VELIA, LA FURIA DELL’ETRURIA – LA BATTAGLIA DEL TRASIMENO

Dove eravamo rimasti?

Cosa intendi che Velia faccia? Che si allei a Cartagine. (50%)

Ove tre uova fanno un pollo…Un nuovo mattino tinge il cielo dell’Etruria con degl’indaco meravigliosi; poche nuvole tinteggiano l’immenso etere poggiato sui colli, e Velia è tanto di buon umore che tre uova sfrigolano in padella: non per lei…
Al suono gentile di tuorli e albumi che si condensano, l’ostaggio riapre gl’occhi timidamente; la feritoia della stalla lo carezza con un raggio di sole mattiniero, e più in basso, i raggi si moltiplicano tante volte quanti sono i riflessi concessi dai nutriti ciocchi di Velia, posti sulle spalle selvaggiamente.
Siede accanto a lui, gambe conserte; un cenno del capo è un invito a nutrirsi di quel che frigge fra i due sopra quattro pietre in cerchio.
L’uomo s’alza, e dopo un’occhiata diffidente e circospetta, trangugia il tutto senza troppo dileguare il sentimento. “Saprai che la disciplina militare impone degl’obblighi verso i quali impossibile sarebbe il sottrarsi”.
L’uomo mastica meno; la guarda. Annuisce e continua…
“Hai dunque intenzione di scortarci verso questo fantomatico esercito”.
“Molto meno che scortarvi. Molto più che esercito. Molto meno fantomatico di quanto pensiate, Dragonessa dell’Etruria”.
“Spiegami meglio questi tre passaggi: non li ho a fuoco”.
L’uomo conclude o principia con una risata: “Ma davvero avete tenuto fede alla mia recita?! Mi stupisco di voi, comandante”.
“Non ho chiaro il concetto: hai finto? Ti sarebbe convenuto continuare, perché sto per ucciderti”.
“Ma ho validi motivi per averlo fatto!”.
“Riuscirai ad essere più veloce del mio istinto omicida?”.
“Spero proprio di sì: non debbo scortarvi da nessuna parte perché l’esercito è già qui; almeno: in buona parte… Non può chiamarsi esercito ciò che si avvale di insostituibili fanterie e… non si può temere che sia fantasmagorico un comandante vivo e vegeto come me: parlate con Asdrubale, braccio destro di Annibale e suo intimo amico in battaglia. Ogni suo ordine per me è un piacere. Ed è con piacere, pertanto che vi do la notizia: la forte legione che avete accorpato a voi ultimamente, non è composta di validi etruschi ribelli, ma da una buona fetta del nostro plotone… Saprò testimoniarvelo se mi lascerete parlare a tu per tu con loro in maniera spicciola”.
“Non ce n’è bisogno; dunque nessuna alleanza: la cosa è già fatta”.
“Avremmo potuto far sì che il sospetto aleggiasse, o che non vi fosse affatto, ma abbiamo preferito rivelarvelo. Perché si tratta di fare il colpaccio o ora o mai più”.
“Che intendi?”.
Dopo essersi guardato bene dal far sì che altri guardassero: “Una forte legione romana è in marcia questi giorni lungo la laguna del Trasimeno. Fra di loro sono altri dei nostri; camuffati al par di me. Ne potrei contare meno d’un terzo. Si tratta di schiacciare Caio in una morsa senza uscita: da una parte noi e voi, dall’altra i legionari nostri, che a quel punto si rivelerebbero; e poi, di qua il Lago, ove periranno, e di là… il motivo certo della loro fuga: mostri di cui presto saprete”.
“Mi sembra una buona strategia”.
“La migliore; ma si tratta di non compromettere nulla con la possibilità di soffiate e cose simili… I soldati oggi sono soliti corrompersi sin troppo facilmente”.
“Non i miei, Asdrubale: loro combattono per me, non per l’Etruria”.
“Ma io non rispondo né ai tuoi ordini, né all’Etruria: ma ad Annibale e Cartagine”.
“Africani! Razza di vipere velenose… e sia, attore dei miei stivali… ma se mostri avrete voi dalla vostra, mostri avrò io dalla mia… e guai a voi se ve li sguinzaglierete contro!”.

Ora si tratta di raggiungere una taverna; Velia non diffida più di niente e nessuno: troppa fiducia in sé, nella sua spada o nel fatto che costui tenga alla propria vita…
Il locale è piccolo e poco frequentato; ad un tavolo un cencioso cartomante si fa le carte da solo.
Asdrubale va a sedergli di fronte, e accanto Velia.
“Cerco il Negromante” esordisce l’uomo; il cartomante, lento e lumacoso, smette di girarle e solleva lo sguardo: lo riconosce. “Alla Locanda ‘La Luna Spezzata’. T’indicheranno un’altra locanda ancora”.

Quando incontreranno Annibale?

  • Annibale non è più lì: è già in viaggio, e... (100%)
    100
  • Una volta raggiunta la locanda successiva alla prossima. (0%)
    0
  • Una volta raggiunta la prossima locanda. (0%)
    0
Loading ... Loading ...

Categorie

Lascia un commento

11 Commenti

    • Cara Alhena, i cieli etruschi sono notoriamente indaco… siamo noi che siamo distratti e li immaginiamo a pois; poi basta fare una breve statistica in giro (specie nei centri di qualsivoglia città italiana), e il mistero viene a galla…
      In merito alla bio… mica spererai che un tipo come me si sforzi a semplificare?! Prende la VERA bio scritta tempo addietro e la schiaffa lì… la foto già c’era… e insomma, sono un inter-sfaticato che non sa nemmeno se ciò che gli viene chiesto in questo o quel punto sarà pubblicato pubblicamente. Ora sai tutto di me a parte l’altezza; ma quella è un segreto anche per me…

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi