AAA: ti piace scrivere?

Rincorrere un sognoAmanda camminava spedita lungo Oxford Street, strada londinese dedicata allo shopping generalmente affollata, ma non quanto quel giorno. Nonostante la spropositata moltitudine di persone la ragazza si faceva facilmente largo tra la folla spingendo questo e quello, senza curarsene troppo. La gente imprecava contro di lei, arrivando persino a indirizzarle frasi irripetibili, tanta era la sgarbatezza della ragazza.
Amanda era già furibonda di suo e tremendamente nervosa; tutta quella gente che le rallentava il passo non faceva altro che renderla ancora più furiosa. Le mani le sudavano nonostante ci fossero 12 gradi, temperatura insolita per un pomeriggio di fine dicembre. Quando lo intravide in lontananza che scherzava come nulla fosse con i suoi soliti tre amici, allora sì, divenne isterica. “John!!” urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
In tre si voltarono nell’istante in cui sentirono quell’urlo. John fu l’unico a non fare altrettanto in quel gruppetto di ragazzi; aveva riconosciuto quella voce, ancora una volta la sua ragazza era riuscita a rovinare un momento di spensieratezza, uno dei pochi che ultimamente riusciva a trascorrere con i pochi veri amici che riteneva di avere.
“Beh, ci vediamo John” disse Lorenzo con quell’accento marcatamente italiano, di cui andava fiero.
“Ma bravo, bell’amico che sei!” gli urlò in faccia Amanda rossa in faccia. Lorenzo non disse altro, ma le rivolse un gelido sguardo; poi si allontanò insieme agli altri due amici.
“Che vuoi ancora?” le chiese John, di spalle. Non voleva cedere, essere convinto a fare come voleva lei. Non stavolta. “Dì ciò che…” John non riuscì a finire la frase; Amanda gli si era avvicinata e gli cingeva la vita con il braccio destro. Quel comportamento spiazzò John: solo la mattina prima avevano litigato furiosamente, con lei che lo accusava ancora una volta di non pensare al loro futuro, mentre lui cercava semplicemente di far valere le sue ragioni.
“Andiamo” disse lei ora con voce dolce e molto suadente. Amanda era così: sapeva essere sgradevole, ma all’occorrenza uno zuccherino.
John si sentiva confuso: amava quella ragazza, il più delle volte insopportabile, ma per lei provava un profondo e sincero sentimento. Si sforzava sempre di essere accondiscendente con lei, forse sbagliava a non imporre di più il suo pensiero, ma… ah, l’amore! Gliele dava vinte sempre tutte. John stavolta doveva mostrarsi deciso, senza tentennamenti; con delicatezza, John tolse il braccio di Amanda dalla sua vita. I due sembravano non accorgersi della gente che passando gli dava delle spinte, perchè si trovavano ancora proprio in mezzo alla strada. Nè di quelli che si fermavano per osservarli, neanche se quello spettacolo fosse una telenovela in diretta.
“Allora non hai capito niente!” John estrasse dalla tasca un foglietto ripiegato con cura a metà e lo aprì. Lo mostrò ad Amanda senza aggiungere altro; lui aveva speso anche fin troppe parole sull’argomento e francamente era stanco.
“AAA: ti piace scrivere?” rise Amanda mentre rileggeva il foglietto per l’ennesima volta. “Tu vuoi buttare tutto al vento per questo concorso?” disse ora con voce assai sgradevole. “Diventare scrittore…ma vedi di crescere! Domani presentati per quel tirocinio, altrimenti sono guai per te!”
John ora non ne poteva proprio più. L’argomento era stato affrontato fino alla nausea, ma Amanda sembrava davvero non capire. “Guarda che loro non mi hanno fatto tutte le storie che mi stai facendo tu”! Si allontanò di qualche passo dalla ragazza; sentiva il sangue ribollire, avrebbe anche potuto fare qualche sciocchezza. “Hanno posticipato il mio tirocinio di un mese. Mi hanno capito, sai? Mica come te!” John ora aveva la voce alterata.
“Svegliati!” ora Amanda rise isterica “ma allora sei proprio tonto! Troveranno qualcuno al tuo posto. Sveglia!!”
L’espressione di John ora era proprio triste e delusa; diede un’ultima occhiata alla sua ragazza e senza dire altro si incamminò diretto alla più vicina fermata dell’autobus.

Che fa John?

  • È disperato; si ferma in un pub per ubriacarsi. (14%)
    14
  • È fermo nel suo proposito. Domani parteciperà al concorso. (86%)
    86
  • Tornato a casa, telefona ad Amanda per scusarsi. (0%)
    0
Loading ... Loading ...

Categorie

Lascia un commento

58 Commenti

  • Direi due poliziotti.
    Ciao, storia interessante, tra l’altro con una supercattiva che in confronto Crudelia Demon lavora volontaria alla Protezione animali. Amanda non ha poi tutti i torti a sperare per John un lavoro diverso da quello di scrittore, campare della propria creatività è veramente arduo!
    Ciao ciao

  • Pingback:

  • Pingback:

    • Elena, grazie anche per il tuo commento 🙂
      A questo punto penso proprio che John parteciperà al concorso; la maggioranza sembra volere questo. D’altronde credo di volerlo anche io altrimenti non avrei creato questa storia; però anche a me piace l’idea che la sera prima gli capiti qualcosa, una sbronza – e forse qualcosa di più anche grazie ai tuoi suggerimenti. Ad una ex non avevo proprio pensato 🙂

  • Ho votato per l’ubriacatura…ma una di quelle che ti fanno sembrare tutto più facile e addomesticabile. Persino la risata isterica di Amanda!
    E dunque il nostro eroe, l’indomani, dovrà per forza partecipare al concorso!
    (come vedi ho preso due piccioni con una fava 😉 )

  • Pingback:

  • sai che non ci mangi con le parole, lo sai bene, ma quando le aprole ti frullano per la testa, non puoi fare ameno che appoggiarle su un foglio, quando le lettere divenatno mattoncini, decidi tu che mondo costruirti e quindi continui ancora e ancora e ancora a pensarle, a voiverle, a riempirle di sfumature ed emozioni, ad amarle quelle parole.

    • Quando le parole “ti frullano per la testa”, più cerchi di evitarle, più ti riempiono la mente. A me capita così.
      Il “piacere di scrivere” e “scrivere per vivere” sono due attività che spesso non combaciano. Melissa, mi piace veramente ciò che hai scritto; le tue parole descrivono perfettamente lo stato d’animo che provo io spesso e volentieri.

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi