Dove eravamo rimasti?
Senso di vuotoL’urlo di Sam riecheggiò in tutto l’edificio. Era a terra, infreddolita, tremante, ma completamente vestita; solo le scarpe erano slacciate. Accanto a lei la videocamera, ancora in funzione, riprendeva la vuota e buia sala operatoria.
“Questo posto non è poi così male” pensò Alice, sedendosi sul primo gradino dell’imponente scalinata. La torcia era ormai scarica, ma il cellulare forniva abbastanza luce per guardarsi in torno.
Quella zona dell’ospedale, per lei, era ancora inesplorata. Sembrava meno pulita della precedente e presentava tutti i segni di un allagamento.
“Si sta così bene in silenzio, senza nessuno che dipenda da te o ti faccia domande stupide”, rifletté sospirando, quando d’improvviso, un tintinnio metallico alle sue spalle la fece scattare in piedi. Sembrava proprio che un piccolo oggetto fosse caduto per le scale, rimbalzando sui gradini, fino a raggiungerla.
Nei minuti successivi Alice aveva fatto le scale tre volte, ma di oggetti che potessero aver prodotto quel rumore, nemmeno l’ombra. C’era solo qualche calcinaccio, qualche grosso insetto morto, ormai rinsecchito e una bomboletta spray abbandonata dai visitatori precedenti.
Si era quasi stufata quando una nuova folata di vento, colpendola in pieno volto, la fece indietreggiare.
«Da dove arriva l’aria? Non ci sono finestre qui!» disse infastidita, mentre il tacco della sua scarpa urtava un qualcosa di duro e tintinnate.
«Bingo!» esclamò, liberando da una fessura una chiave arrugginita.
“Questa dev’essere proprio vecchia” pensò.
«La cosa si fa interessante, ora non mi resta altro da fare che trovare la serratura giusta», aggiunse, ricominciando a salire i gradini.
Dopo poco però, si rese conto che la scala era più alta e ripida di quando aveva iniziato la salita, i gradini sembravano moltiplicarsi e il primo piano era sempre più distante.
«Ma che diavolo succede?» disse, appoggiandosi al muro per riprendere fiato.
«Quante scale ho fatto?» si chiese affacciandosi al mancorrente, ma guardando di sotto non poteva credere ai suoi occhi. Le rampe di scale erano tante, troppe, tutte uguali.
«Com’è possibile? Come mai non riesco a vedere la fine? Dov’è finito il piano terra?» iniziò a domandarsi con voce tremante, mentre l’eco delle sue parole rimbombava nella tromba delle scale.
Ogni secondo l’eco era sempre più potente e le esclamazioni continuavano a moltiplicarsi, con suoni sempre più striduli e inquietanti. Sembrava un’inquietante cantilena, non sembrava più la sia voce, ma quella di qualcuno che la prendeva in giro imitandola.
«Adesso, basta!» urlò Alice iniziando a correre, ma la corsa sfrenata finì, come il suo fiato, dopo pochi minuti.
“Non è possibile, mi sembra di non essermi mossa affatto!” pensò guardandosi nuovamente attorno.
Si sentiva smarrita e sola, sensazioni a cui era abituata ormai da molti anni.
“Non adesso ti prego, non adesso” iniziò a ripetersi, mentre la gola iniziava a chiudersi e l’aria a mancare. “Un altro attacco no, non ho la bomboletta!” realizzò lei provando a fare dei respiri profondi.
La mente vagava e lei era sempre più triste e più rancorosa “Questa è tutta colpa loro, non gli bastavo io? Da quando è arrivato lui è andato tutto a rotoli! Non mi hanno nemmeno chiamata oggi, non sanno dove sono e non gli interessa! Bene, nemmeno a me interessa più niente di loro”.
«Andate al diavolo, a casa non ci torno» disse accasciandosi contro il muro, mentre una lacrima le solcava il viso.
«CRACK!» uno scricchiolio fortissimo proprio dietro la sua schiena la riportò alla realtà e prima che potesse accorgersene cadde all’indietro.
Il muro aveva rivelato una stanza segreta.
Li, il tempo sembrava essersi fermato. Nulla dava l’idea di trovarsi in un ospedale, con quella carta da parati damascata sui toni del rosso, la grossa scrivania in legno d’acero, i grandi bauli portaoggetti e il sontuoso letto a baldacchino al centro della stanza. Alice era stupita ma almeno ora, riusciva nuovamente a respirare.
