Il mondo impossibile di Ambra

Dove eravamo rimasti?

Il gioco continua? Se di gioco si tratta! Flavio lascia Ambra bendata e prosegue il suo "gioco" (60%)

Arditi ardoriL’alba. Le volute sottili del giorno si immergono nella mia stanza. Cambiano repentini i colori, con il passar dei minuti, divengono un caleidoscopio di lussureggianti toni, caldi adesso. La sensazione che ne ricevo è benefica. Vorrei dipingerli, immergere i pennelli ed esprimere le sensazioni. Non posso. La mia mano sembra morta, tento di muovere le dita accartocciate nel palmo, si aprono a fatica. Mi agito, mia madre se ne accorge. La vedo armeggiare con le flebo. Precipito nel sonno.
Sentii Flavio dietro di me, il suo sfiorarmi leggero, il respiro caldo al mio orecchio. Poi di fronte, il suo odore, un tonfo pesante nello stomaco.
“Flavio… cosa vuoi dimostrarmi?”
“Shhh… non parlare. Sto ascoltando i tuoi pensieri.”
Era vicinissimo, percepivo il suo alito caldo, il tono muschiato del suo profumo. Tutto in me era in fermento. Brividi caldi si spandevano per il corpo, tutto in allerta. Ero in pericolo? No. E non era quello che mi preoccupava! Erano le mie sensazioni, la fonte maggiore di preoccupazione, il corpo in pieno risveglio ormonale. Avrei voluto allungare le mani, toccarlo, sfiorargli le labbra e poi possedere la sua bocca con la lingua. Pensieri che rasentavano la lussuria, che prima di allora non avevo mai provato. Rimasi ancora in attesa, frenando i miei istinti.
“Ambra, lasciati andare. Sei tesa come una corda di violino.” Flavio mi sfiorò le braccia, dalle spalle alle mani, che prese fra le sue: un delicato possesso, un intreccio di dita. “So che lo vuoi anche tu…” disse ancora a fior di labbra, un lieve sfiorarmi il suo respiro sul mio. La bocca dischiusa, non attendevo altro che un suo bacio. Fu involontario protendermi verso di lui, o almeno lo credevo. Trovai la sua bocca cedevole, le sue labbra morbide, la sua lingua, che presi a succhiare avida. Avrei voluto guardarlo negli occhi, il foulard me lo impediva… forse era meglio. Riuscii a godermi quel bacio, mentre le sue mani stringevano le mie. Le guidò sul suo petto, le lasciò e le sue finirono sui miei glutei; li strinse fra le mani e mi incollò al suo corpo, era notevolmente eccitato.
Mi balenò un orgoglioso sorriso in testa, insolito e libertino prese spazio tra le inibizioni: premetti ancora di più il ventre contro di lui. Un gemito mi sfuggì quando lasciò la mia bocca e si insinuò a suggellare l’incavo del collo, e poi scese, verso le colline dei seni, protesi e gonfi sotto la lingerie. Il suo respiro sulla pelle e: ”Ambra… Ambra… Ambra…” la voce resa roca dalla sua evidente eccitazione. Non ero da meno. Allungai le mani a toccarlo, sopra il tessuto dei jeans, annichilita, ma improvvisamente audace.
Slacciai la cintura, il bottone e feci scorrere la zip verso il basso, infilai una mano sotto i boxer; il caldo e umido glande nella mia mano non mi sorprese. Continuai a toccarlo in una lenta e maliziosa esplorazione; l’unico suono la melodia dei nostri sospiri e respiri. Niente altro, solo noi due e la voglia di prendersi; assaporai il momento, mentre le sue mani armeggiavano con i miei jeans, finirono aggrovigliati ai miei piedi, come il perizoma. Flavio, una mano su un gluteo e l’altra fra le mie cosce, iniziò il suo lento incedere verso il mio cuore pulsante; mi accarezzò il pube con estrema delicatezza, si infilò tra le labbra calde con le dita, prese possesso del mio magico bottoncino, torturandolo e sfiorandolo. Risposi in spasmi e contrazioni, come lui d’altronde, che sotto le mie mani cresceva e vibrava di desiderio. Ma non mi bastava.
Fu impossibile nascondere il mio lato che consideravo perverso, i miei desideri, ed era tutto così meraviglioso, tra il dolce e l’amaro, il depravato e il sublime. Scesi verso il basso della sua asta, accarezzai il suo scroto, lo avevo in pugno: potevo accrescere il piacere o regalargli un po’ di…
Si sa, i sogni possono prendere pieghe inaspettate, è la psiche che muove tutto, si aprono mondi improbabili, o mondi fantastici. I sogni sono anche ali di farfalla, fragili, colmi di vita, come la loro breve esistenza.

Il gioco cambia rotta, inaspettatamente...

