Nipote del caos, figlio della notte e delle tenebreNon ricordo un solo giorno, una sola sera nella quale non mi sia seduto su questa veranda, un sigaro spento tra le dita e lo sguardo fisso al fiume, alle sue acque stanche e nere, sempre uguali.
È da tanto che nessuno lo attraversa più, questo fiume.
Una volta passavo le mie giornate a fare avanti e indietro tra le sue rive, ma poi l’azienda ha pensato che fosse un metodo di trasporto troppo lento, troppo vecchio, troppo folcloristico.
Modernizziamo, hanno detto.
Adesso c’è tutta un’aria-accettazione, una sorta di hall. Sembra quasi una dogana.
Io lavoro lì, dietro al bancone, con la mia bella divisa.
Prendo nota e smisto, indico la strada giusta. Sto dietro agli incassi.
A volte mi manca lo sciabordio dell’acqua sotto i piedi. Capita sempre più spesso, in effetti.
C’è qualcuno – qualcuno che sicuramente è passato da queste parti – che ha detto che se guardi troppo a lungo dentro l’abisso, va a finire che l’abisso guarda dentro di te.
Io questo fiume lo fisso da sempre, chissà le sue acque scure quante cose sanno su di me, pronte come sono a scrutarmi di rimando.
– Birra?
La voce arriva dalla mia destra, da molto vicino. Improvvisa.
Quasi non mi ricordavo più di non essere da solo, stasera.
Dev’essere la forza dell’abitudine.
Nemmeno mia moglie viene mai sulla veranda con me, dice che il fiume le mette tristezza, dice che le mette tristezza anche solo guardare come lo osservo, l’espressione che mi si dipinge sul volto. Quell’espressione io non l’ho mai vista, ma l’ho sentita, e immagino che mia moglie abbia le sue buone ragioni per preferire stare in casa.
L’uomo che ho di fianco non lo conosco, in fin dei conti, ma il suo silenzio sì. Lo conosco e lo apprezzo. È lo stesso mio, dopo una giornata passata a parlare con gente che vorrebbe essere da tutt’altra parte.
Prendo la bottiglia che mi sta tendendo e bevo un lungo sorso di birra. È fresca e sa di buono. Continuo a rigirarmi tra le dita quel sigaro spento, l’idea di accenderlo mi è lontanissima.
– Non lo accendi quello?
– Non credo, no.
Fine delle trasmissioni.
Vivere e lavorare da queste parti significa rinunciare a qualsiasi “C’era una volta”.
Qui è tutto e sempre al presente.
Il passato è semplicemente un biglietto da visita, un’indicazione, una destinazione.
Al futuro preferisce non pensarci nessuno. Tanto più i visitatori, i clienti, per ovvi motivi.
Ieri, oggi e domani sono soltanto modi diversi di chiamare il presente, un presente eterno e mai particolarmente allegro.
Il solo posto capace di tirarti un po’ su di morale, qui in giro, è il Club. Lì c’è il mio sgabello, al bancone. Il mio posto. Ci vado quasi tutte le sere, dopo il lavoro, a sentire un po’ di buona musica e a spendere un po’ delle mie monete per bere qualcosa. Mia moglie dice che ci passo troppo tempo, dice che sto più lì che con lei, e credo che abbia ragione. Ma sono pronto a scommettere che se stasera ci andassi, col mio nuovo amico, ne sarebbe contenta. Non le piace avere visite, la gente che passa da queste parti tende a non essere mai particolarmente raccomandabile.
Il fiume continua a guardarmi, abissale.
Le mie mani tremano un poco.
Sarà il freddo.
È curioso che qui, proprio qui, faccia sempre così freddo. Sembra che venga su dall’acqua.
Quell’acqua.
Nera e mossa.
Sulla quale nulla si riflette.
Che nessuna barca, per volere dell’Amministratore Delegato, fende più. Nemmeno la mia.
Il fiume era l’inizio di tutto, ora è solo un ornamento. L’industrializzazione è arrivata anche qui, i ruoli sono stati rivisti, la ditta s’è messa al passo coi tempi, l’immaginario collettivo ha dovuto cedere terreno ad una modernità fatta di uffici, di sale d’attesa, di file, di numeri da staccare, di CDA…
Gli affari, comunque, non sono mai andati così bene. L’azienda per la quale lavoro non la sente la crisi, può giusto avere qualche piccolo problemino di immagine.
Si chiama Ade SPA.
Io sto in portineria, all’accoglienza. Sul tesserino che porto appuntato al petto c’è scritto il mio nome: Caronte.
Cosa succede nel prossimo capitolo, che comunque sarà puro intrattenimento?
- Scopriamo un altro personaggio (a voi anche indicare chi). (11%)
- Scopriamo qualcosa di più su come funziona l'Ade SPA e sul protagonista. (41%)
- Si va al Club, a vedere che posto è. (48%)

03/09/2014 at 10:34
Accidenti me l’ero persa questa storia. Comincio a leggerla ora e poi la commenterò. Mi sarebbe piaciuto leggerla con il mio kindle più comodamente ma non posso aspettare che ne facciano un e-book. A proposito decidi tu se fare un e-book o TI.
02/04/2014 at 22:39
Ok, è ora di cominciare anche questo racconto.
Sento che “In divenire” non sarà lo stesso, se non lo faccio.
Solo solo una cosa, arrivato a questo punto: che non incontrerò più il buon Mecchenzi (pace all’anima sua). Ma quanto era bello il nome “Mecchenzi”. Non ti perdonerò mai il suo omicidio, dove ne trovi un altro così…
Ok, ci vediamo alla fine, prima che mi trasformi in una nuova “Annie Wilkes”…
03/04/2014 at 16:13
🙂
Mecchenzi l’ho ucciso per invidia, infatti. E ho anche già preso appuntamento all’anagrafe per farmi cambiare il nome.
04/04/2014 at 23:50
Che dire, maledetto genio. Ci sono così tante chicce in questo racconto che non so da dove partire. So solo che il capitolo 8, e più precisamente la scena in cui l’AD lancia il cappello senza fare centro… ha causato un blackout anche nel mio computer. Sono letteralmente volato per terra.
Bellissima fiaba. Un Giech da Oscar. Se esistesse un attore per impersonare Giech… non so… come lo vedresti uno strafottente DeVito? O un D. Hoffman. Boh.
So solo che adesso voglio capire come ha fatto. A tornare tra noi vivi, per Diana.
05/04/2014 at 18:46
Ciao boost.
Lieto che questa “fiaba” ti sia piaciuta… anche se mi son dovuto rileggere il capitolo 8. 🙂
DeVito… mmm… meglio Dustin, sicuramente. Me lo immagino segaligno, il buon Giech.
06/04/2014 at 18:53
eh però Denny che sboffa la sigaretta sul diavolo ce lo vedo… Cmq, il “regista” sei tu.
Daje sotto. Con calma, ovviamente.
06/04/2014 at 18:55
In verità nessuno dei due mi convince, quindi diciamo che non hanno superato il casting, ecco. Steve Buscemi?
06/04/2014 at 19:36
ahah. Credici o no avevo voglia di aggiungere un commento proprio indicando finalmente “Buscemi”… se lo vuoi segaligno, allora è lui.
07/04/2014 at 07:21
Andata, allora. Più tardi faccio un trillo al suo agente. Poi ti aggiorno.
02/04/2014 at 08:57
Letto d’un fiato e un bel po’ in ritardo. Mi piace. Molto. Bravo!
02/04/2014 at 09:08
Mi piacciono sempre moltissimo i commenti alle storie concluse. Grazie Alice, davvero.
D.
31/01/2014 at 11:03
ho letto gli ultimi due capitoli con grande ritardo ma non dubitavo che lì ad attendermi ci sarebbe stato un finale da maestro! il piacere delle conferme 🙂
non smettere di scrivere, scrivi ancora, scrivi sempre!
d’accordo, prenditi pure una pausa, ma riprendi la penna in mano (o il computer sulle ginocchia.. insomma, hai afferrato il concetto), appena puoi, scrivi!
04/02/2014 at 19:04
Grazie piemme.
Devo mettere un po’ di ordine tra alcune mezze idee che mi frullano per la testa, ma dopo mi rimetto a scrivere senza indugio.
Ciao ciao,
D.
02/01/2014 at 23:02
Ho letto “e all’improvviso… niente” e poi quest’altro racconto, ancora ho davanti l’immagine della mucca sposa, complimenti, spero di leggere presto qualcos’altro di tuo!
03/01/2014 at 12:51
Grazie Alessandra… non è da tutti resistere all’intera saga di La Solfa. C’è gente che si è sposata mucche pur di fuggire.
D.
03/01/2014 at 12:52
Sempre meglio che sposare lui! 🙂
03/01/2014 at 13:01
Poco ma sicuro! 😀
02/01/2014 at 19:28
Mi è piaciuto molto: in primis i personaggi, a seguire lo stile e le belle idee.
Mi dispiace solo essere arrivata troppo tardi da noi poter influire nella storia con un voticino.
Attendo altri tuoi scritti!
03/01/2014 at 12:48
Ciao Eleo e grazie. Adoro i commenti che arrivano all’improvviso, a racconto chiuso.
Son contento che ‘sti strambi personaggi ti siano piaciuti, così come le loro non-vicende.
Grazie davvero,
D.
31/12/2013 at 11:33
Maestoso, Magistrale, Mitico, Mitologico, Meritevole, Micidiale, Miiiiiiiiiichia cosa non sono gli ultimi due capitoli (ero rimasto indietro di brutto e per troppo a lungo).
Credo che Giech sia ormai diventato uno di quei personaggi tipo Indiana Jones, Jena Plissken o Atreiu!
In quale genere sguazzerà la prossima volta? Romanzo rosa, fantasy o super eroi?
Non vedo l’ora.
31/12/2013 at 14:45
In effetti Atreiu è stato una grande fonte di ispirazione. 🙂
Giech mi sa tanto che per un po’ resta in soffitta, a giocare coi playmobil dei pirati.
Grazie bestia.
26/12/2013 at 14:18
Ebbravo!! Come minimo, però, ora aspetto la scena subito dopo i titoli di coda con l’amministratore delegato che si risveglia sul pavimento… ; )
31/12/2013 at 14:48
Si risveglia e ride, tanto lo sa che alla fine vincerà lui. Forse. Nel dubbio, comunque, ride.
24/12/2013 at 17:12
Ma figuriamoci se Mr La Solfa non s’inventa un affluente sfuggito alla riqualificazione dell’Acheronte, o un torrentello che ha ripreso la via per il mare. Certo che senza accendino e con una sola sigaretta sarebbe un viaggio avventuroso…
31/12/2013 at 14:50
Se ho contato bene, le sigarette dovrebbero essere due, ma tanto senza accendino cambia poco. Mister La Solfa alla deriva e ci piace così, magari prima o poi qualcuno lo ripesca.
D.
22/12/2013 at 14:26
L’Eterno Ritorno, insomma…
Chissà se avremo la fortuna di leggerti ancora. Ci spero, dai.
31/12/2013 at 14:52
L’eterno sfigato ritorno, direi. Che poi un po’ se lo merita pure, Giech.
D.
22/12/2013 at 00:17
A un certo punto si torna sempre sui propri passi. Tutto è stato già scritto. Noi lo replichiamo. Ma da una parte tutto esiste già. Tutto è già fatto. E scrivere è un metodo per visitare tale dimensione.
Leggerti è un piacere filosofico. Ciò che crei è fonte di riflessione continua. Poi, verso la fine, si torna al punto di partenza, per non dimenticare. E magari, per farsi altre domande…
Il mondo, del resto è piccolo.
Una perla che si sente come appena uscita da un’ostrica.
22/12/2013 at 13:01
Prima o poi, ostrica a parte, dovrai dirmi da dove salti fuori, Perla.
Per quanto riguarda l’aspetto filosofico… mmm, il mio – riuscito o meno, questo conta poco – è puro intrattenimento e non punta certo ad altro, per mancanza da parte dell’autore tanto di mezzi quanto di voglia. Le ipotetiche riflessioni, insomma, sono tutto merito (o colpa, a seconda) di chi legge. Prendetevi le vostre responsabilità. 🙂
Ciao Perla,
D.
23/12/2013 at 15:39
Del resto sono una che si lascia trasportare dlla fantasia e vedo spesso solo ciò che voglio vedere, a prescindere dalla natura di ciò che si trova dinanzi a me. Se dovessi diventare critica letteraria- cosa che non auguro a nessuno scrittore avvenga ( ne rimarrebbero in giro pochi, tutti gli altri in terapia) sarei prolissa e logorroica, spietata e indifferente perchè mi costruirei tanti castelli in aria da cui nessuno mi tirerebbe fuori. Ma è così bello sforare, non trovi? Blaterare a dismisura e poi vedere cosa ne è uscito fuori.
Tutto il resto…Bah.
Perla.
23/12/2013 at 21:17
Lunga vita al blaterare.
20/12/2013 at 15:49
Fantastico! bravo caro il mio bricoleur.
ma ora? che succede?
22/12/2013 at 12:25
Ora relax.
Quello là si fa il suo bel giretto acquatico, gli altri lo aspettano di ritorno e noi vediamo di impiegare il tempo leggendo qualcosa d’altro. Giech mi sa che, per l’appunto, resterà in stand-by per un bel po’, non è pronto per una trilogia. 🙂
Grazie ggrch.
D.
17/12/2013 at 13:18
Eeeeeh, bricoleur è sempre bricoleur.
Ormai non so più cosa dire per non essere ripetitiva. Bellissimo finale. Bravissimo Bricoleur. Inimitabile Giech.
Accendo le candele sotto l’altarino? 😛
17/12/2013 at 17:32
🙂
Grazie Marta. Diamo a Giech quel che è di Giech, oltre al futuro incerto che lo attende.
Per le candele… lascia stare, che poi ce le dimentichiamo accese e diamo fuoco a tutto.
Grazie per la lettura e le parole spropositatamente belle,
alla prossima.
D.
17/12/2013 at 12:36
Ah, quante gioie danno, le monete che cadono di taglio!
Perché tutto può coesistere con il suo contrario.
Un atto rivoluzionario-non rivoluzionario è la degna conclusione di quest’avventura di Giech.
Ce ne saranno altre, però, perché noi aspettiamo! 😉 (Giech ci starebbe bene, come filo rosso di quel certo progetto che ferve in cantiere?)
17/12/2013 at 17:26
Ciao Margherita.
Giech mi sa che finisce in soffitta per un po’, abbiamo deciso di prenderci una pausa e guardarci un po’ attorno, tipo coppia aperta. Poi, in futuro, magari ci ritroveremo, chi lo sa…
Grazie della compagnia.
D.
16/12/2013 at 11:04
Che dire se non spettacolo!!! Mi son letto tutto d’un fiato gli ultimi due capitoli e il finale è magnifico…ma ovviamente non riesco a togliermi dalla testa l’immagine di Giech che usa il sax come una mazza da baseball e la testa dell’AD come pallina!!!
Voglio il romanzo di Giech La Solfa!!!
17/12/2013 at 17:23
Giech mi sa che è uno da una botta e via (in tutti i sensi), le lungaggini di un romanzo non le reggerebbe mai, temo. Però il copyright c’è, quindi mai dire mai, anche se…
Ciao perditempo, grazie per essere arrivato fin qui e con i tempi che ho imposto.
D.
18/12/2013 at 16:32
Segure i tuoi scritti è un grandissimo piacere e poterti offrire qualche birra ogni tanto è un grande onore oltre che un piacere…ma sappi che ti stresserò finché non avro tra le mani il romanzo di Giech La Solfa!!!
18/12/2013 at 16:34
“avrò” che a scrivere errori di ortografia – seppur frutto della fretta tecnologica – in un sito di scrittori è una cosa brutta…
15/12/2013 at 18:34
…”Giech ed io ce ne stiamo lì, seduti, gli occhi all’Acheronte, che un tempo era l’inizio di tutto e adesso sembra buono solo a suggerire finali. ” Adesso capisco, ho trovato il riferimento! 😉
15/12/2013 at 18:37
🙂
Il fiume e l’acqua ciclica.
15/12/2013 at 18:43
… anche se un certo Eraclito diceva: Panta rei!
15/12/2013 at 18:50
Era-chi?
15/12/2013 at 18:57
… un filosofo greco. Era convinto che non ci si bagna mai due volte nella stessa acqua di un fiume e quindi la tua teoria dell’acqua ciclica sarebbe in netto contrasto con questa affermazione… ma in fondo chi era Eraclito?!
15/12/2013 at 19:06
Sì, scherzavo. “Panta Rei (cit.)” era uno dei possibili titoli per il capitolo.
Spero Eraclito non se la prenda troppo, io di far della filosofia non ne ho mai avuto l’intenzione. Quella è acqua ciclica perché il fiume l’hanno reso anello, mica come simbolo di qualcosa, solo come burla.
15/12/2013 at 19:24
… giusto, però a pensarci bene se il fiume è un anello, l’acqua alla fine, gira che ti rigira, è sempre la stessa!
15/12/2013 at 19:28
Eh, difatti è ciclica perché ciclicamente s’aripropone, come le cene di Natale.
16/12/2013 at 08:48
… a proposito di Natale e di regali… ti attendo con ansia nel mio Bosco di Pietra, se vorrai farmi questo dono, sarei molto lieta di avere una tua impressione, ritengo che sia essenziale e sarebbe per me un onore, un piccolo cadeau… 😉
15/12/2013 at 17:05
Bellooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!! Bello, bello, bello! Provo una nostalgia come quando qualcuno a cui tieni ti ha salutato perché starà via per molto, molto tempo. Bello, dico davvero. 🙂 Sei un mito, David!
15/12/2013 at 17:31
Grazie Glo’!
Dai che tanto alle assenze vi ho abituato, con i miei tempi di pubblicazione tra un capitolo e l’altro…
15/12/2013 at 17:36
Ah, lo ben so, ma il fatto è che ormai Giech è anche un po’ “nostro” e a me mancherà…
15/12/2013 at 17:43
Le scorribande di Giech… Al momento non mi dispiace l’idea di lasciarlo lì sul fiume, solo, senza accendino e con un futuro incerto. Amore/odio, da sempre e per sempre.
15/12/2013 at 16:02
Che dire, una bella sorpresa aspetta il nostro Giech ahah
Mi sei piaciuto David, bel finale di un racconto che alla fine fa anche un po’ di filosofia. Ora pausa?
15/12/2013 at 16:09
Pausa, senza dubbio.
Grazie Diego. La filosofia non mi appartiene, sono più per l’intrattenimento fine a se stesso, ma se ce ne è scappata un po’ non mi dispiace. 🙂
15/12/2013 at 15:14
Finale ad effetto non c’è che dire… Il parallelo tra la ciclicità della storia e il corso del fiume, poi…
Ma l’AD?
15/12/2013 at 15:34
L’AD purtroppo non ha superato l’incontro con il buon vecchio Giech. Ne è rimasto profondamente colpito e ci sta dormendo su, credo. Tanto lo sa che alla fine la spunterà lui.
15/12/2013 at 12:45
Bellissimo finale, felice di essere stato “a bordo” dall’inizio!
15/12/2013 at 13:13
Grazie Stojil!
Siamo stati un equipaggio coi controcazzi.
D.
15/12/2013 at 12:31
Bravo, ottimo finale. Un racconto molto bello, ormai i tuoi standard sono di qualità sopraffina. Aspettiamo con ansia una tua pubblicazione “vera” – se vogliamo definirla così 😛
15/12/2013 at 13:12
Onoratissimo, urhere.
Grazie.
Se poi mi spedissi pure una bottiglia di San Simone…
15/12/2013 at 13:14
Te la spedisco con me allegato.
15/12/2013 at 13:16
Sei sempre il benvenuto. Basta che mi arrivi ancora chiusa.
15/12/2013 at 11:34
Applausi… 😉
15/12/2013 at 13:10
Ringraziamenti.
15/12/2013 at 11:02
Che dire, finale degno di questo racconto, uno dei più belli di THe iNCIPIT.
Alcune scene mi è sembrato proprio di vederle, con il fiume a fare da sottofondo.
Bella anche la frase finale che ti lascia col sorriso.
Anch’io aspetto il ritorno di Giech, o di Deisi o del tuo prossimo racconto dopo la pausa (natalizia).
G.
P.s.Bel titolo! 😉
15/12/2013 at 13:04
Grazie rossa.
Grazie per la lettura, per il supporto, per li crush-testing, per le consulenze volanti, per le distrazioni e per la pazienza.
15/12/2013 at 14:05
Oddio, ma ho scritto “crush”! Fortuna che i racconti li scrivo (quasi) in italiano…
15/12/2013 at 09:11
Bravissimo “Vorrei riuscire a non sorridere……”Complimenti
15/12/2013 at 12:59
Grazie mille Maria Rita. 🙂
15/12/2013 at 01:44
Oddio questa storia è stupenda con un finale degno di questo nome
15/12/2013 at 12:56
Grazie Marianna. 🙂
15/12/2013 at 00:09
“vorrei essere capace di non aspettare il ritorno di quel rompicoglioni di La Solfa”
E con questa, hai detto tanto. Grazie, è bellissimo questo episodio finale e mi è anche scesa la lacrimuccia, mannaggia a te
15/12/2013 at 12:25
Grazie a te, Laura.
Davvero, eh!
Che dici, quella frasettina m’è uscita perché in realtà Caronte sono io e Giech, nonostante lo neghi fino alla morte, mi manca già un po’?
15/12/2013 at 13:52
Che te lo dico a fare? 😉
15/12/2013 at 13:58
Dio, sono fottuto…
14/12/2013 at 23:09
la frase finale è uno spettacolo
bricoleur rimani un mistero per me, sempre bravissimo
complimenti 🙂
15/12/2013 at 12:18
Perché un mistero? 🙂
Grazie Fra, anche per aver sopportato i miei ritmi di pubblicazione degni… non saprei… forse di Sid il bradipo glaciale.
D
15/12/2013 at 13:07
sì un mistero, per il tuo modo di scrivere, per questa tua particolare ironia
sì un mistero bricoleur, e uno da invidiare indubbiamente 😉
15/12/2013 at 13:19
Wow! Grazie Fra. Anche se scambierei volentieri un po’ di ironia con una buona dose di trame.
15/12/2013 at 13:39
io la mia drammaticità per un pizzico di ironia!
15/12/2013 at 13:42
Bisognerà trovare vie di mezzo.
14/12/2013 at 22:23
Finale grandissimo, D.
Sei stato proprio bravo.
Immagino farai una pausa adesso, ma qui ti si aspetta sempre ovviamente.
S.
14/12/2013 at 22:30
Grazie S.
Pausa assicurata, scrivere due capitoli in tempi così ravvicinati mi ha stremato. 😉
Grazie della lettura, la tua è una di quelle che cerco di più.
D.
13/12/2013 at 18:40
All’inferno non può che uscire Croce, per risolvere le cose.
14/12/2013 at 22:05
Non farti influenzare dal Santo Bandito.
12/12/2013 at 13:12
Voto per fai come ti pare……..bella storia aspetto finale bravo!
12/12/2013 at 22:58
Grazie, porterò i complimenti al mio ghostwriter, facendogli anche presente che c’è un finale da scrivere. 🙂
D.
11/12/2013 at 13:51
Come non votare “di taglio”?
Maestro, attendo il finale. Sono riuscita a farmi precedere perfino da te.
Vado in silenzio nel mio angolino…
12/12/2013 at 22:57
Attendiamolo.
10/12/2013 at 13:21
Bella storia, scritta bene.
…peccato che “croce” sia una scelta così out…
Daje, facce sogna’ cor finale!
10/12/2013 at 16:02
Ansia da prestazione! Ansia da prestazione!
10/12/2013 at 13:08
Ovviamente fai come ti pare, ma ti prego… il prossimo capitolo comincialo con con Caronte che gli chiede: “e dove cazzo credi di andare Giech?!”
(naturalmente scherzo) mitico
10/12/2013 at 16:01
Occristo, adesso devo trovare un nuovo incipit per il nuovo capitolo…
09/12/2013 at 21:32
Io dico fai come ti pare, che è una frase da dire almeno due tre volte al giorno, secondo me.
Ah, ma già al nono sei arrivato? Mannaggia.
Bella la storia dei tic, movimenti che cercano di uscire dalle facce.
Bravo D.
S.
09/12/2013 at 21:33
Grazie S.
“Già” al nono, esattamente. 😀
09/12/2013 at 12:41
E’ un piacere tornare a leggere di Giech.
Nonostante sia nella minoranza, voto croce.
09/12/2013 at 16:42
Ciao Francesco.
Giech, sempre sia lodato, finalmente è agli sgoccioli, poi lo mando in vacanza per un bel po’, mi sa.
09/12/2013 at 12:38
No, l’AD tramortito (o peggio?) da un sax non ci voleva…
Ora come minimo voglio la moneta bastarda che si ferma di taglio!
😀
09/12/2013 at 16:40
😀
Povero AD, non c’è più religione…
09/12/2013 at 11:50
Come fa le supercazzole Giech, nessuno mai.
E con questa è anche diventato una specie di rivoluzionario pioniere!
Molto bene. Ora diamoci di taglio. 🙂
(Bravo come sempre e, controtendenza, a me del ritardo non interessa. Ha un suo ritmo, anche se dilatato, e nell’Ade SPA la concitazione e la fretta avrebbero stonato parecchio)
09/12/2013 at 16:39
Ooooh, grazie Margherita!
Questa cosa che la mia lentezza venga presa con filosofia, da qualcuno, mi riempie di gioia. Veramente. Allora adesso posso rilassarmi… 🙂
Secondo me Giech le ha inventate lui, le supercazzole, però nessuno gli ha voluto riconoscere la paternità.
08/12/2013 at 20:06
:O ommioddiooooooooooooo anzi… ommiodddiavolooooooooooo
fai quello che vuoi, hai carta bianca per me. Vediamo come se la sfanga 😐
09/12/2013 at 16:35
Grazie mille per la fiducia, urhere. 😉
08/12/2013 at 15:20
Ovviamente taglio. Ovviamente un capitolo splendido. Ovviamente ti sposerò. 🙂
08/12/2013 at 15:31
🙂
Metà del merito (se così si può dire) è tuo, lo sai.
08/12/2013 at 15:37
No, no, metà è troppo! 😀 Un decimo è abbastanza. D’altronde la classe non è acqua (o fuoco, in questo caso). 😉
08/12/2013 at 15:38
Un decimo è poco, dobbiamo trovare un compromesso.
08/12/2013 at 16:08
15% e una pinta di birra? 😀
08/12/2013 at 16:09
25% e boccale da litro ci posso stare.
08/12/2013 at 16:10
Andata!!! XD
07/12/2013 at 20:26
di taglio dai!
08/12/2013 at 12:10
Prima o poi terminerò i sinonimi di “hai carta bianca”.
D.
07/12/2013 at 19:45
649 !…ancora un po’ e sono 666 ;))) !!!..l’AD che patisce il fumo passivo è stupendo! mmmhh…Ho portato il testa sul 46, contro taglio a 45, bella lotta ! …D’accordo…non ne puoi più, ma non vorrei avere la testa di Giech sulla coscienza… !!! ;)))
08/12/2013 at 12:06
Giech La Solfa… che tipaccio. 🙂
Il nostro è diventato proprio un rapporto d’amore/odio ormai, ho bisogno di disintossicarmi un po’. Ma tanto a quello non può succedere nulla di male (morte a parte, certo… ).
D.
07/12/2013 at 18:38
600!
(Testa).
08/12/2013 at 11:51
Bomba!
(Grazie.)
07/12/2013 at 18:27
Io, per mantener fede alla aleatorietà della domanda, ho tirato la moneta.
Potrai non crederci ma è caduta di taglio…
08/12/2013 at 11:50
Qualche dubbio mi rimane, ma prendo il mio taglio e me lo porto a casa. Grazie Mister Franzoso.
07/12/2013 at 18:25
Moneta di taglio, sto quasi tifando per Giech, incredibile!
08/12/2013 at 11:47
Giech è un virus.
Giech è la Sindrome di Stoccolma 2.0.
07/12/2013 at 18:18
Testa.
In fondo non cambia molto… ma la moneta in bilico mi sa troppo di finale ‘aperto’ o, peggio, che cerca di “salvare capre e cavoli” e io non mi sono ancora ripresa dall’ultimo ^^”
07/12/2013 at 18:22
Quale ultimo?
07/12/2013 at 18:30
^^” ehm, ecco… quello di un manga, VK.
08/12/2013 at 11:23
Tra capra e cavoli ho sempre fatto il tifo per la capra, mi basta che si salvi lei.
07/12/2013 at 16:58
Con una situazione di parità saresti costretto a mischiare due opzioni, per ora testa e fai di testa tua 🙂
Capitolo che si legge sempre bene ma che finisce troppo presto. Ora aspetto il finale (vediamo chi fa prima a finire)!
07/12/2013 at 17:03
Ciao Diego.
Spero di non arrivarci, alla parità, e spero anche di riuscire a pubblicare l’ultimo in tempi onesti. Stavolta giuro che ci provo.
07/12/2013 at 16:24
in minoranza, ma croce
rieccoti dopo quella che è una vita!! il capitolo è come sempre meraviglioso
su bricoleur, io ho finito il mio e tra poco ricomincio, tu quando ti decidi a concludere finalmente questo tuo splendido racconto?
07/12/2013 at 16:27
Senza dubbio nel 2013. Per i miei ritmi è già una promessa impegnativa, lo sai. 😀
07/12/2013 at 16:28
ma come? mi fai rimanere male ora
07/12/2013 at 16:30
Oddio, e perché mai? Che ho scritto? o.O
Giuro che non volevo!
07/12/2013 at 16:32
non puoi davvero pensare di tenerci sulle spine ancora per molto 🙁
dai un calcio alla pigrizia su! 😉
07/12/2013 at 16:35
Dai, potrebbe anche voler dire domani, o settimana prossima.
07/12/2013 at 16:39
ti conosco abbastanza per non crederci! 🙂
07/12/2013 at 16:43
ahahah.
Dai, provo ad esser più lesto del solito, pure io ho voglia di chiudere, stavolta.
07/12/2013 at 16:23
Fai come ti pare :0
07/12/2013 at 16:26
Va bene.
07/12/2013 at 16:16
E bravo Giech che ormai è una garanzia, come la tua scrittura, del resto..
Per il capitolo finale (che spero di leggere entro Natale) voto testa 🙂
07/12/2013 at 16:18
Entro Natale sento di potercela fare. Distrazioni permettendo.
07/12/2013 at 16:20
Non distrarti troppo allora 😉
07/12/2013 at 16:24
Posso provarci.
06/12/2013 at 19:51
Psst, hei, mi senti?
Mi intrufolo in sordina nel tuo angolo di paradiso, al momento sbagliato, quando l’atmosfera è intrisa del tuo successo. Forse un momento decisamente sbagliato per chiamare la tua attenzione su ciò che non è la tua gloria. Ma non saprei in che altro modo procedere.
Mi sto facendo assorbire dal buco nero del blocco della scrittrice. Della scrittrice amatoriale. Un po’ come morire prima di nascere.
Ho bisogno di una consulenza artistica. Di un’incubatrice, insomma. E’ un bel po’ di tempo che va avanti così…
06/12/2013 at 20:35
Ciao Perla.
Sembra un bat-segnale.
Non sono Bruce Wayne, ma ti sento.
Sulle consulenze non credo di cavarmela bene, però posso provarci. 🙂
02/12/2013 at 23:28
Esilarante… e sagace:bella questa storia!
Ho votato per Giech che la passa liscia, ma non credo che a Caronte andrà altrettanto bene ^^
07/12/2013 at 15:52
Ciao Francesca, scusa la letargia di questa risposta ma, come sa chi bazzica da ‘ste parti già da un po’, sono la persona più lenta del mondo tanto a scrivere i capitoli quanto a rispondere ai commenti, a volte.
“Sagace” mi piace molto, grazie.
D.
25/11/2013 at 21:11
E come potrebbe non cavarsela Giech. I protagonisti vincono sempre, no? 😉
07/12/2013 at 15:53
😀 così dicono, sì.
D.
25/11/2013 at 19:57
Piacere di leggerti ! ;)))…Appena arrivata, da qualche giorno, ti seguo, acchiappandoti all’ottavo fraudolento girone tra AD e CEO. Penso che al solito Giech la sfangherà, ma mi sorge un dubbio: vuoi vedere che SPA sta per luogo delizioso in cui rilassarsi tra fanghi portentosi, bevendo dell’acqua miracolosa, che tutto fa scordare, con un’unica simpatica particella di sodio…??? Mah…sono proprio curiosa di vedere dove andiamo a “finire”(?)…
07/12/2013 at 15:56
Ciao Zigara Sian, piacere d’esser letto.
Ad una fine mi sa che dobbiamo arrivarci, Giech non lo sopporto più. Intanto ho fatto un altro passettino in quella direzione.
D.
14/11/2013 at 19:08
“Giech come al solito la sfangherà” potrebbe essere il nome di una soap di successo tra i teenager o di un manuale di autoaiuto. Quindi voto quella.
14/11/2013 at 19:45
Motivazione inappuntabile.
D.
14/11/2013 at 18:49
ovviamente Giech la sfangherà
14/11/2013 at 19:44
Maledetto Giech! 😉
D.
10/11/2013 at 20:48
Il precario tubetto di cenere è una stabile presa sulla realtà e su quello che significa essere eccellenti intrattenitori.
Bricoleur, mi hai ricomposto il cuore.
Perla.
11/11/2013 at 23:05
Grazie Perla, fa piacere ricomporre cuori. Suona come un’attività lodevole.
Non per metterti fretta (come potrei, io!?), ma aspetto il tuo secondo capitolo e mi pareva giusto informarti della cosa. C’erano in ballo dei frammenti, un passato prossimo e un dialogo, se non sbaglio.
D.
12/11/2013 at 15:12
Che sorpresa, vedere che il mio incipit vacante non è stato inghiottito dall’oblio. A breve, a tempo debito.
12/11/2013 at 16:07
Son facile alle distrazioni, Perla. Ma ogni tanto so anche stare attento. Specie se leggo qualcosa che fa scattare il click.
Attenderò, per breve, per il tempo dovuto.
D.
10/11/2013 at 00:13
Giech è troppo odioso per non sfangarla.. secondo me finirà per ammorbare l’AD che lo molla esasperato..
11/11/2013 at 00:35
Ne sarebbe effettivamente capace…
Ciao Stojil,
D.
07/11/2013 at 16:42
Giech la sfanga, e se ne va al Club a bere con l’amico diavolo che alla fine duetterà a suon di sax con Coltrane. La punizione sarà per il povero Caronte che si vedrà affibbiati doppi turni e revocata la vacanza premio oltre lo Stige. La aspettava da 10mila anni.
Ora che ho suggerito, ignora pure tutto e scrivi il nono!! 😀
11/11/2013 at 00:33
Si tratta di un velato suggerimento a scrivere il nono in tempi ragionevoli? 😉
D.
07/11/2013 at 14:37
Una punizione da scontare in due è sempre meglio che da soli! Ma tanto Giech la sfanga lo stesso, se la sfanga sempre, lui! Resta da vedere come!
Una cosa è certa: non vedo l’ora di scoprire quale sarà la punizione in questione!
11/11/2013 at 00:31
Ciao Margherita e perdona la lentezza di questa mia risposta, m’ero perso in cose belle.
Per quanto riguarda Giech… bah, oramai mi aspetto di tutto da lui, quindi stiamo un po’ a vedere come se la sfanga questa volta, se ci riesce, e poi pronti per l’ultimo capitolo di questo strambo giro per l’Ade SPA.
Bacio,
D.
07/11/2013 at 02:08
In primsi, Fedora è una delle mie distribuzioni Linux preferite (ok, vabbe’, sticazzi).
Due: io avrei fatto uso dell’acronimo CEO, anziché AD (che effettivamente potrebbe trovare una sua dimensione in quanto disambiguarsi con Anno Domini), ma CEO fa più chic, avrebbe fatto più da pendant con lo stile.
Ultimo: il racconto è sempre più una botta di vita per noi anime dannate condannate alla deriva nel flegetonte del cattivo gusto letterario (vabbe’, senza esagerare :D).
Doppia punizione Giech/Caronte, escluso suggerimento, perché ho sprecato un sacco di energie per quello sopra, anche se inutile, ma se ne sono andate ugualmente.
Mi si perdoni l’ab ovo.
07/11/2013 at 02:15
*primis
(gli asterischi sono la mia passione)
11/11/2013 at 00:26
Ciao Jay.
In effetti CEO era più cool. Però son rimasto incastrato nell’AD e cambiare a mezza strada non mi pareva cosa carina… sai, poi finisce che disorienti il lettore, specie in un racconto pieno d’azione come questo.
Ciao bello,
D.
06/11/2013 at 14:07
DAi, forse è una scelta un po’ scontata ma almeno ce la ricorderemo quando finalmente aggiornerai. 😛
Duplice punizione sia!
Sempre bene, ma che te lo dico a fa’? 😉
06/11/2013 at 17:32
Pensa che me lo son dovuto rileggere tutto… 🙂
D.
06/11/2013 at 13:11
Beh la punizione ci deve essere. Anche per Caronte, ovviamente. Poi Giech è sempre Giech e ce ne farà vedere delle belle. 🙂
06/11/2013 at 17:38
Povero Caronte.
Quando uno pensa che tutte le sfighe siano già capitate… arriva Giech.
Grazie Ali, ciao.
D.
05/11/2013 at 22:46
io voto per una sadica duplice punizione. Muahuahuahuah
>:)
06/11/2013 at 17:40
Avevo pochi dubbi, a riguardo.
D.
05/11/2013 at 22:39
Il “dove siamo rimasti” stavolta è stato molto utile 🙂 ci ho cliccato ed è venuto scritto “non me lo ricordo, è passato un po’ tantino” 🙂 ma so che avevi altri impegni 😉
Bel capitolo, mi è piaciuto. Sai che AD (cosa non si fa per risparmiare dei caratteri) in russo (come in italiano ADE) vuol dire inferno, però proprio così, AD.
Grandissimo!
06/11/2013 at 16:43
Non si finisce mai di imparare.
Grande Diego, ciao!
D.
06/11/2013 at 18:55
Io sono come un grande contenitore pieno di informazioni inutili… 😀
05/11/2013 at 20:41
Banalmente, tifo per Giech. Questo episodio mi è sembrato molto musicale e ritmico, bella cosa.
Ciao D.
S.
06/11/2013 at 16:44
Musicale e ritmico. Piace pure a me! 😉
D.
05/11/2013 at 18:54
Sul fatto che Giech la sfanghi non credo ci siano dubbi, ritengo però che non si possa dire “come al solito” perché, se si trova dov’è, almeno per una volta non l’ha sfangata…
In ogni caso, sono l’unico ad aver colto la citazione da Barney Gumble?
P.s.: Non ho letto gli altri commenti quindi se sono stato saccente chiedo scusa in anticipo
05/11/2013 at 19:12
In effetti una volta l’ha presa nella ghigna…
Sì Ciro L. (C. Lucio), sei il solo ad aver colto il Barney che è in me. O almeno sei l’unico ad averlo detto, anche se con saccenza.
D.
05/11/2013 at 17:27
Bhe come fai a non fargliela sfangare al buon vecchio Giech!!!
05/11/2013 at 17:37
Lunga vita (???) a Giech!
05/11/2013 at 00:34
Sembra messa lì apposta.
Mo so’ cazzi tua.
Ciao.
05/11/2013 at 16:57
Ciao.
04/11/2013 at 15:13
Gran bel capitolo, valeva l’attesa. Un diavolo stiloso come pochi. Per conto mio una punizione collettiva sarebbe la soluzione, per sfangarsela c’è sempre tempo..
05/11/2013 at 16:56
Grazie Giulio… però stavolta me la son presa davvero troppo comoda.
“Stiloso” mi piace.
D.
04/11/2013 at 11:32
come potrebbe il nostro eroe non sfangarla anche stavolta? io tifo per Giech 🙂
05/11/2013 at 16:51
Forza Giech! 🙂
04/11/2013 at 09:06
… forse è troppo semplice, però è proprio vero che certi personaggi (anche reali) la passano sempre liscia…
04/11/2013 at 23:59
Maledetto Giech…
04/11/2013 at 00:45
un tipo come Giech che rimane vittima di una punizione? naaaa.. la sfangherà sicuramente 😉
altro interessante capitolo bricoleur, lo aspettavo da tanto!
04/11/2013 at 01:04
Hai ragione, Fra, su questo capitolo me la sono presa parecchio comoda. Troppo. Se dici, posso fare un nome e un cognome al quale mandare parte dei reclami.
Giech, alla fine, mi seppellirà, già lo so. L’ho fatto morire e poi mi sono ritrovato, non so come, a scrivere un racconto ambientato nell’Ade… è impossibile che non sia frutto di un suo condizionamento. Non me ne libererò mai.
D.
04/11/2013 at 01:09
non ci crederai ma credo che ogni scrittore è vittima dell’influenza dei personaggi dei propri racconti, succede anche a me! mi stanno ossessionando da giorni ormai, ma l’ottavo capitolo non vuole venire giù!
non credo ce ne libereremo mai!
04/11/2013 at 01:23
L’ottavo, poi, è sempre il peggiore.
03/11/2013 at 23:31
di sicuro se la sfangherà, oppure devo rivedere tutta l’opinione che mi ero fatta su di lui…
04/11/2013 at 00:19
In effetti ha l’aria di uno che, senza saper come, se la sfanga sempre… tranne, magari, quella volta che si è innamorato e poi lei gli ha sparato. Ma anche lì… beh, come fargliene una colpa?
D.
03/11/2013 at 17:44
Ovviamente Giech la sfangherà. O non sarebbe degno della sua fama. 😀
03/11/2013 at 17:48
Ma vi siete messi d’accordo te, Michel e Giulia?! 😀
03/11/2013 at 17:59
Giech ha comprato i nostri voti.
Sempre colpa sua.
03/11/2013 at 18:03
Ragazzaccio…
03/11/2013 at 18:50
E poi siamo la stessa persona, in realtà. 😀
03/11/2013 at 18:51
Ecco perché mi state tutti e tre così simpatici!
03/11/2013 at 17:41
…Finally!
Bel tipo l’AD, quasi quasi sto dalla sua parte… Quindi direi punizione anche per Caronte.
🙂
03/11/2013 at 17:45
Povero Caronte… che sfiga incontrare Giech!
D.
PS: più lento che mai, me ne rendo conto…
03/11/2013 at 17:39
Non c’è neanche da chiederlo… Giech 4 President!
03/11/2013 at 17:44
Giech nuovo Amministratore Delegato dell’Ade SPA!
03/11/2013 at 17:53
(Y)
03/11/2013 at 17:31
😉 31 salvi tutti.
03/11/2013 at 17:36
Salvo pure io?
03/11/2013 at 18:05
per un pelo… quasi fuori tempo massimo.
03/11/2013 at 18:40
Zona Cesarini.
03/11/2013 at 17:30
Giech, come al solito, se la caverà 😀
03/11/2013 at 17:42
Furbacchione, questo Giech. Deve pure risolvere il problema-sigarette.
Ciao G.,
D.