Siamo ad una svolta: nella stanza ci sono degli indizi che rivelano cosa è successo nell'ospedale. (Potete decidere cosa apre la chiave ritrovata da Alice e cosa scopre la ragazza)
- La chiave non apre nulla, servirà più avanti, ma ci sono comunque delle rivelazioni sull'ospedale ( ditemi quali) (32%)
- Apre un baule pieno di vestiti femminili e..(ditemi dentro cosa trova Alice e cosa scopre di rilevante sull'ospedale) (18%)
- Apre un cassetto della scrivania pieno di ritagli di giornale ( ditemi cosa c'è scritto di rilevante sull'ospedale) (50%)

11/03/2014 at 20:44
Interessante! Per me la chiave nn apre nulla e l’ospedale è stato teatro di esperimenti strani..
04/03/2014 at 21:55
Si scopre che l’ospedale è stato costruito sopra una vecchia villa e che la stanza porpora è stata scenario di una tragedia
05/01/2014 at 14:38
Mi piace il modo in cui descrivi le sensazioni dei personaggi, l’immagine della casa di Alice è molto bella. Ti seguo!
18/12/2013 at 16:02
che splendido racconto! Complimenti!
18/12/2013 at 15:17
Inaspettato, avvincente e semplicemente splendido 😉
17/12/2013 at 15:35
ritaglio riguardo l’ ospedale ovviamente… chiuso anni fa per un’ indagine non meglio definita…qualcuno parlò all’ epoca di esperimenti atroci sui pazienti…cose disumane…
(ottima storia…funziona…angosciante…accorcia il respiro..)
12/11/2013 at 18:42
scopre articoli che parlano di extraterrestri che sono stati curati nell’ospedale…
12/11/2013 at 18:45
un’idea molto originale e fuori dagli schemi 😉 solo che introdurre e gestire anche gli extraterrestri con solo più tre capitoli davanti sarebbe riduttivo… però è uno spunto validissimo che terrò in considerazione!
09/11/2013 at 22:27
… secondo me la chiave non apre nulla, vedremo più avanti. Ma sopra la scrivania ci sono un mucchio di fotografie sparse, in cui si vedono pazienti legati ai letti o sulle sedie.. quello era un manicomio!
12/11/2013 at 18:46
Alice si trova nell’ala del reparto psichiatrico, mi piace, possono succedere un sacco di cose interessanti con queste premesse 😉 Grazie per lo spunto!
29/10/2013 at 17:57
Direi proprio che ci trova degli articoli di giornali che parlano di strani e pericolosi esperimenti che venivano fatti nell’ospedale….
04/11/2013 at 11:18
grazie per il consiglio 😉
28/10/2013 at 16:43
Ciao Federica,
finalmente sono riuscito, come promesso, a passare a leggere il tuo racconto.
Mi piace la cura con la quale lo hai scritto. La storia è inquietante e mi ricorda, per certi versi (non è una critica), sia “I fantasmi di Bedlam” che “1921- il mistero di Roockford” . Ci sono un paio di passaggi, in questo ultimo capitolo , nei quali ho trovato superfluo dare voce ai pensieri di Alice sotto forma di dialogo, ma è mero gusto personale.
Insomma, ti seguo: voglio proprio vedere cosa succede.
Ps secondo me trova i ritagli di giornale nel cassetto e parlano di misteriose scomparse legate all’ospedale.
28/10/2013 at 16:52
Ciao Mario, grazie per essere passato. “I fantasmi di Bedlam” non lo conosco ma mi documenterò preso dato che questo genere mi piace molto 😉 Mentre “il mistero di Roockford” lo ricordo come un bel film, quindi ti ringrazio molto per il paragone!
Sto cercando, invece di raccontare le cose con la voce del narratore, di far vedere con gli occhi dei personaggi, cosa accade ecco il perché di tanti dialoghi/pensieri di Alice… quali sono quelli che avresti tolto? Così magari ci rifletto su 😉
28/10/2013 at 17:01
Anche io l’ho molto apprezzato, soprattutto perché fino alla fine non c’è modo di capire se sia tutto vero o no.
