Dove eravamo rimasti?
Da Renata a TatianaSognò ancora ad occhi aperti quella volta. Stavolta le sembrò nitidissimo, fu come riviverla.
Vide il SUV di Nicola percorrere quella strada immersa nell’oscurità e fermarsi davanti a quel casolare di campagna.
” Ti passo a prendere domani mattina verso le undici ok? E fai la brava mi raccomando, ti ho detto cosa vuole il tipo “.
Si vide suonare alla porta ed essere accolta da quell’uomo in vestaglia nera. Si vide nuda in quello scantinato buio e freddo, sentì addirittura l’umidità penetrarle nelle ossa.
Si vide poi legata a quel letto, bendata, con quattro paia di manette, due che le costringevano le braccia alla testata ed altre due che le cingevano le caviglie ed erano fissate sulla parte inferiore. Vide l’uomo togliersi la vestaglia rimanendo completamente nudo. Sentì la sua lingua danzare sui suoi capezzoli poi un dolore lancinante la colpì. Glieli stava mordendo. Urlò.
” Si urla puttana, dimmi che ti faccio male. Sei una schifosa Renata!!! “. Sapeva anche il suo nome, probabilmente Nicola lo aveva informato.
Sentì qualcosa di freddo attanagliarle il collo, era una catena con la quale l’uomo iniziò a strattonarla sempre insultandola e ridendo.
Poco dopo cominciò a penetrarla. Il suo sesso non lubrificato male accolse quel membro duro e ricurvo. Il ritmo era infernale, senza sosta.
” Guardami ora vacca, guardami negli occhi “, le disse strappandole la mascherina dagli occhi. Il suo viso era paonazzo, sudato, dalla bocca fuoriusciva un rivolo di bava. Gli occhi erano spiritati, pregni di una luce folle. Sicuramente aveva preso qualcosa.
” Si, sto venendo, troia, ti sborro dentro “. Non fece in tempo a pronunciare quella frase che tutto il suo corpo fu scosso da un fremito per poi bloccarsi subito dopo. Un rantolo gli morì in gola, si portò una mano al petto ricadendo su di lei. Il peso di quel corpo inanimato non lo avrebbe più scordato. Non avrebbe più scordato quel suo lamento che si protrasse per qualche minuto, ” Renata…Renata…Renata… “.
Passò tutta la notte con quel corpo addosso. La sua unica fortuna fu che non le ostruiva troppo l’addome permettendole di respirare per quel tanto che bastava. La puzza di sudore mista a quella di morte le invase le narici. La bocca, appoggiata al suo petto perdeva saliva e liquido organico. Alle undici il suo cellulare cominciò a squillare, ma lei ammanettata al letto non poteva rispondere.
Dopo quasi un’ora sentì un gran fragore. Nicola si precipitò in camera seguito dal nero.
” Che cazzo è successo ” urlò vedendo la scena.
” Nicola, si è sentito male mentre lo stavamo facendo…mi è morto addosso “. Gli disse piagnucolando. Dopo averle liberate le braccia le ordinò di chiamare i Carabinieri spiegandogli quello che era successo poi i due se ne andarono.
Fortunatamente le forze dell’ordine furono clementi facendo passare il tutto come morte naturale non rivelando la reale situazione compromettente, vista anche la posizione sociale dell’uomo, da tutti rispettato e ben voluto.
Però decise che da quel giorno non si sarebbe più chiamata Renata per i suoi clienti, troppe volte l’aveva sentito pronunciare da quel tipo morente e continuava a sentirlo. Si vide mentre leggeva un Harmony dove una certa Tatiana, ragazza dell’Est Europa veniva fatta prostituire a Roma.
Decise che da quel giorno sarebbe stata Tatiana.
Ma ora doveva pensare a Varese…Tatiana doveva pensarci.
Arriviamo a Varese ok? Cosa troviamo?
- Una verniciatura industriale (22%)
- Un cantiere edile. (22%)
- Un'officina meccanica (56%)

18/08/2014 at 13:58
Ho scelto white papaer nel senso che decidi tu. Fai un salto nel mio racconto?
30/07/2014 at 17:32
Lascio decidere a te 🙂
30/06/2014 at 14:05
Poliziotto
27/06/2014 at 15:15
Jack è un poliziotto…. perché in questa storia ci vuole giustizia… quella vera.
16/06/2014 at 13:53
Vuole sapere cos’è successo 🙂
15/05/2014 at 13:02
Un po’ breve come capitolo. Entra e parla civilmente… al’inizio!
28/05/2014 at 19:30
Non ragiono in battute, sorry…
15/05/2014 at 08:38
Secondo me le parla civilmente…almeno all’inizio 🙂
15/05/2014 at 12:26
Appunto, magari lei riesce a farlo calmare.
15/05/2014 at 06:31
Gente sadica …. diamine! Diamole un po’ di pace a ‘sta ragazza, no?
15/05/2014 at 12:14
L’avrà…non so quando ma l’avrà. Grazie Ombra.:-)
13/05/2014 at 18:00
È un eros, e con questo, ho detto tutto.
15/05/2014 at 12:16
Brava figlia di Bond. Ma tu non scrivi più?
15/05/2014 at 12:25
Io? Bella domanda haha… Sto progettando una storia futuristica estremamente distopica ambientata a Bergamo, ma devo finire le ultime ricerche… 🙂 non so ancora, su the incipit non ho più scritto, ma sto dando l’ennesima revisione al manoscritto del mio romanzo 🙂
12/05/2014 at 06:18
Una che si toglie lo “schifo” di dosso… certamente non ama quello che fa.
13/05/2014 at 09:28
direi di no…
11/05/2014 at 20:33
Succede qualcosa ma si rivedono
02/05/2014 at 12:53
Secondo me succederà un imprevisto 😀
23/04/2014 at 16:40
Decisamente forte… Ma devo dire che è veramente originale…
23/04/2014 at 19:33
Thanks Camilla!!!
23/04/2014 at 13:23
Racconto interessante! Per ora ho letto solo i primi due, conto di riprendere il resto appena riesco!
23/04/2014 at 09:01
Palazzo Arancione e Corona….
Ebbravo Jack. Era ora che tu tornassi…. 😉
23/04/2014 at 09:47
Citazioni…
23/04/2014 at 08:08
Parliamo… dopo tanta violenza…
26/02/2014 at 22:59
Pub x parlare..
24/01/2014 at 07:58
Geniale trovata linguistica quello “sbattette” seguìto dalle attività sui “grossi seni”.
24/01/2014 at 08:34
Probabilmente sono ossessionato dalle mammelle di grossa taglia!
23/01/2014 at 15:57
Occhi verdi…
Gli occhi verdi salvano
23/01/2014 at 16:10
Dici??? Cosa te lo fa pensare???
23/01/2014 at 19:14
Un’esperienza personale. Mi sono innamorata di un paio di occhi verdi… e del suo proprietario