Ricordati che devi risorgere

Dove eravamo rimasti?

Cosa farà adesso Corvaccio? Spierà i due dalla distanza e li seguirà poi furtivamente (55%)

Fugge il tuo tempo, peccator, e non te n’avvedi Curiosità, che mai mi era mancata già da prima del Flagello, mi trasse a decisione anche in tali frangenti, superando prudenza e avventatezza e vincendomi a seguire il dipanarsi degli eventi.
Mi feci vicino maggiormente a quei due uomini misteriosi, prestando grande cura a non mostrarmi né mai ad uscire dai ripari e dalle ombre del cortile, per tema sia dei vivi che dei Crocifissi.

Il villano venuto fuori dal bosco dopo di me era giunto ormai sulla gradinata che conduceva alla chiesa e il monaco gli stava innanzi, torreggiando su di lui perché in cima agli scalini. Mentre la pioggia scendeva sempre più copiosa, un lampo rischiarò il portale da cui il frate era uscito, illuminando dei rilievi scolpiti in foggia di creature mostruose, doccioni, diavolacci e dragoni.
“Io son l’Abate di questa santa pieve” disse con enfasi la figura incappucciata, sì forte che io ne distinsi correttamente ogni parola. “Berno il mio nome e mio il lieto incarico di guidar ancora questo convento.”
“E che?” fece il villano, “Voi non temete di viver così esposti ai Morti nella selva? Forse Domineddio vi tutela così bene che non necessitate guarnigione o vi ha detto egli stesso di trattar i Morti in quel modo che vedo, o sia di issarli sulle croci a scherno del su’ Figliolo?”
M’avvidi allora anche dal riparo e da quella distanza come l’abate si infuriasse per quelle parole e per le bestemmie di poc’anzi e traesse fuori un gran rosario dai grani di legno, iniziando a sgranarlo tra le dita.
“Non è la Morte che temiamo” gli rispose poscia, “ché già vi dissi come essa noi anzi lodiamo ed esaltiamo. Fin da prima del Giorno del Giudizio la mia confraternita si occupava di sistemar i morti per la sepoltura, vestendoli e spargendoli di oli, benedicendoli e ponendoli a riposo in attesa della Fine dei Tempi. Oggi che il Giorno è giunto sappiam bene come prenderci cura anche dei Risorti, che sono anch’essi nei piani di Domineddio. In quanto a quelli che vedi crocifissi, essi invero non erano Morti prima di giungere quivi. Erano però peccatori come voi siete. Voltatevi dunque e prostratevi alla grandezza del Signore!”
A quel parlare io vidi che il villano stringeva forte la vanga alle mani, temendo già mala ventura, ma per un attimo egli esitò e cadde nell’inganno dell’abate, girando il capo a guardarsi le spalle.
In quel modo, l’abate gli gettò alla gola il rosario e con esso strinse come fosse una fune per strozzar capponi. Il pover’uomo cadde riverso, lasciò andar la sua arma e provò a liberarsi il collo dalla morsa,

Invano! L’Abate lo tenne saldo e la corona di grani resistette a ogni strattone, finché il viandante non cadde riverso sulla schiena.
“Ebbene peccatore,” esclamò ancora l’Abate, “così vi volevo prostrato! Venite dentro con gli altri a fare penitenza!” e così dicendo trascinò il corpo riverso attraverso il portale della chiesa.
Come esaltati dalla tanta passione dei vivi lì da presso, i Crocifissi alzarono i loro strepiti al cielo e i loro campanacci stonati risuonarono nella pioggia scrosciante.

“Maledizione!” Mi chiesi allora. “Che fare?”

Ancora dubbi per Corvaccio su come proseguire il suo cammino. Cosa fare adesso?

  • Avvicinarsi con cautela alla chiesa e al convento, cercando una via segreta per agire? (58%)
    58
  • Correr contro l'abate ed assalirlo senza esitazione, per liberare il villico sconosciuto? (33%)
    33
  • Fuggir via a gambe levate da quel luogo di follia e orrore? (8%)
    8
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86 Commenti

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  • Corvaccio e si uomo di coraggio ma ancor di più d’ingegno e di pazzienza. Non si appresterà a restar li ad affrontar chissà quali empie creature, che siamo trapassati o viventi, spesso le seconde più perigliose delle prime.
    Attenderà tra la selva di cognoscere il modo migliore per restar tra i vivi.

  • Piccolo commento: ho notato che finora non c’e’ nessun commento o riflessione o dubbio di fede, mentre se ben ricordo all’epoca la religiosita’ e la consuetudine alla preghiera pervadeva la societa’.
    Hanno perduto la fede di fronte agli eventi? Possibile, ma comunque mi aspetterei qualche commento o pensiero riguardo al fatto di sentirsi abbandonati da Dio, o similia, piuttosto che ignorare questo aspetto in toto, visto che, se ben ricordo, era centrale nella cultura e nel comune sentire del tempo.
    O mi sono confuso con altre epoche?

  • Ti diro’ la verita’: mi aspettavo che gli rimanesse la parrucca in mano, con il resto della pelle della testa e che lo zombie di Donata si ritrovasse con la carne gonfia e marcita dall’acqua, ma col cranio semi-scarnificato…
    Mi hai colto di sorpresa col collo spezzato…

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