Dove eravamo rimasti?
L’esameMi hanno fatto arrabbiare oggi. Da quando hanno cambiato l’infermiere è sempre così, mai un sorriso o una parola gentile da questo burbero e rincitrullito essere dal camice bianco. L’ultima sua battuta prima di andarsene del tutto fuori luogo e indisponente: “Non hai un bel colorito oggi. Dovresti far qualcosa.“ Inutile dire che mi è scappato un colorito vaffa, perché si, sono impedita nei movimenti, ma la parola non me l’hanno ancora tolta. Meglio dormire, chiudere gli occhi e rifugiarmi nella mia impossibile vita.
La mia pigrizia era epica, non mi piaceva fare le scale, soprattutto quando ero in ritardo bestiale. Uscii di casa in un lampo e la porta dell’ascensore era li, di fronte ai miei occhi. Cosa c’era di meglio che essere trasportati in strada in un minuto, piuttosto che scendere otto rampe di scale con il rischio di cadere? Mi piaceva uscire al meglio delle mie condizioni, perfettamente truccata e abbigliata. Quella mattina mi persi nella scelta dell’abito da indossare e delle scarpe da abbinare; mia mamma diceva sempre che ero vanesia e non potevo darle torto.
Pigiai il tasto per chiamare l’ascensore, attesi qualche minuto, fremendo e scalpitando, poi uno sguardo all’orologio e mi decisi a scendere per le scale: era tardi, dovevo arrivare all’università in tempo per registrarmi e volevo assistere a qualche altro mio collega. Non ero così pronta come volevo; notte praticamente insonne per via della figuraccia con il dolce e per il sorriso di Flavio che non se ne voleva andare. Inutile tentare di pensare all’esame di Filologia Latina, l’unica cosa che avevo in mente era il ragazzo della porta accanto. Mi diedi per la centesima volta dell’idiota, più del numero delle scale che scendevo traballante sui tacchi. Adoravo i tacchi ma non sempre erano comodi; stupidamente mi venne in mente l’ennesimo proverbio di mia mamma: chi bella vuol comparire, qualche pena deve soffrire.
Fuori dal portone di casa, il solito grigiore di Milano, la solita puzza delle auto che si rincorrevano frenetiche, le solite cacche di cane da schivare. Tutto come sempre, poche cose cambiavano. Quel mattino non trovai la mia auto al solito posto; ecco, questo si che era un bel cambiamento! Imprecai contro l’ignoto ladro e chiamai mio padre al cellulare. Imprecò anche lui e dopo alcuni minuti di impossibili soluzioni lo implorai di venirmi a prendere per portarmi all’uni. Girandomi per tornare verso il portone di casa e attendere, vidi Flavio. Mi resi conto che aveva ascoltato la mia telefonata quando: “Posso darti un passaggio, ma devi saltare sulla moto con me. Non posso offrirti altro.”
Era una mano tesa, improvvisa quanto gradita; unico neo la mia gonna aderente, ma non potevo assolutamente mancare l’esame. Seppur arrabbiata per il fatto increscioso e improvviso, accettai; infilai il casco e tirando la gonna verso l’alto saltai in sella dietro di lui. Indossavo le mie solite autoreggenti con il pizzo, i collant erano accessori banditi dai miei cassetti, consideravo la femminilità una prerogativa della donna e la sfruttavo per sentirmi meglio. Flavio si girò verso di me e lanciò uno sguardo compiaciuto alle mie gambe semiscoperte, arrossii sotto il casco ma con una lieve pacca sulla sua spalla e poi un gesto con la mano, senza parlare, gli feci capire che ero pronta per partire. Lui infilò il casco, accese la moto e partì. Sfrecciò nel traffico tra un auto e l’altra. Quando si fermò davanti alla facoltà ero ancora stretta al suo busto. Tornai in me quando mi sfiorò una gamba e: “Siamo arrivati, puoi lasciarmi. Devo accompagnarti o ce la fai da sola?” Una grassa risata accompagnò la sua frase.
Scesi inviperita dalla moto, mi aggiustai la gonna e quasi gli tirai addosso il casco. “Sono capace e libera di guidare le mie gambe fino all’aula giusta! Grazie per il passaggio.”
L’esame fu uno dei miei più grandi exploit, un trenta con lode e un applauso dei colleghi.
E’ già domani. L’alba è arrivata troppo presto. Solo mia mamma seduta accanto.
Qualcuno era ad attenderla fuori dall'università- Chi?
- La amiche (14%)
- Il padre (14%)
- Flavio con la moto (71%)

05/05/2014 at 17:09
Bellissimo racconto, dall’idea allo sviluppo! Complimenti! 😉
03/04/2013 at 14:27
Bellissimi i versi finali! Splendida storia. Però… che tristezza! (scritto in positivo!)
