Requiem per una sposa 2

RequiemTic.
Era stato facile.
Tic.
Più facile di quanto immaginasse.
Tic.
Certo, aveva dovuto nascondersi per un paio di mesi dopo che Matthew li aveva smascherati
Tic
Però … Quel Thompson non era poi così intelligente come tutti dicevano.
Tic.
Matthew. Matthew, sì, lui era stato un vero problema.
Tic.
Avrebbe dovuto eliminarlo, al più presto.
Tic.
Non era nelle sue corde, uccidere un uomo.
Tic.
Ma stavolta sarebbe stato necessario.
Tic.
Donald spostò la lampada ad olio per farsi luce; il corpo di Moma giaceva sul banco da lavoro, a pancia in giù. Lo sportello sulla schiena era aperto e lui stava sistemando gli ultimi ingranaggi: era vecchia. Avrebbe dovuto rottamarla, ormai non gli serviva più, ma si era affezionato a quella macchina; proprio lui, incapace di provare sentimenti, era riuscito a creare un legame con un ammasso di ferraglia e ingranaggi. Incredibile. Oppure no, in fondo.
In un angolo del magazzino il mostriciattolo se ne stava rannicchiato ad attendere che Donald terminasse il proprio lavoro; era riuscito a fuggire anche lui, approfittando del fatto che Lawrence, Matthew e Marie fossero troppo impegnati nelle loro scoperte per far caso a quel piccolo sgorbio. L’ennesimo errore commesso dall’Ispettore Capo Thompson, ma tanto meglio per Donald: Krot, questo il nome di quell’essere, gli era indispensabile; era forte abbastanza per aiutarlo a trasportare i cadaveri nei luoghi prestabiliti, mentre Donald era indebolito dalla malattia ed era costretto a fare uso di un bastone per camminare.
Si era ammalato durante la detenzione, altro motivo per odiare Thompson il quale lo aveva arrestato; un morbo incurabile che gli aveva deturpato il volto e indebolito ossa e muscoli. Virginia non l’aveva più voluto, quando era tornato da lei, dopo il carcere; lo aveva rifiutato, quella piccola sgualdrina, nonostante si fossero giurati eterno amore quando erano dei ragazzini e quel Matthew non si era ancora intromesso nelle loro vite, nel loro idillio.
Quel che lo aveva ferito di più, tuttavia, era stato sentirsi dire che lei non ricordava nulla, non si ricordava di lui, né della promessa, niente. Era stata quella rivelazione a scatenare la furia omicida di Donald, a risvegliare i suoi desideri di vendetta, quelli che sarebbe stato disposto ad accantonare, se Virginia avesse accettato di sposarlo, come gli aveva promesso che avrebbe fatto quando ancora erano adolescenti e lui consegnava i giornali porta a porta; era così, che si erano conosciuti: Virginia sembrava attendere con ansia il suo arrivo e appena lo sentiva calpestare la ghiaia del vialetto si precipitava ad aprirgli con quel suo sorriso radioso che illuminava l’alba nebbiosa come se fosse stato un giorno d’estate.
Come poteva aver dimenticato ogni cosa?
Donald non riusciva a placare la propria rabbia, nemmeno ora, dopo tutti quegli omicidi, dopo tutto quel sangue versato per cercar di dimenticare l’onta subita.
Chiuse lo sportello sulla schiena di Moma e attivò il piccolo meccanismo a molla che ne permetteva i movimenti. Inizialmente ebbe l’impressione che la macchina non avesse intenzione di tornare in azione, ma dopo qualche secondo, con numerosi cigolii Moma si rialzò. Krot emise un verso gioioso e tornò ad avvicinarsi al banco di lavoro, fremente, trattenendosi a stento dal manifestare la propria contentezza: sapeva bene che Donald non amava quel tipo di comportamento e più di una volta lo aveva preso a calci per questo.

“Bene , adesso ascoltami con attenzione” Donald guardò Krot e attese che l’essere gli prestasse ascolto per proseguire
“Devi portare qui una persona”

Chi sarà la persona che Krot dovrà portare da Donald?

  • Qualcun altro. (55%)
    55
  • Marie (27%)
    27
  • Matthew (18%)
    18
Loading ... Loading ...

Categorie

Lascia un commento

254 Commenti

  • Brava Laura 🙂 vado a letto:) hai lasciato uno spiraglino. Ti dico la verità, sono contento che ora cambi racconto, ma lo sono ancor di più che rivedremo i personaggi di questo bellissimo racconto (ora li lasciamo a riposare e sarà più bello ritrovarli dopo) 🙂 qualunque sia il tuo prossimo racconto, anche io ti seguirò!
    Brava come sempre:)

    ps. Ragno forever!

  • Per un attimo ho temuto di dovermi strappare i capelli per essermi perso il nono. In realtà avevo votato senza lasciarti commenti 🙁 chiedo venia perché era davvero molto bello.
    Avevo votato perché morisse qualcun altro ma ora leggendo questo decimo mi è sembrato tutto così naturale, così bello che penso che la morte di un altro personaggio non avrebbe reso allo stesso modo.

    Ancora una volta un finale che lascia (almeno in me) una curiosità pazzesca. Non oso chiederti se ci sarà una continuazione per la paura di sentirmi dire “No, cambio genere”.
    Se vorrai cimentarci con Requiem per una sposa 3 sappi che hai già un lettore!
    Complimenti, e a presto!

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi