Dove eravamo rimasti?
Di fronte a me, Sapienza a nulla valeMi inoltrai nella selva allontanandomi per sempre da quel luogo maledetto, lasciandomi alle spalle Certaldo e muovendomi al contempo nella direzione opposta a quella della grande via che dirigeva a Roma.
Da lungi il fuoco stava attirando i Morti nella notte come fossero essi corrotte falene e io sperai che quelle fiamme potessero fare rogo del più gran numero di coloro, prima che l’ardore della pira si estinguesse.
Facilmente riuscii ad evitar quelle orride Larve e mi addentrai di tra gli alberi, percorrendo al chiaro di luna luoghi in cui oramai, per mancanza di viventi, non si distinguevano più né via, né sentiero, né pedata di cavallo. Poscia che a me parve esser sicuro e fuor delle mani nere di quei Trapassati, non ben ritrovando la giusta direzione né avendo in mente alcun luogo verso cui dirigermi, finii ad esser perso e senza meta per la foresta oscura, come quel Messer Dante fiorentino che si diceva esser gran persecutore di fiere e cacciator di demoni.
Stanco e affranto dalla fuga, per buona sorte sotto una gran roccia trovai allora un riparo che mi pareva sicuro e mi ci adagiai, trascorrendovi l’ultimo quarto della notte.
Giunto il mattino, non potendo tornare indietro e non conoscendo dove arrivar si dovesse andando innanzi, proseguii a camminar nel folto e più a fondo mi ci persi, cercando di seguir le piste di mezza costa piuttosto che puntar alle alture o ai fondovalle. Ed essendo già vicino nuovamente il dì a morirsi, non volendo restar all’addiaccio un’altra notte, tormentandomi già il freddo di tra le querce e appressandosi in cielo un nero acquazzone, puntai a una chiesa eretta in cima a un colle lì da presso, che era la prima costruzione che avessi visto in quelle ore, a parte ruderi e rovine desolate.
Ma ecco che mentre salivo verso quella badia solinga uno stormo di corvi si spiccò in volo alle mie spalle, come di quelli che fuggissero a un pericolo. Allora temendo di esser seguito dai Morti, allungai il passo e mi avvicinai maggiormente a quel luogo che pareva abbandonato.
Mentre principiava a piovere giunsi dunque ad un basso muro che circondava una corte ricoperta di sterpi. Al centro di essa, a forse cento passi innanzi a me, vi era una chiesa plebana affiancata da un basso campanile. Al lato opposto vi eran issate delle croci di legno come per le sacre rappresentazioni, mentre travi, pali e cataste di legno occupavano il centro del cortile.
Il muricciolo si apriva in un ingresso arcuato, attraversato da un sentiero fangoso i cui solchi si andavan già riempiendo di pioggia. Sull’arco era posta una lapide di pietra grigia, con al centro incisa una testa di morto scarnificata. Attorno a quel teschio, una vecchia epigrafe un tempo recitava MEMENTO MORI, che nella latina favella come sapete significa “Ricordati che devi morire”. Eppure una qualche mano malevola o irriguardosa aveva scalpellato via la le prime due lettere e aveva completato le rimanenti fino a formare un termine nuovo, sicché l’intera epigrafe ora recitava MEMENTO RESURGERE.
Ricordati che devi risorgere.
In quel momento udii alle mie spalle un tramestio nel fogliame e dei passi pesanti provenire dal margine del bosco. Esitai allora, incerto sul da farsi.
Cosa farà Corvaccio in questi frangenti?
- Tirerà dritto fino alla chiesa, cercandovi rifugio (43%)
- Si nasconderà nel cortile tra gli sterpi e attenderà di veder che cosa accade (50%)
- Si volterà ad affrontare quello che proviene dalla selva alle sue spalle (7%)

Pingback:
01/12/2013 at 01:09
Bene, adesso cosa scriverai?
27/11/2013 at 10:49
E così finisce la storia. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato! Questo spazio rimane aperto per commenti, suggerimenti e dritte varie!
E ricordate che il Flagello che ha investito Firenze e l’Italia è l’oggetto anche del romanzo Decameron dei Morti:
http://maurolongo.wordpress.com/decamerone-dei-morti/
12/11/2013 at 15:39
diamo una speranza per il futuro (e la seconda stagione…)
23/10/2013 at 20:55
Stavolta fuggiranno. E a gambe levate. Penso che ne abbiano fin sopra i capelli, come ha accennato Artisia…
09/10/2013 at 20:35
Ciao, BELLA STORIA COMPLIMENTI!!!!! mi piace la tua storia perciò ti seguo voto per la seconda opzione:)
PS Se vuoi vieni a dare un’occhiata alla mia…
COMPLIMENTI!!!!! XD
01/10/2013 at 19:45
sangue. morte. seguiamo il villano nell’eventuale vendetta.
05/10/2013 at 14:26
Vediamo, vediamo… ancora poche ore per votare!
29/09/2013 at 22:24
Accompagnerà Artisia. Naturalmente…
05/10/2013 at 14:27
Queste donne! Cercano saggezza invece di AMMAZZARE…
28/09/2013 at 10:38
Orlando pare giovane ma più savio dei suoi compagni, Corvaccio farebbe cosa buona e giusta a seguire il suo dire.
05/10/2013 at 14:28
Non ti sbagli… inoltre, seppure giovane e inesperto è bravo a usare quella spada…
26/09/2013 at 18:26
Avvicinarsi deve il viandante e cercar dell’abate il senso nell’agire
27/09/2013 at 23:01
E sia!
23/09/2013 at 21:24
Che l’omo di chiesa schiatti, perdiana!
24/09/2013 at 15:41
Approvo!
21/09/2013 at 23:45
Immagino che a questo punto conoscerai già la mia scelta, no?
(la terza 😉 )
24/09/2013 at 15:45
Okkei… mi sa che potrebbe essere quella vincente!
18/09/2013 at 17:42
mastro longo, il mistero s’infittisce… e la curiosaggine sovrasta la prudenza.
18/09/2013 at 15:42
Col coraggio del furbo viandate se ne dovrebbe figgir a gambe levate… ma chissà se questo saggio consiglio verrà seguito 😉
24/09/2013 at 15:45
mi sa di no… la gente vogliono avventura, pericolo e squartamenti!
16/09/2013 at 22:52
Li spierà e li seguirà furtivamente. Chissà che non ne tragga informazioni utili?
18/09/2013 at 15:23
Speriamo di sì, anche se la caosa pare si metta male…
09/09/2013 at 11:34
Palesasi!
18/09/2013 at 15:23
Invero, celasi!
05/09/2013 at 09:25
Dunque la voce del monaco sembra una voce umana, e non una voce “zombizzata”…
18/09/2013 at 15:21
esatto… questo però non sembra abbastanza per fidarcisi 😉
02/09/2013 at 16:27
Ovviamente andrà in chiesa a cercare rifugio….
04/09/2013 at 15:40
Purtroppo no!
02/09/2013 at 03:13
asilo. in chiesa…brrr
02/09/2013 at 14:26
eh sì… non si chiamano “Santuari” per questo? 🙂
27/08/2013 at 12:45
Il cortile offrirà riparo? Forse sì e quindi Corvaccio si nasconderà e deciderà di conseguenza, giusto no?
02/09/2013 at 14:39
Giusto. Or Die Trying
26/08/2013 at 13:11
Corvaccio e si uomo di coraggio ma ancor di più d’ingegno e di pazzienza. Non si appresterà a restar li ad affrontar chissà quali empie creature, che siamo trapassati o viventi, spesso le seconde più perigliose delle prime.
Attenderà tra la selva di cognoscere il modo migliore per restar tra i vivi.
26/08/2013 at 16:41
Invero tale risoluzione lo tenta, sebbene stia pur valutando ancora le altre due 😉
26/08/2013 at 13:02
Scappa in chiesa.
26/08/2013 at 16:39
Vedremo! 🙂
26/08/2013 at 11:46
Sara’ mica Donata che e’ riuscita a sfuggire dal pozzo e l’ha seguito fin qui?
26/08/2013 at 16:38
C’è solo un modo per scoprirlo… 😉
25/08/2013 at 12:47
Di sicuro non lo affronterei. E non rimarrei all’aperto ad aspettare. Chissà però quale orrore si nasconde nella chiesetta… paura!
25/08/2013 at 15:05
No, perché pensi questo? Sarà di un sicuro ricovero occupato da genti cortesi e disponibili… 😉
19/08/2013 at 19:18
Per quanto non ami l’horror, questo racconto mi attrae e mi piace molto anche lo stile.
Io penso che si sposterà verso la grande Via Francigena. Magari incontrerà qualcosa/qualcuno di nuovo ;)…
25/08/2013 at 15:04
Purtroppo il pubblico ha scelto la selva… 😉
17/08/2013 at 21:51
dove vai senza scorte? a certaldo!
19/08/2013 at 10:16
corretto! vediamo chi la spunterà!
17/08/2013 at 11:52
Bel racconto. Interessante:) Anche io ho scritto un horror , se puoi dagli una letta:)
19/08/2013 at 16:10
Fatto e votato!
19/08/2013 at 19:50
Ho scritto un altro episodio:)
16/08/2013 at 11:20
Piccolo commento: ho notato che finora non c’e’ nessun commento o riflessione o dubbio di fede, mentre se ben ricordo all’epoca la religiosita’ e la consuetudine alla preghiera pervadeva la societa’.
Hanno perduto la fede di fronte agli eventi? Possibile, ma comunque mi aspetterei qualche commento o pensiero riguardo al fatto di sentirsi abbandonati da Dio, o similia, piuttosto che ignorare questo aspetto in toto, visto che, se ben ricordo, era centrale nella cultura e nel comune sentire del tempo.
O mi sono confuso con altre epoche?
