Corpi di porcellana

Dove eravamo rimasti?

La protagonista è in pericolo di vita? la protagonista sta avendo una visione di un evento accaduto in un remoto passato (88%)

Bianco candidoTessa era infastidita da quella sensazione di caldo opprimente al viso e con la mano cercò di capire da dove provenisse il fluido denso e vischioso. Era una sensazione sgradevole e piacevole al contempo. Improvvisamente un flash bianco.
Cercò di riaprire gli occhi, era sdraiata sul divano e Osvaldo le stava leccando amorevolmente la faccia.
Tessa si rese conto che era stato un sogno, un sogno vivido pieno di particolari e dettagli che ricordava alla perfezione.
Sembrava assurdo come un sogno potesse essere tanto reale, ma oramai non si spaventava più, faceva sempre lo stesso sogno quasi tutte le notti e alla fine era diventato un’ossessione.
La ragazza del sogno era un vero enigma, sembrava essere sbucata da una rievocazione ottocentesca, con quella veste lunga, troppo ingombrante per correre.
Tessa non capiva la connessione, e nemmeno le connessioni del suo stesso cervello. Come donna pragmatica e dotata di raziocinio aveva smesso di scervellarsi, si era arresa. Era solo un sogno…

Probabilmente stava sbagliando.

“Tessa… Tessa so che sei in casa, rispondi per favore!”

Dalla cucina provenivano rumori,subito Tessa non seppe decifrarli poi capì.
Era la segreteria telefonica.
Passarono cinque lunghi secondi e dall’altra parte del telefono si sentiva un alto parlante che reclamava con insistenza.

“Tessa, tua cugina…ha tentato di…”

Tessa raggelò in un istante, aveva gia capito cosa poteva essere successo e prese al volo il ricevitore del telefono.

“Zia, cosa è successo?”

“Tessa, non so come dirtelo… tua cugina… tua cugina… ha tentato il suicidio”

Lo studio era illuminato da una piccola lampada posta su un tavolo di acciaio freddo e nudo.
La stanza era adibita a laboratorio, tavoli e strumenti erano puliti e disposti secondo un ordine maniacale, l’acciaio chirurgico degli strumenti rifletteva in tutto il suo tagliente splendore.
Vi era una sola piccola finestra e da essa non entrava luce, si poteva solo percepire il rumore sordo dell’acqua che batteva su di un vetro sottilissimo.
Tutto era fermo.
Un uomo dal camice impeccabilmente inamidato osservava il liquido all’interno di un grande contenitore chiuso ermeticamente.
Tutto era perfetto, le linee, le curve, l’assenza totale di colore.
In tutta la sua vita sempre aveva aspettato quel momento, ma non poteva condividere la sua gioia ancora con nessuno.
Nessuno ancora avrebbe compreso il significato delle sue ricerche e di conseguenza non avrebbero capito la grande scoperta.
La sua intera vita era stata dedicata a quello che aveva davanti e le sue fatiche erano state premiate.
La ricerca della perfezione era da sempre stata il suo unico scopo,ora assaporava quel momento.
Aveva acquisito metodo. Il rigore scientifico era la sua unico modus operandi.
Sul tavolo operatorio vi era un libro aperto, le parole erano state scritte molto probabilmente con un penna stilografica che generava delle piccole macchioline.
Il suo lavoro durava da decenni, nessuno mai era riuscito ad entrare nella sua testa ma lui era in grado di entrare nei meandri della mente umana.
Quel contenitore era tutto ciò per cui valeva immolarsi. Era arte e scienza, bene e male,bianco e nero. L’odore di ipoclorito di sodio era ovunque si percepiva in ogni angolo, ma lui non ci faceva caso, era in estasi.
Celandosi dietro ad una maschera di perbenismo aveva creato quell’immagine del buon medico dedito al paziente, pronto ad aiutare in caso di evenienza.

Probabilmente si sbagliavano…..

Che cosa c'è dentro al contenitore?

  • un essere umano (71%)
    71
  • un animale (0%)
    0
  • ancora nulla... per ora... (29%)
    29
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63 Commenti

    • si.. errore.. mea culpa…. scrivo troppo e di fretta… volevo scrivere
      era il suo unico MODUS OPERANDI… ma mi è sfuggita una a su suo….
      purtroppo non c’e un opzione di correzione successiva alla pubblicazione…
      scusate ma nei miei racconti ci saranno moltisssssssssssssimi errori…
      🙁

  • non ho votato per la visione, ma per la protagonista al sicuro senza correre pericoli… sono in minoranza, ma spero non le succeda nulla 😉
    mi piacciono le storie che sanno mescolare, con mistero, qualcosa dal passato! benvenuta e complimenti per l’incipit!

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