I – Sotto controlloIsabella si inginocchia di fianco al cadavere del ragazzo che ha appena ucciso. Chiude gli occhi, scuote la testa, li riapre. Quando si sporge in avanti per abbassargli le palpebre, deve reprimere un conato di vomito. Ai tempi in cui si trovava sotto il controllo del nanochip DataCom, era diverso. Ora fa male: non c’è nessun impulso cerebrale che soffochi il dolore.
Gli fruga nelle tasche dei pantaloni: non ha nulla. D’impulso alza gli occhi a dove dovrebbe trovarsi la cassa, ma si ricorda che ormai i contanti sono fuori corso. Derubarlo dello smartphone sarebbe inutile: la scansione biometrica dell’apparecchio la segnalerebbe e si ritroverebbe una squadra di ricerca addosso dopo pochi minuti.
Gli strappa dal collo la catenella d’oro, prende il cibo, lo infila in un sacchetto e, circospetta, lascia il locale. Non appena svolta l’angolo della strada, nota due veicoli parcheggiati davanti al portoncino dello stabile da dove è uscita. Mario! L’hanno catturato, ne è certa. Ma come ha fatto DataCom a individuare la nostra posizione? Si guarda attorno e prosegue; attraversa la strada e si dirige in un vicolo dal quale può rimanere a osservare senza essere vista.
Numerosi agenti entrano ed escono dal portoncino. Il cuore le batte forte. D’istinto vorrebbe intervenire, ma sa di non aver scampo contro due squadre di uomini armati.
Nessuno dei passanti sembra badare al movimento degli uomini. Alcuni, dopo aver gettato uno sguardo furtivo alla scena, tornano a concentrarsi sui propri smartphone. Si augurano solamente di non essere i prossimi a essere catturati. Sono tutti terrorizzati!
Isabella è consapevole di doversi allontanare il più presto possibile. Mario è una causa persa.
Una mano le si posa con forza sulle labbra. Ne riconosce l’odore della pelle. Non può essere, pensa, quasi sentendosi mancare dalla felicità.
“Shhh, seguimi,” le dice Mario, prendendola per mano e conducendola nelle profondità del vicolo.
“Ma come…?”
“Ero alla finestra: volevo assicurarmi che nessuno ti stesse seguendo; ho visto arrivare i due camioncini e sono fuggito dalla scala di servizio. Mi sono nascosto. Quando ti ho visto attraversare la strada, ho perso del tempo per fare il giro dell’isolato. Ora andiamo!”
Si dirigono verso la periferia. Il movimento ordinato e la compostezza delle persone che incrociano li fa rabbrividire. Persino i barboni hanno degli apparecchi smart in mano o sul naso.
“Fermiamoci, ti prego. Non ce la faccio a continuare se non mangio qualcosa.” A digiuno da troppi giorni, Isabella si sente mancare le forze. Si siedono a terra, tra due cassonetti dell’immondizia. Marito e moglie si dividono kabab e falafel, in silenzio.
“Dove possiamo andare?” chiede Isabella.
Mario scuote la testa. “Non lo so. Non possiamo dormire per strada. Forse dovremmo cercare una vecchia fabbrica abbandonata.”
“E se provassimo a uscire dalla città?”
“Non credo sia una buona idea. Il controllo aereo DataCom è molto preciso. In città possiamo nasconderci, ma se vagassimo in luoghi isolati, rischieremmo di essere individuati e fermati per un controllo. Ehy… hai sentito?”
Ha l’impressione che qualcuno si stia avvicinando. Col dito fa segno a Isabella di rimanere in silenzio.
Due ragazzi di colore avanzano verso di loro, guardinghi e sospettosi. “Ehy, e questi due chi cazzo sono?” esclama uno.
“Ah, altri due barboni che vengono a pascolare nella nostra zona. Oh guarda… questa ha proprio un bel visino,” risponde l’amico, chinandosi verso Isabella. “Uhm… mi sembra troppo pulita per essere una barbona. Dev’essere una troia che ha fatto incazzare il suo protettore.”
“Cazzo! Una troia tra le mani non è esattamente quello che mi sarei aspettato, in questi tempi di merda,” dice l’amico, avvicinandosi a Isabella. “Non ti dispiace se ci sbattiamo un po’ la tua amichetta, vero?” domanda, con fare minaccioso, a Mario.
Mario è pronto a scattare. Isabella nota che i due ragazzi non sembrano avere uno smartphone con sé: potrebbero essere dei ribelli...
- I due ragazzi desistono dalle proprie intenzioni (12%)
- Mario si avventa contro di loro (51%)
- Isabella si offre spontaneamente ai due (37%)

14/05/2016 at 12:50
Scusate, il mio smartphone Data.Com si inceppa spesso e mi fa scrivere refusi… 😉
14/05/2016 at 12:44
Finito anche questo capitolo!
E il IV? Io tifo per Mario, ma se proprio Isabella non vuol saperne, trovargli qualcuno che lo apprezzi poverino… 😀 😀
Comunque bravo Luca,se mpre imprevedibilie ed emozionanti le tue storie…
13/05/2016 at 19:14
ora me lo leggo fino alla fine…
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Scusate, il mio smartphone Data.Com si inceppa spesso e mi fa scrivere refusi… 😉
Finito anche questo capitolo!
E il IV? Io tifo per Mario, ma se proprio Isabella non vuol saperne, trovargli qualcuno che lo apprezzi poverino… 😀 😀
Comunque bravo Luca,se mpre imprevedibilie ed emozionanti le tue storie…
ora me lo leggo fino alla fine…
Bel “finale”.. in attesa del IV ovviamente 😀
Devo dire, personalmente, che questo risvolto non è che mi sia piaciuto molto… ma dopotutto è il bello dei colpi di scena e alla fine, il matrimonio tra Mario e Isabella era combinato. E’ pur logico che lui non rappresenti il tipo di persona che possa piacerle e che anche molti anni di matrimonio non abbiano fatto scattare la scintilla. Dopotutto i gusti sessuali, personali sono anche dettati dalla chimica, dal feeling e da tantissimi altri fattori.
Però, devo dire che mi aspettavo delle risposte XD volevo sapere chi fossero queste Antiche Civiltà e che soluzioni avessero per Mario e tutti coloro che si ribellano a DataCom.
Beh, mi toccherà aspettare la nuova serie XD e l’aspetterò con ansia ^^
PS – Faccio sempre il tifo per Mario! ^^
Bellissimo quanto inaspettato finale *_*! Spero ci sia presto un seguito per saperne di più, perchè ora sono veramente curiosa *_*!
Letto solo ora “l’ultimo” capitolo. Mi è piaciuto tantissimo e lascia veramente tanto hype per la 4° Stagione, che spero ariverà a breve 😀
Ci hai fatto aspettare! Ne ho approfittato per rileggermi i dieci capitoli tutti insieme 😀
Bravo Luca, finale emozionante in cui vedo anche un interessantissimo prologo per EnN 4. A presto!
Molto bello.
Grazie Tammy! E benvenuta 🙂
Grazie ^_^
Un finale come già detto “inaspettato”. Sarebbe stato sicuramente interessante sapere qualcosa subito sulle antiche civiltà, ma anche così si crea suspense per l’eventuale EnN4.
Molto ben descritta la scena di sesso, i miei complimenti.
Beh… Non ci resta che aspettare EnN4 per poterne forse capire di più, sempre se vorrai 😀
Sai che la prima versione era ambientata nel passato ‘remoto’? C’era una realtà completamente diversa, con nuovi personaggi ecc. …
Guardavo alle antiche civiltà proprio dal ‘loro’ punto di vista. Poi, chissà perché, ho deciso di cambiare…
In fondo noi siamo i peggiori critici di noi stessi…
Concordo, spero che ci sia una 4^ serie…
Comunque complimenti ancora
In questo caso non posso assolutamente esimermi 🙂
Inaspettato il finale, l’eros lasciava intendere un abbandonarsi ai desideri più accesi delle due donne, che attraversando tutte le avventure virtuali, assaporavano il loro lieto fine…
Bravo Luca Rossi a concludere lasciandoci la speranza di un ritorno, anzi una necessità, ci hai “stuzzicati” ora qualunque risposta potrebbe calzare ad una conclusione effettiva. Ci hai lasciato con ” l’acquolina in bocca”.
Sono certa che le sorprese proseguiranno più avanti, con nuovi episodi più conturbanti e perversi. Congratulazioni!
Grazie… ma la cosa interessante è che le avventure sono reali 🙂
Ora comprendo perché hai deciso di soffermarti ancora un po’ nel mondo attuale. Succulente avventure reali da amplificare e trasformare prossimamente, negli episodi, che sicuramente non ci farai mancare… Bravo, sai come coinvolgere il pubblico.
Senza dubbio un finale inaspettato..
Non ti nascondo però che avrei preferito che il capitolo fosse incentrato di più sulle antiche civiltà..
Oppure è una mossa strategica per introdurre la quarta serie? 🙂
L’ho appena scritta poco sopra (o sotto) a YouAreHere. Avevo scritto quest’episodio a giugno. Era qualcosa di così strano (viaggi nel tempo, reincarnazioni…) ecc. che alla fine ho sentito il desiderio di soffermarmi dalle nostre parti ancora un po’.
Forse le osservazioni di chi, leggendo le nostre opere, scrive che a leggerle tutte d’un fiato si vede che cambiamo scenari troppo spesso ha influito.
E pensare che una volta ti ho definito ” un autore erotico puritano” ! 😉
Ops… ho risposto poco più sotto sul puritano. Perdonami e non farmi la gelosa…:)
Gelosia io?… come potrei essere gelosa del mio “co” preferito! 😉
Nella mia recensione di Energie della Galassia su Amazon ho scritto:
“Leggi e le parole ti scivolano sulle labbra con crescente desiderio. Per chi ama la fantascienza, il fantasy e l’eros… il tutto sapientemente fuso dalla “penna” di un giovane autore che ama il suo lavoro. Luca Rossi lascia ai lettori il sapore frizzante dell’eccitazione, i suoi racconti danno la possibilità di vagare tra viaggi astrali, scene di pura sensualità e mondi paralleli, arricchendo la fantasia di tutti noi.”
Con questo “ultimo” episodio può solo confermare l’emozioni provate!
A quando il prossimo racconto???
Subito, direi!
Ora sono un po’ meno puritano?
Tu “puritano” ?… forse a prima vista, ma poi sotto sotto vedi cosa nascondi 😉
🙂 sarà la tua influenza 😉
Wow wow wow
Non ti sapevo così…perversamente dolce. Due donne che si amano sono la quintessenza dell’erotismo. Complimenti!
Grazie Allie. In realtà, non si tratta di due donne… 🙂
Oh mon dieu! Due entità con il nome di donna… due esseri….Luca, vacca boia, son tonta?
Una è una donna… l’altra dovrebbe essere la proiezione del suo nanochip, ma in realtà conservo le memorie di un’intera vita.. Il segreto dell’immortalità?
Wèèè Luca, proprio ieri ho recuperato gli arretrati e oggi mi ritrovo il tanto agognato ultimo episodio. La storia è sempre più bella e avvincente, l’opzione delle antiche civiltà era una bomba ad orologeria, tuttavia non mi sarei aspettato che sarebbe finito con una bella scopata, che fa sempre bene all’umore, intendiamoci. Ma quasi sicuramente non c’è nessuna fine qui, ma solo il preludio del prossimo capitolo. Si parte con EnN 4 🙂
Complimenti carissimo, alla prossima.
Ho riso mezza giornata dopo aver letto il tuo post 🙂
Mi affascina pensare quale sarà il rapporto tra gli essere umani e le entità virtuali che potranno sostituire i partner quando avremo mezzi molto più potenti. In quanti si rivolgeranno a questi surrogati? E in quanti non saranno più in grado di tornare indietro?
Luca, io spero proprio che si continuerà a godere come si è sempre fatto 😀
bella storia, che fa pensare sarà anche fantascienza ma con le tecnologie che escono ogni giorno nn si sa maiiii!
In effetti, ho iniziato a scriverla molto prima dello scandalo NSA 😉
Mi rivogo all’autore, dopo questo interminabile silenzio, dovuto credo, al periodo festivo. Quali sorprese ci attenderanno per questo finale? Ormai l’ attesa si sta facendo snervante. Mi chiedo se i tuoi progetti, prevedono tali colpi di scena, da lasciarci, in seguito, ancora più sbalorditi!
Aspettiamo Luca, deciderà di sfamare la nostra curiosità?
Scritto! Ora mi tocca censurarlo 😉
Addirittura! Per capire devo leggere cosa ti sei inventato, capace di stupirci tal punto. Se l’intuito mi guida, credo di riuscire a percepire quali potranno essere i tuoi percorsi: ti farò sapere io, a questo punto. Al momento stiamo ancora aspettando… la cosa ti stuzzica vuoi farci spazientire….
Questa volta no.. Il tema è così pazzesco che è davvero difficile immaginare che qualcuno possa intuirlo prima ancora di averlo letto 😉
Mi piace giocare sull’argomento… vedrò di vagare nei labirinti più torbidi e intricati che una mente eclettica possa attraversare. Intanto.. quanto ci farai attendere ancora?
Sento odore di…antiche spiritualità… A presto dunque!
Un paio di giorni 😉
Sento profumo di intense sensazioni… sorprese e tonfi al cuore; un saliscendi sobbalzante, come fossimo sulle montagne russe: mozzafiato.
Mi arrendo alla tua fantasia, risponderò di conseguenza, se ne sarò ancora capace e non mi avrai totalmente annientata per l’inaspettato epilogo.
Attendo con curiosità dirompente… a presto.
Ti piace farci aspettare…tenerci col fiato sospeso e far volare le nostre fantasie… vedremo di cosa sarai capace, per stupirci. siamo agli sgoccioli ormai. a presto dunque…
Wow, questa storia è sempre più intrigante. Io voto per le antiche civiltà come in ogni storia di fantascienza che si rispetti… ci sono sempre delle antiche civiltà 😉
Il collegamento tra il futuro e il lontano passato è sempre affascinante, vero?
per uno scrittore di fantascienza come me, è un piacere leggere questa storia.
Ottimo lavoro!
Mirko, finalmente anche tu su questo bellissimo sito?! Cosa hai votato?
Bellissimo racconto:)
Grazie! Cos’hai votato di bello?
Le antiche civiltà.
leggete THE RAKE! 😉
ciao Parko!
Grazie per l’invito. Hai letto il racconto che hai commentato? Cosa ne pensi?
Ho letto le tre serie di EnN tutte di fila. L’ambientazione e il modello di società DataCom sono davvero affascinanti. In attesa della conclusione voto per John Dannington, mi piace come personaggio, ricorda un di quelli dei romanzi di Dan Brown che non sai mai fino alla fine da che parte sta 🙂
Ci sarà un sequel o la serie finirà con quest’ultimo episodio?
Ciao carissimo! Sono felice che le tre serie ti piacicono. Anche a me John piace molto. Se veramente stesse dalla parte degli umani, non ci sarebbe sacrificio più grande del suo, come di tutti coloro che devono fingere una doppia identità e non sono riconosciuti per la propria lealtà.
Secondo te continuerà? 😉
Io credo (e spero) di si, c’è ancora molto da scoprire. Ma se dovesse terminare con il prossimo episodio sarei molto curioso di leggerlo, chiudere una serie del genere non dev’essere affatto semplice…
Sarebbe molto “americano” finire con un solo episodio. DataCom ha un dominio netto. La società è Datacomizzata! Ora, immaginare, in 4000 caratteri, un espediente trovato dai nostri eroi che improvvisamente sconfigga quest’impero del male sarebbe veramente incredibile, tipo virus di Indipendence Day. Ci sono troppi risvolti che onestamente in questo momento sento di voler portare avanti 😉
Io personalmente spero continui, ovviamente con un’organizzazione più tecnologica ed evoluta. Una DataCom 2.0?
eheh quella di ora non basta? 😉
Mi chiedo: sei Isabella si fosse offerta spontaneamente a loro, sarebbe cambiata la situazione? Mario che, non possiede le doti del robottino che ha suscitato un certo interesse da parte delle lettrici, le sarebbe stato riconoscente? Avrebbe condiviso i giochi erotici che, sognando, Isabella consumava con Lorena?
Anch’io mi ero avvicinata alle antiche civiltà, più intelligenti, ma nell’attesa del finale ho voluto fantasticare, rivedendo i passaggi del racconto. Sei coinvolgente Luca e, ogni volta, susciti nuove curiosità: Complimenti davvero!
Ciao Luisa, quasi tutte le domande che poni sono state oggetto di votazioni da parte dei lettori di The Incipit…
In effetti, è molto divertente immaginare degli spin off…
Se ci si pone nella giusta ottica, il gioco è molto affascinante, perché talora si lasciano ai lettori le domande fondamentali sulla storia.
La stessa vita di Mario e Isabella è stata oggetto di votazioni…
In merito alle tue domande, la relazione tra Mario e Isabella è molto complicata…
Si sono conosciuti quando lei aveva il nanochip. Il loro matrimonio è stata una finzione. Lui è chiaramente innamorato di lei. Lei… chissà!
Però è anche vero che entrambi hanno profondi sensi di colpa per essere stati a suo tempo dei “collaborazionisti”…
Non è semplice vivere con un simile peso…
Adesso scopro che anche nelle specie aliene, i sensi di colpa hanno il predominio sulle scelte personali! A dire il vero, questa opportunità non era prevista, nella mia immaginazione! Probabilmente perché i sensi di colpa, nella realtà, incidono molto sulla mia esistenza. Sono stati collaborazionisti, perché hanno escogitato un piano che forse non è riuscito, a causa dell’intervento di un misterioso algoritmo spia e nemico, mandato a sovvertire i progetti. Mi piace immaginare un mondo, non vincolato da regole morali, dettate dall’ipocrisia: Mario è innamorato di Isabella, realtà o finzione sono sposati, quindi un “sacrificio” da parte della compagna, fosse anche solo per gratitudine, sarebbe perfetto. E’ evidente che lei è principalmente attratta da Lorena, potrebbero restare insieme. Un sistema intelligente: sfruttare il suo potenziale erotico, con Jay e Gary, evitando successivi colpi di scena violenti. Tutto questo in attesa che la nanotecnologia operi per costruire un mondo perfetto. La reincarnazione delle civiltà antiche dalle intelligenze evolute, ritorni a guidare i pianeti, lasciando che le emozioni vengano vissute senza inibizioni.
L’attesa della tua scelta per chiudere la storia, mi confonde un po’: chissà se ho letto giusto, se la sensazione captata è simile alla tua scelta? Sei troppo bravo!
Improvvisamente una folgorazione: sei tu il vero manipolatore del mondo di DataCom,? Ovvero sei Datacom, quello originale, creatore di questo mondo evoluto, unico superstite che giunge attraverso secoli di antiche civiltà evolute, dominatore supremo di questa specie umana perfetta, di cui conservi la memoria genetica unico collegamento tra passato e futuro. Tu, attraverso i sensi di colpa di Mario e Isabella, hai reso impossibile il loro rapporto perché lei sarà la prescelta, destinata a procreare attraverso le tue manipolazioni, accettando di sacrificarsi agli ignari Jay e Gary per l’evoluzione della specie: perfetta. Lei che, come una mantide, sarà costretta a sopprimerli, dopo essere stata fecondata. la stessa fine subirà Mario, per tuo volere cancellando ogni memoria debole e negativa. Tu l’artefice di questi intrecci galattici
hai la formula per ricostruire un mondo perfetto, eterno. Sovrano di una stirpe immortale guiderai le popolazioni affinché ciò che con fatica e sacrificio è stato ricostruito, non venga mai più vanificato e distrutto.
Eroe e carnefice, mi piace immaginarti in questo ruolo, con immensa bravura e intelligenza inventato, suscitando i nostri interessi. Ringrazio chi mi ha sostenuto nella folle ricerca di un significato di una risposta: a te, ora, decretarne il finale.
Sono in attesa del capitolo 10, in ansia per conoscere le direttive del creatore di DataCom. Qui i pianeti vengono hacherati, per spiare in anteprima le sue mosse, bisogna fare attenzione agli algoritmi modificati … Luca attendiamo la risposta, ci stai tenendo sulle spine!
Anch’io sono per le antiche civiltà! Mi ispira questa opzione
Grazie Deborah! E come ti aspetti che incidano sul presente? 😉
antiche civiltà. Perchè? Perchè mi piace l’idea.
Grazie Giuseppe! A uno scrittore di fantascienza non posso non chiederlo! Come fanno delle antiche civiltà a entrare nella realtà virtuale del futuro?
Come si può resistere all’opzione “antiche civiltà”? 😀
in effetti, sembra aver acceso la fantasia dei lettori. Forse si tratta dell’innato bisogno di capire da dove veniamo! Cercherò di fare del mio meglio. Ti ringrazio per il commento!
Inizi a leggere per curiosità e non riesci a smettere, allora vai a scoprire il “prima” per capire meglio il “dopo”… non posso che attendere il “poi”. Affascinante realtà che ti lascia sempre con il respiro sospeso fino all’ultima parola. Complimenti!
Ti ringrazio, Emily, per il commento. Posso sapere cosa hai scelto?
Dopo aver riletto i 3 episodi citati non ho avuto dubbi sulla mia scelta: le antiche civiltà… il robottino tutto fare mi ha conquistata! 😉
ma quello apparteneva alle intelligenze secondarie 😉 Bella citazione, però 😉
:-O ops! Ho fatto un bel pastrocchio!… Sarà che mi sono “innamorata” del robottino e tutto il resto è andato a farsi friggere… Come il mio cervelletto! 😉
Eccomi Luca! Pur avendo dimenticato la figura di Dannington, a rigore avrei dovuto votare per la sua ricomparsa, ma essendo al finale non posso che votare per le antiche civiltà. Dai che si profila un gran finale!
Grazie Matteo… è una bella sfida questa delle antiche civiltà. Ho già scritto l’ipotetico finale, ma sto ancora valutando diversi aspetti…
Io immagino un finale a sorpresa, sconvolgente e imprevedibile! DataCom nasconde un’identità superiore sinora non nominata, sovrana e potente più di qualsiasi altre, capace di interagire e governare tutti i mondi paralleli, collegandoli. Gli alieni diventeranno una specie superiore, ripopoleranno la Terra e l’intera Galassia. saranno ammessi, per l’evoluzione della specie, incontri erotici tra le diverse entità evolvendosi anche dal punto di vista riproduttivo. Il tutto lasciando il lettore emotivamente scosso, ma positivamente guidato verso un futuro composto da nuovi importanti valori capaci di guidarci verso un’esistenza perfetta.
Come fanno ad esserci incontri erotici tra le diverse specie a fini riproduttivi? Il patrimonio genetico è diverso 😉
Infatti, pensavo all’evoluzione dal punto di vista riproduttivo, anche genetico. E’ pura fantascienza e tutto si può trasformare, rivoluzionare. E’ evidente che hai progettato un finale differente, che comunque, sarà una sorpresa: bravo!
Come immagini o hai progettato il loro habitat? Quale stile sceglieranno per condividere la quotidianità, l’alimentazione, gli spazi personali. Leggeranno? Per me è importante che non termini in nessuna specie la capacità di provare sentimenti profondi, forti! Grazie e complimenti per la tua capacità di trasporre pensieri cosmici elaborati!
curiosità… sei a favore del transumanismo?
Curiosità sacrosanta…del resto se si parla di reincarnazione, viene da pensare ad un mondo simile a questo: no, non lo vorrei vedere replicato così com’è ora! Lo immagino innanzi tutto avvolto da una luce diversa; per questo accennavo alla rivoluzione della specie, mescolando gli umani e gli alieni, ma dici che geneticamente non è possibile: perché? La fantascienza non offre materiale genetico, e scientifico che possa elaborare “razze” o meglio “specie” evolute, differenti esteticamente, dotate tutte di una intelligenza superiore. La tua creatività riesce ad immaginare qualcosa di analogo? Grazie, sei talmente coinvolgente…L’argomento affascina!
Non hai risposto 😉
Dici? In effetti ho divagato un po’! Credo, tutto sommato, che il transumanismo, sia una possibile visione futuristica. Se noi, nella condizione “animale” attuale guardiamo verso una transazione attraverso nuove dimensioni della coscienza, usufruendo di mezzi e supporti tecnici, che ne consentano un miglioramento intellettivo e fisico, eliminando l’invecchiamento e le malattie, ad esempio con l’ ingegneria genetica: perché no? Infondo la nanotecnologia dei tuoi nanocip è molto vicina agli studi scientifici che prevedono interfacce mente-macchine. Tutto questo non è solo visione cosmica di fantasia, ma possibile condizione reale, nel tentativo di trovare la perfezione. Il gioco però ora vuole raggiungere un finale degno di chi ci ha condotti sin qui, a interporre dialoghi scientifici ad avventure galattiche. Sono impaziente di conoscere cosa avrà progettato la tua mente eclettica, a conclusione di questa storia! Sempre tu non abbia già previsto un seguito: non tenerci sulle spine Luca!
Allora… non so che intenzioni hai per il finale di “Emozioni nella Nuvola”. Se vorrai farne un seguito o vorrai farlo finire qui, ma se questo dev’essere il gran finale, ho scelto le antiche civiltà. Così saranno loro a spiegare tutte le reali motivazioni che sono dietro la nascita di DataCom e saranno loro a decidere se dare un’altra possibilità all’umanità o continuare a tenerla sotto controllo.
Attendo una tua risposta per controbattere 🙂
Le antiche e lontane origini di DataCom… la reincarnazione… i viaggi nel tempo… l’uomo che distrugge il pianeta… sono molti i temi che si influenzano a vicenda nel finale.
Un’antica civiltà, avendo a cuore il futuro del pianeta, può aver predisposto un meccanismo grazie al quale nessuna specie avrebbe leso alle altre… oppure possono aver deciso di intervenire direttamente. Da un certo punto di vista, sarebbero loro i nostri antichi carcerieri.
E come fanno a raggiungerci? Penso che il modo più semplice di viaggiare nel tempo sia… la reincarnazione 😉
Luca ma tu sei uno scrittore di professione… non vale 😉
Ps; voto per le intelligenze secondarie
voto per le intelligenze secondarie!!! WOW!!Ma Luca sei uno scrittore di professione…non valeeeee!!!!!!! 😉
eheh In epoca self, chi è davvero uno scrittore di professione? 😉
Luca, come sempre leggerti è un piacere e sono felice di aver recuperato tutti gli arretrati di EnN!!!
Personalmente sono tra quelli che hanno votato per le intelligenze secondarie. Mi piace l’idea di una cellula sovversiva interna che tenti di riequilibrare ed “umanizzare” il sistema DataCom…
è il loro scopo. E anche io trovavo molto coerente quest’ipotesi… ma il fascino dell’antico ha travolto tutti 😉
Ero piuttosto indecisa, ammetto di essere stata tentata di scegliere le antiche civiltà (che vedo sta vincendo sulle altre alternative), ma poi non mi sembrava si potesse riuscire a spiegarlo in un modo coerente (ma probabilmente Luca ha già in mente come!); quindi alla fine ho votato per “le intelligenze secondarie”. Mi intrigava l’idea di una specie di resistenza interna, entità evolute, ma in qualche modo compassionevoli verso gli umani, mentre mi sono fatta l’idea che dietro a DataCom si celi un piano che ha il solo fine di contollarli, sfruttarli e infine annientarli. Queste entità evolute avrebbero individuato in Mario e negli altri gli unici in grado di fermare questo progetto e cercano di aiutarli.
ciao Federica. Ti ringrazio molto per il commento. Le intelligenze secondarie hanno “imperversato” nella seconda serie, esattamente con il ruolo di cui parli tu.
Io avevo inserito inizialmente solo le prime due risposte… ho aggiunto solo alla fine le antiche civiltà. La scelta dei lettori mi ha sorpreso molto e confesso che farà girare la storia in tutt’altra storia rispetto a quello che avrei immaginato.
Ti ringrazio infinitamente per il commento!
Come promesso, eccomi.
Allora, dopo essere stata una delle fautrici dell’opzione, non potevo che votare “le antiche civiltà”. Più che altro, penso sia arrivato il momento di comporre un po’ tutti i tasselli lasciati scoperti nel corso delle tre serie.
E infatti… ufficiale la quarta stagione, quindi! L’ultima, forse? Che ci dici? 🙂
Marta… te lo sei ricordato! Ecco, questa è una di quelle cose che riscaldano il cuore 😉 Che meraviglia aver lettori “stratificati”. E tu? quando procedi?
Proceduto!
E tu? Non ci farai mica aspettare tanto quanto alcune cattive scrittrici di mia conoscenza? 😛
eheh… tra qualche giorno parto per le vacanze. spero di trovare finalmente qualche minuto di tempo libero 😉
civiltà antiche 😀 …. avvaiiiiiiiiiiii!!!
Perché? 😉
votato per le antiche civiltà! 😀
Vi aspettate che le antiche civiltà che avete votato in massa siano umane? 😉
hihii curiosaaaaa
Quando ho letto “civiltà antiche”, che fossero umane non mi è passato per la mente nemmeno un secondo. Per essere antiche e per giunta evolute dovrebbero provenire da mondi e dimensioni diverse dalla nostra.
in fondo non possiamo sapere se qualcuno sia venuto o no a seminare la vita sul nostro pianeta… non si può affermare, ma neppure negare.
O potrebbero essere il culmine di civiltà umane molto evolute, ma poi scomparse. Non è necessariamente vero che il nostro sia l’unico ciclo evolutivo su questo pianeta!
Questa tua elaborazione di pensiero mi trova assolutamente in accordo; è anche molto scientifica, al di là delle antiche scritture. Una civiltà molto più evoluta ci ha inseriti in questo pianeta, ma si sarà estinta? oppure avrà scelto pianeti lontani dove l’uomo non ne ha inquinato il percorso intellettivo?
oppure gira la galassia a caccia di specie a cui dare opportunità evolutive… alcuni hanno successo, altre no. Noi tra quali siamo?
Noi il successo ce lo siamo già giocato: incapaci di proseguire il progetto intelligente e imparare, stiamo andando alla deriva, tra le civiltà antiche ormai dimenticate. nella Galassia esisteranno forme di vita parallele alle nostre, ma con maggiori capacità di assorbimento, con una mente più proiettata ai cambiamenti.
Vorrei credere che siamo l’unica specie in grado di progredire, riusciremo a farlo solo posponendoci e trasferendoci in una dimensione rinnovata.
Infondo, dopo tanto parlare, scopro di essere ancorata ad un’ultima possibilità di salvezza di questo stanco pianeta. Mi rivolgo agli antichi valori, a quelle civiltà le cui specie ci dovevano regalare l’universo e tutti i mondi che lo abitano: chissà, forse è ancora possibile? facciamo un passo a ritroso…
molto belli i tuoi commenti. Grazie, Luisa. Come immagini questa dimensione rinnovata?
La immagino lucente, popolata da individui ricavati da un connubbio tra umani rigenerati dalle antiche intelligenze e, alieni con mentalità innovative scientifiche e tecniche, capaci di evolversi ogni nano secondo. Questa nuova dimensione, ci costringerebbe a modificare ogni aspetto negativo, ogni impulso dannoso agli abitanti della popolazione. Un sistema guidato che escluda ogni possibilità di errore distruttivo per la specie. Ovviamente senza perdere mai la memoria del passato.
Antiche civiltà come minimo 😉
Ti ringrazio, Antonio, per il tuo commento 😉
Ho votato per le antiche civiltà. Vorrei saperne di più. 🙂
Grazie mille, o somma tra le autrici 😉
Ma dai, sono solo un’incipittadina come tante. 🙂
Un semi-finale veramente bellissimo, quasi da paura! Complimenti vivissimi, Luca. Ancora una volta sei riuscito a farmi leggere la storia tutta d’un fiato, con i soliti mille dubbi e domande che mi sono venuti in mente.
Io ho votato per “le antiche civiltà….” perchè vorranno mettere in ordine lo stato di cose e caos che si è creato? In questo caso, riusciranno a “domare” la loro stessa (ipotetica) creatura?
Mi è piaciuto tantissimo il discorso che Isabella ha fatto a Mario riguardo alla grande abilità dell’uomo di distruggere ciò che ha intorno a sè, perchè fondamentalmente è un ragionamento che ha un chè di verità!
Grazie Annaluisa, come sempre il tuo commento mi riempe il cuore di gioia 😉 Vedo in qualcosa di così singolare e attraente… Saltelli tra le righe come frogger tra le file d’auto…
Questa mattina, di ritorno da un viaggio, ho iniziato a rispondere ai commenti “dal basso”! E cosa ho scritto? Più o meno quanto ipotizzato da te, ovvero che gli antichi creatori di DataCom non siano contenti della loro creazione e vogliano intervenire…
Ma ora la domanda è: come possono degli esseri umani vissuti migliaia di anni fa intervenire sul presente?
Io ho questo modo di ragionare, che a volte non è sempre lineare e qualcuno lo trova complicato. Spesso mi capita, mentre leggo una storia, di pormi domande del tipo “e se…” immaginandomi un finale diverso e ciò mi aiuta tantissimo a pensare e ragionare. La tua storia mi ha appassionata fin dall’inizio proprio per questo, perchè mi da infiniti modi per ragionare…e pormi altre domande! 🙂
Gli esseri umani del passato potrebbero influenzare eventi presenti tramite viaggi temporali?
Sì. Gli esseri umani del passato potrebbero controllare il futuro partendo da dove si trovano e viaggiando nella nostra direzione reincarnandosi.
Immagina di reincarnarti portandoti dietro il bagaglio e le conoscenze di prima. Immagina di aver vissuto in una civiltà molto evoluta. Quando ti reincarni potresti controllare se tutto sta andando come avevi previsto e nel caso decidere di intervenire…
L’altra volta stavo scrivendo qualcosa in più nel commento che poi ho cancellato perchè pensavo che non fosse proponibile. Dato che comunque hai accennato ad una civiltà molto evoluta, ecco un altro modo in cui degli esseri umani vissuti migliaia di anni potrebbero interferire sul presente.
Potrebbe essere plausibile un meccanismo che si attiva ad una certa data e ora e/o al verificarsi di un particolare evento?
Comunque il tuo ragionamento non fa una piega: però è anche vero che per accorgersi di essersi reincarnata, una persona deve prenderne coscienza attraverso pratiche come l’ipnosi. Non è un qualcosa di automatico, ma bisogna lavorarci un po’ sopra. E se fosse troppo tardi?
Ricordi che nella precedente serie si parlava di un meccanismo di controllo? Anche io immagino che gli antichi creatori abbiano cercato di guidare l’evoluzione umana come una madre che educhi il bimbo fino all’età adulta, con una serie di attivazioni al verificarsi di alcune condizioni.
Talora però si sarebbe potuta rendere necessario l’intervento diretto, in particolare quando gli umani sono andati troppo fuori dal seminato.
DataCom potrebbe essere una sorta di resa: visto che non siete stati capaci di evolvervi, allora mettiamo qualcuno a controllarvi.
Per quanto riguarda la reincarnazioni, molti di noi non hanno le capacità di ricordare da una vita all’altra, ma coloro che programmano la propria reincarnazione potrebbero predisporre una serie di step utili al proprio risveglio
😀
Voto per le antiche civiltà pur non conoscendo molto dei capitoli precedenti…mi sono fatta guidare dalla curiosità lo ammetto x3
eh sì… l’idea di antico sumero che si collega alla realtà virtuale è affascinante 😉
Sono stato fortemente combattuto tra le antiche civiltà e le intelligenze secondarie! Come al solito molto avvincente!! Bravo!
Grazie! 😉 E cosa ha vinto? 😉
Io ho votato per Intelligenze secondarie, anche se per ora non è al primo posto! Però sono curioso di conoscere anceh gli Antichi!
eheh… infatti ho appena postato su Fb: Come possono degli esseri umani vissuti migliaia di anni fa correggere gli errori del presente?
Votato per le intelligenze secondarie! Mi piaceva l’idea.. anche se non sono aggiornato sui vecchi racconti!
Le intelligenze secondarie sono una sorta di Minority Report… Hai presente? 😉
Ho recuperato solo adesso la bellezza di 29 capitoli di una delle storie più belle che abbia mai avuto il piacere di leggere, e non solo su questo sito. Aggiungo il mio voto a coloro che vogliono vedere le antiche civiltà e non vedo l’ora di scoprire cosa ti inventerai per il finale della 3° stagione della tua storia, sperando che ce ne sia anche una 4° 😀
Ciao Dartaevon, ti ringrazio moltissimo 😉 La difficoltà maggior di scrivere 29 capitoli è provare a tenere vivo l’interesse. Un libro può essere di mille pagine, ma le si legge in sequenza. Su Internet invece si tende a ricercare costantemente il nuovo, l’ultima novità… e non si ha molta voglia di tornare ogni settimana sullo stesso contenuto. Forse i lettori più entusiasti sono proprio quelli che leggono tutto di fila 😉
In merito alla quarta, le antiche civiltà dovrebbero essere un inizio 😉
Antico e… moderno 😉
In effetti, antiche civiltà in un mondo virtuale sembrano come i cavoli a merenda 😉 Magari gli Egizi nascondevano gli iPhone nei geroglifici 😉
Secondo me sono gli I Phone che nascondono geroglifici messaggi che è meglio non interpretare 😛
Questo è un capitolo (e le conseguenti domande) un po’ difficile per me…
Direi la terza: sono all’antica 😉
Ti è parso un po’ confuso, mia cara coautrice? 😉
No, tu sei chiarissimo! Sono io che ho qualche problema con la fantascienza. Però grazie anche a te, spero di migliorare in breve 😉
P.s. lusingatissima del titolo onorifico, anche se del tutto immeritato 🙂
che peccato non essere riusciti a scrivere questa settimana. Non vedo l’ora di continuare!
Ciao Luca 🙂
Non so se lunedi prossimo riuscirò a partecipare, anche se il tuo mondo fantascientifico mi manca un po’! Sarai presente tutte le settimane o hai intenzione di andare in vacanza?
Non ti preoccupare. Quando ci sarai, sarà un vero piacere ritrovarsi insieme…
sembra che si sia arrivati allo scontro finale. facciamo entrare la cavalleria delle intelligenze secondarie?
🙂
😉 Effettivamente, sarebbe stata un’idea. Ma con le antiche civiltà di rimette un po’ tutto in gioco. Vediamo… E se le ipotetiche creatrice di DataCom volessero sopprimerla perché scontenti della piega che hanno preso gli eventi?
Cavoli, che episodio! Mi ha lasciata senza fiato! E che colpo di scena finale!
Non sapevo cosa scegliere, ma proprio ieri ho ripensato alle serie precedenti chiedendomi se avresti messo un collegamento, e quindi ho votato per John!
Grazie Valentina. Sei tra i più cari lettori che io abbia e sapere che talora ripensi a questo racconto mi fa sentire davvero orgoglioso! Il nostro John per ora è in netta minoranza 😉 ma cercherò di non deluderti… Non potrei mai!
Ho puntato sulle intelligenze secondarie, sarebbe interessante vedere cos’hanno in serbo per i nostri eroi. Un altro capitolo ben congeniato, complimenti! 😉
Ti ringrazio, Giuseppe… Mi trovo a tuo agio con la tua ipotesi, perché è più facile inserire delle intelligenze artificiali all’interno di un mondo virtuale che delle ipotetiche antiche civiltà che con la tecnologia in teoria non avrebbero nulla in comune 😉
Le antiche civiltà dai… 😀
Ok, Fabio!
Certo che sono le antiche civiltà e che altro!!!!Certo che sono l
Ok! Alea iacta est!
Concordo sulle antiche civiltà 🙂
Grazie per il commento, Carmelo!
…vada per le antiche civiltà…..
curiosa di leggere la percentuale delle tre risposte….
ciao a tutti i lettori!
emmabi
Ciao, con mia grande sorpresa stanno stravincendo… Ti confesso che si tratta di una di quelle opzioni messe all’ultimo frutto di intuizione… ma forse le migliori ipotesi nascono così, quando si scrive
Da appassionato di storia, le antiche civiltà mi sembrano la soluzione migliore!
In effetti, dall’autore di “Impero”, cosa mi sarei potuto aspettare? 😉
E’ sempre belo avere a che fare con delle antiche civiltà, quindi per me è la 3!
A presto con il gran finale!
Ops, mi sono mangiato una L 😀
E se le antiche civiltà più che una fine fossero un inizio? 😉
“Perché avremmo dovuto?” le risponde Lorena. Si alza dallo sgabello, la raggiunge e la bacia intensamente sulle labbra.
Com’è che continuo a essere lesbica??? -__-
lo sei nel virtuale proiettato dai sogni e dai desideri di Isabella… quindi in teoria lo è lei… ma solo nel virtuale… o forse.
Insomma, non sarebbe la prima ad essere etero nel reale e lesbica nel virtuale. A volte accade, no?
Voto per le antiche civiltà, mi piace che tutto riporti a loro 😉
Grazie per il commento, Federica 😉 Già alla fine della seconda serie, anziché scrivere un finale, mi ero dedicato al preludio della terza… quasi quasi mi tenti… Cosa ne diresti di un episodio… antico? La cosa bella di T.I. è che si è portati a scrivere quello che non si sarebbe mai immaginato!
secondo me l’episodio “antico” è proprio la scelta giusta 😉
L’episodio antico dove qualcuno si prepara per venirci a controllare… E useremo il migliore e più efficace metodo di viaggio temporale a disposizione: la reincarnazione!
Voto per l’enigmatico John Dannington, mi piacerebbe saperne di più su questo personaggio..
Ciao Giulia, grazie per il commento. Per ora John è un po’ il mio Serverus Snape… sta con il nemico, ma qualcosa lascia ipotizzare che in realtà potrebbe essere un infiltrato. Oppure vuol far sembrare che sia così per meglio proseguire con la sua attività di caccia-hacker. L’opzione è in minoranza… cosa facciamo? 😉
Preferire la seconda Isabella e il viaggio…mi ricorda tanto una storia molto bella raccontata per immagini in uno dei primi episodi di Fringe!
comunque, citazioni a parte, bravo davvero!
Grazie… sei gentilissimo… oltre che molto “onesto” 😉
dai…grazie a te. continua a scrivere! ci si legge on line, a presto!
Tra poco pubblico… vediamo se centro l’obiettivo 😉
Son proprio curioso! “Preferisce la seconda Isabella (…)”, complimenti per la storia!
Grazie mille! La tua curiosità sarà esaudita… a breve! 😉
Anche io ho votato per la Datacom… mi appassiona il filone più thriller sci-fi 🙂
wow… allora ho conquistato un lettore d’oro 😉
Bell’episodio, come sempre! Anche se un po’ mi dispiace per Isabella ho votato perché lo segua, abbandoni le sue illusioni per sempre per concentrarsi sull’attacco a Datacom! Non ce la faccio più a vederla trionfare, la voglio vedere sconfitta!!!
Tu quoque? Come hai potuto?
Isabella e Lorena… insomma, eri tu la coartefice della loro unione. Hai sacrificato l’amore a una causa più alta. Questo ti fa onore! 😉
Spero di aver optato per la causa giusta; entrare nelle menti artificiali, costruite da un autore originale e fantasioso, certo facile non è: coinvolgente e affascinante sì! Ti auguro si proseguire la tua strada, raggiungendo i vertici più elevati; da parte mia proverò a conoscere meglio la galassia, per commentare adeguatamente. Intanto cosa faranno Isabella e Lorena..? A presto!
