I segni dei Dimenticati

CelebrazioneUna flebile brezza soffiava attraverso la boscaglia, rinfrescando la piccola radura. Il sole batteva forte sul suolo già arido, sovrastato dal silenzio delle ore calde. Al centro della piana, sotto un grande cumulo di rocce, spiccava una semplice tavola di legno conficcata nel terreno. Sulla fronte si potevano distinguere alcune incisioni, diverse e consunte dal tempo. Alcuni numeri, una data. Quattro figure riempivano la scena. Il vento portava i profumi e gli odori della stagione, e cullava i ricordi.

Una ragazza con le mani scavò una piccola buca davanti al monumento. Una treccia di capelli biondi le cadde dalla spalla mentre interrava un’aquilegia viola. Maive aveva gli occhi lucidi, ma non voleva darlo a vedere. Quegli occhi, azzurri, erano sempre stati la prova più netta delle sue origini lontane. I suoi lineamenti erano ruvidi ma armoniosi, e il corpo grande e generoso. A dispetto della sua fisicità non era stata sempre forte come appariva, e lui lo sapeva bene. A lui i suoi occhi erano sempre piaciuti.
Un ragazzo si fece avanti. Teneva tra le mani due bottiglie scure, una quasi vuota. Diede l’ultimo sorso, poi la poggiò alla base della tomba. Sfilò un pugnale dalla cintola, ne osservò la lama da vicino, affilata e lucente. Potè specchiarsi: gli occhi bruni affusolati, la pelle scura, la scarna barba che ostinatamente cercava di coltivare. Era cresciuto, ora sapeva stare al mondo. Quanto gli aveva insegnato, lui? E quante gliene aveva date, per fargli capire! Baatar ridacchiò fra sé e conficcò la lama con gesto agile su un lato della tavola.
Un’esile ragazza scivolò verso di lui, leggiadra. Gli rivolse un sorriso e uno sguardo suadente. I suoi occhi erano neri e morbidi, sottili, la carnagione pallida, quasi eterea. Baatar non poteva affrontarli, ne aveva avuto tante prove. Sarangerel gli sfilò la bottiglia dalle mani senza incontrare resistenza. Ne prese un sorso, poi rovesciò il resto sulla sommità della lapide. Rimase ad osservare il liquido scuro che lento scivolava, rilucendo di riflessi rossastri. Davanti a vino come questo lei gli aveva parlato di dubbi e paure. Lui aveva saputo consigliarla, spingendola a ricercare le verità che temeva.
Un ragazzino era rimasto seduto in disparte. Aveva la pelle scura, occhi grandi e sopracciglia ispide, i capelli rasati. Non riusciva a ricordare bene il suo viso. Aveva impresso dentro sé qualcosa, alcuni ricordi, sensazioni di pace e calore. Ma poi emergeva il dolore e tutto si faceva confuso. Teneva la testa tra le mani, sforzandosi di mettere a fuoco, frustrato. D’improvvisò trasalì. Maive lo aveva caricato su una spalla e ignorando le timide proteste lo aveva portato di fronte alla lapide, mentre gli altri osservavano divertiti. Non era più un bambino, maledizione! Osservò le vecchie iscrizioni, calmandosi. Sukh avrebbe voluto dirgli tante cose. Invece aveva perso l’uso della parola, proprio cinque anni prima, a causa del trauma.
Portò la mano al collo, con l’intenzione di restituire il medaglione al vecchio proprietario. Un corvo gracchiò, lontano. Una nube oscurò il giorno.

Un gesto di Sarangerel lo fermò. Tutti scattarono, volgendo l’attenzione verso il sentiero. Dopo lunghi istanti fosche figure si delinearono tra la boscaglia. Avanzavano compatte, accompagnate da clangori e stridii di metallo, e da una bassa cantilena rituale. Erano una decina, indossavano tutti delle tuniche nere, consunte. Alla loro testa un individuo alto, dalla corporatura imponente ma indefinibile. Uno spesso cappuccio gli oscurava il viso, lasciando scorgere solo un leggero riflesso.
Risaltava la mano coperta da un guanto d’arme, di acciaio lucente, che sorreggeva un lugubre bastone metallico su cui erano saldate lame di ogni tipo. Avanzò con passi misurati, fermandosi al centro della piana. I servitori interruppero la cantilena, disponendosi attorno a lui. Il suo corpo fu scosso allora da strani tremori e un suono gutturale raggelò l’aria. Rideva.

“I mocciosi, sono tornati!”

Cosa vi aspettate succeda ai quattro ragazzi? O meglio, cosa volete che accada?

  • Imprevisto, le cose vertono subito al peggio. Tanti piani e tanti progetti, e poi... (35%)
    35
  • Fuga rocambolesca. Non è il caso di rischiare le penne subito... ammesso di riuscire a fuggire. (45%)
    45
  • Reazione violenta! Pronti a combattere... sarà una buona idea? (20%)
    20
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266 Commenti

    • Ti ringrazio molto, non sai quanto mi fa piacere vedere che il mio racconto è ancora letto pur essendo chiuso. E ovviamente mi fa piacere anche sapere che hai apprezzato le descrizioni, a mio avviso fondamentali soprattutto nel fantasy.. certo non è sempre facile conciliarle con il poco spazio!

  • … bello il tuo mondo virtuale, anch’io ho in mente qualcosa di simile, ma mi rendo conto di quanto sia difficile creare dal nulla qualcosa che non esiste, qualcosa di cui non si ha nessuna esperienza concreta, tu in effetti sei stato molto bravo in questo. Appoggio il tuo progetto, secondo me vale la pena di provare a scrivere una saga, un racconto molto più ampio e magari poi crearci un gioco di ruolo o una webserie… oggi siamo nell’era della transmedialità e questo genere si adatta perfettamente alle infinite possibilità che offre la rete. In bocca al lupo allora! 🙂

    • Grazie per i consigli.. effettivamente il gioco di ruolo (o l’ambientazione per un gioco di ruolo) era una delle opzioni che avevamo considerato, la web serie mi sa che è un po’ troppo 😀
      Se posso darti un consiglio io è quello di essere molto meticolosa nel raccogliere il materiale, strutturarlo in maniera chiara, ed utilizzare diversi supporti, a seconda che lavori da sola o meno. Io ad esempio ho una wiki privata in cui ordino le varie sezioni, ma dipende dal tuo modo di lavorare.. le basi da definire in ogni caso sono sempre le stesse: storia dell’ambientazione, cosmologia, divinità, quantità di elemento fantasy e magico, quantità di elemento tecnologico, geografia (zone e città principali).
      Crepi il lupo!

    • Grazie! 😀
      Credo che ci sarà, ma non so se sarà su THeiNCIPIT.. sicuramente è stata una esperienza bellissima per me, utilissima per portare a termine l’idea che avevo in mente e in un modo in cui da solo non avrei mai potuto..
      Questo racconto, che non poteva finire così facilmente, fa parte di un progetto più ampio: è una delle tante storie che vanno ad inserirsi, come eventi significativi, nella storia del mondo che sto progettando, ovvero Sheta!
      Per questo motivo non potrei dare la piena libertà alle scelte dei lettori, e sarebbe un po’ troppo faticoso (come lo è stato in certi momenti in questi 10 episodi) far coincidere le vicende dei protagonisti con le esigenze narrative delle macro-vicende.
      Sicuramente scriverò ancora su THeiNCIPIT, però probabilmente qualcosa di più rilassato, che non abbia tante aspettative per me (Sheta è il mio obiettivo principale come “scrittore”, in questo momento), ma che può essere sicuramente valido e divertente per tutti.
      Inoltre ho bisogno di una piccola pausa per dedicarmi a pieno all’ambientazione, che forse è meno stimolante, ma va fatto!

      Per quanto riguarda “I segni dei Dimenticati” stavo valutando di dargli una sistemata e utilizzarlo come (ampia) base per un romanzo, ammesso che trovi il coraggio di lanciarmi in un progetto del genere!

  • il drama stojil, il drama!
    ho votato anch’io la terza opzione, ma il “so’ ragazzi” devo dire che mi ha tentato non poco, ma voglio il drama 🙂
    ancora ottimo lavoro stojil, finisci in bellezza!

    • Se vince l’opzione dello zahanariano qualcosina di tutti si saprà e si vedrà, certo da un punto di vista distaccato. Gli altri punti di vista sono più stringenti, più focalizzati sui personaggi individuati..
      Avessi la possibilità svilupperei tutte e tre le opzioni, il problema è che non posso quindi vi devo far scegliere cosa approfondire..

  • Il tuo racconto è bellissimo. L’ambientazione, i personaggi, la trama, trovo che siano originali e coivolgenti. Davvero complimenti 😉
    In merito al voto ho scelto l’opzione con Sukh e Sarangerel, mi piacerebbe vedere che poteri possiedono o hanno acquisito tramite le piume. Anche se la vedo difficile visto che lo zahanariano ha preso leggermente il largo…vabbe non mi dispiace come scelta!

  • è ora che questi due abbandonino il bozzolo in cui li ha conservati Maive, e che si siano un po’ da fare 🙂
    ho votato per l’inseguimento, l’enigmatico zahariano li ha svegliati riguardo i loro poteri, è ora di tirarli fuori, insieme agli attributi!
    un altro gran bel capitolo per avviarsi alla conclusione, bravo Stojil!

  • ero indeciso fra lalocanda e la corsa sui tetti, alla fine ha prevalso l’azione (strano per me ahah); gran bel combattimento, un aiuto è sempre gradito, ma il ragazzo finalmente mostra il suo lato “badass”
    badass bataar suona bene!
    gran bel lavoro stojil

  • ero indeciso fra lalocanda e la corsa sui tetti, alla fine ha prevalso l’azione (strano per me ahah); gran bel combattimento, un aiuto è sempre gradito, ma il ragazzo finalmente mostra il suo lato “badass”
    badass bataar suona bene!
    gran bel lavoro stojil

  • Ho votato la soluzione meno popolare, ma sono tuttora convinto di voler vedere un po’ di sano egoismo e furia combattiva, quand’è così il fomento è sempre dietro l’angolo.
    Complimenti per il primo posto, Stojil, meritatissimo

  • Faccio un piccolo riepilogo visto che più di qualcuno ha ravvisato delle difficoltà a ricordare i nomi, e ad associarli ai personaggi.. mi rendo conto che scrivendo anche senza troppa regolarità questo è ancora più vero.. quindi..
    – Baatar/Khenebish (vecchio nome): il ragazzetto impertinente e impulsivo;
    – Sarangerel/Saran: la ragazza gracile dotata di misteriosi poteri divinatori;
    – Maive: la ragazzona grande, grossa e generosa, un po’ “chioccia”;
    – Sukh: ill ragazzino timido, il più piccolo, muto per un trauma;
    – Edenè: new entry dello scorso capitolo, compagna di infanzia ritrovata del gruppo.

  • “unirsi alla carovana” è da sempre un’opzione che lascia diversi spunti di narrazione, ho votato per questa!
    Bell’episodio di raccordo, dopo una parentesi d’azione, si delineano meglio i personaggi ed il loro carattere, inoltre aumenta l’attesa per gli sviluppi della storia.
    Infine i primi accenni agli elfi, ne vedremo qualcuno?

    • Grazie caro!
      Nell’idea di questo primo racconto gli elfi non sono al centro delle vicende, però non è escluso che ne compaiano altri.. non mi precludo niente, ci sono ancora sei episodi!
      Nel mondo di Sheta ci sono e hanno una loro storia ben precisa, e anche una loro caratterizzazione particolare..

  • Ahahah!
    Ho letto il capitolo al lavoro e sono scoppiato a ridere durante la scena della pernacchia!
    Ovviamente ho votato per il mezzo meccanico, voglio pistoni e olio sporco dappertutto!
    Bravo Ste!

  • Ho votato per le visioni. Riprendendo anche il tuo commento e la tua richiesta, posso dirti che è molto difficile caratterizzare quattro protagonisti in uno spazio tanto ridotto, ed infatti fino a questo punto è impossibile distinguerli per le loro peculiarità.
    La storia si dipana comunque in modo interessante, vedremo dove porterà questa grande fuga. Noto che ti piacciono i carri 🙂

    • Il carro è uscito “per caso” sulla scelta dello scorso episodio: ho immaginato la strada e ci ho visto un carro, quindi l’ho inserito. Visto che aveva riscosso tanta curiosità, e che la sua opzione aveva perso di poco, l’ho riproposto come scelta anche ora (sempre se è lo stesso, e se è davvero un carro! 😀 ).
      Per il resto, ti ringrazio del tuo parere. Cercherò di lasciare qualche “seme” qua e la anche nei prossimi racconti per caratterizzarli un po’ meglio. Qualcosa l’ho già inserito, sia a livello descrittivo che comportamentale, spero sia sufficiente almeno per avere qualche differenza “a colpo d’occhio”.

  • Io ho votato per il sotterraneo. Mi ispirava 🙂 Comunque sono contento di averti scoperto! mi piace molto come scrivi. È il genere di storie che piace anche a me scrivere, anche se qui mi sto cimentando in un horror sovrannaturale 🙂 aspetto con ansia il prossimo capitolo!

  • Sì! L’avevo detto che sarebbe comparsa la magia!
    Tanti misteri, un’azione condita con piacevoli elementi di “spacconaggine” e personaggi che vanno via via delineandosi, niente di meglio per continuare a leggere e seguirti.

    Ho votato il carro, stavolta voglio capire anch’io cosa nasconde.
    Buon lavoro, Stojil!

  • Ecco il capitolo tre! Faccio notare per gli affezionati che lo scorso episodio avevano quasi fatto vincere l’opzione del “carro” sulla strada, ho riportato il famoso carro (sarà proprio lui? Lo stesso?) anche tra le opzioni di questo 😀

    Per il resto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate dei personaggi e dei rapporti tra di loro. Portarne avanti quattro insieme in episodi così brevi è impegnativo, e sono curioso di capire cosa sono riuscito a far trasparire, o cosa invece avete recepito voi che magari non avevo previsto.

    • Trovo che i personaggi siano ben caratterizzati ed il fatto che vengano gradualmente descritti durante i tre racconti mi piace molto.
      Ora però mi piacerebbe scoprire anche qualcosa riguardo al mondo che li circonda (magari come per i presonaggi, in maniera graduale) ed è per questo che ho votato per il carro.

  • Il fiume e lo spiazzo da ‘fine della corsa’ hanno sempre il loro fascino.
    Devo dire che era da un po’ che non mi dedicavo al fantasy classico, e sono piacevolmente sorpresa. Mi piace il tuo stile, è molto scorrevole, e hai un talento con le descrizioni che ti invidio non poco.
    Faccio un po’ di fatica a stare dietro ai nomi, ma conoscendomi dev’essere un problema esclusivamente della sottoscritta. Ti seguo, sono molto curiosa! 🙂

    • Beh sono anche quattro personaggi presentati insieme in poco “spazio”, può accadere. Ogni tanto capita anche a me leggendo.. valuterò se provare ad inserire qualche dettaglio in più, oltre ai nomi, per rinforzare l’associazione al personaggio.
      Grazie per le belle parole 😀

      • L’unica pecca di questo sito (e neanche poi tanto, altrimenti i capitoli diventerebbero illeggibili) è che 4000 caratteri sono davvero pochi. Ti capisco perfettamente, spesso bisogna scegliere a cosa dare spazio e quindi qualcosa, per forza, rimane tagliato fuori, che sia il personaggio o il flashback o la descrizione. Comunque, come già detto, era da parecchio che non leggevo fantasy, probabilmente è anche questo che mi disorienta… e tu hai fatto un ottimo lavoro!

        • E’ anche una questione di abitudine.. certo all’inizio non è facile. Io in genere però cerco di non limitarmi quando scrivo. Se poi scrivo troppo o mi tengo qualche descrizione e la inserisco nei capitoli successivi, oppure comunque pubblico la versione più lunga come “extendend” sul mio blog. O almeno, finora ho fatto così!
          Grazie 🙂

    • Grazie!
      In realtà non sei il primo che me lo dice e con il tempo me ne sono reso conto anche da me. Può essere un problema a volte perché mi rendo conto di voler inserire troppe informazioni in troppo poche parole.
      In un contesto in cui si hanno limiti stringenti di caratteri forse può essere un bene, se non esagero 😀

  • Per quanto abbia apprezzato l’iniziale fuga, i protagonisti non sono così sprovveduti come pensavo; è tempo di metterli di fronte a nuovi ostacoli, e il ciglio di un burrone rappresenta davvero un buon ostacolo.
    Sono curioso di sapere come possano fuggire ancora, se il loro intento rimane quello di scappare, ovviamente.
    Che possa entrare in gioco la magia?

    Ancora buon lavoro, Stojil

  • Con la tua esperienza nei giochi di ruolo, condividerai con me che un gruppo, all’inizio, è meglio se tiene un “low profile” e la cresta bassa, in attesa di conquistarsi, con il peso delle azioni e delle decisioni, il posto che merita all’interno dell’ambientazione.
    Ho votato per la ritirata tattica; fai uscire in fretta il capitolo 2, qualunque sia la strada che verrà scelta, la piega che stanno prendendo gli eventi mi ha incuriosito parecchio.

    Buon lavoro, Stojil!

  • Una nuova storia fantasy! Ci voleva, e l’incipit mi piace davvero, hai catturato la mia attenzione, la seguo! Benvenuto, Stefano!

    Io ho scelto per la fuga… ma non sarà semplice mi sa, un piccolo combattimento per salvarsi le penne me lo aspetto! 🙂 Azione al punto giusto ma anche qualche informazione in più nel prossimo episodio sarebbe l’ideale!

    • Grazie dei tuoi pareri!
      Spero anche io di riuscire a darvi più informazioni nei prossimi racconti, ma devo prendere la mano con i limiti dei caratteri.. quante cose in più volevo metterci!

      Ps: forse con il materiale in più pubblicherò sul mio blog una versione “extendend”, vi faccio sapere!

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