Dove eravamo rimasti?
IrmaScuoto la testa per dimenticare quella voce, prendo una boccata d’aria profonda e mi preparo psicologicamente per la serata che mi attende. Ho deciso, non voglio più rinviare, per quanto attempata, Giulia è una donna affascinante. Lasciarmi sfuggire questa occasione sarebbe folle.
Bevo l’ultimo sorso di vino e mi alzo in piedi, ignorando il senso di intorpidimento che mi pervade. Nello stesso istante parte “Call me maybe” dalla tasca posteriore dei miei pantaloni. M’irrigidisco, osservo l’espressione sbigottita di Giulia e tento, con un gesto disperato, di fermare la suoneria del cellulare prima che tutti i presenti scoppino a ridere. Nella foga il telefono cade sul tavolo e l’effetto vibrazione fa aumentare ulteriormente il frastuono. Non c’è una sola persona nella sala che non mi fissi, chi infastidito chi sdegnato.
“Penso dovresti rispondere”, enfatizza Giulia, sistemandosi un ciuffo di capelli dietro l’orecchio. Ha l’aria seccata tipica di una professoressa davanti lo studente impenitente, in effetti mi ricorda l’insegnate di italiano che avevo alle medie: odiosa ma con una scollatura da urlo.
Rispondo all’apparecchio con un “ciao” stentato, so molto bene chi è: Irma. È stato Giorgio ad abbinare quella suoneria a lei dopo averla vista sul pianerottolo dei miei. È la vicina di casa di mia madre, una zitella oltre la cinquantina che non deve aver avuto nemmeno un uomo fisso in tutta la sua vita. Acida, volgare, pettegola e perennemente arrapata. Da ragazzino, io e i miei amici amavamo spiarla di nascosto attraverso la finestra del bagno; se ne andava in giro con vestaglie trasparenti e grossi bigodini, sempre circondata da una nuvola di fumo. Ancora oggi penso che lo sapesse, si metteva in mostra soltanto per noi e, negli anni, non è minimamente cambiata… una sola cosa si è trasformata: ora sono il suo schiavo.
“Sì, lo so”, rispondo piano, coprendomi la bocca con una mano. “Non stasera, sono impegnato.”
“Problemi?” chiede Giulia visibilmente scocciata.
Sono problemi e belli grossi. Io e Irma abbiamo un accordo: lei fa sparire i numeri di PostalShopping dalla cassetta delle lettere dei miei genitori, io le ubbidisco. Da bravo lacchè, devo essere disponibile a soddisfare ogni suo desiderio, e molto spesso i suoi desideri sono di una sola natura. La cosa peggiore è che ogni volta che m’intrufolo nel suo appartamento devo fare attenzione a non incrociare i miei, impresa ardua considerando che le porte d’ingresso sono una di fronte all’altra.
La voce, rauca dal tabacco, intima una sola, improrogabile richiesta: “Ti voglio vedere ora”. A nulla servono le mie scuse; la minaccia la conosco fin troppo bene e, ancora una volta, maledico il mio “ex” amico per avermi fatto partecipare a quella stupida selezione. “Devo finirla con questo lavoro e con una vita simile, non ne posso più”, penso, ma le parole di Giulia mi fanno tornare immediatamente alla realtà.
“Fammi indovinare, una zia gravemente malata ti vuole subito al suo capezzale.”
“Volevo dire nonna al posto di zia”, ammetto, arricciando di poco le labbra in un sorriso stentato.
“Beh”, continua lei, dando la carta di credito al cameriere, “spero che tua nonna ne valga la pena.”
Non riesco a capire se vuole uccidermi o se è davvero comprensiva, ma questa reazione mi lascia basito. “In realtà no, ma non ho scelta.” Abbasso il capo sentendomi improvvisamente in colpa, poi continuo: “Preferirei restare qui, credimi.” In parte è vero, anche se la voce di quella ragazzina non fa altro che amplificarsi nella mia testa. Mi aveva chiamato vecchio e, dopotutto, non aveva torto.
Cosa succede?