Il mondo della fantascienza è nuovo per me, e romantica e sentimentale. Apparentemente freddo e distaccato, il rapporto acquista un valore differente, di complicità , ma anche di continua diffidenza: pronto a tramutarsi in tradimento, succube delle forze di un’ entità superiore che li domina e li pilota, plagiandoli.
Un notevole pregio quello dell’autore. immedesimarsi in realtà sconosciute e da lui stesso reinventate. Bravo, davvero!
Grazie Luisa,
sei gentilissima 😉 Ma cosa hai votato?
Ciao Luca: cosa avrei potuto votare, io? La prima opzione, la più vicina ai ritmi terrestri, pur se con qualche incertezza… si vedrà! Tanto riesci sempre a scegliere tu come muovere i nostri pensieri: come ti riesca, non so. A presto.
eheh… in genere cerco di essere sempre molto attento e rispettoso delle scelte dei lettori. Perché è la più vicina ai ritmi terrestri? Credi che gli umani siano un bene per il pianeta? 😉
No, tutt’altro: gli umani il pianeta lo stanno distruggendo; più prosegue l’intreccio della storia, più mi rendo conto che stai presagendo il futuro del Pianeta Terra. Gli umani si trasformeranno in diabolici replicanti alieni e i vari Mario e Isabella, non saranno che la proiezione negativa degli stessi “terrestri” che, trasformando la parte negativa di se, popoleranno questo mondo parallelo più crudo portato, per sopravvivere, a non soccombere ai sentimenti e alle emozioni, ma a vanificarli, cancellandoli per sempre.
quindi saresti d’accordo con un dominio DataCom che ci ponga un freno?
Assolutamente sì! Un dominio che ci regoli l’esistenza, nel rispetto dei ruoli, nell’educazione delle nuove generazioni che, tuttavia mantenga alti i valori del sentimento e delle passioni: questo mi pare poco Fantascientifico, ma forse sbaglio! Buona continuazione.
Eccomi!!! Approfittato per un attimo della connessione della casa di Roma… che dire, bei capitoli, molto evocativi… anche se mi dispiace tanto per il povero Mario, il sogno di Isabella mette chiaramente in luce l’inconsistenza del loro matrimonio. Povero, povero Mario…
Votato per uscire dal Data.net. Più che altro perché mi sembra che non riescano a sfruttarlo come dovrebbero…
Che bello! Sei tornata….
Sono felice che questi capitoli ti piacciano e mi auguro torni ad avere la connessione quanto prima.
Però in fondo il loro matrimonio è “vero”… effettivamente i desideri di Isabella potrebbero essere un brutto colpo. Lui non sembra affatto essere contemplato. Chissà cosa deve un uomo in un caso simile!?
Un altro splendido capitolo! E una decisione facile, questa volta (condivisa dalla maggior parte dei votanti, a quanto vedo…): riorganizziamo le priorità! Prima DataCom, poi la quiete del vivere insieme…
Sì, è simpatico il fatto che si è passati da una giustificazione estrema delle esigenze di Isabella a un ritorno alle priorità. Forse la comparsa di un’Isabella virtuale ha spinto a considerare quanto vano possa essere un mondo e delle emozioni non reali. Però non sono ancora completamente convinto… Qualcosa mi dice che il virtuale potrebbe tornare a essere molto seducente…
Grazie per il commento! 😉
Mario fa ragionare Isabella e le fa capire che deve abbandonare quelle che sono solo illusioni! 🙂 Bel capitolo!! 😉
Non totalmente… in fondo la tua attività online può essere considerata un’illusione?
Ottimo episodio, mi piace il viaggio di Mario e anche la sua delusione nel capire che quella accanto a lui non è la vera Isabella, ma una copia?
Io ho votato affinchè Mario, con l’aiuto di Isabella, torni a concentrarsi sull’attacco a Datacom.
Sognare è bello e lo è anche l’idea di rimanere nel mondo dei nostri sogni. Ma ignorando la realtà tutti i sacrifici e gli sforzi fatti finora andranno perduti!
La realtà dev’essere affrontata per consentirci di continuare a nutrire i nostri sogni? 😉
Luca, bella domanda davvero!
Onestamente non saprei rispondere . Nutrire i sogni va anche bene, ma se restano solo sogni e niente più, senza possibilità di trasformarli in qualcosa di reale, allora è bene affrontare la realtà 1) per cercare di vivere e sfruttare al meglio la nostra vita ; 2) volendo, per cercare di realizzare i nostri sogni.
credo che i sogni siano ciò che dà significato alla vita. per gli esseri umani la vita deve andare “oltre”… emozioni, sogni, passione, amore… sono inscindibili dalla realtà di un’esistenza più meccanica 😉
Secondo alcune teorie non c’è separazione tra i sogni e la realtà, dietro i sogni si cela sempre qualcosa di reale. Quindi, da questo punto di vista, nutrire i sogni sarebbe come dare vita alla nostra realtà.
sono d’accordo… a patto che i sogni e la realtà siano in qualche modo legati… elementi differenti che fanno parte di una stessa armonia…
ad ogni tuo messaggio scopro sempre nuove cose 😉
Bellissimo! E come sempre anche… nel paese delle Meraviglie non c’e niente facile, ci tocca a prendere una decisione! Ho votato per rimanere con Isabella,Lorena e Alessia. Per convincerla deve essere diplomatico !
Quali parole potrebbe usare? 😉
Ottima trovata l’espediente dello sdoppiamento! voto come la maggioranza perché anche a me sembra che Mario sia molto determinato, la realtà virtuale è allettante ma preferisco seguire il corso della storia principale 😉
Graie Federica! Nutrivo da tempo un’ambizione sfrenata di aver un tuo commento ed ora mi sento assolutamente appagato 😉 Beato Massimo, che sta per godersi un tenero incontro in ascensore!
Bene bene…sarei molto tentato di far proseguire viaggio virtuale,ma, per come l’ho conosciuto, credo che Mario sia uno fortemente legato alla causa. Imporrà a Isabella di tornare a concentrarsi sulla loro missione… sono curioso di vedere può reagire Isabella a una imposizione di Mario 😉
In genere come reagiscono le donne alle imposizioni? 😉
mario è sicuramente un tipo coerente!
impone a isabella l’abbandono di datanet 🙂
ahi ahi ahi ahi! Potrei sottolineare questo commento di rosso, ma in realtà… hai ragione tu!
Eh sì perché in teoria si trovano in DataNet per sfruttarne i bachi della beta release, ma tu giustamente mi porti a pensare che con tutti i casini che sono successi sarebbe meglio uscirne… a gambe levate! Peccato che quel maledetto nanochip rimanga sempre lì!
All’attacco! I protagonisti hanno avuto la loro piccola pausa di piacere, ora bisogna fare sul serio!
Ora-bisogna-attaccare-DataCom… è praticamente da ventotto episodio che ci giriamo intorno. Ma quale potrebbe essere il baco da sfruttare? Magari qualcosa che consenta di rubarne informazioni essenziali, un po’ come fanno i Cinesi col Pentagono… E qual è un’info chiave da sfruttare CONTRO le intelligenze virtuali? Dislocazione delle fonte energetiche? Delle server farm?
O magari l’ubicazione del codice killer di un certo Mario Orsini… che il nostro potrebbe… alterare. Ah… se solo gli uomini iniziassero a ricevere dai media messaggi di libertà…
Preferisce la seconda Isabella, per fuggire dalla realtà e vivere un’eterna, ma felice, illusione. Ma sono in netta minoranza, tutti vogliono il sangue!
Adoro i tuoi commenti e il vento di sincerità che spesso si portano seco. Bravo… perché è vero. In quanti sceglierebbero quella succulenta, gustosa bistecca al sangue??
Non c’è scelta, si torna per forza da DataCom!
😉
DataCom distribuisce messaggi di condizionamento mentale. Lo scherzetto peggiore che si potrebbe fargli sarebbe quello che alterare il messaggio. Se entrassimo in M$ e piazzassimo un bel virus proprio nel codice di quel Windows 9 pronto per essere installato su centinaia di milioni di Pc, sai che successo?
Concentriamoci sull’attacco a DataCom 🙂 Un altro bel capitolo, complimenti.
Al prossimo episodio!
DataCom ormai controlla tutto e tutti. Può essere attaccata, ma è difficile immaginare qualcosa che faccia davvero male. Oppure si potrebbe usare la sua ossessione per il controllo totale per diramare a tutti un messaggio di libertà. E allora starebbe agli uomini scegliere… Wow… lasciare all’umanità la scelta del proprio futuro è sempre rischioso… ma
Bellissimo capitolo, molto affascinante… ma ora bisogna tornare alla realtà e concentrarsi, anche se mi piace come affronti le illusioni e il doppio… Complimenti davvero
Grazie, Francesca. Traggo ispirazione da tutto, anche dalle belle immagini delle suonatrici di corti strumenti a corda che non riesco a identificare 😉
La realtà purtroppo è un po’ problematica e carente di prospettive… per battere DataCom bisogna mirare all’occhio, un po’ come andrebbe sempre fatto nella vita, no?
Dall’idea che mi sono fatto dei tuoi lavori, mi sembra che tu abbia la capacità di rendere i personaggi profondamente umani, nel senso che spesso sono posti davanti a scelte fondamentali per la loro esistenza, e di rendere “normali” vicende che apparentemente non lo sarebbero (contesto fantascientifico). Mi sembrano due qualità non da poco. Questo specifico episodio a me non può che piacere, visto che il tema del doppio mi affascina da sempre (mi pare che si veda nella Taverna e, per certi versi, anche anche nelle Quatto lettere). A questo punto però, visto che mancano due episodi, mi sembra opportuno ricordare che EnN ha anche una componente action, quindi è ora di passare all’attacco di Datacom…
Grazie Matteo, ho amato moltissimo i tuoi racconti e il paragone non può che lusingarmi. La componente action fatico leggermente a ritrovarla, perché credo che Mario sia convinto che per sferrare un vero colpo a DataCom occorra penetrarla nel profondo e quindi continuare a sfruttare DataNet. Sarà un avvicinamento reale/virtuale… Non proprio come un programmatore che si metta alla tastiera, ma quasi un viaggio alla Alice. Alla fine, forse, potremmo avere accesso a quel codice scritto da un umano che tanti problemi ha creato ai suoi simili…
Eh, stavolta è una scelta dura. Più per Mario che per me (eheh :D).
Direi che, vista la situazione, i precedenti, ecc. opterà per la terza. Come si suol dire: “prima il dovere e poi il piacere”, tanto poi per tornare alle illusioni, come dice Lorena, si fa sempre in tempo 😉
Cara Elena,
ormai il nick ti si addice sempre meno. Da impiagata viziata ti sei trasformata in lettrici/autrice provetta. Apprezzo molto la tua attenzione per “certi” particolari…
Sì, non è facile, affacciarsi al paese delle meraviglie e doversi rinunciare. Ma quando troviamo la casetta di marzapane nel bosco c’è sempre dentro una strega cattiva?
Caro Luca, tutti questi complimenti mi lusingano non poco, ma rischiano anche di farmi montare la testa 😉 😛
Il pericolo della casetta potrebbe anche non essere il contenuto, ma l’involucro stesso: il marzapane potrebbe finire e… cosa resterebbe? La strega potrebbe non essere cattiva, ma nemmeno così attraente e simpatica come la casetta che ormai non ci sarebbe più. No?
Oppure: una casetta di marzapane, sì, è bella e buona, ma potrebbe essere tanto delicata quanto quelle dei due dei tre porcellini “perseguitati” dal Lupo Ezechiele…
Talora si ha l’impressione che tutte le cose belle della vita debbano necessariamente avere una fine, ma in realtà è il punto di vista a essere messo in questione. Si può essere felice senza volerne sempre di più, sempre aver la continua necessità di accumulare, vivendo una vita più frugale ma più lieto.
In questo caso, ho fiducia in Isabella e Mario. Magari ci arriveranno attraverso sentimenti di amore e gelosia… ma sapranno risvegliarsi dall’incantesimo…
Mi unisco anche io alla maggioranza ^^. Sarò un’inguaribile romantica ma sono convinta che la realtà, con tutti i suoi lati problematici e perfino negativi, sia sempre meglio di qualsiasi illusione o semi-realtà artificiale. Anche a costo di dover soffrire, penso che Mario non potrebbe accontentarsi di una finta Isabella e lei non dovrebbe fuggire a quello che la aspetta all’esterno…
Sì, la considerazione è interessante. Mi piacerebbe sapere qual è oggi il valore che le persone attribuiscono alle amicizie sui vari social network. Si tratta talora di individui mai incontrati e che forse mai si conoscerà di persona. Eppure li sentiamo vicini, nostri, proprio come facessero parte della nostra vita.
E tuttavia la penso sempre come te: il virtuale solo come complemento e compenetrazione del reale…
Belle le descrizioni della terra e dello spazio, io dico che è ora di tornare alla realtà 🙂
Daje
Grazie… un po’ quel viaggio è il sogno di Mario, un po’ il frammento delle passioni dell’autore, che ancora oggi sogna di esplorare altri pianeti. Del resto, sono aperte le iscrizioni per il one way ticket su Marte 😉
Grande Luca. Questo episodio è bellissimo. La ricerca del doppio è sublime. Mi piace parecchio. Complimenti. Opto per la seconda soluzione. Mario ha bisogno del suo viaggio stellare e della sua Isabella. Chissà che la copia non abbia un significato particolare.
La tua storia è grande. Ma secondo me Isabella e Lorena devono rimanere insieme. Con Alessia e SENZA Mario che, nel frattempo, può benissimo fronteggiare DotCom da solo.
eheheheh fantastico! Che bel commento! Geniale! Anche in un contesto di eventi apocalittici un sano egoismo non guasta mai. Brava… queste considerazioni sono proprio da scrittori. Sebbene parere in minoranza, non potrò non tenerne conto nel prossimo episodio. Votato miglior commento della settimana! 😉
Grande Luca. Mi è piaciuto tanto questo episodio. Ho votato per l’opzione 2. Te la motivo. Vedo Mario proiettato verso il viaggio stellare che potrebbe voler significare molto per lui e la ricerca del doppio che ha origini antichissime mi esalta. Avanti con il doppio 😀
Grazie Giuseppe! Ho percepito, nelle tue e in alcune altre considerazioni, un sapore particolare di sincerità o la consapevolezza di quanto importante sia esplorare alcune parti di noi. Quando scriviamo, leggiamo, sogniamo… non stiamo apparentemente facendo cose utili “concretamente”, eppure senza questi momenti non riusciremmo a vivere. La realtà è quasi una trappola priva della possibilità di esplorare i nostri sogni.
Beh, devono concentrarsi sull’attacco a DataCom. 😉
Sai qual è una caratteristica che le intelligenze virtuali difficilmente possono avere?
Nuovo episodio nuovo Trip!
Come sempre ci stupisci, prima ci fai rimanere a bocca aperta con i desideri di Isabella e ora ecco che spunta Mario con i “suoi” desideri.
Che poi sono anche quelli di tutte le persone che amano e vogliono essere corrisposte.
Hai chiesto se è meglio un’amante innamorata o una moglie gelosa?
Come ti ho detto secondo me non esistono amanti innamorate (il tradimento è solo per sesso allo stato puro) ma le mogli devo essere gelose: la gelosia per me è sinonimo d’appartenenza.
Vedere il tuo uomo con un’altra donna (per giunta la tua copia) deve farti ribollire il sangue.
Isabella è stata troppo presa dai suoi desideri che forse ha perso di vista la vera missione. Ora Mario deve imporle un’altro desiderio, l’unico che conti veramente e che è lo stesso per entrambi: l’attacco a DataCom
Torno alla mia “Teoria del Caos”….
“Sensibilità alle condizioni iniziali… Imprevedibilità… Evoluzione.”
Hai ancora due episodi per lasciarci con il fiato sospeso! 😉
eheh… sì, talora noi facciamo le cose migliori guidati dagli istinti peggiori. Per gelosia, egoismo o altro siamo in grado di fare e disfare imperi. Infatti, in questo caso Isabella viene “svegliata” proprio dal senso di gelosia… e ribollire il sangue è un termine molto appropriato.
Solo due? 😉
In DataNet ogni persona che entri viene sedotta dai propri desideri. Tu cosa troveresti?
Cosa troverei in DataNet… forse le occasioni del passato a cui ho dovuto rinunciare, contro la mia volontá di realizzarle? :O
Come Isabella… che ha trovato l’amore… e la maternità. Sì, credo che le occasioni perdute che più ci generano rimpianti siano fortemente attraenti e tra le più gettonate da parte dal nanochip. Grazie per la risposa.
Molti uomini, però, troverebbero in primis un gigantesco harem 😉
Ma… ma… Noi siamo quì con il fiato sospeso in attesa di sapere come combatter DataNet e tu… tu pensi “a quello?” 😉 cit. Isabella bis. 😉
La quarta serie potrebbe essere: Il Sesso di DataCom 😉
:O Non ho trovato il genere “hot” o mi è sfuggito?
Io resto in attesa dei “fuochi d’artificio”, ormai con te non possiamo più farne a meno! 😉
Io direi di tornare all’attacco datacom..
anche perché mancano solo due capitoli!!
Maro deve farla ragionare, Isabella prima opporrà resistenza, poi lo seguirà..
eheh.. caratteristica molto “femminile” quella di opporre resistenza a priori…
Mi immagino un viaggio nella terra di Oz… irta di pericoli ad ogni angoli… e quando i pericoli sono virtuali e le emozioni reali… può essere molto dura, specialmente con un nanochip a guidare i nostri pensieri…
Vado con la corrente… a maggioranza 😉
Ti ringrazio per il commento. Sei stata molto gentile!
Stavolta sono con la maggioranza ^^ … ho scelto che impone ad Isabella di abbandonare le illusioni.
Evidentemente Mario ha una coscienza più sveglia rispetto ad Isabella, nonostante, nella coppia, la più forte sembri lei. E’ riuscito a rendersi conto dell’illusione che aveva al suo fianco… e rendersi conto che non poteva essere tutto vero, a differenza di Isabella che ha deciso di lasciarsi andare al sogno.
Ho scelto questa opzione proprio perché Mario è più cosciente, anche se tentato, del mondo illusorio che lo circonda e che potrebbe essere in grado di riportare Isabella alla realtà… ma la sua determinazione sarà altrettanto forte quanto la sua coscienza? Perché a quanto pare Isabella preferisce stare lì, assieme a Lorena ed Alessia.
Credo che Mario non voglia rinunciare ad Isabella, quindi credo che possa trovare la sua determinazione nei sentimenti che prova per lei più che dal fatto che devono muovere guerra a DataCom. E’ Isabella la persona fragile ed indifesa in questo momento, che non è sicura di quello che vuole e di quello che prova per le illusioni del suo passato e l’uomo reale che ha davanti.
Ti ringrazio molto, Giancarlo. In effetti Mario più che cosciente, consapevole e determinato si è forse solo dimostrato più “innamorato”. Voleva Isabella… ma quando si è reso conto che in quella di fronte c’era qualcosa che non quadrava ha voluto riagganciarsi a quella vera. Del resto, in un mondo illusorio, ciò che alla fine conta davvero sono le emozioni più profonde.
Mario ha anche dalla sua il peso di aver scritto il codice killer… perciò anche se non per altruismo, potrebbe cmq. continuare ad essere spinto del senso di colpa.
Spesso siamo guidati a fare le cose migliori spinti da paure, egoismi, rabbia…
Non potrei essere più d’accordo. A volte diamo il meglio di noi quando tutto ormai sembra perduto.
Credo, cmq, che Mario, essendo più innamorato, si potesse lasciar andare da quell’illusione di un’Isabella diversa… ma forse proprio perché diversa, proprio perché non è la “sua” Isabella, che si è subito reso conto che qualcosa non andava.
Il senso di colpa per aver creato il Codice Killer è solo una delle tante motivazioni che potrebbero spingerlo ad agire… c’è anche il non voler perdere l’unica persona che lui vuole ed ama… che gli da la forza…
per non parlare dell’aspetto geniale. In fondo, è pur sempre un programmatore… e ognuno, se separato troppo a lungo dalla propria arte, rischia di scoppiare. Secondo me deve avere una voglia immensa di rimettere mano alla sua creatura, di dimostrarsi ancora più intelligente delle intelligenze virtuali. Credo che, nonostante tutto, in lui possa anche esserci quella caratteristica degli hacker di essere il più bravo in assoluto, persino contro l’ormai “immensa” DataCom
torniamo sulla “terra”? 🙂
ci sono già abbastanza elementi per capire che questo sogno non può funzionare.
è ora di provare a sferrare l’attacco a DataCom!
eheh, bello il gioco di parole. Però forse questo sogno, se usato correttamente, è il modo migliore per sferrare quell’attacco…
Vediamo se saranno in grado di farne un uso migliore. L’inizio ammetto che non sia stato promettente…
Ciao, Luca!
Mi dispiace non aver partecipato in queste settimane, ma sono stato abbastanza incasinato.
Allora, per quanto mi sarebbe piaciuto scegliere “seguirà Mario” (che vedo che è in vantaggio ^^), ho optato per “continuerà ad esplorare il suo paradiso”, perché, da quel che ho potuto capire, per quanto ci sia dell’affetto per Mario, Isabella è una donna indipendente, forte e tosta… ma in fondo è fragile. Stare lì le apre tante possibilità, per quanto illusorie, e le permetterà di trovare sempre un rifugio sicuro. Mi sembra la scelta più logica per una persona che non vuole più soffrire, rimanere lì e starci.
Credo che tra i due, il più coinvolto sia Mario e credo che dovrà sudare parecchio per poter tirare fuori Isabella. Farle ricordare che stanno insieme, farla ragionare e farle capire che stanno là per trovare delle falle nella sicurezza di DataCom e, soprattutto, farle capire che quello non è il mondo reale. Ho dato la risposta più logica, ma faccio ugualmente il tifo per Mario!
È sempre un piacere leggere i tuoi commenti. Quando Mario entrerà, anche lui sarà tuttavia con un nanochip innestato. Dunque, non è certo che riuscirà ad essere una guida tanto ferma e sicura…
Beh, allora la cosa si fa ancora più interessante 🙂 … spero comunque che Mario ce la faccia ^^
Non mi piace questo risvolto lesbico, manco un po’… e non mi piacciono nemmeno i bambini per cui: seguirà Mario… e magari strada facendo sbudellerà qualcuno! 🙂
eheheh… sono scoppiato a ridere! In effetti tu non sei Isabella. Saresti Lorena, ma è chiaro che il risvolto ti separa dal tuo personaggio. Cmq. ho capito che tipo di Isabella ti piace. In effetti, nel prossimo episodio di sairizzerà molto.
🙂 bene!
La gente ci tiene proprio che Isabella e Mario devono amarsi…..io invece vorrei vedere cosa succede tra le due donne…..e quale è il posto giusto per Mario?
qual è? 😉
Vi convince più la terza.
*Mi
Ovvero?
Lasciamo aperte ancora le possibilità: continuerà ad esplorare il suo paradiso 🙂
e a goderne e a immergersi e a bearsi e gioirne… finché un giorno, forse, si sarà dimenticata, di quella che è la realtà…
Votato per farle continuare ad esplorare il paradiso.. così mario può tentare di salvarla, ma intanto vediamo qualche altro sviluppo con questi personaggi che sembrano importanti..
eheh… come Alice nel Paese delle Meraviglie… altro che rincorsa del Bianconiglio 😉
Andrà con Mario. Lui saprà come convincerla con le buone.
E’ un bellissimo episodio, ma mi piacciono moltissimo anche i commenti. Bravo, bravo, bravissimo!!
Concordo con te sui commenti. Siamo una piccola comunità che riesce a riflettere e ad andare in profondità e credo che l’interazione tra di noi porti moltissima crescita.
In merito a Mario… inizio ad avere qualche timore… Isabella ha trovato Lorena e Alessia. E lui cosa troverà? Oppure è psicologicamente più forte e resistente?
Bell’episodio, davvero intenso, forse uno dei miei preferiti fino adesso. Leggendo, ho avuto l’impressione che finalmente Isabella in questo mondo (e/o realtà) sembra finalmente felice, perchè negargliela? Isabella ne ha passate tante, questa volta ho votato senza pensarci su troppo: resterà con Alessia e Lorena. Eh sì, forse Mario vorrà andare a recuperare la moglie e penso dovrà lottare con i denti per riuscire nel suo intento.
E se Isabella riuscisse a trovare il modo di imprigionare Mario in quella realtà in modo da vivere quella vita felice, seppur virtuale? Farebbe la sua scelta, senza più pensare ad altri, ma solo a se stessa.
È seducente come idea, vero? Essere imprigionati nella realtà che avremmo sempre desiderato… potersi dedicare al proprio piacere, ai nostri sogni. In un mondo così difficile, sarebbe una bella via di fuga. E se questa realtà riuscisse a sedurre Mario e Isabella, quante altre persone si lascerebbero conquistare?
Io sapevo che prima o poi saresti andato a parare qui!! E ne sono contenta: finalmente riusciamo a vedere il lato più profondo di Isabella e i suoi desideri, quelli che ha dovuto nascondere e sacrificare per colpa di DataCom, che ha controllato molte delle sue decisioni, a partire dal matrimonio con Mario (se non mi ricordo male!)
Questo episodio quindi mi piace molto, c’è quel giusto miscuglio che contraddistingue il tuo genere letterario e il tuo stile, e devo dirti che come hai descritto il momento d’intimità tra Lorena e Isabella è stupendo, molto toccante, bravo!
Ma aimé, ho dovuto votare per “seguirà Mario”, anche se riluttante. Isabella ora è felice, ha quello che ha sempre desiderato, ma c’è una guerra in corso, la salvezza dell’umanità dipende anche da lei, e Mario deve ricordarglielo seppur a malincuore! Rifugiarsi in quella realtà virtuale, anche se molto forte e reale, non può giovare, e il sacrificio di Lorena e Alessia così andrebbe perduto.
Ancora complimenti!
Che meraviglia il tuo commento… queste parole, dette da te, hanno un sapore speciale. Non avrei mai pensato di toccare il tuo cuore in una sfera tanto particolare. Grazie!
Davvero qualcosa di aveva fatto intuire un simile sviluppo? Sei una lettrice straordinaria…
Isabella poi in DataCom era addirittura sotto il controllo del nanochip…
In merito al “seguirà Mario”, hai ragione. Ma Mario dove andrà? Isabella ha trovato l’amore, Mario cosa troverà?
Scelta difficile, alla fine ho votato “sceglierà di rimanere con Alessia e Lorena” e aggiungo che Mario alla fine si arrenderà all’idea di perderla perché capirà che quello è il meglio per lei. Lasciarla andare come atto di amore.
Federica, quando leggo le tue parole tutto si ferma, mi rilasso e mi concentro. Questa volta sono un po’ sorpreso. Sei proprio sicura?
Sono stato via per un po’, ma il tuo è nu tocco inconfondibile e persistente.
Ho letto tutto quello che avevo di arretrato, gran donna Isabella.
Peccato in quest’ultimo episodio si abbandoni a tanta sdolcinatezza…
e permettimi una domanda:
Ammesso che ci si muova in una realtà virtuale, questa comunque dovrebbe richiamare il più possibile la classica realtà. Come può mai venire in mente ad Isabella di abbandonarsi ad azioni di libido di fronte ai genitori?
Sono un rompiballe, hai ragione…
perché la realtà virtuale potrebbe richiamare quello che senti nel tuo profondo. Un gesto d’amore omosessuale di fronte ai propri genitori potrebbe essere qualcosa che nella realtà non possiamo permetterci, ma inconsciamente sì. Lei è un adolescente in DataNet. Forse, quando era giovane, prima che tutto iniziasse, aveva incontrato una ragazza della quale si era innamorata. Avrebbe voluto vivere il suo amore di fronte ai genitori, presentargliela, portarla a cena come se si trattasse di una relazione qualsiasi, ma non ha potuto farlo e ora DataNet gli consente di vivere quello che avrebbe voluto. Amore, maternità… i suoi desideri più profondi, trasformati in una realtà ancora più reale di quella vera perché rafforzata da emozioni e desideri profondi.
Lieto del tuo commento…
Buon!
Rimane il fatto che certo la non le puoi lasciare, se no vanno avanti fino in fondo e non la chiudi manco come trilogia, diventerà una storia alla Star Wars 😛
eheh… posso sempre aggiungere il flag “storia per adulti” 😉
Sono in netta minoranza ma voto sceglierà di rimanere. Ottima suggestione dell’emozione saffica, questo episodio
Grazie Matteo. È sempre un piacere leggere i tuoi commenti. Vista la tua posizione di minoranza (che assolutamente non posso dire di non condividere), sono davvero curioso di sapere qual è la motivazione
Non credo sarà affatto facile portarla fuori di lì. Secondo me continuerà ad esplorare quel mondo incantato. Chissà che Mario non li lasci prendere anche lui o che invece riesca a dimostrarle che sia tutto fasullo.
Ma il problema vero è: riusciranno a farli uscire anche se volessero? E si si trovassero intrappolarti lì dentro contro il loro volere? Paradiso o inferno
Geniale, Luigi 😉 Sorrido contento dopo aver letto il tuo commento. Isabella seguirà Mario, ma dove? Lei è dentro l’incantesimo, ma cosa vedrai lui una volta in DataNet. L’effetto paradisiaco è solo per una fanciulla disperata o si manifesta anche per un serio programmatore. E se DataNet funzionasse come la pubblicità Google, a ciascuno quello che desidera in base ai propri gusti?
Seguirà Mario, sono troppo romantica…. 🙂
🙂 stare con la fanciulla che dice di amare non è romantico? 😉
Nell’altro episodio mi è venuta in mente la Teoria del Caos… credo che non ci sia cosa più azzeccata per i tuoi racconti.
Come sappiamo bene, il nanochip crea la realtà parallela di DataNet dove tutto frutto dei propri “desideri”… la maternità, un amore mai rivelato, l’effetto per i propri cari… e Mario? Mario è solo un “lavoro” per Isabella? Oppure le due realtà sono così integrate l’una nell’altra che forse anche Mario è un “desiderio” di Isabella? E se il “paradiso” di Isabella fosse l’unica vera realtà?
Di fronte ad ogni desiderio bisogna porsi questa domanda: che cosa accadrà se il mio desiderio sarà esaudito, e che cosa accadrà se non lo sarà? (Epicuro)
Cara Milena, la domanda interessante è: dov’è Mario? Se il nanochip attinge dal profondo di Isabella, perché Mario non c’è, in quel grazioso quadretto? In fondo, è realtà virtuale… si potrebbe amare un uomo e una donna contemporaneamente. DataNet non è moralista. Forse Mario in questo momento è troppo vicino a Isabella perché lei lo desideri profondamente. O forse realmente lei non è mai stata davvero innamorata. O forse è semplicemente lesbica. What do you think?
All’amore non si comanda, puoi amare un uomo una donna o entrambi. Perché no! La differenza sta solo nel comprendere bene se si parla di AMORE o SESSO.
quello di Isabella cosa ti sembra?
Se per lei fosse solo sesso la situazione, pur virtuale che sia visto che siamo in DataNet, prenderebbe una piega più intrigante! No? Divertiti a stupirci ancora. 😉
Può essere entrambi, no? Amore e sesso? A me è sembrata più innamorata…
Uhm… vedo che due opzioni avanzano perfettamente appaiate… sarà dura scrivere il nuovo capitolo! 🙂
Poetico.
eheh… ma siamo solo all’inizio 😉 E tu cos’hai votato?
Continuerà ad esplorare il suo paradiso. 😉
un paradiso d’amore, passione, dove le turbe della nostra realtà scompaiono, dolori, perdite… nulla. Quello che abbiamo sempre voluto, come lo vogliamo. L’atrocità del mondo che muta in una dolcezza infinita…
Quasi quasi..
Ciao Luca!
Mi è piaciuto come hai descritto la scena del bacio..
Però, secondo me, Isabella non è molto credibile in questo ruolo (sia come madre di Alessia che come amante di Lorena), da come l’hai descritta nelle prime due serie..
E’ una persona determinata, dura..
Potrebbe sempre essere però che il nanochip svegli l’inconscio.. come nei sogni..
Giulia, confesso che adoro leggerti in generale, persino nei commenti.
Il nanochip è nel suo cervello. Sa quello che Isabella vuole davvero. Se fosse nel cervello di un macellaio che sogna di fare l’agricoltore, gli mostrerebbe una realtà virtuale fatta di campi di mais, non i prosciutti appesi.
Sicché è tanto improbabile che la dura Isabella in realtà desideri un bel posto, con una compagna ed una figlia?
Eh.. può darsi che nel suo inconscio lo desideri..
però per come hai descritto Isabella (donna forte, dura, a volte cinica) sembra un po’ strano..
ma forse si è costruita una maschera e quello che vuole realmente è ciò che viene mostrato nella realtà virtuale..
È poi l’unica ad essere stata indotta dal corso che hanno preso gli eventi ad essersi costruita una maschera?
Speriamo segua Mario *_*!
-) dove?
Tornando alla realtà, anche se è peggiore dell’illusione almeno potrà stare con una persona in carne ed ossa…
per lei in DataNet Alessia e Isabella sono in carne e ossa. Lei sente l’umido della terra bagnata, ode i rumori del mondo. Lì tutto è reale. Come lo sei tu quando ti vedi riflessa in uno specchio (o in una stanza piena di specchi! 🙂 )
Rimane con Alessia e Lorena, sembra proprio che il suo posto sia a fianco a loro.
tu rimarresti lì, nella realtà virtuale che rappresenta i tuoi sogni più profondi, dimentico di quale sia la vera realtà?
Bentornato 🙂
Ah però, niente male come colpo di scena. Io dico che esplorerà ancora il suo paradiso per un capitolo…
Ciao F*** 🙂
Grazie. Visto che il nanochip crea la realtà che desideriamo, cosa potrebbe trovare? 😉
Potrebbe assumere la forma di un viaggio all’interno dell’inconscio di Isabella. Questo era il livello più superficiale e i desideri di Isabella hanno assunto una forma ancora un po’ “complessa”. Magari nel livello successivo, un livello più profondo, potremmo assistere a qualche scena che ci faccia capire più esattamente cosa lei voglia e il perché di quello che abbiamo letto in questo capitolo ( ad esempio, nel caso di Alessia, si potrebbe approfondire di più questo immenso desiderio di maternità, mentre nel caso di Lorena, si potrebbe scoprire come in realtà la scena del bacio sia dovuta soprattutto alle difficoltà nel rapporto con Mario).
Molto bella l’idea di addentrarci più profondamente nella sua psicologia… potrei pensare a una prosecuzione tipo lost: flashback e avvenimenti. Grazie mille per il commento, mi è piaciuto molto!
Segui mario che non sbagli…
Ritorno alla realtà?
Voto che segue Mario altrimenti rischi di avere una storia nella storia e ti mancano solo 3 capitoli 🙂
ciao Marika, prima de Il Mondo di DataCom ci sono Emozioni nella Nuvola 1 e 2, quindi in realtà sono al ventisettesimo. Ma tornare dal marito potrebbe non essere una cattiva idea 😉
Accidenti non lo sapevo! Stasera me li leggo allora 🙂
ci mancherebbe. Comunque ho cercato di far sì che ogni serie possa essere iniziata anche senza leggere le precedenti 😉 I lettori sul web non sempre sono pieni di buona volontà 😉
Più che altro se non vai nel profilo non sai se hanno scritto altro
Pensavo che venissero messi tutti sotto al nick
È vero. Ho aggiunto i link nella descrizione del racconto. Ma potrebbe essere carino che cliccando sul nome si aprisse una piccola finestrella con i vari racconti…
Ho votato per la missione di soccorso, bel capitolo!
🙂 why??
Mi piace questa nuova Matrix 🙂
L’unica “pecca”, a mio parere, è l’uso del presente come tempo verbale per una narrazione.
La rende fredda e quasi come se fossero ordini e non racconti…
Grazie per il commento, Marika. In effetti, è una questione molto dibattuta. Ho sempre trovato naturale scrivere al presente. Quasi tutte le mie opere sono attualmente scritte con questo tempo verbale, ma talora qualcuno me l’ha fatto notare. Ho appena finito un romanzo breve scritto al passato e l’ho trovato leggermente meno naturale. Ad ogni modo, ci penserò.
Per quanto riguarda DataNet, c’è una componente Matrix, ma anche una legata alla realtà aumentata, perché credo che taluni elementi si potranno portare dal virtuale al reale. Scary? 😉
Excited 😀
Non vedo l’ora di rileggerti 🙂
Per quanto riguarda il tempo verbale, non voglio assolutamente che tu possa prenderla come un’offesa od una denigrazione al prodotto, anzi è molto bello.
Solo non ho l’abitudine al presente come tempo di narrazione e lo trovo “autoritario”.
🙂
Ci mancherebbe! Io sono assolutamente curioso di leggere qualsiasi commento, specialmente quelli critici, perché danno modo di crescere. I lettori di The Incipit mi hanno insegnato moltissimo in questi mesi. Ho scritto il nuovo episodio… è in pubblicazione 😉
Ho recuperato i capitoli passati e sono veramente intrigata *_*
A mio parere deve uscire subito dall’illusione, ci manca solo di perderla là dentro definitivamente @_@
Ti capisco. Difficile immaginare di tornare indietro, vero?
Io se fossi in lei di certo non vorrei poveretta ….
Quindi quando avremo DataNet cureremo tutti così le nostre sofferenze? 😉
Non mi sembra il modo più corretto di curare le sofferenze o_o, però al tempo stesso capisco il personaggio che ci si trova dentro e non vorrebbe tornare indietro…è un bell’interrogativo .-.
E se si potesse portare fuori quello che c’è dentro? 😉
Io voto qualcuno che entri in DataNet… ma per movimentare le cose, direi che non può essere Mario, dai. 🙂
🙂 perché non lui?
Opto per la seconda. Sono per i cambiamenti soft 😉
OT Che è successo al tuo account su FB?
Ciao Elena… Non rischiamo di farle ancora più del male, lasciandola lì?
OT: quello autore è vivo e vegeto. Trovi il link più sopra. Su quello “tradizionale” mi chiede la verifica telefonica, ma ho smarrito la SIM a cui era associato e devo andare in TIM a chiedere un duplicato 😉
Del tipo: “il medico pietoso fece la piaga purulenta”? Ma un grosso trauma verrebbe superato meglio?
Ok, ma quelle immagini virtuali possono davvero essere considerate una cura?
Non saprei, sei tu l’esperto in questo campo.
A me piacerebbe che si salvasse e non rimanesse troppo traumatizzata, poi vedi tu 😉
E a te piacerebbe poter sostare finché lo desideri nel mondo che hai sempre desiderato, con le persone che ami, in una realtà perfetta, dove c’è tutto ciò che ami?
Sì, per un po’ sì. Perché, a te no?
è vero. Ma nel caso della dieta il dietologo desidera che noi dimagriamo. DataNet potrebbe funzionare in modo tale da aumentare la dipendenza. Quindi, più si cerca di curarla e più potrebbe essere peggio….
Assolutamente sì. È proprio questo il punto, che rischia di essere così perfetto, così fantastico, così seducente, che da quel per un po’ sì si potrebbe faticare a tornare indietro…
Capisco. Ma un ritorno brusco non sarebbe più traumatico?
Invece convincerla piano piano potrebbe essere una scelta migliore anche strategicamente…
Un po’ come quando si smette di fumare, di drogarsi, ci si mette a dieta, ecc. ecc. No?
Recuperati i vecchi capitoli, interessante, complimenti! Voto per la prima opzione e vediamo che succede 😀
Ti ringrazio molto 😉 Chi faresti entrare?
Ok carissimo, ho recuperato gli arretrati. Allora, ho votato “Rischio innesto” perché sarebbe interessante se, da qui in avanti, la storia si svolgesse all’interno di questa nuova realtà virtuale (diciamo 2/3 episodi). Con piacere noto che, forse per la prima volta, l’opzione che ho scelto sta facendo capolino 🙂
Ps: ovviamente impeccabile come sempre. La trama si tesse come una tela di ragno e inevitabilmente ti cattura 😉
Bravo Luca.
Grazie Jay. Sei gentilissimo 😉
Chi ci manderesti? 😉
Ovviamente Jay 😀
🙂 povera Isabella!
qualcun altro deve arrivare e aiutare! E poi….
E poi? 😉 Mi lasci in sospeso? 😉
e poi le possibilità si diramano! 😀
personalmente non permetterei un’uscita facile, ma a te l’ardua sentenza!
Soprattutto perché il nanochip è nel cervello di Isabella e mi convinco ogni minuto di più che non c’è davvero nulla che potrebbe spingerla ad uscire…
E’ solo un’illusione!
Di te, adoro la sintesi 😉
si, preferisco che tutto sia un’illusione, per poter dirottare il tutto!
Con la realtà virtuale di DataNet potrei avvicinarmi ai paradossi di Sine Die. Chissà che non compaiano i netturbini anche da queste parti 😉
Ciao , Luca visto che entro proprio . in media res della tua storia senza averla letta come si dovrebbe, cerco di commentare, piuttosto che votare le tre trame possibili!
La chiave di lettura rimane sempre dove tu, come autore della storia intendi concludere o meglio sfruttare le varie opportunita’ della storia, quindi se ritieni di sviluppare i personaggi o preferire l’azione della storia stessa!
Come amante del genere fantascientifico, adoro un storia fantastica che racconta l’emozioni dei protagonisti percio’ vorrei sapere di piu’ di Isabella e come si comportera’ nel suo viaggio nel mondo reale! Allora scarterei la prima trama, quella dell’illusione, perche’ rovinerebbe una splendida opportunita’ narrativa! Per lo stesso motivo, non mi piace la terza opzione, un altro personaggio, anche se non mi sembra molto plausibile Mario correra’ il rischio dell’innesto per salvarla, in luce che non sono sicuro se gli altri, Steve, sono affidabili o peggio ancora aiutarlo ad uscire da DataNet!
La seconda scelta non mi piace perche’ distruggerebbe la suspense che tu hai gia’ creato, ma l’idea dell’interruzione del collegamento mi ispira tantissimo, nella fattispecie d’ un crash del programma. che senza motivo o magari dovuto a uno scatto di rabbia da parte di Mario contro Steve, una sfogo fisico di Mario preoccupato per la moglie fa perdere il controllo del software riportando Isabella nella realta’, sfruttando a fondo il filone che tu hai gia’ commentato….”il software ….da bug e comportamenti imprevedibili. Quindi…. i “nostri” sappiano sfruttare eventuali falle.” e cosi’ salvare Isabella!
Secondo il mio modesto parere, poi Isabella fara’ di tutto per ritornare ” nel paradiso di Datanet’ visto che adesso lei non vorra’ piu’ vivere nel mondo reale,lei e’ omai drogata dal mondo virtuale!
Sperando che questo mio commento ti possa stimulare un altro bellissimo capitolo, ciaoo a presto Robert!
Ti ringrazio moltissimo, Robert, per l’attenta analisi e i complimenti. Mi fanno davvero piacere.
-> storia: viene sviluppata episodio dopo episodio. Nasce dall’interazione spontanea con voi lettori. Non c’è nulla di premeditato. Cerco di sentire il vostro umore e mi comporto di conseguenza, naturalmente rielaborando il proficuo lavoro dei commenti in quello che avverto nel mio profondo.
-> seconda ipotesi: è interessante, ma è difficile immaginare un crash che cada così a pennello. Sarebbe troppo bello. E credo che Mario non abbia molte possibilità di influenza sul nanochip. È nel cervello di Isabella. Credo che si possa immaginare qualche intervento marginale, ma nulla di essenziale. E causare qualcosa di più “pesante” potrebbe provocare una sorta di meccanismo di autodifesa che scateni meccanismi paragonabili a quanto accaduto ad Alessia.
