La donna di carta

Dove eravamo rimasti?

"Non posso farlo". Eppure... il protagonista alla fine lo farà? (cosa non ve lo dico) Lo faranno insieme. (61%)

PerfezioneBuio.

Luce.

Buio.

La stasi non dura che un attimo, un drastico e istantaneo tuffo nell’abisso.

E poi i flash riprendono, violenti, feroci, squarci di consapevolezza in un inconscio straziato.

Lo farò da sola.

Lacrime. Quel che resta dell’anima mi sgorga dagli occhi.
Li volgo a te in cerca di comprensione, ma non trovo che giudizio.
Il giudizio inflessibile di una dea adirata.

Pensavo mi amassi. Ci amassi.

Ma io ti amo, vita mia, amo te, amo lei…

Allora fallo.

Non posso, amor mio, non posso…

Fallo!

Crollare in ginocchio, cercare le tue mani, ti prego amore ti prego, trovarle già strette attorno a qualcosa, un baluginio sinistro nell’ombra della notte.

No…

Inorridire mentre tu, tu sorridi, e intrecci le dita alle mie, congiunte in un’unica stretta.
È l’unico modo, mon cher…

La notte è cattiva.
Tu sei cattiva.

Il tempo trattiene il respiro, si ferma a guardarci.

Inginocchiati al chiaro di luna, le mani congiunte su un eterno sigillo.
L’oscurità sul tuo volto, un velo che ancora non oso sollevare.

Rito nuziale crudele e bellissimo, che ci condanna all’inferno.

Guardami, mon cher
Ti guardo. Uno sguardo in bilico come le mie lacrime.
I tuoi occhi verdi, un abisso insondabile.

Ti aspetto, mon petite ecrivain. Ti aspetto.

E le mie dita che spinte dalle tue, insieme alle tue, affondano dolcemente la lama nel tuo collo, e quel sorriso rosso sulla tua gola che fa da eco alle tue labbra socchiuse, ti aspetto, mon petite, ti aspetto, un sorriso che si fa sempre più largo e più rosso, finché tutto è rosso, tutto si impregna della vermiglia risata della tua gola, e non esiste più cielo né terra, vita né morte ma solo la tua gola che mi sorride, mentre ti afflosci tra le mie braccia senza più vita alcuna.

E guardare attraverso il velo di lacrime, guardare e non ancora capire, il perché dei tuoi occhi sbiaditi su un orizzonte impossibile, il perché della tua pelle appassita in un opaco pallore, il perché del tuo corpo reclinato nel molle abbandono di sensi ormai spenti.

Non capire, eppure alzarsi, di scatto, e il tuo corpo che cade sugli scogli, e il coltello luccica e tintinna come un carillon, un carillon, amor mio, sarebbe così bello vedere la bimba giocare, luccica e tintinna, un carillon…

Passi pesanti nel bosco, una donna dalla gola che ride, la stringo al petto, la sentiranno, la sentiranno ridere e la porteranno via, via da me, dalla nostra bimba, la bimba che gioca col suo carillon…

Terra sotto le unghie, umida, odorosa, sssssh amor mio, non ridere più, adesso sta’ qui, in silenzio, o ti troveranno, ecco, sta’ qui, una coperta di terra e di foglie, per cuscino radici di quercia, tornerò, amor mio, tornerò, e saremo insieme, insieme per sempre…

L’acqua mi accarezza le dita, e si tinge di rosso e di nero, di terra e di sangue, e perché, mi chiedo, perché terra e sangue, su queste mie dita, non so, non capisco, e sciacquo, e strofino, e tutto scompare, si perde, rapito dal secco risucchio di un lavandino…

Alzarsi, è mattino, il sole ferisce i miei occhi mentre un rumore, che fastidio, un rumore insistente mi strappa dal sonno, arranco alla porta, dannato, chi è?

Un volto grigio, un tizio qualunque, e sulle sua labbra solo una frase.

