoni. Davvero. Bella anche la dinamica. 😉
BRAVA MARTATEMPRA!
05/03/2013 at 17:46
come sospettavo, l’anticonformismo della pizza a sorpresa e il conformismo dell’idoneità di dag ai piani di deisi si sono invertiti. io ho votato per quel conformismo che invece dagli scrutini sembra rivdelarsi appunto come sospettavo il contrario. lasciando perdere le mie iperboli, bricouler in quella pizza a sorpresa sono sicuro che troveremo del salamino, piccante.
05/03/2013 at 17:55
La tua iperbole ha sempre un fascino tutto suo. Quasi irresistibile se me la chiudi sul salamino piccante! 😉
04/03/2013 at 23:18
Com’è che a ‘sto giro noi che vogliamo complicare le cose siamo in minoranza? 😉
04/03/2013 at 23:31
Perché il lettore medio mi vuole bene! E io a lui.
Quale sarebbe la scelta per complicare, un Dag super sul pezzo?
Ciao paolatigrino, grazie d’aver scelto di volare con noi. (Volare, il solito megalomane!!!)
D.
04/03/2013 at 23:35
Più un Dag inadeguato. Ma non dubito che i vuoti d’aria non mancheranno comunque 🙂
04/03/2013 at 23:58
Mi piace tanto questa definizione dei vuoti d’aria. È proprio proprio una delle sensazioni che mi piacerebbe evocare.
05/03/2013 at 11:03
Comincio a nutrire il vago sospetto che dovrei smetterla di rispondere ai commenti mentre sono fuori, specie se al bar! Dai, cazzo, ho davvero scritto “lettore medio”?!? E anche “vi amo tutti”?!? Mammamia!
04/03/2013 at 23:37
“Lettore medio” è un termine orribile. Scusate, il lettore di THe iNCIPIT è chiaramente un lettore illuminato. Vi amo tutti, non vogliatemene.
04/03/2013 at 08:50
Diamine come si fa a non accorgersi di una porzione doppia di patatine?! Questa ragazza è proprio una distratta e glaciale 🙂
04/03/2013 at 09:02
Me lo domando anch’io… Povero Dag, tutto questo impegno sprecato. Aaahhh, queste donne del crimine organizzato…
03/03/2013 at 23:33
Fai il misterioso con la pizza a sorpresa?!
Beccati un voto segreto! Tiè.
04/03/2013 at 00:18
😀
Mortacci tua.
06/03/2013 at 23:31
Non prendertela troppo comoda, vez.
Comunque vedo che non sta vincendo quello che ho votato io.
06/03/2013 at 23:33
Sei pessimo. Ormai è un dato di fatto.
14/03/2013 at 14:11
Fatto. Il capitolo c’è. Ciapa!
14/03/2013 at 14:14
Bravo. Prima o poi me lo leggo.
14/03/2013 at 15:49
:O
21/03/2013 at 15:55
Votato. Ora me lo leggo.
21/03/2013 at 16:33
Senza parole. Però TVB.
21/03/2013 at 16:34
Dimenticavo: cos’hai votato?
01/03/2013 at 22:24
Sarebbe stato un messaggio alquanto strano, vista l’ora in Russia (1.22) avevo la modalita’ cirillico. suonava cosi’ il mio messaggio. мшыеф дф егф путшфдше Non si capiva vero? Vista la tua genialità, ti lascio la busta tre. Mi spiace che ho iniziato a leggerlo solo dal sesto, perché mi prudono dannatamente le mani, voglio che lei dica Giek per la diciassettesima volta!!!! spero ci sia questo nella busta numero tre!!! 🙂 Complimenti per la storia, per l’ironia, pensavo di leggere due capitoli e andare a letto, ora il sonno mi è passato e ho letto tutti e sei i capitoli… vuol dire che ora aspetto il settimo e tu hai un nuovo lettore 😉 stile impeccabile, ironico, dannatamente divertente!
02/03/2013 at 12:09
Grazie Diego.
In effetti il cirillico mi mette sempre un po’ in difficoltà, però trovo che sia un problema mio. Se la prossima volta ti viene da scrivere tutto in cirillico, fallo pure. Io poi, al massimo, rispondo a caso.
Son contento che i primi sei capitoli ti siano piaciuti e di avere un nuovo lettore.
A presto,
D.
02/03/2013 at 13:43
Figurati, qui il cirillico lo capiscono tutti, perfino i bambini, quindi sì, penso sia un problema tutto tuo 😉 sarebbe simpatica una risposta a caso, su una domanda in cirillico…mi hai convinto, vogliamo provare?
Как ты думаешь, Джек стриляет на Секси Бомб Дези до конца истории? 🙂
Ora aspetto la tua risposta 😉 è inerente al tuo racconto (non vale usare google translation). Dopo la tua risposta, ti dirò cosa ti ho chiesto 🙂
02/03/2013 at 14:12
😀
Bambini moscoviti 1. Bricoleur 0.
Quand’è che imparerò a farmi i fatti miei?
Allora, ho letto la tua domanda tipo 200 volte… e la sola cosa che credo d’aver capito è “bomba” (ma magari non c’entra niente… ).
Ho usato la Magic Answer Ball e la risposta che è uscita è: Solo se Madre Natura lo vorrà.
Mi sento di appoggiare questa risposta. Spero solo che non salti per aria il mio fast food preferito.
02/03/2013 at 14:37
la parola bomba c’era (pareggio in zona cesarini con i bambini moscoviti)!!! però era seguita da sexy 🙂
La domanda era “Cosa ne pensi, Gieck sparerà alla bomba sexy Desi prima della fine della storia?” quindi logica risposta “Solo se Madre Natura lo vorrà” (in questo caso penso sia Padre Natura piu’ adatto). Comunque il fast food, per ora, resta li’ dov’è, e dove all’improvviso…non accade nulla 🙂
02/03/2013 at 17:55
🙂
Oh, poi magari mi distraggo un attimo e va a finire che qualcosa succede…
Bella questa cosa del commento in cirillico. E sono anche molto orgoglione d’aver indovinato la parola “bomba”… anche se il contesto l’avevo scazzato completamente.
Ciao Diego!
D.
01/03/2013 at 11:09
Basta, sono stufa di dirtelo: quanto CAZZO sei bravo? E perdona il francesismo, ma quando ce vò ce vò. Ormai sono perdutamente innamorata di Dag. Lui e quel suo romanticismo che non traspare ma ribolle sotto il terzo strato di epidermide. Spero che riesca almeno a scoparsela selvaggiamente. Ops… mi sono lasciata trascinare dal sentimento! 😉
01/03/2013 at 18:29
😀
Mi piace molto questa cosa che lo spazio sotto il mio racconto sia uno dei più guasconi che ho trovato in giro per il sito (senza aver sbirciato in tutti gli angoli, sia chiaro).
Se Dag e Deisi si mettono a fare le cosacce, giuro che mi volto dall’altra parte… tanto la tastiera è wireless!
Grazie Gloria,
attendo un tuo racconto pseudo-demenziale, mi pare ce l’avessi promesso. Cazzo.
D.
04/03/2013 at 16:51
😀 Hai più che ragione. Lascia passare l’11 marzo (esame di Geografia Culturale) e sarò tutta tua!
04/03/2013 at 16:54
Messo una X rossa sul calendario. Sappilo.
04/03/2013 at 17:13
Pardon, una X color vinaccia, sul calendario. Ri-sappilo.
04/03/2013 at 18:27
Questa scelta di un colore ben definito mi lusinga, Bricoleur. Cercherò di mantenere le aspettative. 😀 Merci!
14/03/2013 at 13:26
Mi sa che l’11 marzo è passato…
01/03/2013 at 10:13
Be’, lo coinvolgono ma lui non è idoneo. Ma magari sarà proprio questo a far scattare l’inciucio. Eh? Potrebbe, sì.
ciao
Marco
01/03/2013 at 18:23
Potrebbe, sì sì sì.
Anche se sembra che la non idoneità di Dag stia influendo anche sul ballottaggio fra le tre opzioni…
Ciao Marco,
grazie.
D.
01/03/2013 at 10:00
“…Dapper Dan, Dag?”
Altro che tre tigri contro tre tigri!
01/03/2013 at 18:21
In effetti ho dovuto scriverlo più volte per riuscire a non fare errori… 🙂
01/03/2013 at 01:11
Mi piacerebbe che Dag, a sorpresa, si rivelasse DANNATAMENTE idoneo! 😀
Invece leggo che il pubblico preferisce giocarsi il jolly e darti carta bianca. E’ un’ottima scelta anche quella, sicuramente. 😉
Bel capitolo! Di transizione ma coinvolgente, com’è da par tuo.
01/03/2013 at 01:17
Grazie Lo’.