-> è terrificante. Secondo te sarebbero in molti ad essere drogati da una realtà che potrebbe dar loro tutto quello che desiderano?
Mi spiace di non aver letto la storia dall’inizio, quindi non sono a conoscenza dei limiti del nanochip.. e di quanto e’ accaduto ad Alessia,.quindi Luca, ti posso ribadire il mio interesse per una trama che segue l’aspetto umano di Isabella, in quanto drogata da una realta’ ‘che potrebbe darle tutto quello che desidera’ . Secondo il mio modesto parere, vedere come lei si salva o esce da sola da questo mondo ‘surreale’ permetterebbe ai molti lettori d’immedesimarsi in lei, piutosto che qualcun’ altro la salvi…scusami ma mi sembra molto banale e gia’ visto e stravisto in molto racconti del genere! Concludo che secondo me, tutti saremmo drogati da una realta’ che soddisferebbe i ns. desideri…quel mondo diventerebbe per tutti , me compreso ‘the ultimate drug’ percio’ si Isabella si droga di Datanet…la domanda che mi piacerebbe dhiederti , ma come una ‘ junkie’ del,virtuale , come lei ne esce da quel mondo senza l’aiuto esterno! Ciaoo alla prossima, Robert!
Il punto è che lei ha vissuto una vita molto particolare. Lavorava per il nemico (DataCom), ha mentito sul suo matrimonio, ora vive in un mondo orrendo che ha contribuito a creare. DataNet è troppo allettante. Significa potersi allontanare da quell’orrore. Secondo me potrebbero anche riuscire a tirarla fuori, ma lei non aspetterà altro che il momento in cui potrà tornarci. Il nanochip è nel suo cervello. In fondo potrà tornare tutte le volte che vuole.
Si, magari ne esce, giusto per andare a dormire, per mangiare, per andare in bagno.
Ci sono alcuni MMORPG dove gli utenti vivrebbero dentro tutto il tempo, dove si sentono realizzati. Ma la realtà virtuale è molto più coinvolgente…
Ho votato “occorre darle del tempo”, penso che l’opzione di fare entrare qualcun’altro sia troppo rischiosa perché chi entra non vuole /può più uscire. Inoltre dovrebbe entrare Mario, l’unico che potrebbe avere ascendente su di lei, ma in questo modo sarebbe alla mercé di Steve e Garrus. Mario e gli altri dovrebbero trovare il modo di influenzare in qualche modo dall’esterno quello che Isabella vede in Datanet per spingerla in qualche modo a uscire. Per esempio facendole dire da Isabella che deve uscire per trovare il modo di vendicare la sue morte?
da Isabella? Non sono sicuro al 100% di aver capito l’ultima frase.
Ops…ho sbagliato nome, volevo dire da Alessia (se riuscissero in qualche modo a condizionare quello che Isabella vede in DataNet)
Molto interessante. Dovrebbero riuscire a hackerare il nano-chip nel cervello di Isabella per muovere la proiezione di Alessia.
Sono d’accordo con te su quanto possa essere rischioso per Mario entrare.
Anche questo tipo di hacking potrebbe però essere rischioso. Se si sbaglia qualcosa, si potrebbe addirittura rischiare di creare problemi al cervello di Isabella. Abbiamo visto cosa succede quando il nanochip viene estirpato. E se simili misure di sicurezza fossero in atto anche per l’hacking?
Deve entrare qualcun’altro con lei! Mi piace l’idea di un’incursione più lunga in questa realtà virtuale…
eheh ora ho scoperto cosa piace ai lettori… l’idea di un lungo e prolungato viaggio nella realtà virtuale, dove può essere realizzato qualsiasi sogno 😉
Se ci entrassi io, mi ritroverei nel classico castello di cioccolata 😉
Essendo una versione nuova del nanochip, ancora in beta, non possono esserci dei difetti di funzionamento e di controllo?
Esatto. È proprio questa caratteristica che mi piacerebbe sfruttare. Il nano-chip ha il potenziale di controllare qualsiasi cosa, nel virtuale come nel reale, tuttavia, come molti di noi possono rilevare ogni giorno, più un software è complesso più è affetto da bug e comportamenti imprevedibili. Quindi, mi auguro che nel momento giusto, i “nostri” sappiano sfruttare eventuali falle.
Ormai gli episodi nascono dai nostri dibattiti 😉
È quello che intendevo: il sistema è ancora in fase di beta e non è assolutamente perfetto, potrebbero verificarsi dei malfunzionamenti anche piccoli, ma che potrebbero rivelarsi disastrosi.
Le falle possono essere “colte al volo” e ben sfruttate, anzi, addirittura potrebbero essere usate contro la stessa DataNet.
DataNet è un’idea così seducente che mi è diventato davvero difficile immaginare che in certi casi uno ci rinunci spontaneamente. Anche a me sembra che i bug siano l’unica salvezza!
Deve entrare qualcun altro, Mario ad esempio!
E se poi non riescono più a togliersi il nanochip? 😉
A me piaceva che fosse tutta un’illusione!!!
Ti piaceva? Cioè vorresti che ci rimanesse dentro?
Qualcun altro deve entrare per aiutarla!! Hehe. Era quello che volevo dal principio:) Però in effetti ora non so… Possono mandare uno dei due “prigionieri”, ma Mario è di sicuro più affidabile. Io voterei per Mario… Insieme anche in DataNet (nel bene o nel male) 😉
Non posso che complimentarmi con te per i tuoi commenti. Li ho appena riletti tutti e non nego che alla fine hai sempre avuto ragione.
L’idea di mandare uno dei due prigionieri non è male, perché l’innesto del nanochip è comunque un pericolo. Si è visto cosa è successo quando si è cercato di toglierlo ad Alessia.
Quindi si potrebbe mandarne uno dicendogli cosa fare e cosa gli accadrà se non fa quello che vogliamo.
Tuttavia siamo a casa di Steve, che conosce Jay e Garrus. Chi è davvero prigioniero di chi? 😉
Eh, infatti! Per quello dico che non so! Cioè quasi quasi è meglio che a entrare sia Mario, così sono più tranquilli tutti e due… Però poi non saprebbero quello che accade fuori! Quindi non saprei… 🙂
Mario è sicuramente il più adatto per aiutare Isabella ed è essenziale che tenga d’occhio i cannibali e il loro amico. Isabella ormai a larga maggioranza avete deciso di non farla uscire… Siamo di nuovo nella situazione della capra e del cavolo. Occorre quindi che Mario sia e dentro e fuori. Credo pertanto che dovrebbe usare l’aggeggio in modalità realtà aumentata. Ma potrebbe non essere così semplice. Deve comunque riuscire a comunicare con Isabella, vivendo quello che vive lei, standole vicina, cercando di prenderla per mano. Lei però è stata psicologicamente salda per troppo tempo. Ora che ha “sbroccato” riuscirà a tornare normale a breve?
Mmh, non so se riuscirà a tornare normale subito… Ma ce la farà!
P.s: Comunque io aspetto un tuo parere sul mio nuovo capitolo! 😉
Arrivo al più presto. Il Salone del Libro ha rivoluzionato tutti i miei piani. Fino a lunedì sarò oberato di lavoro.
Viste le risposte, senz’altro dovrà entrare qualcuno… Ma ho timore che ci fermeremo anche troppo in DataNet, perché uscirne non sarà semplice. Magari si disattiverà il collegamento con l’esterno per non farsi beccare e si rimarrà sulla rete locale. Ma l’approccio di entrambi con il nanochip potrebbe essere molto difficile. Lei probabilmente lotterà per rimanere e lui lotterà per non lasciarla. E, in tutto questo, saranno alla mercé dei balordi.
Che tempi!
E’ solo un’illusione secondo me u.u
🙂 Quindi? 😉
Anche secondo me l’ipotesi più interessante è che qualcun altro entri in DataNet
Per tirarla fuori? 😉
“Occorre che qualcun altro entri in DataNet”. Questa secondo me è l’ipotesi che possa offrire maggiori sviluppi.
Io credo che questa versione del nanochip sia anche più inquietante dellle precedenti: questo è un nanochip che ti fa entrare in una realtà virtuale, che immagino sia in grado di farti vedere e vivere ciò che vuoi tu. È in grao di farti rivivere il passato o comunque può condurti in un mondo illusorio dove tutto è rosa e fiori, dove non hai modo di pensare ai problemi che tu possa avere anche perchè vivere in DataNet fin da subito ti crea inconsciamente dipendenza. In un soggetto come Isabella, al momento un po’ instabile per via del senso di colpa per Alessia, DataNet è una grande tentazione; in queste condizioni, la sua mente farebbe una grande fatica a lasciare questa realtà di felicità.
Aggiungo una brevissima considerazione, che putroppo mi è venuta in mente solo dopo aver inviato il mio commento: mettiamo che qualcuno entra in DataNet per recuperare Isabella. Che accade se lei e il malcapitato rimanessero intrappolati all’interno di DataNet? C’è questo rischio?
Esatto, Annaluisa. Può farti rivivere il passato o può attingere dai tuoi desideri per creare quello che avresti voluto o un mix dei due. E’ nella tua mente, sa quello che vuoi, perciò se il tuo desiderio è quello di un castello di cioccolato, puo’ farticisi trovare all’interno. Ma può fare una cosa ancora più incredibile: se la tua casa è una topaia, può trasformarla in tempo reale in una lussuosa villa. E può funzionare online e offline. Online interagisce con gli altri, offline non più. Perciò l’ipotesi dello staccare il collegamento in realtà è errata… anche senza collegamento Isabella può benissimo rimanere dov’è. Però sicuramente il nanochip consente all’utilizzatore di tornare alla versione realtà aumentata, sempre che l’utilizzatore lo voglia. E Isabella lo vorrà? In ogni caso, se un’altro decide di entrare in DataNet, per interagire con Isabella occorre essere online, e se si è online il tempo è limitato prima che si sia rintracciati da DataCom… insomma, un vero rebus, questa volta!
Indubbiamente, a quanto ho capito, il fattore tempo è fondamentale per tirare Isabella fuori da quella realtà; un vero rompicapo!
Se questa versione del nanochip riesce a entrare nella tua mente al punto da farti vivere le esperienze/emozioni più vicine a te, quelle che ti fanno stare bene, questa volta la situazione è piuttosto grave. Ciò significa che la tecnologia si è talmente evoluta da essere in grado di assecondare le tue emozioni e catturarti all’interno di una rete dalla quale è assai difficile uscirne.
Una curiosità: le emozioni/esperienze vissute all’interno di Datanet possono essere riportate anche al reale?
sì, senz’altro. In modalità realtà aumentata. Immagina di aver vissuto con una cagnetto che adoravi. Il nanochip potrebbe consentirti di vedere il cane con te, fuso con l’ambiente, che salta, abbaia, si diverte, gioca con gli schizzi d’acqua. È lì, fuso nell’ambiente intorno a te. Se vai a un parco, quel cane è indistinguibili da tutti gli altri…
Infatti, anche se Isabella uscisse dalla realtà virtuale immersiva, potrebbe decidere di tenere Alessia lì con lei.
Ciò che si porta nella realtà aumentata, influisce solo sulla vita di chi ha quello specifico ricordo, oppure anche sugli altri? Mi spiego meglio: ipotizzando che Isabella porti con sè Alessia, sarebbe solo lei a vederla, o anche Mario, ad esempio?
Credo che sia logico che si possano condividere alcuni aspetti, solo se chiaramente anche l’altro ha il nanochip.
Tu ed io vogliamo condividere uno scenario in cui le nostre case, mentre ci scriviamo, diventano la reggia di Venaria. Possiamo farlo. Hai presente quando in alcune chat si condivide lo sfondo?
Mi sto sempre più convincendo che questa versione del nanochip è ancora più pericolosa della precedente. Perchè un altro possa vedere ciò che io vedo nella realtà aumentata (ricordi e quant’altro portato dalla virtuale) è necessario che anche questa persona (o gruppi di persone) abbia installato lo stesso tipo di nanochip, stessa versione. Ok, fin qui ci sono.
Mettiamo il caso che io nella realtà virtuale abbia “incontrato” il mio passato nel quale ero una pericolosa criminale e mettiamo il caso che a me piaceva condurre questa vita; portare queste esperienze nella realtà aumentata non è pericoloso (considerato che potrebbe coinvolgere anche altri)? O meglio, non sarebbe più opportuno evitare che queste situazioni accadano?
Scusa Luca, mi rendo conto che il mio è un ragionamento complicato e che forse non ha una logica precisa, ma è venuto fuori così perchè l’evolversi della storia mi ha dato modo di riflettere ancora di più. Ho voluto condividere il mio pensiero, giusto o sbagliato che sia 🙂
È interessante. Ma dimentichiamo forse che siamo sempre sotto il controllo del nanochip. DataCom vuole un’umanità mansueta. Quindi nella programmazione del nanochip fa in modo che tu non possa avere atteggiamenti pericolosi. È lì, nel tuo cervello, fa sì che tu possa fare solo quello che vuole lui.
Ad esempio, su Facebook tu non puoi avere atteggiamenti criminali o postare foto porno. È Facebook che decide. Ma se le regole Facebook fossero nel tuo cervello, faresti solo quello che vorrebbe FB. No?
E’ avvincente, ovviamente mi sfuggono i particolari non avendo letto le prime due serie. Davvero bravo.
Per me Mario entra in DataNet per portare indietro Isabella. Ce la farà o rischierà di perdersi anche lui?
è difficile dirlo, perché non hanno il libero arbitrio, nel senso che non solo si trovano nella simulazione, ma sono addirittura controllati dal nanochip. Ma secondo te come possibile cura è l’ideale? Se uno perde ha un forte senso di colpa per la perdita di qualcuno, ha senso fargli vivere quest’illusione?
Isabella è abituata alla perdita e al suo superamento, da quello che ho capito. Si renderà conto che rischia di perdere sé stessa così
Sì, forse però non ci si abitua mai davvero. Si possono spegnere decine di vite, ma magari a un certo punto c’è qualcosa di diverso, tipo spegnere quella di una bambina senza volerlo. È questo che può davvero segnare il punto di rottura. E quello che offre DataNet è allettante è allettante: modificare quello che ci fa davvero soffrire. Se trovassi un modo, seppur artificiale, per essere davvero felice o non infelice, non lo coglieresti? Non useresti questo espediente per realizzare i tuoi sogni più intimi?
Ho votato per l’opzione ‘innesto’ ed entrata in DataNet di ‘qualcuno’.
Chi manderesti a salvare la bella Isabella? 😉
Bello, questo capitolo mi è proprio piaciuto!!
Complimenti! Voto perchè quacun’altro entri in DataNet!
E faccia esplodere tutto!!!!
Grazie Marcy, sei gentilissima. Aiutami!!! 😉 Se quando entriamo in DataNet lo facciamo con un nanochip che “guida” le nostre azioni, “come” possiamo fare per far esplodere tutto?
Hehehe sei tu l’autore!!
Forse convincendo in qualche modo il nanochip che lo stiamo facendo per il bene di DataNet? Oppure mandandolo in crash come in Wargames?
P.S. Sono maschio!
eheh oooooppsss 😉
Dobbiamo hackerare ancora più profondamente il software… deve pensarci Mario, che in fondo dovrebbe intendersene… dobbiamo essere in grado si USARE il nanochip senza esserne usati…
e dobbiamo farlo, nella malaugurata opzione che vinca l’opzione che qualcuno entri, prima che lo faccia…
eppure non andrà così liscia, perché per ora non possiamo ipotizzare di tenere il collegamento in piedi così a lungo.
sembra un gioco delle tre carte 😉
Avrei preferito la soluzione “hardware” come sai ma devo dire che anche questa opzione della DataNet mi sta intrigando. L’ingresso stile Matrix non è una cattiva idea. Ora però Isabella si è cacciata in un bel guaio, le servirà un po’ di tempo prima di poter uscire. Ma gli altri ne avranno abbastanza? Riusciranno a tenere nascosto il collegamento? E se dovessero fuggire dal nascondiglio lasciandola in DataNet?
Ah… quanto è bello leggere questi commenti 😉 😉 😉
Credo che ogni operazione di hacking sia time limited. Per quanto bravi si sia (cinesi che penetrano il Pentagono) è solo una questione di tempo prima che si venga tracciati, perciò… tempus fugit…
Per quanto riguarda l’ingresso in DataNet, la differenza è che in Matrix c’è l’illusione, ma anche il libro arbitrio, qui c’è l’illusione e si è pure controllati dal nanochip, quindi è ancora peggio.
Infine, anche interrompendo il collegamento, il nanochip rimane… e può trasferire porzioni di quella realtà virtuale nella realtà circostante, come in quei giochi che possono essere giocati online e offline. Bel casino, eh?
“Cosa saresti dispoto a sacrificare per i ricordi più belli?” mi hai chiesto. Beh, non una vita e un futuro migliori in cambio di ricordi finti, pure illusioni che possono portare all’apatia. Quindi… Isabella deve uscire di lì al più presto! 😉
Secondo te può essere davvero una cura? Lei è disperata per i sensi di colpi per aver ucciso Alessio. È davvero utile in casi come questi lasciarla in compagni di una finta Alessia?
No, secondo me no, anzi “temo” che Isabella possa rifugiarsi all’interno di questa realtà virtuale per non affrontare il senso di colpa, ma potrebbe essere pericoloso anche per l’azione del nanochip!!! Secondo me devono tirarla fuori di lì al più presto!!!
È che anche staccando il collegamento, il nanochip può sicuramente funzionare in locale. E per ora cmq. non c’è differenza, perché sta presentando a Isabella quello che lei vorrebbe. Quindi, lo staccano il collegamento, ma il nanochip continua a funzionare, imperterrito. L’unico modo per fare uscire Isabella è che lei lo voglia. Ma come fare a convincerla, da fuori????
Occorre darle tempo, non mi arrischierei a far entrare qualcun altro…si innescherebbe un fastidioso effetto domino…
Comunque devo smetterla di farti venire i sensi di colpa, che tu poi li riversi sulla povera Isabella… >.< Scherzi a parte, come sempre un ottimo lavoro ed un piacere leggerti! A presto!
eheheheh… hai visto la rispondenza tra i tuoi commenti e gli episodi successivi? 😉
Questo significa davvero cambiare il corso della storia 😉 😉 😉
Grazie, un lettore appassionato è la cosa più bella del mondo…
sono d’accordo con te sulla pericolosità di un nuovo inserimento.
Ma, e se lasciandola lì non facciamo altro che peggiorare la situazione? Nuove seduzioni, nuovi stimoli… quel mondo potrebbe diventare sempre più irrinunciabile 😉
Diamo ancora un po’ di tempo ad Isabella, magari rinsavisce da sola 🙂
mi sembra un’ottima soluzione intermedia. Come ti sei trovato con gli stacchi temporali. È la prima volta che ci provo, di solito scrivo un intero episodio senza interruzioni…
Non so, in generale non sono un grandissimo fan perché mi danno l’impressione di accentuare ulteriormente quella sensazione di “fretta” che a volte traspare dai nostri racconti a causa del limite dei 4k caratteri…te la sei cavata comunque abbastanza bene 😉
Ti ringrazio, F**. 😉 Secondo me potrebbe portare Alessia fuori dalla simulazione con sé 😉
Bello il risvolto di “fuga e alienazione” dalla realtà, estremizzato qui dalla realtà virtuale.
Votato per far andare qualcuno a riprenderla.. go Mario, go!
eheh lo sacrifichiamo? E se facessero entrambi la fine di Alessia?
Avresti un sacco di problemi in meno di sviluppo dei personaggi e un bel po’ di problemi in più per doverli rimpiazzare 😀
Ma scusa.. eheh… non basta interrompere il collegamento e si corrono molti meno rischi? 😉
Credo che passare troppo tempo con il proprio passato, virtuale che sia, possa tentare Isabella ….e se cambiasse qualcuna delle sue azioni? Non potrebbe causare una reazione a catena che stravolgerebbe la realtà?…“Non vi lascerò mai più. Mai più.”…. ?
Interessante…. in che modo potrebbe stravolgere la realtà?
Non riesco a non pensare alla “Teoria del Caos”…il rimorso che sente Isabella per le sue azioni passate potrebbe portarla a decidere di restare… Potrebbe avere la forza di estirparsi da sola il nanochip? Questo le consentirebbe di porre fine al suo senso di colpa, restando nella realtà virtuale senza la possibilità di uscirne più.
“Sensibilità alle condizioni iniziali…Imprevedibilità…Evoluzione.”
L’auto eliminazione può essere una soluzione?
Un po come vivere un’ultima volta i propri ricordi per poi cancellarli definitivamente, per lasciare spazio a quelli nuovi anche se irreali!
….meglio che Mario la faccia uscire quanto prima se non vuole perderla!
ma anche se esce dalla modalità online, potrebbe continuare a rimanere immersa offline, come quando tu ti stacchi dalla rete, ma continui a usare il pc. E anche se uscisse dall’immersione, potrebbe decidere di tenere Alessia con sé, fusa nell’ambiente. Il nanochip ti consente qualsiasi illusione tu voglia. Sei tu che decidi cosa vuoi vedere e come lo vuoi vedere. Che ne pensi?
E la prima volta in qui sono bloccata…non riesco a prendere la decisione.Questo episodio e un bel colpo e tutto dipende da noi i lettori, ho bisogno di tempo per decidere cosa votare!
Credo sia il complimento più bello, la consapevolezza di suscitare riflessioni e dubbi nel lettore 😉
Rischio, rischio, rischio… voglio vedere TUTTI dentro! 😀
Bel capitolo. Solo, i salti temporali mi danno un po’ di vertigine. 🙂
E chi glielo toglie il nanochip? Se non potessero più uscire? 😉
Eheh… forse l’ispirazione mi viene dalla collega qui sotto…
Io voto che qualcun altro entri per riportarla indietro..
