Dove eravamo rimasti?
Tre birre, una manciata di gomme e un’amicaJohn raggiunse la fermata dell’autobus; alle sue spalle giungeva il vociare di chi affollava la via in quel sabato di dicembre, ma non quella della sua ragazza. Quanto avrebbe voluto che lei lo chiamasse! Anche una singola parola urlata da Amanda al suo indirizzo per lui sarebbe stato il pretesto per tornare dalla ragazza, per cercare di fare pace. John la amava sinceramente però le sfuriate di Amanda dell’ultimo periodo lo rendevano davvero infelice, come se avesse un coltello perennemente piantato proprio al centro del suo cuore: di notte dormiva male e per giunta mangiava poco. Il ragazzo facendo quei pensieri sprofondò nella tristezza più assoluta. In quello stato d’animo John decise di allontanarsi e si diresse verso il pub proprio difronte la fermata; nel breve tragitto per raggiungere il locale John si frugò nelle tasche, trovando solo una banconota da 5 sterline. A dire il vero, la esaminò per un momento senza troppo curarsene. Avrebbe anche potuto avere 50 sterline o molto più denaro per le tasche; per lo stato di leggera apatia nel quale John era entrato, poteva apparirgli difronte perfino Sua Maestà la Regina in persona senza che lui potesse accorgersene. L’interno del pub era affollato e vi regnava la confusione più assoluta; c’era qualcuno un po’ alticcio che, probabilmente per via dei fumi dell’alcol, faceva discorsi senza senso, altri sembrava stessero litigando, tanto era alto il volume della voce.
A John passò immediatamente l’idea di entrare nel locale; in quel momento la sua mente era già abbastanza confusa di per se, e quell’ambiente non lo ispirava per niente, neppure per una bevuta solitaria.
Quindi si incamminò a piedi verso casa; per giungervi, da Oxford Street avrebbe dovuto percorrere circa un chilometro. A John quella distanza non pesava, nè lo spaventava; non era certo quello il suo problema. Sarebbe arrivato comunque a casa, in qualche modo; ad affliggerlo era Amanda. Si sentiva diviso tra l’amore che provava per lei e la voglia di agire come meglio credeva per se stesso. John aveva la sensazione che, anche se avesse riflettuto un anno intero a riguardo, non avrebbe trovato una giusta soluzione.
Giunto a poche centinaia di metri da casa sua, John si fermò presso il piccolo supermercato gestito dalla famiglia del suo amico Semir, ragazzo londinese di seconda generazione, di origine turca.
«Buonasera» disse il ragazzo all’indirizzo della nonna di Semir, che in quel momento era alla cassa. La donna ricambiò il saluto con un cenno della mano, come era suo solito. John si diresse al reparto degli alcolici e dallo scaffale prese tre lattine di birra; quindi andò alla cassa.
«Sono due sterline e quindici» disse la donna, mentre digitava i numeri sul registratore di cassa, con quel marcato accento turco che i quasi 60 anni di soggiorno a Londra non avevano minimamente cancellato.
«Mi dia il resto in gomme» rispose John, poggiando la banconota da 5 sterline accanto alla cassa. La donna mise le birre e le gomme dentro un sacchetto, quindi John salutò e si diresse all’uscita.
Lì nei pressi, John trovò Pamela, una sua vecchia fiamma.
«Hey, ciao!» lo salutò Pamela quando lo riconobbe, con un tono dal quale traspariva la contentezza della ragazza per quell’incontro «quanto tempo!»
John rimase senza parole; la prima cosa che gli venne in mente era la abissale differenza di carattere tra Pamela e Amanda.
«Beh, che ti prende?» chiese Pamela, forse un po’ allarmata per il silenzio del ragazzo.
Lui sorrise dopo poco, alzando le spalle «mah niente, è stata una giornata così… Hai da fare adesso?» John sentiva dentro di se un disperato bisogno di parlare con qualcuno.
«Un’amica mi ha dato buca…» rispose lei.
«Ti va una birra?» disse John quasi interrompendola, indicando il sacchetto.
«Perchè no?» rispose Pamela «mi hai salvato la serata!»
John sorrise; non riusciva bene a decifrare quella sensazione, si sentiva decisamente risollevato rispetto a prima.
Così i due si incamminarono, diretti verso casa di John.
Che fanno i due, nel corso della serata?
- Bevono e parlano; poi si addormentano abbracciati. (29%)
- Bevono e finiscono per baciarsi. (53%)
- Litigano perchè Pamela sostiene la tesi di Amanda. (18%)

18/05/2016 at 18:38
Direi due poliziotti.
Ciao, storia interessante, tra l’altro con una supercattiva che in confronto Crudelia Demon lavora volontaria alla Protezione animali. Amanda non ha poi tutti i torti a sperare per John un lavoro diverso da quello di scrittore, campare della propria creatività è veramente arduo!
Ciao ciao
15/05/2016 at 16:39
Facciamo due poliziotti, un classico.
Vediamo cosa succede, ti seguo, la storia è bella ma il seguito non arrivava mai!
16/05/2016 at 14:10
Sandro, grazie per il commento. Mi fa un grande piacere che segua la mia storia e ti piaccia; mi spiace per l’attesa, da ora in poi la storia andrà spedita verso il finale.
23/02/2015 at 11:36
Attenzione alla strada! Sento odore di guai!
Ciao 🙂
30/04/2014 at 19:17
Bussano alla porta! Chi va? 😉
10/04/2014 at 21:35
Un bell’imprevisto: qualcuno busso. Cosa succederà?
Del resto è quello che sarebbe potuto succedere a ciascuno di noi piccoli scrittori su the incipit 🙂 ti seguo!
11/04/2014 at 14:38
Gli imprevisti sono all’ordine del giorno su theincipit. Ed è anche questa la parte bella e divertente 🙂
10/04/2014 at 12:06
TOC TOC !
Bella storia…ti seguo ! 😀
10/04/2014 at 20:07
Grazie mille per la fiducia.
Mercoledì prossimo pubblicherò il prossimo episodio 🙂
10/04/2014 at 22:03
figo ! Sarò qui in attesa 😀
11/04/2014 at 14:36
Grazie 🙂
03/04/2014 at 15:37
Bacio bacio!
29/09/2013 at 14:48
Storia intrigante, ti seguo 😉
05/05/2013 at 13:50
Decisamente si baciano.
03/05/2013 at 17:10
Beh considerando il sentimento che nutre per Amanda non mi sento di scegliere l’opzione del bacio. Voto per la terza: bevono e parlano: poi si addormentano.
Storia interessante, ti seguo!
03/05/2013 at 08:52
Bevono e parlano. Che fortunello però che è John, in una serata così io fuori dal negozio avrei trovato al max uno a cui dovevo dei soldi 🙂
22/04/2013 at 12:34
Votato per la seconda, non mi piace l’attuale fidanzata 😀
Poi Pamela è diversa da Amanda, l’ha detto pure lui, non la potrebbe mai appoggiare secondo me.
Trovo molto carino il racconto, ti seguo!
12/04/2013 at 00:17
Ho votato per “bevono e finiscono per baciarsi”! Bevono, parlano, lui si sfoga e le confida il suo sogno; lei lo appoggia totalmente dando torto ad Amanda e un vecchio sentimento riaffiora…!
06/04/2013 at 23:26
Bevono e parlano. E Pamela lo convince definitivamente che Amanda ha torto 😉
02/04/2013 at 17:29
Si addormentano abbracciati.
Non c’è niente di male ma, le apparenze, come le spieghi? Con la verità?
Naahhh…
30/03/2013 at 19:27
Cosa può fare l’amore contro la stronzaggine di Amanda?..mi chiedo perché Amanda non si faccia una propria vita invece di gestire quella di Jonh…birra e vecchie amicizie ottima soluzione!
11/04/2013 at 06:36
Amanda a modo suo ama John, un amore strano e forse “malato” ma è così.
Dalle votazioni c’è una bevuta in arrivo, vedremo che accadrà.
18/03/2013 at 13:47
Secondo me, dietro l’accettazione dell’invito da parte della ragazzo, c’è un’implicita accettazione d’altro. Ok, questa volta sì, sono maschilista. Ma me la senta… E lui, di certo, non si farà sfuggire l’occasione. Si baceranno…
18/03/2013 at 18:10
Forse questa situazione potrà essere la scossa decisiva per John per non mettersi più tante “paranoie” riguardo ad Amanda.
19/03/2013 at 12:25
Non so, per alcuni uomini una donna può essere una fissazione dalla quale è impossibile slegarsi…
17/03/2013 at 22:52
Ho votato anch’io per il litigio.
18/03/2013 at 18:06
Al momento la litigata è al 40%; vediamo se la percentuale cambierà nel corso della settimana 🙂
20/03/2013 at 16:51
Oh, oh! Vedo che hai una parità!
17/03/2013 at 17:25
Mi piace dove sta andando a parare il racconto. Però sono convinto che a John serve più sicurezza: un po’ di conflitto non può fargli che bene. Per me è il litigio.
Non sia mai che una storiella fugace lo distragga dal suo obiettivo.
18/03/2013 at 18:04
Un po’ di conflitto non può fare che bene. Grazie per il voto 🙂
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14/03/2013 at 18:11
Io ho votato per la seconda. Ma mi piacerebbe anche se la sera prima facesse qualche cosa per esprimere (o dimenticare) i suoi dubbi, come appunto ubriacarsi.
Potrebbe anche prendere la macchina per una passeggiata “a tutto gas”, o telefonare ad una sua ex o…?
