Chiba, The Ghost-Watcher!

Dove eravamo rimasti?

La sorpresa è... Una visita a un Maid Café in cui lavora una loro amica comune. (60%)

Meido Kissaten!La ragazza che li accolse appena entrati nel locale era graziosa nel suo abito rosso da cameriera, una cuffia bianca tra i capelli scuri, il grembiule bianco bordato di fronzoli, presenti anche sui bordi della gonna lunga fino alle ginocchia. «Bentornati a casa, padroni!» esclamò con enfasi e un grande sorriso, inchinandosi.
Chiba si sentì un po’ a disagio, ma non aveva voglia di andarsene dopo aver fatto tutta quella strada. “Dovrei dire qualcosa?”
Shohei lo precedette. «Siamo amici di Aihara. Potremmo essere accompagnati al tavolo da lei?»
Chiba spalancò gli occhi. “Airu lavora qui?!” Questa sì che era una sorpresa.
«Ai-chan? Non mi aveva detto che sareste passati.» La ragazza era stupita, ma poi sorrise. «Volete farle una sorpresa, vero?»
«Oh, sì» affermò Shohei. «Non sai quanto.»
«Va bene, allora adesso la chiamo. Aspettate qui.» La ragazza s’inchinò ancora e s’avviò tra i tavoli ordinatamente disposti nella sala.
C’erano diverse persone nel Maid Café: in larga parte si trattava di ragazzi, ma Chiba notò anche delle ragazze e almeno una famigliola. Diverse cameriere facevano avanti e indietro per i tavoli portando piatti, mentre una musica bassa e rilassante risuonava dagli altoparlanti a muro.
«Allora? Che ne dici della mia sorpresa?» gli chiese Shohei, sorridendo.
Chiba non era sicuro di riuscire a condividere la sua allegria. «Come l’hai scoperto?»
«Ho le mie fonti.»
«Diciamo che l’hai pedinata.»
Il ghigno di Shohei confermò quell’ipotesi. «Lei non ce l’avrebbe mai detto. Non ho avuto scelta.»
«Comunque sia, scaricherò la colpa su di te» affermò Chiba mentre si dava un’altra occhiata attorno. “Chi l’avrebbe mai detto che le piacessero lavori simili.”
«Voi…»
I due si voltarono, trovandosi faccia a faccia con un’affascinante ragazza poco più bassa di loro, i capelli neri raccolti in una lunga coda, gli occhi scuri stretti in una smorfia irritata. Stringeva un vassoio di metallo contro il petto. «Che ci fate qui?!» disse in tono basso e minaccioso, il viso che andava arrossandosi.
“Le dona davvero” pensò Chiba sorpreso, guardandola dalla testa ai piedi. Non trovò nulla da dire, ma Shohei non ebbe questo problema.
«Uhm…» fece, strofinandosi il mento. «Che cameriera scortese. Non dovresti accoglierci come ti è stato insegnato, Ai-chan?»
Airu diventò ancora più rossa. «Tu, brutto…» minacciò, le dita che stringevano il vassoio come artigli. Il suo sguardo si spostò su Chiba, che fece un passo indietro.
“Quando è arrabbiata sa essere spaventosa.” «Io non centro niente» si giustificò. «Non mi aveva detto cosa aveva in mente.»
Shohei fece un sorriso divertito. «Cosa di cui non mi pento affatto. Beh, cosa vogliamo fare? Sembrerà strano se rimaniamo qui fermi.»
Airu sospirò. «Vi accompagno a un tavolo.»
«Prima però devi accoglierci come si deve» affermò Shohei, facendo l’occhiolino a Chiba. «Non è vero?»
“Non mettermi in mezzo” pensò lui, tuttavia l’idea gli strappò un sorriso divertito che scomparve quando incrociò l’occhiataccia di Airu.
«Va bene, va bene» si arrese lei, diventando ancora più rossa mentre si prostrava. «Be…Bentornati a c…casa, padroni» disse in tono piatto e sbrigativo.
Shohei fece una smorfia. «Era un po’ fiacco. Rifallo.»
Airu lo guardò come se fosse sul punto di saltargli al collo. «No, va bene» intervenne Chiba, dando una gomitata a Shohei per intimargli di smetterla. «Portaci al tavolo, Ai-chan.» Si rese conto subito di cosa aveva detto. “Cazzo, m’è scappato!”
Lei lo fulminò con lo sguardo.
“Di male in peggio” pensò Chiba. “Forse era meglio se me ne andavo a scuola.”

Airu si trattenne al loro tavolo il tempo per prendere le ordinazioni. «Morirai giovane» disse Chiba a Shohei con un ghigno quando si fu allontanata.
«Ne sarà valsa la pena» rispose lui con un sorriso ironico. «E comunque se lavora qua dovrebbe essere abituata a certe cose.»
«Forse la imbarazza farle davanti a gente che conosce. O a quelle persone che sa che la prenderebbero in giro.»
Shohei ridacchiò, appoggiandosi allo schienale della sedia.

Cosa accade?

  • Chiba ottiene informazioni sulla casa in fiamme della sua visione. Decide di andarci quella sera. (60%)
    60
  • Shohei racconta a Chiba della strana sparizione di una studentessa nei pressi di un complesso residenziale abbandonato. (40%)
    40
  • Airu invita Chiba e Shohei a una prova di coraggio nell'edificio vecchio della sua scuola, quella notte. (0%)
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68 Commenti

    • Grazie per la fiducia! Credo che la fretta di raccontare la storia sia un errore, ma è anche vero che in una piattaforma come The Incipit in molti hanno come obiettivo di creare storie auto-conclusive e temono di non riuscirci in dieci episodi. Io sinceramente tendo a non pensare alla lunghezza quando scrivo qualcosa, e in effetti dopo sono costretto a passare mezz’ora a sistemare ed eliminare a malincuore intere righe di testo 😀
      Sono sempre stato affascinato dal Giappone, sotto diversi aspetti che spaziano dalla storia, al cinema fino alla letteratura e agli anime e manga, ma in verità l’idea di ambientarla in una fittizia città nipponica non era direttamente legato a questo. E’ maturata dopo aver visto il film giapponese Ju-on (The Grudge), che ti consiglio nel caso tu non lo abbia mai guardato.

      • Nonostante sia un discreto appassionato del Giappone e delle arti nipponiche non l’ho mai visto, provvederò quando ho un attimo di tempo! Io ho rinunciato da tempo a concludere la mia storia in 10 misere pagine, a mio parere è limitante per chi scrive e controproducente per la storia che, se conclusa troppo velocemente lascia domande senza risposta e l’amaro in bocca.

  • Ciao!
    Molto bello questo incipit, ti seguo!
    Sono proprio curiosa di sapere cosa direbbe la bambina, quindi, per me gli deve parlare C:
    Sai, anche a me piace molto la storia, sopratutto quella medievale.
    Sì, beh, in realtà la cosa che mi affascina di più sono le leggende e le storie su re Artù, i cavalieri della tavola rotonda e mago merlino (non per niente il mio cartone preferito era “La spada nella roccia”)
    Non vedo l’ora di sapere cosa succederà!
    Ciao 😀

    • Ciao!
      Contento che ti sia piaciuto. Vedremo un po’ che cosa riuscirà a farsi dire dalla bambina 🙂
      E’ sempre un piacere conoscere qualcuno a cui piaccia la storia e anch’io sono molto affascinato dalle storie del Ciclo Arturiano, ma anche di leggende più antiche, come quelle sulle Divinità Norrene ( anche a me piaceva molto quel cartone! 😀 ).
      Al prossimo episodio!

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