Sotto il sole dell’ ArizonaCorreva ormai da ore, senza fermarsi.
Quella maledetta tuta arancione gli si era appiccicata addosso sotto il caldo sole dell’ Arizona. Non sarebbe stato meglio evadere di notte? Sicuramente, peccato che non poteva sceglierlo lui il momento giusto per farlo. L’automatica che teneva tra le mani era diventata scivolosa, colpa delle sue mani, sotto pressione non smettevano di sudare. Quando andava a scuola, perdeva più tempo ad asciugarsi le mani che a fare la verifica. Decise d’infilarsela in tasca e riprese a correre. Finalmente dopo tutto quel nulla, una casa, bella per di più.
Entrò sorridente in cortile, pistola alla mano. Si ritrovò davanti una donna sui quarant’anni, tentò di dire qualcosa, ma le fu più facile tremare.
– Sei sola?- disse l’evaso.
Niente. L’ uomo lo richiese, stavolta agitando la pistola.
– M-mio marito è in sala, sul divano.
– Bene, ora accompagna il vecchio Bill Williams a dissetarsi. non immagini quanto sia faticoso correre sotto il sole dell’Arizona.
La donna assentì, senza dire nulla. Era talmente terrorizzata che non si rese neppure conto della canna della pistola puntata contro la sua schiena. Giunti in soggiorno Bill colpì con forza il marito della donna alla tempia.
– Questo è per farti capire chi comanda.
-C-certo.- disse l’uomo terrorizzato. Non l’aveva neppure visto arrivare.
– Ora portami dei vestiti donna. E possibilmente decenti.
La donna sparì su per le scale, e Bill rimase solo con l’uomo.
– Giuro non voglio farvi del male. Siete il mio lasciapassare per il Messico, ma non osate provare a fregarmi, perché a quel punto la mia vendetta sarà implacabile.
Pochi secondi dopo tornò la donna con un paio di jeans e una camicia, belli no, ma erano della misura di Bill.
– Curioso il fatto che portiamo la stessa taglia vero?- scoppiò a ridere e sputò in terra. I due coniugi erano completamente terrorizzati, si reggevano in piedi per inerzia. Quel giorno sarebbero dovuti andare a trovare i cugini di lei, ma all’ultimo momento avevano cambiato idea. Avrebbero rimpianto quella scelta per sempre.
– C-cosa vuoi?- chiese l’uomo in un moto d’orgoglio.
– Il Messico.
– Ma noi non possiamo portartici.
-Certo che no. Voi siete i miei ostaggi.
La donna fece per svenire, il marito riuscì a prenderla al volo prima che toccasse terra.
– Ora faremo partire una telefonata, e in un attimo diventerete famosi. Non siete contenti?- chiese Bill sorridendo e agitando in aria la pistola.
Nessuno dei due rispose, non ne avevano le forze. Guardavano il giardino di casa passivamente. Bill continuava a ridere, quando una voce completamente fuori dal coro lo bloccò.
– Bill, amico mio, esci di li con le mani in alto e giuro che non ti sparerò.
– Gary, ci rivediamo.- tentò di coprire la sorpresa, ma non lo fece benissimo. – Rivedo te e quel tuo dannato cappello da cowboy. Almeno mi hai evitato la telefonata al vostro ufficio.
– Visto come sono bravo?
– Taci!- urlò esasperato.- come hai fatto a trovarmi?
– Se un detenuto evade in mezzo al nulla non credi che alla prima abitazione si fermerà almeno a rinfrescarsi?
– Certo che lo credo. L’ho fatto.
– E infatti sei proprio un imbecille. Credo che questa sia la fuga più corta della storia.
– Oh ma la mia fuga non è finita Gary.
– Ah no? E dove pensi di andare?
– In Messico figlio di puttana. Appena proverete ad entrare farò fuoco su di voi, e se non bastasse a fermarvi prima di andarmene all’altro mondo ucciderò questa bella famigliola.
– Bill vedi di calmarti, sai bene che tutto questo non ha senso. Esci con le mani alzate, finiamola qui.
– Io non esco amico. Questa volta non ti sarà così facile arrestarmi. ora se non ti dispiace non ho più voglia di urlare, ci parleremo per telefono.- detto questo obbligò i coniugi a chiudere tutte le porte a chiave e tirar giù le zanzariere. La visibilità doveva essere minima altrimenti i cecchini avrebbero avuto vita facile ad eliminarlo. Vide il cortile di casa riempirsi poco a poco di poliziotti e scoppiò a ridere. Il bello stava per iniziare.
Come proseguirà il sequestro?
- La negoziazione degli ostaggi procede senza intoppi (5%)
- Si scopre che Bill non si trova in quella casa per caso (81%)
- Conflitto a fuoco con gli U.S. Marshals (14%)

23/10/2017 at 16:53
Non ci posso credere! Sei ancora qui con un racconto iniziato nel 2013! All’epoca ti seguivo come Roberto Mocher (c’è ancora il mio vecchio avatar del quadro a fondo rosso di Kandinsky). Ormai gran parte dei tuoi vecchi lettori sono spariti: erano i tempi gloriosi di locullo, Angela Caputo, Laura Roggero e tanti altri che non si sono più rivisti. Di recente hanno rifatto capolino come lettrici Giulia Menegatti e Nunzia D’Aquale.
Mi costringi a rileggere tutto daccapo. Ma intanto voto per il signor Alvin.
P.S.: ce la fai a finire entro un mese? perché poi mi sa che sparisco io…
23/10/2017 at 18:25
Incredibile ritrovarti! Bellissimo. Purtroppo per diverso tempo non riuscivo più ad accedere tramite social network e la mia storia era finita in un limbo dimenticato. I nostri bei tempi passati, tanti ricordi, tanti racconti, tante chiacchierate. Prometto di terminarlo prima che tu sparisca di nuovo, anche perché devo mantenere la stessa promessa fatta ad alcuni amici.
Buona serata e buona lettura!
06/11/2017 at 18:08
Sei stato via troppo tempo, qui non c’è più nessuno (o quasi) della vecchia guardia
20/07/2017 at 20:59
L’aggressione a Gary se la gioca alla pari con l’uomo importante che torna in scena. Senti, invece tu quando torni in scena?
20/02/2015 at 17:16
prima opzione! ciaooo
01/12/2014 at 14:16
Mi sono concessa la lettura dei capitoli precedenti e lo trovo un giallo di notevole interesse. Per me due opzioni suscitano tanta curiosità, poi ho scelto di mettere il dito. 😉 ciao
18/04/2014 at 19:52
Vai col flash-back!!!
03/04/2014 at 18:20
Inizia la caccia!
04/03/2014 at 12:31
Voto per il flashback! 😉
26/02/2014 at 13:20
ciao, io sarei per andare a caccia di chi ha organizzato tutto, vedrei bene un possibile flashback un pò più avanti, quando saremo più vicini alla risoluzione del mistero (comunque è interessante anche qui)
18/02/2014 at 17:47
Flashback!! Voglio sapere di più su Bill!
04/02/2014 at 13:33
La tua scrittura ha un ritmo invidiabile e sai colpire il lettore.
Ho scelto il flashback così aumenta la suspense ; )
31/01/2014 at 16:28
Resterei coi coniugi, a guardare attraverso di loro.