“Lei non c’è più”.

***

Silenzio.

Bianco.

La bimba, la mia bimba ancora mi stringe per mano.

E tu, amor mio, sorridendo mi porgi la tua.

Finalmente, ho capito.

Finalmente ho compiuto la promessa che il mio inconscio ha inciso su quei fogli ogni mattino della mia vita.

Raggiungerti.

Raggiungervi.

Stringo la tua mano, ed ecco, è perfetto così, come tu suggeristi quel giorno.

Lui non ci avrebbe lasciato, no. Non ci avrebbe concesso di stare insieme.

E invece, così…

È perfetto.

Io, te. La nostra bambina.

Finalmente sono a casa.

Finalmente sono vivo.

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386 Commenti

  • Reazione ambivalente. Come lettore della storia, soddisfattissimo. Come navigante di luoghi pericolosi dove sirene o scogli di cellulosa lanciano il loro canto, l’usuale domanda: dove sono a volte, di qua, o di là? E anche questo, un segnale che le tue parole funzionano. Per la prossima tifo sci-fi!

  • Le tue parole scivolano come poesia, musica dolce che ferisce gli animi di chi ti legge
    la scrittura è anche questo e credo di saperlo bene, a volte sa fare male, moltissimo.. eppure siamo sempre qui, sempre più assetati, sempre più bisognosi..

    brava, non credo di poter dire altro, se non che ti invidio molto, davvero <3

    • Aspasia, che bello ritrovarti! 😀
      Eh già, il prossimo ci sarà. Ho qualche idea che mi ronza in testa, vorrei metterlo nei prossimi giorni. Anche se proverò a giocare un po’ con il genere, questa è stata la mia prima prova nell’horror e ora mi voglio buttare in qualcosa di nuovo… 😀

  • Aaaaa, che palpitazioni nelle ultime righe, mi farai prendere un colpo. Non so perchè, ma l’immagine della camicia macchiata d’inchiostro mi piace un sacco…
    Intanto io dico… Lo faranno insieme! Ma cosa?! Attendo un finale col botto.

  • Che meraviglia. Non saprei, ma le cose hanno un sapore più eterno se fatte insieme. Allora lo faranno insieme. Brava Martù… ma perché scrivi così eh? Perché scrivi così? Presentami quel demone che striscia sotto la tua pelle 😀
    Ps: wè, ma l’articolo di giornale? o_O

      • OVVIO che hai ben interpretato! 😀 Ah, il PROSSIMO? Ma se ancora non hai finito questo? 🙂 Io, invece, per il momento con TheIncipit non ho idee… sono troppo presa dal concorsino interno di MEE e dalla tesi! 🙂 Anche se involontariamente ho pubblicato un incipit su 20lin… Insomma, sono in grado autonomamente di incasinarmi la vita creativa! 😀

        • Ooooh mi ero persa il tuo 20lin!! Io lì vorrei scriverci, ma non so quanto intendono esattamente con 20 righe, e il dover scrivere il titolo a priori mi indispone. ù.ù
          Quanto al finale dei questo, potrei scriverlo anche domani, ma mi prendo un po’ di tempo, e l’altro l’avevo in mente da tanto! Il concordo di MEE mi ha beccato con generi che non mi piacciono (avrei voluto il vostro girone!!), e il mio articolo ancora non esiste… :/

  • Stilisticamente sempre impeccabile.
    Protagonista.
    Comunque noto che avete la tastiera facile, io sono in piena crisi creativa e il tema di riccardo mi sta mandando in loop. Hihihihih chissà?
    È sempre un piacere leggerti, carissima.

