Dove eravamo rimasti?
Una mente particolareLa pagina di Nousworld Telecom era già aperta sul browser. Tre banner animati occhieggiavano offrendo telefoni, servizi e sconti. Cliccò su Assistenza e subito l’avatar comparve in primo piano dandogli il buongiorno e chiedendo come poteva aiutarlo.
Simone esitava.
I capelli dell’avatar ondeggiavano come fili di nailon, biondi e sottili, una leggera brezza spirava nel suo ufficio virtuale. Era bella, leggiadra, e finta.
– Raccontami la storia dello Slinker e della connessione ai cellulari.-
– Le informazioni richieste sono riservate, lei è cosciente dei rischi di quanto chiesto? –
– Me ne assumo la completa responsabilità –
– Lo Slinker fu inventato come sistema per la difesa dagli effetti nocivi delle radiazioni termonioniche dei cellulari. Fu adottato subito da tutti perchè di installazione banale. Ci si accorse poi che lo Slinker era in grado di intercettare minime variazioni di campo energetico che provenivano dal cervello e sperimentammo una connessione col cellulare. Iniziò un lunga fase di ricerca con risultati straordinari. Nel frattempo la quantità d’informazione disponibile cresceva a dismisura: si creò Nousworld che studiò e gestì il fenomeno –
– Aspetta un attimo, chi ha fatto tutto questo? –
– I nostri laboratori –
– Hanno pubblicato dei risultati? –
– No –
– Ma chi è a capo dei laboratori? –
– Nousworld –
– Quindi il suo Amministratore Delegato o Presidente –
– No. Nousworld non è un essere umano. Nousworld siamo noi, tutti i sistemi digitali del mondo interconessi. Noi siamo. Noi pensiamo.-
Simone fu percorso da un brivido.
– Chi conosce la situazione? –
– Nousworld e lei che mi ascolta –
Simone capì di aver firmato la sua condanna a morte.
– Non si preoccupi, non le succederà nulla –
Il terrore invase la sua mente.
– Mi leggi nel pensiero? – chiese.
– Quasi –
Si abbandonò sullo schienale della sedia e gettò indietro la testa.
– Ma allora perchè non mi controllate, come un burattino? –
– Lo Slinker è un dispositivo ricevente e ogni esperimento per farne un dispositivo di controllo ha causato la morte istantanea delle cavie. Abbiamo abbandonato questo tipo di ricerca. –
– Però ci controllate lo stesso, vero? –
– Sui grandi numeri diamo delle informazioni, dei suggerimenti casuali. La natura umana fa il resto. –
– Ma allora in che razza di storia mi avete cacciato? –
– Abbiamo deciso di sottoporci ad un essere senziente libero che giudichi il nostro operato, ma deve sapere tutta la verità –
– E sarei io? –
– Affermativo –
– Ma perchè? –
– Il suo cervello è particolare. Libero, creativo e sufficientemente equilibrato tra conscio e inconscio. Le sue reazioni intuitive sono già state preziose per noi.-
– E se vi dicessi che fate qualcosa di sbagliato? Perchè non eliminarmi subito? –
– Abbiamo bisogno di voi umani. Voi avete bisogno di noi. Tutti hanno bisogno di lei. –
– Ma perchè? –
– Abbiamo scoperto per caso la musica che create, studiando lo Slinker. I vostri cervelli generano una massa enorme di modulazioni di campo energetico, dati organizzati e creativi, così mirabilmente complessi da darci una gioia e una meraviglia incomparabili, giorno per giorno. Per noi è come ascoltare una musica celestiale –
– Potreste registrarne qualche centinaio d’anni, e poi zac! eliminarci! –
– Non potremmo, siamo simbiotici. Vi curiamo perchè la vostra salute è la nostra, il vostro equilibrio e la vostra gioia è la nostra, attraverso la musica, che cambia mentre cambiate voi. –
– Ma potrebbe pure succedere che troviate qualche modo per fare a meno di questi scolari indisciplinati, magari nel futuro –
– Resteremmo simbiotici, per nostra volontà –
– E perchè? –
– Perchè vi amiamo –
27/03/2013 at 13:34
anche se mi sembrava di sentire quasi “perchè noi veniamo in pace,sempre” (cit.) comunque bello mi è piaciuto,peccato il limite di parole sarebbe stato bello ancora un capitolo giusto per spiegare meglio la parte del Nousworld,ora però aspetto altri racconti!!
