Nove… giorni di singolare follia!

– 1° – Il circo disorganizzato.Ma dove siamo capitati? Sembra di essere in mezzo a un circo disorganizzato.
Mentre alzo gli occhi al cielo, Daniele mi fissa con i suoi occhi azzurri, lui intuisce sempre quello che penso.
Mi avvicino per parlare sottovoce, ma con tutto questo caos nessuno sentirebbe. A dire il vero, non riesco a sentire i miei pensieri.
«È colpa di mia madre!» dico «continua a ripetere che dobbiamo frequentare gli amici. Scusa, ma non immaginavo questo!» con un gesto della mano gli indico la confusione che ci circonda.
Lui mi sorride trattenendo una risata: «Dai, Mirella non è così grave. Tra un paio d’ore sarà tutto finito!»
Siamo a cena da due coppie di amici, ma la felicità della nostra scelta dura solo un attimo. Giusto il tempo di entrare in questa casa.
«Su, Kevin mangia la carne, é proprio come piace a te. Vedi, ci sono anche le patatine fritte!»
Il ragazzino non considera né il piatto né Michela. È completamente perso nel suo videogioco. Con due dita impazzite sulla consolle, trucida mostri e annienta alieni. Lo fisso con aria interrogativa.
Kevin? Ma che fine hanno fatto i bei nomi italiani? Non parliamo poi dei giochi! Ai nostri tempi, il massimo dell’irruenza era la battaglia navale o il tris.
Tommaso e Marika sono vegani, la loro bimba, Chanel è davanti al suo piatto di verdure insipide. Le guarda con aria talmente schifata che sono tentata da farle assaggiare pane e Nutella! Poverina anche lei è affetta dall’esterofilia del nome.
«Dai Omar, apri la boccuccia!» Il bimbo non ha neppure il tempo di aprire la bocca, che Gianni gli da uno scappellotto in testa.
«Cazzo, ma quando ti deciderai a diventare un uomo?»
Io e Daniele siamo allibiti da quel gesto. Gianni, il marito di Michela è un troglodita di primo livello!
Ma da dove ha tirato fuori questo sprazzo di genio?
«Bè, che hai da guardare, Mirella? La fai facile tu! Lo so cosa pensi. Non ci si comporta così con i figli! Ma voi non ne avete…» Michela mi osserva con aria di sfida «già, dimenticavo, tu fai la professoressa!»
In attesa di una replica, gli altri annuiscono silenziosi. Daniele mi stringe la mano sotto il tavolo, confortandomi.
«Non mi permetterei mai di giudicarvi.» Mi limito a poche parole per non risponderle male.
Vorrei solo vedervi in una classe di trenta adolescenti in preda a reazioni convulse post scarica ormonale e figli della maleducazione. Ti riducono in poltiglia, sono dei killer con licenza di uccidere, armi di distruzione di massa autorizzate.
«Io sono stato allevato così,» Gianni è compiaciuto di se stesso «uno scappellotto non fa mai male, anzi!»
Omar mi guarda con lo stesso sguardo di sfida della madre, sono sicura che fra un attimo lancerà la sua bomba.
«Io voglio il dol…» Non finisce neppure la frase che parte all’attacco. Urla e piange a secco.
Vedi bravo, le lacrime le conserva per il secondo round! Rido tra me e me.
Io e Daniele siamo sempre più disperati, questa serata è peggio di un film “splatter”, visto che tutti si lanciano in un assordante vocio, urla, imprecazioni e pianti. Fuggo in cucina con la scusa di prendere il gelato. Daniele, il furbo, mi segue di corsa.
«Ricordami di darmi per malato, la prossima volta che ci invitano. Per fortuna, la cena non é stata a casa nostra!»
Poco dopo ci accomiatiamo dalla caotica compagnia, con la scusa di aver lasciato il gatto fuori di casa.
«Ma dai! Povero gatto, meno male che non avete figli, chissà cosa combinereste!» Michela deve avere sempre l’ultima parola, meglio se è pungente.
Tra le mura protettive di casa nostra, mi rilasso.
«Mirella, cosa stai facendo di così interessante?» Daniele mi sorprende con carta e penna tra le mani. Sono così intenta a scrivere che lo incuriosisco.

Con questo 1º episodio potete decidere come sarà questa storia: nove donne per una sola storia o nove episodi per una sola donna? …Come sarà il decimo episodio? Non ne ho ancora la più pallida idea!

  • La lista della spesa... Chissà forse Mirella al supermercato incontra una amica che le racconta una storia tutta sua. (60%)
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  • Un biglietto di ringraziamento per la cena a Michela… Nuovo episodio nuova donna? (0%)
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  • Un lungo promemoria: ”Genitori e figli... manuale d'uso!“… Continua la storia di Mirella. (40%)
    40
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104 Commenti

  • … comincia presto, finisce presto… non pulisce il cesso ! bisognerebbe tutti far cosi!… io comincio tardi, finisco chissa’ quando e … sprofondo nel cesso ! comunque questo e’ un’ altra storia e la tua direi che mi piace…………… vai svelta !!!!

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  • da come descrivi mi par di vivere la cosa ! brava , ci siamo . Ora per escusione voto la tre perche’ sono curiosa di questa avventura di Morgana , la conoscero’? . andiamo per escusione :1° portare il povero disgraziato , disoccupato mendicante, disposto a” rompere” anche a costo di rimanere azzoppato all’ ospedale non mi interessa ( magari a far denuncia !) 2° se Margherita va’ a vedere il gatto , va bene e speriamo le sia meritato fare il viaggio !!!!! che ci ritorni anche , pero’ a me non me ne viene niente e allora la 3 !.

    • È interessante notate il netto divario sulla sceta fatta da done e uomini:
      – Le donne preferiscono sapere di più su Morgana
      – Gli uomini sono interessati alla storia di “Occhi Verdi”…
      Non avevo previsto l’entrata di un personaggio “principale” maschile, ma credo che questa volta mi lascerò convincere dai maschietti… 😉

    • Certe volte l’umorismo aiuta con nonchalance, a far “cadere l’occhio” su temi importanti, che spesso non vogliamo vedere. Dopo tutto lo facevano già i giullari di corte… loro in quanto “folli” avevano il diritto di parlare e il potere di diffondere verità occulte.
      “Pulcinella, ridendo e scherzando diceva la verità”. 😉

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    • Ho scelto il nome Margherita perché mi ronzava nella testa una canzone:
      “Io non posso stare fermo con le mani nelle mani,
      tante cose devo fare prima che venga domani…
      E se lei già sta dormendo io non posso riposare,
      farò in modo che al risveglio non mi possa più scordare…”
      Forse “Occhi verdi” potrebbe essere così ammaliante da far “sognare” una donna.
      Chi non vorrebbe sentirsi desiderata come la “Margherita” di Cocciante?…
      Troppo veloce…no dopo tutto: “Chi ha tempo non aspetti tempo!” 😉

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  • Anche se ancora non ci “conosciamo”, mi permetto di suggerirti un proseguimento che si discosta un po’ (ma è comunque ispirato) da quelli che hai proposto tu: ogni episodio è, sì, di una donna diversa, ma interno e/o intrecciato con quelle delle altre. Una sorta di “storia nella storia” come se fossero delle matrioske. E naturalmente sarebbe Michela che tirerebbe i fili del contenitore più grosso. O forse il marito? 😉

    Scusami per l'”impertinenza”, ovviamente sei liberissima di ignorare il mio suggerimento, ma mi sembrava un peccato non scrivertelo, visto che me lo avevi ispirato così bene 🙂

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