Black Hole Hunter

La gente, a Luglio, non ha nulla di meglio da fare che uccidere.“La gente, a Luglio, non ha nulla di meglio da fare che uccidere.” Sorriso pensava questo mentre Liscalzi lo accompagnava sul luogo del delitto.

Il caldo, quel giorno, aveva iniziato a rompere i coglioni fin dal primo mattino: erano appena scoccate le otto e c’erano già trenta gradi.

Sorriso non aveva quasi chiuso occhio, la notte precedente e per questo era più insofferente del solito a qualunque cosa: la luce era troppo forte, il caldo troppo afoso, il cielo troppo blu, il traffico troppo intenso, l’agente Liscalzi troppo loquace e, infine, quella storia del cadavere al BlueSun che capitava proprio a ridosso del suo ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze.

Avrebbe volentieri passato il caso al suo sostituto, Bagnasco, ma il Black Hole Hunter, serial killer che terrorizzava la città da qualche mese con i suoi efferati delitti era di solo appannaggio di Sorriso ed il PM aveva insistito affinché continuasse ad occuparsene lui.

E così, oltre che con il mal di testa lancinante, Sorriso aveva dovuto fare i conti con la consapevolezza che le ferie sarebbero sfumate nel nulla, come al solito.

– Un cazzo di nome più corto, dico io, non poteva sceglierselo? – aveva esclamato, scendendo dall’auto di servizio che Liscalzi aveva appena parcheggiato davanti al centro benessere – Anche solo un acronimo sarebbe andato benissimo.

– Sono stati i giornalisti, ad inventarlo, dotto’. Per quella storia che dipinge di nero la faccia della vittima. Il serial killer probabilmente continua ad ammazzare gente perché non gli piace il soprannome.

– Allora ammazzasse i giornalisti che lo hanno inventato. E non mi chiamare “dotto’“, Liscalzi, che se ti sente il capo ti manda a dirigere il traffico perché non hai rispettato il Regolamento.

– Sissignore, do… – Liscalzi venne fulminato da un’occhiataccia di Sorriso – Signorsì, Signore. – si corresse , passandosi la mano sotto la visiera del cappello per tergersi il sudore dalla fronte.

L’Ispettore raggiunse l’ingresso del basso fabbricato che ospitava i locali del BlueSun; si trattava di una costruzione di un piano sistemata in mezzo ad un giardino raggiungibile dalla statale. L’insegna sulla strada sembrava quella di un motel da film americano e l’aspetto esteriore del prefabbricato non era da meno. Eppure, da quando aveva aperto, il BlueSun aveva riscosso un gran successo; quasi tutti, almeno una volta, erano stati lì.

Mentre stava per entrare, dopo aver salutato gli agenti rimasti all’esterno del Centro Benessere, Sorriso incontrò Barbatti, il medico legale, il quale stava uscendo per andargli incontro.

– Sempre la stessa storia, Egidio?
– Sempre la stessa: volto completamente irriconoscibile, utilizzo di acido, vernice nera e firma sulla parete. – Barbatti si accese una sigaretta e fece cenno a Sorriso di seguirlo verso un luogo più appartato. Questi ordinò a Liscalzi di entrare per farsi dare le prime informazioni e poi seguì il medico legale

– Allora, Egidio, che devi dirmi?

L’altro soffio il fumo fuori dalle narici e si massaggiò la fronte col pollice, guardano in terra.

– Paolo, questa volta potresti sentirti coinvolto. Conoscevi molto bene la vittima.

In una provincia che contava duecentomila anime a mala pena, non c’era da stupirsi se prima o poi capitava qualcosa a un conoscente, Sorriso lo sapeva bene, ma questa volta gli girarono le palle più che mai: non solo quel disgraziato gli stava facendo saltare le ferie, si permetteva anche di andare ad ammazzargli qualcuno dei suoi amici. Si sforzò di mostrarsi impassibile come al solito, mentre chiedeva:

– Chi è ? Qualche collega?

Barbatti diede un altro tiro alla sigaretta, strizzò gli occhi dietro la montatura in finto oro e scosse il capo

– Eliana.

Sorriso spalancò gli occhi, stupito

– Non mi dire che adesso devo anche ringraziarlo, questo figlio di puttana, per avermi tolto di torno quella stronza sanguisuga.

– Ecco, Paolo, questo magari tienilo per te. Finisce che vai nei casini.

Chi è Eliana?

  • La vedova del fratello di Sorriso (30%)
    30
  • Una donna che lo ricattava (35%)
    35
  • La ex moglie di Sorriso (35%)
    35
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

107 Commenti

  • L’apprendimento delle tecniche con l’allievo che si libera del maestro; il segno distintivo come punto necessario per un seriale, con questo consapevole di ciò; insomma… quando esce il seguito di questa storia? 😀 😀 😀

    Bella, davvero bella. L’ ho seguita volentierissimo.
    Sciapò Mario 🙂

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi