L’Ultimo Tramonto

Dove eravamo rimasti?

Come concludiamo il racconto? Scopriamo che ne è stato di Blanca. (58%)

X“Sciocco. E davvero troppo orgoglioso” commentò Satheene riponendo l’arco, mentre il corpo di Kostas giaceva riverso a terra.
“È colpa mia. Gli avevo detto che c’erano buone probabilità che tornasse integro dal secondo Viaggio” disse Gad con un filo di voce.
“Chi ti dice che non sarà così?” rispose Pinta asciugandosi una lacrima col dorso della mano.
“Silenzio, voi due. Alzatevi e mettete le mani dietro la testa. Su, forza” ordinò Satheene.
Gad e Pinta obbedirono, e si trovarono così a guidare la schiera delle Amazzoni nel ritorno verso la Foresta. Subito dietro di loro stava Satheene, maestosa e sprezzante, seguita dalle altre guerriere, che procedevano sui cavalli color della notte tenendo i loro archi puntati sui due prigionieri.
Le tenebre avevano sostituito la luce lunare nel cielo di Alma, e per Gad e Pinta non si prospettava niente di buono.

Per prendere in tempo l’aereo sarebbe dovuta arrivare all’aeroporto almeno tre ore prima del volo, il che significava alle quattro del mattino. Questo pensiero affiorò pian piano alla sua mente finché, come una sveglia interna, le fece spalancare gli occhi. Si tirò su di scatto e si guardò intorno, un po’ stordita. La sveglia segnalava con snervante precisione: 04:00.
“È tardissimo!” gridò lanciandosi giù dal letto.
Aveva appena poggiato i piedi a terra, quando un dolore lancinante vicino alla spalla sinistra la fece piegare sulle ginocchia. Si portò la mano sul punto dolorante, massaggiandolo. Probabilmente durante il sonno aveva fatto qualche movimento maldestro.
La valigia, già pronta, la aspettava sulla porta della camera, mentre il biglietto aereo svolazzava per la stanza, spinto dalla brezza fresca che entrava dalla finestra aperta. Rialzatasi, si precipitò a chiudere le ante che la sera prima aveva spalancato, soffocata dalla calura estiva. Il sole non era ancora sorto, ma la città era illuminata dalla luna piena: la osservò, prima di sigillare la finestra, e fu presa da una strana sensazione. Ma solo per un attimo.
“Maledetti déjà-vu” commentò sbattendo le ante.
Si vestì in fretta e furia, si passò la spazzola tra i capelli un paio di volte, infine afferrò con una mano la valigia e con l’altra le chiavi di casa, mentre con i denti teneva stretto il biglietto. Rischiò seriamente la vita saltando i gradini a due a due, giù per le scale di quel palazzo rosso, tanto che, arrivata finalmente in strada, potè tirare un sospiro di sollievo.
Chiamò un taxi, che la portò all’aeroporto.

Percorse a passo svelto la distanza che la separava dall’imbarco bagagli, complimentandosi con sé stessa per non essere poi così in ritardo. A pochi metri dall’hostess sorridente, talmente pochi da poter scorgere il luccichio dei suoi denti bianchissimi, un uomo le bloccò la strada.
Un paio di occhi scuri si fissarono sui suoi, e non li mollarono finchè l’uomo, che si stava avvicinando ulteriormente, fu a solo qualche centimetro di distanza da lei.
“Scusi, sono di fretta” borbottò tentando di scansarlo.
“Aspetta!” l’uomo la fermò con un movimento fulmineo del braccio.
“Ma chi è lei? Che vuole? Mi lasci!” alzò la voce per farsi sentire dai passanti.
“Ssh!” l’uomo portò l’indice davanti alla bocca e, quasi sussurrando, rispose.
“Sono Kostas. Devo parlarti, Blanca”.

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185 Commenti

  • Bel finale! E, personalmente, non lo trovo così pessimista. Se Kostas ha incontrato Blanca prima che prendesse l’aereo, significa che Blanca si salva e se si salva, può voler dire che la Profezia si avvera, giusto? 🙂
    A questo punto aspetto una nuova storia, così da poterla seguire sin dall’inizio! 😉

    • Esatto! Incontrando Blanca, Kostas le impedirà di prendere l’aereo… Quindi entrambi sono salvi. La Profezia però si sarebbe avverata solo se Blanca avesse recuperato il Sole… Bilancio: missione fallita, un morto, due prigionieri… Diciamo che la conclusione avrebbe potuto essere migliore! 😀

  • Oh no… finale aperto… Questo vuol forse dire che ci sarà un sequel? Se è così sono nei guai, dovrò seguirti per forza e rinviare il mio distacco da theincipit. Dimmi che non mi farai questo.
    Comunque questo racconto mi è piaciuto, è ben scritto e ha una trama non banale, anche se irrisolta.

    • Non ti preoccupare, non sarò la causa del tuo rinvio… Niente sequel, come dicevo qui sotto non li amo, preferisco sbizzarrirmi con un altro racconto (possibilmente da non lasciare irrisolto 🙂 ).
      So che non è tua intenzione, ma spero di leggere altri commenti da parte tua, sono stati molto illuminanti!

  • Complimenti, hai saputo gestire a meraviglia il patatrac.
    Scopriamo cosa ne è stato di Kostas (la sua idea folle e geniale). Però, a meno che tu non stia pensando già a un seguito, non si può lasciare Blanca nel dimenticatoio. Da lei siamo partiti e da lei dovremmo tornare. Probabile che Kostas sia l’anello di congiunzione.

  • Troppo facile abboccare all’opzione “… riaprirà gli occhi, e si troverà con Issey nel Limen” e troppo facile, in questo caso, risolvere il finale. Voglio vedere invece come te la cavi con “… non riaprirà gli occhi, è morta”. Sarebbe un bel coup de théâtre, all’ottavo episodio, sbarazzarsi della protagonista ma, soprattutto, sarebbe una bella prova d’autore inventare un finale inatteso. Sei brava, per questo andresti messa alla prova (ma ci sono tanti boccaloni in giro, temo).

  • Vado matta per l’ouroboros, dovunque si trovi. E se potessi avere la pazienza di vedermi addosso qualcosa ogni giorno della vita, è proprio il tatuaggio che sceglierei. Il viaggio. Le Temps Revient.

    Bell’episodio, mi ha fatto fare voli pindarici e li apprezzo sempre.

  • Il dilemma di Blanca a mio avviso, è in parte un falso dilemma: come può pensare di tornare al mondo conosciuto senza avere portato a termine la sua missione? Conta davvero sulle Amazzoni?
    Perciò rivoglio le Amazzoni (anche se i più abboccheranno all’amo del tatuaggio di Kostas).

    • Giusto: pensarla così è stato sciocco da parte sua, ma volevo che saltasse fuori un “lato oscuro” di Blanca derivante dalla situazione estrema in cui si trova… Certamente unirsi alle Amazzoni non le risparmierebbe la missione, anzi.
      Quanto al “falso” dilemma, non sono d’accordo: mi è sembrato quantomeno più stimolante di un “Prendo il sentiero di destra o quello di sinistra?”.
      Dispiacerebbe anche a me non rivedere le Amazzoni prossimamente, ma non svilirmi il tatuaggio, dai! Potrebbe avere risvolti interessanti.

      • Assolutamente d’accordo con te: un falso dilemma per Blanca, intendevo dire. Non stavo criticando la tua scelta.
        Spero che il mistero del tatuaggio sia svelato un po’ più in là, verso la fine. Potrebbe essere la chiave di tutto.
        Piuttosto, per rispondere alla tua replica, sono tornato sul tuo ultimo episodio e ho scoperto che il mio voto era stato annullato. E no, stavolta sono sicuro che avevo già votato perché sono stato il primo a votare e le Amazzoni avevano il 100%. Qui c’è un baco di sicuro.

  • Insomma, da qualsiasi punto di vista la si pone, la questione sempre ingombrante sarà. E allora che sia una verità ingombrante. Aspetto che nella società attuale sfugge sempre… almeno godiamocelo nella narrativa 🙂
    Credo che da questo momento in poi la trama troverà sempre maggiori connotazioni con il genere avventura.
    Sempre più bella questa storia. Brava.

  • Dai, è carinissimo. È scritto molto bene e mi hai fatto provare le stesse emozioni di quando da bambino vidi Labyrinth e Willow. E a mio modo di vedere c’è anche un meraviglioso messaggio ambientalista di fondo. Davvero complimenti, attendo con ansia il seguito.
    Però come genere lo definirei più un Fantasy – Fiabesco 🙂
    Voto la terza. Qualcuno di poco raccomandabile ha seguito la compagnia.

    • Muchas gracias, quando nei commenti mi parlate di emozioni suscitate sono sempre (ovviamente) felicerrima. Messaggio ambientalista dici? Curiosa questa osservazione, potrebbe essere uno spunto in più per il racconto… E poi mi sembra un bel complimento.
      Per quanto riguarda il genere, penso che la classificazione allo stadio del primo episodio sia qualcosa di abbastanza sadico, io per esempio ho scelto “Avventura” più che altro perchè mi piaceva il simbolo con la foglia… Nessuna pretesa! Adesso, dopo quattro episodi, concordo con te sul fatto che “Fiabe” o “Fantasy” forse sarebbe più appropriato… Ma i risvolti dipendono tutti da voi lettori. 😉

      P.S. Grazie anche per aver sbloccato il sondaggio, incombeva una terribile parità…

  • Tra l’onirico e la realtà parallela alla Murakami. Mi piace molto che le alternative da te proposte siano – almeno apparentemente – divergenti e non delle semplici variazioni sul tema. Il mio voto non lo dichiaro.
    Ti seguo. Mi piace lo stile di scrittura. Solo non amo l’uso del corsivo (anche se sempre meglio del grassetto o del testo in maiuscolo) per l’enfatizzazione di alcune parti. L’enfasi, a mio avviso, va espressa con la scelta delle parole e lasciata, in buona sostanza, alla sensibilità del lettore.

    • Mi inchino di fronte anche a un vaghissimo parallelismo con Murakami! Grazie, Roberto, soprattutto per il tuo senso critico: troppi complimenti fanno girare un po’ la testa. Ho scelto il corsivo perchè mi sembra la soluzione più “elegante” per enfatizzare certe parti del discorso; non che diffidi della sensibilità del lettore, si tratta solo del mio senso estetico. Attendo con ansia i tuoi prossimi consigli 🙂

    • Sono tutte belle opzioni e sarebbe fantastico creare un mix, ma scrivendo il seguito ho già dovuto fare un sacco di tagli per rientrare nei 4000 caratteri, e mi piange il cuore… Spero che il prossimo episodio non ne risenta! 🙁

  • Si rivive l’intero sogno di una persona…magari la risposta del proprio subconscio che ha come la sensazione di voler rimettersi a posto con la coscienza per guarire da un qualche persistente corruccio che Blanca non potrebbe altrimenti percepire.
    Molto introspettivo.
    Aspetto il seguito .

  • Ho votato per il vecchietto basso e magrolino. Non resisto ai vecchietti bassi e magrolini, sono sempre dei personaggi splendidi. Però vedo che l’opzione-vecchino è un po’ indietro…

    Bell’immagine quella del volo in solitaria, con l’hostess a tamburellare sul portavivande e primo capitolo che incuriosisce.
    Vediamo un po’ dove ci porti. Dato il buio, io nel dubbio ti seguo da vicino, ok?

    D.

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