03/11/2013 at 17:22
Punizione. Punizione per entrambi (e già che c’è mettiamoci anche Bea… chi è, lei? La più bella? No, punizione anche per lei). 🙂
DE_LI_ZIO_SO! (Con gli underscore è più figo, non trovi? :P)
Stavolta hai mantenuto la promessa…
03/11/2013 at 17:31
Mi sono dovuto impegnare tantissimo, però.
Grazie Glo’, a presto da qualche parte.
D.
21/10/2013 at 21:03
ehi ciao bella storia! mi piace perciò ti seguo.
io ho votato per la seconda opzione. 🙂
ps se vuoi vieni a dare un’occhiata alla mia storia! 😉
Complimenti!
07/11/2013 at 02:10
Abbandona questo corpo.
20/10/2013 at 19:39
cavoli! l’ade spa nel panico rischia di essere superata dall’Amministratore delegato, confesso che questa non me l’aspettavo…
03/11/2013 at 17:50
E l’AD, alla fine, ce l’ha fatta ad arrivare…
20/10/2013 at 15:12
dell’Ade SPA nel panico
03/11/2013 at 17:51
Ci siamo andati molto vicini, ma alla fine niente panico.
D.
19/10/2013 at 07:39
dolce malinconia di sottofondo
ADE quotato in borsa,
ti seguo 🙂
03/11/2013 at 17:56
Grazie Pietropaolo. 😉
D.
18/10/2013 at 11:06
Scrittura potente di sicura efficacia. Conplimenti. Ti ammiro molto, mi permetto di darti del tu, anche se non ci conosciamo. 🙂
03/11/2013 at 17:57
Fai benissimo a darmi del tu, ci mancherebbe altro!
Grazie dei complimenti, buontempone.
D.
17/10/2013 at 08:23
… e una bella movimentata ci vuole! Ogni tanto una scena che scuota la tranquillità ci vuole… mi piacciono le scene di panico, certo non sono facili da gestire, ma da quello che leggo, te la caverai benissimo! 🙂
03/11/2013 at 17:58
Panico circoscritto, dai. Tutto in un salotto.
D.
16/10/2013 at 12:31
Yes. Panico.
03/11/2013 at 18:43
Quasi.
15/10/2013 at 17:09
panico! panico!
eh lo so, un tradimento bello e buono, da parte di chi aveva già votato l’amministratore, ma sono sicuro che troverai il momento per riproporlo (neanche fosse un peperone), magari nel casino che si scatena, mentre giech finisce le sue sigarette.. (ma perché tre alternative così? le voglio leggere tutte!)
ovviamente, non mi dilungo con i soliti complimenti anche per quest’ultimo capitolo, accontentati di una virtuale ola di approvazione
03/11/2013 at 18:50
Alla fine l’Amministratore si è messo di traverso. E le sigarette di Giech non sono finite, ma scarseggiano.
15/10/2013 at 14:51
Silenzio di oltreAde…
Toc Toc. Anche tu troppo impegnato nella maratona di mEEtale?
E Giech continua a fumare.
15/10/2013 at 14:54
Uhm… tra il lavoro, il mal di schiena e i raccontini per il contest sono effettivamente abbastanza impegnato. Spero si sblocchi presto, la situazione.
Portate pazienza e scusatemi.
D.
29/10/2013 at 10:31
Vabbè però, dai, è passato un mese dalla pubblicazione dell’ultimo episodio. Non si fa così.
Promuovo una class action: smettiamo tutti di seguirti, così impari.
29/10/2013 at 18:07
Firmo volentieri una petizione contro me stesso, Roberto. E so anche che hai ragione. Ma oltre a questo… beh, inventare giornate di 30 ore ancora non lo so fare, così come scrivere di fretta o controvoglia, nei ritagli di tempo.
Più che scusarmi, onestamente, ora non so che fare.
Capita che ci siano delle priorità…
Entro la fine di questa settimana ci provo, però gli astri mi sono avversi (o troppo favorevoli, il risultato è comunque lo stesso).
Animato da buoni intenti,
D.
14/10/2013 at 19:29
chi sono io per reprimere la creatività repressa…
03/11/2013 at 18:52
Grazie carlito.
D.
14/10/2013 at 11:33
Io direi che l’Ade SPA in panico sarebbe un’ottima scena. Che poi pensa come alcuni dei dannati si possano sentire.. da fuoco e fiamme a buio e… freddo(?) penseranno di aver trovato la pace eterna, o almeno un intervallo dalla dannazione che tutti avevan detto essere per sempre (manco fosse un diamante).
A quel punto l’intervento dell’AD sarebbe ancora più interessante, non trovi?
03/11/2013 at 19:02
L’AD è uno che non sa aspettare, temo…
12/10/2013 at 10:09
Ricordo di esser tornata giusto un attimo, per aggiornarmi solo sul tuo nuovo racconto. Eccomi qui di nuovo, più stabilmente.
Prima o poi decideranno di promuovere una campagna contro il fumo su The incipit e allora sposto l’attenzione sul sax che è sempre uno strumento interessante.
A presto 🙂
S.
03/11/2013 at 19:00
Di sax si è parlato un sacco, in questo capitolo.
Ciao S.,
D.
08/10/2013 at 23:51
Per quanto possa essere curiosa di sapere la reazione di Giech davanti al pacchetto vuoto… (è un colpo basso lasciare La Solfa senza sigarette… eh!) , l’Ade SPA nel panico ha avuto la meglio!
È sempre un piacere leggerti! (anche se con un po’ di ritardo…)
03/11/2013 at 19:06
I ritardi non esistono, da queste parti.
03/10/2013 at 17:22
e vai con l’AD!
03/11/2013 at 19:08
AD è stato.
02/10/2013 at 16:35
E Ferocia Illuminata guadagna la prima posizione! 😀
02/10/2013 at 20:25
Tutti troppo buoni.
17/10/2013 at 19:54
Bel racconto! Complimenti!!! Mi piace come scrivi e anche il contesto, di nuovo complimenti!! 🙂 🙂 🙂 🙂
03/11/2013 at 19:16
Grazie Gaia. 😀
D.
01/10/2013 at 12:40
Da lettore con un background aridamente tecnico mi piacerebbe capire le conseguenze di un blackout nell’Ade SPA. Ma, in fondo, ogni alternativa è buona. L’importante è che, mantenendo intatta l’atmosfera che hai creato, trovi un modo per planare verso il finale di questa storia che, per antonomasia, dovrebbe essere senza un finale.
02/10/2013 at 20:29
I senza-un-finale mi vengono naturali, ma proverò a trovarne uno, per questa storia.
Ciao Roberto, grazie.
D.
29/09/2013 at 23:01
adoro questa storia, forse perché mi piace molto la Divina Commedia…, e mi piace il fatto che Caronte non sia visto solo come un traghettatore infernale, ma anche come una persona. ti seguo, anche se un po’ in ritardo forse….
30/09/2013 at 16:30
Ciao Veronica.
Benvenuta anche tu dalle parti dell’Ade SPA e grazie.
D.
29/09/2013 at 21:13
Io opto per il panico!
Molto bello questo episodio, ma ormai è un’abitudine. 😀
29/09/2013 at 21:30
E attenzione che si torna al pareggio!
Grazie youarehere. 😉
D.
28/09/2013 at 21:10
Rosso, vivace, la scintilla inaspettata di una sigaretta nel buio. Be’, sì, la tua storia si è infiltrata nella semioscurità di questi giorni impegnati ( la mia bambagia personale in cui mi crogiolo e scaccio come zanzare – sì, sono rimasta alla stagione delle zanzare – tutti gli impegni improrogabili, vedi capitolo due della mia favoletta) come il segnale ammiccante di una luce Led. L’apparecchio è in stand by, sì, ma c’è. Resta spento, ma solo temporaneamente , perchè con quella lucina ti fa capire che , prima o poi, sarà pronto a ripartire.
Ti auguro una partenza che non ti faccia temere di proseguire.
Grazie.
29/09/2013 at 09:53
Grazie?!
Grazie a te, Perla. Del tempo dedicatomi sia in lettura che in scrittura. Mi piace molto come dai senso alle sciocchezze che racconto. 🙂
D.
29/09/2013 at 12:29
Un corso aggiornato di autostima. Ecco cosa ti ci vuole.
29/09/2013 at 12:35
Credimi, sarebbe un disastro. Il mio ego è già alto e grosso almeno quanto me.
02/10/2013 at 16:00
Allora mi sa proprio che dovrei prendere da te le lezioni dell’Arte della Dissimulazione che cercavo…
02/10/2013 at 20:30
Ti passo dei tutorial.
28/09/2013 at 16:02
Ehilà! Mi pareva giusto passare a fare un saluto, e nel frattempo mi sono letto le avventure del povero Caronte. Bella l’ambientazione, mi ha ricordato un po’ Grim Fandango e un po’ la Trapassati Inc. di John Doe, ma tutto con più musicisti, e con Giech, che non è poco.
Sono contento di non aver beccato la storia già conclusa; per quanto le altre scelte siano una più allettante dell’altra, ormai manca poco ed è tempo che L’Amministratore si palesi…
28/09/2013 at 16:05
Cambiata idea all’ultimo secondo, Ade nel caos!
Però vedo che l’AD sta tenendo un risicato vantaggio
28/09/2013 at 16:09
Ciao Giulio.
Lieto tu sia passato da ‘ste parti.
Col cambio voto hai definitivamente riaperto il ballottaggio, chissà come andrà a finire. Tocca aspettare il voto di Violetta. 😀
D.
27/09/2013 at 17:34
Ade SPA NEl panico ovviamente!!!
28/09/2013 at 13:56
Hai quasi riaperto la sfida… Stiamo a vedere che succede.
26/09/2013 at 14:06
Riprovo anch’io con l’AD!
28/09/2013 at 13:54
Crediamoci. Ce la possiamo fare.
26/09/2013 at 13:39
Ok, ultimo colpetto di tosse per riprendere un attimo fiato. Ho solo sei/sette parole per definire tutta la faccenda qui: fottutamente geniale!
Stop agli elogi esornativi, altrimenti rischio di perdere il contatto con il mio lato da vile maschio (il mio lato buono).
Mi piacerebbe leggere del CEO sassofonista, non so, poi riprovaci tu.
28/09/2013 at 13:53
Grazie mille Jay. 😉
26/09/2013 at 08:11
Ma siamo cosi pochi che vogliamo sapere di Giech che finisce le sigarette?
28/09/2013 at 13:52
Non me ne capacito…
25/09/2013 at 16:51
spazio all’amministratore 🙂
25/09/2013 at 19:36
Speriamo… 😀
25/09/2013 at 16:21
Sì però così non si fa.
Tutti a dire “Eh, i tempi di Bricoleur”, “Eh, gli aggiornamenti di Bricoleur”… e poi ci schiaffi un capitolo nuovo così, come fosse nulla. E io ora dietro chi mi riparo, per giustificare il mio ritardo?!
Ad ogni modo, per farmi perdonare il ritardo nel commentare, ho votato la tua opzione preferita. ù.ù
Contento?
Un po’ meno agonistica, stavolta
Marta
25/09/2013 at 19:36
Grazie per il voto, Marta. è da qui che si vedono gli amici.
Sul fare da scudo a tutti gli scrittori pigri… beh, vai tranquilla, ho ancora 3 capitoli per riprendere il mio posto. Poi metto su un sindacato.
D.
25/09/2013 at 14:47
L’Ade SPA nel panico!!! Una storia bellissima e davvero coinvolgente!!! Complimenti…
25/09/2013 at 19:33
Grazie Claudia. Davvero.
L’Ade SPA nel panico ce la sta mettendo tutta. Tanto, finché Giech non finisce le sigarette, possiamo stare tutti tranquilli.
D.
24/09/2013 at 17:14
Eh no!! L”amministratore delegato era molto papabile ma niente al confronro con l’ade spa nel panico!! 🙂 ( o magari sarà nel panico pure lui!!)
25/09/2013 at 19:30
Mannaggia a me quando metto le opzioni a caso senza pensare alla loro portata. 🙂
Ciao amaranta,
grazie.
D.
24/09/2013 at 16:26
Mi piacerebbe avere tutte e tre le opzioni, ma su tutte Jigen (sì, tu lo chiami Giech, ma per me è Daisuke Jigen) che finisce le paglie e l’ingresso trionfale di Behemot, che tu chiami amministratore delegato.
(Voterò lanciando il dado).
25/09/2013 at 19:27
Cos’ha detto il dado?
02/10/2013 at 13:05
Ovviamente l’ultima delle mie opzioni: Ade nel panico.
(La prossima volta voto di testa mia).
02/10/2013 at 20:33
Non dirò che era l’ultima pure delle mie. Ma non lo negherò nemmeno. 🙂
D.
24/09/2013 at 12:21
Per quanto ci godrei a far finire le sigarette a Giech, ho votato per l’amministratore delegato. Premio la costanza nel riproporcelo, anche se mi incuriosisce a prescindere, e parecchio.
Bel capitolo, come sempre!
25/09/2013 at 19:26
Io avrei votato per far finire le sigarette a Giech, fossi stato in voi. Anche solo perché sono un po’ stronzo. 😉
D.
24/09/2013 at 08:02
Inizio folgorante …Caronte alla fine del primo episodio e un colpo geniale!
25/09/2013 at 19:23
Grazie mille Andrea. Quest’idea me la sono rigirata tra le dita un bel po’ prima di provare a scriverla. Poi però, quando l’ho fatto, mi sono accorto che, una volta scritto “Caronte”, la mia idea finiva lì… ora sto continuando ad improvvisare, vediamo un po’…
D.
23/09/2013 at 22:42
Dell’Ade SPA nel panico
Ciao 🙂
23/09/2013 at 23:21
50 e 50… chissà come andrà a finire.
Ciao Elena,
grazie.
D.
23/09/2013 at 22:19
mossa da pietà per un povero scrittore che ci prova e ci riprova a infilare la figura dell’amministratore delegato voto per la sua entrata in scena
ti prego però fallo smettere di suonare !!! xD
p.s. bel capitolo
come sempre
23/09/2013 at 23:19
Grazie Fra! Come sempre. 😉
D.
23/09/2013 at 16:37
Se avessi saputo che a nessuno interessa di Giech che finisce le sigarette l’avrei votata come opzione.
23/09/2013 at 19:13
E io ne avrei scritto!
23/09/2013 at 14:00
Accidenti! Ho votato panico, ma credevo fosse “panino”!
23/09/2013 at 19:14
Perché, ho scritto “panico”?! Cazzo, mi sono sbagliato…
23/09/2013 at 01:41
Panico. Ovviamente. 😀
23/09/2013 at 19:15
Devo imparare a mettere un’opzione bella e due brutte. Assolutamente.
23/09/2013 at 19:57
sì, per forza 😀
22/09/2013 at 21:27
Ero tentato di votare l’ADE nel panico, ma in nome della nostra amicizia ti ho riportato in parità l’entrata in scena dell’Amm. Del. (per non fare casino tra Ade e Ad) con tanto di sassofono (che suona anche male, mi dà l’idea).
Bravissimo David, questa estate ero un po’ in astinenza, ma vedo che alla fine non ho commentato solo due capitoli, al terzo sono rientrato 🙂 e ho dovuto aspettare relativamente poco per il nuovo capitolo. Sono curioso di vedere come finirà questa storia (e mi aspetto un “anch’io” in risposta) 😀 alla fine mancano solo tre capitoli!
22/09/2013 at 21:30
Anch’io!
22/09/2013 at 21:55
Cercavo il tastino “Mi piace”, ormai abituato che si può mettere su tutto…
Ma non sono fuso, solo un pochino 😉
22/09/2013 at 21:56
Più pollicioni per tutti, non ci stancheremo mai di dirlo.
22/09/2013 at 17:01
Ti accontento, solo perché sei tu… 😉
22/09/2013 at 17:42
Grande! 🙂
22/09/2013 at 11:18
Finalmente! 😉
Leggere i tuoi episodi è davvero piacevolissimo, ha quasi un effetto terapeutico! Stavolta ero tentata di “accontentarti” con l’entrata in scena dell’AD, ma immaginare l’Ade nel panico è stato troppo stimolante… Spero che il prossimo capitolo arrivi prima del solito 😀
22/09/2013 at 17:39
Grazie Aspasia.
Esser quasi terapeutico è una bella sensazione… credo che me la godrò per un po’, prima di mettermi lì a buttar giù il prossimo capitolo. 😀
D.
22/09/2013 at 09:18
Lo so, lo so, lo so che brami scrivere un capitolo con l’Amministratore Delegato, ma l’Ade SPA nel panico è troppo figa, come opzione!!! XD
Spettacolare, come sempre.
Sto finendo gli aggettivi, sono già passata ai superlativi… dovrò inventare parole nuove per esprimere quanto mi piace leggerti!
Uffa. 😀
22/09/2013 at 17:35
Se c’è qualcuno in grado di inventare parole nuove, quella sei tu, lo sappiamo.
Grazie Gloria,
un bacio.
D.
22/09/2013 at 00:28
Voto per l’Ade spa nel panico.. E giech e Caronte cge cercano l’interruttore generale..
L’ad dovrà aspettare..
Bella la scena delle dita che s’intrecciano..
Bravo D!
22/09/2013 at 17:31
Grazie G.
Non dirlo a nessuno ma mi è venuta la vaga tentazione di scrivere un rosa, al prossimo racconto. Spero, nel frattempo, di scordarmene.
D.
22/09/2013 at 18:23
Ahahah grande! Ecco perché stai pubblicando piú in fretta.. Sicuramente sarà un rosa particolare che leggerò volentieri 🙂
G.
22/09/2013 at 20:02
Fretta. Che termine curioso…
22/09/2013 at 20:39
Relativamente parlando 😉
18/09/2013 at 20:55
Sono una persona paziente,semplicemente perchè c’è l’esigenza di esserlo, ma la prova a cui sottoponi i tuoi lettori è una tortura della goccia cinese.
19/09/2013 at 01:55
Perla, hai ragione, lascio passare troppo tempo tra un capitolo e l’altro. Giuro però che la mia non è cattiveria e non è nemmeno che mi disegnano così. È che sono vittima di un insieme di cose male assortite: sono pigro, non ho idea di dove questa storia andrà a parare, subisco il fascino d’ogni sorta di distrazione, di sera mi piace uscire e faccio sempre finta di essere molto indaffarato. Vogliamo parlare anche delle cavallette? Messe insieme, queste cose, sono una combo letale. Se faccio il bravo, entro la fine della settimana spengo le luci e scrivo del blackout. Prometto di mettercela tutta.
22/09/2013 at 21:24
“non ho idea di dove questa storia andrà a parare” mi ha fatto morire dal ridere 🙂
16/09/2013 at 23:28
Mi incuriosisce l’entrata in scena dell’AD!! Comunque proprio una bella trovata la gitarella negli inferi, in compagnia di Giech poi!! .. 🙂
17/09/2013 at 16:30
Grazie Amaranta!
L’AD dovrà aspettare un po’, temo. ma confido nel fatto che saprà ricavarsi il proprio spazio…
D.
15/09/2013 at 22:15
Ciao David, scusa l’assenza (piuttosto lunga), ma sono tornato solo ora a Mosca (ma vedo che ho perso solo due capitoli, il terzo l’ho appena votato) 🙂 Leggere tre tuoi capitoli di fila è davvero bello, visto che di solito ce li dai col contagocce, poi mi sono trovato anche il finale di Bad Karma, proprio un bel rientro 🙂
Che dirti che non ho già detto: Continua a deliziarci 😉 ti RIseguo!!
15/09/2013 at 22:15
ero tentato di votare l’amministratore delegato, ma il blackout…c’è sempre una prima volta!!
17/09/2013 at 16:34
Ciao Diego, bentornato da ‘ste parti. E grazie per la lettura e il commento.
Il blackout è ormai una certezza… vediamo un po’ chi, nell’Ade SPA, ha paura del buio. 😉
D.
17/09/2013 at 22:37
Grazie del bentornato 🙂 ok, aspetto di vedere chi ha paura del buio (che era anche il titolo di una serie horror spagnola molto di serie B) 🙂
15/09/2013 at 19:32
chiedo scusa, avrei voluto leggerti prima !
comunque vada per il blackout !!
e ti prego metti da parte questa pigrizia su !!!!!! xD
17/09/2013 at 16:35
Mi verrebbe da assicurarti che in settimana arriverà il nuovo capitolo… ma temo che correrei il rischio di mentire. Comunque giuro che ci provo! Spengo le luci, metto al minimo la luminosità del monitor, mi metto un paio di occhiali da sole e simulo il blackout… alla ricerca d’ispirazione.
D.
13/09/2013 at 15:55
Vada per il black out 😀 😀 😀 😀
13/09/2013 at 17:59
Sta spopolando, questo blackout. Tocca quasi iniziare a scriverne.
D.
11/09/2013 at 12:54
Colta da sensi di colpa, mi sono gettata sul capitolo come il famelico cagnaccio a tre teste, l’ho afferrato tra le mie zampe, l’ho mordicchiato, lanciato, ripreso, infine sgranocchiato con gusto.
E insomma, che te lo dico a fa’? Potrei fare il copia e incolla dei miei complimenti della volta precedente.
Quindi aggiungo solo che ho votato per il misterioso blackout… siamo al sesto capitolo, e ci serve un po’ di azione! 🙂
Sempre più agonisticamente tua
M.
11/09/2013 at 13:07
Il blackout sta spopolando… e io che credevo che l’ingresso in scena dell’Amministratore Delegato fosse cosa succulenta.
Grazie M.,
mi metterò al lavoro in cerca d’azione e in fuga dalla mia pigrizia.
D.
11/09/2013 at 13:11
…il che significa che abbiamo altri tre mesi buoni per metabolizzare il capitolo. Ottimo! 😛
11/09/2013 at 13:13
Dai, provo a stare nei due.
10/09/2013 at 20:27
Devo ammettere che l’attesa è valsa decisamente la pena. Il gioco è valso la candela. Il risico (o Risiko non ho mai capito) sta facendo rosicare. Il secco ha avuto la sua tempesta, il marito ha sia la botte piena, sia la moglie ubriaca e il culo ha finalmente trovato l’ormai insperata camicia.
CAPITOLO ECCEZIONALE!
P.s.: Ma non voto.
10/09/2013 at 20:56
Ma come non voti!? Che sei matto? 🙂
10/09/2013 at 22:44
Si tratta di un gesto di protesta, finché non ci sarà una svolta almeno sfotcore mi asterrò!
10/09/2013 at 22:45
Ovviamente è SOFTcore la svolta che attendo. Dannata dislessia!
10/09/2013 at 22:47
Allora fai bene. Gli incipoints che mi farai perdere, però, li convertirò in birrette che mi offrirai. Stiamo a 1.
10/09/2013 at 23:35
Bene, bene.
11/09/2013 at 19:03
A me la replica SFOTcore piaceva…
12/09/2013 at 00:40
A ben vedere ha il suo perché…
12/09/2013 at 11:21
Per non togliere spessore a questa tuo protesta, mio caro Cirolucio, scriverò un capitolo SFOTcore solo per voi due, da tenere inedito.
10/09/2013 at 20:26
voto per l’entrata in scena dell’amm. delegato
10/09/2013 at 20:57
In seconda posizione… ma quello è il Diavolo, quindi non si sa mai.
D.
09/09/2013 at 23:34
Direi la seconda, ma non è detto che l’AD porti guai. O meglio, magari sono guai soltanto apparentemente e facili facili da risolvere 😉
10/09/2013 at 21:00
Credo per Giech qualsiasi guaio abbia il medesimo peso, dal Diavolo che ti gratta alla porta fino alla linguetta rotta di una scatoletta di tonno. Devo ancora capire, però, se questo peso è nullo o massimo…
D.
10/09/2013 at 23:32
Fai in modo che sia minimo (un po’ più di nullo, ma molto meno di massimo), no? 😉
11/09/2013 at 00:37
Alla Giech, insomma. 🙂
09/09/2013 at 18:28
Bello bello bello!!! Davvero ha migliorato di molto la giornata! Io voto per i problemi che quelli lo so mannaggia non ci lasceranno in pace manco morti…
10/09/2013 at 21:02
I problemi, al momento, stanno dietro al blackout… il quale però è già un problema di suo, a ben vedere.
Daje!
09/09/2013 at 14:04
anche se in decisamente in ritardo ( sono nuovo nel sito) ti seguo 🙂
09/09/2013 at 14:16
Ehi, benvenuto sul sito e benvenuto dalle parti dell’Ade SPA, allora. Spero possa risultare una sistemazione confortevole.
Intanto, grazie.
D.
09/09/2013 at 12:13
Sempre ottimo!
Veramente belo.
Sono sicuro che Giech non abbia problemi a riportare la tipa ai fornelli di casa.
09/09/2013 at 12:15
Il talento di sicuro non gli mancherebbe… l’appoggio dei lettori sì, però.
Grazie Massimiliano,
D.
09/09/2013 at 01:53
Vorrei proprio vedere come La Solca riesca a convincere Beatrice a tornare a casa!
09/09/2013 at 11:53
Ahahah… La Solca fa ridere un sacco, scusa.
Sul convincere Bea… ho il vago sospetto che, al massimo, potrà provarci al buio, il buon Giech. Blackout decisamente in arrivo.
Ciao ggrch e grazie,
D.
08/09/2013 at 20:41
Voto per il Blackout, ricambio il tuo voto della scelta più drammatica nel mio racconto con la più drammatica nel tuo.. o almeno più incasinata 😀
Bella piattola Giech eh?
09/09/2013 at 00:55
Giech è Giech, fastidioso come un prurito in mezzo alla schiena.
Ciao Stojil!
D.
05/09/2013 at 13:56
Capitolo ingarbugliato. Per vederci chiaro non può che volerci un blackout.
05/09/2013 at 14:50
Non fa una piega.
05/09/2013 at 13:02
Bellissima storia! Sono curioso di leggere il seguito e per ora voto per l’arrivo dell’AD!
05/09/2013 at 14:55
L’autore di “Blackout” che non vota per il blackout… 🙂
Grazie Davide,
Davide.
05/09/2013 at 14:58
Ahah! Non ci avevo pensato! 😀
05/09/2013 at 12:07
Voto per il blackout, così anche i tuoi personaggi brancoleranno nel buio come i miei! 😀 (P.S. Giech è fortissimo!)
05/09/2013 at 14:57
Più torce per tutti, allora.
Grazie Aspasia,
D.
05/09/2013 at 11:22
voto per l’amministratore delegato, anche se tentato, come sempre del resto, dalle alternative..
e mi accodo al giudizio su questo capitolo, il migliore (fin qui, ovvio!)
05/09/2013 at 15:09
Grazie piemme.
Non diciamolo a nessuno ma anch’io sono abbastanza soddisfatto da questo capitolo. 🙂
Saluti,
D.
05/09/2013 at 08:13
Sweety, come al solito mi hai tenuta incollata allo schermo. Inutile ribadire che:
– adoro il tuo stile
– amo Giech
– Caronte è troppo mitico
– tu sei superlativo
– e via discorrendo.
Uffa, non trovo più cose originali da dirti.
La proposta di matrimonio è sempre valida. 😀
Sei grande!
05/09/2013 at 15:29
Grazie Gloria. Di cuore.
Per il matrimonio… ti lascio un po’ di tempo per ripensarci: sporco in giro e non pulisco, non lavo i piatti, non rifaccio il letto, al mattino sono intrattabile e alla sera insofferente, non butto l’immondizia…
Bacio,
D.
05/09/2013 at 16:19
Mi hai convinto. XD
E poi ho già accettato l’anello di fidanzamento del mio fidanzato, non sarebbe carino restituirlo… 😛
05/09/2013 at 16:22
Imparerò mai a stare zitto… ?
05/09/2013 at 16:33
(beh, ma detto fra di noi… io ti amerò in eterno!) 😀
05/09/2013 at 17:04
(allora ok)
04/09/2013 at 22:13
Il tuo stile è molto evocativo, e le immagini che evochi sono potenti, energiche, realistiche… Sai, quando ho cominciato a leggere Ferocia Illuminata mi sono chiesta se il nome del dannato musicista, Miles , fosse un tributo a Miles Davis. L’allegoria della cognata è veramente efficace… Quando finisco di leggere rimango sempre senza fiato.
(la sconnessione delle varie frasi mixate in un cocktail-periodo alquanto caotico sono l’apoteosi perfetta del mio stato mentale dopo esser stata trasportata nel mondo da te creato.)
Sinceramente
Perla
05/09/2013 at 15:36
Che bel commento. Adoro la sconnessione delle frasi.
Grazie Perla per quanto hai scritto, sono cose meravigliose da “sentirsi dire” riguardo ad una propria opera. Opera che non saprei dire come vivo, ma che mi piace molto come tu vedi, come la leggi.
Sorridendo,
D.
04/09/2013 at 19:18
Ero stato tentato dal blackout, poi ha vinto la logica della continuità e il fascino del colpo di scena. Apri la porta con l’osso già in mano e…
05/09/2013 at 15:45
L’Amministratore Delegato può avere il suo fascino, è innegabile. Lo dice anche
Tiziano Ferro, se ascoltato al contrario.
04/09/2013 at 17:43
amministratore tutta la vita,dove ci sono guai d’altronde c’è giech!
p.s. quinto capitolo superlativo vecchio!
04/09/2013 at 17:45
Grazie Pao Lin!
Il quinto è stato un po’ l’addio a “E all’improvviso… niente”, son contento che ti sia piaciuto. 😉
04/09/2013 at 16:41
le voglio tutte e tre. Però alla fine ho scelto il blackout. Così se farai passare altri sei mesi sarai giustificato dalla mancanza di corrente 😀
04/09/2013 at 17:18
Piano interessante, Laura… come scusa potrebbe anche reggere. 😀
D.
04/09/2013 at 16:37
GENIALE.. BELLISSIMO… STREPITOSO!!! SEI IL N. 1! CHI GRATTA DIETRO LA PORTA ? SOTTOVALUTIAMO LE MIE UNGHIE???
04/09/2013 at 17:16
Le tue unghie, cara Sandra, sarebbe un grosso errore sottovalutarle, ho come questo sospetto… 😉
Grazie darlin’, generosa come al solito.
D.
04/09/2013 at 20:47
di niente cuore 🙂 dico solo la verità
04/09/2013 at 16:34
Solo due parole: tanta roba!
E un pollicione (Y) che ci sta sempre 🙂
04/09/2013 at 17:15
Grazie giuliamenegatti!
I pollicioni, lo sai, sono sempre ben accetti da queste parti.
L’Amministratore Delegato t’ha convinta?
D.
04/09/2013 at 17:18
Hai indovinato cos’ho votato 😀
E non vedo l’ora di conoscerlo, questo Signor Amministratore..
04/09/2013 at 17:20
Magia…
Piacerebbe anche a me, ma tanto il suo momento arriverà, in qualche modo.
04/09/2013 at 17:23
E non vorrei essere nei panni di la Solfa :-O
04/09/2013 at 17:25
Non darei così tanto per scontato l’esito di un incontro tra i due…
Io, nel dubbio, non vorrei essere nei panni di Caronte, se proprio proprio devo dirne uno.
04/09/2013 at 17:27
Ah, quello nemmeno io 😛
04/09/2013 at 17:30
😀
29/08/2013 at 16:43
a me piace l’idea che incontri qualcuno già nominato
29/08/2013 at 21:09
Pure a me piaceva… 🙁
27/08/2013 at 16:56
Originale! Bello il “colpo di scena” sul nome del protagonista, e molto coinvolgente la scrittura, mi ricorda Carver!
28/08/2013 at 13:04
Wow, grazie Aspasia! Accostamento importante e generosissimo.
Ora mi tocca di continuare il racconto cercando d’evitare passi falsi e scivoloni, insomma… 😉
Ciao ciao Aspasia e bentrovata,
D.
21/08/2013 at 04:44
Trovo meraviglioso il fatto che alla fine del capitolo tu dia la colpa a Zappa per il fatto di aver sforato . Che tu stia scrivendo in un sito strutturato in modo tale da non darti vie di fuga per divagazioni personali o meno, lo scrittore non può farci proprio niente quando un personaggio decide di risvegliarsi dalla cantina del subconscio e arrivarti lì sul foglio per imporsi, pieno di vita e determinazione. Il fatto che ti sia successo è indice di sincerità nonchè una certificazione della genuinità della tua opera.
Complimenti. ( Non ho votato perchè sono arrivata troppo tardi, ma non avrei probabilmente votato nemmeno in caso contrario, perchè più che opzioni quelle di questa terza parte parevano veri e propri insulti ).
26/08/2013 at 12:29
Ciao Perla e bentrovata.
Grazie della lettura e del tempo speso per il commento.
Zappa non mi ha ancora perdonato dello scaricabarile, temo potrebbe tirarmi altri scherzetti del genere.
Ma il quarto e il quinto capitolo non li hai letti? Te lo chiedo giusto perché questo tuo commento sembra far riferimento al racconto esclusivamente fino al terzo capitolo… poi è chiaro che puoi anche aver deciso di non andare oltre, nemmeno potrei darti troppo torto. 🙂
Ciao ciao,
D.
01/09/2013 at 22:59
Oh,no, in verità avevo voluto postarlo sul terzo e non so cosa sia successo dal momento che lo hanno pubblicato sul quinto.
Ti dirò che ho letto tutto e mi sto struggendo dalla curiosità.
Buon lavoro
Perla.
19/08/2013 at 16:35
Ubi maior.. 🙂
26/08/2013 at 12:35
Ehi Claudiia. Ben ritrovata!
“Ubi maior” a cosa lo riferiamo? A Giech che non spara o a che altro? Scusa ma il rientro dalle vacanze ha un po’ rallentato le mie sinapsi, temo.
26/08/2013 at 22:27
Giech è quasi sicuramente cugino di Pollon
Mi aspetto che scopra grandi cose laggiù all’Ade!
Cheers
C.
28/08/2013 at 12:59
Curioso albero genealogico, per il nostro Giech… 😀
17/08/2013 at 21:45
bellissimo capitolo, ora facciamogli scoprire una cosa che non avrebbe dovuto scoprire.
26/08/2013 at 12:37
Grazie ilGallo.
Di poco, ma la tua sembra l’opzione più gettonata. Ora basta che mi decida a vincere la pigrizia e scrivere.
Ciao ciao,
D.
12/08/2013 at 18:14
caspita!
tanto di cappello
descrizione magnifica 🙂
26/08/2013 at 12:39
Grazie a te, “magnifica” è una bellissima parola.
Anche “cappello” lo è, in effetti.
Perdona il ritardo di questa risposta, Fra, ma la vacanza l’ho portata avanti in maniera totalitaria. A breve tornerò attivo sia in fase di scrittura che di lettura, giuro.
12/08/2013 at 17:17
La prima: sono curiosa di sapere cosa potrebbe essere. Aiuterà anche Caronte, ma magari in un capitolo successivo (com’è che si dice? “Tutti i salmi finiscono in gloria ;D)
28/08/2013 at 12:58
Ciao Elena.
Scusa anche tu, come la qui sotto Margherita, la lentezza di questa mia risposta. Ero rimasto avviluppato nelle ferie… e mentalmente lo sono ancora.
Ho un sacco di roba da recuperare, sia in lettura che in scrittura… spero di riuscire a rimettermi in riga.
A presto e grazie,
D.
09/09/2013 at 23:10
Non c’è nessun problema: anch’io mi sono allontanata per un bel po’ e faccio fatica a riprendere il ritmo…
08/08/2013 at 17:33
Giech e Caronte, che duo. Di sicuro ci saranno dei guai, di sicuro proveranno ad affrontarli insieme. E chi lo sa se è più un male o un bene?
Posso votare una combo? Giech prova ad aiutare a riconquistare Beatrice e invece finisce per scoprire qualcosa che non dovrebbe! In quest’Ade SPA di tornelli, la vita di Caronte va rianimata. E forse il suo inconscio lo fa anche un po’ apposta, a cacciarsi in un’avventura con Giech….
E Giech, tra l’altro, ha una bella faccenda in sospeso, lassù in superficie. Che voglia in qualche modo dirla, quella sua ultima battuta?
Che bello aver ritrovato Giech, anche se dove proprio non avrei immaginato. Mancava!
28/08/2013 at 12:56
Ciao Margherita, perdona l’enorme ritardo di questa risposta.
Che Giech e Caronte siano una coppia che attira guai… beh, direi che non vi è alcun dubbio. Quei guai hanno anche un po’ la forma di mulini a vento, ma chissà…
“A breve” mi rimetto al lavoro, promesso. Ora sto cercando di staccarmi dalle ferie.
Ciao ciao,
D.
02/08/2013 at 17:17
Stavolta sono io in ritardo!
Voto il personaggio nominato e vediamo che succede.
Bravò.
F.
03/08/2013 at 00:07
Questa cosa che non batti ciglio sulla morte di Giech un po’ mi preoccupa… Puoi anche essere truce, credo di sopravvivere. Forse.
03/08/2013 at 00:54
Perchè? ormai sono abituato alle stravaganze del caro vecchio defunto Giech. E alle tue. Ragion per cui non devo far altro che sistemarmi comodo, accendere quel sigaro e aspettare che arrivi la spiegazione de quer fattaccio brutto.
O no?
03/08/2013 at 01:33
Ok, se mi tiri fuori il buon Carlo Emilio e la Merulana cor suo pasticciaccio brutto hai diritto, per quel sistemarti comodo, a spostare la poltrona da camera mia al terrazzo, accenderti il sigaro e startene lì, in panciolle fino al giorno del giudizio. Senza se e senza ma.
Ti porto anche una Piña Colada e facciamo un discorso serio su “Il posto gusto”.
02/08/2013 at 02:09
Scopre qualcosa. Me lo sento che il nostro Caro’ non ha finito di penare!
Che dire, lo sai già. Il post-it. L’acqua limacciosa del lago. Io mi fermo alle descrizioni mentre tu ce le infili nel corso di una storia che fa ridere, piangere e riflettere tutto insieme.
Povero, povero Giech. Noi donne siamo terribili. 😀
E Dug? E Deisi? Ecco, ora vorrei aver messo il personaggio che già avevamo incontrato, uff. 🙁
02/08/2013 at 02:19
Donna (terribile?) di parola! 🙂
Ho pure io il vago sospetto che le pene di Caronte siano… come dire?… eterne.
Contento, come al solito, d’averti… no, dai, “a bordo” non lo posso scrivere, è pur sempre una storia su Caronte, il traghettatore infernale… tra i nostri, ecco, diciamo tra i nostri.
Ridere, piangere e riflettere. 🙂 Sulla prima ci posso stare, per le altre due ti trovo troppo generosa. Però prendo il complimento, me lo metto in saccoccia e me lo porto a casa. Ringraziando.
Ciao Marta,
D.
30/07/2013 at 09:47
Grandissimo capitolo!!! Mi è piaciuto un tot decisamente una svolta…e conta che l’ho letto mentre in uffico esplode il delirio…adesso vado a prendere a calci in culo qualcuno…
30/07/2013 at 12:35
Se riesco a recuperare quel cubo di Rubik, te lo regalo. Tuo di diritto.
29/07/2013 at 18:12
Facciamogli scoprire ciò che non dovrebbe (benché Caronte, povero, riscuota le mie simpatie). Altro bel capitolo, a te il caldo ti fa un baffo (e giustamente, data l’ambientazione..)
30/07/2013 at 12:25
🙂
Caronte è chiaramente la vittima designata di Giech… solo che ancora non l’ha capito.
Grazie piemme, al prossimo capitolo, con scoperta di… boh, adesso ci penso.
D.
29/07/2013 at 12:19
rivoglio Frank!
29/07/2013 at 12:29
Ho finito il francese!
19/08/2013 at 12:13
http://translate.google.com/
basta che non ricerchi frasi troppo articolare però
😛
29/07/2013 at 00:55
Grande indecisione tra le prime due, ma la prima stuzzica troppo… Comunque si..chi non è mai morto subito prima di dire la frase perfetta davanti alla donna perfetta…..ottimo capitolo
29/07/2013 at 12:28
Grazie Carlito.
Non lanciare cubi di Rubik in mare, mi raccomando.
D.
27/07/2013 at 12:54
Povero GIech, vittima di una donna, croce e delizia di noi uomini.
Dico che scopre una cosa che non avrebbe dovuto scoprire… anche se mi sarebbe anche piaciuto vederlo aiutare Caro’ a riconquistare la moglie. 🙂
27/07/2013 at 14:08
C’è un po’ di Giech in ognuno di noi.
D.
26/07/2013 at 16:22
Scopre qualcosa che non avrebbe dovuto! Solo che ora voglio sapere qual’era la battuta perfetta che non ha detto 🙁
26/07/2013 at 16:26
Grazie della domanda, come dicono in qualsiasi conferenza stampa che si rispetti.
La risposta è il titolo del capitolo, niente di più, niente di meno. E, sì, lo ammetto, da piccolo ho guardato troppa televisione. 😉
D.
26/07/2013 at 17:59
E’ vero, il sigaro anche! Non ci avevo pensato, e bravo il nostro teledipendente (chi non lo è stato in quel periodo, nella generazione nostra!).
26/07/2013 at 18:03
Avrei dovuto mettergli anche i guanti in pelle e i capelli improvvisamente brizzolati. 🙂
26/07/2013 at 18:04
Poi però dovevi anche inserire un nero con la cresta, e li ti volevo!
26/07/2013 at 18:10
Beh, al posto di Cerbero poteva anche starci… 😀
26/07/2013 at 14:29
Ma guarda chi ti ritrovo su THe iNCIPIT…
…
Beatrice!
Però, di riconquistarla chissene… io voglio scoprire cose segrete! 🙂
26/07/2013 at 15:09
🙂
Curiosone!
26/07/2013 at 12:45
Morire così, povero Giech! in fondo non se lo meritava, lui ci credeva nelle malefatte che faceva e ora invece è scocciato. Non sarà molto di aiuto per Caronte, soprattutto dopo che avrà scoperto che… che né so, Caronte non ha la patente da barcaiolo infernale 😀
26/07/2013 at 12:51
Ecco perché non lo fanno più andare sul fiume! L’hanno sgamato, troppe multe non pagate, gli hanno messo le ganasce alla barca. Maledetti…
26/07/2013 at 11:38
Macchissenestrafregadibeatricemancofossequelladidante!
26/07/2013 at 12:32
Cosìtivogliochequellascassailcazzodallaprimaliceo!
26/07/2013 at 11:19
La prima opzione, obviously! 🙂
Che splendore, che scioltezza, che descrizioni deliziosamente accattivanti!
Non pensavo che Caronte fosse così attaccato alla moglie.
Beh… forse non lo sapeva nemmeno lui.
😉
Bravo!
26/07/2013 at 11:25
Credevo che la prima opzione spopolasse… anche solo per dare una svolta alla storia. Ma forse è destino che le mie storie abbiano svolte mooooooooolto morbide, quasi inesistenti. Chissà…
Grazie Gloria,
come sempre.
D.
26/07/2013 at 10:29
Se fossi in Caronte, comincerei a preoccuparmi: Giech si porta sempre dietro qualche situazione complicata, anche da morto! 😉
26/07/2013 at 10:38
Già. Sereno sereno non sarei nemmeno io. 🙂
Ciao Gaia,
D.
26/07/2013 at 09:38
aiuta Caronte a riconquistare la moglie… Quasi. Beh, lui la buona volontà ce l’aveva messa! Che pretendi?
26/07/2013 at 10:38
D’altronde… è Giech!
26/07/2013 at 09:32
Rinnovo i complimenti perché sei veramente bravo!
E poi… non la vogliamo dare una mano a Caronte? (…a buttarsi giù…)
26/07/2013 at 10:37
Fossi in Caronte inizierei seriamente a preoccuparmi.
D.
26/07/2013 at 08:41
Uno come Giech che aiuta uno come Caronte a riconquistare la moglia…anomalo, dunque interessante!
26/07/2013 at 10:36
🙂
Potenzialmente disastroso, anche.
Fortuna ce più in basso dell’Ade SPA non si può andare. Credo.
Grazie Alessandra,
D.
26/07/2013 at 07:52
bellissimo, divertente…. adoro La Solfa hahahahha !!! Il quale tenterà di aiutare Caronte a riconquistare Bea? …io voto così!
26/07/2013 at 10:34
Ciao Sandra, grazie.
Stiamo a vedere in che pasticci riusciranno a ficcarsi quei due… 😉
D.
25/07/2013 at 22:33
Mmm sono indecisa tra riconquistare la moglie.. o incontrare qualcuno.. che potrebbe essere Deisi 🙂
Bel capitolo!
Mi piace anche la scelta del nome Beatrice per la moglie 🙂
25/07/2013 at 22:37
Chissà l’Alighieri cosa ne penserebbe…
Deisi meriterebbe quasi uno spin-off tutto suo, a ‘sto punto. Ma… mai dire mai. Nei due mesi che impiegherò per scrivere il prossimo capitolo potrebbe succedere di tutto.
Ciao Giulia,
grazie.
D.
25/07/2013 at 23:00
Allora me la prendo comoda per votare 🙂
Scherzo, dopo che ti ho stressato per conoscere la moglie, andiamo a conoscerla!
Poi è vero Deisi merita uno spin off tutto per lei 🙂
25/07/2013 at 23:04
🙂 Mi conosci, sai che puoi VERAMENTE prendertela comoda!
25/07/2013 at 23:28
Troppo tardi!
Già votato 🙂
25/07/2013 at 23:54
:*
25/07/2013 at 23:54
Pessimo, credevo venisse la faccetta. Che delusione inaspettata…
26/07/2013 at 00:18
Dobbiamo protestare col team!
Più faccine per tutti!
26/07/2013 at 00:19
Soffro un po’ l’assenza del pollicione, in effetti. (Y)
26/07/2013 at 00:33
Con la y maiuscola mi raccomando..
26/07/2013 at 00:35
Rigorosamente maiuscola, chiaro.
25/07/2013 at 19:12
liscio, divertente, magistrale! ti lascio campo libero Mascherina! 😀
25/07/2013 at 22:03
Mia cara Sandra, il campo libero non l’ho avuto, ma il nuovo capitolo è arrivato comunque.
Ciao ciao,
D.
25/07/2013 at 17:57
Sempre ottimo!
Ora voglio vedere chi è la moglie di quel cornuto… 😀
25/07/2013 at 22:02
Di sfuggita, ma la moglie ce l’abbiamo inserita, dai. 😉
D.
23/07/2013 at 21:33
Ma pure Dio deve pagar dazio per passare il fiume?
23/07/2013 at 21:48
Ooohhh, cazzo, grazie!
Il passaggio più blasfemo sembrava passare inosservato.
Sapere di poter contare sugli amici di vecchia data è una certezza importante.
D.
23/07/2013 at 12:46
Sei un grande!!!
23/07/2013 at 12:54
Troppo buona, come sempre.
D.
22/07/2013 at 23:36
Voglio sapere come è morto Giech 😀
23/07/2013 at 11:29
Una curiosità diffusa. Nel gruppo, mi ci metto pure io. 😀
Ciao dartanevon, grazie.
D
18/07/2013 at 21:43
Suvvia..chi non ha la curiosità di conoscere la moglie di Caronte?!
20/07/2013 at 22:46
La maggioranza, a quanto pare. Risicata, ma pur sempre maggioranza, ad ora. 🙁
17/07/2013 at 10:46
Non puoi lasciarci sulle spine adesso…. dicci come è morto Giech!! 😀
bravo come sempre 🙂
17/07/2013 at 19:51
Ciao urhere.
Grazie del “bravo come sempre” e del sentirti metaforicamente sulle spine.
Sembra che la morte di Giech venga vista come la cosa più interessante, ma non scarterei la possibilità di una rimonta da parte della moglie di Caronte. Tipa tosta, quella.
Ciao core.
D.
16/07/2013 at 17:57
Io a questo punto sarei per sapere com’è morto.
comunque sappi che spendere l’obolo per comprare le sigarette è una cosa che solo Giech (e la tua mente) poteva fare! grande!
16/07/2013 at 17:59
Diciamo che è l’ideale punto di contatto con l’ultima frase di “E all’improvviso… niente”.
Tutto nasce da lì, ora rimane il mistero di quello che succede tra quella prima sigaretta e quest’ultimo pacchetto.
16/07/2013 at 18:03
della serie “il fumo uccide”
16/07/2013 at 18:24
Detto a uno col mio nickname, poi… 🙂
16/07/2013 at 15:44
Più che altro vorrei essere partecipe del dissidio che ha vissuto Giech prima di scegliere di usare l’obolo per comprare le paglie…
16/07/2013 at 15:46
Ooohh! E mettiamolo un po’ l’accento su questo passaggio fondamentale!
16/07/2013 at 21:32
Vedi a volte…
15/07/2013 at 19:44
Torniamo a casa di Caronte vah…giusto per non stare mai fermi!!!
15/07/2013 at 20:59
Ciao Alessandra.
“Non stare mai fermi”. Devo segnarmelo da qualche parte, si sa che di mio tendo a tergiversare e ad affezionarmi ai luoghi.
D.
15/07/2013 at 11:17
la moglie di caronte in pensiero perché lui si attarda al club, quanto mi piace quest’atmosfera casalinga! d’altronde, non è tra le mura domestiche che avvengono le cose più truculente? attendo fiducioso qualunque nuovo sviluppo 😉
quanto ai complimenti, sono ormai di default
15/07/2013 at 13:55
Ciao piemme.
Grazie della fedeltà nella lettura nonostante i mie soporiferi ritmi di pubblicazione. Sarà il caldo…
La moglie di Caronte si preannuncia come una bella sfida, ma è un personaggio con del potenziale. Vedremo.
Ciao ciao,
D.
15/07/2013 at 10:21
Occhio alle mogli… non sono mai da sottovalutare!! In quanto moglie di Caronte, non la vedo una personcina semplice e “a modino”… ma per questo mi rimetto al suo originale pensiero, caro D.!
In attesa del prossimo
A.
15/07/2013 at 13:53
Nell’attesa… mettiti comoda, Ale. Come hai visto ho preso ritmi letargici.
La moglie di Caronte è stabilmente il pole position, tocca iniziare a pensare anche a questo personaggio.
Ciao A.,
D.
15/07/2013 at 14:18
Mio caro D. tu stuzzichi (e questo, come si dice qui, “ti piace un monte”)… e i tuoi lettori rispondono di conseguenza…
Sono certa della riuscita del personaggio, e quindi, come mi suggerisci, mi metto comoda e aspetto!!
A.
15/07/2013 at 00:34
Chiaro che voglio sapere come è morto Giech. Nella lista delle cose che voglio sapere viene appena dopo “che cos’è l’apparato di Golgi” e prima di “dov’è finito il collo di Maurizio Costanzo”.
Quindi avanti che questo racconto, già te lo dissi, promette assai bene; credo anche più del precedente!
PS: Ah, ti proibisco di farmi aspettare così tanto tra un capitolo e l’altro.
F.
15/07/2013 at 13:49
Sull’attesa, caro Ferdinando, sai che non posso promettere nulla. Tra impegni e pigrizia, non riesco a reputarmi particolarmente affidabile. Posso solo dire che ci proverò, ecco.
La morte di Giech, invece, prima o poi avrà una sua spiegazione, questo posso assicurartelo.
Grazie come sempre,
D.
14/07/2013 at 20:45
Voto la terza opzione. Sono curioso di conoscere la moglie di Caronte. Anche la morte di Giech era tra le opzioni, ma per scoprine le modalità c’è ancora tempo 🙂
14/07/2013 at 22:27
Il tempo, dalle parti dell’Ade SPA, non manca di certo. Sono i 6 capitoli rimanenti a preoccuparmi un attimino… Certo che sapere qualcosa di più sulla signora Caronte può suonare allettante.
Grazie della lettura e dell’interazione, Wolfhound.
D.
14/07/2013 at 12:21
Adesso… boh. Sicuramente non voglio sapere com’è morto Giech, secondo me per un racconto del genere è molto più intrigante se non si rivela mai il passato di un personaggio.. o al massimo proprio alla fine!
14/07/2013 at 12:28
Ripongo molta fiducia nell’ultima frase del racconto… sperando che mi venga in mente qualcosa!
Stiamo a vedere, alla peggio faccio esondare il fiume.
D.
14/07/2013 at 10:50
Blocco… tsè!
Ora è il momento, com’è morto Giech?
14/07/2013 at 12:11
Povero Giech, chissà cosa gli sarà successo nello spazio tra un racconto e l’altro…
14/07/2013 at 09:15
Eccomi!!
Ero davvero indecisa tra la morte di Giech e la moglie di Caronte..
Alla fine ho votato per conoscere la moglie, sono proprio curiosa e ho anche un sospetto..
Bravo come sempre!
14/07/2013 at 12:14
Ciao Giulia.
Intanto grazie. Per quanto riguarda la moglie di Caronte… chissà. Se il tuo sospetto si appoggia su “E all’improvviso… niente”, mi sento però di escludere l’apparire di un altro personaggio comune. Giech basta e avanza, già non lo sopporto più. 😉
D.
14/07/2013 at 12:20
Sarebbe divertente però vedere Deisi nei panni della dolce mogliettina..
14/07/2013 at 12:23
Senza dubbio, specie perché “Deisi” e “dolce” nella stesa frase rischiano di creare un cortocircuito non indifferente. Però la moglie di Caronte me l’immagino più tipo… non so… quella del tenente Colombo, ecco.
14/07/2013 at 12:29
No dai se vince la moglie, voglio conoscerla!
Senza dubbio saprai creare un personaggi molto interessante..
14/07/2013 at 12:32
😀
Scarsa esperienza di mogli, ma farò (farei) del mio meglio, promesso.
Anche se loro che rientrano a casa e, tipo, trovano un post-it attaccato al frigo con scritto “Vado a stare da mia sorella, non mi cercare, ti chiamo io” potrebbe essere una grande scena.
14/07/2013 at 12:38
In effetti non sarebbe male..
Poi Giech lo deve aiutare a farsi perdonare..
14/07/2013 at 12:41
“Sono Giech La Solfa, risolvo problemi”.
Non so perché, ma non lo vedrei in mani ottime, il povero Caronte…
14/07/2013 at 12:47
Ma è proprio questo il bello 😀
14/07/2013 at 12:50
Sì sì, concordo.
Introdurre il personaggio della moglie potrebbe in effetti essere molto divertente, anche nell’Ade SPA, e anche solo facendola sparire.
Vedremo un po’ dove ci porterà il voto, poi farò i conti con la mia pigrizia e il caldo e mi metterò a scrivere.
14/07/2013 at 07:51
Uffa, ma tutte e tre le opzioni sono WOW!!! 🙂 Ho dovuto scegliere gicoforza quella che mi piaceva solamente un po’ di più.
Sei sempre il solito grande! 😀 Adoro come riesci a trasmettere l’atmosfera con le parole!!!
14/07/2013 at 12:16
Che suspense… quale sarà l’opzione che è piaciuta un po’ di più a Gloria Virginia Togni?
Nel dubbio, grazie per i complimenti, che metto in bacheca assieme agli altri.
D.
13/07/2013 at 23:59
Da brava donna, penso a quanto possa esser in pensiero la moglie, quindi tutti a casa di Caronte!
14/07/2013 at 12:17
Facciamo un rave? 😀
Siamo pure vicino al fiume, magari vien fuori qualcosa di carino.
Ciao Laura, aspetto il tuo prossimo (giallo!).
D.
15/07/2013 at 09:41
Volevo dirlo, ma poi ho pensato che la moglie di Caronte mi avrebbe presa a ombrellate 😀 (il nuovo è on line, sarà anche un po’ giallo :D)
15/07/2013 at 14:06
A breve mi leggo il primo capitolo del tuo nuovo racconto. Intanto, sulla fiducia, brava (anche solo per aver già ricominciato con un’altra storia)! 😉
08/07/2013 at 21:22
Grazie per la copertina. Splendida! 😀
D.
06/07/2013 at 10:54
Dopo tutto questo tempo torno e mi coinvolge di nuovo una tua storia, dove il tempo poi c’entra così tanto e in un momento in cui mi ritrovo ad avere a che fare proprio con la mitologia greca e romana. Tutti segnali bellissimi, caro D.
Mi è piaciuto leggere questi tre capitoli di seguito, ho colto con ancor maggiore soddisfazione la preparazione lenta al personaggio. Io direi che devi continuare così, ti si addice, un passetto alla volta, piccole perle.
S.
06/07/2013 at 12:04
Ciao S., da quanto tempo!
Grazie d’esserti fatta un giro da ‘ste parti… come hai potuto vedere non è che sia andato avanti chissà quanto. Punto ormai al premio come autore più lento di THe iNCIPIT.
Grazie anche dell’interazione, s’intente.
Maaaa… tu quand’è che tornerai attiva su questi schermi?
D.
03/07/2013 at 18:17
Non so neanche cosa commentare, è bellissimo XD
04/07/2013 at 13:15
Grazie mille. 🙂
D.
24/06/2013 at 04:51
Vado volentieri per la maggiore e non dico altro.
24/06/2013 at 16:16
Apprezzo la sintesi.
D.
23/06/2013 at 09:43
Oh, rieccomi. Pensavo di essermi perso più capitoli. Meglio così!
Be’, ovviamente voto per un po’ di storia ogni capitolo.
ciao
Marco
24/06/2013 at 16:15
La mia lentezza sta diventando proverbiale…
D.
22/06/2013 at 22:59
Come te i titoli, nessuno mai! 🙂
E i tuoi racconti dovrebbero uscire come un giornalino a cui abbonarsi. Di sana vecchia carta, da leggere e portarsi in giro!
