Dove eravamo rimasti?
Stringhe.
Evapora l’intorno e resto, galleggio tra le lucciole di dio.
E’ possibile trovare la pace nel centro esatto del maelstrom.
E non vi dirò nulla.
Vi lascerò sbirciare quell’attimo umile di resa al tanto maggiore, sia cosmo, sia altare, sia meraviglia di creatura minima di fronte a un infinito.
Nessuna illuminazione, nessuna evoluzione.
Pacificazione.
Forse è passata una notte o forse è passato un sogno.
O forse mi hanno fatto una pera, dall’altro lato.
Riprendo possesso della mia maschera da carogna.
L’intorno rientra in assetto, i miei anfibi sono di nuovo sulla rampa di metallo in fondo al traforo clandestino.
Tutto tace tra i metalli scolpiti a penetrare il ventre dello spazio.
Dove ho visto il varco delle stelle brilla sull’acciaio una minuscola biglia di vetro.
So che non riuscirei a sollevarla neppure con l’ausilio di mille esoscheletri potenziati.
Nessuno sparo, nessuna detonazione.
Il silenzio di una conclusione che forse è un inizio.
Giro sui tacchi e la donna che è stata la mia guida mi osserva con la testa chinata di lato, le mani sottili non più convulse a stringere la granata al plasma. Monna Lisa in fondo al pozzo di Alice.
Diamo fiato alle parole per convenzione, ma non sarebbe necessario. Inizio io.
« Coreografico, non c’è che dire. »
Alza le spalle candide, colline dolci tra voille e sfondo di lastre brunite di rivetti.
« Era necessario. Pattern cognitivi in accordo ai tuoi parametri di controllo del superio. Pesantucci, Sfinge. Hai lo stesso grado di abbandono emotivo di un radiatore di ghisa. »
Ghigno. Poi sento scurirmi lo sguardo. Accenno verso un alto indefinito.
« Fammi capire. Di là sanno? »
Altro sorriso degno di Leonardo.
« Un passo per volta. Diciamo che abbiamo predisposto perché al tuo risveglio questa porzione onorica non ti causi problemi. »
« Non posso inventare nulla, Ellen. I report al rientro da Havoc sono tracce neurali. »
Scuote la testa senza enfasi, tranquilla.
« Ricordo contraffatto. Questo varco e la land non autorizzata risulteranno detonate e rimosse. Naturalmente, non sei riuscito a capire chi c’è dietro al progetto. E’ possibile che questo ricordo indotto ti capiti tra i piedi nei cicli onirici naturali. »
Sospiro e alzo le spalle. Cerco sempre di rimuovere troppe riflessioni nei confronti dei giochini fatti alle mie cellule neurali. Ma di questo non mi lamento. Concludo al meglio del mio sguardo più bianco e bieco.
« Ho un preavviso di risveglio. »
Annuisce e minuscole lucine verdi le serpeggiano tra le iridi come folletti in libera uscita. Non risponde e io sento il torpore consueto che mi inonda le membra qualche attimo prima del risveglio nel mondo reale.
« Come diavolo hai fatto a trovare i biglietti? »
« Contatti giusti bello. La mia donna mi staccava le braccia se non la portavo alla finale. »
« Hai il solito culo elefantiaco…buono, Agente. Missione lunghetta, stai fermo qualche momento. »
« Perché mi capita sempre la tua brutta faccia al risveglio? »
« Sei bello te. Ciucciati gli integratori e liberami il lettino. E quindi siamo in tribuna, caro mio, anche se mi è costato mezzo stipendio…»
Mi siedo e i discorsi domestici dei biomed mi cullano in sordina. Se non ricordo male, adesso ho due turni di riposo. So bene che se avessero letto qualche problema nelle mie tracce neurali, ora sarei convocato dal capo, e non libero di trotterellare verso casa.
Ma per una volta, non chiudo in un cassetto Havoc fino al prossimo turno.
