Dove eravamo rimasti?
9.40Quando la rossa e suo fratello sono arrivati, mi hanno trovato seduto nella piccola sala d’attesa dove si trovano le cassette di deposito, nella stazione. Ero lì da non so quanto tempo, con la scatola che avevo trovato fra le mani, aperta.
Stavo seduto immobile, al centro dell’andirivieni incessante di chi partiva e chi arrivava, come un fotogramma bloccato in una sequenza mandata in fast forward.
Ricordo di aver sollevato lo sguardo su Jasmine quando lei mi ha chiamato, senza riconoscerla: davanti ai miei occhi sfilavano le immagini dei ricordi, liberate da ciò che avevo trovato nella cassetta, crudeli e dolorose.
– Ciao, io sono Chaz, e la mia famiglia è stata sterminata per colpa mia.
Maledetto me e maledetta la mia curiosità. Potevo semplicemente tornare a dormire.
Potevo fottermene, come evidentemente ho fatto nei mesi precedenti, invece di andare a cercare questa scatola, aprirla, scoprire il suo contenuto e rivivere quei giorni terribili.
Quando avevo deciso di disobbedire a mio padre per andare ad arruolarmi.
Quando al controllo medico hanno scoperto che ero un figlio naturale, quindi illegale.
Quando per questo motivo i miei famigliari sono stati arrestati e giustiziati.
Sono bastati una foto e un anello identificativo per far riaffiorare ogni cosa alla mia mente.
– Vieni con noi – dice lui, posandomi quella sua manona rassicurante sulla spalla.
Il mondo vortica intorno a noi e io sono inchiodato alla sedia, schiacciato dal peso del senso di colpa e dell’orrore che provo.
– Ci prenderemo cura di te – mormora Jasmine sfiorandomi il braccio
I miei occhi vagano dall’uno all’altra; le loro parole sono prive di significato. Vorrei urlare, ma non ho le forze nemmeno per aprire bocca. Urlo dentro, un grido infinito e assordante, devastante.
Perché? Perché dovrei accettare di farmi aiutare? Non lo merito.
– Adesso non puoi capire, ma vedrai che poi ti sembrerà tutto più chiaro.- Darling cerca di convincermi, ma non fa nemmeno un gesto per obbligarmi a seguirlo.
Gli occhi di Jasmine mi scrutano come se si aspettasse una mia reazione, da un momento all’altro.
Ma io sono stanco.
Solo questo.
Stanco e disperato.
Voglio tornare nel mio buco e non pensare più a nulla.
Un esagono e via, tutta questa storia finirà nel dimenticatoio.
Brucerò la scatola e quello che contiene.
Brucerò all’inferno e non sarà ancora abbastanza.
No, troppo facile Chaz. Dimenticare ogni cosa e far finta di nulla. Non puoi farlo. Devi pagare per i tuoi errori.
– Mister J. ha voluto che tu… – Jasmine prova a spiegarmi, ma io non voglio ascoltarla.
Ecco che riesco ad alzarmi in piedi e loro due si allontanano, arretrano come se li avessi spinti via.
– Non me ne fotte un cazzo di questo dannato Mister J., capito? Non voglio sentire nulla!!! – urlo, mandando in frantumi la bolla di apatia che mi aveva avvolto.
Intorno a noi la gente continua a correre di qua e di là, nessuno si ferma a guardarci.
– Devi ascoltarci…
– NO!
E corro, annaspo, inciampo, con la scatola stretta al petto, alla cieca, lasciandoli indietro.
Corro fin quando arrivo al mio appartamento.
Butto la scatola nella mia nicchia di sicurezza, butto i pensieri lontano da me.
Mi barrico dentro.
Un esagono.
Non ne ho più.
Ma ho quella fiala strana, quella che mi ha dato lo Smilzo.
E sia.
click
oOo
Non li ho più visti, da allora.
Ho ripreso la mia vita di sempre, con la differenza che i ricordi sono rimasti lì, incastrati in un angolo della mia mente come una spina conficcata fra i denti, impossibile da togliere. Che la senti se ci passi la lingua sopra, altrimenti no; però tu continui a cercarla, anche se fa male, come se fosse una droga, qualcosa di cui non sai fare a meno.
Non li ho più visti, no.
E nemmeno lo Smilzo.
Ho cambiato pusher.
Non sono più andato al Grind.
Probabilmente non scoprirò mai perché qualcuno si sia preso la briga di farmi ricordare ogni cosa.
Ma in fondo, va bene così.
02/03/2014 at 12:59
Woow! Una versione decisamente più avvincente di ‘una notte da leoni’ che in breve si è trasformata in una scacchiera di scelte alla Matrix, ma nella realtà non esistono la pillola blu e la pillola rossa, nella realtà non si può scegliere di dimenticare.
02/03/2014 at 23:33
Ma grazie 🙂
Sono incuriosita dal fatto che tu abbia scelto di leggere questo, fra tutti i miei racconti 🙂
Nella realtà non esistono le pillole per dimenticare, ma il nostro cervello a volte fa un lavoro egregio in tal senso, non trovi?
03/03/2014 at 20:00
E’ stata una scelta molto ardua! XD Come fai a scrivere così tanto?
Non saprei cosa mi ha portato qui, ho evitato il giallo perchè ancora incompiuto e comunque lungo, l’horror non mi attira particolarmente e… Ho scelto bene comunque!
Sisi se ci si impegna possiamo anche far finta di dimenticare e in tal senso il tempo è il migliore degli alleati, ma come il tuo protagonista poi si rimane erosi dal dubbio e dal rimpianto.