24/06/2013 at 16:15
Per quanto riguarda il titolo di questo capitolo, il merito va tutto a Zappa… il quale però mi ha incaricato di ritirare tutti i complimenti per conto suo, quindi… beh, grazie Margherita. 😉
E grazie anche per l’idea del cartaceo, che mi lusinga.
Ciao Margherita,
D.
21/06/2013 at 16:55
Io dico un po’ di storia ad ogni capitolo, PIRLA!
😀 😀 😀
21/06/2013 at 18:17
Preso nota. 😉
D.
19/06/2013 at 21:40
tanto lo fai comunque
20/06/2013 at 12:07
🙂 S’era capito, vero?
19/06/2013 at 13:17
Ho votato per buffone.
Menomale che sei tornato: cominciavo a preoccuparmi. Saresti finito in un girone infernale in cui ci sono migliaia di scaffali di romanzi bellissimi; li leggi fino a metà e poi scopri che l’altra è bianca. Così per l’eternità.
Due note: 10 punti per la scena delle monete. Per la citazione, la bellezza dell’immagine e del concetto. Vallo a sapere che le monete che ti mettono nella cassa servono a caronte per pagarsi da bere!
La seconda nota è Zappa.
Niente, solo figo.
Bravò, come dicono i francesi.
20/06/2013 at 12:12
Ciao Ferdinando!
Parlando di gironi, ormai punto a quello con gli scaffali pieni di “romanzi” mediocri, dove li leggi fino a metà e poi scopri che pure l’altra metà è scritta!
Grazie per i 10 punti sulle monete e per la constatazione della figaggine di Zappa. 😉
Ciao ciao,
D.
19/06/2013 at 02:15
Grande precisione nei dettagli e nel cogliere gli.stati d` animo dei personaggi, cmq voto che sei stronzo e fai quel cakkio che ti pare 🙂
19/06/2013 at 02:21
Esser stronzi sa dare soddisfazioni 🙂
E manco è sport per tutti…
D.
18/06/2013 at 18:11
Rubo la connessione al mio fidanzato per leggere il tuo capitolo, per fortuna la tua lentezza nel pubblicare coincide con la mia impossibilità a leggere!
Mi piaceva l’idea di avere un pezzo di storia ogni capitolo… ora torno nel mio angolo di inferno dimenticato da internet finché non aggiorni di nuovo! 😉
19/06/2013 at 00:31
Ok, allora ci si legge tra qualche settimana, magari un mesetto. 😉
Scrivi il tuo racconto piuttosto che perder tempo qui in giro, va là…
D.
18/06/2013 at 12:00
Beh, direi buffone, tutt’al più! Stronzo è in effetti un po’ troppo.. Ma a darti carta bianca conviene sempre, quindi.. 😉
Comunque, confesso ahimé di non essere un fan di Zappa.. Solo facendo ricorso al web ho capito che c’entrasse la Francia con l’Inferno.. Ça alors!
Rimango in paziente attesa di farmi stupire dalla tua prossima trovata.
19/06/2013 at 00:33
Siamo almeno in due ad attendere la mia prossima trovata, allora.
Ciao piemme, grazie come sempre.
D.
18/06/2013 at 09:20
Mmmm… In questa nuova avventura sono stranamente sempre più dalla parte della maggioranza… vecchiaia o anticiclone delle Azzorre?
“…si batte una mano sulla coscia, salta giù dallo sgabello, finisce il drink, spegne la sigaretta, si sistema i capelli e si incammina, scegliendo il giro più lungo…”
Ci proverò la prossima volta che dovrò andare in bagno al Celtic.
18/06/2013 at 09:42
Tanto più che, se sei al Celtic e devi spegnere la sigaretta, le possibilità sono due: o stai trasgredendo o il giro per il bagno è lungo per forza.
17/06/2013 at 22:39
Lo confesso non sono stata sempre attenta e puntuale nel leggerti… mi stai stupendo… sappilo! Sai che per me hai carta bianca… però stronzo…mi sembra un pò troppo no???
18/06/2013 at 09:43
Ciao Ale.
Dati i ritmi con cui scrivo non posso aver pretese di puntualità da parte di nessuno. Nemmeno tua, pensa un po’.
Felice di stupirti.
Ciao ciao,
D.
17/06/2013 at 22:18
Aspetto con ansia il prossimo capitolo!!!
18/06/2013 at 09:46
Ciao Gaia.
Proverò a non farti aspettare così tanto, stavolta.
Grazie,
D.
17/06/2013 at 15:44
Stavolta avrei voluto davvero votare per tutte e tre 😀
Ma siccome una scelta bisogna farla, nonostante l’aggettivo che più ti si addice secondo me è infamone (ma non per la tua pessima fama, bensì per la tua celeberrima fame 🙂 ), ho votato per buffone, perché mi pare che messo sotto torchio rendi bene. 🙂
17/06/2013 at 15:48
Ahahah… Dai, non importa che anche qui si sparga la notizia del fatto che sono un mangione! E poi, lo sai, lo faccio solo per levarvi dall’imbarazzo.
Vediamo quanto mi aiuterà l’essere sotto pressione… e, soprattutto, poter diluire questa pressione nel paio di mesi che ci separano dal mio prossimo capitolo. 🙂
Ciao core,
grazie.
D.
17/06/2013 at 13:06
Posto che nessuno dei tuoi auto-insulti mi piace voto per la storia in un unico capitolo. Sii il mio buffone di corte 😀
Fantastico Frank Zappa!
17/06/2013 at 14:48
Ciao ggrch.
Farò, con calma, del mio meglio.
D.
17/06/2013 at 12:12
Visto che il genere è la fiabe direi che buffono è l’appellativo più giusto, quindi adesso voglio conoscere la storia fino in fondo.
17/06/2013 at 12:45
🙂
Non fa una piega!
D.
17/06/2013 at 11:09
Io la storia la vorrei TUTTA e SUBITO! Buffone! ahahahah
Vai Dave, spacchi ogni capitolo di più!!
17/06/2013 at 11:13
Ciao Ila!
Grazie, del “buffone” e dello “spacchi”.
Tra un paio di mesi, quando uscirà il quarto capitolo, vedremo quale opzione avrà avuto la meglio… o anche solo quale insulto. 🙂
D.
17/06/2013 at 10:24
Secondo me a darti carta bianca non si sbaglia mai…oppure era a darti dello stronzo? Grande capitolo!!! Che poi proprio stamattina leggevo delle cose su Zappa poi accendo il pc e taaac mi arriva questo! Spettacolo!!!
17/06/2013 at 11:03
Vedi, se tu avessi letto prima quelle cose su Zappa magari il mio terzo capitolo avresti dovuto aspettarlo meno… 😉
17/06/2013 at 08:28
Ho votato la seconda, ma solo perché Pirla è un insulto più leggero degli altri due. Almeno dalle mie parti. 😉
(Adoro i tuoi inserimenti a sfondo musicale! Te l’ho detto che prenderò l’indirizzo Musicologico per la Magistrale? :D)
17/06/2013 at 11:09
Ciao Gloria.
Bella questa cosa dell’indirizzo Musicologico… suona bene!
Grazie, come sempre, per voto e commento. E perdona la lunga assenza.
D.
17/06/2013 at 15:39
Non ho nulla da perdonarti, quando il risultato è questo (e sempre meglio). 😉
17/06/2013 at 15:51
Domanda realmente spassionata: con “sempre meglio” intendi dire che preferisci questo terzo agli altri due capitoli?
Perché io – ed è ai limiti dell’assurdo per come sono fatto – comincio a far della fatica nel capirmi e, di conseguenza, nel giudicarmi. Quindi son curioso.
Scusami per questa domanda un po’… fuffa.
17/06/2013 at 17:50
Sempre meglio riferito al fatto che anche quando non fai del tutto ridere (questo non mi sembra un racconto comico) riesci ad essere speciale. Magari questo capitolo per te non è il massimo, per me è speciale, come sempre e sempre meglio. 😀
19/06/2013 at 00:34
🙂 Sorrido… non avendo trovato parole.
17/06/2013 at 01:32
…E io non volevo insultarti, ma è sempre stata colpa di Zappa, GIURO! 😀
Ti ho dato carta bianca anche io ma soprattutto vedi di dormire meno e farmi aspettare ancora meno 😛 (scherzo. No, non è vero. Solo un po’.)
17/06/2013 at 01:54
Che burlone questo Frankie, eh?!
Grazie Laura. Prometto di mettercela tutta nel pubblicare con più solerzia… anche se, come detto a Giulia, i precedenti sono tutti contro di me.
D.
17/06/2013 at 01:01
Ti ho dato carta bianca, ma ad essere sincero era più perché mi divertiva darti dello “stronzo”.
Beh, signor D. , non so più che dire… in verità una cosa ci sarebbe: la “D” sta per “Dante”?
17/06/2013 at 01:12
Contavo sul fatto che non avresti resistito, mio caro Slash. Quello “stronzo” è come se fosse scritto in rosso vermiglio, era proprio un richiamo, una sirena.
Dante… beh, uno che portava il mio stesso cognome faceva Dante Gabriel di nome, ma più in là non vado. Non ricordo nemmeno se Dante Gabriel sia stato un preraffaellita o un trequartista argentino.
D.
16/06/2013 at 23:52
Ti lascio carta bianca anch’io: fa’ quel che ti pare! Ma non concordo affatto sugli aggettivi che hai messo nelle tre opzioni 😛
17/06/2013 at 00:01
Grazie Elena!
Su due dei tre aggettivi, però, ci metto la firma. 🙂
Ciao ciao,
D.
16/06/2013 at 23:27
Altro grande capitolo. Vediamo di mettere un po’ di storia nel prossimo episodio però
:°D
16/06/2013 at 23:34
Storia?! Pretenderai mica che ci sia uno sviluppo della trama… ?! 😉
Dai, giuro che appena mi viene un’idea decente farcisco i miei capitoli di storie, sviluppi, intrecci e, se mi sento ispirato, ricchi premi e cotillon.
Grazie dartanevon,
ciao ciao.
D.
16/06/2013 at 23:02
Ahahah
Ma tu sei un genio!!
Per questo ho deciso di lasciarti carta bianca..
A patto che il prossimo capitolo però arrivi presto!
16/06/2013 at 23:22
Grazie Giulia.
Sulla celerità… farò il possibile, ma sappiamo entrambi che i precedenti sono tutti contro di me. 😉
D.
16/06/2013 at 21:00
Già il titolo di suo era davvero intrigante 🙂 come sempre bel capitolo, ho finito le parole per farti ancora nuovi complimenti… 🙂 Per questo mi hai dato tre scelte e la meno pesante era buffone 🙂
Scherzi a parte, bel capitolo e Zappa che parla francese senza saperlo… sono felice di sapere che Laggiù accettino anche i rubli… 🙂
16/06/2013 at 23:25
I rubli erano effettivamente una sorta di saluto, diciamo.
Per il titolo… beh, quel mattacchione di Zappa ne ha dette talmente tante nella vita che uno potrebbe scriverci un intero romanzo senza bisogno di modificare una sola parola… io, per ora, mi son fermato al titolo e a qualche citazioncina sparsa qua e là.
Ciao Diego,
grazie.
D.
17/06/2013 at 09:12
Grazie per il saluto allora, non so perché ma l’avevo immaginato 😉 davvero grande senso dell’umorismo!! ora aspetto il prossimo (sperando che ci sia da aspettare meno, ma prenditi i tuoi tempi) 😉
17/06/2013 at 15:32
Diego… fosse per me scriverei già adesso il nuovo capitolo, ma tra impegni (di lavoro e non) e scarsi contributi da parte di Calliope finisce sempre che vado lungo. Stavolta, poi, ho veramente esagerato. Però questo mi impone di sforzarmi con tutto me stesso per scrivere qualcosa di buono, perciò i suoi pregi li ha…
Comunque dai, cercherò d’essere un po’ più lesto.
17/06/2013 at 23:08
Ma io scherzo, vale la pena aspettare, se poi tiri fuori questi gioelllini (sì con tre L di proposito) 🙂
18/06/2013 at 09:47
E allora grazzie (con due Z, per simpatia). 😉
16/06/2013 at 20:50
…. Beh, direi che lascio libero l’autore di stupirmi! Bello davvero 🙂
16/06/2013 at 23:27
Ciao Simona.
Grazie, tanto della carta bianca quanto del “bello davvero”.
Vedrò di applicarmi per quanto riguarda lo stupire. 🙂
Ciao ciao,
D.
16/06/2013 at 20:37
Che tu sia un baro è assolutamente fuori discussione ma mi piace lo stile delle storie raccontate a pezzi quindi non ti insulto ulteriormente.
Poi la genialata di Zappa basta e avanza per giustificare ogni bassezza. Ma sappi che ormai ti tengo d’occhio e non te ne perdonerò più neppure una… 😀
16/06/2013 at 23:29
Mister Franzoso.
Sapere che perde tempo a tenermi d’occhio è quasi un onore. E noi bari, si sa, a certe cose ci facciamo attenzione. 🙂
D.
16/06/2013 at 18:43
Tanto vale che fai quello che ti pare 😀
Sempre molto coinvolgente ma in maniera “rilassata”, non so bene come spiegare. Considera comunque che sono anche andato a cercarmi la canzone di zappa citata 😀
16/06/2013 at 23:31
Mi piace molto questa cosa della maniera rilassata, grazie!
In effetti stiamo andando avanti a basso voltaggio, diciamo. Ma per ora ci teniamo in linea di galleggiamento.
Magari, a furia di galleggiare, prima o poi mi viene un’idea e facciamo anche qualche passo avanti nella storia. 😀
Ciao Stojil,
grazie.
D.
12/06/2013 at 01:09
Voto per il privé. I flashback, non so, mi sembra che spezzino le storie.
16/06/2013 at 18:05
E privé è stato.
Ciao Gabriele, grazie.
D.
03/06/2013 at 14:11
e io aspetto…. e aspetto…
03/06/2013 at 14:23
Siamo in due.
Io aspetto d’aver tempo e modo.
Prima o poi lo scrivo, ‘sto terzo capitolo, giuro.
03/06/2013 at 14:24
io intanto ho portato il fast food qui, e mi accampo in attesa 😀
03/06/2013 at 14:43
Abbi fiducia…
05/06/2013 at 16:47
facciamo più prima che poi, che se no tra un po’ il privé chiude! 🙂
05/06/2013 at 17:11
C’hai pure ragione, c’hai.
Adesso poi sta pure pari col flashback…
Me tapino.
D.
02/06/2013 at 10:51
Mi piace, eccome se mi piace. Sono curioso di vedere dove porterà questa storia. Ti seguo naturalmente!
Voto per il flashback comunque.