Awake

Dove eravamo rimasti?

Bene, adesso vi tocca mettervi di nuovo nei panni di Chaz e dirmi se: cerchereste un modo per sfuggire a Ditta per andare alla Stazione (68%)

8.30Non so con quali energie, ma sono riuscito a divincolarmi dalla presa di Ditta e a fuggire saltando giù dall’elevatore appena partito prima che lei potesse impedirmelo.
Con un’agilità che non pensavo nemmeno di avere sono atterrato sulla banchina e son corso via.
Ciao ciao Ditta.
Non mi sono fermato a guardare indietro. Tanto l’elevatore non si fermerà prima del prossimo livello, molti metri più in alto rispetto a dove mi trovo io. Che fosse o meno mia zia, poco mi importa: se fossi rimasto ancora un minuto in più, avrei potuto ucciderla pur di non doverla più ascoltare.
Corro finché non mi sento al sicuro; non sono andato troppo lontano, ad esser sinceri. Ehi, ragazzi, va bene tutto, l’adrenalina e le doti da atleta che non sapevo di avere, però è anche vero che non dormo da più di ventiquattro ore e che sono un tossico prossimo alla crisi d’astinenza, ricordiamocelo bene.
Mi sono infilato nel ghetto, talmente gremito di gente che sarà impossibile trovarmi. Qui le baracche sono poco più che scatoloni ammassati gli uni agli altri, semplici tane, rifugi di fortuna. Il luogo ideale per nascondersi. So che c’è un altro elevatore, poco oltre; devo solo riuscire ad arrivarci indenne.
oOo
– Io te lo avevo detto che l’idea della zia invadente non avrebbe funzionato. Chiunque sarebbe fuggito da una così! – Darling si stava lamentando con lo Smilzo, mentre si toglieva la parrucca bionda e Jasmine lo aiutava a liberarsi della tuta fucsia, troppo attillata perché lui ci potesse riuscire da solo
– Non ha importanza. Basta che tu sia riuscito a prendergli la chiave. – Lo Smilzo gli dava le spalle: non aveva nessuna intenzione di assistere allo spettacolo della svestizione dell’energumeno.
– Certo che gliel’ho… Ops.
– Ops cosa? – lo Smilzo si voltò di scatto, ma tornò a girarsi immediatamente dall’altra parte: Darling era completamente nudo. – Cristosanto, Darling. Copriti! Non voglio vedere il tuo …coso.
– Non volevo fartelo vedere! Sei tu che ti sei girato.
– Ah! Piantala! Allora, la chiave?
– Non c’è – era stata Jasmine a parlare, con un’espressione divertita.
– Non c’è un cazzo da ridere, Jas. Avevamo solo un compito, noi tre: impedire che Chaz arrivasse a quella maledetta cassetta. Invece voi due avete fatto un casino senza senso! Dovrei uccidervi per questo…
– Provaci. – la voce di Jasmine era diventata fredda, metallica. Lo Smilzo cominciò a sudare freddo. Lentamente, molto lentamente, si voltò a guardarla e si trovò faccia a faccia con un demolecolatore che la rossa impugnava con un’eleganza davvero fuori dal normale. Darling, dietro di lei e ancora nudo, ma armato quanto la sorella.
– Ragazzi… Siamo tutti stanchi e nervosi, stavo solo scherzando… Mettete giù quei giocattoli…
– Addio Derek
Un fascio di luce e un attimo dopo lo Smilzo era scomparso. Jasmine non aveva perso tempo a spiegargli perché lo stava uccidendo: non aveva mai capito perché nei film i cattivi perdessero tempo a fare quei lunghi monologhi sui loro piani. E poi, lei non era cattiva. Solo un po’. La missione che l’altro Mister J aveva affidato a lei e Darling era completamente diversa da quella assegnata a Derek: loro dovevano aiutare Chaz ad arrivare alla cassetta, quando fosse giunto il momento.
Il fatto che Chaz quella notte non si desse per vinto, le aveva fatto capire che era arrivata l’ora di aiutarlo ad andare fino in fondo.
– Vestiti, dai. Andiamo a recuperare Chaz. – disse a Darling, ritirando il demolecolatore nella borsetta
– Pensavo che non ti saresti mai decisa. Non ne potevo più di quell’idiota.
Jasmine fece un lieve sorriso e si strinse nelle spalle
– Dovevo togliergli il rilevatore biologico, prima. Altrimenti si accorgerebbero che è morto in tempo zero. – gli spiegò, mostrandogli il chip sottocutaneo che aveva tolto a Derek mentre il fratello era impegnato con Chaz; non gli disse come ci fosse riuscita. Si limitò a nascondere il chip nella baracca e ad andarsene con il fratello.

Va bene, siamo alla resa dei conti. Gliela facciamo trovare questa cassetta, a Chaz?