Magari non mario, ma uno dei due hacker.. in questo modo si guadagnerebbe la fiducia di mario e isabella..
Però Steve dice che non ha ancora idea di come togliere i nanochip dal cervello. Colui che si offre, lo fa a proprio rischio e pericolo. Chi sarebbe disposto a correre un simile rischio?
mmm
forse solo mario..
di solito è sempre isabella che lo deve togliere dai guai..
Mario si lascia installare un nanochip la cui eventuale privazione potrebbe causarne la morte? Perché dovrebbe, se basta staccare il collegamento? Perché rischiare una vita?
Eh ma se vince l’opzione che ho scelto non ci sono alternative..
Non si può semplicemente staccare il collegamento..
Indubbiamente… ma tu Alessia e Lorena non sono reali, sono simulazioni. Perché lasciarla lì dentro??
Ma infatti devono tirarla fuori 😉
Entrando dentro? Tu vuoi che Mario entri dentro la simulazione per tirarla fuori? Non è immensamente rischioso?
Uahoo proprio un bel capitolo. Ho scelto di darle del tempo perchè mi piacerebbe leggere ancora di questo mondo parallelo dove, anche se solo per un momento, Isabella è felice
Grazie Alessandra, sono felice che ti sia piaciuto. È molto interessante il tuo commento. Credi che la realtà virtuale possa alleviare il peso del suo dolore?
Perchè no, dopotutto anche nella vita vera si ricorerre spesso al virtuale per stare meglio!!! Con la tua immaginazione chissa che belle cose si potresti farci vedere…solo una breve divagazione, per poi tornare al cruento della vita di DataCom.
Cose bellissime. E se la gente fosse più felice così? Schiava ma felice?
Alla fine sembra che sta vincendo DataNet…bene,hai una nuova possibilità di stupirci Luca…come ogni volta!
Grazie Maelviri 😉 Se la realtà virtuale ti proponesse di tornare nel posto più bello dove tu sia stata, cosa sceglieresti?
Hah…allora vorrei tornare a Camogli…
In realtà preferirei vedere il posto più bello del mio futuro…così come me lo immagino io!
Un’ottima idea. Non ci avevo ancora pensato. DataCom potrebbe attingere al luogo dei tuoi desideri e rappresentarlo intorno a te!
Se Datacom sta installando nuovi nonochip è indispensabile usarlo per poter captare le loro reti comunicative. Per poterli combattere è necessario giocare d’anticipo, e l’unico modo per distruggerli è conoscere i loro programmi.
L’ambientazione di ENN- il mondo di Data-Com è in puro stile fantascientifico, non ancora troppo distante dal nostro stereotipo di vita contemporanea, ma ben distante dal catastrofismo tecnologico. Per quanto riguarda l’intera costruzione della struttura Data-Com, segue il perfetto stile di ribellione dell’umanità contro il sistema monopolizzante della macchina.
Adesso aspetto il seguito Luca!
Quindi pensi a un hackeraggio classico? O una cosa mista tra virus, hacking e attacco alle reti fisiche, alle centrali energetiche, alle server farm?
In merito a DataCom, pensa se in questo momento uno dei social network decidesse di usare le informazioni che ha SU di te CONTRO di te. È davvero uno scenario così fantascientifico?
mi piace molto. Complimenti. Voto per prevedere le mosse in anticipo. Sono alle prime armi, potresti darmi qualche consiglio?
https://theincipit.com/2013/04/caffe-macchiato-the_coffee_drinker/
Grazie mille.
Molto volentieri 😉 Questo pomeriggio verrò a leggere e commentare il tuo racconto. Una volta previste le mosse, come “attaccheresti” DataCom?
Sono indecisa! Se il nanochip, una volta estratto ha fatto morire la bambina, è qualcosa di vitale, utile probabilmente ad ogni ipotesi. Però Voto Datanet, crea una rete parallela a Datacom.
DataCom potrebbe più che altro essere la creatrice di DataNet, il mondo che trasforma in tempo reale la realtà da brutta a bella 😉 Ti piace l’idea? 😉
Ho votato “per hackerare le comunicazioni”, in questo momento mi sembrava più logico, magari potrebbero sia vedere che influenzare le informazioni che gli ignari portatori dei nanochip di ultima generazione trasmettono. Mi intriga però anche l’idea della realtà virtuale sperimentale Datanet. Io la vedrei più come un ulteriore modo per controllare gli esseri umani: al posto di vedere la realtà così com’è, le persone vedono un mondo migliorato e accettano qualsiasi cosa gli viene imposta (ad esempio non si accorgono di vivere in un tugurio, ma credono di vivere in una bella casa; credono di mangiare qualcosa di delizioso al posto del solito cibo in scatola di pessima qualità e così via … ecco perché Alessia ha addentato la carne sanguinolenta senza esserne schifata!)
Federica, è stato stupendo leggere il tuo commento perché hai immaginato esattamente quello a cui ho pensato io. Io aggiungerei anche una seconda modalità di immersione totale. La prima funzionerebbe esattamente come hai scritto tu, la seconda invece attingerebbe dai nostri ricordi e dalle nostre emozioni per immergerci nella realtà dei nostri sogni.
In quanto al controllo, sarebbero gli umani stessi che non vorrebbero più fare a meno di un simile strumento. E anche coloro che non sarebbero così entusiasti della nuova tecnologia, una volta subito l’innesto, verrebbero indotti dallo stesso nanochip a farne uso.
Certo una volta provata un’alternativa positiva all’esistenza, chi vorrebbe tornare indietro? Sottomessi e felici di esserlo, è il sogno di ogni dittatura. Il controllo potrebbe spingersi al punto da non far distinguere più quale delle due sia la realtà. Ma ci potrebbe essere qualche effetto imprevisto: per esempio qualche morte improvvisa per denutrizione perché in realtà non mangiano abbastanza. Per quanto riguarda la modalità che attinge ai nostri ricordi, sicuramente è affascinante, forse potrebbe essere più difficile da controllare perché i ricordi porterebbero con sé emozioni forti.
Però il nanochip è in grado di comandare l’individuo, quindi farà in modo che sopravviva, che non si deprima, che non soffra. È lì, nella nostra testa, ha il comando di tutto, può fornire qualsiasi sensazione. L’unica cosa che non può dare, è la libertà. Ma tra una schiavitù davvero felice e una libera sofferenza, come dici tu, molti potrebbero scegliere la prima…
Realtà virtuale sperimentale, merita di essere votato solo per il nome XD
Ti piacerebbe tornare nel luogo che più hai amato in vita tua?
Cavoli, non saprei veramente quale sia… mi hai dato materiale su cui riflettere. Cmq poter rivivere qualcosa di amato sicuramente mi piacerebbe ^_^
E a cosa saresti disposto a rinunciare per tornarci?
per datanet
Garrus, sto immaginando alcune modalità differenti, tutte attivabili dal menu che si visualizza davanti agli occhi.
Nella prima, realtà virtuale, si va dove si vuole. Ci si può ritrovare nel giardino dove giocavamo da bambini in compagnia dell’amico a quattro zampe ormai scomparso da qualche anno.
È il nanochip che scandagliando i nostri ricordi e le nostre emozioni legati ad esse che ci propone questi scenari. Ma c’è anche la possibilità di crearli artificialmente con indicazioni del pensiero o a parole, oltre alla possibilità di condividere questi scenari.
Nella seconda, quando ritorniamo alla realtà aumentata, si può scegliere un contesto misto, portando il nostro cagnetto nella realtà intorno a noi. Un’iconcina ci segnalerà quali sono le presenze condivise con gli altri utenti e quali no.
Naturalmente, questa realtà è all’interno dei confini decisi da DataCom. E naturalmente, come fai notare, potrebbe essere molto allettante e più simpatica di ciò che propone la Resistenza…
Per entrare in DataNet!
I nostri ricordi più belli, trasformati finalmente in realtà. Quello che avremmo sempre voluto, finalmente, con noi
Per hackerare il DataCom!
Ciao, grazie per il commento. E cosa vorresti colpire, di questo impero del male? (o del bene… dipende dai punti di vista….)
Sinceramente… Non lo so xD
eheh ok 😉 bella risposta 😉
Ho votato hackerare, ma confesso di essere proprio inadeguato al tema.
Mi informerò di più 😉
Immagina qualcuno che penetri il firewall del tuo pc, inizi a spiarne i file e a copiare i dati delle carte di credito?
Hai fatto morire la bambina…HAI FATTO MORIRE LA BAMBINA!!! Ora sei contento? Ti senti realizzato? ='(
Scherzi a parte (ormai lo sai che mi diverto a sfotterti su questo aspetto… XD ), un altro episodio davvero ben congeniato, mi è piaciuto davvero tanto! Anch’io ho votato per Datanet…vediamo dove vai a parare 😉
eheheh… come girare il coltello nella piaga! Come peggiorare il senso di colpa dello scrittore!!
DataNet: un mondo così perfetto da far sì che nessun essere umano voglia mai uscirne… la risposta a tutti i nostri desideri. Il luogo dove tutti siamo belli, ricchi e con splendide ragazze… Ti piace? 😉
Qualcosa di perfetto, come Matrix, e così perfettamente pieno di anomalie…del resto, sono sempre creazioni dell’uomo, che è un essere limitato…eppure Datacom ha raggiunto un grado di perfezione tale da sviluppare una propria coscienza, quindi dovrei supporre che in Datanet la perfezione sia assoluta…finché non arriva l’uomo però! =P Bene bene, l’idea (ed i possibili sviluppi che mi sono prefigurato) me gusta 😉
Per il senso di colpa…te lo meriti! Ahahahahahah =P (ovviamente si scherza sempre)
Un mondo dove poter essere ricchi, belli, sexy, famosi… Il sogno di essere umano finalmente realizzato e fornito da un nanochip innestato nel nostro cervello che può portarci lì ogni volta che vogliamo. Potrebbe addirittura, tramite realtà aumentata, modificare la percezione di quello che vediamo: noi andiamo a guidare la nostra utilitaria e invece DataCom ci fa guidare una Ferrari rossa fiammante. Usciamo con una donna così così e DataCom la trasforma in una bomba sexy. E se DataNet fosse la trasformazione del mondo reale?
Opto per la terza perché penso che il proseguimento debba essere più elaborato e magari e comportare magari qualche colpo di scena. Poi però magari parlerai anche di questa nuova rete DataNet (in un capitolo successivo?)
Stai tentando di confondermi ancora di più? 🙂 DataNet non è la terza opzione? Io la vedo così… oppure è DataCom che inizia a modificare le cose a proprio piacimento…
Scusami, rileggendo il commento ho visto che ho messo due volte lo stesso pezzo di frase (e magari ecc.).
Non pensavo fossi confuso… DataNet è la prima. Quindi riassumendo: per il prossimo capitolo la terza, però non escludo la prima (o per il prossimo o, ancora meglio, per quello successivo). Non si può fare?
Credo di sì 😉 Ti chiedo scusa, ma io vedo DataNet come terza opzione 😉 Credo che una parte di DataNet potrebbe essere la trasformazione in tempo reale di quello che vediamo. Una donna con problemi di peso si specchia e grazie al nanochip vede rispecchiata una linea perfetta. Una costante e continua trasformazione di quello che vediamo, tale da rendere l’illusione offerta dal nanochip assolutamente indispensabile… la realtà trasformata dai nostri sogni e desideri…
Fantastico!! Ma è solo un’illusione? Cioè, gli altri continuano a vedere la realtà? E funziona solo con se stessi o anche verso gli altri? Per es. se una persona invidiosa o gelosa desidera che un’altra si trasformi in qualcosa di brutto o cattivo o le succeda qualcosa, ecc. viene accontentata?
E succede sia con i desideri positivi (di miglioramento, ecc.) o anche con quelli negativi?
Ottima idea. Possiamo creare un mondo dove il nanochip legge i desideri degli utenti e trasformare ci conseguenza la realtà intorno a sé. Niente più fughe dalla realtà… è la realtà che già una fuga. In teoria, si può anche spegnere e tornare a vedere la realtà così come è, ma.. perché farlo? e potrebbero anche esserci cose più fantasiose, tipo: vado a Venezia e vedo tutti gli abiti del ‘700. Mentre quella di fronte a me mi vede con un abito da metallara…
Mi è piaciuto molto questo capitolo! Se avessero ascoltato fin da subito i due prigionieri! Comunque ho votato per DataNet… Voglio vedere come te la giochi! 🙂 🙂
Questo capitolo o lo si ama o lo si odia 😉 Sinceramente, ho trovato chi l’ha detestato… capita, quando i contenuti sono un po’ forti. E io stesso ho sentimenti ambivalenti…
DataNet mi sta prendendo moltissimo e ogni giorno formulo nuove ipotesi su cosa potrebbe esserci.
Il problema di DataNet è che poiché la realtà virtuale sarebbe formulata nel nostro cervello, diventerebbe difficile sottrarcisi a nostro piacimento. Niente Matrix da cui uscire e entrare. Sarebbe incredibilmente pericoloso, non credi?
Eh, in effetti sì… Non so, magari può entrare in DataNet solo uno di loro due… Così l’altro può trovare un modo per tirarlo fuori… Magari può entrare Isabella con uno dei due prigionieri(o qualcosa del genere). 🙂
In realtà per ora si ha un solo nanochip… ma credo che a breve l’interesse di DataCom sarà quello di inondare di nanochip il mondo intero, semplicemente perché saranno gli umani a volerli, e semplicemente perché la realtà offerta da DataCom sarà mille volte meglio di quella alla quale siamo abituati. Un nanochip innestato nel cervello può trasformare tutto quello che vediamo in qualcosa di meraviglioso del quale non vorremo più fare a meno..
finti agenti!
Grazie Casotto. Beato te che questa volta hai un rassicurante 100%. Questa volta mi sa che corro il rischio di riscrivere l’episodio perché tra la stesura e la pubblicazione sono cambiate le percentuali.
E’ sempre piacere ricevere un commento da un collega fantascientifico!
Ho votato per DataNet. Ma sono in svantaggio numerico…
E’ una sfida combattutissima, questa volta. Siamo al 41% per entrambe le ipotesi. Questa notte ho pensato molto all’opzione DataNet… c’è moltissimo che potrebbe essere creato. Forse è l’ora che le due Isabella si incontrino? 😉
Intendi la mia Isabella? Hm. La vedo difficile. Come fare per farla arrivare da un altro mondo?
DataNet… la realtà virtuale… può esserci qualsiasi opera di fantasia. Magari vi si troverà un palazzo The Incipit. O magari il tuo mondo potrebbe esserci ricostruito all’interno, no? 😉
Idea interessante.
Anche noi lettori rimaniamo impietriti davanti a tale spettacolo,
non solo i due protagonisti.
Come Slash voto per l’Hackeraggio….buona prosecuzione
con amicizia emmabi
Ti ringrazio molto, emmabi. MI piacciono le tue bacchettate. Da qualche settimana non oso più scrivere “ammonticchiare”. Cmq. apprezzo molto le critiche, perché sono un gran motore per il miglioramento, specialmente per chi è all’inizio!
Bene, mi piacciono queste tinte super scure di questo terzo episodio del tuo racconto…
Voto per l’hackeraggio 😉
Il mondo di DataCom è un tantino più oscuro di quanto non fosse il nostro.. Ma dimmi, Mr F. (non oso più andare oltre, ma ormai so che è il nome del santo di Assisi…), una volta hackerate le mosse, come sferriamo l’attacco definitivo? Accetto suggerimenti 😉
Per quello che ci siamo detti l’ultimo capitolo ho votato l’opzione del DataNet.. la realtà virtuale in questo caso potrebbe essere quella condivisa da tutti. Come se i “chippati” vivessero su due piani contemporanei: quello reale, alterato comunque nelle sue percezioni, e quello virtuale, il DataNet, che si sovrappone a quello reale per perseguire gli scopi di DataCom..
Capito pesantuccio, comunque ben scritto. Sono un po’ impressionabile quindi non mi è piaciuto, però è una cosa mia 🙂
E’ pur vero che anche la capacità di “impressionare” è una qualità, eccome.
Hai notato quanto della tua visione c’è nella creazione di DataNet? Ho formulato l’idea proprio sulla base dei nostri scambi.
In questo mondo di realtà virtuale, DataCom potrebbe tenere effettivamente collegati in una vita parallela tutti gli esseri umani. non immagino però qualcosa dove occorre andare in una capsula, ma qualcosa che si può usare in ogni momento, un po’ come in ogni momento usiamo il cellulare. Potrebbero esserci due modalità: realtà aumentata, dove percepisci quello che avviene attorno e la sovrastruttura di informazioni, e immersione totale, dove sarà comunque il chip a dirti se occorre uscire da questa modalità per un’esigenza esterna.
Ad esempio, uno si immerge alla fermata del bus. Quando questo arriva, il chip lo segnala e si torna alla realtà.
Affascinante.. what do you think?
Si, realtà aumentata è il concetto che si avvicina di più e meglio..
Comunque si, ho notato, mi fa piacere darti buoni spunti!
Però non solo, direi…
Una modalità di completa immersione, dove i sensi e le azioni sono totalmente reindirizzati nel virtuale, dovrebbe esserci…
e in questo nuovo mondo, ci sarebbe tutto quello che gli umani potrebbero desiderare..
alla fine, DataCom sedurrebbe gli umani facendo loro vivere l’esistenza che hanno sempre desiderato…
Non me l’aspettavo..povera creatura..
Spero che il nanochip possa essere utilizzato per hackerare le comunicazioni.
Poverina, sì. Non deve aver avuto una vita bella. Chissà se il nanochip ha immagazzinato delle informazioni su di lei. O chissà ha fatto un backup del suo cervello. Sarebbe incredibile, vero? “Io ti conosco”… 🙂
Datanet. Però Isabella forse poteva ascoltare quello che aveva da dire Garrus 🙂
Ecco cosa succede ad avere un nanochip impiantato nella propria testa per anni… che si finisce per pensare come un robot. E noi? stiamo iniziando a pensare come entità virtuali, sempre collegati ai social network?
eheh… se tutti ascoltassimo Garrus, saremmo molto più saggi! 😉
Ma intendevi il lettore Garrus o Gary? 😉
Entrare nel DataNet sicuramente !!
Ti affascina l’idea del mondo virtuale? Come te lo aspetti, lettrice notturna? Cosa immagini? 😉
Povera bimba… secondo me il più delle responsabilità ce le ha Isabella: se si fosse presa almeno un attimo ad ascoltare Garrus, almeno sentire ciò che aveva da dire…. poteva essere importante come in realtà era. Ma come si fa! Isabella fa troppo la tosta e questo atteggiamento non va bene, prima o poi le si ritorcerà contro!
Comunque, per me il nanochip può essere usato per hackerare le comunicazioni.
Annaluisa, ho deciso di scrivere un articolo su come scrivere un bestseller 2.0. Soggetti, tu e Garrus. Voglio prendervi come esempio in merito alle straordinarie possibilità che l’interazione online oggi offre per gli autori che vogliano confrontarsi. Prenderò alcuni vostri interventi e analizzerò quale effetto abbiano avuto 😉
La tua analisi anche questa volta è lucida, puntuale e … impietosa. Sono d’accordo. Però esiste un background e una considerazione importante: l’influenza postuma del nanochip. Quando era in DataCom lei agiva senz’altro in questa maniera tosta. Comandava il nanochip, ma era comunque lei a compiere le azioni. Sebbene qualcosa sia chiaramente in subbuglio nella sua anima, qualcosa di quel modus operandi è rimasto in lei. E talora la porta a fare errori di cui potrà pentirsi per tutta la vita.
mi piace l’idea di fingersi agenti Datacom. Molto bello anche questo episodio!
Sì, questa volta occorre scegliere la strategia migliore per sferrare un attacco al cuore di DataCom. Come possibili infiltrati “fisici”, a cosa potremmo puntare? La sede? I datacenter? I collegamenti? I ripetitori?
Povera bimba… speriamo che almeno si riesca ad usare positivamente il chip.
L’idea di fingersi agenti è quella che mi attira di più. Vorrei proprio vedere Mario che prova a infilarsi in una struttura Datacom. E magari è la volta che i due ostaggi diventeranno alleati.
Ahhh… aspetto i tuoi commenti come un bambino le caramelle! 😉 Mi piace l’idea che proprio tu abbia votato per l’opzione più “fisica”… perché in fondo, è solo distruggendo l’hardware che si può mettere fino a tutto questo. Ti immagini una vera azione di sabotaggio, con tecniche da veri terroristi??
La realtà virtuale è la migliore ipotesi per una generazione di cybernauti cresciuti tra 2001 Odissea nello spazio, Matrix ( solo il 1° logicamente) dopo tutto solo ieri il World Wide Web a soffiato sulle sue prime 20 candeline per la prima pagina web online del CERN. 😉
Che bello leggere il tuo commento! Mi trovo d’accordo con te!
Ma soprattutto .. Qualche miglior strumento di controllo? E quale miglior hardware di un nanochip innestato nel cervello? DataCom potrebbe indurre facilmente la maggior parte degli umani a dotarsene. Altro che i bannerini promozionali di Facebook e le striscette di Google…
Non dovrebbe più raggiungere i nostri pensieri… saremmo noi a pensare all’interno del suo mondo!
…saremmo noi a pensare nel suo mondo o sarebbe DataCom a “gestire” i nostri pensieri?
Ottima domanda! Immagino una libertà controllata. IN questo mondo probabilmente creato per far sentire bene gli esseri umani, potremmo fare tutto ciò che desideriamo finché non usciamo dai limiti. Come nei giardini di alcuni social network… su Facebook si può fare quello che si vuole, ma occorre seguire delle regole, altrimenti si viene sbattuti fuori. Una cosa simile… molto più futuristica…e dove anziché essere sbattuti fuori si viene ricondotti al giusto comportamento dall’influenza del nanochip.