Per una volta, non vedo l’ora di rientrare solo per la blanda speranza di incontrare qualcuno di preciso.
Di là è iniziato qualcosa.
Tra i ragazzi cattivi e le mille spire dei nostri peccati. Bene? Male?
Cosa è successo?
Quello che presto impari di là è che non esiste mai la parola fine. Che ogni punto è solo la piccola orma di un viaggio, e l’unico reale peccato senza redenzione è smettere di farsi domande.
Ci incontreremo ancora.
In Havoc mi chiamano Sfinge.
14/02/2014 at 12:47
Non so mai cosa commentare al tuo racconto: mi si impiglia addosso e mi trascina.
Ed è bellissimo essersi fatti trascinare fino a qui!
13/02/2014 at 23:50
bel personaggio e ottimo racconto onirico.
08/02/2014 at 18:28
Un ottima conclusione. I miei complimenti per come hai scritto questa storia. L’ho seguita con molto piacere.
Condivido l’annotazione che ti fa michelfranzoso, per quanto riguarda alcuni tratti in cui c’è il rischio di perdere la connessione con l’immaginazione del lettore. Ma, d’altro canto, ho davvero apprezzato alcune qualità che il tuo modo di raccontare evidenzia in questa storia – una capacità di sintesi e di condensare significati in una semplice frase, l’uso delle parole appropriate per evocare descrizioni e sensazioni specifiche. Dialoghi e coerenza nei personaggi. No, non sto facendo una scheda, è che leggere questa storia mi ha fatto anche riflettere sul come si scrive. Doppio apprezzamento, quindi. E… attendiamo nuovi episodi 😉
06/02/2014 at 20:03
A fine storia non posso che farti i complimenti per lo stile unico.
Rende l’atmosfera e i personaggi perfettamente.
Una sola annotazione (di cui già forse ti accennavo): attento a non sacrificare sull’altare dello stile la comprensione della storia. In certi passaggi diventa difficile seguirti.
06/02/2014 at 12:24
Oh no! Ma è finito sul serio?
Questo è solo un assaggino…io voglio sapere tutto di Sfinge!
17/01/2014 at 16:10
Questo stile “a singhiozzi” mi piace moltissimo, e ora mi preparo al gran finale… Molto attraente il vuoto stellare, sìsì.
06/02/2014 at 12:26
Come ha suggerito Sfinge, forse i finali non esistono 😉 Grazie di aver seguito questa storia.
10/01/2014 at 20:42
Mi sembra giustissimo lasciarti carta bianca per l’ultimo atto. Mi piace molto questa ambientazione e il modo in cui scrivi; mi sono letto la storia tutta d’un fiato. Mentre leggevo i primi capitoli, lo stile mi ha ricordato – con gioia – la “roba tosta” di J. Ellroy. Ma in seguito ho trovato molte altre chicche. Insomma, complimenti e buon proseguimento.
06/02/2014 at 12:28
Coff, grazie mille ma mammamè, magari riuscissi ad avvicinarmi anche solo lontanamente a quei mostri. Grazie per aver trovato e seguito la storia, e per la pazienza per l’ultimo episodio molto in ritardo.
30/12/2013 at 03:28
il dantesco “uscimmo a riveder le stelle” mi attira, anche perchè dantesca è questa Babele infernale che penetra la terra.
Ma ti conosco, resisto alla tentazione e scelgo di lasciarti mano libera sul finale.
Quando giochi il tuo gioco ci sai davvero fare; sempre un po’ troppo spezzato per il mio gusto di tramista. Ma anche modulato su registri più temperati, reggerebbe benissimo.
Bellissima la gravità onirica, molto inception.
06/02/2014 at 12:31
Ed ecco finalmente il finale, probabilmente ancora più spezzato 😉 Grazie per avermi seguito e io invece attendo il seguito della tua storia!
28/12/2013 at 08:38
“Ellen è una sibilla circondata da capelli fluttuanti come alghe d’argento biondo, i suoi occhi gareggiano a lucore verde con il plasma balistico diretto alle sentinelle ronzanti.”