    • Jay non parliamo di Olimpiadi!!! Pur di non pensare al mio articolo di giornale, ho aggiornato TheIncipit dopo SETTE GIORNI; dico, SETTE GIORNI. L’ho fatto solo con il primo capitolo, nei bei tempi andati. O_O

      (Ps: ovviamente grazie per lettura,commento&apprezzamento! 🙂 )

    • Ahaha, spero di interpretare nel modo corretto quell’ “Urka!” e ti ringrazio. Come dicevo più sotto, in qualche modo la dicitura horror me la devo guadagnare.
      Comunque vadano le votazioni, vi assicuro che la donna di carta ci sarà. Anche se forse, non come ce la aspettiamo…

    • Non so perché ma il capitolo si è visualizzato nella mia testa non appena avete iniziato a votare per il protagonista. E così si spiega anche l’aggiornamento così repentino.
      Anche se, attenzione attenzione, ho in mente entrambi i prossimi capitoli, le scelte da porvi e il finale.

      Qualcuno per caso mi ha drogata nel sonno?!

    • Ti ringrazio Jay! Un po’ di splatter ci voleva, sennò come me la guadagno l’etichetta “horror” sul racconto?
      E ti ringrazio anche per il tweet sulla morte poetica! 😀
      L’allodola mi è venuta in mente per ultima come soluzione ma devo dire che attira parecchio anche me. 🙂

    • Ciao locullo, , e grazie per il commento sincero. 🙂
      Confesso anche io di avere un po’ caricato nei primi capitoli, spero che quest’effetto si sia un po’ mitigato con il proseguire del racconto. Diciamo che è stato un po’ un esperimento anche di stile, la mia storia precedente era tutta azione e adrenalina, per cui ci è voluto un po’ per stabilizzarsi.
      Devo dire che la morte della bambina attira anche me…ma mi sa con l’ipotesi del protagonista me la sono giocata!
      Grazie per il “ben scritto”, soprattutto da chi l’immaginifico non lo regge tanto, ha ancora più valore! 🙂

    • Aspasia grazie mille del tuo commento!
      Mentre scrivo cerco sempre la maggiore compenetrazione possibile tra protagonista e spettatore, calcola che a volte mi ritrovo anche a fare le facce (tristi, felici, angosciat, commosse…) della persona che sto descrivendo, per una completa mimesi.

      Protagonista, eh? Mi sa proprio che stavolta mi sono messa nei guai! 😛

    • Ciao Fra!! 😀 😀
      Che bello ricevere commenti così entusiasti! 🙂
      Purtroppo per questa votazione sei in minoranza, ma chissà, l’altro uomo si fa sempre in tempo a farlo morire… 😛

      Onore addirittura? Per me sarà un piacere leggerti, solo, come avrai notato dalla frequenza degli aggiornamenti, il tempo è un po’ un problema, per cui non ti posso garantire nulla sulla celerità! Ma appena posso passo (scusa il bisticcio) 😀

  • Questo voto mi ha messo in grossa difficoltà.
    Alla fine mi son detto… parla di patibolo, quasi quasi la ascolto.
    Da qui, la morte del protagonista. Sarà magari deformazione professionale, dato quello che sto scrivendo, ma non mi pare la peggiore delle sorti, al momento. E nemmeno una fine.
    Quindi… daje!

    D., sprone per vocazione.

  • La tua prosa è uno spargimiele che cola imperituro.
    Alcune volte, nel bel mezzo della visione di un film, mi è capitato di pensare “chissà cosa accadrebbe adesso se il protagonista morisse?”. E non ti nascondo che ho anche avuto la tentazione di scrivere qualcosa in merito.
    Ora che ne ho l’occasione non me la lascio sfuggire.

    Ps: quando hai tempo passa da me, mi piacerebbe ricevere il tuo parere 🙂

  • Voto per lo scontro e la rivelazione, decisamente e con tutta la mia forza.

    La descrizione di lei che si muove tra la gente e lui che la guarda dalla finestra la trovo… sublime! Sublime va bene? Si può dire? Rende?
    Però, io che sono un po’ matto e adoro le cose piccole, ti ringrazio soprattutto per aver scritto questo passaggio: “Ero tuo, fin da allora. Tuo, fino a ora.”

    Il capitolo, nell’insieme, è una bella apertura verso il lettore. Ora, però, esigo (in quanto lettore) tutto il resto e in tempi più brevi.

    Brava Marta.
    Agonisticamente,
    D.

    • Mio caro monsieur Bricoleur, lo sa che lei sta rischiando di trovarmi vestita da sposa con tanto di bouquet sulle porte di casa sua?
      La parola “sublime” digitata dalla stessa tastiera che ha partorito Ferocia Illuminata meriterebbe una foto al pc con annessa affissione del commento sulla parete della mia cameretta, ecco.
      E mi commuove che tu abbia notato quel passaggio.
      Per un attimo avevo pensato di sopprimerlo sulla scure dei 4000 caratteri, ma come dici tu, le cose piccole sono anche quelle che ci appaiono più preziose. E così ho tolto qualche avverbio pretenzioso dei miei.
      Che dire?
      GRAZIE!
      E ora vado a gustarmi la morte di la Solfa, altroché. ù.ù

      Agonisticamente

      M.

    • Casotto! Ciao! Sono vergognosamente indietro con la pubblicazione dei capitoli ma ho avuto un periodo densissimo di cose brutte e belle, tra un mese senza connessione, sessione estiva d’esami e la pubblicazione/promozione del libro! 😀
      Sono al lavoro sul nuovo capitolo, ma tranquillo l’importante rivelazione ce la teniamo per la prossima volta! 😉

      • Uhm dipende se è un entità reale e viva o qualche specie di entità spirituale.. potrebbe essere la figlia della coppia, o di uno dei due.. o la sorella di lei.. o magari la figlia morta (o mai nata) cresciuta come una specie di fantasma che segue il padre, per controbilanciare gli influssi distruttivi della madre.
        Ho detto le prime cose che mi sono venute in mente 😀

        Grazie per il tuo apprezzamento per il racconto dell’altro racconto. Se ti è piaciuto magari puoi leggere anche il mio racconto qui su THeiNCIPIT, anche se è un po’ diverso, sia come stile che come genere 😀
        Sicuramente mi farebbe piacere avere un tuo parere!

        • Wow, tutte bellissime le tue proposte! Peccato che l’ipotesi per ora non sembra vincere, ma me ne tengo buona qualcuna per riproporla poi… ovviamente ti citerò nei ringraziamenti ehehe! 🙂

          Sarò contenta di leggere, non garantisco nulla sui tempi ché sono superimpegnata tra università e presentazioni del libro! 🙂

    • Eheh io pure ero per il passato… ma chissà, come al solito (salvo imprevisti o esami dell’ultimo minuto) c’è una settimana di tempo per votare! E in ogni caso, il passato in qualche modo dovrà tornare. 🙂
      Le bimbe sì, non so perché ma creano quell’atmosfera inquietante che proprio guarda che te lo dico a fa’. xD

  • Penso di essere una delle ultime arrivate, qui, ma non posso non dire la mia.
    Voto per la bambina. Ne so ancora troppo poco, di te come scrittrice e di questa storia, per permettermi di rischiare, quindi vado sul sicuro con qualcosa che so che mi piacerà. Penso sia inutile che ti dica che adoro il tuo stile.
    Ti seguo con molto interesse.

  • Come ti dicevo l’ho letto stanotte, e già stanotte, mezzo assonnato, l’opzione che mi aveva stemperato il sonno era “…una richiesta di aiuto”. La prima impressione è quella che conta, di conseguenza… 🙂
    Brava.