L’oiettivo del mondo dev’essere quello di far sentire gli umani il più possibile a proprio agio e desiderosi di rimanerci.
Eh, la vittima in questo momento ci stava. 🙂 Peccato, ma ci stava. Bel capitolo. Ho votato per la realtà virtuale anche io. 😉
La realtà virtuale, dopo un inizio stentato, sta prendendo il largo, per ora 😉 Pensa alle possibilità e agli scenari che apre un’ipotesi di questo tipo. Entreremmo in un modo dove potremmo incontrare con un Vogon e uno Steve in carne ossa! Potremmo collegarci ad altre storie, ad altre realtà. E, istantaneamente, potremmo trovarci in mille luoghi diversi… Sarebbe un sogno, se non fosse che quella realtà virtuale l’ha creata il nemico…
Però tutto ciò che è stato creato può essere rubato (i “copy”, nelle agenzie di pubblicità, fanno proprio questo… rubano e migliorano) e… modificato. 🙂
eheh… comincerò dall’alito fetido vogoniano 😉
Allora, ho scelto di hackerare le comunicazioni di DataCom. Oltre ad essere un buon sistema per prevederne le mosse, si possono analizzare le sue operazioni, venendo in possesso di mappe, ordini, dislocazione e giri di pattuglia degli agenti, posizione di sedi, uffici, caserme, laboratori e centri di produzione. E con un po’ di fortuna ed azzardo si potrebbe anche avere accesso a progetti sperimentali.
Ovviamente la cosa è da organizzare nei minimi dettagli e si dovrà disporre di hacker pieni di risorse e particolarmente navigati e folli. Poi, visto che Mario è un ex programmatore del sistema di DataCom, potrebbe sapere cosa cercare e come muoversi, per arrivare ben più ad hackerare solo le comunicazioni.
Ottimo, come fase preparatrice. E poi? Cosa immagineresti per il seguito? Io credo che a quel punto, visto lo strapotere DataCom, le tattiche migliori sarebbero quelle del terrorismo: colpire, veloci e invisibili, scomparire, fuggire. Fare tante piccole azioni che indeboliscano sempre più il sistema. Credo che vivendo DataCom di comunicazione, potrebbe essere fondamentale attaccare i cavi sottomarini. Oggi le grandi dorsali sono una dozzina. A quell’epoca potrebbero essere centinaia. Ma una DataCom incapace di continuare, sarebbe senz’altro molto debole…
Sì, quella era l’idea. Un terrorismo “mordi e fuggi”. Credo che bisognerebbe colpire anche le risorse oltre alle comunicazioni. Le centrali energetiche da dove le comunicazioni vengono alimentate, oppure le risorse spionistico-militari, come campi d’addestramento e depositi di armi.
Dipende anche come hai organizzato la Resistenza. Sono in grado di effettuare delle operazioni in grado di danneggiare i cavi sottomarini delle comunicazioni?
Credo che le operazioni di “mordi e fuggi” possano iniziare con qualcosa di meno articolato, come appunto le centrali energetiche. Non andrebbero a minare DataCom, ma sarebbe comunque come indebolirlo. Meno energia da utilizzare per le sue infinite operazioni. Colpire i server. Credo che quelli siano di fondamentale importanza, rallenterebbe le comunicazioni e più server si vanno a colpire più esse si rallentano, perché verrebbero sovraccaricati quelli restanti. Poi si potrà passare ai cavi e alle “forze umane”.
Che te ne pare? ^^
Nella sceneggiatura che sto scrivendo, il tema centrale è esattamente questo. È un fumetto basato solo su questo tipo di azioni, portato avanti però da altri protagonisti…
Mi piace molto quest’idea, perché se DataCom è molto forte nel virtuale, per ora, finché non avrà realizzato degli androidi, il tallone d’Achille potrebbe essere proprio il mondo reale. La strategia di indebolirla e sfiancarla potrebbe sicuramente essere la più adatta. Immagina una zona come Torino dove in un attacco terroristico vengano colpiti tutti i ripetitori. Di colpo la gente si ritrova senza comunicazioni? Come reagirebbe la gente? Sconcerto, paura, ma anche liberazione, rabbia, violenza, desiderio di NON tornare sotto il giogo DataCom, scintille di rivolta…
Ma ci saranno anche quelli, usando le parole di Morpheus, “assuefatti dal sistema” e che lotteranno per ripristinare l’ordine che DataCom aveva imposto alla società. Da una parte, chi vuole la liberazione, inizierà a lottare, unendosi ai ribelli e dall’altra parte, ci saranno i lealisti, gente talmente spaventata dal cambiamento, che lotterà dalla parte del nemico per tornare a quella vita di routine che conoscono sotto il giogo di DataCom.
A questo punto la Resistenza dovrà sapere che non tutti sono dalla loro parte, nemmeno chi è stato liberato. A volte il senso di assuefazione a un dato regime o sistema ti condiziona a tal punto da lottare contro la libertà. In una rivolta, chi non è dalla tua parte, va schiacciato, ma si potrà fare senza perdere poi, la propria umanità? Si potrà fare sapendo che chi combatte contro di te, in quel momento, è semplicemente spaventato dalle infinite possibilità che la libertà può dare?
C’è di più… il mondo offerto da DataCom potrebbe essere più bello. Potrebbe essere una realtà aumentata che trasforma continuamente quello che percepiamo: macchine scarcassate in Lamborghini fiammanti, visi foruncolosi in profili degni dei migliori attori americani, un doping e una droga che trasformano ogni momento e tutto quello che abbiamo intorno in ciò che abbiamo sempre desiderato. A questo punto, se si può percepire una realtà perfetta, perché mai tornare allo squallore al quale si era abituati?
(eheh… questa volta ti ho messo in crisi 😉 )
Appunto… proprio perché DataCom può far assuefare la gente, far credere (come in un universo olografico) di vivere bene quando in realtà non lo fa, che molta gente, pur di ritornare in quel fittizio paradiso elettronico, deciderà di combattere contro la Resistenza e cercare di salvare la loro tranquilla vita da schiavi del sistema.
Eheh Luca… indovina cosa ho votato XD
sei una grande scrittrice di fantascienza e fantasy. Anzi, perché mai non dovresti iniziare una storia su the incipit? Saresti perfetta! Quindi, credo che ti solletichi l’idea di un mondo virtuale. O no? 😉
Vado per la realtà virtuale. Capitolo crudo che però è assolutamente necessario alla drammatizzazione della vicenda.
Bravo Luca, al prossimo capitolo!
Ti ringrazio molto. Che forma avranno, secondo te, le intelligenze artificiali nella realtà virtuale? Forma antropomorfa o….?
Io sono un po’ fissato con le realtà in cui siamo senza massa, privi del bosone di Higgs!
Un luogo virtuale in cui le intelligenze sono soltanto tali, onde, energia pura.
È molto interessante. Ma in queste realtà il nostro cervello ha comunque l’esigenza di dare una forma alle cose, no?
Non se riusciamo a trascendere l’aspetto umano e a fonderci con l’immateriale essenza dell’universo.
almeno inizialmente, credo che per indurre gli umani ad una transazione “accettabile”, occorrerà la manifestazione della forma umana!
Mamma mia, poveraccia!! La morte mi ha un po’ ricordato la sostanza di Flash, ricordi? Anche se una bambina… accidenti!
Bel capitolo, tesissimo, ho votato per la possibilità di accedere a luoghi fisici come agenti DataCom… attendo ansiosamente il prossimo!
Sì, ricordo benissimo… le nostre commistioni sono sempre molto interessanti. Tutto sommato, però, dovevamo aspettarcelo che in DataCom si sarebbero fatti furbi.
La tua scelta mi sembra molto sensato. Dovremmo riuscire a scovare un luogo che ci consenta di colpire davvero il cuore della creatura!
Noooooooooooo, non nego di esserci rimasta un po’ male…vabbè me ne farò una ragione!!! Intanto mi aggrego agli altri lettori e scelgo l’hackeraggio.
Ti capisco, Alessandro. Quando si scrivono episodi simili, lo si fa davvero con il cuore in mano. Sembra di viverne la sofferenza. Quasi si vorrebbe rimanere in un mondo di azioni buone. Alla fine, però, si scrive quello che si sente profondamente… ci sia affida alla propria sensibilità… si ascolta tutti, ma si scrive da soli. In effetti, neppure io avrei previsto un’evoluzione di questo tipo.
L’hackeraggio può usare, ma chissà che la realtà virtuale non ci accompagni in un qualcosa mai visto prima…
Poveretta, hai fatto morire un innocente! 😛
Ogni episodio ci avvicina a una realtà sempre più disperata, complimenti per averla descritta crudelmente bene 😀
Per me non è possibile hackerare le comunicazioni, altrimenti avrebbe capacità comunicative dirette con datacom e sarebbero già stati scoperti. Mi piace molto l’idea di poter invece entrare in una realtà virtuale sperimentale (il chip ha la potenzialità di permettere l’accesso ad essa ma l’accesso non è ancora “pubblico”). A cosa serva tale VR sono sicuro avrai già una tua idea precisa 🙂
È un pensiero che, tanto per cambiare, mi è venuto in Vespa. Oggi, il problema della realtà virtuale è l’hardware immersivo. Ma se DC fosse in grado di produrre nanochip sufficientemente a basso costo da essere diffusi larga scala, una volta dentro il cervello della gente, potrebbe dare quelle sensazioni immersive necessarie per la RV. E… controllare il comportamento umano in quel modo sarebbe sicuramente meglio che non farlo con dei semplici smartphone.
Per quanto riguarda le capacità comunicative del nanochip, potrebbe essere attivate solo in presenza di “hotspot” particolari…
Povera bimba!
Speravo la salvassero .-((
Voto per giocare d’anticipo su DataCom, prevendendo le mosse e decidendo il da farsi..
A questo punto potrebbero entrare in gioco anche Garrus e Jay..
Mario potrebbe anche avere una crisi personale.. per colpa sua e dei suoi lavori una bambina innocente è morta.. e chissà quanti come lei..
Per non parlare di Isabella, che se fosse stata un po’ meno “affrettata” con Garrus forse non avrebbe compiuto l’errore fatale (su EnN aleggia lo spettro dell’indimenticata Alice? 😉 )
I due lazzaroni, ma soprattutto il misterioso Steve, potrebbero finalmente davvero tornare utili…
Però ora ci vuole qualcosa che colpisca DataCom davvero al cuore. È diventata troppo potente…
Ah, che episodio! Mi ha tenuta sulle spine fino alla fine.
Ho votato per “hacherare le informazioni e prevederne le mosse”: in questo modo, potrebbero finalmente fare qualcosa di effettivo e decisivo per sconfiggere DataCom!
Ti ringrazio, Valentina. Stavo giusto leggendo Anima Vendicatrice. Mi fa piacere che l’episodio di abbia tenuto sulle spine. Mi è dispiaciuto molto, per Alessia. Riuscire a prevedere le mosse di DataCom sarebbe una gran cosa, sempre che le comunicazioni hackerate non siano create ad arte 😉 A buon intenditor 😉
Per me tentano di estrarre il nanochip…e magari accade qualcosa di inaspettato.. 😉
eheh… tipo? Morte atroce? Agguato di DataCom? microbomba nucleare che esplode e stermina la città? bimba che si trasforma in un orribile creatura? 😉
Io sarei x l`eliminazione..
Oh eh eh… Una voce fuori dal coro! Come mai?
Con lo stile eccellente di sempre è impossibile non seguire le avventure di questa coppia, così stridente eppure così unita. Un amore vero sbocciato tra i rottami di un mondo catastrofico.
Ho votato per l’estrazione del nanochip e incrocio le dita: ho il cuore buono come Mario, anche se la fredda determinazione di Isabella mi affascina.
Grazie Giesse, ti ringrazio molto per gli apprezzamenti sullo stile, vista l’eleganza del tuo Benedictus. Ci accomuna anche la brutta piega che stanno prendendo gli eventi…
Sul passato di Isabella e Mario c’è molto da dire. Sono marito e moglie e in precedenza Isabella lavorava per DataCom con il compito di controllare il marito.
Estrazione? Mi auguro che sia la scelta giusto, davvero! Ma è la terza a cui assistiamo ed è difficile immaginare che anche questa volta possa andare bene!
estrazione senza dubbio!
Sono inquieto. Si fa sempre più strada dentro di me il timore che DataCom abbia imparato “troppo” velocemente e abbia predisposto dei meccanismi antiestrazione. E se così facendo la uccidessimo?
Quando ne sapremo di più su Susanna? Da te c’è stato un vero plebiscito! 😉
L’ho letto ieri sera, e ora ho votato. Per l’estrazione del nanochip, perché non penso che Mario permetterebbe l’eliminazione di una bambina, vittima involontaria del controllo di DataCom, e non penso nemmeno potrebbero scappare, almeno non subito, senza prima estrarre il nanochip che comunica la loro posizione.
Bravo Luca, mi aspetto un super-episodio con il quinto!! 😉 😛
Oh… ne ho appena scritta una bozza… eheh
e se con l’estrazione ottenessero esattamente l’effetto opposto? Cosa può farci credere che DataCom non si sia fatta furba???
Oh! Ma così mi prendi in contropiede! Hai ragione, non bisogna mai fidarsi di DataCom!!! XD In etteffi, Isabella e Mario sono tra i pochi a sapere dell’estrazione dei nanochip…. potrebbe essere che DataCom ora monitora se qualche nanochip viene estratto per localizzare i pochi rimasti fuori dal suo controllo!
A cavoli, chissà che hai scritto nella bozza, non vedo l’ora di leggere il prossimo episodio!
Oppure il nanochip all’atto dell’estrazione rilascia delle nanoparticelle che attaccano i centri vitali dell’ospiti causando una morte orrenda tra orribili spasmi. Ancora sicura dell’estrazione? 😉
Tentano l’estrazione del nanochip: è piccola quindi facile da governare. E poi si può sperare che possa essere “rieducata”…
Se è guidata da DataCom potrebbe essere tutto tranne che facile da governare. Con un “vero” nanochip, si impossessa di un bel mitra e li fa fuori tutti 😉 Sarebbe un bell’esperimento 😉 una storia che perde i protagonisti 😉
Figo! Mi piace la sfumatura horror di questo capitolo 🙂 Ho votato per il tentativo di estrarre il nanochip! 😉
Lo immaginavo 😉 Avrei dovuto mettere domande come le tue: estrazione, ma morte della bimba, non estrazione, ma vita. estrazione, ma muore l’autista del pullman e la porta si chiude da sola!
Non si uccide una bambina e fuggire è da vigliacchi, per cui voto per l’estrazione del chip.
eheh e farsi beccare con le mani nella marmellata “potrebbe” essere da sciocchi 😉
almeno un po’ di dibattito può starci, no?
Bell’episodio, con il conflitto tra l’istinto d sopravvivenza di Isabella e l’istinto di umanità di Mario. Voto per l’estrazione.
E, caro Matteo, qui, a forza di leggere grandi autori di storie horror ambientati nelle taverne e gialli intriganti qualcosa ogni tanto si impara. Poi… adesso… sono in ansia per gli strani comportamenti dei genitori. E se l’estrazione segnasse il vero inizio dell’incubo?
mi ricorda clarisse, il pianto degli agnelli… e le cervella al tartufo 😉
eheh… mai sentito parlare della finanziera piemontese? Ma ti è piaciuto? E cosa hai votato? Non è che mi sto allontanando troppo dai binari del Riccione book festival? 😉
Per il Riccione Book Festival va benissimo! Ho votato come la maggioranza. Cosa ne penso? Mario sempre più noioso, la ragazzina una piccola Isabella,sarà lei per me la stella del racconto …
eheheheheh In fondo, ha incarnato la volontà “salvatrice” della maggioranza dei lettori… poverino 😉
La piccola Isabella potrebbe essere l’occasione per un tuffo in un mondo di realtà virtuale 😉
Wow, spettacolo che la bambina ha il nano-chip!! 😀 😀 😀
Capitolo avvincentissimo, terrificante l’immagine finale della bimba innocente che mangia carne cruda… come dice Gloria, la cosa ci puzza!
Ad ogni modo, ho votato che tentano l’estrazione dei nanochip, più che altro perché capire cosa ha portato DataCom ha innestarli in una piccola vagabonda potrebbe rivelarsi potenzialmente utile! 🙂
Qualcosa suggerisce commento scritto con cellulare 🙂
Del resto, gli smartphone non sono ben visti su queste pagine eheh
Per quanto riguarda la piccolina, l’estrazione non può sicuramente andare liscia. Ma proprio questa mattina in Vespa riflettevo sul fatto che ormai DataCom può iniziare a fare errori dettati dalla troppa sicurezza, un po’ come accaduto a grandi multinazionali che, ormai padroni del mercato, hanno iniziato a rilasciare prodotti non sufficientemente testati (Windows… le mappe di Apple…)
E il prodotto non sufficientemente testato in questo caso potrebbe essere il nuovo nanochip alessiano. Ti piace?
Votato per l’estrazione.. bel colpo di scena!
Ti ringrazio per il commento. Non sarebbe male descrivere il tutto dal punto di vista della bimba. MI viene in mente il voto che ti ho dato: “Visioni disturbate, forse ricordi, forse verità rivelate.. un sogno, un viaggio fuori dalla coscienza.” Sarebbe perfetto come effetto del dopo nanochip. Se perde da te, posso provarci io? 😉
Beh se ti intriga fallo e basta, sicuramente rendere così il punto di vista della bimba è fico.. da me non pare stia vincendo, ma anche se vince non fa niente. Anzi è interessante poi confrontare come affrontiamo il tema in due contesti diversi, che soluzioni usiamo, e così via 😀
assolutamente sì. infatti, da ieri, quando ti ho scritto, ho continuato a elaborare e ho pensato a uno scenario ancora più inquietante: la possibilità, grazie al nanochip della bimba, di entrare in una sorta di mondo virtuale datacom, dove potersi muovere quasi in uno scenario 3d… dove tutto però è “disturbato” dalla psicologia del viaggiatore.
quindi, un viaggio a metà tra la psicologia della bimba e la realtà virtuale…
mi affascina molto l’idea..
Premetto che è il primo racconto dei tuoi che leggo quindi non conosco bene la tua ambientazione, quindi potrei dire sciocchezze. Ti butto li qualche idea che mi è balenata sul momento..
Rilancio la tua visione. L’evoluzione successiva di datacom potrebbe essere proprio questa: la creazione di una gigantesca rete, una specie di cloud, che unisce controllo, conoscenza delle menti, collegando all’entità artificiale idealmente tutto il mondo. Non solo. Come una vera e propria rete neurale (leggiti qualcosa su wikipedia perchè è interessante) datacom potrebbe usare le menti degli umani per ampliare la propria “capacità di calcolo”, o comunque per instaurare dei processi decisionali nuovi e più dinamici, che coinvolgono l’esperienza di tutti gli umani (che sono sempre potenzialmente o parzialmente asserviti).
Per ora potrebbe essere una cosa iniziale e la ragazzina sarebbe una delle prime cavie.
Beccate sto lancio di sasso 😀
Questo potrebbe essere il fine ultimo di DataCom. Un mondo di essere umani e androidi in costante collegamento e sotto il continuo controllo. Per ora “deve” lottare per avere gli umani sotto il dominio… ma potrebbe tentare di evolvere verso qualcosa di simile!
Bravo! Ottimo. Mi piace moltissimo!
Anche lo sfruttamento degli esseri umani come potenza di calcolo è interessante.
Con tutto sotto DataCom, il suo scopo verrebbe sicuramente raggiunto. L’umanità girerebbe solo su un’economia basata su prodotti DataCom!
Bene, bene, mi piace la piega che sta prendendo. Ok, tentano l’estrazione, hanno avuto pietà per due cannibali, non si sporcheranno di certo le mani di sangue con una povera creaturina microchippata 🙂

Ps: e se nel tentativo di estrazione il microchip esplodesse? Magari spandendo smart dust che una volta inalata permetta il controllo da remoto. Troppa fantascienza eh?
Beeeeeellooooo!!! 😉
Avevo letto un romanzo di Crichton su delle nanoparticelle particolarmente arrabbiata. Un’idea era quella che i nanochip 2.0 potessero, una volta estratti dall’ospite, rilasciare una nuvola di nanoparticelle che attaccassero i centri vitali, provocando una doloroso morte nel giro di un paio d’ore.
Ma anche l’idea che attacchino chi c’è intorno, passando dalle vie respiratorie, non sarebbe male.
E l’idea che siano ancora più smart, trasferendo le proprie funzioni a uno sfortunato, non sarebbe male, ma forse incoerente con l’idea di installazione e espianto dalla nuca descritta finora…
Fintanto che sono qui a leggere e commentare, non pensare che ti autorizzerò mai a far fuori qualcuno! =P
Altro episodio eccelso, non ti smentisci mai (anche l’opzione morte sempre presente del resto, concorre in ciò: non ti smentisci mai! =P ). Complimenti!
eheh grazie.
Secondo me l’eliminazione del potenziale pericolo è la prima cosa a cui pensa Isabella. nel momento in cui si accorge del nanochip datacom, non ha più di fronte una bimba indifesa, ma il più grande dei pericoli.
L’opzione morte è sempre presente a causa del contesto… le cose sono così peggiorate che, nella lotta per la sopravvivenza, c’è sempre qualcuno a un passo dalla fine.
eheh… ma forse sono un po’ truce 😉
Il thriller fantascientifico ci sta…ci sta….
Visto che qualche lettore ti corregge pure…posso permettermi?
Il verbo ” ammonticchiare ” usato una volta va bene, la seconda è di troppo.
Scusa, ma non sono riuscita a trattenermi…..
con amicizia emma
Grazie Emma. Ti ringrazio per l’ottimo suggerimento. A me piacciono molto le critiche costruttive. Di norma scrivo un episodio a settimana e non sempre mi rendo conto di quello che il lettore è in grado di rilevare con un lettore “seriale”.
