Dove eravamo rimasti?
Bisogna che io entri in questo balloFui scosso per un attimo dalla tentazione di correr innanzi e assalir l’abate, quand’egli era ancora intento a trascinar il villano dentro la chiesa. Poi però il timore di quell’uomo grande come un orso mi fermò e prudenza mi impose di seguir una via più circospetta. Mi portai allora nascostamente lungo il lato della pieve, cercando il modo di scrutar l’interno.
Mentre ero preso da codesto intento, ecco che da diversi punti del pianoro tutto intorno vidi avvicinarsi delle figure chine, attratte forse dallo scampanare dei Crocifissi. Alla luce dei lampi esse mi parvero orridi abomini, creature prive di volto e coperte da pelle cadente e infetta, piagate da cicatrici, ferite e suture orripilanti, eppure senza arti o membra ben riconoscibili. Atterrito da quel nuovo orrore, temetti ancora una volta di essere perduto e prosegui con maggior fretta a trovar una via di accesso. Vi eran lungo tutto il fianco dell’edificio delle strette finestre, alte ben sopra la mia testa, e una sola porta di legno, ben serrata. Ed ecco che finalmente mi vennero in uso gli attrezzi che avevo portato con me fin da Certaldo, prima di fuggire dalla mia bottega. Estrassi gli astucci e armeggiai con l’uscio, scalzandone i cardini e forzando il legno fino a spalancarlo. Entrai così in una cappelletta laterale di quella gran chiesa, che un’inferriata separava dal colonnato principale. Accostai nuovamente la porta nella sua sede, acciocché non fosse semplice accorgersi da lungi che essa era stata rimossa, e mi nascosi dietro un’arca di marmo che occupava il centro della cappella, spiando quello che avveniva nella parte rischiarata dalle candele.
Non potevo vedere l’abate, ma sentivo la sua voce salmodiare da una scala che scendeva nell’oscurità. Rimasi nascosto ancora a lungo, fin quando egli non risalì da quell’avello e non uscì dalla chiesa. Presi allora con me uno dei candelieri e a mia volta discesi le scale con attenzione, sospettando artifizi e trabocchetti che tuttavia non avevano luogo. Giunsi così in una sala cupa e bassa, una vecchia cripta sgombrata di tutto e retta da archi e colonne. Mi parve che un tenue mugolare provenisse da un sarcofago di pietra, ma non volli curarmene. Scoprii invece che tre prigionieri eran rinchiusi in altrettante cellette, che non ebbi difficoltà ad aprire utilizzando nuovamente i miei strumenti. Il villico era ancora privo di sensi e riverso sulla paglia. Nelle altre due camerelle eran invece stati serrati una donna e un ragazzo ed entrambi apparivan sconvolti e impauriti dall’abate e dall’altre cose che eran loro capitate in quel luogo.
Lasciai che si riprendessero e che ognuno avesse nuovamente i propri averi, che l’abate aveva riposto nella cripta, o sia gli strumenti di campagna del villano, la spada ben ornata del ragazzo e una sacca da cerusico che apparteneva alla dama. Fu allora che decidemmo il da farsi e non fu facile accordarsi, ché il villano molto rabbiosamente desiderava impugnar le armi e aver vendetta dell’abate, facendone scempio, il giovane, che detto era Orlando, consigliava di allontanarsi più presto che fosse possibile da quel colle maledetto e infine Madonna Artisia, questo il nome della dama, voleva nascostamente visitar quel luogo, per trarne i segreti di quella orrida Confraternita della Morte che l’aveva rinchiusa.
A chi darà retta Corvaccio?
- Accompagnerà Artisia nelle sue ricerche, per quei lugubri recessi? (50%)
- Accoglierà il consiglio di Orlando, cercando la fuga da quei luoghi? (30%)
- Seguiterà il villano nei suoi propositi di strage? (20%)

Pingback:
01/12/2013 at 01:09
Bene, adesso cosa scriverai?
27/11/2013 at 10:49
E così finisce la storia. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato! Questo spazio rimane aperto per commenti, suggerimenti e dritte varie!
E ricordate che il Flagello che ha investito Firenze e l’Italia è l’oggetto anche del romanzo Decameron dei Morti:
http://maurolongo.wordpress.com/decamerone-dei-morti/
12/11/2013 at 15:39
diamo una speranza per il futuro (e la seconda stagione…)
23/10/2013 at 20:55
Stavolta fuggiranno. E a gambe levate. Penso che ne abbiano fin sopra i capelli, come ha accennato Artisia…
09/10/2013 at 20:35
Ciao, BELLA STORIA COMPLIMENTI!!!!! mi piace la tua storia perciò ti seguo voto per la seconda opzione:)
PS Se vuoi vieni a dare un’occhiata alla mia…
COMPLIMENTI!!!!! XD
01/10/2013 at 19:45
sangue. morte. seguiamo il villano nell’eventuale vendetta.
05/10/2013 at 14:26
Vediamo, vediamo… ancora poche ore per votare!
29/09/2013 at 22:24
Accompagnerà Artisia. Naturalmente…
05/10/2013 at 14:27
Queste donne! Cercano saggezza invece di AMMAZZARE…
28/09/2013 at 10:38
Orlando pare giovane ma più savio dei suoi compagni, Corvaccio farebbe cosa buona e giusta a seguire il suo dire.
05/10/2013 at 14:28
Non ti sbagli… inoltre, seppure giovane e inesperto è bravo a usare quella spada…
26/09/2013 at 18:26
Avvicinarsi deve il viandante e cercar dell’abate il senso nell’agire
27/09/2013 at 23:01
E sia!
23/09/2013 at 21:24
Che l’omo di chiesa schiatti, perdiana!
24/09/2013 at 15:41
Approvo!
21/09/2013 at 23:45
Immagino che a questo punto conoscerai già la mia scelta, no?
(la terza 😉 )
24/09/2013 at 15:45
Okkei… mi sa che potrebbe essere quella vincente!
18/09/2013 at 17:42
mastro longo, il mistero s’infittisce… e la curiosaggine sovrasta la prudenza.
18/09/2013 at 15:42
Col coraggio del furbo viandate se ne dovrebbe figgir a gambe levate… ma chissà se questo saggio consiglio verrà seguito 😉
24/09/2013 at 15:45
mi sa di no… la gente vogliono avventura, pericolo e squartamenti!
16/09/2013 at 22:52
Li spierà e li seguirà furtivamente. Chissà che non ne tragga informazioni utili?
18/09/2013 at 15:23
Speriamo di sì, anche se la caosa pare si metta male…
09/09/2013 at 11:34
Palesasi!
18/09/2013 at 15:23
Invero, celasi!
05/09/2013 at 09:25
Dunque la voce del monaco sembra una voce umana, e non una voce “zombizzata”…
18/09/2013 at 15:21
esatto… questo però non sembra abbastanza per fidarcisi 😉
02/09/2013 at 16:27
Ovviamente andrà in chiesa a cercare rifugio….
04/09/2013 at 15:40
Purtroppo no!
02/09/2013 at 03:13
asilo. in chiesa…brrr
02/09/2013 at 14:26
eh sì… non si chiamano “Santuari” per questo? 🙂
27/08/2013 at 12:45
Il cortile offrirà riparo? Forse sì e quindi Corvaccio si nasconderà e deciderà di conseguenza, giusto no?
02/09/2013 at 14:39
Giusto. Or Die Trying
26/08/2013 at 13:11
Corvaccio e si uomo di coraggio ma ancor di più d’ingegno e di pazzienza. Non si appresterà a restar li ad affrontar chissà quali empie creature, che siamo trapassati o viventi, spesso le seconde più perigliose delle prime.
Attenderà tra la selva di cognoscere il modo migliore per restar tra i vivi.
26/08/2013 at 16:41
Invero tale risoluzione lo tenta, sebbene stia pur valutando ancora le altre due 😉
26/08/2013 at 13:02
Scappa in chiesa.
26/08/2013 at 16:39
Vedremo! 🙂
26/08/2013 at 11:46
Sara’ mica Donata che e’ riuscita a sfuggire dal pozzo e l’ha seguito fin qui?
26/08/2013 at 16:38
C’è solo un modo per scoprirlo… 😉
25/08/2013 at 12:47
Di sicuro non lo affronterei. E non rimarrei all’aperto ad aspettare. Chissà però quale orrore si nasconde nella chiesetta… paura!
25/08/2013 at 15:05
No, perché pensi questo? Sarà di un sicuro ricovero occupato da genti cortesi e disponibili… 😉
19/08/2013 at 19:18
Per quanto non ami l’horror, questo racconto mi attrae e mi piace molto anche lo stile.
Io penso che si sposterà verso la grande Via Francigena. Magari incontrerà qualcosa/qualcuno di nuovo ;)…
25/08/2013 at 15:04
Purtroppo il pubblico ha scelto la selva… 😉
17/08/2013 at 21:51
dove vai senza scorte? a certaldo!
19/08/2013 at 10:16
corretto! vediamo chi la spunterà!
17/08/2013 at 11:52
Bel racconto. Interessante:) Anche io ho scritto un horror , se puoi dagli una letta:)
19/08/2013 at 16:10
Fatto e votato!
19/08/2013 at 19:50
Ho scritto un altro episodio:)
16/08/2013 at 11:20
Piccolo commento: ho notato che finora non c’e’ nessun commento o riflessione o dubbio di fede, mentre se ben ricordo all’epoca la religiosita’ e la consuetudine alla preghiera pervadeva la societa’.
Hanno perduto la fede di fronte agli eventi? Possibile, ma comunque mi aspetterei qualche commento o pensiero riguardo al fatto di sentirsi abbandonati da Dio, o similia, piuttosto che ignorare questo aspetto in toto, visto che, se ben ricordo, era centrale nella cultura e nel comune sentire del tempo.
O mi sono confuso con altre epoche?