    • Oh, qualcuno che mi vota la canzone. Era anche quella un’ipotesi molto inquietante, sono contenta che tu l’abbia scelta. E poi, le votazioni rimarranno aperte fino al prossimo giovedì, per cui…non si può mai dire! 😉

      Sì, devo dire che nei miei brevi ventun anni di vita ho scritto parecchio (il mio primo libro è uscito da poche settimane) ed in genere tendo all’aulico e al poetico… anche se mai come qui. Diciamo che è un esperimento, così come – anche se per altri versi – l’altra mia storia, Flash 😀

  • Parole incise sulla sabbia. Potrei copiare e incollare il mio precedente commento: il tuo stile è interessante, a tratti molto efficace, però a volte è troppo autoreferenziale, troppo spinto verso l’utilizzo di metafore o immagini che appesantiscono la lettura senza elevare il testo.
    Al prossimo capitolo, peccato che il manicomio abbia perso 🙁

    • Ciao! Sai, credo che sarai un lettore molto ma molto prezioso. Diciamo che mi prendo come personale scopo quello di scrivere un capitolo che ti soddisfi ahahah! 😀
      Scherzi a parte, è facile eccedere quando si tratta di creare un’atmosfera, ed è importante avere qualcuno che mi tenga con i piedi per terra. 😉

      Eh già, peccato per il manicomio! E’ stato un testa a testa durissimo, ma due voti di seguito alla scomparsa l’hanno portata in vantaggio!

  • Wow.
    Grande Marta.
    Forse non era da leggere appena sveglio, ok. Me lo appunto per i prossimi capitoli.
    Voto per la bimba, anche se so già che me me pentirò… a me inquieta già così, se ci mettiamo pure ‘sta cinna è facile che me la faccia sotto e smetta di leggere (scherzo!!!).
    Scene descritte in modo magistrale, tutto col ritmo di quella nenia, maledetta e irresistibile.
    Complimenti Marta, pelle d’oca.

    D.

  • Prima parte del capitolo molto interessante, mentre il secondo paragrafo (da nonostante tutto, tu) è pieno di frasi ridondanti e un po’ troppo fini a sé stesse, che non aggiungono nulla all’atmosfera malinconica ed anzi finiscono con l’allentare la tensione.
    Alcune espressioni poi sono piuttosto abusate, tipo “tra le sbarre delle ciglia”, metafora piuttosto inconsistente.
    Poiché hai uno stile interessante il mio personale (magari errato) suggerimento è quello di liberarti di troppi orpelli che appesantiscono. Attendo il prossimo capitolo, voto per il manicomio.

    • Ciao! 🙂
      Innanzitutto, grazie. Mi piace chi fa critiche intelligenti, e la tua è una di queste: è stato un capitolo molto istintivo, e confesso di essermi fatta guidare molto dall’evocatività e dall’eufonia delle parole (anche se, curiosamente, in passi diversi da quelli che mi hai segnalato). Nel prossimo, che se tutto va bene posterò domani, terrò in considerazione la tua osservazione. 😉
      Per ora il manicomio è in lieve vantaggio! Ma chissà che per domani le sorti non si rovescino? 😉

    • Bricoleur, per un tuo commento affronterei mille stalli!
      Ehehe a parte queste frasi da amor cortese, sono contenta perché personalmente propendo per il manicomio… ora lancerò un ultimo appello per la votazione, dopodiché se domani non si è giunti a una svolta credo cercherò di fondere le tue opzioni maggioritarie!

      Un lettore in più… come te, poi! Sì sì, lo stallo lo vale eccome 🙂

    • Ciao Shuda! Felice di averti a bordo 🙂
      Grazie, in effetti tendo a rimanere sospesa tra prosa e poesia, mi piace riuscire a trasmettere immagini e sensazioni quando scrivo, sono contenta se questo succede 🙂
      Quindi hai votato per la scomparsa… secondo te, cosa potrebbe essere successo?

  • Il ritorno di Marta, con il suo innato e inconfondibile stile. Quando l’horror si coniuga con la poesia e l’amore, quando diviene un fazzoletto di seta sporco di sangue, ma del sangue delle lacrime. Troppo forte la tentazione che mi spinge a votare “il luogo in cui è misteriosamente scomparsa”. Ho come l’impressione che a questo giro saranno cazzi amari per tutti.
    Sublime.

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