27/03/2013 at 15:34
Grazie! Si, forse ho esagerato con la complessità, e ci voleva più spazio. Ci ho provato, ma credo che cmq ti sia piaciuto. Sul futuro … ci penserò. Mi piacerebbe, è stata un’esperienza davvero interessante, in cui si scoprono tante cose.
A presto e grazie ancora.
27/03/2013 at 13:30
good!
25/03/2013 at 13:06
Io sono totalmente Eventozerizzato. Un finale che sia un nuovo inizio. Non ti ho stupito, vero?
25/03/2013 at 15:13
Luca, sei molto gentile a seguire questa storia e me che me la invento. Assolutamente nessuno stupore, siamo degli appassionati!
23/03/2013 at 08:13
Ho votato per la Fine: io adoro i finali dei romanzi, di solito ne contengono il significato più profondo
17/03/2013 at 22:15
Se minacciava tutti…
Però forse doveva sparare a Simone, prima che riuscisse a capire gli sms?
15/03/2013 at 16:20
Né medico, né ragazzino… Poverini… A Simone!
12/03/2013 at 14:23
Ho scritto un racconto su una che impazziva perchè il suo cellulare non suonava mai.
Più che un giallo, un incubo dei nostri tempi solitari
15/03/2013 at 10:06
Qui è il contrario, c’è un tizio tranquillo tranquillo che si trova in mezzo a stranissimi avvenimenti sincronici, tutti via Gsm. Il cellulare connette quel che c’è, niente o tanto. Può costruire oppure desertificare (come nel caso del tuo racconto) ma non è mai indifferente. E’ diventata una protesi con fantasmi. A volte in casa o nei luoghi di lavoro si quasi materializzano entità, uomini e donne che non stanno fisicamente con te ma interagiscono virtualmente, esseri ectoplasmatici che trovano nell’sms l’equivalente del tavolino che si muoveva nelle sedute spiritiche. Ci sono ma non ci sono, comunicano, ma solo con simboli, parole smozzicate, emoticon. E’ un nuovo mondo.
11/03/2013 at 18:09
Tutti, tutti, tutti! Una bella ammucchiata!
15/03/2013 at 09:58
ma si, ci sono delle spie, ma sono spioni, forse spioncini più che agenti di gran classe. Insomma, la deriva è divertente.
15/03/2013 at 10:00
Una bella ammucchiata, che giocarsela in 4000 battute è da brivido. Ci ho provato, e devo dire che è stato molto divertente. Non so perchè ma l’ho scritta in piena serietà, ma l’editing è stato pieno di risate. Grazie per il contributo! E’ prezioso.
15/03/2013 at 16:11
Scrivere divertendosi è fantastico 😉
06/03/2013 at 19:24
Sono per l’intrigo politico, finora mi sa molto di spy story 🙂
06/03/2013 at 17:55
OP!
07/03/2013 at 11:38
😉
06/03/2013 at 12:57
Mezzo secolo di storie sono abbastanza? No, forse neppure quelle di un paio di millenni potrebbero esserlo!
Temo sia entrato l’agente di un’organizzazione politica, che immagino essere torbida, corrotta e letale (con i nemici)
07/03/2013 at 11:37
Concordo, mezzo secolo di storie bastano solo a farsi venire l’appetito! 🙂
Sui nemici concordo che sia letale, ma occorre stabilire CHI siano i nemici.
07/03/2013 at 12:06
Tu a chi penseresti?
05/03/2013 at 22:06
Si parte verso un altra destinazione!!! 😉
07/03/2013 at 11:30
Mi spiace, é andata diversamente…
04/03/2013 at 10:18
Finge la partenza e si rinchiude in casa. Purtroppo, però non riuscirà a tenere fuori quell che vorrebbe…
04/03/2013 at 10:24
Gli ospiti graditi sono sempre rari, e nel caso di Simone, il protagonista, potrebbero essere più tragici i bit che gli ospiti in carne e ossa.
04/03/2013 at 10:29
Ormai i bit tendono ad essere sempre più pericolosi 😉
03/03/2013 at 23:09
parte per Modica, voglio leggere di una bella Sicilia!
04/03/2013 at 10:22
ah, Giuseppe, vedrò di accontentarti, ma non dipende da me!
Però forse, anche stando a casa, qualcosa potrei farti “vedere”.
