Corpi di porcellana

Sospesa nel tempo
Giò si sentiva orrendamente mutilata.La sensazione era terribile.Non aveva il comando di nulla e su nulla.Si sentiva come una cavia da laboratorio, anche se non aveva idea di dove fosse e di come fosse posizionata nello spazio.Sentiva una strana sensazione alle spalle e alle anche ma non riusciva a capire che cosa poteva essere.Non si era mai sentita in quel modo.Molto probabilmente perché non era mai stata appesa al soffitto con manie e piedi legati con catene.Ma lei non poteva saperlo.Lei non vedeva nulla.La stanza era piccola, angusta, interamente isolata dal resto del mondo e dello spazio.Nessuno poteva vederla sentirla.Non c’erano finestre, non c’erano fessure da cui poter far penetrare sottili lame di luce.Buio pesto.Il suo carnefice le aveva somministrato un potente sedativo unito ad un mix di farmaci che rendono mite anche un toro.Lei, la minuta ragazza , che al primo soffio di vento rischiava di volare via aveva resistito. Probabilmente il naloxone che le avevano somministrato per disintossicasi dalla dose massiccia di sedativi stava ancora facendo il suo lavoro.Il suo Carnefice aveva fatto un errore da dilettante.Giò era frastornata, stanchissima, le dolevano le spalle e le anche ma non era priva di sensi, riusciva ancora a sentire.Era il suo unico senso disponibile al momento e cercò di usarlo nel migliore dei modi invocando tutte le sue capacità uditive.Fece uno sforzo immane e cercò di spostare la testa da un lato.Si sentiva vulnerabile, molto vulnerabile e intorpidita.Cominciò a pensare a come poteva muovere la testa…le doleva ogni singolo muscolo.era una tortura.Invocò tutte le sue energie e cercò di mutare la sua posizione.Era una vera tortura..si senti’ piccola fragile e nuda..Si era anche nuda..si sentiva tremendamente male…Improvvisamente fu scossa dal profondo da un singhiozzo, non poteva trattenersi..era bloccata da capo a piedi e non poteva pensare anche di bloccare le sue viscere le quali decisero che potevano almeno loro muovesi..Le lacrime le scorrevano lungo le guance scarne e bianche..Fu scossa da una serie di conati al termine dai quali si senti’ quasi meglio..Era abbastanza in se da capire che stava accusando i primi sintomi da crisi di astinenza…alla fine si lasciò abbandonare la testa.. forse a quel punto valeva veramente la pensa lasciarsi andare… quando…Gio’ senti dei passi dei rumori sordi.Non capiva,era troppo stanca a dolorante.Non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti..Improvvisamente si senti avvolgere da un tessuto morbido e qualcuno che le parlava all’orecchio.
“Non mollare adesso” diceva la voce…”non mollare adesso”
Giò non riusciva a capire stava,stava sognando?? Stava morendo e un angelo era venuta a prenderla?? Stava morendo e un Demone era venuta a prenderla?Avevano venduto la sua Anima?
Il tocco di chi la stava slegando era veloce ma attento. Giò percepiva una certa tensione ma non era in grado di decifrare esattamente che cosa stesse succedendo.Provò in qualche modo ad aprire gli occhi e fu come vedere un fantasma.Una ragazza con un lungo abito nero la stava slegando.
Era una visione?Si erano già’ viste ma dove?? e Soprattutto quando?… Si sentirono altri passi e improvvisamente la ragazza dall’abito lungo scomparve…Gio rimase attonita.
“ti prego non lasciami qui”
“non posso portarti con me ora…non è sicuro”
“ti prego…”
“fa quello che ti dice il Padrone e poi verro’ a prenderti”
“cosa?Quale Padrone?”
“non dire nulla”
“segui le sue istruzioni e non ti succederà’ nulla”…
“aspetta”…
Gio’ era in una valle di lacrime.. avrebbe preferito non sapere nulla…avrebbe preferito non sapere dell’esistenza di questo PADRONE..
La ragazza dell’abito lungo sgattaiolò fuori dalla stanza spettrale..
Gio rimase attonita..Quello che doveva essere il Padrone era un uomo uscito dal Medioevo.Gio era più curiosa che spaventata ora.Lui irruppe nella stanza appoggiando una borsa sul pavimento.Gio pensò tra se e se che le cose da li in poi potevano solo che peggiorare…..

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