19/08/2013 at 09:47
Hai ragione, è una cosa che spicca per la sua assenza, ma il cammino di Corvaccio passerà anche per questo tema…
16/08/2013 at 11:16
Nel mezzo del camin di nostra lita (stando alle cronache 🙂 mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita… Altro non potei votare! 🙂
19/08/2013 at 09:47
mi sembra giusto 🙂
15/08/2013 at 22:29
Ti diro’ la verita’: mi aspettavo che gli rimanesse la parrucca in mano, con il resto della pelle della testa e che lo zombie di Donata si ritrovasse con la carne gonfia e marcita dall’acqua, ma col cranio semi-scarnificato…
Mi hai colto di sorpresa col collo spezzato…
15/08/2013 at 19:24
Piacevolissima citazione… http://www.youtube.com/watch?v=5tXNhkj7U4I
19/08/2013 at 09:09
Ciao Yaz… In realtà (così come Branduardi) ho guardato direttamente all’originale: http://www.medioevo.org/artemedievale/Pages/TrentinoAltoAdige/Pinzolo.html
Tutti i titoli dei capitoli della storia sono più o meno ripresi da qui! 😉
19/08/2013 at 09:46
Vuoi dire che non hai scritto quel capitolo ascoltando la canzone di Branduardi???
Lasciami almeno nel dubbio, per favore!…;-)
19/08/2013 at 10:17
diciamo che ho scoperto l’originale passando per Branduardi. sicuramente la sua versione è ispiratissima!
10/08/2013 at 15:29
Che bello stile di scrittura! Dai un’occhiata alla mia storia se ne hai voglia!
15/08/2013 at 15:33
Come no! Grazie anche per i complimenti!!
08/08/2013 at 21:18
W Mauro… resister non potei alla seconda dicitura, che più e meglio della prima e terza raccapricciar la pelle fea… e la colpa dello mio inusitato dire gl’è solo da attribuirsi a te!
15/08/2013 at 15:34
E dunque hai vinto la detta tenzone. La vicenda narrata prosegue come da tua speme.
08/08/2013 at 21:00
Corbaccio (con la “b”, pero’…) e’ anche un personaggio del “Volpone”, di Ben Johnson (l’amichetto di Shakespeare…).
Un gran bel pezzo di teatro…
15/08/2013 at 15:35
Corbaccio con la “b” è anche un’opera del buon Boccaccio… Ma in realtà “corvaccio” e “corbaccio” sono un po’ la stessa parola…
15/08/2013 at 19:22
In realta’, proprio nel Volpone, c’e’ una donna chiacchierona e col tono della voce particolarmente alto (“nemmeno le campane in tempo di peste fanno tanto strepito!” dice il Volpone ad un certo punto) che cita molti autori toscani, inclusi Dante e Pietro l’Aretino… piu’ che probabile che Ben Johnson conoscesse anche il Boccaccio.
07/08/2013 at 16:53
Dai tre giorni senza cibo, ma con acqua in abbondanza, la faranno sopravvivere!
15/08/2013 at 15:35
E invece no, mio caro… la Vedova è morta…
06/08/2013 at 15:07
dovrà affrontare Donata… in morto trasformata… ma l’amor può anche essere oscuro e malato, ma sempre amor è
15/08/2013 at 15:36
E alla fine ha prevalso la tua scelta!
06/08/2013 at 12:52
Ma è viva, demonio, li dannati non l’han ghermita!
15/08/2013 at 15:37
Mi sa di sì, invece…
06/08/2013 at 10:20
La povera Donata sarà passata al lato oscuro… vogliamo una storia di paura e orrore! 😀 Molto belle queste prime due parti.
15/08/2013 at 15:37
Grazie, ha prevalso la tua “scuola”…
Pingback:
03/08/2013 at 09:07
Questo sì che mi piace… 😉
05/08/2013 at 22:34
Grazie RominaElisa! Son contento che ti piaccia!
30/07/2013 at 18:19
Corvaccio è furbo, molto furbo… avrà sicuramente qualche asso nella manica 😀
05/08/2013 at 22:34
Esattamente!
30/07/2013 at 17:23
Mi piace da morire come scrivi. E corvaccio ha la stoffa per essersi già attrezzato con un piano b ^^ Paola
05/08/2013 at 22:35
Grazie per il complimento! Corvaccio ha i suoi difetti, ma ci prova…
30/07/2013 at 15:02
sicuramente nei mesi di quiete corvaccio aveva previsto un probabile assedio, programmando un piano alternativo di fuga. quel letto
05/08/2013 at 22:36
I Morti son infidi. Vediamo cosa riusciamo ad architettare sul momento…
30/07/2013 at 11:54
E’ sempre un piacere leggerti Mauro: complimenti per aver portato il tuo stile inconfondibile e il verbo dei libri-gioco anche qui!
05/08/2013 at 22:36
Grazie Fra! E’ un esperimento anche per me!
30/07/2013 at 00:39
Bravo Mauro, molto bello lo stile italico-volgare!
05/08/2013 at 22:37
Sì, siamo un po’ sul maccheronico, ma ci proviamo lo stesso…
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