Delitto alla SpaAccidenti! La sveglia. Il trillo intermittente mi fece balzare dal letto.
Ancora un giorno di lavoro e poi le meritate ferie.
Mi stiracchiai ancora una volta e mi infilai nella doccia, un rito mattutino a cui non potevo rinunciare, nemmeno quando ero in ritardo, ma ero abituata ad andare sempre di corsa.
Tentai di domare la chioma riccioluta con un fermaglio alla sommità del collo, un trucco leggero e indumenti pratici ma molto ricercati. Un jeans attillatissimo fasciava i miei fianchi morbidi e la maglietta si appoggiava sui seni pieni e sodi, delineandone la forma. Aggiunsi orecchini e collana di bigiotteria, solo quella potevo permettermi.
Afferrai borsa e chiavi e mi fiondai fuori casa.
Nonostante mi fossi alzata per tempo, anche quel mattino riuscii ad arrivare tardi al lavoro.
Avrei dovuto sorbirmi di nuovo le tirate di quell’aguzzina della titolare, ma alle mie abitudini non ero disposta a rinunciare, per cui passai al bar per la solita colazione.
Sedetti al solito tavolo, tanto il mio amico dietro al bancone del bar sapeva già cosa servirmi. Puntuale, cinque minuti dopo, arrivò con un cappuccino fumante e cremoso e una brioches calda ai frutti di bosco. Da gran tenerone, aveva disegnato il solito cuoricino sulla schiuma.
“Sei sempre il mio orsetto tenerone.” Dissi schernendolo.
“E tu la mia bambola proibita.” Mi stampò un bacio su una guancia.
“Smettila, ci guardano tutti.” Nel frattempo avevo notato un bel moro palestrato, che stava sorseggiando un caffè al banco.
Non disdegnava le mie occhiate, ma io dovevo andare a lavorare. Non riuscivo a staccare lo sguardo dal suo posteriore, era la prima cosa che guardavo in un uomo, dopo le mani.
Le mani nel mio lavoro erano una cosa molto importante, le mie erano curatissime, morbide e calde ma mai sudaticce, le unghie non troppo lunghe. Alcuni dicevano che facevo magie con le mani e spesso tornavano nella Spa chiedendo espressamente di me.
Stavo ancora sorseggiando il cappuccino e, squadrandolo ammaliata, fantasticavo sul tizio al bancone del bar, quando il bip del cellulare mi riportò alla realtà. Un sms: “Il primo cliente è già sul lettino che ti aspetta, se non arrivi entro cinque minuti ti licenzio.”… Uff, l’aguzzina.
Scappai in fretta raccogliendo le mie cose, salutando al volo il mio amico del bar, non dimenticando di lanciare un’occhiata sorniona e ammaliante al bonazzo di turno, che ricambiò con un sorriso ammiccante.
L’arpia mi accolse con uno sguardo incendiario: “Muoviti, sei attesa in sala due.”
“Chi è?” chiesi timbrando il cartellino.
“L’ingegner Fabiani, lo sai che è super impegnato con i convegni e non ama attendere.”
Alzai gli occhi, imprecando silente. “Ancora discorsi sulla politica, ma ce la posso fare, è l’ultimo giorno e poi quindici giorni di ferie.” Pensai.
Entrai nello spogliatoio, jeans e maglietta volarono nell’armadietto e, indossando un camice candido e pulito, tentai di assumere un aspetto professionale.
“Ingegnere, buongiorno! Sempre i soliti disturbi?” Dissi entrando nella sala, ma non ricevetti nessun saluto in cambio.
L’ingegnere era prono sul lettino, le braccia penzoloni ai lati, in una posa che mi sembrò innaturale.
Lo chiamai di nuovo: “Ingegner Fabiani…” e lo scossi. Mi accorsi solo allora che aveva la bocca tappata da un piccolo asciugamano, gli occhi sbarrati. Cristo… era morto! ?
D’impulso tolsi l’asciugamano dalla bocca. Forse respirava ancora.
Niente, nessun movimento, nessun respiro, nessun rantolo. Era morto.
E adesso? Cosa dovevo fare? Rimasi qualche minuto immobile, impietrita. Chi aveva potuto fare una cosa simile? Chi?
Nel momento in cui decisi di rimettergli l’asciugamano in bocca, così come l’avevo trovato, sentii dei movimenti nel corridoio. Qualcuno si stava avvicinando e se fossero entrati? Ebbi un momento di paura, dovevo in qualche modo uscire di li? Oppure chiamare qualcuno e denunciare il fatto?
L’unica cosa da fare era uscire e chiamare la titolare, non c’era altro modo.
Uscendo, notai un coltello insanguinato a terra che non toccai.
Chi c'è fuori dalla sala massaggi?
- Un altro cliente della Spa (36%)
- Una collega (43%)
- La titolare della Spa (21%)

09/10/2013 at 18:59
Ciao, BELLA STORIA COMPLIMENTI!!!!! mi piace la tua storia perciò ti seguo.
PS Se vuoi vieni a dare un’occhiata alla mia…
COMPLIMENTI!!!!! XD
07/10/2013 at 10:51
Letto tutto d’un fiato! Veramente bello.
Peccato nn averti seguito da prima…va bé mi rifaró col prossimo! 🙂
07/10/2013 at 11:19
Grazie Morgan. Felice che ti sia piaciuto. 🙂
Puoi andare a leggere il nuovo incipit, è già on line tra il genere “Eros” 😉
06/10/2013 at 23:35
Qualcuno lo segue!
06/10/2013 at 23:42
Opzione ottimale per quello che ho in mente 🙂
06/10/2013 at 23:26
voto la prima.
06/10/2013 at 23:28
Confidavo sulla terza. Pazienza.
06/10/2013 at 20:43
Bello…
06/10/2013 at 23:24
Grazie Pippo.
06/10/2013 at 20:41
A un passo dalla fine lasciarti carta bianca é come leggere quello che Camille ha scritto sull’agenda dopo… “Portami in cucina.” ! 😉
06/10/2013 at 23:25
Devo correre verso la fine. Ho già scritto il primo capitolo della nuova storia 😉
06/10/2013 at 19:58
Ehi ehi ehi eccoci…tutto d’un fiato
06/10/2013 at 23:26
Fra, ben arrivato! :*
06/10/2013 at 18:30
Beh Allie, che dire… A me i gialli normalmente non piacciono, ma il tuo ha un non so che di speciale 😉 secondo me ti riesce bene il genere, dico sul serio 😉
06/10/2013 at 18:35
Io dico di no, anche se il mio ultimo romanzo ha delle forti tinte di giallo con un finale a sorpresa. La mia editor ne è rimasta entusiasta, ma ho fatto una fatica incredibile 🙁
06/10/2013 at 18:18
Scusatemi per come ho scritto la terza opzione 😀 Ho seri problemi di dislessia! 🙂
(in realtà è la tastiera che ha deciso di fare come gli pare)
Era: Decido io!
06/10/2013 at 15:07
L’unione fa la forza!!! Complimenti, bel racconto!
Ti seguo!! 😀
06/10/2013 at 15:23
(Y)
06/10/2013 at 13:45
Gleila manderà di nascosto…
Ciao Allie!
06/10/2013 at 15:23
Davide, sei in minoranza….devo raggiungertiiiiiiiiiiiiiiii
05/10/2013 at 20:08
Eccomi…
No, non cede al ricatto del killer….
ti seguo!
05/10/2013 at 20:20
Lieta di averti qui. Cedere ai ricatti è sempre una sconfitta 🙂
05/10/2013 at 18:05
L’unione fa la forza anche per resistere ai ricatti.
Mi ero perso le ultime puntate ma le ho lette d’un fiato.
Bel racconto 🙂
05/10/2013 at 18:30
Grazie tresor :*
05/10/2013 at 15:12
Si dice che l’unione fa la forza… se una foto è il piccolo prezzo per cercare di salvare Mario e scoprire il killer perché non “unire le forze”? 😉
05/10/2013 at 16:31
A quello pensavo. L’unione fa al forza 😉
05/10/2013 at 13:08
Complimenti! 🙂 mi piace un sacco!
05/10/2013 at 16:31
Grazie :*
30/09/2013 at 21:49
La “seduzione”… un arma a doppio taglio ! 😉
27/09/2013 at 22:26
Ho votato per farle sedurre il figlio dell’ingegner Fabiani! Complimenti, bella storia! Ti seguo! 😉
27/09/2013 at 22:36
Grazie 😉
27/09/2013 at 21:40
Voto per farle uccidere il figlio..
27/09/2013 at 21:46
Accipicchia! Sei crudele… 😀
12/09/2013 at 09:36
voto anche io per il contratto 🙂
10/09/2013 at 20:37
Un contratto scottante… potrebbe essere un buon movente per un omicidio, e potrebbe indirizzare la polizia verso l’assassino….. urge recuperarlo!
09/09/2013 at 15:42
Voto per la piantina dello stabile..
Sei stata super veloce Allie 🙂
09/09/2013 at 18:13
troppo veloce? grazie cmq 🙂
09/09/2013 at 21:01
No, giusto ritmo.. 😀
09/09/2013 at 14:48
un bel thriller con leggere sfumature ironiche. Continuando a puntare sul torbido, direi che non sarebbe bella addentrarci in ciò che potrebbe compromettere la SPA
09/09/2013 at 00:28
Oggi sono cattiva e voto per lo scambio tea camille e Mario..
09/09/2013 at 10:42
Grazie Giulia 🙂
07/09/2013 at 10:18
Voto per il documento!
Bella storia, brava!
D.
07/09/2013 at 10:21
Grazie anche a te Davide 🙂
07/09/2013 at 09:51
Complimenti! Hai un dono naturale! 🙂
07/09/2013 at 09:56
Grazie Juleswriter. Sono sotto tono, ho perso la mia musa 🙁
07/09/2013 at 10:27
Sono certa che la ritroverai… Ti seguo! 🙂
Ricambi?
