Lepre in salmìMaddalena quella mattina era stranamente contenta, se n’era accorto anche il postino che la vedeva da anni con un’aria sempre mesta. Sapeva che si sarebbe fermata una coppia inglese a pranzo, non sempre la sua trattoria era in funzione, ormai in pochi si avventuravano in quel borgo dimenticato da tutti gli dei in cui gli umani possono credere se ne hanno voglia. Quei due signori, di età indefinibile fra i 40 e i 60, si erano fermati da lei il giorno prima, dicevano di essere rimasti incantati dalla decadenza delle case e del paesaggio e che avrebbero gustato volentieri la sua fantastica lepre. Maddalena già dal giorno prima aveva lasciato marinare la carne nel vino e negli odori. Non c’era al mondo nessuna come lei che sapesse cucinare la selvaggina, che un tempo cacciava da sola, con tale maestria. Aveva affettato gli odori che aveva lasciato nel vino insieme alle spezie e infine vi aveva immerso la lepre. Le piaceva tornare spesso a controllare come la marinatura cambiava i colori del cibo e quanto profumo si diffondesse nell’aria.
Una volta salutato il postino si mise a preparare la sala, tanto le sarebbe bastato un solo tavolo ma comunque avrebbe dovuto spolverare e ramazzare, erano mesi che non aveva ospiti, quell’inverno era stato particolarmente crudele nei confronti della sua solitudine. Si era quasi abituata a trattenere le sue storie, la sua vita, quelle vicende oscure tutte per sé. I fiori stavano nuovamente sbocciando sui rami del suo ciliegio, Maddalena aveva voglia di far rifiorire le sue torbide storie.
La carne cuoceva già dal un bel pezzo, il profumo della lepre si mescolava a quello della primavera che i due turisti inglesi erano felici di respirare. Maddalena portò del buon vino e, con la scusa che la carne avrebbe dovuto cuocere per un’altra mezz’ora, si mise seduta vicino a loro. Inizialmente li lasciò parlare del posto da dove provenivano, della loro vita, chiese se avessero avuto figli e altre notizie riguardo la famiglia. Poi cominciò a parlare di quel luogo, di quella zona impervia troppo alta per essere definita collina e troppo bassa per essere chiamata montagna. Raccontò di come si viveva in quel posto all’epoca della sua giovinezza, di quante persone abitassero in quel borgo e di quanti inglesi aveva conosciuto. La coppia rimase piacevolmente sorpresa dall’eloquenza dell’anziana signora tanto da richiedere la sua compagnia per l’intero pranzo. Maddalena accettò ma non prima di aver servito ai suoi ospiti formaggi e salumi locali, mentre affettava il prosciutto cominciò a parlare della storia di Edward e Katherine due giovani sposini del West Midlands che erano venuti in viaggio di nozze in Italia. L’anziana cuoca sapeva perfettamente dipingere con le parole i volti e i caratteri dei protagonisti del suo racconto tanto da farli rivivere seduti insieme a loro intorno al tavolo. Katherine, raccontava, era bella e fragile come un papavero e come il colore di quel fiore erano le sue labbra. Aveva invece descritto Edward come un tipo piuttosto anonimo dagli occhi cerulei e le guance facilmente infiammabili. Si amavano molto, lei era una pittrice e lui un agente di borsa. Erano affascinati dalla campagna e avevano deciso di vivere in quello stesso borgo in cui, per uno strano scherzo del destino, erano capitati. S’integrarono perfettamente in quella piccola comunità, lei passava il tempo a dipingere vecchi ruderi e semplici erbe, lui, quando non si recava in città per il lavoro, dava una mano a tutti gli abitanti con i conti per le tasse e le pensioni. La gente del posto cominciò subito a voler loro bene, lei era sempre allegra e i due risultavano divertentissimi quando, con il loro strano accento, cercavano di parlare usando il dialetto locale. Fu un bel periodo quello con Katherine e Edward fino alla sera di quello strano incidente
Uno strano incidente fa in modo che i due giovani sposi
- lei impazzisce, uccide il marito e viene portata in un manicomio criminale (13%)
- spariscono senza lasciare traccia come se non fossero mai esistiti (75%)
- vengano trovati morti in circostanze misteriose (13%)

27/04/2013 at 18:52
Oh ma… Cheffai batti la fiacca… Son curioso 🙂
Ciao e buona ispirazione
07/04/2013 at 08:42
Un bel Crescendo… Questo ti è venuto particolarmente bene.
Complimenti e battendo il seguito 🙂
07/04/2013 at 08:49
Dimenticavo… Documenti sicuramente! Ma devono essere cose per coi valga la pena… Figli scomparsi, o ricordi… Forse più beffardo… Se la maddy sapeva della mattonella avrà ben guardato quindi chi è più scomodo i due o la maddy….
Buondivertimento
06/04/2013 at 11:21
Dai veramente vivi ad Empoli? io in realtà ci sono solo nata ed abito a Montespertoli.
05/04/2013 at 19:04
Anch’io opto per i documenti può venire fuori di tutto…bell’intrigo davvero brava…
06/04/2013 at 06:22
Grazie Alessandra, ho visto che siamo compaesane 🙂
05/04/2013 at 16:59
documenti conteneti enigmi ed indizi mi sembrano un ottimo viatico a moltiplicare le possibilità di questa storia che si sta dimostrando avvincente. (Enzo)
05/04/2013 at 17:51
opto sempre per soluzioni paraculanti 😛
04/04/2013 at 20:00
Brava scritto bene, piu’ liscio del precedente.
Vai che mo’ sono curioso 😉
05/04/2013 at 16:16
è arrivato il III 🙂
04/04/2013 at 07:07
Bell’inizio mi incuriosisce…. Proseguì anche se volevo la 3 uscita.
05/04/2013 at 13:28
Proseguo, grazie Paolo 🙂
03/04/2013 at 14:25
Bravissima! Un incipit stupendo. Mi è piaciuta moltissimo. Andrò senz’altro a frugare tra i tuoi racconti cinici!
03/04/2013 at 16:54
Grazie Luca, a buon leggerci
02/04/2013 at 14:19
è sempre più appassionante!!! Bravissima!!ho scelto la terza.. ancora più mistero…
02/04/2013 at 17:39
😀 grazie è l’opzione che desideravo
02/04/2013 at 08:07
Storia molto intrigante…che seguo volentieri…al prossimo capitolo.
02/04/2013 at 10:59
Grazie, a buon leggerci 🙂
01/04/2013 at 14:28
good good good ..non mi aspettavo niente di meno da te,brava sabrina!!
01/04/2013 at 15:50
ma grassie :*
30/03/2013 at 17:21
Una storia fantastica e quoto chi dice che scrivi benissimo. Non mi è pesato per niente leggere, e te lo dice uno molto pigro.
La storia è molto coinvolgente.
30/03/2013 at 20:09
grazie di cuore, mi state incoraggiando molto, io scrivo altri tipi di racconti e comunque brevi
30/03/2013 at 10:56
Ciao!!Bellissimo!!! ho scelto la seconda lascia con più suspense…
30/03/2013 at 11:48
grazie Paolo :*
30/03/2013 at 00:14
Scorre bene e la sparizione misteriosa promette meglio …
30/03/2013 at 09:27
vedremo dove le parole di Maddalena ci portano. Grazie
29/03/2013 at 22:57
Interessante questo tuo inizio…
Io voto per spariscono come se non fossero mai esistiti e vediamo dove ci conduce Maddalena 🙂
30/03/2013 at 09:26
e quali altre ricette con la lepre ci propinerà 🙂 Grazie
29/03/2013 at 22:09
Che storia avvincente e poi scrivi benissimo, davvero! Ho votato per l’improvvisa sparizione, lascia aperta la porta a infinite ipotesi. Comprese le altre due non votate. 🙂
30/03/2013 at 09:25
in effetti hai ragione, anche se mi piaceva l’idea della pazzia … ma poi il tutto sarebbe diventato un’altra cosa, grazie
29/03/2013 at 19:20
Interessante inizio, davvero. Voto per averli trovati morti in circostanze misteriose
29/03/2013 at 19:34
splat! 🙂
29/03/2013 at 18:18
e ora?
29/03/2013 at 19:35
per ora pare che i due siano stati uccisi in circostanze misteriose
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29/03/2013 at 18:05
Benvenuta sul sito!
Bell’esordio, questo racconto: sono già preso. ^^
Giusto per la cronaca: ho votato per la pazzia della moglie. Ho proprio voglia di una storia da manicomio.
29/03/2013 at 18:10
è quello che vorrei io, tifo per la pazza 😀
29/03/2013 at 15:02
con finale da lasciarsi aperto a due ipotesi opposte
29/03/2013 at 16:14
pare se ne debba scegliere una delle tre
29/03/2013 at 16:19
beh, infatti, ho scelto la seconda con finale che in merito alla sparizione lascia aperte due ipotesi diametralmente opposte …
29/03/2013 at 17:12
è vero, mica ci avevo pensato 🙂