Questa descrizione mi è piaciuta davvero molto! Continuo ad apprezzare il tuo stile, completamente originale…
Ho votato per il vuoto stellare…
06/02/2014 at 12:29
Grazie Nunzia, ecco il vuoto stellare e l’episodio conclusivo, con un empio ritardo. Grazie per aver seguito questa storia.
27/12/2013 at 23:41
Leggerti è un’esperienza stupefacente, in tutti i sensi. Stelle!
06/02/2014 at 12:30
Grazie :)), ed ecco l’ultimo episodio. Grazie per avermi seguito.
27/12/2013 at 18:49
L’immagine iniziale, dominata da una fisica onirica e rivoluzionaria, è meravigliosa. Tutto scivola e la loro sembra una danza. Davvero bellissimo.
Ora, stelle!
06/02/2014 at 12:32
Grazie Margherita, ecco con molte scuse del ritardo, l’ultimo episodio. Grazie di aver seguito questa storia.
26/12/2013 at 19:19
Scusa, mi sono lasciata influenzare dall’amore viscerale che ho per Pacific Rim e così ho votato per il Kaiju 🙂
06/02/2014 at 12:33
Stavolta il responso dei lettori non ha favorito i Kajiu; ma siccome sono piaciuti un mondo anche a me, li teniamo da parte per qualche storia futura. Grazie per avermi seguito e a presto 🙂
26/12/2013 at 09:23
Voglio una delle tue rutilanti sorprese: perciò scelgo il fitto nebbiùn.
(Già mi manca questa storia: diventerà un libro? Ci conto. Ma nel frattempo non potrai non lasciarmi qualche oliva di antipasto con un nuovo raccontino su TheIncipit).
06/02/2014 at 12:34
Dopo un epico ritardo, ecco la conclusione. Sulla tua domanda la risposta è: chi può dirlo? :).
22/12/2013 at 15:17
Ellen non è sola. Un bel colpo di scena ci starebbe benissimo! 😉
Io sto per concludere la mia storia, è in atto un sondaggio… vuoi partecipare?
11/12/2013 at 17:00
Voto per il level design in mutamento.
Mi piace come hai saputo mantenere quest’atmosfera onirica.
11/12/2013 at 15:21
Sempre bello, lasciarsi cullare e sballottare dal ritmo della tua scrittura.
L’opzione damascata affascina anche me, la scelgo!
11/12/2013 at 10:30
Voto per …….umori rossastri. La luna nel cielo si alza, illumina rossa il deserto.Poetico
11/12/2013 at 08:17
Che ritmo lucreziano le ultime sette righe! Anche la poesia ci regali: gah.
(Per non disperderne subito l’effluvio, scelgo l’opzione più alata, cioè quella damascata).
10/12/2013 at 22:46
Il level design muta… Eccome se muta 😀
Anche se i cryss mi attiravano tanto tanto tanto. Solo che non voglio lasciarmi influenzare dal mio spirito sanguinario di stasera
09/12/2013 at 19:59
Deve sapereeeeeeeee 🙂
09/12/2013 at 16:34
Stavolta sei stato talmente veloce che persino il sistema di TheIncipit non ha fatto in tempo a notificarmi il nuovo capitolo. Va beh, è stata una bella sorpresa trovarselo qui, ancòra ben caldo, mentre mi concedevo due passi digestivi su Havoc.
(Sorrisi, bugie, spari, ça va sans dire. Niente videotape?).
08/12/2013 at 01:06
Mondo onirico e fantascienza per me è un mix irresistibile, fin dai tempi di Matrix. Ma col tuo stile, e te l’avranno detto in tanti, è impossibile per chiunque non restarci avvinghiati.
Aspetto il seguito… sorrisi, bugie e spari è la storia del mondo!
05/12/2013 at 02:15
Overdose di sincopi.
Troppo per me, lo sai.
Ma l’impatto emotivo c’è comunque.
