Il Talismano della Dea

Dove eravamo rimasti?

E ora che cosa accadrà? Compare la misteriosa figura nello specchio. (100%)

La donna nello specchioFu mentre addentava l’ennesima pannocchia al burro (e vabbe’, che cavolo, quelle arrivavano abbastanza in alto da lavarsi e depurarsi, no?) che sollevò lo sguardo, ritrovandosi a fissare qualcosa di inatteso.
Per un istante si domandò chi fosse quella scrofa seduta di fronte a lei che si ingozzava senza ritegno. Poi realizzò e finse di non aver mai pensato, neppure per un istante, una cosa del genere: proprio di fronte al tavolo, la parete era occupata da un grande specchio, uno di quelli a misura d’uomo e senza cornice, probabilmente ideati al solo scopo di far sì che la gente ci sbatta contro pensando che siano porte.
Eppure…
Sentiva che qualcosa non era come avrebbe dovuto essere, che c’era un elemento fuori posto, anche se non riusciva a focalizzare quale fosse.
Poggiò la pannocchia, o quel che ne restava, sul piatto, e si mise a osservare il suo riflesso, come aspettandosi di trovarvi qualcosa di insolito. Ma no, era sempre lei: bella, affascinante, elegante, il sogno di ogni uomo e anche di qualche donna, tutto regolare.
A parte…
Non senza un certo dispiacere, si spinse a guardare oltre la propria immagine. Lo specchio, come era ovvio, rifletteva il resto della stanza: il tavolo da pranzo, il cibo, gli arazzi alle pareti, la vecchiaccia che le sbirciava sopra la spalla…
Un momento…
Sbatté le palpebre, guardò meglio. No, non c’era nessuna vecchiaccia nello specchio… oppure sì? Era come un… un fantasma, il riflesso di un riflesso, qualcosa che sembrava sparire non appena tentava di metterlo davvero a fuoco.
Per buona misura, si voltò di scatto, brandendo una forchetta con aria minacciosa. Nessuno.
Quando tornò a girarsi, la megera maleducata stava davanti al suo stesso riflesso, come fosse stata in piedi dall’altra parte del tavolo, e stavolta del tutto visibile.
Saleria scattò in piedi proprio mentre la figura allungava le braccia verso di lei, come per afferrarla o – cielo, che schifo – abbracciarla. Lei indietreggiò di un passo, per quanto lo specchio fosse comunque troppo lontano, o almeno così credeva. Due mani eteree scaturirono all’improvviso dallo specchietto che portava al collo, afferrandole la gola.
«Las… str…» mugugnò lei, mentre sentiva le dita penetrarle a fondo nella carne, bloccandole il respiro.
Tentò senza successo alcuno di afferrare i polsi della befana, ma erano evanescenti come aria e le sue dita non trovarono alcuna presa.
La vista iniziò a venirle meno, le ginocchia le cedettero e barcollò verso il tavolo, appoggiandovisi con le mani. Il mondo stava diventando nero, e non aveva neanche fatto a tempo ad assaggiare il purè (che cavolo, le patate crescevano sotto la terra, la cacca non poteva raggiungerle lì, no?)
Un lampo le attraversò la mente. Con uno sforzo supremo, o che almeno avrebbe raccontato come tale ai posteri, afferrò la ciotola del purè e se la spiattellò contro i seni, e sopra lo specchietto.
La presa sul suo collo si allentò di colpo, la vista le si schiarì quasi subito.
Rivolse uno sguardo assassino allo specchio a parete, ma la vecchiaccia non era più lì.
«Codarda!» sibilò al suo riflesso. Si sfilò il simbolo sacro dal collo. Non le piaceva l’idea di sbarazzarsene, ma non poteva certo continuare a indossarlo, e il purè non l’avrebbe oscurato a lungo.
Lo mise in un tovagliolo e uscì dalla casa a passo di marcia. Si guardò intorno con occhio da avvoltoio, poi le si illuminò lo sguardo e si diresse verso il carretto di Boghdan.
«Esci adesso e vediamo se ti piace», sentenziò mentre, svolgendo il tovagliolo in modo tale da coprirsi la mano, sollevava lo specchietto e lo infilava a fondo nella pupù del nano (be’, non aveva mai detto che fosse sua, ma di qualcuno doveva pur essere).
Compiuta la missione, alzò lo sguardo al cielo, come a cercare l’approvazione di Fashia.
«Ho faticato per avere quel simbolo», disse a tutti e a nessuno in tono imperioso, «quindi, chiunque tu sia, stai per scoprire perché non ci si mette contro Saleria Lindir!»

E come intende farglielo scoprire?

  • Cercando di scoprire che fine abbiano fatto le altre (0%)
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  • Cercando di entrare in uno specchio per raggiungerla (50%)
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  • Frantumando ogni specchio della casa (50%)
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