… Fino alla fine.

Dove eravamo rimasti?

Questa storia d'amore con note speziate come si dovrebbe concludere? Una laurea e mille progetti... ma insieme. (71%)

Una pietra è per sempre…“Una corona di alloro, per favore” chiedo al commesso della copisteria.
“Certamente, vuoi un fiocco rosa sulla confezione?” mi risponde distrattamente.
“No, la mia Margherita non ama il rosa” rispondo, sorridendo.
“La mia Margherita…” penso “ci fosse Alex mi prenderebbe in giro come uno scemo…”
Quando il commesso mi porge la corona, guardo l’ora. Sono le undici e mezza, dovrebbe uscire tra poco.
Attraverso la strada, e vedo la solita folla che attende che si aprano le porte chiuse dell’aula dove si stanno discutendo le tesi.
Io l’ho discussa solo due giorni fa, ora sono dottoressa in Filosofia… ma la vera star è lei, tutti i docenti si attendono il massimo. Questa mattina, uscendo di casa stretta in un tubino nero, era molto agitata.
“Promettimi che non rimarrai delusa” mi ha detto, prima di baciarmi ed entrare in aula.
“Comunque, rimarrai la mia Marghe… tu puoi tutto, tranne deludermi amore”
Penso al suo sorriso, alla lacrima imperlata in quel meraviglioso sguardo prima di entrare e la voglia di stringerla è forte.
Mi appoggio al muro di questa università, antica quanto l’Europa, bella come nessuna. Bologna lo è, i suoi portici lo sono, la vita che c’è qui… penso a tutta la strada fatta, alla mia laurea, che mio padre ha bollato come “insulsa”, e alla mia voglia di insegnarla questa materia.
“Sei Lisa?” chiede un signore alto, con i baffi e il pancione.
“In persona, signor…” chiedo, tendendogli la mano
“Io sono Maurizio Bosi, sono il padre di…” risponde
“Della mia Margherita, Piacere.” dico, porgendogli la mano.
Il silenzio è pieno di tensione, come per magia sembra che tutto taccia, che tutti ci fissino.
“è felice?” chiede, spezzando il silenzio
“Sì, signore… lo è.” rispondo continuando a fissare il vuoto.
“Che progetti avete?” chiede, sorprendendomi.
“Andremo in Irlanda quest’estate, la gireremo in bicicletta e con i mezzi. Mi ha fatto questo regalo per la mia laurea, partiremo settimana prossima… Torneremo a Bologna tra due mesi, però… questo ancora non lo sa. La porterò in America e la sposerò. Sempre che lei voglia, giustamente… torneremo a Bologna e lavoreremo nel ristorante di un nostro amico lei per imparare, io per mantenermi agli studi…”
“L’ami?” domanda semplice, diretta. Che fino a qualche anno fa mi terrorizzava.
“Amo sua figlia più della vita stessa, signore. Ho provato a starle lontana, ad amare un altra persona, ma provare ad amare è impossibile… in amore non si prova, in amore si vive. Questo me l’ha insegnato sua figlia, sa?”
“Margherita è una testona…” dice, pieno di orgoglio…
“Sua figlia è una testona, una di quelle donne che non butta il batuffolo di cotone quando si toglie lo smalto, che odia fare i mestieri, ma che ha un cuore grande, che ha sofferto e che si merita il meglio… ”
L’uomo mi abbraccia e mi sorride.
“L’aveva detto, sai?”
“Cosa?” chiedo, spaesata.
“Che sei una persona meravigliosa… che non mostra i sentimenti facilmente ma quando lo fa…”
Dalla tasca dei jeans tiro fuori un anello di Diaspro rosso.
“Dona forza, coraggio, fa chiarezza ed aiuta a prendere decisioni importanti. Sua figlia è il mio diaspro. Le pietre rimangono per sempre, l’oro no.” sorrido, perchè vedo nel suo volto che riconosce a chi appartiene questa frase.
Margherita esce dalla discussione di laurea accanto al suo relatore, raggiante.
Mi cerca tra la folla, e quando mi trova si toglie i tacchi e mi corre incontro, saltandomi in braccio. Mi bacia con passione, rilassandosi finalmente.
“E allora?”
“Bacio accademico!” urla, felice “ma a me serviva il tuo di bacio! Sei fiera di me?” chiede. Le sorrido e la bacio a mia volta “Lo sarò sempre, piccola…”
“E tu, papà?” chiede, emozionata al vederci vicini.
“Lo sono… ma qualcuno, deve dirti qualcosa di importante…” Margherita appoggia i piedi nudi per terra e abbraccia suo padre.
“Che vuoi chiedermi?” chiede, con uno sguardo stranito
Sospiro, e stringo forte il pugno, che cela il piccolo cerchio di Diaspro.
“Mi vuoi sposare?”

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105 Commenti

  • Attendere vuol dire essere al secondo posto, nessuno dovrebbe meritarselo.
    Attendere qualcuno per sempre, significa pensare di meritarsi questo… per sempre. Forse no. Non si aspetta per sempre una persona. Ma LA persona. Per Margherita, Lisa è LA persona o una qualsiasi?
    Neil Tennant, PSB… non è che qualcuno ti sta contagiando? O.o
    Fa’ la brava…

    • Beh, caro il mio socio… le donne sono così.. non vogliono essere la seconda scelta, e quando si sentono minacciate usano la carta della gelosia. Non è bastardaggine, anzi… lo sarà ancora di più Margherita se Lisa non le darà il ruolo che crede di meritarsi. 🙂 ovviamente, dipende da come andrà la storia.
      Vedremo chi è l’altra? Speriamo che Lisa sappia ascoltare, allora 🙂
      Grazie Marco 🙂

  • Ah, interessante!
    Andiamo avanti!

    Però ti faccio una nota. Dovresti stare più attenta, in particolare agli errori di battitura o estetici.
    Non ci vuole spazio fra le virgolette e l’inizio frase, i punti di sospensione sono sempre tre e reggono lo spazio, le maiuscole, ecc. Non so agli altri lettori, ma a me da molto fastidio, l’errore mi distrae dalla storia. Come diceva Coco Chanel: “Se il vestito ha dei difetti la gente guarderà il vestito, se è perfetto guarderà la donna.”
    My two cents.

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