19/08/2013 at 09:47
Hai ragione, è una cosa che spicca per la sua assenza, ma il cammino di Corvaccio passerà anche per questo tema…
16/08/2013 at 11:16
Nel mezzo del camin di nostra lita (stando alle cronache 🙂 mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita… Altro non potei votare! 🙂
19/08/2013 at 09:47
mi sembra giusto 🙂
15/08/2013 at 22:29
Ti diro’ la verita’: mi aspettavo che gli rimanesse la parrucca in mano, con il resto della pelle della testa e che lo zombie di Donata si ritrovasse con la carne gonfia e marcita dall’acqua, ma col cranio semi-scarnificato…
Mi hai colto di sorpresa col collo spezzato…
15/08/2013 at 19:24
Piacevolissima citazione… http://www.youtube.com/watch?v=5tXNhkj7U4I
19/08/2013 at 09:09
Ciao Yaz… In realtà (così come Branduardi) ho guardato direttamente all’originale: http://www.medioevo.org/artemedievale/Pages/TrentinoAltoAdige/Pinzolo.html
Tutti i titoli dei capitoli della storia sono più o meno ripresi da qui! 😉
19/08/2013 at 09:46
Vuoi dire che non hai scritto quel capitolo ascoltando la canzone di Branduardi???
Lasciami almeno nel dubbio, per favore!…;-)
19/08/2013 at 10:17
diciamo che ho scoperto l’originale passando per Branduardi. sicuramente la sua versione è ispiratissima!
10/08/2013 at 15:29
Che bello stile di scrittura! Dai un’occhiata alla mia storia se ne hai voglia!
15/08/2013 at 15:33
Come no! Grazie anche per i complimenti!!
08/08/2013 at 21:18
W Mauro… resister non potei alla seconda dicitura, che più e meglio della prima e terza raccapricciar la pelle fea… e la colpa dello mio inusitato dire gl’è solo da attribuirsi a te!
15/08/2013 at 15:34
E dunque hai vinto la detta tenzone. La vicenda narrata prosegue come da tua speme.
08/08/2013 at 21:00
Corbaccio (con la “b”, pero’…) e’ anche un personaggio del “Volpone”, di Ben Johnson (l’amichetto di Shakespeare…).
Un gran bel pezzo di teatro…
15/08/2013 at 15:35
Corbaccio con la “b” è anche un’opera del buon Boccaccio… Ma in realtà “corvaccio” e “corbaccio” sono un po’ la stessa parola…
15/08/2013 at 19:22
In realta’, proprio nel Volpone, c’e’ una donna chiacchierona e col tono della voce particolarmente alto (“nemmeno le campane in tempo di peste fanno tanto strepito!” dice il Volpone ad un certo punto) che cita molti autori toscani, inclusi Dante e Pietro l’Aretino… piu’ che probabile che Ben Johnson conoscesse anche il Boccaccio.
07/08/2013 at 16:53
Dai tre giorni senza cibo, ma con acqua in abbondanza, la faranno sopravvivere!
15/08/2013 at 15:35
E invece no, mio caro… la Vedova è morta…
06/08/2013 at 15:07
dovrà affrontare Donata… in morto trasformata… ma l’amor può anche essere oscuro e malato, ma sempre amor è
15/08/2013 at 15:36
E alla fine ha prevalso la tua scelta!
06/08/2013 at 12:52
Ma è viva, demonio, li dannati non l’han ghermita!
15/08/2013 at 15:37
Mi sa di sì, invece…
06/08/2013 at 10:20
La povera Donata sarà passata al lato oscuro… vogliamo una storia di paura e orrore! 😀 Molto belle queste prime due parti.
15/08/2013 at 15:37
Grazie, ha prevalso la tua “scuola”…
Pingback:
03/08/2013 at 09:07
Questo sì che mi piace… 😉
05/08/2013 at 22:34
Grazie RominaElisa! Son contento che ti piaccia!
30/07/2013 at 18:19
Corvaccio è furbo, molto furbo… avrà sicuramente qualche asso nella manica 😀
05/08/2013 at 22:34
Esattamente!
30/07/2013 at 17:23
Mi piace da morire come scrivi. E corvaccio ha la stoffa per essersi già attrezzato con un piano b ^^ Paola
05/08/2013 at 22:35
Grazie per il complimento! Corvaccio ha i suoi difetti, ma ci prova…
30/07/2013 at 15:02
sicuramente nei mesi di quiete corvaccio aveva previsto un probabile assedio, programmando un piano alternativo di fuga. quel letto
05/08/2013 at 22:36
I Morti son infidi. Vediamo cosa riusciamo ad architettare sul momento…
30/07/2013 at 11:54
E’ sempre un piacere leggerti Mauro: complimenti per aver portato il tuo stile inconfondibile e il verbo dei libri-gioco anche qui!
05/08/2013 at 22:36
Grazie Fra! E’ un esperimento anche per me!
30/07/2013 at 00:39
Bravo Mauro, molto bello lo stile italico-volgare!
05/08/2013 at 22:37
Sì, siamo un po’ sul maccheronico, ma ci proviamo lo stesso…
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