- La madre del protagonista lo vede entrare nell’appartamento della vicina (79%)
- Il protagonista va da Irma, ma si ribella alle sue richieste (21%)
- Il protagonista ha una notte di fuoco con Irma (0%)

16/07/2013 at 20:36
Finale bellissimo, davvero complimenti! *_*
17/07/2013 at 13:18
Grazie! 🙂
11/07/2013 at 12:49
Masterpiece! Finale da urlo!!! Ironia, divertimento, attesa. Non ero pienamente convinto di questa storia, che tuttavia man mano mi è piaciuta sempre di più.
Le battute finali sono spettacolari!
10/07/2013 at 18:55
Un mix notevole questa storia. Un po’ ironica, avventurosa e dal risvolto rosa. Difficile classificarla molto piacevole da leggere.
10/07/2013 at 19:10
Grazie! 🙂 Come sempre nel finale i 4000 caratteri ci sono stati stretti… fossero stati 1000 in più…
26/06/2013 at 23:11
In realtà i due si conoscono da tempo!
26/06/2013 at 17:33
ahaha fantastico. fuga, tensione e risate. Un mix perfetto.
Per me lavorano insieme! Sono davvero curioso di leggere il finale!
26/06/2013 at 17:34
Io un’idea ce l’ho già XD Vediamo cosa vince…
13/06/2013 at 14:01
bello! L’episodio che mi è piaciuto di più e mi sembra di averti “ritrovata”. Mi è piaciuto lo stile, incalzante, e le situazioni simpatiche, sopratutto quella dello schiaffo.
Ora voto per il cuoco omosessuale!
13/06/2013 at 13:40
Qua la gente si sta affezionando al protagonista mi sa, invece di fargli capitare qualcosa di interessante lo vogliono fuggitivo… Io invece lo voglio col cuoco XD
10/06/2013 at 23:15
Anche io fuga in auto, poverino! Poi non sarebbe male una spruzzata di risvolto “sentimentale” in mezzo a questo turbine di eventi 😀
13/06/2013 at 13:42
Quella ci sarà di certo, non temere! (altrimenti non sarebbe un mio racconto!!! :D)
E poi… chi sarà la ragazza tanto familiare? 😉
10/06/2013 at 12:21
fuga in auto. poverino facciamolo riprendere!
10/06/2013 at 12:28
Infatti spero che vinca quella :DDD Se contate è dal pomeriggio precedente in travaglio…
04/06/2013 at 00:05
Vediamo sto poveretto come si comporta con un risveglio traumatico…
04/06/2013 at 00:21
In settimana scrivo il nuovo episodio! Prometto!!!
04/06/2013 at 00:47
Voglio proprio vedere cosa vien fuori stavolta!
27/05/2013 at 13:42
ho atteso così tanto per trovare il momento giusto per leggere questo episodio…
bello, bellissimo… ma… uffa uffa uffa…
tentiamo con la camera da letto…. forse c’è ancora una speranza!
27/05/2013 at 13:52
ah ah ah ti ricordo che resta sempre humor… non porno 😀
28/05/2013 at 10:33
Lo so, lo so ;(
27/05/2013 at 12:15
Bella la parentesi del sogno!
io dico che verrà svegliato da un uomo
27/05/2013 at 12:24
Dici? Ci spererei anch’io… ma ho paura che vincerà la tuta da giardiniere!
24/05/2013 at 16:16
Tuta da giardiniere tutta la vita! 😀
Vuoi mettere che dopo deve capire perchè la ha indosso e come è arrivato li?
24/05/2013 at 16:20
Vedremo quale opzione vincerà! Ho già un’idea in mente 😉
13/05/2013 at 09:49
Legato e punito, una cosetta a tre ci sta tutta a questo punto! 🙂
12/05/2013 at 22:26
Ho recuperato il racconto rileggendolo dall’inizio, ne valeva la pena. 😀
Ho votato per il travestimento, e ti seguo!
12/05/2013 at 22:27
Grazie 🙂 Con questa votazione se ne vedranno delle belle!