  • Ma io voglio sapere chi è Mister J! Non mi importa nulla della cassetta! (9%)
    9
  • No, è troppo sfortunato per riuscirci: gli succederà qualche altro casino che gli impedirà di trovarla, almeno per ora. (23%)
    23
  • Sì, che cavolo, mi hai fatto morire di curiosità per nove capitoli, adesso voglio sapere cosa c'è dentro! (68%)
    68
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322 Commenti

  • Bravissima Laura, bel prequel che è solo un antipasto del libro vero e proprio che io consiglio a tutti. Mi prendo il merito di essere stata una piccola molla nell’ingranaggio di questo libro, visto che ho “costretto” Laura a darmi un finale (non in senso metaforico, ma proprio con accetta e visto che spuntava alla porta in stile Shining a casa di Laura quando scoprii che il suo manoscritto non aveva il finale) 🙂

    Ora non vi resta che comprare il libro, che è davvero bello e sorprendente. Troverete Chazz in tutta la sua sbadataggine e non solo. Che dire ancora, Brava Laura, comprate il libro e ora mi vado a leggere il nuovo racconto 😉

  • Che dire, ogni volta che si giunge al decimo episodio di una tua storia non si può che essere un po’ malinconici. E questo finale, denso, cupo, drammatico non fa che rafforzare la sensazione. Storia davvero bella, questo racconto svolto tutto in una notte è davvero volato via. Sarà difficile non andare a prendere il tuo libro! 🙂
    a presto!

  • Cassetta o Mister J, Cassetta o Mister J, Cassetta o Mister J, Cassetta o Mister J, Cassetta o Mister J, Cassetta o Mister J, Cassetta o Mister J, Cassetta o Mister J… CASSETTAAAAAA
    perché le tue storie sembrano sempre così brevi!?!

  • Eccomi in zona cesarini ma ho avuto una giornataccia (come puoi vedere da facebook…) :((

    voto per Ditta, perché mi intriga e poi è una novità anche per me 🙂

    Brava Laura, qui riconosco ancora la tua mano, nel cambio di punto di vista che contraddistingue il tuo gioiellino (Reality twist)

  • Eccomi qua. Sono riemerso dall’avere-sempre-da-fare e ho recuperato tutti i capitoli che avevo lasciato indietro.
    Letti in fila, cara Laura, scorrono via che è una meraviglia. E i personaggi girano alla perfezione. Bravissima.

    Per quanto riguarda questa scelta, fossi lo Smilzo farei da solo.

    Ciao ciao,
    D.

  • il mio peggior difetto? la curiosità!!!! e quindi voglio sapere cosa apre la chiave 🙂 magari apre solo la porta del gabinetto di una squallida area di servizio o magari no…vedremo 😉

  • Nuuuu…fratelli!!!…non ci posso credere. Comunque tornare dentro non se ne parla…vediamo la chiave cosa apre…o cosa aziona 😛 Bella la storia e belli i personaggi…voglio un altro capitolo! 😀 (adesso faccio i capricci come i bambini)

  • Bella storia, ma è appunto una storia. La verità è un’altra! e quei due non sono nemmeno fratelli. 🙂
    Per me volevano ingaggiarlo per qualche attività losca e alla fine gli è rimasta una chiave di troppo.

  • ciao Laura, ho letto d’un fiato i tuoi primi quattro capitoli, brava la storia è interessante e molto scorrevole.
    Occhio a Johnny Mnemonic però 😀
    Grande l’idea dell’audio embedded, te la copierò senza rtitegno 🙂
    Aspetto la continuazione, amo la tua ambientazione cyberpunk.

  • Anch’io voto per sapere un pezzo per volta. Non può essere tutto semplice, facile e lineare. Non sono mica tutti droidi, ci sono ancora umani in circolazione. E gli umani fanno sempre un sacco di casini 🙂

  • Troppo facile. Il setting invita all’entropia selvaggia, non può andargli così bene. Gliela portano via e dovrà inseguirla. Lei, o quello che vuol sapere. Mi piace quando scatta la modalità Supermario, nelle tue storie: ostacoli da saltare, cose da afferrare al volo, cattivi da dodgiare e principesse da salvare… fatta a modo tuo, s’intende 😉

  • Il mio voto è andato disperso…
    Secondo me si scervellava tutta la notte 🙂 e quel “avrà cercato di capire” non vuol dire che lo abbia capito 😉

    Mi piace come va avanti questa storia, sapendo già gli scenari futuri e conoscendo già il personaggio non posso non amarla (anche se odio la fantascienza!!)
    Ora aspetto il secondo 🙂
    ps. mi aspetto molte citazioni dal tuo libro

  • Speriamo che la chiave apra la porta della morettina! 🙂 Cmq Chaz è fuso che la metà basta…ecco cosa succede a guidare un esoscheletro 😛 Vediamo cosa scoprirà al Grind 😉

  • Ti dico che Chaz sono io.
    Precisa e sputata, ma femmina. Stesse paranoie, stessi flash.
    Già lo adoro. 🙂

    Tu che scrivi in prima persona mi piaci tanto tanto..brava!

    Per me cmq lo shokkato si dimentica totalmente della chiave!

  • bhe, ma é ovvio: si dimentica della chiave e va a lavorare come nulla fosse 😀
    nell’incipit, la storia sta già strappando qualche risata 🙂

    ah, é fantastico che tu sforni una storia dietro l’altra ! scrittrice seriale 🙂

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