Ginevra e il Regno di Smeraldya

Dove eravamo rimasti?

Siamo arrivati alla resa dei conti. I ribelli riusciranno a prendere il Castello? E chi è apparso nella sala dello Smeraldo? Ginevra e la nonna riusciranno nel loro intento? La situazione si capovolgerà e verterà al peggio: i ribelli verranno sconfitti. Nella sala è apparso il Re in persona e ci sarà una lotta tra lui e la nonna, che ne uscirà sconfitta. (60%)

Tutto perdutoEra una notte come un’altra. Il cielo color petrolio era punteggiato da miriadi di stelle sfavillanti, che sbiadivano in confronto alla luce dell’incendio scoppiato alla Torre del Diavolo e delle decine di fuochi per tutta l’Orrida: il fiume Vernah rimandava quei bagliori, sembrava fatto di lava.
Il Capo dei ribelli stava lottando con tutte le sue forze. Trafisse un soldato del Re con il suo spadone a due mani, in tempo per vedere due dei suoi uomini più forti cadere oltre le mura del Castello, giù nel fiume. Chiuse un attimo gli occhi, addolorato. Quella distrazione gli costò cara: da dietro le spalle un soldatuccio apparve roteando una mazza ferrata. Venne colpito alla spalla e i mille chiodi gli penetrarono la carne, strappandogli pelle, muscoli, tendini, rompendo le ossa dell’articolazione. Lo caricò con il braccio destro, tranciandogli di netto la testa.
Reggendosi il braccio martoriato, osservò con sgomento i suoi uomini, ridotti a poche decine, lottare con le centinaia del Re. Constatò che non ce l’avrebbero fatta.
“Ma non demorderemo” si disse, buttandosi con foga al centro della Sala Reale, invasa da corpi urlanti, corpi a terra e spade insanguinate. “Finché c’è una speranza che Ginevra e la Regina riescano a riattivare lo Smeraldo, noi lotteremo”.

Ginevra guardò l’uomo davanti a loro a occhi sbarrati.
Era completamente diverso da come se l’era immaginato. Non molto alto, era magro e dinoccolato sotto la tunica nera; lo guardò in viso, affilato, emaciato, circondato da una leggera barba grigia e sormontato da un paio di occhi neri, acuti, terribili.
Non poteva credere che quello fosse il Re, suo nonno. Stillava malvagità da tutti i pori.
– Vedo che il mondo dei mortali ti ha cambiata, – disse a sua nonna – ti ha… indebolita –.
Un sorriso sadico gli accese gli occhi quando si spostarono sulla ragazza. – E tu devi essere mia nipote – enunciò, come se fosse del tutto normale trovarsi lì, come in una riunione di famiglia. – Mi dispiace conoscerti in queste circostanze, – continuò in tono affettato – ma non ho altra scelta – .
La sua faccia sembrò accartocciarsi su se stessa dalla spietatezza, mentre con entrambe le mani scagliava un getto di energia violetta su Azairah.
– Nonna! – urlò Ginevra, mentre la donna abbandonava lo Smeraldo per contrastare con la propria energia quella del Re.
– Pensa allo Smeraldo! – le urlò di rimando la nonna, mentre bagliori violetti e verdi riempivano l’aria, facendole venire la pelle d’oca.
Si riavvicinò alla Pietra, vi riappoggiò sopra i palmi cercando la concentrazione giusta ma senza trovarla; ogni volta che sentiva la forza scorrerle nelle braccia, la paura per la sorte della nonna la distraeva e l’energia scemava. Iniziò a piangere senza sapere se fosse per la paura, la rabbia o la frustrazione. Tentò di concentrarsi di nuovo e iniziò a infondere vitalità allo Smeraldo, che iniziò a pulsare debolmente.
Con la coda dell’occhio, osservava la scena dietro di sé: sua nonna e il Re che lottavano, si scagliavano addosso flussi di magia senza che la situazione cambiasse. Ma ad un certo punto la situazione cambiò: vide sua nonna retrocedere contro il muro, il viso sudato e contratto per lo sforzo, le spalle basse, le braccia tremanti.
Accadde tutto in due secondi: il getto viola la colpì in pieno, sollevandola da terra; rimase sospesa in aria per un nanosecondo, poi il suo corpo crollò sul pavimento di pietra, inerme.
– No!! Nonna! – fu l’urlo disperato di Ginevra.
Abbandonò lo Smeraldo per correre al fianco di sua nonna. Le accarezzò il viso, percorrendo con le dita le rughe familiari intorno agli occhi. Chiusi.

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76 Commenti

  • Ho votato affinchè la nonna venga sconfitta; mi piacerebbe leggere un finale con suspance, che lasci anche spazio ad una continuazione :))
    Non mi piaceva un finale “tutto rosa e fiori”, nè tanto meno uno troppo distruttivo come l’ipotesi che Smeraldya non esista più.
    Ti rinnovo i complimenti per la storia, una delle mie preferite su theincipit.

  • Ho votato affinchè la nonna e Ginevra insieme riattivino lo Smeraldo. L’unione fa la forza, no? 🙂
    Quanto mi piacerebbe vivere – per un giorno almeno – in quello scenario meraviglioso che hai descritto. Un paesaggio stupendo e soprattutto incontaminato e bellissimo; ti faccio i complimenti per come hai saputo descrivere, l’ho trovato molto realistico 🙂

  • A me piace l’opzione secondo cui la nonna è l’unica che può riaccendere lo Smeraldo. Questo implica maggiore azione da parte di Ginevra: dovrà mettersi a cercarla? Anche se Zendran le ha mentito, Ginevra sente di potersi fidare di lui e decide di seguire quindi il suo istinto.
    Seguendo il proprio istinto il più delle volte non si sbaglia; ora bisogna vedere se la donna anziana appena entrata è amica o ostile.

  • Bellissima storia, me la stavo perdendo.
    Mi piace tanto l’incontro tra Ginevra e Zendran; lui con arco in mano, all’inizio minccioso anche per via dei suoi occhi, neri e profondi ma che sembra poi volerla aiutare.
    Io ho votato per “Zendran le ha detto una bugia….”; sono curiosa di vedere come lui se la caverà e soprattutto se dirà a Ginevra la verità vera o quella che è la “sua verità”, vale a dire qualcosa che poi gli tornerà utile.

      • Uhm, io opterei per la sparizione anche della mamma, rapita a ruota dopo la nonna. Insomma magari cercano anche Ginevra, o magari o no, magari sono spariti tutti-tutti ed è rimasta solo lei (che fa un po’ Io sono Leggenda ahah ma ha sempre il suo fascino angoscioso), cosa che potrebbe anche darle una scusa per farsi coraggio e attraversare il portale (senza che per forza ritrovi tutti!)

    • Oddio, non sai quanto mi fa piacere questo tuo commento! Ti ringrazio!!! In verità io, come scrittrice, “nasco fantasy” e ho sempre avuto l’intenzione di scrivere questo genere! Ma quando ho scritto l’altro racconto (e libro) sentivo che dovevo scriverlo, (nonostante fosse lontano dal genere di cui mi ero innamorata!) e ho adottato apposta uno stile più “ingenuo per dare quell’impronta a tutto il racconto!!

      Con questa storia, però, voglio tornare alle origini, al primo amore! XD E sono pronta a divertirmi ancora di più! Voglio vedere dove va a finire, questa volta proprio non so cosa accadrà nel prossimo episodio!!
      Secondo te, cosa potrebbe trovare oltre il Portale?? 🙂

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