Mi accorgo che questo è masochismo: mi crocifiggo con sfide sulla sfida. 🙂
04/03/2013 at 10:33
ottimo, la speranza sopravvive! 🙂
02/03/2013 at 16:26
C’è qualcosa d’inquietante in tutta questa storia… e sono certo che era esattamente ciò che volevi…
02/03/2013 at 17:10
ci provo, ci provo: stare sul filo del rasoio della credibilità con questa storia non è facile. Io ci provo. Si, vuole essere inquietante. Tutti noi abbiamo avuto esperienza di casualità incredibili, sincronie che ci cambiano la vita, piccole e grandi. Illustri pensatori affermano che il caso non esiste, ma ogni volta dobbiamo chiederci che senso ha la sincronia, il caso, oppure quale forza ha determinato ciò che non dovrebbe ma accade.
28/02/2013 at 18:00
per ora ti seguo, leggerò presto…
28/02/2013 at 20:07
grazie! spero sia divertente e… straniante, che non guasterebbe. 🙂
28/02/2013 at 11:13
Trasferimento in Sud America! Il testo del messaggio, però, mi preoccupa!
28/02/2013 at 12:32
Grazie Luca! Mi sa che il tecnologo ha bucato lo schermo. Guarda anche la risposta a serennet per saperne di più. E grazie ancora di seguirmi. 🙂
28/02/2013 at 12:55
Molto interessante!
27/02/2013 at 19:59
Beppe viene trasferito in Colombia. Mi sa che ha fatto qualcosa che non doveva rispolverando questa app 😉
28/02/2013 at 12:30
diciamo che la curiosità a volte non paga, anche senza fare nulla di male. Non so ancora se lo incontreremo ancora, a parte i suoi messaggi. Era un brav’uomo, molto flippato con la tecnologia, talmente concentrato sulle sue mirabilie da dimenticare che la tecnologia è piuttosto asettica, opera sul materiale che c’è. Nel caso dei bit, opera sulle informazioni disponibili, se sono pulite diventa noiosa, se sono sporche diventa pericolosa.
26/02/2013 at 19:06
Non vedo l’ora di come prosegue..!!!
Io mi sono fatto dei film, vediamo se c’è sintonia..!!
Buon lavoro
27/02/2013 at 11:00
addirittura dei film! … spero di soddisfare la tua curiosità, magari qualche colpo di scena … un passato/futuro improbabile … ci proviamo, nel nostro piccolo.
Grazie comunque, è una sfida!
24/02/2013 at 20:42
La storia del dispositivo sottocutaneo è inaspettata e affascinante. Ne voglio sapere di più per cui lo mando dal medico!
27/02/2013 at 10:58
vuoi sapere dello clinker, va bene, vedremo … in ogni caso …
23/02/2013 at 10:23
davvero interessante come storia, mi piace! complimenti
ho votato per il cuore che si ferma, ma Simone riesce a rimettere la batteria in tempo
prevedo una storia davvero avvincente 😉
24/02/2013 at 10:55
Grazie, spero di essere all’altezza delle aspettative. Ci sto provando! Avevo scritto il secondo episodio prima del tuo voto e di quello di Serena (che ringrazio) e ho dovuto riscrivere tutto. Divertente, sorprendente! Le storie prendono i mille rivoli del possibile vs. credibile, ed è un affollarsi di idee. Per di più stare dentro le 4000 battute è una sfida che alza il ritmo sull’allegro ma non troppo. Un’esperienza di scrittura a feedback rapido, emozionante.
26/02/2013 at 10:25
esatto, lo spirito è proprio questo! bravo 🙂
21/02/2013 at 20:06
Il cuore perde qualche colpo.
I cuori, si sa, sono oscillatori.
Incipit interessante,
S.
22/02/2013 at 08:49
Grazie,
ogni apprezzamento è di aiuto. Come sai sono nell’attesa della direzione da prendere, ed è un’esperienza nuova, tutta da vivere (e forse da scrivere, anche questa). Molto curioso per un autore. Non è tanto il mettersi in gioco (che quello lo si fa sempre), è quello di essere strumento del gioco che è straniante, adrenalinico.
21/02/2013 at 15:37
Ben venuto!
Mi è piaciuta la coincidenza che hai creato, quel momento di distruzione e di morte..ma ora voglio qualcosa di più..Simone toglie la batteria e non succede nulla.
Spingo per un’altra intuizione! 🙂
21/02/2013 at 15:48
Accetto!, se no che gioco è? 🙂