La parte che trasformerei in narrazione è questa
“Questa dev’essere proprio vecchia” pensò. «La cosa si fa interessante, ora non mi resta altro da fare che trovare la serratura giusta», aggiunse, ricominciando a salire i gradini. Dopo poco però, si rese conto che la scala era più alta e ripida di quando aveva iniziato la salita, i gradini sembravano moltiplicarsi e il primo piano era sempre più distante. «Ma che diavolo succede?» disse, appoggiandosi al muro per riprendere fiato. «Quante scale ho fatto?» si chiese affacciandosi al mancorrente, ma guardando di sotto non poteva credere ai suoi occhi. Le rampe di scale erano tante, troppe, tutte uguali. «Com’è possibile? Come mai non riesco a vedere la fine? Dov’è finito il piano terra?» iniziò a domandarsi con voce tremante, mentre l’eco delle sue parole rimbombava nella tromba delle scale.
Però, ripeto, non è un discorso basato su una scelta stilistica: è solo una questione di gusto mio personale
25/10/2013 at 20:36
Non apre nulla ma servirà. L’ospedale è stato teatro di un massacro…
28/10/2013 at 16:52
Grazie per il commento!
25/10/2013 at 16:38
Voto per gli articoli di giornale..
Magari nel vecchio ospedale facevano strani esperimenti..
28/10/2013 at 16:53
grazie per il suggerimento!
25/10/2013 at 16:18
Quello scricchiolio mi ha dato i brividi!
Io lascerei crescere molta attesa intorno a questa misteriosa chiave… senza dare nulla per scontato!
28/10/2013 at 16:56
Grazie Luca!! 🙂
25/10/2013 at 14:38
racconta le rivelazioni di un’ex-infermiera che aveva deciso di denunciare le atrocità perpetrate dal dottor Butcher. Fu proprio grazie al racconto dell’infermiera che le autorità decisero di chiudere l’ospedale.
28/10/2013 at 16:57
Suggerimento interessante, grazie Luigi!
11/10/2013 at 15:38
Io ho votato per rimanere con Sam…ma se potessi darei un premio a tutti e tre per il coraggio! 🙂
17/10/2013 at 12:17
sti ragazzini, son incoscienti e per questo ci piacciono XD
09/10/2013 at 20:26
Ciao, BELLA STORIA COMPLIMENTI!!!!! mi piace la tua storia perciò ti seguo voto per la seconda opzione:)
PS Se vuoi vieni a dare un’occhiata alla mia…
COMPLIMENTI!!!!! XD
09/10/2013 at 21:02
grazie mille!! Andrò a dare un’occhiata! 🙂
06/10/2013 at 12:31
Mi ero persa un po’ di capitoli, ma li leggo adesso con piacere… Complimenti! Io voto di raggiungere Alice!
09/10/2013 at 20:42
Grazie mille! 😉
26/09/2013 at 12:05
Torniamo da Alice, cambiamo prospettiva! Capisco sia un po’ complicato, ma sarebbe bello seguire passo passo tutti e tre i protagonisti 🙂
29/09/2013 at 14:42
Certo che li seguiamo, anche Alice ha un sacco da raccontare!
26/09/2013 at 11:22
Certo che rimaniamo con Sam!!!! Magari al di là della porta troverà il bianconiglio 😉
29/09/2013 at 14:12
vediamo vediamo 😉
24/09/2013 at 20:53
Complimenti, un racconto fluido ed avvincente. Aspettiamo i prossimi sviluppi!
29/09/2013 at 14:13
Grazie mille!!
24/09/2013 at 20:46
Io vorrei vedere che cosa fa Elias.
29/09/2013 at 14:14
Elias è arrabbiato, molto arrabbiato… forse ti sorprenderà 😉
30/09/2013 at 17:27
Ooh! Adesso sono davvero curiosa di leggere il seguito! 🙂
24/09/2013 at 20:28
Restiamo da Sam e vediamo come se la cava. Per me non si è risvegliato niente, ma c’è solo qualche ex dottore pazzo che si diverte… Mi ricorda un po’ Hostel.
24/09/2013 at 21:21
curioso paragone quello con Hostel, sarei curiosa di capire cosa tel’ha ricordato 😉
24/09/2013 at 21:50
Bè, un luogo che tutti pensavano fosse una cosa ed invece si è rivelato tutt’altro.
24/09/2013 at 22:13
ma questo nella storia non c’è ancora giusto? Nel senso, loro sono andati in un posto con la premessa di fare i cacciatori di fantasmi…ora stan succedendo delle cose strane ( non dico cosa sono per non influenzare il giudizio di nessuno), ma per il momento la trama è molto semplice e in linea con le premesse no? 😉
24/09/2013 at 09:52
Io direi di tornare su Alice!
29/09/2013 at 14:15
Anche lei ha una situazione interessante in ballo…
15/09/2013 at 14:48
Io ho votato Alice, Sam la lascerei in sospeso per un attimo.
Seguo solo da ora, e ho recuperato i 5 episodi!
Intrigante, complimenti, e usi il giusto numero di dettagli in modo da lasciarci immaginare tutto ma senza annoiare.
Solo un appunto, occhio all’uso delle virgole (:
Non è per essere polemico ovviamente, penso servano sempre dei “feedback”,
e io stesso li vorrò quando posterò il mio racconto!
A.
29/09/2013 at 14:18
Grazie mille sono contenta che si aggiungano nuovi lettori anche adesso…grazie anche per il feedback! Hai ragione sulle virgole, tante volte scrivo di notte e non ricontrollo bene, cercherò di farci più attenzione. 😉
11/09/2013 at 16:18
Io sono rimasta incuriosita soprattutto da come hai descritto le reazioni di Alice e mi piacerebbe saperne di più.
29/09/2013 at 14:44
Eh si, ne succederanno delle belle 😉
09/09/2013 at 23:13
Intrigante davvero… dopo le risa il terrore…
29/09/2013 at 14:44
adesso arriva il bello 😉
09/09/2013 at 14:12
Voto Alice
09/09/2013 at 11:53
Elias mi pare il personaggio tratteggiato meglio, ma sono in minoranza. Sempre in minoranza 🙁
09/09/2013 at 00:37
Voto per vedere cosa succede a Sam e temo che non sarà nulla di piacevole..
08/09/2013 at 13:55
Ovviamente vediamo cosa succede a sam! Peccato aver scoperto questa storia solo ora, ma come si dice, meglio tardi… Così ho letto d’un fiato fin qua.
Bella storia, semplice e perciò efficace.
Quand’ero in spagna, poco fuori dalla città, c’era un ospedale dismesso per malati di tubercolosi. Un posto da brividi, con barelle ancora nei corridoi e tutto. La situazione combacia al punto che mi sento personalmente coinvolto! Ti seguo 😉
08/09/2013 at 21:25
Grazie mille! I posti abbandonati mi piacciono un sacco e se vuoi poi ti dico qual è il vero ospedale a cui mi sono ispirata 😉
06/09/2013 at 20:58
Abbiamo finito parlando di Sam…Ricominciamo parlando di Sam.
07/09/2013 at 01:42
non fa una piega 😉
06/09/2013 at 14:35
Quest’ultimo capitolo è sicuramente (per ora) il più emozionante! All’inizio volevo optare per Elias, ma dopo la scena della videocamera non ho resistito e mi sono unita alla maggioranza… Carino il genere “Piccoli brividi”, molto brava! Visto che il pericolo sembra imminente… Ti seguo! 😀
06/09/2013 at 14:45
Grazie mille! Ho cercato di delineare bene i personaggi prima di far accadere veramente qualcosa di concreto. Preferisco quel momento in cui ci si aspetta che succeda qualcosa e in cui sale la tensione, quando ormai ti sei già affezionato ai personaggi e sai che il peggio sta per arrivare 😉 spero di riuscire nel mio intento e farmi amare un po’ questi ragazzini 🙂
06/09/2013 at 13:29
Sam Sam Sam…mi sembra la più vicina al pericolo!!!
06/09/2013 at 14:38
Eh si, Sam sta rischiando… grazie per il commento, vedremo che succederà 😉
06/09/2013 at 12:31
ehhh ora voglio sapere cosa succede ad alice!!!!!
06/09/2013 at 14:38
Alice ha fatto troppo la furbetta 😉
22/08/2013 at 18:20
Uhm, vedo che il mio voto non è il più popolare, però mi piace l’idea che il gruppo non si sgretoli e che le due ragazze si facciano forza dicendo (anche se chissà, magari non ne sono proprio convinte) di aver fatto la cosa “giusta” maltrattando Elias…
Elias potrebbe trovare qualcosa di interessante?
Chi ha ora la telecamera?