In questo caso, credo tu ti riferisca al “Sono in un magazzino, con molto cibo in scatola ammonticchiato sugli scaffali contro il muro” del secondo episodio e al “Isabella vede, ammonticchiati l’uno sull’altro, sacchetti di plastica e contenitori trasparenti contenenti carne rossastra e sanguinolenta.” (ho usato il search, lo ammetto!) 😉
Vado senz’altro a correggere. In questo caso il secondo è superfluo. Grazie!
Felice che la nuova categorizzazione non ti sia dispiaciuta 😉 Effettivamente, il genere thriller riscuote molto più interesse in Italia 😉
tentiamo l’estrazione. Tutto bene come sempre. Occhio ai refusi “nota la ben nota cicatrice” che ti cascano alla fine del capitolo come un pietra sul piede.
Ma dov’è il riferimento che non capisco?????
eheh… grazie 😉 Ne ho gentilmente chiesto la correzione ai ragazzi di The Incipit. Sono gentilissimi. Rispondono sempre velocissimi alle mie accorate richieste di correzione.
Molti episodi nascono dalla fantasia e dalla creatività dei lettori, ma questo in particolare riporta davvero tutto quello che avete sviluppato nel corso di questi sette giorni. E’ stato molto divertente inserire le varie anime della discussione nelle parole di Isabella e Mario. Avrei potuto addirittura mettere (cit 1, cit 2).
A presto e grazie!
In quanto l’estrazione… è rischiosa… per la bimba, che magari ci resta secca, e per M e I, che magari vengono colti sul fatto!
…non sono degli assassini e neanche dei vigliacchi…
tentano sicuramente di estrarre il microchip…
e poi….aspettiamo il seguito. Ciao a tutti emma
Grazie Emma. Sono molto felice di leggere il tuo commento. Nonostante il tuo dichiarato non amore per la fantascienza, trovi di tuo gradimento la storia? In effetti, pensavo più di identificarla come thriller fantascientifico. Ci sta?
Allora secondo me la bambina è potenzialmente molto pericolosa. non so perchè ma ci metterei la mano sul fuoco. quindi la eliminerei, però isabella tenterà di estrarre il microchip
Valentina? Sei proprio tu? Via email ho ricevuto un codice utente molto strano! 🙂
Secondo me la bimba potrebbe essere l’inizio di un vero e proprio incommensurabile incubo tecnologico… un’arma super letale studiata da DataCom per sterminare le vittime con delle atrocità mai immaginate prima!
E… proprio l’estrazione potrebbe essere il vero incipit dell’orrore più estremo. Che ne dici?
Ho votato per l’estrazione del nanochip. 🙂 Anche se il fatto che si alimenti a carne cruda fa pensare che… ma sarai tu a pensarci. Bel capitolo, as usual. 😉
che?? eheh 😉 Non siamo in The Walking Dead 😉 Forse è solo affamata, no? Oh dici che anche lei non è del tutto umana?!
Tutto può essere. Da buona divoratrice di SF so che anche chi sembra umano può nascondere delle “falle”. Quindi le strade sono tutte aperte. A te la scelta e l’onere di proseguire. 😉
Attualmente ho allo studio varie “ipotesi” 🙂
Quella che mi affascina di più è che sia il frutto di un’operazione su larga scala DataCom per infilare delle piccole giovani carine spie sotto gli occhi amorevoli degli umani. In questo caso, la netta maggioranza dei voti mi aiuterebbe notevolmente nel condurre in porto il crudele tranello 😉
Però potrebbe anche essere un esperimento fuggito.
In ogni caso, un perché debba avere il nanochip dev’esserci!
Penso di essere una delle poche persone ad aver votato per l’eliminazione di Alessia; un po’ mi è dispiaciuto, però la vita nel mondo di DataCom può portare anche a simili scelte. Forse la cicatrice non significa che Alessia abbia veramente un nanochip installato; con Alessia, al momento della prima individuazione della cicatrice, c’è Isabella. E’ lei che la elimina, senza pensarci su due volte; e mi spiace dirlo, ma se lo fa è tutta colpa di Mario! Quando Isabella e Mario dovevano decidere sulla sorte dei due, Mario non ha appoggiato la donna nella decisione, ma ha tirato fuori argomentazioni per risparmiarli. Ora, nel dubbio se 1) Alessia abbia veramente un nanochip e 2) Mario la appoggerà, per il bene comune e soprattutto, la sopravvivenza, Isabella cercherà di eliminare la bambina in fretta, prima che torni Mario per evitare altre inutili discussioni. E’ una scelta crudele, ma ho votato secondo la logica di Isabella: la sopravvivenza!
Annaluisa, sei semplicemente fantastica! Riesci a calarti nella storia in maniera straordinaria e applichi delle logiche eccezionali. Ne cogli i più minimi aspetti. Oltre che una grande autrice, sei la lettrice perfetta.
Il tuo ragionamento, confesso, non fa una piega. E ci sta! Oh sì che ci sta!
Quello che potrebbe andare “storto” è che Mario la fermi prima che riesca nel suo intento. Basta un attimo di esitazione… in fondo, anche la fredda Isabella, di fronte a una bimba, può esitare qualche secondo in più.
Cmq. l’ipotesi mi piace tantissimo.
Ora vorrei sapere, e ci tengo proprio molto alla tua idea, quale potrebbe essere a tuo parere il motivo per il quale una bimba con un nanochip DataCom si trovi nei vicoli della periferia?
Luca, ti devo proprio ringraziare perchè storie come le tue mi fanno ragionare tanto, il che è sempre un’ottima cosa 🙂
Riguardo alla cicatrice, mi è venuto in mente che la presenza di questa non significa necessariamente che la bambina abbia un nanochip. Questa è sicuramente una ipotesi, ma non l’unica. Non potrebbe essere che c’è la cicatrice, ma “creata ad arte” e messa lì per far credere che Alessia abbia un chip mentre in realtà è tutto un bluff? Pensaci bene: dopo il controllo, il passaggio successivo nel piano di DataCom potrebbe essere quello di creare nell’uomo un sentimento di sospetto e sfiducia nei confronti del prossimo. Persone con la cicatrice, a prescindere, verrebbero viste sotto una cattiva luce e nel peggiore dei casi, eliminate; il sospetto e il dubbio pian piano potrebbero corrodere il senso di umanità che ancora è vivo in soggetti come Mario. Questo non potrebbe essere un ulteriore passaggio per il controllo dell’umanità?
Un’altra ipotesi riguardo al perchè Alessia abbia un nanochip: come facciamo ad essere sicuri al 100% che sia di DataCom? Non potrebbe esistere un’altra organizzazione che fa uso di chip e che li installi per usi diversi? Un’ulteriore ipotesi riguardo al nanochip: in realtà non è dell’originale DataCom, ma di un clone di essa. Dopo vari studi è risultato che i chip DataCom sono difettosi e imperfetti; quindi, segretamente, è stata creata un’organizzazione clone per cercare di ripararne i difetti.
Per concludere, in realtà sì, anche la fredda Isabella potrebbe avere un’attimo di esitazione prima di eliminare Alessia, il che potrebbe salvarla grazie al ritorno di Mario o anche al sopraggiungere di Jay e Gary: Isabella all’inizio ha iniziato a slegarli, quindi potrebbero essersi liberati del tutto.
Hai sempre un’attenzione per i particolari che mi gonfia il cuore di gioia 😉
Il ragionamento iniziale di Isabella va inserito d’ufficio… è troppo convincente 😉
In merito al perché del nanochip, ti faccio un’ulteriore ipotesi. Dopo i primi costosissimi nanochip (usati solo per alcuni), DataCom è riuscita a crearne una seconda versione più a buon mercato da usare più su larga scala. Li usa su soggetti come Alessia, che potrebbero far da spie: nel momento in cui rilevano sacche di resistenza, riferiscono. DataCom però è ormai troppo sicura del proprio dominio e pecca di sufficienza: i nuovi nanochip possono essere più facilmente hackarati per….?? Eh questa è la vera domanda 😉 Entrare nel mondo virtuale di DataCom? potersi connettere al loro flusso di informazioni? farsi passare come agenti DataCom? 😉
I nanochip di DataCom, essendo a buon mercato, potrebbero essere difettosi. Io la ritengo un’opzione possibile: economici, a buon mercato, assemblati con materiali leggermente scadenti rispetto ai nanochip creati all’inizio e quindi anche facilmente “hackerabili”. Alle tue domande finali aggiungo una ipotesi: i nanochip possono essere facilmente hackerati appositamente proprio per far credere che questa potrebbe rappresentare una falla nei sistemi di sicurezza e di controllo di DataCom. In realtà, questa falsa illusione creata ad arte da DataCom è una trappola.
Mi inchino… Non ho nulla da aggiungere…. Non ho parole…
e un pochino…eheh, ci avevo pensato… sto elaborando ipotesi un po’ estreme…
tipo nanochip che consentano di entrare in un mondo di realtà virtuale DataCom…
insomma, è ora di finirla di guardare internet su uno schermo… è ora di entrare “dentro” Internet…e cosa c’è di meglio per una realtà virtuale immersiva di un nanochip virtuale?
quelli della piccola potrebbero essere i primi… le versione beta… attraverso il quale i nostri eroi potrebbero scoprire la grandiosità di quello che sta costruendo DataCom: DataNet! Un nuovo mondo di realtà virtuale!
Intrigante l’idea di entrare dentro internet: pensa se digitando su un motore di ricerca “nanochip” venissi catapultato direttamente dentro il mondo DataCom! 🙂
Sì, la bimba potrebbe essere addirittura il propotipo, il primo esperimento e come tale, in via di evoluzione!
O un prototipo… o un ignota beta tester… tipo quando Google inserisce funzionalità non ancora attive nelle app…
lei ha già il chip di nuova generazione, pronto ad attivarsi… ma non ancora attivo… e, qualsiasi cosa le accade, il nanochip potrà essere usato!
Bravo Luca, ho letto in un sol fiato il capito. Io voto per l’estrazione del nanochip…è una bambina, faranno di tutto per salvarla. 🙂
G
Grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuto. Da un lato mi rendo conto che l’azione “prende” di più, dall’altro era impossibile evitare una pausa riflessiva.
Effettivamente ci troviamo in acque ignote: lo stesso tentativo di estrazione potrebbe implicare la morte della bimba. Forse abbandonarla non sarebbe così sbagliato…
Cmq., visto il tuo nick, non puoi non essere a favore della bimba. Mi auguro di leggere presto la continuazione della tua serie 😉
Ho votato per l’estrazione del nanochip ma conoscendo un po già tuo stile penso che succederà qualcosa di strano…non può essere così facile che tutti e tre vissero felici e contenti..
eheheh… ma non è una questione di stile. Immagina di trovarti in una simile situazione, è difficile immaginare che tutto possa andare secondo i desideri di isabella e mario. Purtroppo, la vita sul nostro pianeta è diventata molto difficile. Il pericolo è che DataCom si sia fatta furba e che abbia cercato di prevenire le estrazioni…
E poi la domanda che hai fatto e “Alessia SEMBRA avere un nanochip…” magari non ha nessun nanochip e solo una cicatrice rimasta dopo che qualcuno l’ha già tolto…Non dimentichiamo che anche Mario ha la stessa cicatrice…
Ottima deduzione. Ma perché mai dovrebbe essere stata nanochippata una bambina che vive in quel modo? Finora abbiamo visto DataCom solo usare questo metodo di controllo su persone di particolare “interesse”…
Credo che questa volta hai avuto un plebiscito XD … ci ho pensato e ripensato, ma fuggire mi sembrava sciocco ed eliminarla troppo crudele, anche per dei disperato, per dei fuggiaschi. E’ solo una bambina e può essere salvata. Devono uccidere per sopravvivere, ma come dice Mario mantenere la loro umanità. Dal mio punto di vista l’umanità si conserva anche con azioni discutibili, ma dare una seconda chance ad un’innocente, ignara del pericolo che può essere per i nostri protagonisti, è un gesto umano, ma soprattutto giusto. Tentano l’estrazione e se la tengono.
Se la tengono se sopravvive. Non è detto che le estrazioni riescano sempre. Siamo abituati troppo bene 😉
E se fosse proprio il tentativo di estrazione a causarne la morte?
Beh, sono i rischi da correre. Di certo fuggire e lasciarla lì è da vigliacchi. Eliminarla potrebbe essere una possibilità, ma credo che uccidere una persona innocente, soprattutto se è una bambina, ignara della sua pericolosità, sola ed affamata, disgusti entrambi, anche Isabella, che è più forte e decisa rispetto a Mario. Per dire, loro sono fuggiaschi, “ribelli” che tentano di sottrarsi al controllo e sopravvivere, non degli assassini. Se Alessia è stata lasciata sola, in mezzo alla strada, non ha più un futuro e una possibilità di vivere libera e fuori dal controllo di DataCom, sia una possibilità da valutare, oltre che la salvezza per i nostri protagonisti. Vogliono rischiare e cercano di liberarla, se Alessia non sopravvive all’estrazione, questo dipende solo da te 😉
Oppure potrebbe essere una vera e propria arma DataCom, che dissemina le città di bimbe Alessia perché ispirino protezione, siano prese sotto la custodia degli adulti dall’animo nobile e poi li conducano all’inevitabile fine!
Ci vedo un’influenza di Philip K. Dick in questa tua particolare svolta! 😉 … guarda caso, proprio adesso, sto leggendo “Modello Due” di questo autore, che tratta una cosa del genere.
Comunque, credo che sia sempre meglio rischiare. Se è umana, una volta che cercheranno di estrarre il nanochip, indipendentemente se sopravviva o meno, il sangue, i tendini, la carne viva e il grasso sotto la pelle dimostreranno che è umana, altrimenti, se è una macchina, avrà dei protocolli di sicurezza, quindi, se cercheranno di estrarre il nanochip, lei si difenderà, dimostrando di essere qualcosa di diverso, mentre se questo protocollo di sicurezza è molto più subdolo e la bambina si lascerà estrarre il chip, loro noteranno sottopelle il tocco metallico del suo endoscheletro, visto che un androide non necessita di strati di grasso e muscoli… i tendini, fanno parte sempre dell’endoscheletro metallico.
Quindi, il rischio è da correre. Nel rifugio ci sono anche delle armi e Isabella tiene la pistola di uno dei due prigionieri… quindi, se il protocollo di sicurezza rende la bambina pericolosa, possono tranquillamente farle saltare la testa 🙂
Credo che siamo troppo vicini a noi per immaginare un androide di quel tipo. Forse in EnN25 potremo arrivare a un tale livello di tecnologia.
Però le nanotecnologia tra una decina di anni potrebbero essere molto sviluppate. E anche la funzione delle bimba Alessia. In base all’analisi di determinati comportamenti, iniziano comunicazioni di servizio.
Ad esempio, quando noi in una telefonata internazionale pronunciamo alcune parole inerenti il traffico di droga e di armi, questa viene registrata e analizzata.
Ecco, DataCom potrebbe avere un sistema simile: quando una sua bambina vede determinate cose, inizia la comunicazione alla centrale.
(avevo ascoltato in inglese un bellissimo racconto di Dick relativo a un pianeta con disseminati vari tipi di androidi infidi e traditori…)
Quindi niente di così avanzato… allora dovrebbero estrarlo il prima possibile, rischiando il tutto e per tutto, per impedire che il nanochip invii informazioni a DataCom. Estrarlo rappresenta l’unica speranza per entrambi, interrompere il flusso d’informazioni rivolte verso DataCom. E se l’estrazione può rappresentare la morte di Alessia, è un rischio da correre… in caso contrario, lei non sarà più un pericolo e loro non saranno più in pericolo. Però, fatto questo, dovranno prendere tutto quello che possono trasportare, tra armi e cibo e scappare… visto che, probabilmente, il nanochip avrà inviato molte informazioni mentre veniva estratto.
Andarsene e lasciare lì Jay e Gary… così avranno qualcuno da arrestare ^^
i semplici tagliagole di strada sopravvivono facendo pubbliche relazioni, a modo loro 😉 quindi non è che lui sappia come fare. ma conosce qualcuno che conosce qualcuno che ha detto a qualcun’altro un qualcosa che a lui sembra di aver capito!!!
eheh… poverini! Ma il loro uso in qualità di esche potrebbe essere molto “isabelliano”.
Io però non riesco a non immaginare che DC abbia predisposto un meccanismo antieliminazione, per cui immaginerei uno scenario di questo genere:
1. Isabella prova a eliminare Alessia
2. Mario la ferma
3. Estraggono il nanochip
4. La bambina viene attaccata dalle nanoparticelle distruttive
5. Garrus riesce a liberarsi dicendo che sa come salvare la vita alla bimba
6. la salvano
7. Isa, Mario e Alessia fuggono, prendendo cibo e medicinali e sacrificando Jay e Garrus.
(secondo me il chip non comunica come fosse un telefonino… te la immagini una simile antenna nel cervello! Emette più una sorta di segnale del tipo: anomalia trovata… venite qui!)
Ehi, Luca… scusa l’assenza in questi giorni, ma in questo week end sono stato tutto il giorno in giro. Ero insieme alle nostre carissime Claudia e Rosa al Comicon 🙂
Non lo so, quel punto 5 non mi convince molto. Come fa Gary a sapere come salvare Alessia dall’attacco delle nanoparticelle visto che è un semplice tagliagole di strada?
Estrazione del nanochip: troppo lenta, troppi rischi
Uccidere la bambina: troppa crudeltà
Probabilmente la cosa migliore è fuggire, il nanochip potrebbe essere “latente” o danneggiato permanentemente ma forse è meglio non correre rischi. Ricordiamoci che i terminator avevano l’aspetto umano per far abbassare la guardia alla resistenza…
La bimba potrebbe effettivamente essere una secret weapon per stanare gli irriducibili. Hai votato per la fuga o hai cambiato idea dopo?
ho votato ora per la fuga XD
Ho commentato ma ho dimenticato di votare 😀
Ti confesso che un paio di volte mi è capitato di cambiare idea dopo aver votato 😉 Capita!
Cmq. mi è piaciuta molto la tua voce fuori dal coro, anche se continuo a pensare che in circostanze estreme che c’è chi sarebbe disposto a sacrificare il “nemico”, con qualsiasi forma si presenti!
Bel capitolo!
Sono contenta che tu abbia seguito i miei suggerimenti 😀
Ora tentano l’estrazione del nanochip.. che magari va a buon fine..
Ma se ce ne fosse un secondo latente?
Una nuova tecnologia di cui nemmeno Mario conosce l’esistenza?
Fantastico Giulia! Sarà ormai lunga frequentazione, ma talora ho la sensazione che abbiamo una curiosa sintonia.
Stavo pensando, o meglio, scrivendo, qualcosa di molto simile.
Leggendo le prime due serie, si potrebbe pensare a un’estrazione tipo quella avvenuta per Isabella e Mario. Ma probabilmente in quel momento DataCom era ancora agli inizi con i nanochip. Probabilmente le macchine imparano in fretta e sicuramente imparano dai propri errori.
Quindi, questa installazione potrebbe essere qualcosa di estremamente più approfondito ed inquietante.
E potrebbe essere stato introdotto un meccanismo antirimozione.
Potrebbe trattarsi di qualcosa che agisca sull’ospite.. qualcosa che scateni un segnale….
ma anche qualcosa di non testato a sufficienza, che scateni effetti che neppure la stessa DataCom era in grado di prevedere!
oppure che una volta estratto il nanochip la persona morirà in 48 ore..
e quindi devono trovare un modo per reinserire il nanochip modificato..
eh sì… ma modificare un nanochip sembra un impresa colossale. E poi, se l’ospite morisse, è probabile che se ne accorgerebbero a cosa avvenuta.
magari la bambina sta male..
capiscono che c’è qualcosa che non va..
e chiedono aiuto ad un nuovo personaggio..
magari uno dei due prigionieri (è la loro occasione per redimersi.. e tornare utili)
I due, benché tendenzialmente balordi e poco affidabili, potrebbero aver già visto qualcosa di simile. Potrebbero dirsi disponibili a salvare la vita alla bimba. Mario e Isa fanno l’estrazione. La bimba assume uno strano colore in seguito a delle nanoparticelle che iniziano a invaderne i centri vitali… Jay e Garrus si agitano e spiegano che non è la prima volta che vedono qualcosa di simile. Non male, no?
Esatto..
Mi piace!! 😀
Sì, però dev’esserci un motivo per l’installazione di quel nanochip. O la bimba è frutto di una sperimentazione DataCom (tipo nazisti su bimbi ebrei…) oppure la vuole usare come arma a proprio vantaggio…
Tentano l’estrazione del microchip. Bel capitolo e buona la sorpresa del finale. Non ho capito però perché questo capitolo l’avrei scritto io, come mi scrivi su twitter. 🙂
“Di Emozioni nella Nuvola io ho scritto il primo episodio. Da lì in poi l’opera è cresciuta con il contributo di centinaia di lettori che si sono scambiati migliaia di messaggi sul Web e sui social network. Da questo punto di vista, EnN è quasi un’opera collettiva, della quale io non sono che il canale che l’ha tramutata in forma scritta. Sono pertanto centinaia coloro che dovrei ringraziare.”
“EnN è un’opera dei nostri tempi. Talora mi viene chiesto quando mi deciderò a trarne lo spunto per un romanzo. Non so in realtà se esisterà mai. Ogni volta che penso a EnN non riesco a immaginarla priva del quotidiano contributo dei lettori, che giudicano, valutano, propongono, ipotizzano, discutono. E a tutti costoro va il mio sentito e profondo ringraziamento.”
Dalla pagine dei ringraziamenti dell’ebook di prossima uscita su Amazon 😉
Il finale si commenta da solo. Inaspettato, netto, incisivo. Sentivo che qualcosa sarebbe successo.