Tifo

Dove eravamo rimasti?

Cosa trova Caterina in cucina? Amelia che fa la danza della pioggia attorno agli avanzi del ragu' sparpagliati in terra (50%)

Nell’occhio della tromba (delle scale)

Da principio tutto era partito da Kazim il cocciuto, convinto che fosse possibile coltivare asparagi in Egitto, aveva disseminato l’intero perimetro attorno la piramide di Chefren… Dopo 14 settimane non era cresciuto altro che una enorme frustrazione.

In preda alle convulsioni per quella madornale figura di merda Kazim comincio’ a muoversi in maniera scomposta, agitando testa e braccia e gambe e mani e piedi e capelli e ululando persino.

Degli asparagi nemmeno l’odore, ma d’improvviso la pioggia, torrenziale.

Kazim da cocciuto divenne il bagnato, mentre quella pessima accozzaglia di movimenti e rumori venne riconosciuta come una pratica, una danza addirittura, da li in poi tramanadata nei secoli dei secoli, di famiglia in famiglia, in ogni parte del mondo.

Da zia Foglia Fradicia in colorado a Rosetta Umidiccen in Lettonia, da Melania Gocciada abitante di Bucharest, fino ai quartieri di Aversa, dove Amelia, pentolone sotto un braccio e un lunghissimo osso non identificato in una mano, danza in cerchio a ritmo di tamburo nella cucina di Caterina.

Pomidoro sui pavimenti, pomidoro sui muri, pomidoro sul soffitto, sugo di pomidoro sulla faccia di Caterina che sventato l’infarto decide di agire.

Ad ogni saltello, seguono due botte di culo e una sventolata di osso nell’aria. Tempo di walzer, movimenti del cia cia cia. Caterina si avventa da sinistra, Amelia si butta a destra. Caterina da terra aggancia il pentolone, Amelia fa un salto all’indietro, piroetta in senso anti orario, rinuncia al pentolone e scappa dalla cucina ululando, in quel momento il boato della tubatura scoppiata sotto il lavandino e’ nulla rispetto al forte getto d’acqua che investe Caterina a terra inginocchiata, che con bestemmia del tutto emancipata, ha recuperato il pentolone, si e’ liberata di Amelia ma e’ ormai tutta bagnata.

I secondi tempi sono cominciati da pochi minuti, Don Clemente e’ miracolosamente sull’uscio e con violenza apre la porta di casa ma la Signora Lucilla non molla la presa, bacia le mani e piange, lacrime e muco in un tutt’uno incollano la manica del verecondo alle speranze della madre disperata… Quando sembra ormai possibile una fuga dalla triste dimora Caggiano, la porta si richiude con ancor piu’ rigorosa violenza di come si era aperta.

Dalle scale un nuovo ordine: – Sbarratevi in casa fino a nuovo ordine! CARABINIERI E POLIZIA!

Poliziotto: Ma hai sentito pure tu!?

Perpetuo: Ma che stanno i Lupi?!

Poliziotto: Non lo so, ma io chiamo rinforzi!

Perpetuo: Fai bene, io salgo all’ultimo piano.

Poliziotto: Io ti tengo le spalle.

Perpeuto estrae la beretta dalla fondina, il poliziotto fa lo stesso con la trasmittente, e cuoncio cuoncio si avviano per le scale dopo aver laciato aperta la porta dell’unico ascensore presente nel palazzo. Uno schindler del 78 fuori uso da tre anni, ma non si sa mai… questa potrebbe essere una storica collaborazione tra le forze dell’ordine, il TG1 li contattera’ a breve, forse.

Pippo scendeva le scale, sapeva che la fuga era l’unica soluzione ma mica sapeva che tutto quel rosso sulla faccia e la vestaglia di Amelia era solo del delizioso ragu’. I sintomi dell’emofobo alla vista della pazza salire in direzioni opposta si manifestano tutti:

Pallore improvviso, ansia e quindi nausea. Fitta allo stomaco, improvvia sudorazione e giu’ di capogiro fino alla caduta plateale, svenuto come la piu’ classica delle pere cotte a lungo prima di diventare marmellata.

Il corpo rotola giu per sette scalini, Amelia si butta a sinistra e balza oltre il supino rotolante.

Nell’ululare rientra in casa, chiude a doppia mandata, sventola tre o quattro volte il suo trofeo nell’aria e si gira di scatto al sentire il nitido click del fucile del Boss che si ricarica…

Sparagli Boss, sparagli ora e dopo un colpo, sparagli ancora...

  • 3 Scimmiette (0%)
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  • 2 Gendarmi (100%)
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  • 1 Bocca di rose (0%)
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43 Commenti

  • Ciao, ho recuperato adesso i capitoli precedenti.
    Indescrivibile la confusione che c’è in quella casa?
    Per quanto riguarda l’opzione, ho votato affinché Caterina trovi in cucina Amelia che la danza della pioggia intorno agli avanzi del ragù… sento già delle urla in arrivo?
    Al prossimo capitolo!

    • Mi sa che se non lo si legge tutto di un fiato ci si perde facilmente 😛

      sono stato poco continuo ultimamente, però ti ringrazio di cuore; nel caso la tua sia la scelta più votata, vedrò di far uscire molto sangue in rispetto al grande Quentin

  • Mi piace un sacco. La scrittura è scorrevole, e la descrizione dei personaggi è originale e davvero efficace. Anche le scelte finali sono tutte e tre validissime: ho votato per i carabinieri, ma sarei sinceramente curioso di leggere anche le altre possibilità. Chissà, magari alla porta ci sono tutti e tre insieme!
    Ti seguo volentieri. Sono molto molto interessato.

    • Gentile davvero da parte tua,
      questo secondo racconto si distacca di parecchio dal primo, volevo sperimentare diciamo, speriamo bene 😛

      Al momento non tutti hanno dimostrato lo stesso interesse per i carramba, ma non si sa mai.

      a presto!

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