Dove eravamo rimasti?
RaffaellaVi capita mai di pensare che la vostra vita sia finita? Arrivate in un momento tale da credere che non ci sia scampo, una situazione senza uscita. Mi sento così ora, mentre guardo le pantofole di mia madre, da un momento all’altro mi aspetto di vedergliele impugnare come arma impropria, tentando di inculcarmi un po’ di decenza.
Erano bastate quelle semplici parole: “So che sei dalla Irma, vieni a casa, devo parlarti.” Il cuore si era fermato in petto e tutto il resto era svanito.
Sono pronto a confessare, come quella volta della nota, alle elementari. Avevo alzato la gonna a Serena, una compagna di classe, o meglio, ero stato l’ultimo a farlo, nel momento esatto in cui passava la maestra. Sapevo che mi stavo scavando la fossa da solo, ma l’avevo fatto comunque. Poi, fesso in modo assurdo, l’avevo confessato e mia madre, donna dai principi integerrimi nonché sadica e vendicativa, mi aveva obbligato ad andare a scuola in gonna il giorno dopo tra le derisioni generali dei compagni.
Ed eccomi qui: un giovane uomo di ventisei anni con la camicia madida di sudore e le mani che tremano sotto lo sguardo inquisitore della mamma.
“Posso spiegare tutto”, dico senza riflettere. Mentre formulo la frase, cercando di deglutire, penso alla parte successiva: “Vedi, se non arriva più PostalShopping c’è un motivo, mi porto a letto la vicina di casa e lei nasconde le copie per me. Perché? Ovvio, per impedirle di confessare che per soldi faccio foto mezzo nudo.” Pondero su quella versione e la resetto immediatamente. La verità è che non c’è un modo carino per dirlo.
“Io e tuo padre stiamo divorziando.”
Guardo mia madre per la prima volta negli occhi; è truccata e ha i capelli freschi di permanente. Non l’avevo notato entrando in casa, forse perché ero troppo focalizzato sulle pantofole rosa shocking. Ripenso ancora una volta alla spiegazione sulle foto e mi blocco.
“Che cosa?”
La sua frase scende lentamente, quasi avessi buttato giù un bicchiere di candeggina. A quel punto mi rendo conto che mio padre non è presente, non mi è venuto incontro come ogni volta, commentando l’ultima partita.
“L’ho lasciato. Mi vedo con un’altra persona.” Resto sempre più basito, incapace di razionalizzare quelle lettere messe in fila. “Sei stato carino con la Irma, interrompere un appuntamento solo per ripararle il lavandino… dopotutto tuo padre ha fatto qualcosa di giusto nella vita.”
Mentre la sua voce diventa ovattata, sento il mio corpo che si alza e si dirige oltre la porta. Esco dalla casa in cui sono cresciuto senza dire nulla, ignorando il mio nome ripetuto più e più volte. L’unico pensiero che mi aleggia in testa è: “Sono salvo, ho scampato la Santa Inquisizione, ma sono finito dritto all’inferno.” Mi ritrovo in strada e, attraversando le strisce per raggiungere la mia auto, unica appartenente al genere femminile sulla cui fedeltà posso ancora contare, qualcuno mi tocca una spalla.
“John, sei proprio tu?” Squadro Raffaella dal basso all’alto, chiedendomi silenziosamente cosa ci faccia una snob come lei in quel quartiere. Biascico una risposta senza fare caso alle parole, arrancando per trovare abbastanza aria da respirare.
“Ero al messicano all’angolo, non immaginavo proprio di incontrarti! Hai una faccia… avanti, perché non sali in auto con me? Non vorrai metterti a guidare in questo stato, spero. Non voglio che il mio modello preferito resti infortunato!”
Sento la direttrice prendermi sottobraccio e trascinarmi cento metri più avanti, dov’è parcheggiata la sua Cayman S color giallo canarino. In pochi secondi mi ritrovo seduto, incerto se mettermi comodo o meno. Sono terrorizzato dall’idea di macchiare con il mio sudore un sedile che non potrei mai permettermi.
“Allora, che cosa ti è successo? Oh, avanti, non ti farai mica problemi con me? Dopo tutto quello che abbiamo fatto insieme?”
