Before… • To be continued! •

10° - Before... EverythingThatHappens!

Certe volte il tempo sembra non passare mai, mentre a volte scorre veloce tra mille pensieri.

«Mi devi dare la rivincita. Dopo tutti questi mesi, quella scommessa persa mi brucia ancora!»

«Lo sai, sono sempre una cavalla vincente.» Il tono della voce di Emily era scherzoso, ma dentro di lei aleggiava ancora quello sguardo blu, profondo come l’oceano. Lo sguardo di uno sconosciuto, che l’aveva “travolta” con una notte di passione.

«Stai sognando a occhi aperti. Non mi piace che tu pensi a un altro uomo quando sei con me!» Eric prese la lunga treccia bionda e, con un colpo secco, inclinò la testa di Emily verso di sé. I loro sguardi s’incrociarono mentre le bocche si divoravano in un bacio carico di eccitazione mista a tormento.

«Sei come Beth, credi che stia sempre a pensare a quel tipo. Dovrei farvi conoscere, sareste una coppia perfetta! Non fare il geloso con me, non sono di tua proprietà! Non sono di nessuno.»

«Tu sei la mia Medicina per le Ferite, sei la mia Ginnastica per Cuori Infranti, sei il mio Sesso allo stato puro. Ma non sei la mia donna, lo so. Fortunato quell’uomo che ti ruberà l’anima, perché sarai sua!»

Per un attimo, rimasero a fissarsi mentre i fantasmi del passato oscuravano i loro sguardi. Fantasmi che, come sempre, scacciarono con il sesso.

«Fammi entrare dentro di te. Apriti per me, lasciami entrare nel tuo corpo. Voglio farti godere come se dovesse essere l’ultima volta.» Eric fece girare su di un fianco Emily, e con un gesto impetuoso la prese da dietro. Lei era già pronta, bagnata, calda. Lo sentì farsi strada con prepotenza e lo strinse con tutta la forza che aveva in corpo. La sua carne pulsò, avvolgendo il suo sesso, fino a farli tremare entrambi di passione.

Sulla soglia di un orgasmo, che era un baratro in cui sprofondare, gli affondi di Eric sempre più profondi si presero quello che volevano… la passione di Emily. La sua femminilità, il desiderio che innescava in ogni uomo che incrociava il suo strano sguardo.

«Lasciami venire dentro di te!» Anche se soltanto sussurrate, quelle parole bruciarono come lava Emily si scansò di scatto da quel corpo che conosceva bene ma che ora la voleva marchiare a fuoco.

«No! È già assurdo che ti abbia fatto entrare senza preservativo… non chiedermi l’anima!» Per non dargli il tempo di ribattere, gli si avventò contro.

Percorse quel corpo con baci e morsi rabbiosi, fino a farsi scivolare tra le labbra il sesso di Eric. Fece scorrere la sua lingua morbida su tutta la lunghezza, soffermandosi a raccogliere quella prima goccia bianca, che gli stava offrendo.
Lo scopò, lasciandolo senza fiato, così che non potesse dirle altro. Soltanto gemiti che graffiavano l’aria. Eric esplose. Leccandosi le labbra ancora bagnate, Emily guardò Eric e sussurrò sulle sue labbra: «Non sfidarmi mai più!»

«Questo biglietto?» La voce di Liz tremava come la fiamma di una candela, ma Connor non le rispose.
«Allora? Di chi si tratta?» Connor si versò del whisky.
«È di una sconosciuta che mi sono scopato alla festa di fidanzamento di Tom. Niente più di una bella, sana, semplice scopata. Ok?» rispose scocciato.

Ingurgitò il liquore che gli bruciò la gola. Calore. Lo stesso calore che aveva gustato dal corpo di quella sconosciuta.

«Se è stata solo una scopata, perché tieni ancora questo biglietto?» rispose acida Liz. Connor le strappò di mano il biglietto; per un attimo gli sembrò che profumasse di fresie.

Si voltò, quindi lo gettò nel caminetto acceso. Le fiamme si tinsero di un rosso che gli ricordò quelle labbra scarlatte che non aveva ancora baciato.

«Contenta? Ora potresti farmi il piacere di spogliarti e metterti sul divano? Voglio scoparti senza pensare a nulla.»
«Tu non vuoi me… ma ricorda che il giorno che troverai la tua donna, sappi che la perderai, perché sei solo un stronzo. Spera solo che lei ti ami tanto da volerti nella sua vita.»
Mentre parlava, Liz s’inginocchiò nuda sul divano e lo attese. Quello era tutto ciò che lui poteva darle: sesso, soltanto sesso.

Carico di rabbia e con impressa nella mente l’immagine di quella sconosciuta, Connor si posizionò alle spalle di Liz. Mise un preservativo e si tuffò in quel corpo che non lo emozionava!

Entrò con tutta la forza che aveva, l’amore non era “cosa” dare in quel momento. Con una mano le bloccò le braccia dietro la schiena, spingendola verso i cuscini del divano. Voleva solo vedere il suo sesso affondare dentro di lei.

L’altra mano si spostò sul sedere che sbatteva violento sul suo ventre. Senza richieste, s’impossessò di lei. Un dito, poi ancora uno. Affondi sempre più veloci, finché i gemiti di Liz gli fecero capire che ormai era prossima all’orgasmo.

«Vieni!» Non una richiesta, ma un ordine. Soltanto sesso… ecco cosa era: niente amore.

Emily e Connor, due sconosciuti affini, ma Chicago è forse troppo grande perché si possano ritrovare? No, non è ancora tempo per loro di ritrovarsi, si sa il destino ha sempre l’ultima parola. In fin dei conti, questa storia non è altro “tutto ciò che accadde prima di…”. Prima… di The Braid.