05/12/2013 at 18:03
Un giorno ti dedicherò qualche pagina wildean-whartan-provenzal-vittorian-ondivaga. (Ai rilievi della Austen non ci arrivo, vengo colto da demenza prima, ma lo sai ;).
04/12/2013 at 17:35
Sorrisi, bugie e spari.
Opzione irresistibile 🙂
05/12/2013 at 18:04
Citazione pregna. Io sono un fautore di Colui che ho osato citare. Senza falsi intellettualismi.
02/12/2013 at 21:46
Uno-due da urlo! 😀
03/12/2013 at 16:05
La mia fervida immaginazione ora immagina Bana che corre via urlando. ^^ (Grazie 😉
01/12/2013 at 00:11
Il Ka è una ruota. Il Ka è come un vento. … 🙂
(Grande, Folco)
03/12/2013 at 16:06
Esatto! ^_^ Hai colto esattamente la virata (ma lo è? 😉 del plot.
30/11/2013 at 21:48
la terza opzione è quella più adatta. Bel capitolo, con la solita scrittura a lampi… bagliori che rischiarano il racconto. Davvero originale il tuo stile!
03/12/2013 at 16:08
Lampi che stavolta hanno preso un po’ la mano. La prossima vediamo di ammansirli. Grazie 🙂
30/11/2013 at 09:05
Leggendo sembra di sentire il clangore e gli scoppi del combattimento. Parole e suoni scomposti che scaturiscono da compostissime schiere ordinate.
Sorrisi, bugie e spari mi sembra una sequenza appropriata in questo momento…
03/12/2013 at 16:09
Allora l’obiettivo è stato raggiunto. Forse ;). Grazie ^^
29/11/2013 at 22:37
Suppongo sia l’omaggio havocchiano al lirismo poetico post fissione nucleare.
Bello, il deragliante senso del precipizio aggredisce e intercetta le percezioni, sinestesia in fase di decollo permanente, ed è sempre molto, molto bello.
Deve sapere.
03/12/2013 at 16:13
Post sicuramente 😉 Cosa, è ignoto: Grazie Jay (Ogni tanto anche Sfinge legge i commenti, se grugnisce vuol dire che è contento ). Ma dovrei scrivere un racconto a parte sullo sgabuzzino dei personaggi 🙂
28/11/2013 at 14:27
Adooovo questa scrittura in stile “Guida galattica”, e poi i bad boys sono una tentazione irresistibile.
28/11/2013 at 14:06
Questa qui non è prosa, è un viaggio siderale al limite del linguaggio. È un discesa nel Maelström del lessico. È talmente psichedelica che ti spalanca le pupille e ti fa fare un giro su te stesso… un giro su te stesso. È roba forte, una botta da discoteca. Ma che è freestyle? Lo hai inventato tu? Anche io voglio scrivere così, prestami l’avatar.
L’unico pensiero sensato che riesco a mettere insieme dopo questa overdose di immagini è: chi ha rubato gli incipoint a questo racconto?
Il plot è geniale. Bedda matri!
Credo che il voto abbia poca importanza… tuttavia ho votato.
28/11/2013 at 17:28
E’ buffo; continuo a leggere commenti (belli, e grazie, a tutti) sullo stile. Tra i tanti che mi è capitato di mettere in pratica, questo è quello che mi rilassa di più. Ci gioco e lui gioca con me. Sì, a volte è un po’ indocile, prova ad assumere il controllo e va preso a sediate. L’origine? Quello che posso dire è che, tra le molte letture (_devo_ leggere molto, è una dipendenza accertata, ed è abbastanza onnivora), se potessi, con rispetto e piena consapevolezza della loro maestria, scegliere un paio di esempi di giocolieri in questi lidi, mi vengono in mente Cormac McCarthy, o Alan Altieri. Il primo Gibson. Ma sono quei momenti che poi rileggo del mio, e vedo un creaturillo che si agita scomposto ai piedi di Godzilla. Quindi, in sintesi, non saprei 🙂
(Yep, Jay, sono in scuderia AL, e fai un fischio se capiti alla fiera del libro next we, io ci sarò).
28/11/2013 at 17:43
“Più libri più liberi” intendi? Ci sarò il 5 e il 6, quindi infrasettimanale, spero d’incontrarti, così mi spieghi un po’ 🙂
28/11/2013 at 18:48
Sicuramente il 6 ci sarò. Rendez-vous allo stand dei nostri, direi ^^. Dovrei essere là in giro dal primo pomeriggio.
28/11/2013 at 12:14
Accidenti. Mi ero persa le avventure di Sfinge. Che fico, il suo lavoro. (Nonostante la compagnia faccia schifo)
Ma tanto adesso arrivano i bad boys!
27/11/2013 at 11:08
… è tempo di brutte compagnie e voto per i boys. Bello questo capitolo, hai una scrittura sincopata, piena di metafore e immagini suggestive, come piace a me…
27/11/2013 at 16:28
Sincopata o inconsulta, a seconda dei punti di vista 😉 (la seconda è il punto di vista che mi coglie sempre quando finisco un buon libro). E vedo che i bad boys chiamano forte. Vedremo di mettere una bella sfida di fronte ai nostri.
26/11/2013 at 17:56
Ti fai sempre desiderare (a incipriarti il naso tu ci metti una vita…) ma caspita se ne vale la pena!
(Ora mi metto comodo – tanto c’è tempo, già so – e ti aspetto accompagnato dai bad boys).
27/11/2013 at 16:30
Potrei stupirti 🙂 (E comincio a svegliare Sfinge. S’è abituato a ferie troppo lunghe. Next entro 3 gg.)
26/11/2013 at 17:46
Bad boys on the way.
Obviously 🙂
26/11/2013 at 17:37
La frase sulle imprecazioni è scultorea, in ogni singolo vocabolo.
Ma lo sai già che in questo genere di prosa sei eccellente 🙂
26/11/2013 at 17:44
:3 :3
Ora mi metto in paro con la lettura, ne ho diversi accumulati.
16/11/2013 at 12:57
I tuoi scampoli di assenza si fanno sempre più interminabili…
(Torna ad allietarci, Folco!)
22/11/2013 at 23:18
Chiudo un periodo un po’ delirante e la prossima settimana sguinzaglierò Sfinge (che sta prendendo a zampate lo sgabuzzino) in modalità più regolare. Grazie tanto per i commenti 🙂
05/11/2013 at 16:24
Questa è una gran storia! Complimenti! L’ultimo capitolo mi è risultato un poco ostico, ma l’accenno a *quel* personaggio con gli occhi cobalto e lo stetson mi ha stesa!
05/11/2013 at 13:17
Cielo in tempesta con portale tra le nuvole.
Altro bel capitolo!
04/11/2013 at 10:39
per me la route 66 è un mito intramontabile. Quindi voto per il portale nel cielo che si apre su di essa
04/11/2013 at 09:00
… io vado sul classico: anello circolare di origine aliena…
03/11/2013 at 17:33
Coppia cinematografica Ellen e Sfinge! Scelgo il portale e la simil-Route 66.
🙂
03/11/2013 at 17:26
vada per la Route 66 🙂
03/11/2013 at 13:30
Credo di averlo già detto, mi piace il tuo stile, però permettimi un appunto: talvolta diventa eccessivo.
Questo capitolo, confesso, ho faticato a seguirlo…
04/11/2013 at 00:40
Grazie, perché l’ho rilevato pure io; dialoghi mi funzionano, la narrazione su questo epidodio non mi convince, non ho trovato un buon ritmo tra parti vagamente compiute e quelle più inconsulte; ci lavoro, oltre al divertimento vorrei migliorare quello che voi, fin troppo generosamente, chiamate stile, e per me a ora era soltanto uno scrivere libero.
03/11/2013 at 10:33
Bellissimo capitolo, con dialoghi serrati e gustosi.