29/03/2013 at 18:11
Bellissimo finale.. molto struggente..
Mi e piaciuto soprattutto l’incipit di questo capitolo e la parte finale.
Bellissima anche la poesia.
Brava!
29/03/2013 at 21:34
Grazie. Spero che con la prossima storia possa far emozionare ancora.
29/03/2013 at 17:56
Letta e seguita, complimenti per il traguardo.
La prossima storia?
Avrà le stesse note? Malinconia e poca speranza? 😉
29/03/2013 at 18:08
Penso proprio di no. Grazie per avermi seguito. E’ stata una bella esperienza. Presto una nuova storia.
29/03/2013 at 12:04
Flavio.
29/03/2013 at 11:55
essì dai, Flavio!
🙂
29/03/2013 at 07:48
Flavio!Chissà se ha già ricevuto il biglietto 🙂
26/03/2013 at 18:45
Direi quasi che Ambra compra a Flavio un regalo. Così.
25/03/2013 at 12:47
Conosci già il mio commento, quindi è quasi inutile che te lo scriva. Certi oggetti si inseriscono in questi contesti come l’olio ligure su un’orata.
25/03/2013 at 16:08
😛 Vedrò di accontentarti.
25/03/2013 at 21:42
Davvero? Non me lo sarei aspettato!
22/03/2013 at 15:23
ricordi si mischiano nella mente di Ambra, colorano rapporti intriganti in cui msi mischiano le confidenze, il piacere ei giochi degli amanti…qui riornano mentre la macchina ha dei problemi. I genitori imepgnati in un normale litigio il desiderio di sfuggire alle strettoie…con lampi di delicata sottomissione poi la fase finale commovente e pessimista a un tempo.
25/03/2013 at 15:23
Grazie Mau, Un bacio
22/03/2013 at 12:45
Nessuna domanda verso la fine, mi sembra giusto. Per me Ambra compra un oggetto e lo regala a Flavio. Cosa sarà?
S.
25/03/2013 at 16:06
Ci sto pensando fitto 🙂
19/03/2013 at 12:46
Episodio che si legge tutto d’un fiato, scritto benissimo, molto eccitante, perfetto preludio per una continuazione sconvolgente, che mi auguro con tutto il cuore risulti essere alla fine l’opzione vincente!
19/03/2013 at 02:59
La porta si apre e … il gioco si spezza.
Ambra non ha ancora trovato il coraggio di vivere, quindi non si permetterà nemmeno un fantasia così intrigante.
Dovrà decidere, anche per questo, se abbandonare la lotta o ritornare alla vita, con tutte le sue incertezze.
Molto pathos, bravissima.
A kiss.
18/03/2013 at 16:29
Ambra mostra un lato nascosto, a sorpresa. Decidi tu, ovvio 🙂
18/03/2013 at 14:44
Voto per qualcosa di sconvolgente 😉
18/03/2013 at 14:15
qui la poesai lascia il posto alla passione: prevalgono gli istinti? Si ma solo congiunti all’amore: delicata la scena, i toni sono smorzati naturali come deve essere e la scena è godibilissima. Ancora brava
16/03/2013 at 10:22
Io ho votato perchè prosegua il gioco. La curiosità regna sovrana… spero anche che la baci.
18/03/2013 at 13:22
Non riesco a non far prendere alla storia un momento “hot”. Cribbio, dal rosa sta diventando “Hot red”.
15/03/2013 at 16:21
Gioco? Più o meno… proviamo a lasciarla bendata e ad andarcene. L’attesa sarà… angosciante!
15/03/2013 at 16:23
Sadico Uomo!!!
15/03/2013 at 11:08
Abbiamo fatto 30, facciamo 31..
Il gioco continua 😉
15/03/2013 at 09:15
l’incipit poetico e filosofico, poi il colpo di scena flavio che invita Ambra in un locale già visto ma da cui si diparte un percorso nuovo e un’esperienza nuova. La benda. l’inquietudine di non vedere controllare l’ambiente esterno si fa largo in Lei: l’ansia cresce e che accadrà? Una scena di passaggio apparentemente, ma forse siamo a uno snodo importante della storia, in che direzione andranno i protagonisti?Mentre la mente di Ambra si affolla e si colora per i pensieri sul senso della vita…
14/03/2013 at 15:52
Aspetta Flavio fuori dal chiostro.
12/03/2013 at 12:24
ti leggo con piacere e ti leggo ormai quasi con cadenza quotidiano. Stai diventando un appuntamento fisso. Se non ti trovo qui, sei sul blog. La bravura e talento unite alla costanza per me sono grandi doti per un’autrice.
