Il Torneo dei Rock Guerrieri (o il ritrovamento del drago)

Dove eravamo rimasti?

Cosa farà Ben? Trascinerà nelle ricerche il vecchio rocker. In due si è in compagnia! (60%)

Fulmini nell’oscurità«I draghi sono tra le creature più intelligenti del nostro mondo!»
Fuori dal Mr Brown era calata la sera. L’illuminazione avuta poco prima nel pub poteva trattarsi di un gesto disperato, lo ammetto, ma non avendo niente da perdere decisi che quel tipo strambo andava benissimo per la mia indagine. Non aveva chiesto nulla in cambio, si era semplicemente offerto di aiutarmi. Inoltre credo che il vecchio rocker non aspettasse altro che uscire da quel locale puzzolente, evitando il ritorno a casa dalla moglie.
«Da dove iniziamo a cercare? Sembrerebbe che lei ne abbia affrontato uno». La buttai lì, garbatamente.
«Un drago? Mai» rispose deciso il rocker.
«Però sarebbe pronto a combatterlo, giusto?»
«Che domande!» sbraitò. «Se ne incontrassi uno avrei scelta? Riguardo al piano, è opportuno iniziare la ricerca nei boschi al di là delle campagne. Qui in città c’è troppa calma».
Ci allontanammo dal pub a piccoli passi. La serata era fresca e calma, le strade deserte. Imboccammo un vicolo. La luce intermittente di un lampione illuminò i contorni aggressivi di una motocicletta con sidecar. Doveva avere gli stessi anni del proprietario.
«Parte a scossoni, ma è fiera e forte come me» specificò il vecchio rocker mettendosi in sella. Io presi posto nel sidecar cigolante. Vidi l’anziano estrarre dalla giacca di pelle una fiaschetta. Fece un lungo sorso. Mi offrì da bere ma non accettai.
Prima di mettere in moto, l’attempato rockettaro riannodò la bandana in fronte, dopodiché azionò in combinazione acceleratore e frizione. «Ora possiamo partire. UHU!»
Saltai completamente per aria. Il rumore e gli scoppietti della marmitta rimbombarono per tutto il vicolo. «Andiamo a caccia di draghi!» ululò alla notte il vecchio, curvo alla guida del trabiccolo. Notai solo allora che aveva inforcato anche un paio di occhialoni neri.
Cercai di raggomitolarmi alla meglio, tenendo gli occhi semichiusi. Andavamo a razzo, a stento riuscivo a riprendere aria. «Le conviene rallentare» gridai con una mano davanti la bocca. «Potrebbero toglierle la patente, o peggio».
Il rocker rise sguaiatamente. «Se ne avessi una, senz’altro. UHU!»
Era completamente andato.
Sfrecciammo lungo la via principale. Non c’era anima viva. Attraversammo il quartiere residenziale fino a percorrere la strada che portava alle campagne, scenari perlopiù deserti e dominati dall’erica selvatica. Lì iniziò a calare la nebbia.
Ero nascosto nel sidecar, ma con la coda dell’occhio e nonostante la foschia, riuscì a intravedere delle scie luminose lontano nella brughiera. Gridai a squarciagola per farmi sentire: «Laggiù c’è qualcosa!»
Ma il vecchio non ascoltò, puntava la strada e sghignazzava come un indemoniato. Le strisce di luce intanto si avvicinavano. Erano come spettri. Scorsi delle sagome umane all’interno di quei bagliori accecanti. All’improvviso sbucarono dalla nebbia come fulmini nelle nubi, fluttuando a mezz’aria. Eravamo circondati.
Il vecchio rocker controllò a stento una sbandata e cambiò espressione. Le rughe sul suo volto si fecero più marcate, tuttavia non rallentò. «Tu! Prendi il mio posto» ordinò urlando. «Conosci la strada fino crocevia White Duke? Se vogliamo arrivarci vivi dobbiamo seminarli. E bevi questo, ti servirà».
L’anziano mi porse la sua fiaschetta. «Le sembra questo il momento di bere alcol?»
«Santi gli dèi delle dodici corde! Ti sembro così stronzo da bere alcolici alla guida?»
«E allora che diavolo è?» strepitai inviperito e terrorizzato.
«Liquido energetico. Forza, butta giù!»
Accadde tutto in pochi secondi. Mi ritrovai al posto di guida avvolto da una rete di fulmini sfrigolanti; la moto vibrava sotto le mie mani, quasi stesse accumulando tutta l’energia sprigionata da quelle folgori umanoidi; la bevanda aveva lo stesso sapore delle gomme da masticare alla frutta. Il vecchio? Aveva appena tirato fuori da una sacca legata al sidecar un basso acustico! In equilibrio precario iniziò a suonare alcune note. «Serve un po’ di musica, proprio ora».

Che fine faranno i nostri eroi?

  • Il liquido energetico metterà le ali alla motocicletta e... (20%)
    20
  • I riff del vecchio rocker spazzeranno via i misteriosi aggressori (60%)
    60
  • Alla guida, Ben riuscirà a evitare il peggio, arrivando a White Duke (20%)
    20
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103 Commenti

  • Ehilà! Allora… Al primo capitolo non avevo capito bene il genere del racconto, però poi mi è piaciuto sempre di più, costringendomi a leggere tutti i capitoli uno di fila all’altro! 😉 Quindi complimenti!
    Ah, ho votato per la spugna insonorizzante! Magari se la può addirittura legare sotto i piedi o qualcosa di simile (se ci sono dei punti senza spugna) per non farsi sentire 🙂

    • Avevo in mente altro, ma a questo punto anche a me non dispiacerebbero le ali XD

      Ora che ci sono svelo un piccolo retroscena. Da buon grafomane ho scritto l’episodio superando il limite di battute consentito, e l’ho scoperto solo quando ero in procinto di caricarlo sul sito. Per questo ho dovuto eliminare tutta la scena della battaglia e modificare alcuni punti. Perlomeno tutto fila, credo, e il sondaggio ha lo stesso senso! 😀 dovrei riuscire a inserire la parte eliminata nel prossimo episodio.

      ti ringrazio!

      PS ricevuto! 😉

    • ps: marco, un consiglio, ti conviene cliccare su “Replica” al di sotto dei singoli commenti che ricevi… la tua risposta si anniderà in risposta ai loro, come sto facendo io con la tua, e così riceveranno una notifica via email che gli hai risposto!

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