Fisso le labbra che stanno parlando: il rossetto impeccabile e gli orecchini che scintillano nell’abitacolo in penombra, poi spengo il cervello.
Cosa accade?
- Lui si sente male e vomita sui costosissimi tappetini (60%)
- Lui si mette a piangere come un disperato (20%)
- Lui la bacia con passione e accetta di andare a casa sua (20%)

16/07/2013 at 20:36
Finale bellissimo, davvero complimenti! *_*
17/07/2013 at 13:18
Grazie! 🙂
11/07/2013 at 12:49
Masterpiece! Finale da urlo!!! Ironia, divertimento, attesa. Non ero pienamente convinto di questa storia, che tuttavia man mano mi è piaciuta sempre di più.
Le battute finali sono spettacolari!
10/07/2013 at 18:55
Un mix notevole questa storia. Un po’ ironica, avventurosa e dal risvolto rosa. Difficile classificarla molto piacevole da leggere.
10/07/2013 at 19:10
Grazie! 🙂 Come sempre nel finale i 4000 caratteri ci sono stati stretti… fossero stati 1000 in più…
26/06/2013 at 23:11
In realtà i due si conoscono da tempo!
26/06/2013 at 17:33
ahaha fantastico. fuga, tensione e risate. Un mix perfetto.
Per me lavorano insieme! Sono davvero curioso di leggere il finale!
26/06/2013 at 17:34
Io un’idea ce l’ho già XD Vediamo cosa vince…
13/06/2013 at 14:01
bello! L’episodio che mi è piaciuto di più e mi sembra di averti “ritrovata”. Mi è piaciuto lo stile, incalzante, e le situazioni simpatiche, sopratutto quella dello schiaffo.
Ora voto per il cuoco omosessuale!
13/06/2013 at 13:40
Qua la gente si sta affezionando al protagonista mi sa, invece di fargli capitare qualcosa di interessante lo vogliono fuggitivo… Io invece lo voglio col cuoco XD
10/06/2013 at 23:15
Anche io fuga in auto, poverino! Poi non sarebbe male una spruzzata di risvolto “sentimentale” in mezzo a questo turbine di eventi 😀
13/06/2013 at 13:42
Quella ci sarà di certo, non temere! (altrimenti non sarebbe un mio racconto!!! :D)
E poi… chi sarà la ragazza tanto familiare? 😉
10/06/2013 at 12:21
fuga in auto. poverino facciamolo riprendere!
10/06/2013 at 12:28
Infatti spero che vinca quella :DDD Se contate è dal pomeriggio precedente in travaglio…
04/06/2013 at 00:05
Vediamo sto poveretto come si comporta con un risveglio traumatico…
04/06/2013 at 00:21
In settimana scrivo il nuovo episodio! Prometto!!!
04/06/2013 at 00:47
Voglio proprio vedere cosa vien fuori stavolta!
27/05/2013 at 13:42
ho atteso così tanto per trovare il momento giusto per leggere questo episodio…
bello, bellissimo… ma… uffa uffa uffa…
tentiamo con la camera da letto…. forse c’è ancora una speranza!
27/05/2013 at 13:52
ah ah ah ti ricordo che resta sempre humor… non porno 😀
28/05/2013 at 10:33
Lo so, lo so ;(
27/05/2013 at 12:15
Bella la parentesi del sogno!
io dico che verrà svegliato da un uomo
27/05/2013 at 12:24
Dici? Ci spererei anch’io… ma ho paura che vincerà la tuta da giardiniere!
24/05/2013 at 16:16
Tuta da giardiniere tutta la vita! 😀
Vuoi mettere che dopo deve capire perchè la ha indosso e come è arrivato li?
24/05/2013 at 16:20
Vedremo quale opzione vincerà! Ho già un’idea in mente 😉
13/05/2013 at 09:49
Legato e punito, una cosetta a tre ci sta tutta a questo punto! 🙂
12/05/2013 at 22:26
Ho recuperato il racconto rileggendolo dall’inizio, ne valeva la pena. 😀
Ho votato per il travestimento, e ti seguo!
12/05/2013 at 22:27
Grazie 🙂 Con questa votazione se ne vedranno delle belle!