04/03/2014 at 09:52
Sono compulsiva. 😛
15/05/2013 at 20:53
Bravissima Laura, bel prequel che è solo un antipasto del libro vero e proprio che io consiglio a tutti. Mi prendo il merito di essere stata una piccola molla nell’ingranaggio di questo libro, visto che ho “costretto” Laura a darmi un finale (non in senso metaforico, ma proprio con accetta e visto che spuntava alla porta in stile Shining a casa di Laura quando scoprii che il suo manoscritto non aveva il finale) 🙂
Ora non vi resta che comprare il libro, che è davvero bello e sorprendente. Troverete Chazz in tutta la sua sbadataggine e non solo. Che dire ancora, Brava Laura, comprate il libro e ora mi vado a leggere il nuovo racconto 😉
16/05/2013 at 10:11
Ho riso tanto immaginandoti in versione Shining 😀 però hai reso molto l’idea 😀
15/05/2013 at 16:34
un gran tocco, il finale. Mi sconforta sapere che lascia così, senza fiato. Ma ne hai cominciato un’altro….bene!
15/05/2013 at 16:44
Grazie Gianmarco. 🙂 allora ci “vediamo” sull’altro 🙂
15/05/2013 at 12:47
Non aggiungo altro, ora devo solo leggermi il libro. 🙂
Sara solo cartaceo o anche ebook?
15/05/2013 at 14:35
Per ora solo cartaceo, scelta della casa editrice 🙂 Però confido di poterlo vedere anche in formato Ebook, presto.
PS quando vuoi, sono pronta per il tuo blog 😉
15/05/2013 at 12:05
Bello…bello….bello…bello…bello…bello…bello…bello…posso continuare così per tutto il giorno 🙂 Adesso tocca al libro 🙂
15/05/2013 at 13:29
<3 continua pure *-* 🙂
15/05/2013 at 11:46
Sai già come la penso no?
Stupendo!
15/05/2013 at 11:12
Che dire, ogni volta che si giunge al decimo episodio di una tua storia non si può che essere un po’ malinconici. E questo finale, denso, cupo, drammatico non fa che rafforzare la sensazione. Storia davvero bella, questo racconto svolto tutto in una notte è davvero volato via. Sarà difficile non andare a prendere il tuo libro! 🙂
a presto!
15/05/2013 at 11:36
Grazie anche a te 🙂 Mi raccomando, se lo leggerai fammi avere un tuo commento, mi farebbe molto piacere.
E guarda che ne ho iniziato un altro U.U
15/05/2013 at 08:38
Urca, Laura.
Finale tosto…
Lascia un po’ spaesati, com’è giusto che sia.
Brava. Davvero.
D.
15/05/2013 at 08:54
Grazie di cuore.
Ero molto indecisa se lasciarvi con questo finale, ma in fondo dovevo introdurre quella che sarà la storia vera e propria, molto più cupa del racconto 🙂 Son contenta che ti sia piaciuto. 🙂
15/05/2013 at 08:22
Finale molto intenso, malinconico e misterioso.
Per lo meno menzioni lo Smilzo, lo prendo come un omaggio alla mia follia….
Ho letto su twitter del tuo libro, ci fai sapere come fare per averlo?
Grazie, al prossimo racconto, che presumo si intitolerà: Smilzo will never die…
15/05/2013 at 08:44
Grazie Giacomo 🙂
In effetti, ti ho pensato con la citazione dello Smilzo e probabilmente ci sarà uno spin off dedicato a lui 😛
Ma il prossimo racconto si intitola Shadows e l’apparizione dello Smilzo non è detto che mancherà , dipende da dove mi porterete voi lettori con le vostre scelte 😛
Per il libro, potrai trovarlo (credo già oggi in giornata) sul sito della casa editrice
http://www.arpeggiolibero.it/WebSite_Edizioni_Arpeggio_Libero/Home.html
E fra un paio di giorni su Ibs e Mondadori
A Torino c’è una libreria, la Hellas, che lo avrà di sicuro; Sul resto del territorio nazionale, in qualsiasi libreria potrai comunque ordinarlo e spero che presto si vedrà sugli scaffali 🙂
15/05/2013 at 20:47
e uno spin off sul Ragno me lo hai promesso 😉
15/05/2013 at 07:26
E brava Lala!! 😉
15/05/2013 at 07:05
Che dire? Brava come sempre Laura!
Finale malinconico che incuriosisce.. Ora dovremo per forza leggere Reality Twist!! 😛
Aspetto la prossima storia.. Se non l’hai già pubblicata nel frattempo!
:-*
15/05/2013 at 07:13
Ebbene sì, c’è già quello nuovo online 🙂
Grazie Giulia 🙂 :*
15/05/2013 at 08:04
Vado subito a vedere!!
14/05/2013 at 23:22
E così, eccoci alla fine. Grazie a chi mi ha seguita, grazie a chi avrà voglia di lasciarmi ancora un commento per questo capitolo di chiusura che ha stravolto un po’ l’atmosfera generale del racconto 🙂
14/05/2013 at 16:52
Sono arrivata moooooooooooooooooolto tardi, ma devo dire che il tuo stile mi piace assai. 🙂 Vedrò di leggere almeno l’ultimo capitolo (oltre a questo) e poi seguirti per benino. 😉
14/05/2013 at 16:55
Grazie, ci conto 🙂
14/05/2013 at 12:32
sono riuscito a recuperare tutti i capitoli persi 😛 adesso vediamo questa cassetta….non è che contiene una scatola di donuts?!?!? XD
14/05/2013 at 14:04
Ovvio: la stessa che dovevi portarci dall’America 😀