14/03/2013 at 18:30
Elena, grazie anche per il tuo commento 🙂
A questo punto penso proprio che John parteciperà al concorso; la maggioranza sembra volere questo. D’altronde credo di volerlo anche io altrimenti non avrei creato questa storia; però anche a me piace l’idea che la sera prima gli capiti qualcosa, una sbronza – e forse qualcosa di più anche grazie ai tuoi suggerimenti. Ad una ex non avevo proprio pensato 🙂
11/03/2013 at 18:19
Finalmente. Sono così felice di ricominciare a leggere i tuoi episodi! Sei un MITO 😉
Amanda… sento già che mi piace, anche se… che carattere.
E John vorrei tanto che andasse al concorso 😉
11/03/2013 at 22:22
Grazie Luca, sei gentile (anche troppo!) 🙂
Amanda e John sono completamente diversi, ma è anche vero che gli opposti si attraggono. Una bella coppia, complicata.
Credo proprio che John parteciperà al concorso.
12/03/2013 at 12:27
Troppo gentile? Allora proseguirò con commenti durissimi e sprezzanti 😛
11/03/2013 at 17:07
Eccomi qui. Ho votato per il concorso. 🙂
11/03/2013 at 22:19
Ad ora è questa l’opzione più votata; in fondo questa è una piattaforma di lettori e scrittori, la maggior parte sosterrà questo ragazzo, dovevo metterlo in conto. Per il prossimo episodio studierò qualcosa di meno scontato 🙂
11/03/2013 at 16:12
Un racconto che parla del sogno di scrivere! Fantastico, ottimo inizio! 🙂
Ho votato perché John partecipi al concorso!
11/03/2013 at 22:15
Valentina, immaginavo avresti votato affinchè John partecipi al concorso 🙂
Avevo in testa questa storia da un po’ di tempo; volevo raccontare le difficoltà che un ragazzo qualunque incontra quando insegue il suo sogno tra mille difficoltà. Ho appena iniziato, chissà come terminerà.
10/03/2013 at 23:48
Ho votato per l’ubriacatura…ma una di quelle che ti fanno sembrare tutto più facile e addomesticabile. Persino la risata isterica di Amanda!
E dunque il nostro eroe, l’indomani, dovrà per forza partecipare al concorso!
(come vedi ho preso due piccioni con una fava 😉 )
11/03/2013 at 22:09
Grazie Margherita, sai che anche a me piace questa idea per continuare? Un po’ questo ragazzo mi fa pena, una bella ubriacatura voglio fargliela prendere, ne ha proprio bisogno.
10/03/2013 at 18:27
Parteciperà al concorso!
10/03/2013 at 18:48
Per ora sembra l’opzione predominante; a fine settimana scriverò il seguito, chissà nel frattempo che accadrà 🙂
10/03/2013 at 10:16
Non si può assolutamente rinunciare a un concorso per scrittori! 😉
10/03/2013 at 11:43
Anche io la penso così ma sarà interessante capire se John andrà “tranquillamente” oppure se gli capiterà qualcosa strada facendo.
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09/03/2013 at 22:28
Concorso sia, il titolo non è lì a caso 🙂
S.
10/03/2013 at 11:40
Vedremo a fine settimana se sarà questa l’opzione più votata; fino ad ora sì 🙂
09/03/2013 at 21:02
sai che non ci mangi con le parole, lo sai bene, ma quando le aprole ti frullano per la testa, non puoi fare ameno che appoggiarle su un foglio, quando le lettere divenatno mattoncini, decidi tu che mondo costruirti e quindi continui ancora e ancora e ancora a pensarle, a voiverle, a riempirle di sfumature ed emozioni, ad amarle quelle parole.
10/03/2013 at 11:38
Quando le parole “ti frullano per la testa”, più cerchi di evitarle, più ti riempiono la mente. A me capita così.
Il “piacere di scrivere” e “scrivere per vivere” sono due attività che spesso non combaciano. Melissa, mi piace veramente ciò che hai scritto; le tue parole descrivono perfettamente lo stato d’animo che provo io spesso e volentieri.
09/03/2013 at 20:58
Beh, ovvio che partecipa, siam qui per questo no? 😉
10/03/2013 at 11:32
Dalla mia esperienza su THe iNCIPIT ho capito che niente è dato per scontato. Non è detto che l’opzione più ovvia debba poi essere quella più votata; per me, il bello di questa piattaforma è proprio questo 🙂
09/03/2013 at 18:54
è un po’ estemporaneo forse (oggi “lo scrittore” praticamente non esiste più) ma è ben scritto e merita fiducia. Ovvio che va al concorso. O almeno… ci prova.
A rileggerti
F.
10/03/2013 at 11:28
Grazie per il complimento, cercherò di sfruttare bene questa fiducia che mi concedi 🙂
Io penso che “lo scrittore” esista ancora; in fondo esserlo significa dedicarsi all’attività artistica e comporre opere con un intento artistico, senza necessariamente rendere pubblico ciò che si scrive. O no?
10/03/2013 at 11:54
Così dice il dizionario… la questione è un po’ più complessa, come sempre 😉
10/03/2013 at 12:09
Ti do piena ragione; molto più complessa. Ti ringrazio, mi hai dato modo di riflettere su questo tema, che cercherò di analizzare meglio in seguito 🙂