22/08/2013 at 18:50
Ciao Michela, grazie mille per il commento, le tue domande troveranno risposta nel prossimo capitolo che uscirà a settembre 😉
05/08/2013 at 22:49
Alice corre dietro ad Elias e riesce a raggiungerlo lasciando Sam da sola u_u
29/07/2013 at 09:33
rimangono da soli, poi qualcuno pagherà per lo stupido scherzo!
29/07/2013 at 11:11
noto che siete sempre più accaniti verso questi ragazzini XD
27/07/2013 at 17:40
Solo una curiosità? Come mai hai scelto la fiaba come categoria? Io lo vedrei più come thriller o horror.
29/07/2013 at 10:53
Il mio intento non era quello di creare un horror in piena regola, questa storia non ne ha le caratteristiche o le pretese e non fa paura nel vero senso del termine. Vuole rivolgersi ad un pubblico più giovane ( ecco perché nella trama ho specificato young adult). La sento più come una fiaba, le tinte horror ci sono ma sono veramente minime (l’horror è un genere con dei paletti molto precisi che questo mio racconto non segue) mentre sulla carta segue e vorrebbe seguire, le fasi della fiaba. Se pensiamo alle fiabe originali dei fratelli Grimm c’era una componente horror o violenta molto sviluppata rispetto alle fiabe edulcorate che sono arrivate a noi grazie alla Disney quindi diciamo che la base è un po’ quella. Poi ovviamente i lettori stanno guidando molto la storia com’è giusto che sia ma spero che apprezzeranno la mia voglia di far quest’esperimento che si discosta dal classico horror. Insomma, prendete questo racconto un po’ come le storie di “Piccoli Brividi” e non come qualcosa di King 😉
29/07/2013 at 10:57
Okay, grazie. 🙂
È davvero una bella idea. Ovviamente continuerò a seguire gli sviluppi.
29/07/2013 at 11:09
grazie a te 😉
26/07/2013 at 14:56
Povero Elias.. Inquietante la prima parte, divertente la seconda. Sono molto carini i tuoi personaggi.
Mi piace l’idea che rimangano da soli…
e che gli scherzi si tramutino in qualcosa di molto peggio
27/07/2013 at 17:40
Mi associo al commento di Luca.
26/07/2013 at 12:24
anch’io direi che rimangono tutti e tre da soli, ti seguo 😉
29/07/2013 at 11:09
grazie 😉
25/07/2013 at 19:17
io sarei morta d’infarto…i tre rimangono soli!! 😀
25/07/2013 at 19:50
ma pure io!! Ho cercato d’inserire un po’ di suggerimenti che son arrivati, ti è piaciuto come ho utilizzato gli arti in formalina che avevi proposto tu? 😉
05/08/2013 at 09:59
tesoro grazie 😀 ….insisto mi sto ancora riprendendo ahahahhhahahah… comunque è vero ricorda un pò ” piccoli brividi”
25/07/2013 at 17:27
Vediamo come se la cavano i tre personaggi da soli..
25/07/2013 at 19:51
e qui si ride 😉
19/07/2013 at 10:50
Ho votato per lo scherzo a Elias: le ragazzine potrebbero prenderlo e legarlo al tavolo operatorio, I piccoli devono fare sempre più prove di coraggio rispetto ai grandi, per essere degni di stare in gruppo. ^^
Bella storia, comunque, va giù benissimo!
19/07/2013 at 11:40
grazie mille! Questa è un’ottima idea per uno scherzo!!
17/07/2013 at 20:14
Voto per lo scherzo bastardo! 🙂
18/07/2013 at 10:57
che scherzo ti piacerebbe? Ti viene in mente qualcosa?
19/07/2013 at 20:32
Qualcosa che lo spaventi, ma uno scherzo di cui poi si dovranno pentire.
14/07/2013 at 23:12
Io voto per lo scherzo..
In modo cheil lettore si inizi a spaventare, ma resti cmq cinico..
Potrebbero trovare il modo di azionare e far muovere gli strumenti chirurgici..
16/07/2013 at 17:42
grazie per il tuo commento, qualche idea per far muovere gli strumenti? Contiamo che la più grande ha 14 anni eh 😉
13/07/2013 at 09:55
Trovano qualche indizio in giro, magari documentazione, cartelle sui pazienti o altri elementi che permettano loro di conoscere qualcosa in più sul passato dell’ospedale.
12/07/2013 at 16:16
Voto per lo scherzo!
Un amico d’accordo con Sam ma all’insaputa di Alice ed Elias si è nascoto nell’ospedale e salta fuori sul più bello!
Ma da amante del pulp sarebbe anche il primo che farei finire molto male…
Brava!
12/07/2013 at 16:36
Della serie chi la fa l’aspetti, come nei migliori horror anni 80′!
Grazie del commento!
11/07/2013 at 18:19
Voto per gli indizi! Beh, da un chirurgo di nome Butcher non ci si può aspettare nulla di buono… Andrei con qualche indizio “tradizionale” del genere, che ne so, un vecchio ritaglio di giornale o una cartellina di documenti che non dovrebbe trovarsi lì… Ma potrebbe anche essere qualunque cosa! Confido nella tua fantasia, sicuramente realizzerai magistralmente anche il prossimo capitolo! Brava
12/07/2013 at 15:07
Grazie! Gli indizi tradizionali son sempre efficaci in effetti, dovesse vincere questo mi inventerò qualcosa 😉
10/07/2013 at 17:12
Vogliono tornare indietro, ma ovviamente la porta della sala operatoria si chiuderà e… The butcher strikes back (cit.)
11/07/2013 at 15:25
oh che bello, finalmente qualcuno ha colto l’ironia sul cognome del chirurgo 😉
Alla faccia della citazione, mi hai tirato in ballo i Destruction XD
Comunque se la porta della sala operatoria si chiude, ho paura che non arriviamo al 5° capitolo no?
11/07/2013 at 16:13
Alla faccia, hai colto la citazione, non me l’aspettavo!
Se la porta si chiude magari scapperanno da un’altra parte, certo però almeno uno di loro dovrà farsi visitare dal dottore!
10/07/2013 at 13:13
Mi sono bevuto il tuo episodio. Come al solito è scritto benissimo. Quando inizio a leggerti mi rilasso ed è un vero momento di piacere! Ci sei davvero portata.
L’approccio con l’ospedale mi è piaciuto moltissimo.
Ora direi che vorrebbero tornare indietro… senza riuscirci
[risatina sadica]
11/07/2013 at 15:28
sono sempre più contenta che ogni capitolo ti piaccia 😉 Nel prossimo capitolo l’ambiente cerco di descriverlo un po’ di più, così da creare più atmosfera !
E mi fai pure la risatina sadica?? Ammazza quanto ti diverti a veder sti ragazzini spaventati eh XD
12/07/2013 at 14:40
Oltre a divertirmi… mi rilassa molto leggerti, perché metti un’estrema cura nel testo
10/07/2013 at 09:11
Siamo solo all’inizio…ci sta tutto uno scherzo ad Elias…poi le cose si faranno sicuramente più serie e pericolose!!!
Brava
11/07/2013 at 15:09
si si, questo è l’inizio… della fine XD
Che scherzo vorresti facessero ad Elias?
10/07/2013 at 07:07
io voto per gli indizi… ci potrebbero essere parti anatomiche umane conservate in Formalina… un occhio , una mano!! oppure qualche strumento ancora sporcoo di sangue rappreso U_u…. lol mi sa che questa notte sogno il tuo ospedale ! U_U
11/07/2013 at 15:08
concordo, le parti anatomiche e il sangue sarebbero decisamente cose spaventose! Ma ti piacerebbe anche un flashback che racconta qualcosa dell’ospedale?
16/07/2013 at 06:56
OHHHHHHHHHH siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vai fedeeeeeeeeeee!!!
10/07/2013 at 01:17
VOgliono tornare indietro, ma secondo me non ci riusciranno 😀
11/07/2013 at 15:05
non sono più così coraggiosi come credevano eh 😉
09/07/2013 at 17:52
Anche io ho votato per il rumore proveniente dall’ala ovest. Mi piace questa favola noir, brava 😉
10/07/2013 at 00:34
Grazie per aver votato! Ecco che arriva il terzo capitolo!
05/07/2013 at 10:39
Anche per me il polo di chirurgia! Racconto scritto bene e mi pare centri molto bene le tematiche principali dell’adolescenza. Brava!
