AAA: ti piace scrivere?

Dove eravamo rimasti?

Che accade? Pamela va a cercare Amanda con il pretesto di scusarsi, ma in realtà con l'intento di litigare con lei. John deve essere solo suo! (67%)

Scusa se...

Pamela finì di allacciarsi la camicetta mentre scendeva le scale; per un attimo rivolse lo sguardo all’insù e rimase ad osservare la porta dell’appartamento di John. Un sorriso un po’ beffardo comparve sul volto della ragazza, come quello di qualcuno intento a pensare a qualche birichinata; Pamela si passò velocemente una mano tra i capelli, sistemandoseli alla meglio. Quindi aprì il portone e stava per uscire, ma si fermò quando notò con la coda dell’occhio qualcuno a lei conosciuto: Amanda era ferma dall’altra parte della strada, con la schiena appoggiata ad un palo della luce; le sue spalle si muovevano su e giù senza tregua. Pamela sorrise a trentadue denti, si sentiva al culmine della gioia e rimase ad osservare la sua rivale in amore per lunghi attimi, come fosse in beata contemplazione dell’altrui tristezza. Pamela si ricompose, assumendo un’espressione neutra sul volto mentre si dirigeva verso Amanda.

«Ehi, Amanda che ti succede. Tutto bene?» domandò Pamela in tono amichevole, come se non ne conoscesse il motivo.

«E tu che vuoi?» rispose acida Amanda dopo aver visto con la coda dell’occhio che, colei che le stava rivolgendo la parola, era proprio la ragazza trovata nell’appartamento del suo amato John. «Certo che ne hai di coraggio! » Amanda si asciugò gli occhi con la manica del cappotto e si scostò dal palo della luce, guardando l’altra con malcelato disprezzo.

«Mi spiace per quello che è successo e che hai visto, mi dispiace. Sono venuta a cercarti per scusarmi con te.» Pamela sorrise, cercando di apparire il più credibile e sincera possibile.

«Mi dispiace!» le fece il verso Amanda. «E tu pensi che questo basti? Che faccia tosta…» finì di dire Amanda, con un filo di voce; si sentiva stanca e delusa, non aveva proprio voglia di essere presa in giro ulteriormente. Amanda si incamminò, allontanandosi da Pamela, quando questa la fermò trattenendola appena per un braccio.

«Veramente Amanda, mi dispiace. Non so cosa mi sia preso. So che John ama solo te, è mia la colpa. Ti prego…»

Amanda rimase ad osservare Pamela stranita; di certo non si aspettava un simile comportamento dall’altra.

«E quindi…? » Amanda la guardava con diffidenza.

«Ti posso offrire qualcosa, così ci sediamo con calma e ne parliamo?»

«Parlare di come ti sei insinuata nella vita del MIO ragazzo?» Amanda era furiosa. L’atteggiamento buonista di Pamela la urtava pesantemente.

«Veramente era il mio ragazzo prima di te, ma questa è un’altra storia. Ti ho cercata per scusarmi con te e tu mi tratti così?» ora Pamela faceva l’offesa; chinò il capo e il suo viso assunse un’espressione triste. Iniziò a tirare su con il naso e a piagnuccolare. Amanda rimase di sasso nel vedere il repentino cambio di umore di Pamela; si chiese se forse avesse esagerato. Pur avendo ottime ragioni per essere arrabbiata, era pur vero che Pamela era andata a cercarla per porgerle un minimo di scuse. Amanda era combattuta con sé stessa, ma agì d’istinto.

«Scuse accettate, dai» disse Amanda, battendo una mano sulla spalla di Pamela; questa dal canto suo continuò a tenere il capo chino, ma man mano che passavano i secondi, le spalle di Pamela si mossero su e giù, prima piano e poi in modo frenetico. Pamela scoppiò in una risata fragorosa.

«Per carità, ma ti senti e ti vedi?» Pamela rise in faccia ad Amanda. «Quanto sei ridicola, ora ho la certezza di avere fatto bene. Lui non si merita una come te! Una che non lotta per lui!»

L’ultima cosa che Amanda poteva immaginarsi, era un epilogo del genere; sgranò gli occhi, piena di rabbia. Prese Pamela per i capelli e iniziò a tirarglieli con tutta la forza che aveva in corpo.

«Tu sei pazza, lasciami! Mi stai facendo male!!» Pamela cercava in tutti i modi di liberarsi, senza riuscirci. Tutta la gente che passava lì nei pressi camminava a passo spedito per non essere coinvolta in problemi, tranne uno…

Chi si mette tra le due, separandole ed evitando che la situazione degeneri?

  • Due poliziotti. (100%)
    100
  • John stesso. (0%)
    0
  • Lorenzo, amico di John. (0%)
    0
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58 Commenti

  • Direi due poliziotti.
    Ciao, storia interessante, tra l’altro con una supercattiva che in confronto Crudelia Demon lavora volontaria alla Protezione animali. Amanda non ha poi tutti i torti a sperare per John un lavoro diverso da quello di scrittore, campare della propria creatività è veramente arduo!
    Ciao ciao

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    • Elena, grazie anche per il tuo commento 🙂
      A questo punto penso proprio che John parteciperà al concorso; la maggioranza sembra volere questo. D’altronde credo di volerlo anche io altrimenti non avrei creato questa storia; però anche a me piace l’idea che la sera prima gli capiti qualcosa, una sbronza – e forse qualcosa di più anche grazie ai tuoi suggerimenti. Ad una ex non avevo proprio pensato 🙂

  • Ho votato per l’ubriacatura…ma una di quelle che ti fanno sembrare tutto più facile e addomesticabile. Persino la risata isterica di Amanda!
    E dunque il nostro eroe, l’indomani, dovrà per forza partecipare al concorso!
    (come vedi ho preso due piccioni con una fava 😉 )

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  • sai che non ci mangi con le parole, lo sai bene, ma quando le aprole ti frullano per la testa, non puoi fare ameno che appoggiarle su un foglio, quando le lettere divenatno mattoncini, decidi tu che mondo costruirti e quindi continui ancora e ancora e ancora a pensarle, a voiverle, a riempirle di sfumature ed emozioni, ad amarle quelle parole.

    • Quando le parole “ti frullano per la testa”, più cerchi di evitarle, più ti riempiono la mente. A me capita così.
      Il “piacere di scrivere” e “scrivere per vivere” sono due attività che spesso non combaciano. Melissa, mi piace veramente ciò che hai scritto; le tue parole descrivono perfettamente lo stato d’animo che provo io spesso e volentieri.

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