Gustosi proprio in senso papillare.
E poi il mix onirico è un colpo di genio. Pistoleri insieme alla Wharton e a un velivolo mezzo steampunk *___*
Il “texano e la sua squadra meraviglia” continuano a farmi ridere 🙂
In questo stile “libero” rendi benissimo, si percepisce che è proprio naturale.
04/11/2013 at 00:44
Ho tirato dentro un personaggio e una frase (oltre al titolo dell’episodio) di una serie fantasy di un grande narratore (sì, nel suo genere, imho, è un grande narratore); mi pareva ci stesse bene. Vediamo se col prossimo episodio riesco a non infamarli troppo. Lunghi giorni e piacevoli notti 😉
03/11/2013 at 09:08
Piacere puro. Ecco quello che ho provato leggendo anche questo capitolo.
(E ho sorriso, molto. Sfinge è un gran personaggio e il rapporto con Ellen fa brillare assai entrambi: encore!)
25/10/2013 at 22:16
La tua è una scrittura sincopata, sai quei ritmi musicali che non hanno una vera e propria melodia, ma seguono un andamento ondivago, molto movimentato. Bello, mi piace questo stile molto diverso dal mio, forse proprio per quello! Mi piacerebbe adottare un registro come il tuo e anche la storia è trattata in modo originale. Ti seguo… comunque meglio servirsi di un veicolo!
25/10/2013 at 23:05
Sto giocando a stile libero, infatti, divertendomi molto quando posso ritagliare un episodio (se poi lo stile sia libero e agitato o libero e altro pace, qui è bello proprio scrivere for fun). Grazie a tutti per i commenti, prossimo episodio tra qualche giorno.
21/10/2013 at 16:49
Gran trovata. Scrittura scorrevole.
Solo una domanda: non ho ben chiaro, Sfinge sarebbe l’avatar del protagonista in Havoc?
Ti seguo, e condivido il prurito alle mani nei confronti della Sharp.
21/10/2013 at 17:36
> Sfinge sarebbe l’avatar del protagonista in Havoc?
yep 🙂
22/10/2013 at 14:56
Tutto chiaro!
🙂
16/10/2013 at 10:56
voto per l’utilizzo di un veicolo, più avventuroso che stare al riparo 🙂
16/10/2013 at 09:41
Anche io sono per la ricerca di un riparo !
Bravo Fosco, il tuo stile “tira” il lettore dentro la storia (mi sento la sabbia negli occhi 🙂 )
15/10/2013 at 23:37
Voto per cercare riparo. Mi piace l’immagine della tempesta di sabbia.
Altro bel capitolo, bravo!
15/10/2013 at 21:35
Oh, a me come scrivi piace proprio tanto: inventiva, stile innovativo, immagini folgoranti, trovate geniali.
(Voto la passeggiata con voile provenzale al vento).
14/10/2013 at 10:45
Direi che le presentazioni hanno preso il sopravvento:procediamo?
15/10/2013 at 17:24
Rientrato sugli orridi lidi online da pochissimo. Procediamo? Massì. Vado a svegliare Sfinge.
04/10/2013 at 13:55
“Perché” cos’altro? è una delle 5 W fondamentali…
Mi piace il tuo stile, ti seguo!
05/10/2013 at 21:01
Se procede così la tendenza dei voti, le 5W hanno indicato il titolo del prossimo episodio: Why not. 😉
02/10/2013 at 15:03
Sfinge, al contrario mio, ha apprezzato più la fonte cinematografica che quella letteraria, dunque la Olenska è bionda. Scusate i refusi, la prossima volta rileggo una volta di più. Grazie per i vostri commenti e al prossimo episodio 🙂
02/10/2013 at 13:32
non ci siamo ancora presentati. bell’atmosfera, complimenti 🙂
02/10/2013 at 10:44
Voto per “non ci siamo ancora presentati…” Complimenti, è davvero una bella storia. Molto originale!! Ti seguo! 😉
02/10/2013 at 10:13
<>
Non farei arrabbiare la contessa sparandole contro couna tripletta di aggettivi 🙂
Mi piace tantissimissimo !!!!!