Questa frase mi ha intrigato moltissimo: “lussureggianti pagliuzze dorate che si inframezzavano nell’azzurro delle iridi. ”
Mi piacerebbe molto una continuazione molto fuori dagli schemi. Qualcosa di inusuale persino per la letteratura scandalosa…
14/03/2013 at 16:06
Grazie, vedrò di inventarmi qualcosa di coinvolgente!
14/03/2013 at 16:56
Wow…la storia si fa seria… (ancora di più) 😉
12/03/2013 at 11:23
le sensazioni , gli stati d’animo, la psicologia dei personaggi prendono corpo e emergono come la trama del disegno sulla tela.Abilmente l’autrice intesse un racconto che ti penetra e ti incuriosisce. come la goccia scava nella roccia così Allie arriva alla mente a e al cuore e ti domandi…a quanto il prossimo capitolo? Brava
14/03/2013 at 16:06
Mau, grazie.
12/03/2013 at 00:11
Lo aspetta fuori!!
11/03/2013 at 18:20
All’abbazia… il sacro…e il profano..
11/03/2013 at 18:43
🙂
11/03/2013 at 18:45
E sarei molto interessato alla seconda parte!
11/03/2013 at 20:21
Posso farcela 😛
11/03/2013 at 15:38
Una bella cena, mi piacciono le scene a tavola.
Come sei veloce! 🙂
11/03/2013 at 17:03
Non lavoro in questo periodo, non ho da fare altro che scrivere.
11/03/2013 at 14:17
Allie m commuove e non da ora con le sue storie, è un piacere leggerla e lasciare che le parole si depositino nella menet e nel cuore per filtrare e gustare il succo… quando ho letto questo periodo: ” Invece devo chiedere, mendicare attenzioni che vorrei evitare, impegnare mia madre che soffre così tanto. La vedo, vedo le sue lacrime represse quando è al mio fianco, i suoi occhi gonfi, le sue rughe; non merita di vivere in questa maniera, vorrei che la macchina smettesse di funzionare e mi lasciasse andare. Il buio è la mia droga, un rifugio che bramo” mi domando come si possa raggiungere una tale intensità di sentimento.
11/03/2013 at 14:14
sempre efficace e nonostante il tempo solare! mi entusiasma sempre leggere Allie.
11/03/2013 at 14:24
Grazie Mau. :*
10/03/2013 at 23:13
Ho votato per il lago, ma sono in minoranza..
Aspetto il prossimo capitolo..
10/03/2013 at 19:19
Talmente inaspettata l’abbazia, che non posso non votarla, direi.
10/03/2013 at 19:21
E’ li che viene il bello!
10/03/2013 at 18:01
(Rispondo qui, che sotto mi impedisce di replicare)
Lieto d’averti strappato una risata, Allie.
10/03/2013 at 14:33
E facciamo tornare Flavio all’assalto…
10/03/2013 at 16:35
Grazie, gentilissimo lei (me l’aspettavo). 🙂
10/03/2013 at 16:36
Il voto “all’assalto”, intendi?
10/03/2013 at 16:51
Esatto. E’ una prerogativa del genere maschile. 😛
10/03/2013 at 17:00
Esatto.
10/03/2013 at 17:02
🙂
10/03/2013 at 17:36
Ah… questi uomini impertinenti ma così scontati!!!
Rido.
10/03/2013 at 00:38
Un voto diverso che mi indichi una via, così sono ferma. 🙁
10/03/2013 at 13:16
Ho votato che Flavio torna all’assalto..
Ora però è in vantaggio l’altra opzione..
09/03/2013 at 06:07
lpresenta la sua ragazza, Ambra vuole “mettersi in giorco” ma non vuole impegnarsi … in un sogno.
08/03/2013 at 23:00
Io dico che Flavio evita ulteriori contatti…mi intrigherebbe scoprire perché 🙂
08/03/2013 at 20:18
Voto per il ritorno all’assalto e ti dico che la tua scrittura sta avendo su di me un potere ipnotico.
Leggo sotto di un blog, devo cercarlo!
Alla prossima,
S.
08/03/2013 at 20:50
Ti rendo facile il compito http://alliewalker63.blogspot.it/
grazie
08/03/2013 at 10:13
Tacchi, gonna aderente, autoreggenti…gambe ignude in moto. Dove?? Dove possiamo vedere costei? Dacci un’indicazione, una location.. uno spunto 😉
Secondo me “Flavio con la moto” è un po’ … scontato. Dalle amiche invece mi aspetto qualcosa di molto particolare e… piccante! 😉
(Complimenti per il blog!… molto bello!)
08/03/2013 at 11:01
Sul blog (in rinascita, il vecchio era diventao obsoleto e noioso) di donne e di storie di donne ne trovi in quantità, peccato siano solo frutto di una fantasia smodata.
Grazie 🙂
07/03/2013 at 20:22
Io penso che un bel giro in moto si abbini bene ai sogni.