07/09/2013 at 10:40
ho già votato da te
07/09/2013 at 10:50
Grazie mille 🙂
06/09/2013 at 23:21
Ben tornata Allie… Mi sono messa in pari e ti seguo!
07/09/2013 at 08:30
Grazie Emily :*
09/05/2013 at 13:28
Va bene se lo trasformiamo in serial killer? 😉
10/05/2013 at 09:35
Mi leggi nel pensiero? :*
10/05/2013 at 12:08
Naturalmente, lo sai bene 😉
09/05/2013 at 13:19
Argh! Il micino morto, no!! Poverinoooo!! Comunque almeno non avranno più dubbi su Camille! Mi piace molto la tua scorrevolezza nel raccontare e la forza dell’enigma che si mantiene vivo! Voto la richiesta!
10/05/2013 at 09:34
Grazie, questo fine settimana vediamo di tenere tutti con il fiato sospeso.
04/05/2013 at 22:02
Voto per la richiesta..
Cosa può volere il killer da camille??
10/05/2013 at 09:39
Giulia, sei in svantaggio, mi dispiace. Ma qualcosa mi invento per farti contenta 😛
10/05/2013 at 09:42
Eheh 😀
04/05/2013 at 17:34
Scusatemi tutti il ritardo del nuovo episodio, ma sono tornata a lavorare e il tempo di scrivere è sempre meno. Spero continuiate a seguirmi.
18/04/2013 at 23:59
Ciao! Mi pareva avessi scritto un racconto sotto un altro genere, ma quando sono arrivata mi sa che tu lo avevi appena finito (che ora mi andrò a cercare!) e quindi mi è…scappato! Comunque una cosa è certa: il giallo ti riesce mooolto bene! Ti seguo 🙂
21/04/2013 at 15:23
Thanks… avevo scritto un “rosa”, che non è nemmeno quello il mio genere. 🙂
17/04/2013 at 10:33
e si dipana il giallo. camille che si trova incastrata sapendosi innocente, il crollo piscologico, i conati di ripulsione di fronte ascene eloquenti…tutto congettura contro Camille: un altro pezzo di bravura di una vera scrittrice!
21/04/2013 at 15:23
Grazie anche a te. E’ una ulteriore prova anche questa.
17/04/2013 at 10:30
incredibile: la conoscevo come autrice di storie dure di vita vissuta, che affascinava per la spietata crudezza, condita di tenera comprensione, che solo la vita sa ammannirti. Conoceva allie come capace scrittice di racconti anche intriganti, di scavi piscologici ma la capica di scrivere di gialli, tenedo bene il ritmo narrativo secondo i canoni tipici del giallo mi era sfuggita. Notevole
16/04/2013 at 08:51
Allie, le parole sgorgano dalle tue dita come acqua di montagna da una sorgente!
A volte la libertà ristretta è peggio della prigionia. So che saprai trovare la restrizione adeguata, nevvero?
16/04/2013 at 11:03
Arrossisco, i complimenti mi fanno sempre questo effetto… era un complimento vero? 😛
Mi mancano le parole questi giorni, sono leggermente in crisi, ma uscirò da questo NERO!
16/04/2013 at 11:29
Ma certo!
11/04/2013 at 22:14
Ho votato confronto con uno sconosciuto!Però gli sviluppi di lei che si ritrova libera con restrizioni la volevo votare…magari la restrizione consiste nel dover essere seguita da un agente che si scopre essere il tipo del bar.
13/04/2013 at 08:30
Chissà…
11/04/2013 at 14:30
La lasciano libera (per il momento)..
E ora il killer si farà avanti 😀
13/04/2013 at 08:30
Sembra scontato si faccia avanti…
11/04/2013 at 13:41
Un bell’inizio, intrigante e carico di tensione. E più di una storia che potrebbero intrecciarsi.
11/04/2013 at 14:08
Grazie, sei sempre gentile con me.
10/04/2013 at 15:40
Bellissimo. Geniale. Fantastico. 🙂 Che situazione!!! L’ingegnere morto!!!
Arriva una collega. Diamole un po’ di tempo..
10/04/2013 at 16:32
Luca, vorrei veramente essere geniale.E’ il mio primo tentativo con un giallo. Vedremo cosa mi suggerisce la mente…
😛
10/04/2013 at 14:02
Una collega … Attendo con ansia …
10/04/2013 at 16:33
Addirittura con ansia? Grazie comunque!!!
:*
08/04/2013 at 17:07
Inizio molto interessante, ti seguo!
08/04/2013 at 19:30
Grazie 🙂
08/04/2013 at 13:01
Scrittura fresca e storia che appare già piena di possibilità.
Ho votato per la capa ma sono già in minoranza… vediamo che succede! 🙂
08/04/2013 at 19:30
Il secondo episodio è ancora distante, non è detto 🙂
08/04/2013 at 11:29
Dopo aver letto “Il mondo impossibile di Ambra” non posso non seguirti.. 🙂
Voto per la collega..
08/04/2013 at 19:31
Grazie Giulia, spero di scrivere una storia interessante.