  • La porta delle grange si apre e... (29%)
    29
  • Ambra prende una decisione sconvolgente (per voi, non per me) (29%)
    29
  • Ambra mostra un lato che lascio a sopresa (decido io) (43%)
    43
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88 Commenti

  • ricordi si mischiano nella mente di Ambra, colorano rapporti intriganti in cui msi mischiano le confidenze, il piacere ei giochi degli amanti…qui riornano mentre la macchina ha dei problemi. I genitori imepgnati in un normale litigio il desiderio di sfuggire alle strettoie…con lampi di delicata sottomissione poi la fase finale commovente e pessimista a un tempo.

  • La porta si apre e … il gioco si spezza.
    Ambra non ha ancora trovato il coraggio di vivere, quindi non si permetterà nemmeno un fantasia così intrigante.
    Dovrà decidere, anche per questo, se abbandonare la lotta o ritornare alla vita, con tutte le sue incertezze.
    Molto pathos, bravissima.
    A kiss.

  • l’incipit poetico e filosofico, poi il colpo di scena flavio che invita Ambra in un locale già visto ma da cui si diparte un percorso nuovo e un’esperienza nuova. La benda. l’inquietudine di non vedere controllare l’ambiente esterno si fa largo in Lei: l’ansia cresce e che accadrà? Una scena di passaggio apparentemente, ma forse siamo a uno snodo importante della storia, in che direzione andranno i protagonisti?Mentre la mente di Ambra si affolla e si colora per i pensieri sul senso della vita…

  • ti leggo con piacere e ti leggo ormai quasi con cadenza quotidiano. Stai diventando un appuntamento fisso. Se non ti trovo qui, sei sul blog. La bravura e talento unite alla costanza per me sono grandi doti per un’autrice.
    Questa frase mi ha intrigato moltissimo: “lussureggianti pagliuzze dorate che si inframezzavano nell’azzurro delle iridi. ”
    Mi piacerebbe molto una continuazione molto fuori dagli schemi. Qualcosa di inusuale persino per la letteratura scandalosa…

  • le sensazioni , gli stati d’animo, la psicologia dei personaggi prendono corpo e emergono come la trama del disegno sulla tela.Abilmente l’autrice intesse un racconto che ti penetra e ti incuriosisce. come la goccia scava nella roccia così Allie arriva alla mente a e al cuore e ti domandi…a quanto il prossimo capitolo? Brava

  • Allie m commuove e non da ora con le sue storie, è un piacere leggerla e lasciare che le parole si depositino nella menet e nel cuore per filtrare e gustare il succo… quando ho letto questo periodo: ” Invece devo chiedere, mendicare attenzioni che vorrei evitare, impegnare mia madre che soffre così tanto. La vedo, vedo le sue lacrime represse quando è al mio fianco, i suoi occhi gonfi, le sue rughe; non merita di vivere in questa maniera, vorrei che la macchina smettesse di funzionare e mi lasciasse andare. Il buio è la mia droga, un rifugio che bramo” mi domando come si possa raggiungere una tale intensità di sentimento.

  • Tacchi, gonna aderente, autoreggenti…gambe ignude in moto. Dove?? Dove possiamo vedere costei? Dacci un’indicazione, una location.. uno spunto 😉
    Secondo me “Flavio con la moto” è un po’ … scontato. Dalle amiche invece mi aspetto qualcosa di molto particolare e… piccante! 😉
    (Complimenti per il blog!… molto bello!)

  • naturale e realistico dai paesaggi in cui si svolge l’azione all’esame, allo stato dei personaggi la schermaglia fra Ambra e Flavio. Il tutto pennellato con leggerezza ma efficaci: fluisce il racconto, lo sorseggi in un secondo salvo poi riotrnare a meditare…Brava Allie

  • Episodio o descrizione dell’autrice? Cosa mi è piaciuto di più. In merito al prima, sono tentato dall’ascensore, nel quale potranno mescolarsi paure, ansie, ricordi e influenze oniriche. In merito al profilo autrice, è molto intrigante. M’immagino l’impiegata che per anni vive con la testa nelle sue avventure che un giorno finalmente decide di vivere. Qual è l’indirizzo del tuo blog? Ho cercato il tuo ebook su Amazon, ma non l’ho trovato…

        • E’ molto più semplice di quanto pensi.
          Allie è un dminutivo di Allison, Luisa in italiano. Hai presente la nota pubblicità di qualche tempo fa? Io sono come la signora Luisa, comincia presto, finisce presto e non pulisce il wc se non ha il detersivo giusto.. ah ah ah (sono terribile, lo so).
          Walker significa camminare (o cammino): io cammino con i miei pensieri, con la mia testa che non sta mai ferma, cammino così veloce con la mente che tutto il resto non riesce a stargli dietro.

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