Ti seguo!
S.
07/03/2013 at 20:49
Grazie 🙂
07/03/2013 at 16:20
C’è Flavio che l’aspetta per festeggiare..
Magari la porta a fare un giro verso i laghi..
07/03/2013 at 15:31
Il padre. Con le chiavi in mano, perchè l’auto l’aveva rimossa il carro attrezzi.
07/03/2013 at 15:27
naturale e realistico dai paesaggi in cui si svolge l’azione all’esame, allo stato dei personaggi la schermaglia fra Ambra e Flavio. Il tutto pennellato con leggerezza ma efficaci: fluisce il racconto, lo sorseggi in un secondo salvo poi riotrnare a meditare…Brava Allie
07/03/2013 at 14:29
Sognamo con ambra dunque!e speriamo che questo esame porti bene 🙂 benvenuta!
07/03/2013 at 15:14
Appena scritto, leggi pure. Grazie per il tuo commento.
07/03/2013 at 11:06
un bel racconto, sintassi corretta, lessico ricco, emozioni che lasciano il segno. Grazie
07/03/2013 at 11:32
Grazie a te, Mau…mi sembla di conoscelti.
:*
07/03/2013 at 10:48
Moira ha messo addosso un po’ di malinconia questa storia, ma forse è bella proprio per questo…
Per me Ambra, il giorno dopo ha un esame…
07/03/2013 at 11:01
La felicità non è una condizione, ma uno stato mentale… Ambra non ha niente altro che i sogni per vivere felice
07/03/2013 at 10:17
Io votato per l’esame..
Magari incontrerà Flavio per caso..
Mi piace questa storia.. Ti seguo!
07/03/2013 at 11:02
Grazie per il voto 🙂
07/03/2013 at 10:11
non sono un appassionato dei Rosa, ma questo incipit promette molto bene: scrivi molto bene!
ti seguo 😉 e voto per l’ascensore, che è una situazione perfetta nel suo essere così imbarazzante
07/03/2013 at 10:16
Ma grazie!
Credo che questo posto (sito) mi piacerà un casino!
Ricevere commenti fa sempre tanto piacere, significa che hai “smosso” qualcosa.
🙂
07/03/2013 at 10:37
esatto! 😀 hai smosso, e smuoverai 😉
benvenuta!
07/03/2013 at 10:05
Episodio o descrizione dell’autrice? Cosa mi è piaciuto di più. In merito al prima, sono tentato dall’ascensore, nel quale potranno mescolarsi paure, ansie, ricordi e influenze oniriche. In merito al profilo autrice, è molto intrigante. M’immagino l’impiegata che per anni vive con la testa nelle sue avventure che un giorno finalmente decide di vivere. Qual è l’indirizzo del tuo blog? Ho cercato il tuo ebook su Amazon, ma non l’ho trovato…
07/03/2013 at 10:11
L’ebook cercalo su bookrepublic, oppure vai nel mio sito trovi il link anche li. http://alliewalker63.blogspot.it/
😀 Sono una storia nella storia anche nella mia vita.
07/03/2013 at 00:29
Esame anch’io.
Questo mondo (anzi, questa vita) impossibile incuriosisce.
07/03/2013 at 10:18
Lieta di averti incuriosito.
07/03/2013 at 00:17
Benvenuta Allie.
Voto per l’esame… il quale, ovviamente, non preclude niente e nessuno.
Vediamo un po’ dove ci porti. La scrittura mi piace, bella piena.
Saluti,
D.
07/03/2013 at 00:22
Ma grazie… infinite grazie. Per me è completamente nuovo. Sperem :)))
07/03/2013 at 00:30
È uno dei lati belli di questa piattaforma, direi che quasi nessuno è abituato a scrivere con questa dinamica… quindi diventa facilmente gioco e un mettersi alla prova, nel senso buono, e ci si diverte un sacco.
Domanda scema: il tuo nick viene da Sam di Profiler?
07/03/2013 at 00:37
E’ molto più semplice di quanto pensi.
Allie è un dminutivo di Allison, Luisa in italiano. Hai presente la nota pubblicità di qualche tempo fa? Io sono come la signora Luisa, comincia presto, finisce presto e non pulisce il wc se non ha il detersivo giusto.. ah ah ah (sono terribile, lo so).
Walker significa camminare (o cammino): io cammino con i miei pensieri, con la mia testa che non sta mai ferma, cammino così veloce con la mente che tutto il resto non riesce a stargli dietro.
07/03/2013 at 00:43
Wow. Più interessante lo è di sicuro, sul più semplice credo che se me potrebbe discutere (anche solo contando il numero delle righe 🙂 ).
In tutto ciò, buona avventura su THe iNCIPIT e… arrileggerci.