10/07/2013 at 00:36
Grazie! Son contenta d’essere riuscita a centrare il tema young adult, del resto questo è un esperimento 😉
03/07/2013 at 22:21
Non ho resistito al vecchio polo di chirurgia…
03/07/2013 at 17:41
Mi piace un sacco Federica *_*
04/07/2013 at 16:08
Grazie mille!
30/06/2013 at 20:27
A quando il prossimo episodio?
01/07/2013 at 16:15
prossima settimana 😉
29/06/2013 at 00:19
vedo che il pubblico si sta spaccando sulla scelta, questo mi piace, un po’ di pepe ci vuole! Grazie mille a tutti i nuovi lettori per aver iniziato a seguire il mio esperimento 😉
28/06/2013 at 21:13
Alberi dalle strane sembianze……..l’accendiamo! 🙂
28/06/2013 at 16:12
Mi piace molto l’inizio… il modo in cui con i dialoghi rendi le loro emozioni sulla fine della scuola….
su the incipit è nata un’altra grande stella!
Aspetto di sapere cosa metterai di inquietanti in questi alberi!
29/06/2013 at 00:17
sempre troppo gentile.. ti ringrazio tanto però 😉
i dialoghi normalmente sono il mio punto debole, quindi son contenta che funzionino 🙂
28/06/2013 at 15:40
Voto per il rumore proveniente dall’area chirurgia!!
senza dubbio..
28/06/2013 at 13:34
Un forte rumore dall’ala ovest! che paura! 😀
28/06/2013 at 12:09
Vediamo un po’ cos’ha provocato il rumore dall’ala ovest 🙂
28/06/2013 at 08:33
Io direi di cominciare dalla porta d’ingresso…
25/06/2013 at 20:36
Bell’incipit Fede! Io sono andata controcorrente, punto sull’eroina solitaria 😀
25/06/2013 at 15:35
Brava Federica, sono davvero curiosa di scoprire cosa succerà al terzetto all’interno dell’ospedale, l’atmosfera che hai creato mi piace!
27/06/2013 at 20:52
Grazie mille!! A brevissimo il nuovo capitolo!! 😉
23/06/2013 at 19:05
Proprio un pochino bell’incipit…anch’io voto perché vadano tutti e tre…si addice più al genere fiaba!!!
21/06/2013 at 19:56
Anch’io sono per la spedizione dei tre.
Ciao 🙂
21/06/2013 at 02:24
Una storia interessante e ben scritta. Complimenti 😉
Voto perché tutti e tre vadano in spedizione. Al prossimo episodio!
22/06/2013 at 12:10
Grazie!! 🙂
21/06/2013 at 00:49
Vediamo come prosegue….
20/06/2013 at 21:43
Voto perché tutti e tre decidano di andare in spedizione!
Complimenti! Hai un modo davvero bello e pulito di scrivere e la storia mi piace! La seguirò senz’altro!
20/06/2013 at 21:54
Ma allora il piccolo Elias si è guadagnato la fiducia di quasi tutti? 😉
Grazie mille 😉
20/06/2013 at 22:19
Elias mi sta parecchio simpatico! Non vedo l’ora di vederli all’opera!
20/06/2013 at 14:57
Vanno tutti e tre in spedizione, col coraggio arrogante tipico dei ragazzini in questo genere di storia 😉 complimenti per l’inizio molto avvincente e ben scritto, ti seguo aspettando il resto
20/06/2013 at 15:02
“coraggio arrogante” mi hai tolto le parole di bocca!
Grazie mille 🙂
20/06/2013 at 13:28
Federica. Ti faccio i miei complimenti per il fantastico inizio. Scrivi molto bene. Il testo appare professionale e curato e la storia è molto intrigante, densa di particolari “simpatici”.
Sono forse leggermente sorpreso dal genere che hai scelto, ma starò a vedere. Non vedo l’ora di vederti proseguire!
20/06/2013 at 13:34
Grazie mille! Lo young adult è una sfida anche per me ma, spero di riuscire a creare una storia coinvolgente, grazie al vostro aiuto ovviamente 😉
Tutti i consigli, per rendere il tutto più in linea con le aspettative, sono ben accetti!!
19/06/2013 at 18:04
Vanno tutti e tre in spedizione..
La storia si preannuncia interessante..
Ti seguo 🙂
19/06/2013 at 18:12
grazie 🙂 Sono giovani, sono “ribelli” ma sono anche coraggiosi..mi piace come li state immaginando 😉