Before… • To be continued! •

– 1° – VanillaSex.I corpi intrecciati scivolavano sul rosso cupo delle lenzuola di seta, il sensuale fruscio si accordava alla perfezione con i gemiti d’appagamento che inondavano la stanza.

Connor era adagiato sulla sua poltrona… era l’unico contatto pelle a pelle che desiderava in quel momento.
Sorseggiava il suo Bushmill’s Irish Whiskey gustandone l’aroma intenso dolcemente salato, un gusto
che ben si sposava a quella che era una delle scene delle più eccitanti da vedere.
Mantenere le distanze rendeva tutto ancora più stimolante. Due bellissime donne si donavano piacere a vicenda, solo per lui, e questo non poteva che scaldargli l’anima.
La loro pelle riluceva sotto un sottile velo di sudore, rendendo Latisha una succulenta cioccolata e Ylenia un’impalpabile panna.

«Voglio sentirvi godere all’unisono. Voi piccole viziose sapete come fare, non esitate oltre!»
A quell’ordine le donne si fermarono. Mettendosi nella posizione più adatta per essere osservate meglio da Connor, lasciarono che le loro bocche s’impossessassero l’una del sesso dell’altra.
Le lingue rosate affondarono nelle carni umide, le dita danzarono lente dentro e fuori, dentro e fuori, fino all’apice di un orgasmo che scosse entrambe. Anzi, tutti e tre.
«Brave, ora venite a prendervi cura di me!» Le donne scivolarono giù da letto, come gatte in calore avanzarono verso Connor camminando carponi.

Non avevano bisogno di ordini, sapevano cosa desiderasse Connor. Il suo corpo era teso per l’eccitazione trattenuta, il membro eretto pulsava verso le loro bocche, in attesa di un appagamento coinvolgente e totale.
Le dita di Latisha accompagnarono il morbido massaggio che la sua lingua stava dedicando all’interno coscia delle gambe di Connor.
Un lento percorso fino al suo inguine, saltando volutamente il pube, per lasciar spazio alla bocca di Ylenia.
Perso sotto il calore di quelle donne che lo stavano “torturando”, Connor si trovò a pensare a Russell.
Perché accontentarsi del semplice sesso alla vaniglia, quando hai panna e cioccolata?
Latisha e Ylenia lo fecero sussultare quando sentì le loro bocche alternarsi sul suo membro. Una con forza, l’altra con delicatezza.
Al culmine dell’eccitazione, Connor le bloccò tenendole con forza per i capelli, le labbra aperte a pochi centimetri dalla sua carne.
Ah, come vorrei sbattervi su quel letto e farvi piangere di piacere! L’istinto era faticoso da reprimere, ma il gioco della sera era basato sulla “distanza”… un rapporto completo non era contemplato.
Quando sentì le calde lingue scivolare nuovamente su di lui, rilasciò un grugnito animalesco, riversando tutta la sua “essenza” su quelle bocche fameliche.

Gli amici e il lavoro erano le uniche cose che per lui avessero valore. La realizzazione personale e la sincerità degli amici… ogni giorno, Connor, lavorava duro solo per quelle due certezze.
Le donne erano solo un mezzo per raggiungere un fine. L’appagamento sessuale non aveva niente a che vedere con i sentimenti, cosa a lui sconosciuta.
Non aveva mai amato, non si era mai innamorato, non aveva mai sofferto per una donna. E non aveva mai sentito una donna come “la sua donna”.
Le Ospiti che aveva condiviso con Russell, erano state solo puro divertimento… e se avesse trovato “la sua donna” non l’avrebbe mai condivisa.

Nell’appartamento il sentore di sesso dei corpi di Latisha e Ylenia persisteva. Connor non le avrebbe mai più riviste, voleva che nessuna delle donne gli si potesse affezionare.
Era solo Sesso, con la S maiuscola, Sesso sicuro e consensuale. Non era disposto a dare niente di più, a nessuna di loro.
Ora la sua vita era concentrata su altri obiettivi… tutte le sue energie confluivano verso un punto ben preciso.
La suoneria del cellulare distolse Connor dai suoi pensieri, a quell’ora poteva essere solo una persona: Tom Bell.
«5 PM – 300 North Michigan Avenue. Bennett, non tardare.» Un messaggio che sembrava in codice.

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