Transitando da un capitolo all’altro, inizio qui a romperti un po’ le palle per il tuo prossimo, ok?
Dai, eh! Dai. Più Bad Karma per noi. Più Bad Karma!
Sono disposto ad arrivare ai limiti dello stalking, sappilo. Uomo avvisato… uomo avvisato.
Ciao bello.
D.
01/03/2013 at 01:33
Ahahah, grazie Dave… Pensa che proprio oggi pomeriggio mi hanno detto “lo sai che devi finire quella storia, altrimenti ti ritroverai i lettori a perseguitarti in stile Misery”! 😀
Spero di ritrovare l’ispirazione nel weekend, ultimamente sono un po’ svogliato ma vedrai che è solo una fase passeggera. 😉
01/03/2013 at 01:36
Uomo avvisato… 😉
01/03/2013 at 01:07
Dannatamente idoneo a sua insaputa!
Anche se l’opzione della carta bianca era altrettanto allettante.
Comunque io voglio il libro.
E poi la serie tv.
(e serie e non film solo perché così la si può allungare all’infinito!)
😉
01/03/2013 at 01:13
Addirittura! Grazie Margherita.
Puntavo a farne una pièce teatrale, però in effetti potrei accontentarmi anche di una serie tv… Ne parlo un attimo con i miei agenti e con gli avvocati e vedo un po’ cosa riesco a combinare. Nel frattempo cercherò di non andare in esaurimento nervoso nel tentativo di pubblicare il prossimo episodio in tempi onesti.
Grazie ancora,
D.
28/02/2013 at 23:48
Ho letto pizza e ho votato. Il miglior capitolo!
01/03/2013 at 00:06
In effetti scrivere pizza è stato un po’ come comprarmi il tuo voto… 😉
Grazie giovannidepau!
28/02/2013 at 23:46
Pizza a sorpresa. Visto che non c’è stata la strage mi consolo mangiando ( e tu dovrai sentirti in colpa)
01/03/2013 at 00:00
Ahahah,
Dai, mangiare è una delle mie tre o quattro attività preferite. Vada per la pizza a sorpresa, che sta un po’ prendendo il sopravvento.
Grazie Laura.
D.
01/03/2013 at 00:51
É anche una delle mie attività preferite, insomma non devo esser incoraggiata 😀
01/03/2013 at 01:08
Non se ne può uscire bene da un discorso del genere, se uno degli interlocutori sono io. Mangiamoci su!
28/02/2013 at 23:00
Busta numero 3, senza indugi.
28/02/2013 at 23:03
Piaciuto? È anche tornato il tuo signor Mecchenzi…
05/03/2013 at 20:45
…e ci hai anche regalato un Mecchenzi che un tempo saltava i fossi per la lunga e aveva la Dapper Dan sul capello… era da conoscere! Ma Dag seguirà i suoi preziosi consigli?
06/03/2013 at 19:38
Spero per lui di sì… ma solo se ne è in grado. Perché a saltare i fossi per la lunga, se non ci sei abituato, rischi anche di farti male, mi sa.
Mecchenzi, comunque, stava una spanna sopra tutti gli altri, ai suoi tempi, questo è certo!
Ciao Ale! :*
28/02/2013 at 20:56
io mi fido 😉
28/02/2013 at 21:08
Io sorrido.
Grazie W.
28/02/2013 at 20:32
Diverso è diverso il capitolo.
Ma inferiore proprio no.
Fidati, te lo dice una che nella sua vita ha letto di tutto. Anche Moccia. Una sola volta e in tempi non sospetti. Ma non diciamolo troppo in giro.
28/02/2013 at 20:39
Dai, mi fido allora. Se ti giochi il jolly Moccia… 😀
Grazie serrenett.
28/02/2013 at 19:01
Carta bianca Dave!! Sfogati!
28/02/2013 at 19:51
Grazie vecchia Ila. 😀
28/02/2013 at 18:14
Vai Dave, inventa! be free
28/02/2013 at 19:50
State creando un mostro.
28/02/2013 at 17:43
Numero 3, adoro le sorprese e adoro ancora di più le pizze 🙂
28/02/2013 at 19:50
Una combo perfetta, allora. Fico.
Ciao Slash.
28/02/2013 at 14:58
la Dapper Dan ? ahahahahahha….che citazione!!!!Grande Dave Coen !!!!ho dovuto votare la terza opzione…mi ha incuriosito la tua pizza a sorpresa!!!