02/10/2013 at 10:21
mi taglia sempre quello che c’è fra le virgolette…
Dicevo, non facciamo indispettire Olenska e chiediamole solo perchè 🙂
Ma la contessa è bionda come quella cinematografica o intensamente bruna come quella letteraria?
02/10/2013 at 09:44
Impossibile, improbabile, inaccettabile: mi piace così tanto questa risposta !
02/10/2013 at 09:20
Perhè?
Prima di rifiutare, vorrei saperne qualcosa di più.
Bel capitolo, bella atmosfera (come al solito).
02/10/2013 at 08:37
Accidenti che bravo. Inutile che ribadisca quanto ho scritto giusto qui sotto, anche perché ne direi ancora meglio e diventerei stucchevole.
(Voto l’opzione dandy, ça va sans dire).
02/10/2013 at 08:32
Molto bello!!! Mi sono sentita lì in mezzo a loro…aspetto il prossimo episodio!!!
25/09/2013 at 15:27
Non amo particolarmente la fantascienza, ma quando è così ben scritta e descritta, così creativa e ricca di trovate interessanti, la leggo volentieri.
(Il nano di sapore lynchiano intriga e le tre opzioni sono una più stimolante dell’altra: scelgo a malincuore).
20/09/2013 at 00:18
Edith Warton = rose gialle impossibile scegliere diversamente 🙂
Bel capitolo e non vedo l’ora di sapere di più sul nano…
19/09/2013 at 16:01
ciao Lo Folco, gran bella storia, complimenti. Ho votato per il nano che estrae l’arma 🙂
19/09/2013 at 10:29
non ho saputo resistere al richiamo delle rose gialle 😀
19/09/2013 at 10:05
E’ una notte perfetta per acquistare rose gialle..
Bel capitolo, bell’atmosfera..
Aspetto il prossimo 😀
15/09/2013 at 23:31
HQ Location Summary | Void Tickling – Badlands di Altroverso. Fattore di rischio per gli agenti: 85%. Situazione: parametri non sufficienti. Ingaggi suggeriti: Survival. Altre note – Obbligatorietà
Eccomi, son tornata e mi godo questo racconto di fantascienza che già mi piace un sacco ! Al prossimo episodio!
14/09/2013 at 17:40
Grazie per i vostri commenti. Il gate per Havoc si aprirà nel corso della prossima settimana. Direzione, a voi navigatori 🙂
btw: vi saluta anche Sfinge, ma è autorizzato a parlare solo nella storia. E’ un po’ truce e mi ha incaricato delle pr con voi 😀
Buona lettura e buona settimana.
14/09/2013 at 13:43
Ehilà!
Sono contenta di aver letto del tuo incipit su Fb perché merita eccome! 😀
Originalissima l’ambientazione, ricostruita con poche parole ma molto vivida.
Come Giulia, concordo sul fatto che con un’azione non troppo pericolosa si ha modo di conoscere un po’ meglio il mondo di Havoc! 🙂
Ti seguo!
14/09/2013 at 11:18
Oh come mi piace la fantascienza *___* anche per me Bliss Nova!
13/09/2013 at 14:27
Voto per Bliss Nova…qualcosa mi dice che la nottata però non sarà così tranquilla come sembra!
Bravo! Ti seguo!
D.
13/09/2013 at 10:09
Ho scelto la situazione meno rischiosa.. Così entriamo pian piano nel mondo di Havoc..
Bella storia, mi piace molto..
Ti seguo!
13/09/2013 at 11:27
io invece ho scelto la situazione di rischio più alta 😀 checcevoifà 😀 haha
bell’incipit, davvero intrigante!
13/09/2013 at 11:32
Io ero indecisa tra la più rischiosa e quella più sicura..
Oggi mi sento buona 😀